Camelot, la patria della cavalleria

Camelot, la patria della cavalleria (http://www.camelot-irc.org/forum/index.php)
-   Terre lontane (http://www.camelot-irc.org/forum/forumdisplay.php?f=26)
-   -   La Freccia Gigliata (http://www.camelot-irc.org/forum/showthread.php?t=2413)

Lady Gaynor 15-02-2016 16.20.13

Quella notte trascorse fra godimento, gemiti e sospiri. Ci eravamo lasciati talmente andare che sensi obbedivano soltanto alla passione, eravamo presi nel vortice della lussuria più sfrenata, incuranti del resto del mondo. Il vigore di Adespos più e più volte mi fece raggiungere l'apice del piacere, un piacere talmente intenso che mi lasciava ansimante e senza forze. Sentivo di appartenergli con tutta me stessa, era lui ciò che volevo e avrei lottato se necessario per averlo. Continuammo ad amarci appassionatamente tutta la notte fino ad addormentarci stremati, ma appagati e stretti l'uno all'altra.

Inviato dal mio Z00D utilizzando Tapatalk

Guisgard 15-02-2016 16.35.15

Le due figure incontrate da Clio e da Estea ben si intonavano all'ambiente boschivo ed all'atmosfera bucolica di quei luoghi.
Il cane abbaiava forte, tanto da spaventare i cavalli delle due mercenarie.
Dei due, quello che sembrava in tutto e per tutto uno scudiero aveva un insolito oggetto che completava il suo semplice abbiglio.
Si trattava di un anello di ottone, simile al collare di un cane, ma senza apertura.
Era infatti saldato in modo da apparire un unico corpo, abbastanza largo per non impedire la respirazione, ma sufficientemente stretto per non essere rimosso.
E sull'ottone era incisa, forse come segno di appartenenza, una Croce.
“Oh, non temete...” disse lo scudiero, mentre il contadino teneva a fatica il cane col guinzaglio “... Astro rispetta con giudizio quel detto che afferma come a pensar male si fa peccato ma si indovina.”
“Buono, Astro!” Esclamò il contadino.
“Tenete ben stretto questo cane!” Estea ai due.

Guisgard 15-02-2016 16.39.06

Il padrone sorrise enigmatico a quelle parole di Gwen.
Prese poi il telo e si asciugò il petto e le gambe, poi il collo e le braccia.
“Devo dire” disse porgendole il telo “che come servitrice fino ad'ora non mi dai motivo per lamentele. Tolto il fatto che stanotte hai cercato di fuggire. Asciugami la schiena, ti prego.” Aspettando che la ragazza prendesse il telo.

Lady Gwen 15-02-2016 16.41.27

Risposi in maniera leggera, ma egualmente enigmatica al suo sorriso, mentre lo osservavo asciugarsi il petto, il collo le gambe e le braccia.
Poi presi il telo che mi porgeva e mi avvicinai, asciugandogli la schiena.
"Ma avete anche detto che non mi biasimate, quindi..." dissi, con tono vago.
Non volevo farmi illusioni,me mi sembrava diverso da quando lo avevo conosciuto.
Fino a due giorni prima non mi sarei certo aspettata che dicesse "per favore" o "ti prego", soprattutto quando mi dava un ordine.
Tuttavia preferivo rimanere coi piedi per terra, ho sempre pensato che fosse meglio non avere aspettative nella vita.

Guisgard 15-02-2016 16.45.46

“Comprendo...” disse sospirando Didas, come se le parole di Altea l'avessero rattrista e turbata “... purtroppo noi donne siamo aliene in simili faccende... a volte vorrei essere un uomo... si, nascere uomini è l'unica fortuna per chi è concepito in un tempo sventurato come questo che stiamo vivendo... nascere invece donna è una beffa... ma ditemi... dov'è ora questo nobile cavaliere? Come fate a sapere che non sia fuggito, o che non sia stato catturato? Ci sono ormai soldati ovunque e spesso la notte devo chiudermi dentro... non per paura dei ladri, ma dei tutori della legge... spesso basta un loro sguardo per farti sentire sporca...” stringendosi nelle spalle.

