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Senza farmi vedere da Lady Altea Sveva, raggiunsi il Cavaliere.
Arrivai alle sue spalle. "Salve! Siete venuto a prendere un po' d'aria?" dissi con fare calmo e dolce. Molto bene questo è il mio momento. "Allora come avete trovato il mio canto?" dissi con curiosità. |
Il cuore iniziò a battere più veloce, ma non lo diedi a vedere.
"Voltati sciagurato..." Dissi, calma ma decisa "...non crederai di risolvere le cose in questo modo, evitando di dare spiegazioni.. È troppo comodo.. Avanti, so che puoi sentirmi..". Mi voltai verso il soldato e poi alzai per un momento lo sguardo verso Simone Misseri "...aprite la cella.. Gli darò io stessa da mangiare, a costo di farglielo ingurgitare..." Sorrisi al viceprocuratore "..se muore in cella, il nostro patto non avrà più ragion d'essere e il vostro popolo non potrà bearsi del patibolo.. O sbaglio?". Osservai ancora per un momento quella figura, lacera e immobile. Ma avrei riconosciuto il corpo di mio fratello anche se fosse stato sfigurato. La mia voce, si fece più dolce "...guarda che non ti permetterò di marcire qui dentro.." Tornai a guardare il soldato e il viceprocuratore "...allora, di grazia volete aprire questa porta? Non mi sembra in condizioni di nuocere a nessuno, se non a se stesso!". Lanciai una rapida occhiata a Roberto, che se ne stava in silenzio, non mi fidavo di quegli uomini, ma non potevo nemmeno permettere che mio fratello si lasciasse morire in quel modo. |
Lo ascoltavo parlare attentamente e quasi il suo tono di voce era cambiato, quasi addolcito...lo guardai negli occhi chiari e improvvisamente fu come mi si presentò davanti un uomo diverso da quello che avevo visto dentro al salone...quasi in cerca di una certezza quotidiana a cui donare se stesso.
Era l'uomo più ricco del mondo...disse il suo servitore e guerriero orientale e si diceva pure in giro...eppure qualcosa ancora non possedeva..l' Amore. Mi diede quel geranio in mano...si nella vita ci voleva un pizzico di follia e audacia o non si sarebbe andati avanti, e io la dovevo avere per salvare me stessa in quel momento. Sorrisi e lo vidi svanire tra gli alberi..e facevo ruotare tra le mani quel fiore di geranio osservandolo. "E come sarà?" chiesi alla balia piena di curiosità e col cuore che guardava al futuro con speranza. "Sarà fantastico quel giorno mia dolce Altea...e tu..tu sarai come una Principessa..poichè vostro padre, il barone Edward Mac Parker come tale vi tratta e vorrà il meglio per Voi". Mi gettai sul letto guardando il soffitto..."Oh Lizzie chissà come sarà bello il mio sposo". "Certo..sarà l'uomo più bello del mondo e anche più dolce, d'altronde una damigella bella, colta e intelligente come te merita il meglio..e sarà onorata e riverita dal proprio marito ogni giorno e accontentata in tutto..ma soprattutto sarà amata con intensa follia". D'un tratto si aprì la porta della camera da letto ed entrò mia madre, lo sguardo era arcigno come sempre e ci guardò entrambe e si rivolse alla balia.."Smettetela di riempire damigella Altea di queste sciocchezze..o vi troverete per la strada". Calò il silenzio e Lizzie uscì dalla stanza, come mia madre senza prima lanciarmi quella occhiata che diceva tutto come sempre. E mi trovai sola, sul letto a guardare il soffitto. Fui destata da quei ricordi da Azable..."Oh certo...sono anche abbastanza stanca, bene mi sembra tutto sia andato come avete voluto" dissi uscendo dal giardino assieme a lui.."E per domani..come intendete muovermi milord?" ....e il domani sarebbe stato in qualche modo pure il mio ultimo giorno con lui..in qualsiasi modo..e pensavo a quei meravigliosi occhi chiari che era come avessi appena conosciuto. |
Fra' Teodoro....dopo aver fatto la sua paternale.......giro' su se stesso...mi venne vicino, facendomi uno strano sorrisetto ed usci' dalla stanza......figurarsi, i tre Fraticelli..mi assalirono di domande....." Uno alla volta......le domande una alla volta per favore......erano tre persone distinte almeno dai loro vestiti non sembravano essere scappati di galera.......ma ora che ricordo uno di loro si chiamava Velv...si Velv...ecco, e devo dirvi che sono sicuri che voi tre siete a Sygma....devono solo scoprire dove e se devo essere onesta il convento sarà uno di quei posti dove andranno a cercare....per primo......si fa festa a Sygma i palazzi dei signori sono pieni e illuminati...le guardie saranno di casa......."....mi sedetti su una sedia con aria soddisfatta..un po' come se avessi scoperto chissà che cosa..........mii stavo dando delle arie ?
