Camelot, la patria della cavalleria

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Eilonwy 12-05-2014 12.49.01

Abbassai la testa e mi scusai: “Sono mortificata e veramente pentita di ciò che ho fatto, Milord!....La verità è che mi vergognavo profondamente di ciò che avevo creduto di vedere ieri pomeriggio. Credevo che non voleste più vedermi e pensavo che mi credeste totalmente fuori di testa. Non pensavo che foste entrambi in pensiero per me!”.
Alzai piena di imbarazzo lo sguardo su quello duro ed altero di lui.
“Comunque sono stata nel fiume di Tylesia e ho potato con me queste….” mi fermai e mi accorsi che erano sparite “….queste due bambine. Ma dove sono finite?” e detto questo mi guardai intorno. Però, se fossero scese o cadute da cavallo me ne sarei accorta.
“Ma che mi sta accadendo?...Prima vedevo il bottegaio trasformarsi in un ripugnate demone a causa di una punizione di Lady Isolde e….e poi incontro due bambine bisognose e terrorizzate dalla Strega Nera di Tylesia che scompaiono come….come…come spettri!...Oh no…non può essere possibile! Ancora no!” esclamai esasperata.
Riccardo mi fissava come colui che vuole avere delle spiegazioni: “Va bene, vi racconterò tutto! Avevo passato la notte nel Calars. Al mattino mi sono svegliata e mi sono ritrovata davanti la figura di un inquietante spaventapasseri che aveva scritto sulla camicia di stare attenti a una strega. Ed era un avvertimento per i bimbi del posto. Mi sono diretta verso Dante e ho trovato sulla sella del mio fidato amico questo vestito d’ oro e queste scarpe. All’ improvviso, sia l’ abito che le scarpe hanno incominciato a farmi danzare e mi hanno condotto dalle due piccole fanciulle. Queste mi hanno detto che si erano rifugiate lì per sfuggire alla fattucchiera cannibale ed antropofaga della zona e poi…poi mi avevano detto che erano state vendute dai loro genitori al burattinaio, affinché le proteggesse. Il burattinaio…..il burattinaio. Oh Cielo, il Burattinaio!...Cioè Messer Quatro!.....Ma certo, adesso tutto quadra! Sia Messer Quatro che le due bambine bionde sono delle anime in pena!”.
A quella rivelazione tutti sbiancammo. Tylesia era una città piena di fantasmi con selve strapiene di vampiri, demoni e streghe. E per di più ci si metteva anche Isolde! Prima o poi sarei sicuramente impazzita!

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Altea 12-05-2014 15.16.56

Il mio sesto senso non fallì..certo ero pure la Sacerdotessa del Sacro Tempio di Petra...e apparve il duca Gvin.
Lo lasciai parlare incrociando le braccia e cercando di essere tranquilla...quell'uomo quando era cosi insistente era detestabile..a volte pensavo mirava a me più che altro e ancora non lo aveva capito..e mi chiedevo come Thomas lo avesse pure in simpatia.."Milord..ovviamente seguirò il vostro consiglio visto siete un esperto di vestiti femminili" e sorrisi ironica "ma dubito sarò la vostra madrina, mi sembra già chiarii quella sera in chiesa quando volevate autoproclamarvi vincitore dal vescovo che non sono una dama solo per fare la madrina..anzi non sarò madrina proprio di nessuno, tranne di mio fratello".
Indicai alla donna le sete preziose che desideravo..."Ve le pago in contanti" guardando il duca "e gentilmente, fatemele recapitare, presso il vescovo, sono ospite laggiù per oggi solo si spera".
"Ah dimenticavo" dissi infine a Gvin "non ci eravamo accordati che ci saremmo visti domani, allora...a domani" e lo salutai con un inchino sorridendo.
Mi diressi verso Thomas quando mi accorsi della presenza di Enar e Roxanne, volevo salutare la ragazza e camminai verso lei chiamandola e passai di fronte ai tre uomini, ora vi era Mime con loro, udii i nomi del pastore e della ragazza e la storia sulla sorella..rimasi immobile, ecco quella sera ciò che intendeva Roxanne sulla disgrazia della sorella del pastore e poi la stessa ragazza la avevo incontrata proprio mentre prendevo mandragola in un bosco e udii dei fruscii, quella notte poi mi fece quel terrificante ritratto e proprio in quel momento una donna stava morendo per opera della belva..e le parole di Older..dovevano scontare la colpa e dopo per Solpacus vi sarebbe stata forse la pace.
Ancora quel senso di angoscia, mi voltai istintivamente verso Thomas che sembrava avesse finito i suoi acquisti e il duca che mi osservava e guardai il cavaliere dagli occhi azzurri...Altea, non lasciarti influenzare, non lo hai mai fatto..cosa vorrebbe Altea..cosa farebbe Altea?
Mi avvicinai al cavaliere o mercenario e lo presi in disparte per non farmi sentire.."Mi stanno guardando..chiunque voi siate..e sapete mio fratello e il duca non vi vedono bene e mi spiace..io e voi ci siamo chiariti, io non sto dalla parte di nessuno, se non della gente di Solpacus e non mi interessa chi prenderà quella spada, voglio solo giustizia per tutte le vittime e il mio amico Tyssen..e ho sempre pensato, voi foste una persona arguta, forse con mio fratello avreste potuto ideare qualcosa ma temo vi detesti..sono qui prima di voi, e ho studiato gli ultimi strani atteggiamenti di certe persone in questo posto..prima di stanare la belva, si deve capire cosa accade nella mente di qualcuno, ho alcuni dubbi, se volete possiamo parlarne, ma non ora vi sono troppe persone e dopo ciò che ho sentito non voglio ledere Roxanne..io stanotte sarò dal vescovo, se volete ne possiamo parlarne dietro la chiesa, so benissimo come sgattaiolare...se volete ci possiamo vedere all'undicesimo rintocco della campana...e non preoccupatevi, non voglio sfidarvi a duello" risi di gusto mentre vedevo Thomas arrivare e guardai il cavaliere aspettando risposta con lieve agitazione, sapevo benissimo Thomas mi aveva visto parlare con lui.

Guisgard 12-05-2014 18.26.35

Riccardo e Tisin restarono profondamente colpiti e turbati dalle parole di Eilonwy.
Un senso di oppressione e angoscia scese così nei loro animi.
“Questa città” disse il merlo “sorge sulle rovine della vecchia Tylesia e credo che molti dei suoi misteri giacciono ancora qui, come assopiti dal Tempo trascorso e dimenticato...”
“Io direi” fece Riccardo, come a voler rompere quella cupa atmosfera “di tornare a vedere come sta Jack, così da poter lasciare quanto prima questa città e i suoi segreti...”

Guisgard 12-05-2014 18.32.17

“Sembra quasi” disse Guisgard ad Altea “un appuntamento romantico in piena regola, milady. La chiesa, i rintocchi delle campane e persino rivelazioni segrete...” rise di gusto “... e sia... ci troveremo all'ora stabilità dietro la chiesa... ora sarà meglio che ritorni dai miei compagni, o vostro fratello mi incenerirà con quei suoi sguardi cupi.” Mostrò un inchino alla dama e tornò dai suoi due amici.
Thomas allora raggiunse sua sorella.
“Non voglio che parli con quel tipo...” seccato lui “... è un mercenario, un assassino... uomini come quello conoscono solo il valore del denaro.”
“Si, è vero.” Avvicinandosi ai due Gvin. “Vostro fratello ha ragione. Cosa vi stava dicendo quel Gufo?” Chiese poi ad Altea.
“Già, sono curioso anche io di saperlo.” Fissandola Thomas.