Clio 15-02-2016 16.46.54

Osservai attentamente i due uomini, quello che sembrava uno scudiero aveva uno strano anello.
Una croce.. beh, la cosa non mi sembrava poi così assurda, dopotutto.
Il contadino era invece intento a tenere fermo il suo cane.
"Direi che fa bene il suo mestiere allora.." sorridendo ai due "Ditemi, non sarete mica lo scudiero di qualche cavaliere giunto in città per il torneo?" con aria sognante.

Guisgard 15-02-2016 16.52.08

Il dorato Sole del mattino, ingentilito dal vento che attraversava un'aria fresca e profumata di campo, cominciò a zampillare sui volti e sui corpi nudi di Adespos e di Gaynor.
Erano addormentati l'una sull'altro, su quel rustico giaciglio che aveva accolto e sostenuto il vigore dei loro lunghi ed appaganti giochi d'Amore.
Gaynor si destò delicatamente e trovò lui già sveglio che la guardava, giocando con una ciocca dei capelli di lei fra le dita.
“Buongiorno, milady...” disse il fuorilegge sorridendo “... avete trovato confortevole e soddisfacente i servigi del vostro stalliere? Oppure pensate che egli non sia stato bravo a condurvi in questa lunga cavalcata attraverso la notte?” Facendole l'occhiolino.

Altea 15-02-2016 16.54.05

Più sentivo Didas più sembrava fosse il mio animo a parlare.."E' ciò che sento io verso quegli uomini, mi chiudo bene in casa mia, a volte mi celo per non farmi notare però lavorando in taverna devo servirli e ho avuto modo di trovarli in giro. No, non penso sia stato imprigionato. Mio fratello si trova nelle prigioni del barone, se fosse nelle prigioni la notizia si sarebbe diffusa. Il fatto è che il frate non ha voluto dirmi la identità di quell' uomo, io sono certa era lui. E il fatto stesso dicesse io ne dovevo stare alla larga come ser Alvaro è quasi una conferma...altrimenti non si preoccuperebbero troppo".
Pensai alle parole di Didas sulla diversità tra uomo e donna.."Vi sottovalutate, è vero un uomo abbia più credibilità di noi donne ma non per questo dobbiamo sottometterci..io lo so, mi hanno costretta a fidanzarmi con un uomo che non amavo e che è partito in battaglia e mi hanno detto si è fatto una vita con un' altra..buon per me direi" ridendo "Io pensavo..appunto..di sfruttare il fatto che questo cavaliere di Florenza debba fare il torneo e mi abbia chiesto di fare la madrina, e poi cercare i briganti...informarli su quello che sta accadendo, forse loro possono darmi una risposta ai miei dubbi...ma voi siete spaventata..io dovrei andare ora, non so..volete venire con me?"

Guisgard 15-02-2016 16.58.25

Il padrone era in piedi, ancora nella tinozza con l'acqua che gli arrivava alle ginocchia, mentre Gwen dietro di lui gli asciugava la schiena col telo.
La stanza era ancora densa di vapore e l'abito di lei si mostrava sempre più attaccaticcio e vagamente trasparente sul suo corpo.
Do fronte a loro, in modo che la giovane potesse vedere riflesse le nudità del suo padrone, stava lo specchio ovale che pian piano tendeva a ricoprirsi di nuovo di un vago alone vaporoso.
Tuttavia il corpo nudo di lui era ancora ben visibile.
“Infatti non ti biasimo...” disse l'uomo “... ma sarò costretto a punirti se lo farai di nuovo... e poi non è saggio uscire di notte nel bosco... ci sono tagliole ovunque... se dovessi finire col piede in una di quelle ti trancerebbe un tendine, rendendoti così zoppa per il resto della vita...” guardandola attraverso lo specchio ovale.

Lady Gaynor 15-02-2016 16.58.41

La luce del sole che filtrava nella capanna mi fece risvegliare. Adespos era già sveglio e stava giocando con i miei capelli... un gesto di tenera complicità che mi fece sorridere felice.
"Oh mio caro, sono sicura che mai potrei trovare uno stalliere che sia migliore di te nel farmi... cavalcare..." gli risposi baciandolo, per poi accoccolarmi contro il suo petto nudo.

