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Nora arrivò davanti alla grossa villa e bussò.
Venne ad aprire un distinto maggiordomo. “Prego...” disse lui “... desidera?” |
Risi alle sue parole. Il vicino prese ad insultarmi come al suo solito ma quel ragazzo mi aveva difeso. Pensai che essere ignoranti poteva crearti molti nemici. Poi una nuvola di fumo in lontananza attirò la nostra attenzione ed io udì il ragazzo mentre si avvicinava all'asfalto facendo il pollice. Mi avvicinai allora a mio nonno prendendo la spesa per portarla dentro.
Fu tutto in un attimo. L'auto sfrecció davanti al ragazzo quasi investendolo, e questo gli urlò contro. Con decisione la macchina tornò indietro investendolo ed uccidendolo. Tirai un urlo e lasciai cadere le buste della spesa a terra. Avevano appena ucciso un ragazzo sotto i miei occhi. Io che non credevo fosse possobile, che non avrei mai visto. Sentì la paura aumentare. Mi strinsi a mio nonno celando le urla. Poi l'auto andò via suonando il clacson ripetutamente. Fu un attimo di stupore generelale. "Nonno... Presto chiama qualcuno. Chiama la polizia. Fate qualcosa anche voi!" urlai al vicino. Iniziai a piangere per la paura e il sangue del ragazzo aveva sporcato tutta la strada. Inviato dal mio LG-K120 utilizzando Tapatalk |
“Si, ci hai visto giusto, bellezza...” disse Ardes a Gaynor, fissandola con i suoi occhi chiari ed enigmatici “... inscenare lamia morte ed andarmene via... con una nuova vita, proprio grazie al quel dottore...”
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Tardes rise di gusto a quelle parole di Dacey.
Saltarono in auto e corsero verso il centro cittadino. Parcheggiarono in un vicoletto e lui scese a comprare i cornetti. Tornò poco dopo con un pacchetto caldo e fumante, che emanava un intenso profumo di cioccolato. “Appena sfornati.” Disse Tardes, facendo l'occhiolino a sua moglie. Rimise in moto l'auto e sfrecciarono via. “Non chiedermi dove andiamo perchè è un segreto...” sorridendo lui. |
"E come farai? Una plastica facciale?" Risposi ironica ad Ardes "A quest'ora sarai sugli schedari di tutta l'Interpol, con la foto in bella vista. Non so, la vedo dura... non sarebbe meglio lavorare nell'ombra per smascherare quei balordi e riabilitare il tuo nome?"
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" Uhm ho già fame" annussando i cornetti non appena ebbi il sacchetto tra le mani.
Eravamo arrivati in centro città per prendere quelle delizie ed ero convinta che ora saremmo tornati a casa ma scoprii subito che mio marito aveva altri piani. " Non mi dai neanche un piccolo indizio?" come sempre curiosa di sapere. " Hai davvero pianificato questa serata nei dettagli dunque... Mi sorprende" dissi mentre Tardes guidava per chissà dove. " Ti prego dimmi che non siamo tanto lontani, ho voglia di mangiare questi cornetti senza dover aspettare troppo!" |
I due poliziotti si avvicinarono ad Iasevol ed a Clio.
“Sono Iasevol, responsabile del centro...” disse lo scienziato “... è accaduto qualcosa, agenti?” “Professore, lei era il miglior amico del dottor Anellos, vero?” Uno dei poliziotti. “Si, esatto...” “Bene, allora dobbiamo avvertirla che sul luogo in cui è stata rinvenuta la sua auto, del corpo del dottore non ci sono tracce...” il poliziotto. |
Con quel trucchetto Gwen parve liberarsi dei teppisti.
La strada dietro di lei tornò tranquilla e poté finalmente dirigersi verso casa. |
Arrivammo davanti ai poliziotti, e io restai in silenzio accanto al professore.
Poi quelle parole, e qualcosa scattò in me, qualcosa come... speranza. "Quindi potrebbe essere ancora vivo?" Chiesi con aria speranzosa. |
“Perfetto, ragazze...” disse il fotografo “... io mi chiamo Smink e mi occuperò di voi... laggiù ci sono dei camerini... dentro troverete i costumi scelti per le foto... vi aspetto qui fra qualche minuto.” Sorridendo.
Le due ragazze raggiunsero i camerini per cambiarsi. “Hai mandato l'sms a quell'amico di tuo fratello?” Carlotta ad Altea. “Ma chi sarebbe?” |
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