Clio 12-05-2014 18.33.08

Ascoltai i dubbi e le considerazioni dei miei uomini.
"Per ora tutte le ipotesi sono valide... speriamo che i bestiari ci possano essere d'aiuto.. Anche se speravo più in un libraio.. ma pazienza.. Nestos!" chiamai "Noi siamo briganti ed assassini, non possiamo presentarci dal vescovo.. andrai tu a consultare i bestiari... probabilmente sarai stato visto insieme a noi, ma se verrai interrogato dirai semplicemente la verità, che sei solo un medico che abbiamo acquistato come schiavo, e l'unica tua colpa è di aver curato degli assassini... ma capirà anch'egli che non avevi altra scelta, ovviamente.." fissai a lungo il medico "Per nessuna ragione, ripeto, nessuna.. nemmeno se ti sembrerà la decisione migliore, dovrai rivelargli chi siamo in realtà... ti sei comportato bene da quando siamo partiti, non sono in molti a poter vantare di aver avuto una seconda opportunità dopo avermi tradito, voglio credere che tu l'abbia davvero fatto in buona fede ma stavolta ti limiterai ad eseguire i miei ordini, senza prendere l'iniziativa... tutto chiaro? Vedi di non deludermi!".
Senza aspettare la risposta del medico, raggiunsi Dort alla finestra, cercando il cavaliere, ma vidi solo il pastore Enar con Roxanne che si allontanavano.
"Nasconde qualcosa.." mormorai "Il pastore intendo... ricordate le parole della nipote? E comunque, continuo a ripetere che bisogna essere orbi per scambiare quel mostro con un cinghiale.. manco fosse quello di Erimanto!".
Restai per un momento a guardare la strada.
"Quanto al cavaliere, sono d'accordo con te, ci farebbe comodo averlo dalla nostra parte.. E' in gamba, certo, non sa stare al suo posto, anche se adesso sembra si sia ridimensionato... certo non ha idea di come ci si relazioni ad una donna come me, non fa che ripetere chi me lo fa fare, che non mi capisce..." scossi la testa "Figurati che gioia dovermi far trattare da moglie, con lui che deve essere disgustoso quanto Gufo, e io alla sua altezza.. C'è da dire che ci ha fatto comodo, poteva smascherarci, non è che io sia mai stata carina con lui..." sorrisi, guardando fuori "comunque, a me ha detto che vuole aiutarci a distruggere la bestia, visto che ha compreso che non desisterò nell'impresa... speriamo ci sia utile, tu hai parlato con il suo amico.." rivolta a Dort "ti sembra un tipo a posto, ci possiamo fidare?".
Tornai poi a guardare i miei uomini "Il tempo passa in fretta, mentre Nestos consulta i bestiari certo non possiamo starcene con le mani in mano... se consultassimo una mappa della foresta? Quella dovrebbero venderla da qualche parte, considerando che tutti la stanno battendo... voglio trovare il nascondiglio della bestia... non può semplicemente scomparire nel nulla! Avete altre idee? Voglio perdere meno tempo possibile, abbiamo tutto il giorno, ma stanotte vorrei tornare nel bosco con un nuovo piano!".

Eilonwy 12-05-2014 18.47.18

Annuì alle ultime parole dell’ oscuro paladino ed affermai: “Ben detto!....Sono stufa di questa città e di questi giochetti e non vedo l’ ora di arrivare a Gioia Antiqua!”.
Montammo sui nostri cavalli ed arrivammo all’ ospizio dove era stato ricoverato Sir Jack Frost.
Lo vidi ancora addormentato come un ghiro in letargo in piena serenità. Gli andai vicino e gli sussurrai: “Jack!?!....Jack!?!....Forza svegliati dormiglione!”.
Lo scossi un po’ con delicatezza.

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Guisgard 12-05-2014 18.47.47

Nestos, a quelle parole di Clio, annuì ed uscì, diretto verso la biblioteca vescovile.
“Si, mi sembra un tipo pacato...” rivolgendosi Dort a Clio, riferito ad Astus “... un tipo ragionevole insomma e di questi tempi non è cosa frequente trovarne uno... quanto al cavaliere, ammetto che è un tipo curioso, ambiguo per certi versi... ma ci ha aiutato ad Afravalone prima di partire e poi anche qui, sbucando quasi dal nulla, ma dannatamente al momento opportuno...” sorrise “... se fossi fatalista direi quasi che è destino trovarcelo sempre dietro... se invece fossi malpensante...” rise appena “... lasciamo stare, non è il momento per sciocche battute.”
“Mi piace la vostra idea, capo...” fece Porturos “... credo anche io che una mappa della foresta potrà esserci utile... vado a cercarne una. Magari la troverò presso i padiglioni dei cavalieri. Vieni con me, Vortex?”
“Naturale.” Rispose l'altro. “Troppa inoperosità mi sta rendendo un debosciato.”
I due, così, uscirono in cerca della mappa.
“Se dobbiamo agire stanotte” mormorò Borel “occorre un nuovo piano. A meno che voi non vogliate tentare di nuovo con quello della notte scorsa.” Guardando Clio. “Dopotutto stava funzionando.”
“Parli del diavolo e...” fissando Dort la finestra “... ecco vostro marito, milady.” Sarcastico, indicando Guisgard che aveva raggiunto i suoi due compagni davanti alla locanda.

elisabeth 12-05-2014 18.47.54

Aveva dormito bene......quanto mi dispiaceva........aveva sognato...e non sarebbe stato strano se magari avessimo fatto lo stesso sogno...magari con piccoli dettagli differenti....Daizer tentò di farci ricevere...ma l' omicido di quella notte aveva messo in trambusto le autorità....Flees....elegante e colto cm'era si fece avanti e dichiarò di aver visto l'omicida......la cosa mi suonò strana infatti lo guardai come se la bugia fosse grande come tutto il mondo......fummo portati in una stanza dove avremmo atteso l'autorità competente.........io e Flees eravamo seduti una difronte all'altro.......non gli tolsi gli occhi da dosso neanche per un secondo.......Isolde ..... avevo un'altro conto aperto con lei.....Vidi Flees alzarsi e andare alla finestra.....lo raggiunsi...avevo bisogno di prendere aria....." Bravo, veramente bravo......siete stato educato veramente bene.....avete un modo di fare l'inchino che non si vede neanche alla corte del Re.......dimmi Isolde mi vuole con lei per impadronirci del mondo.....o hai deciso che io debba diventare la tua amante..........?....Tutto puo' accadere Flees....ma di una cosa sono certa ..se tu tocchi Daizer io ti uccido.......dovesse essere l'ultima cosa che faccio......"......tornai al mio posto e presi la mano di Daizer..tra le mie....mi dispiaceva averlo messo in quella situazione.....ero stata la sua partita a dadi peggiore....poteva costargli la vita.....fummo chiamati per parlare con Messer Moussarel.....un uomo disgustoso...piccolo, con Flees facevano una bella coppia.......e così....ebbi il piacere di vederlo recitare in una parte drammatica..quasi fosse il migliore degli attori.........a quel punto...visto che al Vice avevamo fatto un favore......" Perdonatemi se mi intrometto....ma vorremmo chiedervi se fosse possibile visitare il vostro cimitero........ve ne sarei grata.....vedete io e mio marito non abbiamo figli...e ho promesso alla madonna di portare i fiori a tutti i cimiteri che trovavo sul mio cammino...sino a quando non fossi rimasta in dolce attesa.....".....

Altea 12-05-2014 18.52.08

Risi alle parole del cavaliere e lo vidi andarsene appena in tempo.
Ascoltai Thomas, era veramente arrabbiato.."Thomas non essere esagerato ora, avrà mentito, ma prima di dargli dell' assassino ce ne vuole..di assassini ne avrai incontrati, non mi sembra pericoloso. E poi i nostri genitori hanno sempre asserito che una volta appianati i dissapori bisogna saper dimenticare se il torto subito non è grave."
Ma fummo raggiunti dal duca pure furente e vidi entrambi davanti a me, volevano sapere a ogni costo quello che ci eravamo detti...sbuffai seccata.."Niente di particolare, mi ha chiesto..ecco..dove abita Enar il pastore e mi è sembrato giusto dirglielo" e indicai il pastore che se ne stava andando con la nipote "Ora Thomas hai altro da fare o possiamo ritirarci dal vescovo?".

Clio 12-05-2014 19.00.29

Annuii a Vortex e Porturos, sorridendo "Bravi ragazzi!".
Tornai poi a rivolgermi a Dort, ripensando alle sue parole.
"Sì, a volte mi chiedo come faccia... è sempre, dannatamente nel posto giusto al momento giusto.. e tu non sai, mi hanno teso un'imboscata i ribelli prima che partissimo da Afravalone.. dovevo incontrare una spia in un posto appartato, ma mi aspettavano in sei... lui sbuca fuori dal nulla e beh.. a quel punto è stato facile..".
Dort era quello con cui avevo maggior confidenza, eravamo simili, la stessa età, cresciuti nello stesso ambiente, con gli stessi interessi e le stesse insofferenze verso l'etichetta, così come gli stessi doveri verso il nostro casato.
Seguii il suo sguardo, e vidi il cavaliere.
"Beh, andiamo ad accoglierlo.. magari ha avuto qualche idea.. comunque sì, stava funzionando, e come espediente non è male.. ma dobbiamo capire come colpirla, altrimenti sarà un nuovo suicidio... anche se.. potremmo costruire una trappola.. una gigantesca e ingegnosa trappola, e poi usare me come esca.." sorrisi "Beh, intanto scendiamo..".
Raggiungemmo così il pian terreno, andando incontro al cavaliere.
"Si può sapere dove sei stato?" apostrofai il mio finto marito, ma poi sorrisi "Hai avuto qualche grande idea?".

