Camelot, la patria della cavalleria

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Guisgard 12-02-2016 17.54.40

Il servo condusse Gwen dal padrone.
La fece entrare nella sua stanza e poi andò via.
Qui la ragazza trovò l'uomo immerso in una tinozza di acqua calda e profumata.
“Hai tentato di scappare...” disse con i lunghi capelli bagnati dal vapore “... ma non ti biasimo... e non ti punirò... io al tuo posto avrei fatto lo stesso... e fuori da questo castello non posso certo vantare pretese su di te... anzi, devo rivolgermi a te dandoti del voi... ma qui torni ad essere la mia serva...” le passò una spugna bagnata “... lavami la schiena... a meno che tu non voglia scappare di nuovo stanotte...”

Guisgard 12-02-2016 17.59.10

“Perchè anche io non sono capita dagli altri...” disse Didas ad Altea “... ma solo giudicata, criticata e derisa...” fissò il cielo oramai chiaro di luce ma nuvoloso “... ma parlatemi dell'uomo che dite di amare e che volete salvare... da chi o da cosa? Perchè è in pericolo?” Sorseggiando ancora il vino liquoroso.

Lady Gwen 12-02-2016 18.01.55

Quando entrai, vidi il padrone immerso in una tinozza di acqua calda e profumata e i lunghi capelli scuri bagnati dal vapore.
"Sul serio avreste fatto lo stesso? Stento a crederci..." dissi, con un sorriso sarcastico.
Poi mi porse una spugna.
Non potevo lamentarmi, poteva andarmi molto peggio.
Così mi avvicinai a lui e feci ciò che mi era stato detto.
"Scappare, dite... Se vi dicessi che voglio scappare di nuovo che fareste? Comunque Ho sempre trovato interessanti i boschi di notte..." dissi con una leggera risata "Perchè avete detto che forse il bosco mi aveva solo salvata?"

Altea 12-02-2016 18.04.22

Non mi aspettavo quella domanda...e se fosse stato un pericolo...per lui...come potevo parlare.."Lui? E' bello come queste Terre...il suo splendore solare, anche se non è originario di qua. E i suoi occhi si confondono con il Cielo e l' acqua dell' Helsa. Voglio salvarlo da morte certa...da gente che potrebbero nuocergli..e io stessa rischierei..non posso dirvi di più..proprio per lui. A dire il vero...non sono nemmeno convinta lui sia qui...perchè me l' hanno negato di sapere. Ma pure lui non mi vorrebbe...quindi sembra inutile parlarne, e poi...aveva una donna bellissima e penso lo stia aspettando..era un Amore di anni fa ma la fiamma non si è spenta...forse parlarne ancora mi farebbe solo male" sorridendole e bevendo il vino liquoroso.

Clio 12-02-2016 18.09.53

Sorrisi ad Estea.
Poi trasalii a quelle parole di Pisone.
C'eravamo completamente perse la notte, com'era possibile?
"Non preoccupatevi, milord.." Sorridendo "Sappiamo badare a noi stesse..." Con l'ombra di un sorriso divertito, e un'occhiata d'intesa con Estea.
"Vi auguro buona fortuna per il torneo..." Con un cenno del capo.
Così mi alzai e uscii dalla locanda.
Non c'era tempo da perdere.

Guisgard 12-02-2016 18.22.46

I due amanti si stesero su quel semplice giaciglio, che subito cominciò a scricchiolare sotto il peso ed il vigore dei loro corpi che si amavano.
Lui era dentro di lei, turgido e palpitante, muovendosi con vigore e passione sul suo corpo, causandole vibrazioni incontrollabili, facendo fremere ogni parte della dama come le onde del mare che si increspano.
Fremevano e godevano con un'intensità sconosciuta forse a tutto ciò che avevano provato fino ad all'ora.
Le loro bocche ed i loro sensi erano pura fiamma che bruciava senza consumarsi mai.
Gaynor sentiva fondersi dentro, sotto i vigorosi colpi di Adespos, giacendo inconsapevole delle urla e dei gemiti che non poteva più trattenere.
E quella danza, quell'estasi durò a lungo.
Più e più volte si perse nell'improvviso piacere che raggiungeva vette assolute.
Adespos l'amava con tutto se stesso e lei si sentiva sua.
Solo sua.
Le loro mani erano aggrovigliate, i loro corpi sudati.
Tutto era come sparito, terminato.
Il bosco ed i suoi suoni, quel villaggio fortificato e tutti coloro che lo abitavano.
Solo le strida di lei che godeva e l'ansimare di lui che la possedeva.
E continuarono così, fino a consumarsi nel piacere più alto e profondo.
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Guisgard 12-02-2016 18.24.20