Inviato dal mio Z00D utilizzando Tapatalk

Guisgard 15-02-2016 17.02.41

“Sicuro, madama.” Disse lesto lo scudiero a Clio, mostrando l'anello che aveva al collo. “Scudiero e servo di un nobile cavaliere.”
“Come lo sono anche io.” Annuì il contadino, sempre tenendo al guinzaglio il suo cane che non smetteva di abbaiare.
“E voi?” Chiese lo scudiero. “Cosa ci fate da sole in questo bosco?” Col suo accento tipicamente del Mezzogiorno.

Guisgard 15-02-2016 17.05.10

“Venire con voi...” disse Didas, sorpresa da quell'invito di Altea “... venire dove? Nel bosco più profondo dite? A cercare quei banditi?” Fissandola quasi intimorita.

Lady Gwen 15-02-2016 17.05.10

La stanza era ancora densa di vapore, che inumidiva sempre più il mio vestito e appannava leggermente lo specchio, mostrando però ugualmente il corpo nudo del padrone.
"Vedrò di fare più attenzione, allora.." guardandolo con un'espressione indecifrabile, per poi distogliere lo sguardo.

Altea 15-02-2016 17.06.30

"Prima andremo dal cavaliere...poi andremo a cercare i briganti, non abbiate timore, uno di loro ha un pegno verso di me...avanti..su...toglietevi questo telo di paura" sorridendo.

Clio 15-02-2016 17.10.50

Il suo accento non mentiva, doveva essere sicuramente lui lo scudiero di cui ci aveva parlato Elas.
"Davvero?" esclamai, con gli occhi sgranati e sognanti "Oh, che cosa affascinante..." sospirando quasi "Devo dire che non mi dispiace affatto vedere la città invasa da tanti nobili cavalieri, anche se a sentirli parlare, ognuno crede di essere il migliore..." sorridendo.
Chissà se sarei riuscita ad estorcere qualche informazione a quei due, dunque anche il contadino era al servizio del misterioso cavaliere.
"Oh, ma che scortesi siamo.." scuotendo piano la testa "Io sono Clio e lei è Estea, siamo uscite per fare una passeggiata lungo il fiume...".
Non aveva senso nascondere il mio nome, Guisgard mi aveva visto e Ferico mi aveva presentato, e se non era lui il misterioso cavaliere, un nome valeva l'altro.

Guisgard 15-02-2016 17.20.10

Adespos strinse a se Gaynor e la incatenò alle sue labbra con un lungo ed appassionato bacio.
Un bacio caldo, lento, dolce, pieno di enfasi e trasporto.
Ma un attimo dopo si udirono dei passi avvicinarsi alla capanna.
“Capo, capo...” disse qualcuno.

Lady Gaynor 15-02-2016 17.35.29

Mentre Adespos mi accarezzava e mi baciava come se fossi la cosa più preziosa del mondo, qualcuno venne a chiamarlo.
"Oh! Ti prego, esci tu, non fare entrare nessuno... non sono nelle vesti migliori per incontrare gente..."

Inviato dal mio Z00D utilizzando Tapatalk

Guisgard 15-02-2016 17.40.18

Chi, come chi ora scrive, ha percorso i lunghi e solitari sentieri tra le ridenti pendici dei docili colli di Clantes, dove borghi e casolari appaiono assopiti tra alti ed austeri cipressi, stuole di girasoli e colori che tingono di fanciullesco pastello quel mare infinito di valli e campagna, avrà potuto notare, proprio a metà tra Florenza e Seina, una rustica locanda sulla cui facciata pende una cigolante insegna di legno su cui è dipinta un botte.
Questa locanda, seguendo il corse del fiume Helsa e risalendo poi il colle che divide l'abitato antico di Fertaldos da chi abita la campagna sottostante, è posta poco prima del borgo, quasi a fungere da tappa obbligata per chi va e per chi arriva.
L'edificio, come detto rustico ed invitante, mostra, di fronte all'ingresso, un piccolo spiazzo che il locandiere chiama giardino e in cui sono coltivate verdure varie e qualche albero da frutto.
Ed in questo spiazzo si fermò la carrozza di Dacey.
I due cocchieri restarono a sorvegliarla, mentre il valletto condusse la principessa e Betta all'interno della locanda.
Si sedettero e subito si avvicinò il locandiere.
“Salute, signori...” disse l'uomo col suo accento spagnoleggiante “... cosa vi servo?”
Intanto alla locanda, giungendo dalla stessa direzione della carrozza, si avvicinava un uomo a cavallo.
http://i2.ytimg.com/vi/AaGmSd57pvM/0.jpg

Guisgard 15-02-2016 17.44.31

“Si, sarà opportuno.” Disse il padrone, per poi prendere il telo e coprirsi le spalle.
Allora si voltò verso Gwen, restando a guardare il suo corpo avvolto da quell'abito ormai zuppo, che ben mostrava le forme della ragazza.