Guisgard 12-05-2014 19.15.33

Jack, svegliato da Eilonwy, aprì subito gli occhi e sorrise alla ragazza.
“Ciao...” disse assonnato “... ah, che dormita...”
“Come ti senti, Jack?” Chiese Tisin.
“Benissimo, amico mio!” Esclamò il ragazzo.
“Ottima notizia.” Sorridendo Riccardo.
In quel momento entrò una suora.
“Ah, si è svegliato il nostro dormiglione!” Esclamò lei. “Come ti senti?”
“Benissimo!” Sorridendo Jack. “E ho una gran fame!”
“La badessa del mio convento” allietata la suora “soleva dire che la fame è sempre segno di salute!”
“Infatti mi sento come un leone!” Entusiasta Jack.

Guisgard 12-05-2014 19.18.42

“Non sapevo di quell'agguato...” disse turbato Dort a Clio “... perchè non ne avete parlato con noi?”
I due poi, insieme agli altri, scesero al pianterreno e uscirono dalla locanda.
E nello spiazzo che la precedeva trovarono Guisgard ed i suoi due compagni.
“Eh, dal tuo tono” sorridendo il cavaliere alla ragazza “sono quasi tentato di pensare di esserti mancato...” le si avvicinò “... ma imparate...” voltandosi poi verso gli altri della compagnia “... non ho mai trovato un onesto sentimento in una donna...” scosse il capo ironico “... ma mirano sempre ad altro...” rise di gusto “... e sia... visto che in questa città c'è un bel mercato per la festa dell'Arcangelo Michele e qualcuno stanotte è riuscita a strapparmi una certa promessa...”
Mime rise malizioso.
“Un regalo...” continuò Guisgard “... vorrà dire che manterrò la parola...” prese fra le braccia Clio “... andiamo, piccola...” guardò poi gli altri “... a dopo, ragazzi... e mi raccomando, non fatevi riconoscere!” Rise ancora e poi si allontanò dalla locanda insieme a Clio, diretti verso il mercato.

Guisgard 12-05-2014 19.21.15

Thomas fissò con sguardo cupo Altea.
“E' un mercenario.” Disse poi. “Uno che uccide la gente per denaro. Non ci sono apparenze, ma fatti.”
“Avete ragione, cavaliere” rivolgendosi Gvin a Thomas “ma non credo sia il caso di rimproverare vostra sorella. Ha pensato di compiere un gesto gentile, nulla di più. E' una dama cortese e non concepisce quanto possano essere lerci tali individui. Non temete, se quel tipo si avvicinerà ancora a vostra sorella mi darà la scusa per dargli una bella lezione.”
“Grazie, milord.” annuì Thomas.
“Ora tornate da Sua Grazia il vescovo...” disse il duca “... vostra sorella è stanca... a presto, milady...” e le baciò la mano, per poi andare via.

Guisgard 12-05-2014 19.25.21

“Non temete, cara zia...” disse Flees ad Elisabeth “... non mi interessa toccare quel tipo... ma voi...” e le sfiorò i capelli con le dita.
I due tornarono ai loro posti.
“Si...” annuì il braccio destro del Gastaldo a quella richiesta di Elisabeth “... potrei fare questo strappo alle regole per voi, perchè avete aiutato la giustizia... ma...” alzandosi ed avvicinandosi alla finestra “... ma vi avverto che troverete molti soldati a piantonare i sepolcri più importanti ed antichi.”
“Come mai, eccellenza?” Chiese Flees, con falso tono ingenuo.
“Perchè in alcuni di essi si narra sia stato seppellito un tesoro...” spiegò Moussarel “... per questo il Gastaldo ha deciso di chiudere il cimitero... molti si recano là per violare le tombe in cerca di quel tesoro...” si voltò a fissarli “... ditemi... devo fidarmi di voi? O forse siete anche voi qui per quel tesoro?”

Eilonwy 12-05-2014 19.32.03

Risi alle parole dello Spiritello Invernale.
“Ah...ah…ah…sono…sono veramente contenta che tu ti senta meglio! Hai ragione una bella mangiata ci vuole vero?” e sentenziato questo, lo abbracciai.
Poi, tornai a guardare Sir Riccardo. Il suo sguardo cupo come la notte si era trasformato in un luminoso ed angelico sorriso.
Mi staccai da Jack e mi rivolsi al mio amato: “A proposito….non mi avete ancora detto come siete sfuggito al Cavaliere della Morte!” esclamai a bassa voce.

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Altea 12-05-2014 19.32.14

Li guardavo entrambi parlare e non risposi, a quel bacio del duca alla mano risposi all' uomo con tono secco.."Voi non dovete badare a me...e come vedete sono già promessa sposa, vi sarà qualcun altro e non sarete certo voi".
Se ne andò e io e Thomas ce ne andammo verso il palazzo del vescovo..."Fratello caro...io ti adoro lo sai, ma forse le Crociate ti hanno fatto dimenticare qualcosa" mi voltai di scatto verso lui fermandomi "Voi non avete sbagliato in passato? Non avete..peccato? Non fatemi dire altro, siete vivo per miracolo, fu il vescovo stesso e nostro padre che riuscirono a fermare il duello tra voi e...il barone...e non farmi dire altro. Non sai tu che mentre eri in guerra hanno rinsaldato il mio fidanzamento con quello che era il fratello della tua sposa..so che sai chi è ma non lo voglio sapere, ma non osare quindi rivolgermi a me con questo tono..anzi a mio parere dovresti dimenticare il rancore per quel cavaliere, io dubito sia un mercenario, ha dei modi troppo educati, ho visto come si muoveva e parlava con lady Gertrude ed ella stessa lo aveva in simpatia..pensa persino ho creduto per un attimo lo conoscesse, era pure affranta se ne andasse e in apprensione..e poi quello strano accento..".
Continuai a camminare e suonai il campanello presso la dimora del vescovo, ci apri una servitrice e feci andare avanti Thomas e sussurrai alla giovane ragazza..."Stanotte verso le undici fate in modo questa porta sia aperta, in modo possa uscire" e le diedi alcune monete "mi raccomando mantenete il segreto".
E raggiunsi Thomas, il quale aveva il volto nervoso, fino alle stanze dove ci aspettava il vescovo.

elisabeth 12-05-2014 19.55.41

Il tocco delle sue dita sui miei capelli......mi diedero una strana sensazione.....fu un attimo fuggente......ma fu strano.....quasi normale....quando non lo era affatto......

Ascoltai Messer Moussarel ....e lo ringraziai con un lieve inchino del capo.....ovviamente rimasi stranizzata dal suo racconto.....un tesoro......Diciamo che il Borgomastro e il resto dei cittadini del Borgo erano tutti morti...quindi del tesoro non credo che se ne dovessero fare nulla...mentre era più logico spezzare una sorta di maledizione rimettere le ossa del poveretto al suo posto.......avremmo dovuto trovare il nome sulla lapide......certo ....ma come avremmo potuto scavare per ricomporre le sue ossa?....... ricordai ancora il piccolo osso preso da Daizer nel cesto per caso......sembrava aver aspettato lui......." Tranquillizzatevi..." dissi a Messer Moussarel " Non abbiamo paura delle vostre guardie......stiamo bene di famiglia ed il tesoro non ci interessa...vogliamo solo un'erede a cui lasciare i nostri bene ed il nostro amore......".....presi la mano di Daizer e lo guardai.......come per dirgli.....e' una farsa o una verità strampalata........sentivo che la storia era vera......così veloce ma vera....." Mio nipote e' con noi per aiutarci...e' un ragazzo di sani principi....".....Questa era una bugia grande quanto tutti i Borghi che avevamo visitato.........

Clio 12-05-2014 20.03.35

"Bah, dovevo organizzare la partenza, non ci ho più pensato.. Avevo altro per la testa..." sorrisi a Dort "A dirla tutta, non vedevo l'ora di lasciare la capitale e stare in mezzo a voi, poter essere me stessa.. con quel cavaliere devo stare perennemente sulla difensiva, ed è estenuante..." risi appena "Ironia della sorte, me lo ritrovo appresso.. e devo fare la brava mogliettina.." sospirai "Mi chiedo se sarò mai in grado di esserlo davvero.." mormorai.