La notte trascorse lunga, angosciante e quasi del tutto insonne per Dacey.
I sensi di colpa, la paura e l'ansia furono fantasmi troppo forti per la principessa egea.
Alla fine giunse l'alba ed il nuovo giorno.
Pian piano il castello si risvegliò.
Poco dopo qualcuno venne a bussare.
“Milady...” disse Betta entrando “... è ora che vi prepariate... tra un'ora partirete per Fertaldos...”

Guisgard 12-02-2016 18.34.35

Gwen si chinò e cominciò a lavare le spalle robuste del suo padrone.
Il vapore era intenso ed i capelli della ragazza in breve si inumidirono del tutto.
“Certo che scapperei...” disse lui con gli occhi chiusi e rilassato, con l'acqua che fuoriusciva dalla tinozza piena, bagnando il lembo del vestito di lei “... scapperei da qui lontanissimo... si, lo farei, se fossi libero come te... ma non posso lasciare questo castello...” mentre il profumo dei sali avvolgeva la stanza “... comunque non ti ha salvata il bosco... ma questo castello... facendoti tornare qui...”
Di fronte alla tinozza c'era un grosso specchio ovale, attraverso il quale il padrone poteva fissare Gwen dietro di lui, con i suoi abiti che per l'umidità diventavano a poco poco sempre più trasparenti, mostrando il fresco e morbido corpo di lei.
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Guisgard 12-02-2016 18.37.42

“Sembra un Lancillotto redivivo a sentire voi...” disse sorridendo Didas “... un uomo bello ed innamorato del suo Amore passato... ma perchè soffrire per un uomo che ama un'altra donna?” Fissando Altea. “E come si chiama costui?”

Dacey Starklan 12-02-2016 18.39.40

Era stata una nottata insonne, mi ero rigirata più e più volte nel mio letto e pianto tante lacrime fino a prosciugarle del tutto.
Avevo sbagliato completamente e non potevo tornare indietro per rimediare.
<< Si...Sono sveglia.... Un attimo e sono pronta, non c'è bisogno che entriate>> mormorai mettendomi alla specchio e cercando di mascherare gli occhi arrossati e gonfi.
Chiusi definitivamente il mio bagaglio.
Non era più il tempo di rimpiangere il passato, ormai mi ero imbarcata in quella faccenda e dovevo andare avanti, nel bene e nel male.
<< Sono pronta, fate portare il mio baule alla carrozza >> ordinai lasciando la stanza.
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Guisgard 12-02-2016 18.41.19

Clio ed Estea lasciarono la locanda.
Il nuovo giorno era giunto e pian piano Monsperon si destava.
Il cielo era carico di nuvole e pioggia, rendendo l'atmosfera di quel luogo malinconica e silenziosa.
“Aspettate...” disse ad un tratto Pisone “... vi voglio accompagnare!”
“Ecco, ora non ce lo leveremo più di torno.” Mormorò Estea.

Altea 12-02-2016 18.42.00

"Un Lancillotto? Così lo definii a certi cavalieri ore fa...ma mi derisero. Perchè amarlo? Si ama in vari modi...non pensate? Non sono una masochista, nemmeno amo soffrire...ma...non so...ho provato a dimenticarlo..nulla" ...il nome...se lo avessi messo in pericolo mi sarei uccisa ma sarei morta io per mani di altri, non certo lui..."Guisgard" finendo il liquore.

Clio 12-02-2016 18.46.37

"Che ne pensi?" chiesi ad Estea una volta lasciata la locanda.
"Dobbiamo assolutamente fare un sopralluogo nel bosco... voglio andare fino in fondo.. cosa diavolo ci fa un capomazdese?" scuotendo la testa "Io non credo alle coincidenze!".
Poi Pisone ci raggiunse.
Alzai gli occhi al cielo, per poi voltarmi.
"Siete molto gentile, ma conosciamo la strada di casa..." sorridendo "E se mio padre mi vede tornare accompagnata da un cavaliere all'alba mi terrà chiusa in casa per i prossimi tre mesi.." sospirai "Vi prego, dunque, di lasciarci andare da sole.." sorrisi "Vi ringrazio della premura, ad ogni modo.." con un cortese cenno del capo.