Guisgard 15-02-2016 17.46.45

Didas sorrise ad Altea, per poi alzarsi e correre come una fanciulla a prendere la sua umile mantellina.
“Sono pronta.” Disse. “Però io non ho nessuna cavalcatura...”

Dacey Starklan 15-02-2016 17.48.35

Se non fossi stata di cattivo umore avrei di certo apprezzato il paesaggio che tanto amava Betta, era infatti degno di comparire in un libro di fiabe per far sognare i lettori in ogni angolo del globo.
Io invece non vedevo l'ora di arrivare e quella sosta, seppur obbligatoria, l'avrei volentieri evitata ma capivo che le condizioni non permettevano altrimenti.
Quando la carrozza si fermò ne uscii stretta nel mio saree e avvertii subito un po' di fresco così chiesi a Betta di prendermi uno scialle.
In quel momento, proprio appena prima di entrare sentii lo scalpitio di zoccoli, non lontani, presto sarebbe giunto un altro avventore alla locanda.
Entrando fummo accolti da quello che pareva essere il padrone e sorrisi per il suo accento, a me famigliare visto che molti spagnoli commerciavano con la mia isola.
In un certo senso questo mi fece sentire più vicina a casa mia.
Mi accorsi di aver fame mentre il mio naso catturava tutti gli odori che provenivano dalla cucina e quindi lasciai campo libero all'uomo sulla scelta delle pietanze, purché evitasse rigorosamente il maiale per me

Lady Gwen 15-02-2016 17.50.41

Prese il telo per coprirsi le spalle, poi si voltò verso di me, osservando il mio corpo attraverso il mio vestito ormai bagnato dall'umidità della stanza.
Ancora quello sguardo...
"Avete altro da chiedermi?" Mormorai, per rompere quello strano silenzio.

Altea 15-02-2016 17.53.26

Risi a quel gesto della ragazza...era contenta..."Per ora verrete col mio Cruz, poi il nostro nobile cavaliere potrebbe accompagnarvi, anzi...magari potreste pure farle da madrina..io direi di parlare prima coi briganti...loro a fronte dei miei dubbi potrebbero darci delle dritte..avanti alla Cerca".
Uscimmo e saltai su Cruz e feci salire dietro Didas "Tenetevi forte...dove potrebbero essere...certo quel Solo poteva dirmi dove erano" sbuffando "Andiamo verso il cuore della foresta, ma non dite a nessuno di quello che vi ho detto". E partii veloce verso la fitta radura ma a passo cadenzato.

Guisgard 15-02-2016 18.04.16

“Salute a voi, signore...” disse con un vistoso e irriverente inchino lo scudiero a Clio e ad Estea “... io sono Pepino e questi” indicando il contadino “è Lignas.”
“Si, è vero...” annuì il contadino, anch'egli col medesimo accento dello scudiero “... la città pullula di cavalieri alquanto superbi.”
“Ed illusi vorrai dire.” Precisò Pepino. “Essi sognano fama e fortuna, ma non troveranno né l'una, né tanto meno l'altra. Il nostro signore infatti impiegherà davvero poco a disarcionarli tutti.”
“Anche se” mormorò Lignas “in città tutti danno favorito ser Fagan, Maresciallo di Monsperon.”
“Attento che il padrone non ti ascolti” fece Pepino “altrimenti ti bastonerà a dovere. Sai bene che quando s'infuria i suoi occhi azzurri diventano rossi...”
http://2.bp.blogspot.com/_8esYzOG3HT...obinhood01.jpg