Citazione:

I due poi, insieme agli altri, scesero al pianterreno e uscirono dalla locanda.
E nello spiazzo che la precedeva trovarono Guisgard ed i suoi due compagni.
“Eh, dal tuo tono” sorridendo il cavaliere alla ragazza “sono quasi tentato di pensare di esserti mancato...” le si avvicinò “... ma imparate...” voltandosi poi verso gli altri della compagnia “... non ho mai trovato un onesto sentimento in una donna...” scosse il capo ironico “... ma mirano sempre ad altro...” rise di gusto “... e sia... visto che in questa città c'è un bel mercato per la festa dell'Arcangelo Michele e qualcuno stanotte è riuscita a strapparmi una certa promessa...”
Mime rise malizioso.
“Un regalo...” continuò Guisgard “... vorrà dire che manterrò la parola...” prese fra le braccia Clio “... andiamo, piccola...” guardò poi gli altri “... a dopo, ragazzi... e mi raccomando, non fatevi riconoscere!” Rise ancora e poi si allontanò dalla locanda insieme a Clio, diretti verso il mercato.
"Oh, senti chi parla..." dissi scuotendo il capo.
Mi lasciai poi condurre via, non prima di aver lanciato un'occhiata ai miei uomini.
Ci mancava solo questo, che aveva in mente?
"Non ti fidi dei miei uomini, mio caro?"dissi ironica, una volta allontanati "So che non vedevi l'ora di stare da solo con me ma.. non è che portandomi via in questo modo tu riesca ad attirarti le loro simpatie sai.. Non mi hai risposto.. hai avuto qualche idea sulla bestia? Perché è mattina, certo.. ma serve un piano per stanotte... non posso perdere troppo tempo, dobbiamo ripartire ma non lo farò finché la bestia non sarà morta.. Ho mandato Nestos a consultare i bestiari alla biblioteca del vescovo, e due dei miei sono andati a prendere le mappe della foresta.. dobbiamo avere più informazioni possibili...".
Il mercato era in vista.
"Bene, se non troviamo un piano migliore, mi servirà una nuova veste per fare da esca, l'ultima è distrutta... dobbiamo riuscire ad attirarla, perché sono convinta che ci sia qualcosa sotto.. io l'ho vista, e non era un cinghiale neanche lontanamente.. poi.." mi fermai "Beh, nessuno mi crede ma ho sentito un fischio, come un richiamo, a quel suono la bestia si è immobilizzata ed è corsa via.. e lo avevo udito anche la notte prima, un attimo dopo abbiamo trovato un cadavere.. ma pare che sia stata l'unica a sentirlo...".
Guardai lontano, non sapevo perché l'avevo detto proprio a lui. Forse perché non riuscivo a rassegnarmi di essermelo immaginata?
"Allora.." sorrisi, cambiando discorso "Cos'è questa storia del regalo?".

Guisgard 13-05-2014 00.45.40

“In verità” disse Riccardo ad Eilonwy “fu lui a sparire praticamente nel nulla e da quel momento non ebbi più sue notizie. Poco dopo lasciai Afravalone e iniziai la mia carriera, diciamo così, di cavaliere errante. Ossia il metodo più antico e collaudato per chi vuol ricoprirsi di fama, senza avere però molto denari.” Aggiunse sarcastico.
Jack ebbe il permesso da parte del medico di poter lasciare quel luogo, essendo ormai guarito ed insieme ai suoi amici andarono tutti nella più vicina locanda per un sontuoso pasto.
Mangiarono a sazietà, fino a riempirsi.
“Accidenti...” mormorò Jack “... accidenti che mangiata... non credo di aver mai ingurgitato tanto cibo in vita mia...”
“In effetti” fece Tisin “anche io credo di aver esagerato un po' oggi... ma quei biscotti erano davvero squisiti...”
“Beh, allora, visto che il nostro Jack è ormai guarito, direi che tra breve avremo la possibilità di digerire tutto quello che abbiamo mangiato.” Sorridendo Riccardo.
“Eccome?” Chiese Jack. “Forse ordinando a testa un barile di amaro digestivo?”
“No...” scuotendo il capo Riccardo “... ma essendo ormai pronti a riprendere il nostro viaggio verso Gioia Antiqua, avremo la possibilità di camminare molto e questo si sa che è ottimo per una buona digestione.”
In quel momento però Eilonwy, all'improvviso, udì delle voci nella sua mente.
Voci che conosceva.
“Ci hai lasciate...” dicevano quelle voci “... ci hai abbondate anche tu in questa selva, proprio come ha fatto la nostra mamma...”
La ragazza riconobbe quelle voci: erano delle due bambine incontrate alla casa diroccata.
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Guisgard 13-05-2014 00.58.33

Moussarel annuì a quelle parole di Elisabeth.
“E sia...” disse “... mi fiderò di voi... dopotutto sono in debito per ciò che mi avete rivelato... andate... avrete un giorno intero di tempo per visitare il cimitero... al tramonto però dovrete uscire da quel luogo. Intesi?”
Fece allora cenno ai suoi soldati di accompagnare all'uscita i tre.
“Rechiamoci subito al cimitero...” fece Daizer appena usciti dal palazzo “... prima troveremo quella tomba, prima finirà questa strana avventura... però ci occorre qualcosa per scavare... una pala o qualcosa di simile da usare una volta in quel cimitero... venite, c'è una bottega laggiù...” e si diressero verso il negozio indicato da Daizer.
Il contrabbandiere scelse una vanga non troppo grande, così da poterla facilmente nascondere ai soldati che sorvegliavano il cimitero.
“Avete visto come sono stato bravo, cara zia?” Lees ad Elisabeth. “Grazie a me il braccio destro del Gastaldo ci ha ricevuto. Mi dovete un favore dunque...” i due erano rimasti qualche passo indietro dal bancone, dove Daizer stava comprando l'attrezzo scelto per scavare. “Mi piace toccarvi i capelli, sapete?” Sfiorandole ancora una volta i capelli. “Non solo perchè sono morbidi e sensuali... ma perchè mi piace guardarvi negli occhi mentre li sfioro... i vostri occhi che, a differenza delle vostre parole, non nascondono ciò che vi piace... e a voi piace quando vi sfioro... vero, cara zia?”

Guisgard 13-05-2014 01.08.44

Altea e Thomas arrivarono nella casa del vescovo e furono subito condotti in una sala, in attesa di essere ricevuti.
“Ciò che tu credi di quel tipo” disse Thomas a sua sorella “non ha alcuna importanza. Resta un mercenario. Forse avrà imparato i modi per confrontarsi con degli aristocratici, ma saranno senza dubbio falsi. Come falso è il suo onore. E non mi interessa ciò che dici. Non voglio che tu veda più quel tipo. Intesi? Ah, a proposito... non mi piace neanche il modo in cui tratti il duca Gvin... lui è davvero un nobile e merita rispetto. Sembra nutrire simpatia per la nostra causa e questo deve essere un onore per noi. Inoltre averlo come amico garantirà alla nostra famiglia un potente alleato.”
In quel momento il vescovo entrò nella sala e salutò con cordialità i suoi due ospiti.