Guisgard 12-02-2016 18.54.51

Capitolo IV: Cavalieri ed esuli.


“Calate le visiere, le lance in resta, all'elmo puntate, o al cimiero, scompaiono dal cancello, accelerano la corsa e spronando riducono lo spazio tra loro.”

(John Dryden, Palemone e Arcita)



Betta chiamò un servitore e questo prese il bagaglio di Dacey, caricandolo poi sulla carrozza diretta a Fertaldos.
La principessa invece fu condotta da Betta in una sala, dove trovarono Ferico, Fagas e Jean.
“Ecco la nostra berbera.” Disse il barone vedendo Dacey. “Sempre bellissima come un fiore del deserto.” Sorridendo nonostante le banalità che professava.
“Tutto è pronto.” Mormorò Jean.
“Ascoltatemi bene...” il Maresciallo alla principessa “... giungerete a Fertaldos con una carrozza, insieme a tre dei miei fedelissimi. Due travestiti da cocchieri, mentre un terzo da valletto seduto con voi all'interno. Ci sarà anche Betta, in quanto vostra dama di compagnia. Così non vi sentirete sola.” Fissando Dacey.
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Guisgard 12-02-2016 18.58.32

Didas ascoltò quel nome pronunciato da Altea senza mostrare emozioni particolari.
Come se fosse un nome come un altro.
“Guisgard...” disse, quasi a volerlo ripetere per comprendere se fosse noto o meno “... non ho mai udito questo nome... però avete detto non è di queste terre... è dunque forestiero? E voi come fate allora a conoscerlo? E dov'è ora?”

Dacey Starklan 12-02-2016 19.02.27

Betta. Mi avrebbe seguita per tutto il viaggio, che magnifica notizia, pensai ironicamente.
<< Molto bene anche in quanto a noia... Ho qualche libro per questo. Vi ringrazio per gli uomini che mettete a mia disposizione Maresciallo>> e guardai Fargas con un'occhiata penetrante.
<< Sono certa che sarà un viaggio tranquillo. Vi ringrazio Barone per avermi permesso di partire>> mi premurai di precisare, non volendo che questi si sentisse in qualche modo offeso e cambiasse idea.
Naturalmente sorrisi a Jean ma preferivo salutarlo senza gli altri due presenti nella stanza.
E poi volevo parlargli di ciò che avevo visto quella notte

Guisgard 12-02-2016 19.03.47

Pisone a quelle parole di Clio restò alquanto deluso.
Tuttavia la cavalleria e la cortesia gli imponevano di desistere.
“Non vorrei mai causarvi noie con vostro padre...” disse con un lieve cenno del capo “... vi lascerò dunque andare... ma con la promessa che sarete la mia madrina, ammesso mi vogliate come campione.” Salutò entrambe e andò via.
“Meno male, si è fatto una ragione.” Fece Estea appena il cavaliere fu andato via. “Si, concordo... dobbiamo andare in quel bosco ed uscirne solo una volta scoperta la verità... non ci sono più Capomazdesi in queste terre a causa di divieti e pene... dunque non può che essere il tuo Guisgard... e forse è davvero in combutta con la Freccia Gigliata...”

Altea 12-02-2016 19.04.33

Sembrava non conoscerlo per fortuna..."Per voi quel nome non dice nulla..per me il mondo intero..ecco siete riuscita a far uscire il mio romanticismo e la mia vena passionale" sospirai "Non so dove si trova...a mio avviso, deve essere da qualche parte qui...forse nascosto chissà ma non saprei dove. Beh, proviene da quelle terre che dominarono qui prima, l' ho conosciuto perchè egli era il signore delle mie terre...a quella epoca...ci avrò parlato si o no due volte...a volte ci incontravamo ma a me era vietato parlargli ovviamente...non ho nemmeno potuto farmi conoscere ma ero una serva, non mi avrebbe calcolato ugualmente. L' ocarina...lui la suonava..ecco perchè prima la menzionai. Vedo siete interessata...perchè?" guardandola negli occhi.

