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Quel gesto di Altea improvviso sembrò non stupire però il misterioso miliardario.
Lei chiuse le gambe, stringendo così la mano di lui che non accennava a fermarsi. “Non sai” disse lui piano “che per molte culture la parola notte ed eternità hanno il medesimo significato? Entrambe sono infinite...” |
Non rimase stupito dalla mia reazione..anzi continuava tranquillamente. Sorrisi e guardai la sua mano mentre allentavo la presa..."Spiegatelo voi monsieur o dimostratemelo. ..fuggiamo da qua..ora." guardandolo nei suoi occhi celati .."Oppure ritiriamoci in privato..se per voi io valgo tanto non dovreste tenervi i vostri misteri..come il vostro volto e nome. Io sono pronta a rischiare per seguirvi. .anche se avete nemici o come dite siete in pericolo..la vostra identità non dovete celarla a me ma a loro".
Feci un gesto inaspettato e lo baciai. .dimenticando tutto ciò che mi circondava. |
"Si tratta di una chiesetta detta 'della Scafia'. Sembra sia stato uno dei luoghi scenari di quelle macabre morti" dissi finendo la pietanza che avevo nel pianto e pulendomi col tovagliolo.
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Risi maliziosamente divertita a quella prospettiva.
Ad un certo punto sentii la campanella che indicava lo stacco di un'ora fra i turni. "Allora a più tardi" sorridendogli e uscendo. Nel corridoio vidi tre figure. Erano tre uomini, tutti e tre vestiti in modo identico. Rivolsi loro un brevissimo cenno col capo mentre attraversavo il corridoio per raggiungere il bar dell'ospedale. Erano molto strani, non li avevo mai visti da quelle parti e dubitavo fossero lì per visita ai parenti, ma comunque vidi di farmi gli affari miei. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Tornai nel mio ufficio e feci cenno all'allenatore di seguirmi fino all'ufficio di Symminel.
" Prego si accomodi" indicandogli la sedia di fronte alla scrivania. L'incontro non cominciò bene perché come avevo sospettato Ansal nutriva dei risentimenti verso coloro che lo avevano crocifisso sulle pagine di giornale. Se avevo ben compreso la sua carriera era finita a causa dello scandalo che la Gazzetta Rosa aveva portato alla luce. Guardai prima il direttore poi l'altro, non sapendo se era il caso di togliere il disturbo e lasciarli discutere. Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk |
Uscimmo nel pomeriggio di Afragopolis, era una giornata serena e chiara, e mi guardavo intorno incuriosita.
"Naturalmente..." annuii ad Icarius "Nel mio paese è usuale darsi del tu..." sorrisi. Per poco non scoppiai a ridere a quelle parole. Giovanissima... Avevo visto la loro specie nascere e morire milioni di volte. Che strana cosa era il tempo. "Dubito possiate conoscere il mio paese, Urlstan.. si tratta di un piccolo principato, costellato da alti monti innevati, boschi e laghi incastonati come diamanti nelle valli.." sospirai. Stavo descrivendo Solaria in realtà, ma forse era meglio così, dopotutto era più difficile che mi tradissi. "La cosa più bella lassù sono i tramonti, quando il cielo diventa rosa e rosso, di colori indefiniti.." con un sorriso al pensiero del mio pianeta lontano. |
"Si, conosco quella chiesetta..." disse il bel professore a Nyoko "... mesi fa, poco distante da li', partecipai ad uno scavo archeologico come consulente storico per l'archivio cittadino... beh, si... potremmo andarci e magari uno di noi due verra' smentito... chissa', leggenda o realta'?" Divertito.
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Altea bacio' quell'uomo e lui rispose con impeto, assaporando le labbra di lei.
I due cosi' si baciarono con passione davanti a tutti, soprattutto a Raimonde. La roulette termino' il suo giro e di nuovo il misterioso miliardario vinse. "Sei la mia musa della Fortuna..." disse lui piano ad Altea "... stasera devo prendere possesso di una residenza fuoti citta' che ho affittato per il mio soggiorno qui ad Afragolopolis... mi accompagnerai..." fissandola negli occhi. |
Gwen noto' quei tre strani uomini, senza tuttavia dar loro molto peso.
I tre pero' attraversarono la corsia apparentemente senza destare sospetti, o attirare l'attenzione di nessuno. Si guardavano ontorno come se cercassero qualcuno o qualcosa. "Ehila', bella..." disse ad un tratto un'infermiera avvicinandosi a Gwen "... non mi aspettavo di trovarti qui oggi... ti hanno cambiato il turno?" Si trattava di Arow, una collega di Gwen. |
Ascolta le sue parole con attenzione, sorridendo e ammirando il suo fascino. "Quindi mi accompagnerà?" dissi entusiasta e sorridendo ancora di più. Poi mi calmai e con uno sguardo di sfida lo guardai "mi sta forse sfidando? Perché se è così sappi che accetto la sfida. E, come ho già detto a molti scettici, risolveró anche questo mistero" dissi mettendomi composta sulla sedia. "Allora, quando è disponibile per la partenza?" dissi osservandolo attentamente.
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