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Lo guardai perplessa..poteva non intendersi di ciondoli ma gli accadimenti li conosceva e pure quel casato.Rimasi seduta ad aspettare mentre entravano i primi clienti.
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“Certo che ci credo.” Disse il barone a Gwen. “Ci credo ciecamente.”
“Davvero?” Chiese stupito Zoren. “Posso chiedervi come mai tanta sicurezza, milord?” “Perchè è una realtà.” Sentenziò il barone. |
Rimanemmo entrambi molto sorpresi dalla sicurezza delle parole del barone.
Nonostante tutto, però, dovevo ammettere che c'erano molte più persone di quanto pensassi che credevano alla maledizione, sebbene io ne rimanessi sempre stupita. Guardai allora Zoren, per capire cosa avesse intenzione di fare. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
La scialuppa scivolava silenziosa sulle calme onde del mare, ben celata dall'oscurità della notte.
Il pirata e Gaynor arrivarono così sulla spiaggia quando l'alba cominciò a schiarire il cielo. “Andiamo a dare un'occhiata...” disse lui aiutando lei a scendere. Si trattava di un'isola molto vasta, con alti promontori ed una fitta vegetazione tropicale. Ad un tratto si udirono in lontananza rumori di tamburi. |
La scialuppa ci mise più del previsto a raggiungere la costa. Sbarcammo infatti sull'isola che già albeggiava. Dalla spiaggia potevamo vedere delle alte vette ed una lussureggiante vegetazione tropicale, simile a quella dell'isola che avevamo appena lasciato. Mentre ci guardavamo intorno, udimmo in lontananza dei rumori di tamburi.
"Suono di tamburi in un'isola tropicale... che siano i classici indigeni di cui ho letto nei libri?" Inviato dal mio Z00D utilizzando Tapatalk |
“Il Fiore...” disse il vecchio.
“Il Fiore?” Ripetè Ehiss. “Il Fiore Azzurro.” Annuì il vecchio. “Cosa significa?” “E' l'unica cosa che può spezzare la Gioia...” rivelò il vecchio. “Esiste davvero?” Fissandolo il cavaliere. “Esiste la Gioia, dunque la risposta è semplice.” Accennando un sorriso il vecchio. “Dove si trova?” “Chi può saperlo...” mormorò il vecchio. Ehiss allora guardò Dacey accanto a lui. |
Dalla vegetazione apparvero Affon e i due uomini che erano con lui, mentre l'alba spuntava a schiarire il cielo sulla brughiera.
E Affon fissò Clio senza dire nulla. |
" No, aspettate... Non potete dirci solo questo. .. " con l'amaro in bocca per non aver ottenuto qualcosa in più.
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Entrarono diversi clienti nella locanda, fino a quando il locandiere indicò ad Altea un giovane.
Era l'uomo che aspettava per essere condotta al Palazzo delle Ginestre. |
Era Affon, con i due uomini.
Non mi dissero niente, forse non c'era bisogno di dire nulla. "Era questo il vostro piano, vero?" Mormorai, con lo sguardo perso nel vuoto. Poi scossi la testa, in preda a una disperazione che non conoscevo. "È colpa mia.." Mormorai, con voce lontana "È tutta colpa mia..." Mentre tutta la felicità che avevo provato si trasformava in dolore sordo e insopportabile in cieco terrore. "Ci dev'essere qualcosa che posso fare.." Mormorai, guardandomi intorno. |
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