Clio 12-02-2016 19.10.18

Sogna, bello mio, sogna...
Mi limitai a sorridere piano al cavaliere, per poi voltarmi nuovamente verso Estea.
"Almeno ce lo siamo tolto dai piedi, magari lo rincontro al torneo vestita da uomo.." risi " Sono sicura che si cercherà al volo un'altra madrina.." divertita.
"Sono stata nel bosco da sola e non è il massimo, è vasto e ci si mette un sacco di tempo, andiamo a prendere i cavalli..." dissi affrettando il passo.
"Non sarebbe poi così strano? Ha bisogno di aiuto se vuole partecipare al torneo, magari ha trovato nella Freccia Gigliata degli alleati, o magari usa solo il bosco come nascondiglio.." alzando le spalle "Ad ogni modo, dobbiamo trovarlo.. serve un piano però perché se è davvero lui e ci vede si ricorderà che eravamo a cena col barone vestite leggermente in modo diverso.." con un sorrisetto divertito nel ricordare il raffinato e sensuale corpetto che casualmente indossavo quella sera.
"Capirà che siamo in incognito, magari proprio a cercare lui.." pensierosa "Sicuramente se anche dovessi riconoscerlo farò finta di non averlo fatto, e anche lui non può dare a vedere il fatto di averci riconosciute se è sotto mentite spoglie.. lui penserà di aver scoperto noi quando in realtà saremo noi ad aver scoperto lui.." pensierosa "Sì, non è male.. che dici? Sono stata sufficientemente contorta?" ridendo appena.

Lady Gwen 12-02-2016 20.48.18

Continuavo a lavare le spalle forti e robuste del padrone.
In breve anche i miei capelli si inumidirono, diventando ancora più ricci e un lembo del mio vestito si bagnò per l'acqua che fuoriusciva.
Nel grande specchio ovale vidi la sua espressione rilassata, gli occhi chiusi, che si aprirono e sembrarono osservare il mio vestito reso umido e aderente dal vapore.
La cosa mi imbarazzava non poco, ma riuscii a non arrossire e a non esternare la cosa, continuando come se nulla fosse.
"Come vedete, comunque, nemmeno io sono libera di andare... se il vostro castello mi salva perchè c'è un pericolo riportandomi qui, non sono libera di andare dove voglio... siamo sulla stessa barca, non credete?" con un leggero sorriso "Voi da cosa siete trattenuto? Cosa vi impedisce di fuggire?"

Guisgard 12-02-2016 23.35.51

"Venite, vi accompagnero' alla carrozza, milady." Disse Jean a Dacey.
E la condusse alla carrozza che attendeva in cortile pronta per partire.
Il cielo era grigio e le nuvole minacciose attraversavano basse l'aria già intrisa di pioggia.

Guisgard 12-02-2016 23.42.05

"Tranquilla, hai reso l'idea." Disse Estea sorridendo a Clio.
Le due tornarono al castello per prendere i cavalli, trovandosi giusto in tempo per vedere nel cortile la carrozza già pronta per Fertaldos.

Clio 12-02-2016 23.46.03

Non si poteva dire che fosse una bella giornata, pensai guardando il cielo.
Ma non potevo aspettare un altro giorno, avevo già oziato abbastanza.
Tornate al castello vedemmo nel cortile una carrozza che stava per partire, e lì accanto il barone, Fagas e Dacey col ragazzo biondo di cui non ricordavo il nome, se mai l'avevo saputo.
"Chissà dove vanno..." dissi piano ad Estea, con una punta di curiosità.
Ma alla fin fine non erano affari nostri.
"Vabbè, dai, prendiamo i cavalli e andiamo prima che si metta a piovere.." sorridendo, per poi entrare nelle scuderie, dove mi avrebbe aspettato il fido Ercole.
"Immagino avranno voglia di sgranchirsi le gambe anche loro..." sorridendo.
L'idea di una passeggiata a cavallo non era per niente male, dopotutto. Se si poteva scoprire qualcosa, poi, meglio ancora.

Guisgard 12-02-2016 23.48.33

Il vapore appannava i vetri della stanza e poi lo specchio ovale, impedendo a Gwen di potersi riflettere ancora col suo abito ormai così umido da saper disegnare con ogni precisione le forme della giovane.
"È casa mia..." disse il padrone fissando lo specchio ormai appannato "... non posso certo andarmene..." richiudendo gli occhi e rilassandosi al tocco di Gwen sui suoi muscoli "... pulisci lo specchio dal vapore, per favore..."