Guisgard 13-05-2014 02.28.49

“In verità” disse Guisgard a Clio “di risultare simpatico ai tuoi uomini non è tra le mie priorità.” Facendole l'occhiolino. “Anzi, se potessi scegliere, preferirei di gran lunga entrare nelle grazie del loro comandante.” La guardò per un momento per poi sorridere. “Ah, naturalmente se mi è consentito dirlo, milady.” Rise appena.
Poi, a ciò che la ragazza raccontò in seguito, il cavaliere ebbe un sussulto.
“Un fischio?” Stupito. “Strano... la medesima cosa dice anche Mime... anche lui parla di un fischio e come te ora anch'egli afferma che si tratta di una sorta di richiamo per quell'animale...” restò pensieroso “... non avevo dato credito alle sue parole perchè è quasi sempre brillo... ma ora che mi parli anche tu di questo fischio...” guardò poi il cielo, come a voler cercare una possibile spiegazione a tutta quella faccenda che diveniva sempre più misteriosa “... comunque, tornando a ciò che mi hai chiesto in precedenza riguardo al piano...” la guardò tutta “... si, non è malvagia l'idea di voler attirare di nuovo la bestia... e concordo che ti ci vuole un abito più consono... come quando ingannammo Gufo ed i suoi, rammenti?” Rise di gusto. “Beh, siamo nel posto giusto, no? In questo mercato troveremo ciò che ci serve... compreso quel certo regalo... in pratica due piccioni con una fava.” Le fece ancora l'occhiolino.
Girarono allora per i banchi, tra oggetti di ogni tipo, cibi tipici del posto e vini pregiati.
“Fa finta di nulla...” sussurrò ad un certo punto il cavaliere a Clio “... c'è un tipo che ci sta seguendo da un po'... scommetto qualsiasi cosa che è uno dei tirapiedi di quel Gvin... sii naturale e non voltarti indietro... cercheremo di seminarlo...”
I due falsi sposi continuarono a girare fra quei banchi, fino a quando Guisgard notò una piccola bottega all'angolo di una via.
E senza pensarci su, presa Clio per mano, entrò con lei in quel luogo.
E una volta dentro guardò fuori in strada attraverso una piccola finestra.
“Sembra che l'amico si sia perso tra la folla...” mormorò compiaciuto.
“Oh, salute a voi, ragazzi!” All'improvviso una voce. “In cosa posso servirvi?” Era un vecchietto. “Nella mia bottega troverete l'occorrente per ogni vostro desiderio!”
“Ecco, noi...” fece il cavaliere.
“Avanti, in cosa posso servirvi?” Entusiasta il vecchietto. “Fatemi indovinare... freschi sposi, vero?”
“Beh, in effetti si...” annuì Guisgard.
“Ottimo!” Esclamò il vecchietto. “E scommetto vi occorrono abiti per la festa cittadina, giusto?”
“In verità è proprio così.” Sorridendo il cavaliere. “E vi dirò che avevo proprio bisogno di qualcuno come voi.”
“Davvero?” Sorridendo il vecchietto.
“Si.” Rispose Guisgard. “Perchè, dovete sapere, abbiamo girato tutta la città, senza però riuscire a trovare ciò che ci occorre. Ed io non sopporto che i desideri di mia moglie restino irrealizzati.”
“Oh, che uomo romantico avete sposato, ragazza mia!” Il vecchietto a Clio.
“Anche perchè...” prendendolo sottobraccio Guisgard “... vi rivelerò un segreto...”
“Mi piacciono i segreti!”
“Ebbene...” fingendo di parlare all'orecchio del vecchietto il cavaliere, ma fissando Clio “... io ho vinto questa splendida ragazza, sapete?”
“Per Bacco!” Meravigliato il vecchietto.
“Già...” con fare teatrale il cavaliere “... sono infatti un noto e temuto mercenario. Un giorno un nobile re mi chiamò per liberare il suo reame da alcuni cavalieri rinnegati... io naturalmente scacciai quei traditori ed il re, che sebbene nobilissimo era divenuto col tempo anche poverissimo, non avendo oro a sufficienza nelle sua casse mi donò il suo tesoro più prezioso...” ed indicò Clio.
“Che storia epica e romantica!” Entusiasta il vecchietto.
“Si, lo penso anche io.” Annuì Guisgard. “E vedendola quel giorno, me ne innamorai perdutamente. Ora però non voglio che sia legata a me solo per dovere e per questo, allora, faccio di tutto per conquistare il suo cuore. Ci riuscirò secondo voi?”
“L'amore, ragazzo mio, va meritato e conquistato!” Sentenziò il vecchietto. “Come tutte le cose preziose!”
“Avete perfettamente ragione!” Esclamò il cavaliere.
“Avanti, ditemi cosa vi occorre!” Sicuro di sé il vecchietto.
“Beh, mia moglie è una donna straordinaria, sapete?”
“Non ne dubito, amico mio!” Annuendo il vecchietto.
“Ella infatti non è solo bellissima” fece Guisgard “ma nutre una spiccata ammirazione verso le eroine di poemi e romanzi. Ed io allora voglio acquistare per lei qualcosa di degno.”
Il vecchietto apparve divertito.
“Qualcosa, non so...” continuò il cavaliere “... magari di speciale, anzi di magico... del tipo... l'abito che indossava Arianna il giorno in cui Teseo sbarcò a Creta... o quello con cui Medea accolse Giasone al suo arrivo nella Colchide... o meglio ancora, quello che aveva indosso Clorinda quando Tancredi la vide per la prima volta sotto le mura di Gerusalemme... insomma, qualcosa capace di avere l'effetto di un incantesimo, di un filtro d'amore!” Voltandosi poi divertito verso Clio.
“Credo di avere ciò che fa per voi...” disse il vecchietto “... aspettatemi qui...” e si recò nel retrobottega.
“Visto?” Guisgard a Clio. “Ora avrai un abito per il nostro piano di stanotte. E magari ci porterà fortuna come quella notte...” sorridendole “... quella in cui ingannammo Gufo Scarlatto ed i suoi scagnozzi...” si avvicinò alla ragazza e restò a fissarla negli occhi, divenendo di colpo serio “... la notte di quel bacio...”
“Eccomi a voi, ragazzi!” Tornando il vecchietto e mostrando loro un bellissimo abito bianco e leggero, impreziosito da seta e argento, con ampi bottoni variegati da gemme di pasta vitrea colorata. “Quest'abito è magico davvero, sapete?”
“Magico dite?” Guardando l'abito Guisgard. “Perchè mai?”
“Perchè con questo indosso” narrò il vecchietto “la tradizione vuole che la regina Giovanna d'Angiò, sovrana di Napoli e regnante di diritto su Cipro e Gerusalemme, incontrasse segretamente il suo amante, il formidabile Gran Siniscalco del regno Niccolò Acciaiuli.”
“Allora fa davvero al caso nostro quest'abito.” Prendo il vestito Guisgard. “E sono certo ti donerà meravigliosamente, piccola.” Guardando Clio.
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Eilonwy 13-05-2014 12.53.40

Le due bambine fantasma si lamentavano con me…..gemevano e non volevano essere abbandonate. Me lo dicevano nella mia mente.
“No…no non vi lascerò sole” sussurrai a loro e a me stessa.
“Jack, ti posso chiedere un favore?.....Potresti rimanere qua a Tylesia per conto mio? Vedi in questi giorni io e Riccardo abbiamo incontrato molte anime che non hanno trovato la pace. Ieri ho incontrato due fanciulline bionde ormai morte da tempo, ma hanno bisogno di andare nel Regno dei Cieli. Adesso mi hanno “rimproverata” del fatto di non rimanere con loro. Ti prego, pensaci tu!....Mi sentirei realmente in colpa ad abbandonarle in questo modo!” dissi seria al mio fratello adottivo guardandolo nei suoi occhi cerulei.
Ripresi a parlare: “In questo modo forse correrai meno rischi e farai una grandiosa e pia azione. Ti farò aiutare dalla Principessa Rachele di Azarath, la tua bella amata!”.
Detto questo, mandai con la mente un messaggio di soccorso e di aiuto alla mia più grande amica.
Usciti fuori dalla locanda, la trovammo già fuori.
Sorrisi a quella donzella altera e seria dai capelli viola scuro, dalla pelle lunare, dagli occhi blu-viola e con una gemma rossa in mezzo alla nobile ed alta fronte.
“Veloce e puntuale come al solito, Vostra Altezza!” esclamai abbracciandola.

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Clio 13-05-2014 16.25.00

Risi appena a quelle parole del cavaliere.
"Temo che il modo migliore per entrare nelle simpatie del comandante, sia proprio conquistare la fiducia e la stima dei suoi uomini...".
Per poco non sobbalzai: allora non ero pazza!
"Ottimo, allora appena rientreremo da questa passeggiata romantica parleremo con Mime, e vedremo se questa informazione si rivelerà utile.." annuii "Sì, fare da esca l'altra volta ha funzionato.. ma il veleno no.." sospirai "Prego solo di non perdere un altro fratello..".
Risi con lui al ricordo della nostra rocambolesca fuga dal covo dei veri Gufi. Mi limitai ad appoggiarmi al suo braccio alla notizia che qualcuno ci stava seguendo.
Non avevo dubbi nemmeno io, era di certo un tirapiedi di Gvin, era davvero insistente quel tipo.
Mi lasciai condurre docile all'interno della bottega, dove venne ad accoglierci un simpatico vecchietto.
Per poco non scoppiai a ridere nell'ascoltare il racconto di Guisgard.
Una principessa vinta come un banale trofeo? Certo, mi calzava a pennello.
Ammira le eroine: ma senti un po'..
Una volta rimasti soli, fischiai in segno di approvazione.
"Caspita..." mormorai, ridendo "E dimmi, funziona davvero tutto questo? Con le donne, intendo.. è così che cadono ai tuoi piedi quelle che... beh, che non sono in vendita?" sorrisi, maliziosa "Perché con quelle ho visto che te la cavavi bene, ma è troppo facile..".
Ma poi mi accorsi che io stavo ridendo, ma lui era tornato serio. Non stava scherzando.
Lo fissai negli occhi, per poi sorridere "Ti è proprio piaciuto quel bacio eh.." risi appena "Non fai che ricordarmelo!".
Ma poi mi feci seria a mia volta "Quella non ero io.." senza staccare gli occhi dai suoi "Stavo recitando, ricordi? Quando hai avuto davanti la vera me non ti è affatto piaciuta, anzi... Non credere che abbia dimenticato: mi hai riso in faccia, mi hai umiliato davanti a tutta la città, ti sei preso gioco di me... Non fraintendermi.. hai fatto ammenda, non ci sono dubbi, mi hai salvato la vita un paio di volte... non nutro alcun rancore nei tuoi confronti solo... io sono sempre la stessa, non scambiarmi per quella che non sono, che non sarò mai.." .
L'arrivo del vecchietto mi interruppe.

