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“Magari qualche idiota, approfittando degli strani fatti accaduti in città, avrà pensato bene di fare uno scherzo con quegli stupidi cerchi nei campi...” disse Elv a Gwen, per poi avvicinarsi alla finestra e guardare fuori.
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"Beh, possibile, ma chi lo sa..." con tono assorto.
"Comunque, non sarebbe il caso di chiamare tuo nonno? Tanto per sapere se sta bene. Ci ha detto di restare dentro, ma lui è ancora lì fuori, potrebbe succedergli qualcosa..." Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
“Mio nonno è così...” disse Elv a Gwen “... si è estranea dal mondo ma quando è alle prese con i suoi studi...”
La luce del giorno cominciò a rischiarare la stanza, rimasta per gran parte della notte sempre al buio. Allora Gwen notò alla parete un ritratto. Era di una giovane molto bella. Bionda e con gli occhi di un azzurro intenso. |
"Capisco..."
La luce del giorno entrò nella stanza illuminandola. E illuminando anche il ritratto di una giovane molto bella e bionda con gli occhi azzurri. "Chi è?" chiesi curiosamente. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Elv guardò il ritratto ma non disse nulla, tornando poi a fissare fuori dalla finestra.
“Vieni a vedere, Gwen...” disse ad un tratto lui, indicando a strada “... è incredibile...” |
Dal fatto che non disse nulla, anzi, mi ignorò proprio bellamente, capii che doveva essere Ilaria.
Capivo il non volerne parlare, ma ora stava diventando davvero troppo e mi dava sui nervi. Poi mi chiamò per guardare fuori dalla finestra e lo raggiunsi. https://uploads.tapatalk-cdn.com/201...066cbc0498.jpg Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Gwen raggiunse Elv e guardò fuori dalla finestra.
Era mattina ed il Sole illuminava ormai le strade della città. L'aria era fredda, il cielo grigio e l'arrivo della pioggia sembrava imminente. In lontananza si udiva ancora il fragore dei tuoi, come se il temporale si fosse allontanato. Un vento gelido sferzava le cime degli alberi lungo i viali ed i giardinetti pubblici. Ma qualcosa di insolito si mostrava agli occhi dei due giovani e di tutti i cittadini in strada. Un'infinità di petali fluttuava nell'aria, di vari colori come se le piante e gli alberi stessero maturando in questo momento, nonostante la giornata decisamente invernale. Ovunque era diffuso un profumo intenso di erba e di fiori, come se l'aria ne fosse satura. I petali, di diversissime specie e colori, giungevano dappertutto, ricoprendo ogni cosa. “Ma...” disse Elv stupito “... che diavolo sta succedendo?” Inquieto. http://excellencemagazine.luxury/wp-.../04/792725.jpg |
Subito, non colsi ciò che Elv voleva farmi notare.
La mattinata era pallida, un po' grigia e c'era vento. Ma poi, vidi che l'aria era satura di petali, di ogni tipo, grandezza e colore. Se ne sentiva il profumo forte e intenso. Sembrava Maggio, ma eravamo praticamente in inverno edera molto molto strano, forse ancor più di quei disegni nei campi. "Non so... È come se la primavera fosse esplosa all'improvviso." Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Quelle ultime parole proferite ridendo mi colpirono a tradimento..autista personale. Ma non aveva capito gli avevo aperto il mio Cuore, ero lì davanti a lui e avevo detto esplicitamente lui sarebbe stato quello che per me era...il mio uomo, il mio fidanzato..l' uomo con cui condividere tutto e forse per la vita. Realizzai in quel momento che, forse, quella risposta celava la totale sua indifferenza verso me, ero stata una sciocca ad aprirmi, lasciarmi andare e mostrare il mio Amore a un uomo che non nutriva assolutamente nulla per me.
Presi il giubbotto ed uscii nonostante tutto seguendolo vicino ma a debita distanza...il mio cuore stillava gocce di sentimento ferito che attraversava le vene e il sangue caldo fino ad arrivare al cervello e tormentarmi..ma dovevo tenere un contegno, d' altronde era venuto qui per aiutarmi, si era pure ferito ed ero in debito con lui, non potevo lasciarlo solo visto gli accaduti di prima. Intanto stava arrivando l' Alba e composi il numero del mio manager e lasciai un messaggio in segreteria telefonica ma in modo che Lui sentisse e capisse quel suo gesto troppo forte.."Sono Altea, penso oggi salterà la conferenza stampa per gli autografi, rinvia alla prossima settimana, non sono dell' umore adatto..la gente mi vuole sorridente vero? Ebbene oggi non ho voglia di sorridere, scusami..ci sentiremo dopo" e riagganciai continuando a seguirlo senza dire altro. https://media.timeout.com/images/104.../472/image.jpg |
Evolvendo?
Guardai Debha lievemente perplessa. “I robot che evolvono e controlleranno il mondo..” sussurrai piano. Eccolo lì, il nostro timore, il rischio più grande che aveva scosso le nostre coscienze e infiammato i nostri cuori, portando molti di noi a prendere la via della ribellione. Quella ribellione verso il degrado dell'uomo moderno che ci stava consumando, che avanzava sempre di più, divorando in silenzio tutto ciò che di eroico, alto e immenso che c'era nell'uomo. Quell'uomo che una volta era padrone dell'universo e che ora, convinto di essere un dio creatore, diventava sempre più schiavo delle sue stesse macchine. E io ero decisa ad impedire tutto quello, i miei studi, i miei sforzi, la mia doppia vita, ogni sacrificio serviva a questo. A portare alto al di sopra di tutto un ideale- Tuttavia, non diedi a vedere il mio stato d'animo, abituata com'ero a vivere quella doppia vita, ad indossare una maschera per la maggior parte del tempo. Erano pochi ormai, i momenti in cui potevo toglierla e restare me stessa. Quello però... non era uno di loro. Mi voltai grevemente verso la dottoressa Debah. "Dobbiamo assolutamente scoprire che cosa ha generato questo cambiamento, non basta disattivarlo o sostuirlo, dobbiamo capire che cosa può aver causato tutto questo..." sospirai. "Voi siete esperta di intelligenza artificiale, che cosa ne pensate? Vi è mai capitato qualcosa di simile?" chiesi, pensierosa. |
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