Lady Gwen 12-02-2016 23.56.50

"Ma se dite che scappereste via, forse non ci state così bene... no?"
Mi disse poi di pulire lo specchio, e disse anche 'per favore', poichè si era appannato , così tolsi quelle impercettibili goccioline dallo specchio.
Ad ogni movimento sentivo il vestito sempre più umido e aderente.
Mi sentivo così a disagio...
Quando finii, tornai da lui, riprendendo ciò che stavo facendo.

Dacey Starklan 13-02-2016 00.01.01

<< Credo che sentirò la vostra mancanza >> ammisi mentre arrivavamo alla carrozza.

<< Ho però un grande peso>> gli narrai di ciò che avevo visto la notte, << cercate di intercedere per loro mentre non ci sono.>>

Guisgard 13-02-2016 00.03.01

Clio ed Estea presero i cavalli e lasciarono prima il castello baronale, poi Monsperon.
Galopparono così attraverso la campagna, fino al limitare della boscaglia.
Il cielo era sempre più minaccioso, con un insistente vento che sferzava le cime dei cipressi.
Quella vasta macchia verde, screziata di colori pastello che tinteggiavano quel variegato mondo campestre, sembra aprirsi intorno a loro, pronta ad accoglierle.
Le due mercenarie avanzavano decise, avendo imboccato uno zigzagante sentiero che giungeva fino al corso del fiume Helsa.
E qui le due donne intravidero due figure che camminavano poco lontane.

Clio 13-02-2016 00.07.54

Ercole era davvero felice di galoppare libero, potevo quasi sentirlo.
Dopotutto quel cavallo non era fatto per restare a riposo, e il suo manto nero si confondeva quasi con il colore plumbeo del cielo in contrasto con la lussureggiante vegetazione che ci circondava.
E anche quell'aria umida, quell'atmosfera surreale mi donò per un momento una grande pace.
Respirai a pieni polmoni l'aria del bosco intorno a noi.
Dopo un po' intravedemmo due figure che si incamminavano.
Lanciai un'occhiata d'intesa ad Estea, e gliele indicai con lo sguardo.
Eravamo in incognito, dunque non dovevamo temere che ci vedessero, eravamo solo due fanciulle uscite per una passeggiata.
Così, come se nulla fosse, ci avvicinammo.

Guisgard 13-02-2016 00.08.17

Il padrone resto' in silenzio a fissare Gwen che puliva lo specchio dal vapore.
Guardava in modo insistente ogni movimento della ragazza, che sentiva il suo vestito sempre più aderente addosso e sempre più trasparente.
Nel pulire lo specchio la giovane poteva specchiarsi e vedere i suoi seni ben descritti ormai dal suo abito inumidito.
Poi tornò da lui, riprendendo a lavargli la schiena.
"L'uomo è insoddisfatto di natura" disse lui con voce bassa, guardando Gwen attraverso lo specchio "e dunque anche una reggia il più delle volte può diventare una prigione... sei in imbarazzo?" Chiese ad un tratto.

Guisgard 13-02-2016 00.11.24

"Non pensate più a quella gente." Disse Jean a Dacey. "Il loro Destino è ormai segnato. Piuttosto, siate accorta. In ballo c'è il nostro futuro."
Aiutò la principessa a salire, poi salì anche Betta.
Pochi istanti dopo la carrozza parti'.
"Devo dire..." eccitata Betta "... che sono ansiosa di vedere Fertaldos! E voi, milady?" Chiese a Dacey.

Lady Gwen 13-02-2016 00.16.51

Avevo sentito il suo sguardo insistente e attento su di me, mentre pulivo lo specchio.
E anche dopo, con la coda dell'occhio, vedevo che mi guardava attraverso lo specchio.
Brava Gwen, se ne è accorto...
Alzai lo sguardo, guardandolo negli occhi, sempre attraverso lo specchio.
"Cosa vi fa pensare che io lo sia?" chiesi, quasi bassa voce, mentre i movimenti leggeri delle mie mani sulle sue spalle continuavano.

Dacey Starklan 13-02-2016 00.18.41

Era sordo alle mie parole e non era la prima volta.

Forse avrei fatto meglio a rinunciare e accettare il Fato.

Salii sulla carrozza poggiando il gomito al finestrino.

