Camelot, la patria della cavalleria

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Guisgard 26-03-2015 00.36.26

Cassaluia guardò Gwen e rise.
“Allora faremo in modo di renderti interessata alle mie arti, ragazza mia...” disse la strega.
Fece cenno ad una delle sue serve e quella le portò alcuni fogli di carta ed una bellissima penna di piuma.
Cassaluia cominciò allora a scrivere qualcosa.
“Ecco...” terminato di scrivere “... con questo atto io cedo alla tua compagnia di attori il baule ed il suo contenuto. Puoi portarlo via con te, ragazza. E' un mio regalo.” E si avvicinò alla giovane, per poi pungerla improvvisamente con quella piuma su una mano.
Un attimo dopo Gwen avvertì dei forti capogiri.
E prima di cadere a terra priva di conoscenza riuscì solo a sentire le ultime parole pronunciate dalla strega:
“Soffrirai e perirai a causa dell'Estasi della Strega...”
Poi più nulla.
Gwen aprì gli occhi diverse ore dopo.
Era stesa su un letto ed accanto a lei vide Rida.
Erano di nuovo nel carrozzone.
Ed era ormai sera.
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Clio 26-03-2015 00.47.04

Dapprima non capii cosa aveva intenzione di fare e lo osservai perplessa ma sopratutto curiosa.
Poi si avvicinò ad un albero e allora compresi.
Restai ad osservarlo, rapita, divertita e insieme commossa da quel gesto.
Allora gli sorrisi, scuotendo appena la testa, mentre con la mano gli facevo cenno di avvicinarsi.
"Non trovi che sia molto presuntuoso da parte tua?" Con un sorriso diverito, cercando i suoi occhi "Non abbiamo mica fatto l'Amore qui..." Con voce bassa e suadente, per poi sorridere.

Guisgard 26-03-2015 00.54.24

Icarius si avvicinò a Clio e poi si chinò, restando inginocchio accanto a lei.
“Avrei potuto inciderlo sulle pareti della palestra” disse fissandola negli occhi “ma neanche lì abbiamo fatto mai l'Amore...” portando poi lo sguardo, quasi istintivamente, sulla scollatura di quel bel vestito blu che la ragazza indossava.

Clio 26-03-2015 01.04.58

Risi appena a quelle parole.
"Ci mancava solo un cuore nella palestra..." Con gli occhi nei suoi "Ho una reputazione da difendere, eh..." Risi, divertita per poi sorridere e sfiorargli dolcemente il viso.
Non mi sfuggì il suo sguardo, ma mi limitai a sorridere piano.

Guisgard 26-03-2015 01.14.05

Clio accarezzò il volto di Icarius e lui, quando la mano di lei sfiorò la sua bocca, la baciò dolcemente.
“Non trattarmi come se fossi un campagnolo giunto solo da poco in città...” disse lui con tono basso “...come uno sciocco ragazzo incapace di comportarsi con una donna...” le accarezzò il viso “... perchè io ti vedo come una donna... una bellissima donna... e se vuoi saperlo sogno ogni notte di fare l'Amore con te...” si alzò e fece qualche passo verso lo stagno “... sei un mercenario, no? Una valente spadaccina, giusto? Allora non dovresti avere paura di fare un bagno...” la guardò per un lungo istante e poi cominciò a sbottonarsi la giubba e poi a togliersi la camicia.
Gettò tutto a terra si immerse nel piccolo stagno e cominciò a fare il bagno.

Clio 26-03-2015 01.21.54

Il Re di Cuori ed il Fiore meraviglioso
 
Alzai gli occhi al cielo "Piantala..." Dolcemente.
Come potevo spiegargli le emozioni che mi attraversavano, che mi spingevano verso di lui, per poi trattenermi?
Poi si avviò verso lo stagno, lasciò cadere camicia e giubba e si immerse nell'acqua.
Restai ad osservarlo con un sorriso per un lungo istante e poi mi alzai, sorridendo.
Raggiunsi la sponda dello stagno, in silenzio, e lasciai cadere a terra il vestito, restando in sottoveste, per poi raggiungerlo nelle fredde acque di quello stagno.