Guisgard 15-02-2016 18.09.27

Adespos rise, baciò di nuovo Gaynor e si alzò, mettendosi il mantello sulle spalle.
Uscì dalla capanna e trovò uno dei suoi.
“Allora...” disse “... cosa accade?”
“Capo...” fece l'altro “... una carrozza è partita stamani dal castello, diretta verso l'altra parte del bosco... forse in direzione di Fertaldos.”
“Cosa va a fare una carrozza baronale a Fertaldos?” Pensieroso Adespos. “Vi erano soldati a scortarla?”
“No, solo due cocchieri.” Rispose il bandito al suo capo. “Nessun soldato seguiva la carrozza.”
“Chissà chi vi era all'interno...” mormorò Adespos.
Il brigante congedò il suo compagno e tornò nella capanna da Gaynor.

Clio 15-02-2016 18.15.02

Sorrisi ai due uomini, che sembravano simpatici.
Le mie parole avevano colto nel segno, dunque, spingendo i due a parlare del loro padrone.
Dovetti trattenermi dal trasalire a quelle ultime parole.
Occhi azzurri...
Lanciai una rapidissima occhiata ad Estea.
Occhi azzurri che per quanto mi scocciasse ammetterlo avrei riconosciuto in mezzo a mille.
Occhi di cui conoscevo ogni sfumatura, che fosse causata dal riverbero della luce o dal grigio di una giornata uggiosa.
Se non altro, pensai, quella consapevolezza mi avrebbe dato un vantaggio su chiunque altro.
E Guisgard non poteva certo sapere che il suo nemico, ignaro, aveva assoldato qualcuno che li conosceva così bene, che li aveva osservati non vista per interminabili momenti dolorosi.
"Oh, ma se dite così mi incuriosite sul vostro padrone..." sempre con aria sognante.
Non sai quanto...
"Davvero è migliore del maresciallo Fagas? Vi confesserò che noi non lo amiamo particolarmente.." con una smorfia "Ha ben poco del cavaliere, a dire il vero..." scuotendo la testa.
"E diteci, come si chiama il vostro padrone? Così, se assisteremo al torneo potremo fare il tifo..." con un sorriso gioioso.

Guisgard 15-02-2016 18.32.07

Il locandiere portò in tavola una zuppa di fagioli insaporita con del pane raffermo, del formaggio stagionato, frutta fresca e focacce bianche.
Buttò un altro pezzo di legna sul fuoco, visto giungeva il meriggio e tornò in cucina.
“Ah, che fame...” disse il valletto, per poi passare i piatti a Dacey e a Betta.
Intanto da fuori giungeva il rumore di un cavallo.
Qualcuno era giunto alla locanda.
Pochi istanti dopo un uomo entrò e subito andò a sedersi accanto al fuoco.
Indossava un lungo mantello, mentre un cappuccio celava il suo volto.
Prese la sua ocarina e cominciò ad intonare una lenta nenia, accompagnata da questi versi:

“Ella vaga sognante sotto i tigli,
accompagnata dalle nacchere di un picchio,
con i colli del Sud che dolci allietano con oasi verdi e aiuole fiorite.
Calpesta i rossi tulipani, i semplici gerani e i rigogliosi girasoli.
Li ricompone e scende per il bosco che al suo passaggio non ha più il fondo nero, come il calpestio di una fucina.
Ella appare chiara.
Si mostra come un cespuglio di silvestri e rosse fragole, già screziato di fiori e foglie.
La sua splendida veste ella solleva, la bella gonna estiva e corre tra piani luminosi e limpidi acquitrini che il Sole giocando traccia sull'umido e morbido cammino.
Ella ha un nome ed io solo conosco.
Poiché ella lo ha sussurrato a me in sogno.”

“Tu...” avvicinandosi a lui il locandiere “... non puoi star qui a scaldarti se non ordini da bere o da mangiare.”
“Sono un umile pellegrino diretto alla casa di Santa Zita e poi al Santuario di Santa Caterina...” mormorò l'uomo con l'ocarina “... ho fatto Voto di povertà e non posseggo nulla se non la mia Fede ed i miei sogni. Speravo che questa canzone allietasse i vostri nobili clienti e mi facesse meritare un tozzo di pane ed un sorso d'acqua.”