<< Io non lo so ma qualsiasi posto é meglio che stare rinchiusa>>

Guisgard 13-02-2016 00.39.40

Clio ed Estea si avvicinarono alle due figure.
Si trattava di due uomini.
Il primo, piccolo e dall'aspetto vispo, era abbigliato come uno scudiero, mentre il secondo, più alto e robusto, vestiva come un contadino.
Passeggiavano tranquilli, nonostante la minaccia incombente di pioggia.
Con loro vi era un cane che li seguiva docilmente.
Ma all'avvicinarsi dei due cavalli delle mercenarie cominciò ad abbagliare forte.

Guisgard 13-02-2016 00.40.09

Il padrone guardò Gwen negli occhi attraverso lo specchio.
“Buon per te...” disse “... se fossi in imbarazzo obbediresti in maniera meno soddisfacente ai miei ordini... prendi un telo...” e si alzò dalla tinozza, restando totalmente nudo davanti a lei.

Guisgard 13-02-2016 00.40.40

“Com'è bello il bosco...” disse Betta guardando la vegetazione dal finestrino della carrozza “... adoro questi luoghi... viviamo nel posto più bello al mondo.” Fissando poi Dacey.
Seduto con loro c'era anche il soldato del Maresciallo vestito da valletto e Betta di tanto in tanto gli lanciava occhiate maliziose.
Poco dopo cominciò a piovere con una certa intensità.
“Milady...” uno dei due cocchieri a Dacey “... piove e dovremo procedere più lentamente. Avete fame? Non lontano da qui dovrebbe esserci una locanda. C'era il cartello qualche metro fa.”

Guisgard 13-02-2016 00.41.02

“Nulla, mi incuriosisce sapere di quest'uomo a cui avete destinato un sentimento così forte nonostante le difficoltà.” Disse Didas ad Altea. “Ma avete detto che è in pericolo... perchè mai? Ha dei nemici?”

Clio 13-02-2016 00.43.23

Alla fine si trattava di due uomini, uno dei quali poteva anche essere il nostro scudiero, a giudicare dalla descrizione fatta da Elas.
Mentre l'altro, alla prima occhiata sembrava un contadino.
Al nostro arrivo, però il cane cominciò ad abbaiare forte.
Fermai immediatamente il cavallo, con un'espressione tra il dispiaciuto e il terrorizzato.
"Accidenti.." esclamai, per poi guardare il cane, e i due uomini.
"Perdonate, non volevamo spaventarvi.." con un sorriso gentile.

Dacey Starklan 13-02-2016 00.50.10

<< Il più bello si>> non mi andava proprio di obiettare o di fare conversazione più un generale. Tanto più in presenza di quel soldato che mi guardava incessantemente, fino a farmi sentire un po' a disagio.

Ascoltai il cocchiere e pensai un attimo alla sua proposta.

<< Va bene. Ci fermeremo per mangiare ma non di più. Il tempo sufficiente per scaldarci e far riposare i cavalli. Voi dovrete fare a turni però, qualcuno dovrà sempre stare alla carrozza. La prudenza non è mai troppa>>

Jean mi aveva chiesto di essere prudente e io lo stavo facendo.

Non mi sarebbe dispiaciuto sgranchire un po' le gambe, mangiate qualcosa e riscaldare le ossa dall'umidità della pioggia

Lady Gwen 13-02-2016 00.54.12

Dovevo ritenermi soddisfatta anche io, dunque?
Mi disse poi di prendere un telo e si alzò dalla tinozza, rimanendo completamente nudo davanti a me.
Mi si mozzò il respiro, non mi ero mai trovata in una situazione simile.
Con la scusa del telo mi voltai.
Presi poi il telo e mentre glielo porgevo non potei fare a meno di far scorrere lo sguardo, rapido, su di lui, per poi cercare di nuovo il suo sguardo.
"Potrebbe anche essere che lo fossi, ma sono riuscita ad adempiere lo stesso ai miei doveri in maniera efficiente, è un'ipotesi" guardandolo con un'espressione enigmatica "Posso allora ritenermi soddisfatta anch'io del mio lavoro, giusto?"

Altea 13-02-2016 15.18.17

"È in pericolo perché è un esule..un esule forzato cacciato da questa Terra che amava, ed è braccato..pace non vi è per lui. Si tratta di una faida...ovvero tempo fa i signori capomazdesi, e lui compreso, furono cacciati...e il barone di queste Terre oggi divenuto è il suo nemico, come lo è per i briganti" sorrisi amaramente guardando fuori la finestra.


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