Citazione:

“Eccomi a voi, ragazzi!” Tornando il vecchietto e mostrando loro un bellissimo abito bianco e leggero, impreziosito da seta e argento, con ampi bottoni variegati da gemme di pasta vitrea colorata. “Quest'abito è magico davvero, sapete?”
“Magico dite?” Guardando l'abito Guisgard. “Perchè mai?”
“Perchè con questo indosso” narrò il vecchietto “la tradizione vuole che la regina Giovanna d'Angiò, sovrana di Napoli e regnante di diritto su Cipro e Gerusalemme, incontrasse segretamente il suo amante, il formidabile Gran Siniscalco del regno Niccolò Acciaiuli.”
“Allora fa davvero al caso nostro quest'abito.” Prendo il vestito Guisgard. “E sono certo ti donerà meravigliosamente, piccola.” Guardando Clio.
"E' davvero un abito bellissimo.." sorrisi ad entrambi "Ma credo che sia un po' troppo prezioso per l'uso che devo farne, lo rovinerei... avrei preferito qualcosa di più semplice e funzionale.... accollato, lana grezza, maniche ampie, decisamente ampio, lo fermerò con una cintura.." sorrisi, con aria di scuse "Mio marito a volte si fa prendere dall'entusiasmo e dimentica la praticità..." mi avvicinai a Guisgard "Tesoro, non fare quella faccia, lo sai che tua moglie è incontentabile... sono certa che il nostro amico saprà come conciliare i nostri desideri.. non è vero?" rivolgendomi cordialmente al vecchietto "Avete un abito come vi ho descritto ma con una storia romantica da raccontare, così da accontentare anche il mio caro marito?".
Sorrisi a Guisgard, possibile che mi stessi addirittura divertendo?
Non era poi così male, le donne erano famose per fare mille capricci. E io non potevo certo mettere l'armatura sotto quel delicato abito adulterino.
E di andare senza coprirmi di ferro non se ne parlava nemmeno, se non avessi avuto l'armatura addosso due notti addietro, altro che cicatrice.

Altea 13-05-2014 16.43.20

Rimasi silenziosa e sbigottita alle parole di Thomas, non ebbi il tempo di replicare e subitò arrivò il vescovo che ci salutò con cordialità.
Parlava con Thomas elogiandolo ma vide il mio viso rabbuiato e mi chiese cosa era successo guardando gli sguardi tra me e mio fratello.
Mi sedetti su una sedia e guardai il vescovo e Thomas sospirando..."Eminenza, mi dispiace rovinare questa..atmosfera gioiosa tra voi e mio fratello, ma io penso Thomas sia cambiato dopo questa guerra..egli non fa altro che ordinarmi che devo fare e non devo fare, con chi devo parlare e chi devo frequentare..nemmeno i miei genitori usavano tale severità." Raccontai allora il fatto di quel cavaliere e dei mercenari e l'odio che Thomas ora provava per lui e di come si era alleato con Gvin..."Vi rammentate, eminenza, parlai di quel cavaliere giorni fa dicendovi lo spacciai per mio cugino ma per via di lady Gertrude e voi mi consigliaste di raccontare tutto a milady...ecco, magari posso essere io una visionaria ma lady Gertrude è donna attenta a ogni particolare, e mi sembra strano pure lei vi sia cascata allora, non si sia accorta come dice Thomas è un mercenario o addirittura un assassino..anzi una domestica meravigliata mi disse, addirittura, milady gli diede la benedizione prima se ne andasse, ed era dispiaciuta della sua partenza e che avrebbe pregato ogni giorno la Vergine per lui...cosa che mi lasciò perplessa pure me, allora si dovrà informare milady" sorrisi ironicamente "che sta pregando inutilmente per un malvivente".
Calò il silenzio nella sala, il vescovo guardava in modo serio prima Thomas e poi me..uno sguardo alquanto strano..ma forse era solo dispiaciuto per noi due.

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Guisgard 13-05-2014 17.59.42

“E sia...” disse Guisgard al vecchietto “... temo dunque che sia da scartare l'abito della regina Giovanna... a quanto pare io non posseggo il carisma dell'Acciaiuoli...” aggiunse sarcastico “... dite, avete qualche abito abbastanza ampio sotto il quale mia moglie possa nasconderci ben bene la sua cintura di castità?” Ridendo appena.
“Si, datemi un momento...” fece il vecchietto, per poi ritornare nel retro della sua bottega.
“Non ti ho salvato la vita” voltandosi il cavaliere verso la ragazza “per sdebitarmi... quanto al duello mancato... beh, non avevo certo intenzione di prendermi gioco di te... non mi era mai capitato di dovermi battere con una donna e tu eri dannatamente veloce e agile, brandendo troppo animatamente la tua spada... diciamo che ritirarmi è stata una mossa strategica.” Facendole l'occhiolino.
In quel momento tornò il vecchietto con un abito che sembrava soddisfare in pieno le richieste di Clio.
“Ecco...” mostrando il vestito alla ragazza “... quest'abito lo preparai per una donna rimasta incinta... è ampio, ma con una sua certa eleganza... accomodandolo con una cintura alla vita vi starà benissimo.”
“E non ha nessuna storia romantica quest'abito?” Chiese Guisgard.
“Beh...” ridendo il vecchietto “... fu preparato in seguito ad un bel gesto di amore e passione... a dargli una storia romantica dovete pensarci voi ora, giovanotto!” Esclamò divertito.
Il vecchietto allora piegò ben bene l'abito e lo chiuse in una scatola circolare.
Guisgard pagò e dopo aver gettato un'occhiata all'esterno, per essere certo che non ci fossero altri segugi ad attenderli, uscì con Clio da quella bottega.
“Per le donne serie” rivolgendosi alla sua finta moglie il cavaliere “non funziona proprio così.” Sorridendo ancora. “Voglio dire, non basta prendere loro un bel vestito e raccontare una storia romantica e verosimile... no, per una ragazza seria, come dici tu, di quelle cioè che non sono in vendita, occorre molto altro...” annuendo “... occorrono sogni... e non certo sogni qualsiasi, ma i loro sogni... perchè ogni donna, al di là che si venda o meno, ha dei sogni che sono unici e grazie al Cielo realizzabili. Il difficile per loro sta nel trovare colui in grado di rendere quei sogni appunto realizzabili. E secondo una discreta quantità di poeti, sparsi dall'antichità ai giorni nostri, esiste un solo uomo, per ciascuna donna, in grado di realizzare quei sogni.” Rise appena. “Fortuna che i tuoi non sembrano così complicati, visto questo abito che hai scelto.” Aggiunse divertito.
Era ormai il primo pomeriggio e la città era ancora in festa per le celebrazioni dedicate all'Arcangelo Michele.
Ovunque vi erano giovani festanti, venditori che dai loro banchi scrutavano i passanti in cerca di possibili clienti, pie donne che recitavano litanie dedicate ai Celesti Cori Angelici e saltimbanchi che si destreggiavano tra le viuzze di Solpacus.
“Ripensavo alle tue parole nella bottega...” mormorò poi Guisgard mentre attraversavano la festa “... a quella che sei... a quella che sei veramente senza aver bisogno di fingere o recitare un ruolo...” la fissò “... è forse importante che io sappia come sei davvero? Perchè poi? Se tutto andrà bene e questa maledetta caccia alla bestia terminerà, ripartiremo ognuno per la sua strada e non ci rivedremo più probabilmente...”
“Ehi, voi!” Chiamò all'improvviso un uomo seduto su un banco e interrompendo il cavaliere. “Perchè non mostrate il vostro valore alla bella ragazza che vi accompagna?”
“Dite...” ironico Guisgard “... vendete forse prove d'Amore?”
“Vedete quel bersaglio?” Indicando l'uomo lo sfondo oltre il suo bancone. “Ebbene, se fate centro, potete vincere un bel premio per la vostra bella!”
“Che premio?” Domandò Guisgard.
“Uno di questi bei monili.” Mostrando diversi ciondoli, alcuni anche preziosi ed antichi, in bella mostra accanto al bancone. “Non è difficile...” spiegò l'uomo “... io farò uscire una sagoma che si sposterà lungo lo sfondo... centrandola e facendola cadere all'indietro il premio sarà vostro. Non vorrete farvi sfuggire la possibilità di colpire la bestia!”
“La bestia?” Ripetè il cavaliere.
“Si...” annuendo un bambino davanti al banco “... il bersaglio ha la forma della bestia...”

