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Sorrisi al custode, ed entrai in quel meraviglioso palazzo, guardandomi attorno con circospezione e meraviglia.
La tavola imbandita con le migliori leccornie, raffinate ed eleganti era un piacere per gli occhi e di sicuro lo sarebbe stata per il palato. C'era già della gente che chiacchierava, rideva. Sospirai, in quel momento mi sentii incredibilmente sola. Chissà se anche io avevo degli amici, che si stavano chiedendo dove fossi. Qualcuno con cui ridevo, scherzavo. La vista di Enot mi strappò da quei pensieri tristi, che avevano velato il mio sguardo di malinconia, ricordandomi perché mi trovavo lì. Così lo raggiunsi, approfittando di un momento in cui non stava parlano. "Messer Ernot.." lo salutai avvicinandomi "Sono venuta a ringraziarvi per il vostro invito.." sorridendo. |
Ottan, seduto ad attendere Dacey, nel vederla scendere restò poi a fissarla rapito.
La ragazza infatti era bellissima ed elegante. Una bellezza bruna ed esotica, di un fascino particolare, quasi fiabesco come una delle tante principesse ed odalische de Le mille ed una notte. Indossava il suo abito con mirabile naturalezza, tanto che nessuno avrebbe potuto dubitare le sue origini occidentali, nonostante l'aspetto a metà tra una principessa greca ed un'esule persiana. “Medea ed Andromeda dovevano di certo avere il vostro aspetto.” Disse Ottan alzandosi e raggiungendola. “Come detto oggi, stasera sarò di certo il più invidiato all'inaugurazione.” Prese il suo braccio e si avviarono al Palazzo dei Gigli. Vi giunsero poco dopo, mostrando l'invito ad uno dei custodi che li fece entrare. E nel grande salone trovarono molti degli invitati, tutti come in attesa di qualcosa di straordinario. |
Gwen e Theris si sedettero e lo stesso fece Ordifren.
“Se dovessi paragonare questa giovane ad un'eroina dei miti” disse il professore fissando la ragazza “allora di certo l'accosterei ad Arianna di Cnosso.” Fissandola. “Dico bene, damigella?” Accendendosi la pipa. |
<< Voi sapete come fare un complimento >> sorridendo grata per quelle belle parole.
Era passato tanto tempo da quando qualcuno si era indirizzato a me in modo così cortese. Il viaggio in carrozza piacevole e quando arrivammo al Palazzo dei Gigli trovammo già molti degli invitati, molti erano i volti noti e più in vista della città ma nonostante ciò l'attenzione quella vera era rivolta a qualcosa. Qualcosa che non vedevo ma percepivo dai mormorii. Erano tutti ad attendere. Pensai che forse era un'attesa per qualcuno più che qualcosa. Forse per il misterioso proprietario della Taddeus. |
Ascoltai le sue parole e sorrisi.
"Beh, perché no?" sorridendo "In effetti amo la cultura greca, ma come mai avete scelto proprio lei?" chiesi, curiosa. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
“Madama...” disse Ernot voltandosi verso Vivian “... siete splendida.” Guardandola in quel suo meraviglioso abito. “Cosa gradite bere?” Avvicinandosi ad uno dei tavoli.
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Sorrisi ad Ernot, arrossendo lievemente a quel complimento.
"Vi ringrazio..." dissi piano, abbassando lo sguardo. Poi mi chiese che cosa volessi bere e sorrisi. "Vino bianco, grazie.." annuendo "Devo dire che avete fatto davvero le cose per bene.." sorrisi, guardandomi attorno. |
Dacey ed Ottan entrarono e raggiunsero il grande salone.
Qui uno dei camerieri offrì loro due coppe di vino frizzante. “Mmm... roba di classe...” disse il giornalista bevendo “... di sicuro qui non badano a spese... facciamo un gioco?” Fissando divertito Dacey. “Proviamo ad immaginare questo misterioso e megalomane capo della Taddeus...” divertito “... comincio io... secondo me è un gran spaccone... di quelli che amano spendere non per vivere meglio, ma solo per stupire e meravigliare gli altri...” ridendo piano “... questo differenza i ricchi da noi poveri mortali... loro non vogliono essere felici, ma solo invidiati.” |
“Perchè Arianna amava molto Teseo...” disse Ordifren a Gwen “... ed inoltre anche lei amava le arti magiche... non a caso è grazie al trucco del filo che l'eroe riesce ad uscire dal labirinto...” fissandola con i suoi occhi enigmatici.
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Ernot riempì due coppe con vino bianco e ne offrì una a Vivian.
“Si, in effetti stasera non si è badato a spese...” disse poi indicando la festa che li circondava “... è stato il capo a volere tutto ciò... credo che questa inaugurazione lo rappresenti bene...” |
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