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“Perdonatemi, milady...” disse Simone, che nel frattempo li aveva raggiunti, a Clio “... ma non è consentito parlare ai prigionieri di questo braccio. Sono criminali politici, dunque della peggior specie per uno stato civile... ma non temete, nessuno è mai morto per fame quando dispone ogni giorno di pasti caldi ed acqua... io vi ho mostrato vostro fratello e ho rispettato quanto detto... ora tocca a voi... portatemi il nome di Mirabole ed io lo libererò... ora venite, risaliamo... l'aria di queste segrete è malsana...” e fece cenno alla sentinella di chiudere lo sportellino della porta.
“Si, in effetti qui sotto c'è un fetido che appesta l'aria...” mormorò Roberto, portandosi un fazzoletto sul viso. E presero le scale per risalire. |
“Domani” disse Azable ad Altea “ci recheremo presso quella chiesa... sono curioso di sapere cosa accadrà... che follia!” Esclamò divertito. “Annunciare le proprie mosse a chi non chiude occhio per arrestarti! Se sarà così, non voglio perdermi lo spettacolo!” Rise. “E poi” aggiunse “andando lì, potremo vedere finalmente questo famoso quadro. A proposito... ho fatto svolgere delle ricerche su quel dipinto dal professor Mundos... vedremo cosa ha scoperto...” e raggiunsero l'albergo.
Il giorno dopo, all'ora di colazione, tutta la banda si ritrovò al completo. |
Citazione:
Ma proprio in quel momento udì uno dei domestici di suo zio che la chiamava. E sceso in giardino, la trovò. “Damigella...” disse avvicinandosi a lei “... la festa è ormai terminata e vostro zio vi sta cercando... è preoccupato perchè non vi ha più vista... sono successe tante cose al ballo stasera... venite vi condurrò da lui...” |
A quelle parole di Elisabeth, i tre falsi frati trasalirono e poi ognuno mostrò una reazione diversa dagli altri due.
Monty inveì contro la terra e contro tutti gli uomini. Poi contro il demonio e infine persino contro stesso, incurante della sacralità del luogo in cui si trovava. Ioga invece non disse nulla. Ma dal suo volto era finalmente svanito quel perenne sorriso ebete che lo aveva caratterizzato sin dal suo ingresso in questa storia. Infine il capo. Lui apparve pensieroso e restò in silenzio per alcuni istanti. “Quel figlio di centomila vermi” disse con rabbia Monty “è riuscito a trovarci alla fine! Che il diavolo se lo porti! Ora cosa facciamo, capo? Ci avevi assicurato che l'avremmo fatta franca! E ora invece?” “Sta zitto...” mormorò il capo “... lasciami pensare...” scosse il capo “... lei ha ragione...” indicando Elisabeth “... chiese e conventi, non offrendo in queste terre il diritto d'asilo per i rei, saranno i primi luoghi in cui verranno a cercarci... dobbiamo trovare un posto più sicuro ed insospettabile... conosco Velv... rammento ancora le sue parole quando giurò di catturarci per vederci poi penzolare dal più alto albero con un cappio al collo...” “Dove andremo?” Fissandolo Monty. “Non lo so...” con tono basso il capo “... non lo so...” “Che sia maledetto quel bastardo!” Sbottò Monty. “Forse l'unico modo per evitare l'Inferno” fece il capo “è quello di rifugiarci in Purgatorio...” |
Scendemmo dalla carrozza nel cortile e ci dirigemmo verso il portone d’ingresso...
“Jacopo, secondo me stai esagerando... non puoi essere così sicuro che c’entrino davvero i Binardi in questa faccenda, tu sospetti di loro solo perché...” mi interruppi di colpo. Esitai... poi sospirai appena... “Ascolta...” iniziai a dire lentamente “Il vecchio Binardi era molto amico di mio nonno, ricordi? Certo, non la pensavano allo stesso modo, ma si rispettavano... Lo conosco fin da quando ero bambina. E pensavo che forse... forse potrei andare a trovarlo... magari scopro qualcosa...” Gli lanciai un’occhiata... “Potrei confermare i tuoi sospetti... oppure... oppure scagionarli! Che ne dici?” |
"È mio fratello.." Sibilai, ma mi lasciai condurre via, non potevo mettermi nei guai.
Lanciai un'occhiataccia a Roberto quando si portò il fazzoletto al naso, si era davvero rammollito dall'ultima volta che l'avevo visto, o forse ero io ad essermi abituata all'orrore. "Un paese civile non condanna a morte qualcuno senza giusto processo... Ma devo essere rimasta indietro.." Dissi candidamente. "Volete solo il nome? Beh, ottimo.. M'immaginavo già di doverlo legare e trascinare, sarebbe stato complicato.." Ridendo appena. Guardai Simone e Roberto "...bene, se non c'è altro.. Dovrò iniziare questa ricerca.." E mi avviai verso l'uscita. "Mi spiace di averti portato in un posto come questo.." Sussurrai a Roberto "...ma ti sono grata per avermi accompagnato.." Sospirai "...ora devo solo capire da dove cominciare..". |
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