elisabeth 13-05-2014 18.04.55

Uscimmo da Palazzo con il permesso di entrare e visitare il cimitero, c'era poco tempoe Daiz stava cercando di far si che non perdessimo neanche un minuto inutilmente.....andammo in negozio...avevamo bisogno di una piccola vanga.......e ci recammo in un negozio che vendeva ogni cosa.....io e Flees rimanemmo lontani da lui........non perse tempo e le sue mani accarezzarono ancora i miei capelli.......leggeva quello che avevo negli occhi....o quello che avevo nel cuore...perchè nel mio cuore c'era un mare di amarezza.....un tumulto di navi in tempesta......ingoiai le lacrime...e sorrisi a Daiz quando mi mostrò la vanga...gli accarezzai le guance..." Non ci sarei arrivata mai senza di te Daizer..........sarà meraviglioso se entro sera riuscissimo a portare a termine questa storia....."........Incominciammo a recarci al cimitero.....e il mio passo era sempre più pesanti......capimmo subito di essere arrivati.......c'era gente che poneva dei fiori fuori i cancelli e guardie dappertutto......Flees mostrò il permesso e fummo dentro........c'erano tombe di ogni genere..antiche e nuove di vecchi e di bambini.....e pensavo alle madri che non potevano andare a piangergli sopra solo per una superstizione.......daizer era preso dall'agitazione...scrutava ogni nome ....ogni tomba.....e io avevo in mano l'osso ...lo tenevo stretto..........sino a quando vicino ad una tomba il cui nome era difficile da leggere...quell'osso si mostrò vivo..lo sentii pulsare...Daizer era più lontano di me.....e allora lo chiamai.....e lo chiamai più volte.....ma quel posto sembrava essersi chiuso intorno a me.....guardai Flees...che mi camminava accanto come fosse la mia ombra......" Io sto parlando.....mi senti.....sembra tutto ovattato....dove siamo noi e dove e' lui.......Flees ...perchè io sono nel regno dei morti e lui in quello dei vivi ?....."......Flees....lo scossi a tal punto che la sua testa mi sembrò rotolare tra le gambe.....ma era impossibile.....la nausea...avevo ancora la nausea.....

Guisgard 13-05-2014 18.07.52

Riccardo restò incuriosito da quella scena.
“Però” disse ad Eilonwy “non comprendo cosa avete in mente... da chi volete tornare e a fare cosa? Pensavo avevate un viaggio da portare a termine...”
“In effetti” intervenne Tisin “neanche io credo di aver compreso le vostre intenzioni, damigella...”
“Dimmi di cosa hai bisogno, Eilonwy.” Abbracciandola Rachele.

Guisgard 13-05-2014 18.16.03

“Beh...” disse il vescovo ad Altea “... in verità ho saputo anche io dell'arrivo in città di quel mercenario. Pare abbia raggiunto sua moglie ed i suoi uomini che l'avevano preceduto giungendo qui giorni fa. Io però concordo con vostro fratello, milady... i soldati di ventura sono uomini particolari, che hanno una condotta di vita, diciamo, diversa ed inaccettabile per gente con i nostri valori. Viaggiano spesso sotto copertura e sono abituati a convivere con la menzogna e la morte. Dunque trovo normale, ammesso tutto ciò lo sia fino in fondo, che quell'individuo abbia saputo ingannare voi e lady Getrude.”
“Grazie, Vostra Grazia.” Annuendo Thomas.
“Quanto a vostro fratello...” fece il vescovo “... non credo sia poi così severo con voi, milady...” sorrise “... ma come ogni fratello tiene alla propria sorella, volendola proteggere a tutti i costi.”

Guisgard 13-05-2014 18.22.16

Fu un attimo.
Elisabeth fu colta da sensazioni strane ed indecifrabili.
Quell'osso sembrava vibrare fra le sue mani, senza che lei riuscisse a chiamare Daizer.
“E' un comune mortale lui...” avvicinandosi Flees alla donna “... e oltretutto non è neanche un granché.” Rise, per poi prenderle la mano. “Non temete, vi aiuterò io, cara zia...”
Daizer aveva proseguito, nel tentativo di cercare la tomba, svanendo dalla loro vista.
E Flees ne approfittò per avvicinarsi ancor più ad Elisabeth.
La fissò e un attimo dopo la sua bocca, calda e vogliosa, raggiunse quella di lei.
E la baciò a lungo, con impeto e bramosia, mentre le sue mani scivolarono lungo il corpo di lei.

Altea 13-05-2014 18.26.30

Sorrisi appena ed annuii...non provavo nessun senso di colpa...all'ora stabilita avrei visto il mercenario o il cavaliere, a quanto pare nonostante tutto forse era l'unico che mi stava a sentire, il mio sesto senso diceva di fidarmi...si doveva fare giustizia e dovevo dargli più informazioni possibili...Thomas avrebbe pensato a se stesso se voleva allearsi con Gvin, a questo punto era una battaglia persa...potevo fare solo questo.
Chiesi gentilmente di farmi accompagnare nella mia stanza, ero piuttosto stanca e, comunque, ogni cosa avrei chiesto e detto sarebbe stato di poca importanza per loro...entrai nella camera dispiaciuta, presupponevo pure stessero brindando al mio matrimonio..iniziavo ad odiarlo, iniziavo ad odiare pure l'uomo che dovevo sposare, a sospettare di lui..forse le promesse di amore che mi mandava, le parole dette di sotterfugio nel giardino erano tutte fasulle..se ci teneva a me mi avrebbe mandato qualcosa..qualsiasi cosa per dimostrarmi che mi amasse, anche una semplice lettera..mi sarebbe bastata quanto il più raro dei tesori.
Presi un libro dalla libreria e mi sedetti sul balcone che dava alla festa, mi voltai noncurante della gente e iniziai a leggere, almeno mi sarei distratta un pò.

Clio 13-05-2014 18.30.48

"Oh, so che non l'hai fatto per sdebitarti... ma io sono solita cercare vendetta se qualcuno mi offende.. non l'ho fatto perché mi hai salvato la vita.. ma non ha importanza!" scossi la testa.
Presi l'abito e ringraziai il simpatico vecchietto.

Citazione:

Guisgard pagò e dopo aver gettato un'occhiata all'esterno, per essere certo che non ci fossero altri segugi ad attenderli, uscì con Clio da quella bottega.
“Per le donne serie” rivolgendosi alla sua finta moglie il cavaliere “non funziona proprio così.” Sorridendo ancora. “Voglio dire, non basta prendere loro un bel vestito e raccontare una storia romantica e verosimile... no, per una ragazza seria, come dici tu, di quelle cioè che non sono in vendita, occorre molto altro...” annuendo “... occorrono sogni... e non certo sogni qualsiasi, ma i loro sogni... perchè ogni donna, al di là che si venda o meno, ha dei sogni che sono unici e grazie al Cielo realizzabili. Il difficile per loro sta nel trovare colui in grado di rendere quei sogni appunto realizzabili. E secondo una discreta quantità di poeti, sparsi dall'antichità ai giorni nostri, esiste un solo uomo, per ciascuna donna, in grado di realizzare quei sogni.” Rise appena. “Fortuna che i tuoi non sembrano così complicati, visto questo abito che hai scelto.” Aggiunse divertito.
Era ormai il primo pomeriggio e la città era ancora in festa per le celebrazioni dedicate all'Arcangelo Michele.
Ovunque vi erano giovani festanti, venditori che dai loro banchi scrutavano i passanti in cerca di possibili clienti, pie donne che recitavano litanie dedicate ai Celesti Cori Angelici e saltimbanchi che si destreggiavano tra le viuzze di Solpacus.
“Ripensavo alle tue parole nella bottega...” mormorò poi Guisgard mentre attraversavano la festa “... a quella che sei... a quella che sei veramente senza aver bisogno di fingere o recitare un ruolo...” la fissò “... è forse importante che io sappia come sei davvero? Perchè poi? Se tutto andrà bene e questa maledetta caccia alla bestia terminerà, ripartiremo ognuno per la sua strada e non ci rivedremo più probabilmente...”
"No, infatti.." replicai, asciutta "Non ha alcuna importanza che tu sappia chi sono, basta che non inizi a trattarmi come una dolce fanciulla, perché mi da sui nervi... questo intendevo dire.." fissandolo negli occhi.
Alzai le spalle "Sei tu che hai detto che volevi entrare nelle mie grazie.." sorrisi.
Nessuno mi guarda in quel modo.. mai.. e io non sono brava a giocare a fare la donna..
"E con quell'abito devo andare a caccia di un mostro, non a ballare... sono incosciente ma non così tanto da starmene lì senza armatura.. che l'ho comprata a fare?" sospirai "Ma hai ragione, i miei desideri sono semplici in questo momento: voglio la testa della bestia, salvare il regno e guarire Karel.." risi "Sciocchezzuole... forse hai ragione tu, la mia vita sarebbe stata più semplice se ambissi unicamente ad abiti e gioielli.. ma sai che noia..".
Ma qualcuno attirò la nostra attenzione.
Sorrisi, e incrociai le braccia.
"Avanti, che aspetti..." risi, guardando Guisgard "Non vorrai mica fallire, e farmi vincere da sola il premio?" sempre ridendo "Chi temerebbe più il grande Gufo Scarlatto se non riuscisse a uccidere una bestia di cartone?". Facendo l'occhiolino al mio finto marito.