Lady Gaynor 15-02-2016 18.36.30

Dall'interno della capanna mi arrivavano le voci di Adespos e del suo compagno, ma non riuscivo a capire cosa si dicessero. Quando lui rientrò, glielo chiesi. "Dimmi, caro, cos'è accaduto?"

Inviato dal mio Z00D utilizzando Tapatalk

Guisgard 15-02-2016 18.44.56

“Il tuo abito...” disse il padrone a Gwen “... è bagnato...” guardandola e forse immaginando le sue nudità “... ti verrà un malanno... toglilo... in quel baule troverai forse un abito adatto a te.” Indicando il grosso baule in un angolo della stanza.

Dacey Starklan 15-02-2016 18.47.51

Quando il cibo arrivò a tavola, benché molto rustico rispetto a ciò che ero abituata, mi strofinai le mani soddisfatta spezzando subito una focaccina.
<< Buon appetito>> dissi gentilmente agli altri due bevendo dal mio bicchiere di coccio.
Intanto le mie orecchie udirono di nuovo gli zoccoli, vicinissimi e poi nulla.
Doveva essersi fermato e infatti poco dopo un uomo entrò nella locanda senza prestare troppa attenzione a nessuno.
Iniziò a suonare e mi voltai a osservare incuriosita.
Era una canzone che non conoscevo ma mi affascinò subito tanto che alla fine applaudii quell'esibizione.
Esibizione che al locandiere invece non andò giù e minacciò di cacciarlo.
<< Aspettate, aspettate. Unitevi alla nostra tavola, come ricompensa della vostra musica>>

Guisgard 15-02-2016 18.50.10

In sella a Cruz, Altea e Didas galopparono attraverso il bosco, mentre il pomeriggio giocava con le ombra che si stendevano tra i poggi e la valle.
Cavalcarono a lungo, senza però trovare niente e nessuno.
Proseguirono fino al cuore del bosco, dove il gorgoglio delle acque del fiume accompagnava il loro cammino.
“Temo che non troveremo nessuno...” disse Didas delusa “... dopotutto sono briganti e nessuno conosce il loro covo...”
Ma in quell'istante si udì un fruscio tra la vegetazione.

Altea 15-02-2016 18.56.51

Cavalcammo e cavalcammo..."Accidenti, è difficile..abbiamo raggiunto il fiume Helsa, siamo quasi a Monsperon se non oltre..non fatevi sentire Didas".
Poi udii un rumore tra la vegetazione.."State calma...sarà un animale del bosco..mica un soldato del maresciallo ma andiamo caute..sono armata" e misi la destra sulla sinistra, sulla impugnatura della spada.

Lady Gwen 15-02-2016 18.57.33

Rimasi interdetta a quelle parole.
Lì? in quel momento?
non avevo scelta, quindi mi avvicinai al baule e lo aprii.
C'erano molti vestiti dentro, di tutti i modelli e colori.
Ne scelsi uno rosso.
Controvoglia slacciai il vestito che indossavo e lo tolsi, rimanendo solo con la leggera sottoveste addosso.
Poi indossai il vestito rosso, che era in raso, di un rosso cupo, stretto in vita, con delle spalline sottili e cercai a fatica di allacciare i nastri sulla schiena del corpetto rigido.

http://t0.gstatic.com/images?q=tbn:A...Th1nNq1DnAzaZw

Guisgard 15-02-2016 18.59.14

“Eh, il suo nome...” disse sorridendo Pepino “... non ci è concesso pronunciarlo, vero?” Tenendosi il collare al collo e fissando Lignas.
“Che il diavolo mi porti se non è così!” Annuì quest'ultimo.
“Possiamo dirvi” lo scudiero a Clio e ad Estea “che egli è un nobile e valoroso cavaliere che gli è stata sottratta la terra.”
“Dici bene.” Fece il contadino.
“Non a lui in verità” ancora Pepino “ma ai suoi avi. Dunque qui non possiede più nulla, se non un palafreno ed una corazza che con armi e tunica sono il suo corredo.”
“Solo questo e non altro.” Mormorò Lignas.
“Ma in fatto di coraggio” con vistosi gesti Pepino “non è secondo a nessuno. Anzi, nessuno gli è pari.”
“Nessuno.” Disse Lignas.
"Cos'è, un reditivo Ercole?" Fissandoli Estea. "Magari un Orlando?"
"Di più, molto di più." Annuendo Pepino.
"Molto di più." Gli fece eco Lignas.
"E' un Ardea de'Taddei." Sentenziò lo scudiero.
"Ben detto, compare." A lui Lignas.

