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Le Florealiche
Per un momento, mi parve di sentir parlare il mio signore.
E a dirla tutta, in quella situazione mi sembrò ancora più strano. Ma forse era un monito, per dirmi di non illudermi, di non fantasticare. Per poco non alzai gli occhi al cielo, nel vedere che Icarius non aveva capito un accidente di quello che avevo detto. "Che peccato.." scuotendo la testa, mentre un filo di malinconia attraversava il mio sguardo. "Ti accontenti di poco, dunque.." Con un leggero sorriso "Se vuoi essere come tutti gli altri, costretti a spiarmi di nascosto rischiando la pelle..." Alzai le spalle "Contento te.. Potresti avere molto di più..." Sussurrai infine. |
Ehiss guardò la Croce incisa indicata da Dacey.
“Si...” disse annuendo “... sembra lo stesso tipo di Croce... curioso...” osservandola “... strano davvero... anche perchè io per natura non credo nelle coincidenze...” Ad un tratto i due sentirono un rumore. |
Teous scese nella stiva a controllare la dispensa. Mille pensieri si affacciarono alla mia mente... mia madre, il regno, il mio futuro incerto. Da regina a non si sa cosa... un bel passo indietro, certo, ma sapere che il Capitano sarebbe stato al mio fianco rendeva tutto più sopportabile. Con lui avrei ricominciato una nuova vita, meno sfarzosa, ma più ricca d'amore. Mentre riflettevo su questo, vidi spuntare all'orizzonte una striscia di terra...
"Capitano! Teous! Sali subito in coperta, svelto! Ho avvistato la terraferma!" Inviato dal mio Z00D utilizzando Tapatalk |
“Io so che da quelle parti deve andare Pagant...” disse il locandiere “... si, ho udito che all'alba doveva andarci per consegnare della merce. Potete chiedere un passaggio a lui.” Ad Altea.
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" Le coincidenze? Uhm non ci credo neppure io. Forse è il simbolo di una famiglia, quelli che avevano la casa"
Provai a ipotizzare prima che di essere interrotta da uno strano rumore |
Icarius restò sorpreso ed imbarazzato dalla risposta di Clio.
Ma prima che potesse dire qualcosa, dall'esterno si udì qualcosa. Era la voce di una bambina che gridava. “Ma...” disse Icarius voltandosi verso la finestra semiaperta “... è una bambina che grida... viene dalla brughiera...” |
Il locandiere trovò una soluzione ma per me non era quella ottimale.."Si, ma non saprei dove andare a dormire, non dispongo di denaro, altrimenti dovrei trovare una banca...vengo da lontano e ho perso tutto...oltre sembra stia arrivando una tempesta..posso dormire anche sul molo al riparo...pensate ho dormito in una grotta su una isola sperduta ultimamente" sorridendo "E domani mattina, all' alba, verrò qui e mi farò accompagnare da questo messer Pagant..mi sembra una soluzione ottimale, non dovete preoccuparvi per me".
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Alle urla di Gaynor, il pirata subito corse sul ponte, guardando poi l'orizzonte.
“E' un'isola...” disse fissando l'orizzonte, per poi voltarsi verso la ragazza “... chissà, potrebbe essere la nostra nuova casa... ci avvicineremo il più possibile, per poi raggiungerla con la scialuppa e cercare di capire che posto è...” |
Non rispose.
Mi era costato uno sforzo immane aprirmi così, e lui non rispose. Respira, Clio, respira... Attesi qualche secondo prima di rispondere, per evitare che la mia frustrazione si leggesse nel mio tono. "È questo che fanno i bambini..." Alzando gli occhi al cielo "Strillano dalla mattina alla sera..." sbuffai, vagamente infastidita, lasciandomi cadere sul lettino. Poi come un flash, un'illuminazione. La bambina della brughiera! Spalancai gli occhi e mi alzai a sedere di scatto, per poi andare alla finestra. "Ho incontrato una strana bambina nella brughiera mentre ti cercavo... O forse era la Dama del Lagno in persona.." Sospirai. "Forse grida così perché sei in pericolo..." Sospirai "Non poteva aspettare domattina, nè..." Sussurrai, stringendo i denti. Sapevo che avrei dovuto fare i conti con la maledizione, ma non credevo così presto. |
Ehiss e Dacey si voltarono di scatto e videro una figura.
Era un uomo anziano, dalla lunga barba bianca ed i capelli dello stesso colore. Il suo viso era rugoso, la sua espressione benevola ed i modi intrisi di una certa grazia, come se avesse vissuto a lungo in un luogo nobile o a contatto con gente aristocratica. “Salute a voi.” Disse ai due. “Sono lieto che troviate di vostro piacimento questa mia vecchia proprietà.” Annuendo. |
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