Eilonwy 13-05-2014 18.34.16

Sorrisi alla mia amica.
“Oh è molto semplice!....Jack Frost e la Principessa Rachele rimarranno qui a Tylesia e cercheranno di dare pace a quei poveri spettri, mentre noi, caro Tisin e caro Riccardo, andremo a Gioia Antiqua e cercheremo in tutti i modi di andare a prendere il Fiore Azzurro per Isolde. Mi pare un buon piano per accontentare tutti!” esclamai alla fine entusiasta.
Vidi che Rachele e Jack si scrutavano qualche volta arrossendo come peperoni.
“Amica mia, voi siete la Principessa delle Streghe Bianche ed insieme a Lady Galatea siete una delle piu’ forti e potenti. Sicuramente insieme al mio fratellone riuscirete a sconfiggere la vecchia megera della regione e a riportare la pace tra quelle anime. Dite alle due bambine dai capelli biondi che vi mando io. Se avete qualche problema mandatemi un messaggio con il pensiero. Va bene?” dissi sorridente alla cupa principessa.

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(LA PRINCIPESSA RACHELE)

elisabeth 13-05-2014 18.43.32

Quell' Osso e Daizer che non mi sentiva.......Ascoltai le parole di Flees.....non erano vere Daizer era un uomo che sapeva amare..........Flees mi portò via l'osso dalla mano......non poteva succedere a me tutta quella storia.......e poi Flees.....le sue labbra....le sue mani......non mi davano tregua.....mi sentii improvvisamente......inerme.....incominciò a baciare ogni parte nuda del mio corpo.......mentre la sua mano accarezzava le mie labbra......" Bastardo......"...urlai...e una ginocchiata al basso ventre fece si che lo vidi in ginocchio.....".....Che cosa state facendo....tu e tua madre....dimmelo....dimmelo perchè ti taglio la gola davanti ai suoi occhi...perchè lei è qui.......lei sta godendo delle sfuriate di sesso di suo figlio..........e perchè voi lo sappiate.......non avrete mai mia figlia....noi maghe abbiamo qualche punto in più rispetto agli umani e tua madre vuole quella nipotina.....ne ha bisogno e' femmina e lei di questo ha bisogno........Ora.....fammi ritrovare Daizer....e questo maledetto osso......o io partorirò questa creatura.....ma non l'avrò ne io ne voi......".....mi asciugai le labbra con la manica del vestito e rassettai la gonna che ormai aveva superato le ginocchia

Guisgard 13-05-2014 18.46.47

E mentre Altea se ne stava sul balcone a leggere, qualcuno bussò alla sua porta.
Era Thomas.
“Ti ho vista dispiaciuta” disse “e non mi va che te la prendi così... perchè hai detto al vescovo che sono cambiato? Perchè forse mi preoccupo per te? Non pensi che lo stia facendo solo per proteggerti? Andiamo, non fare la bambina...” guardò verso la festa “... c'è una bella festa in città... e credo sia un peccato starsene qui mentre tutti si divertono... per questo sono lieto che sia giunto il duca Gvin... questo ero venuto a dirti... ti sta aspettando... ha chiesto di poterti condurre alla festa ed io ho acconsentito...”

Guisgard 13-05-2014 18.55.34

“Karel...” disse Guisgard fissando verso il bancone “... ah, già... il nome del principe... perdonami se non avevo capito subito, ma solitamente la gente parla di lui usando titoli come sua altezza, principe ereditario e cose simili...” si avvicinò al banco e guardò le frecce con l'arco.
“Avanti, messere!” Fece l'uomo del banco. “Avete udito cosa ha detto la vostra dama, no? Dimostratele il vostro valore! Abbattete la sagoma della bestia con un colpo solo e vincerete un bel premio! Oltre l'ammirazione della vostra bella, naturalmente!”
“Non è possibile” prendendo l'arco e la freccia il cavaliere “sostituire la sagoma della bestia con quella raffigurante un saccente e imbelle figuro principesco? Avrei proprio voglia di colpire quello...”
“Come dite?” Fissandolo l'uomo.
“Nulla, nulla...” mormorò Guisgard “... su, fate uscire il bersaglio...”
L'uomo tirò una leva e si azionò il marchingegno.
Un attimo dopo la sagoma di un grosso cinghiale attraversò lo sfondo del bancone.
Guisgard si voltò verso Clio, poi tornò a guardare il bersaglio.
Prese la mira e centrò la sagoma al primo colpo, facendola cadere all'indietro.
“Hurrà!” Urlò entusiasta il bambino davanti al bancone.
“Complimenti, messere!” Disse l'uomo. “Il premio è vostro!” E mostrò a Clio i ciondoli chiusi in una vetrinetta accanto al bancone.
Tra essi, staccato però da tutti gli altri, ve ne era uno diverso, molto più antico, di colore rosso e con un Fiore stilizzato inciso su di esso.

Altea 13-05-2014 18.56.52

Thomas bussò alla porta..fui felice di vederlo e alle sue parole gioii..."Thomas, forse non te ne sei accorto, ma non mi tartassavi e controllavi cosi nemmeno quando eravamo a Capomazda, anzi ricordo mi portavi le lettere di qualcuno" e gli feci l'occhiolino.
Poi egli proseguì a parlare e alle sue ultime parole chiusi il libro...non era possibile..."Thomas....non pensi forse quell'uomo miri a me? Secondo me vorrebbe io rompessi il mio fidanzamento per potermi sposare...piuttosto mi rinchiudo in convento, lo giuro" e posai il libro sulla seggiola.."Lo faccio solo per te...ma sappi sarà solo una farsa e una gentilezza...appena si avvicina lo sistemo a dovere, ricorda non vado mai in giro senza la mia preziosa spada, anche se ben nascosta".
Uscii dalla stanza e Thomas mi accompagnò dal duca..."Saluti milord, mi ha detto mio fratello volevate uscire con me..e forse mio fratello..possiamo andare".
Ci trovammo in mezzo alla folla, non mi ero accorta il mercato si era cosi affollato.

Clio 13-05-2014 19.07.00

Risi, scuotendo la testa, mentre Guisgard si rivolgeva al ragazzo.
Alzai gli occhi al cielo. Perché l'avevo nominato? Erano giorni che facevo di tutto per non pensarci.
"Ci mettiamo a fare il geloso, adesso?" risi incrociando le braccia.
Come da copione, il cavaliere centrò in pieno il bersaglio.
Applaudii insieme agli altri.
"Evviva.." sorrisi "Speriamo sia di buon auspicio.." strizzando l'occhio al cavaliere.
Mi avvicinai alla vertrinetta con i gioielli.
Sembravano tutti uguali, brillanti, ma uno attirò la mia attenzione.
Se ne stava in disparte, era diverso da tutti gli altri, un po' come me.
Lo indicai all'uomo al bancone.
"Vorrei quello laggiù, messere.. nessun altro.." sorrisi, voltandomi verso Guisgard "Alla fine sei riuscito a farmi un regalo.." risi appena "Grazie, marito caro.. non desideravo altro..".

Guisgard 13-05-2014 19.14.12

A quelle parole di Eilonwy, Riccardo comprese tutto e sorrise alla ragazza.
“Mi sembra un buon piano.” Disse Tisin.
Anche Rachele acconsentì, per poi avvicinarsi a Jack per sincerarsi delle sue condizioni.
Ormai tutto era pronto per la loro partenza.
Infatti, poco dopo, i tre lasciarono Tylesia, diretti verso Nord, nella misteriosa città di Gioia Antiqua.
Ma in un luogo lontano, eppure vicino, qualcuno, attraverso una sfera di cristallo, osservava il cammino di Eilonwy e dei suoi due compagni di viaggio.
“Sciocca ragazzina...” sorridendo Isolde e parlando fra sè “... pensi davvero che i tuoi amici possano liberare la regione dalla strega nera? Allora forse hai scordato che il nero è il mio colore preferito... e presto anche quel ragazzo e la sua regale innamorata finiranno nei tormenti delle mie prigioni...” per poi abbandonarsi ad una lunga e malvagia risata.

Guisgard 13-05-2014 19.21.24

Flees, a causa di quel colpo ricevuto da Elisabeth, era chino a terra tossendo.
“Dannaz...” disse ansimando “... dannazione... ma cosa diavolo vi è preso?” Tossendo ancora. “Si può sapere? Cosa diavolo c'entra mia madre ora? E poi...” fissandola “... poi cosa avete detto? Bambina? Che bambina? Dove?” Guardandola confuso.
In quel momento, quasi sbucato dal nulla, un vecchietto si avvicinò ad Elisabeth.
“Tutto bene, signora?” Le domandò.


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