Guisgard 15-02-2016 19.01.33

“Sta accadendo qualcosa, lo sento...” disse Adespos a Gaynor dopo essere rientrato nella capanna “... Ferico ha in mente qualcosa...” sedendosi sul loro giaciglio “... ma cosa?” Pensieroso. “Una carrozza ha lasciato il suo castello diretta a Fertaldos... ma senza essere scortata da soldati... perchè?”

Guisgard 15-02-2016 19.07.30

“Che Dio vi benedica, signora...” disse il pellegrino a Dacey, per poi alzarsi e raggiungere il loro tavolo.
“Un pezzente al nostro tavolo?” Il soldato vestito da valletto. “Perchè, milady?” Prima che il pellegrino li raggiungesse.
Quando si sedette con loro, il pellegrino ringraziò Dacey e salutò il falso valletto e Betta.
E mangiò con loro.
Di tanto in tanto alzava lo sguardo da sotto il suo cappuccio e sorrideva alla principessa egea, fissandola con i suoi occhi azzurri.
Si avvicinò poi al loro tavolo il cane del locandiere ed il pellegrino gli lanciò del pane, che l'animale subito mangiò.
http://images3.cinema.de/imedia/8451...hFqW3Zow==.jpg

Clio 15-02-2016 19.08.41

Tutto mi faceva intendere di essere sulla strada giusta.
Perfetto...
"Addirittura?" esclamai "Oh, ma così non fate che accendere la mia curiosità, sembra il protagonista di un romanzo cavalleresco, costretto a celare il suo nome... come lo stesso Ardea, dopotutto..." sorridendo.
La mia educazione nobiliare naturalmente comprendeva una vasta gamma di insegnamenti, compresi quelli degli eroi eponimi delle varie dinastie, e la storia dei regni più importanti.
Dunque da ragazza avevo letto quel celebre e immortale poema.
"E sia, non vi metteremo certo in difficoltà, non sia mai..." con un sorriso, per poi sospirare "Che storia affascinante... dunque lo vedremo sicuramente al torneo, non è vero?".

Lady Gaynor 15-02-2016 19.14.59

Adespos mi disse cosa stava succedendo e si mostrò turbato e pensieroso. Decisi così di intervenire con un'idea. "Se un po' ti conosco, starai pensando come fare per andare a controllare di persona... ebbene, perché non ci andiamo insieme? Io sono pur sempre una nobile e tu passeresti come mio accompagnatore, senza dare troppo nell'occhio. Ovviamente, dovrai essere vestito in modo adeguato... I soldi per qualunque spostamento ci sono, dunque se vuoi io sono con te..."

Inviato dal mio Z00D utilizzando Tapatalk

Dacey Starklan 15-02-2016 19.19.57

<< Perché mi è stato insegnato il valore della carità ed è mio dovere dividere una parte di ciò che ho con chi invece a meno. E poi è una mia decisione e non vi permetto di contraddirmi altrimenti potete mangiare all'esterno>> dissi al valletto, un po' duramente ma era come se gli facessi pagare ora le occhiate che mi aveva dato per tutto il viaggio.
<< Benvenuto signore, sono la principessa Dacey di Mirza posso sapere il vostro nome? Ma soprattutto posso aspirare a conoscere il nome della misteriosa fanciulla della canzone?>> chiesi sporgendomi leggermente in avanti con un sorriso.

Guisgard 15-02-2016 19.32.00

Cruz ora avanzava prudente, mentre Altea in sella fissava guardinga il bosco che le circondava.
“Guardate...” disse spaventata Didas, indicando un punto della vegetazione.
E lì si vedevano alcune ombre.


Tutti gli orari sono GMT +2. Adesso sono le 00.11.16.

Powered by vBulletin versione 3.8.11
Copyright ©2000 - 2025, Jelsoft Enterprises Ltd.
Copyright © 1998 - 2015 Massimiliano Tenerelli
Creative Commons License