Guisgard 26-03-2015 01.32.49

Icarius restò a fissare Clio alzarsi e raggiungere la sponda del piccolo stagno.
E quasi stupito sorrise nel vederla spogliarsi e restare solo in sottoveste.
Poi la ragazza si immerse in quelle acque fredde e verdastri.
Il pastore allora fece cenno di nuotare con lui.
Ma giunto al centro dello stagno, il presunto duca cominciò ad agitarsi.
“Ehi, ma cosa...” disse dimenandosi “... credo che qui ci sia... fango, melma... sembrano sabbie mobili sommerse... e mi tirano giù... ah...” e finì sott'acqua.

Clio 26-03-2015 01.36.51

Sbiancai nel vederlo sparire, cercando di prendergli la mano, di tenerlo.
Cosa diavolo poteva essere?
Presi un profondo respiro e mi immersi nell'acqua, sperando di riuscire a vedere qualcosa, di riuscire a tirarlo fuori di lì.
Il cuore mi batteva sempre più forte, l'idea di perderlo di nuovo era insopportabile.

Guisgard 26-03-2015 01.41.14

Fu un attimo.
Clio si immerse ma un momento dopo qualcosa, afferrandola, la spinse in superficie.
Si ritrovò così fra le braccia di Icarius che scoppiò a ridere.
“Eh, mi sa” disse divertito il presunto Taddeide “che stavolta la grande Clio è stata giocata di brutto! Bel trucco, non credi?” Senza smettere di ridere. “E ti sei pure spaventata un bel po'!”

Guisgard 26-03-2015 01.53.29

A quelle parole di Elisabeth, il pittore si voltò subito, restando poi a fissarla, tutta, per un lungo momento.
“Non vi ho mai veduta a corte...” disse l'artista sorridendo “... chi siete? No, non ditemelo... non credo siate una musa giunta ad ispirarmi, perchè quelle divine creature amano indossare solo lunghe e leggere tuniche... vestite poi troppo bene per essere una servitrice, purtroppo per me... immagino dunque siate una nobildonna, magari moglie di qualche barone o ufficiale ducale...” rise piano e con fare sensuale prese la mano di lei e la baciò “... chiamatemi pure Cann, il mio pseudonimo... sono il pittore di corte... e voi?”

Clio 26-03-2015 02.03.06

Lo guardai inorridita, con gli occhi spalancati, per poi tirargli un pugno sulla spalla.
"Non osare mai più farmi prendere uno spavento del genere...." Seria, per poi tranquillizzarmi poco a poco.
Stava bene, e solo quello contava.
Gli cinsi il collo con le braccia, e restai in silenzio per un lungo istante.
Un interminabile istante in cui compresi quanto avrei sofferto se gli fosse successo qualcosa.
Fu allora che ammisi a me stessa che, sebbene fin dal primo momento in cui l'avevo rivisto avessi sperato che da un momento all'altro mi avrebbe guardata stupito dicendo: "Clio, che cos'è successo?" e recuperassi la memoria, ora temevo che tutto questo cancellasse Icarius.
Forse altro non era che una parte di lui, spensierata e senza la spada di Damocle della Gioia, ma in ogni caso, anche se continuavo a sperare che ricordasse il passato, non volevo nemmeno che dimenticasse questi momenti, quel sorriso e quelle emozioni che Icarius provava.
"Non riesco a sopportare l'idea che ti possa accadere qualcosa di brutto...." Sussurrai dolcemente, con lo sguardo vagamente triste, per poi sorridere, divertita "Mascalzone...." Risi con lui, scuotendo la testa "Mi hai fatto prendere un colpo, altroché....".
Quanto era bella la sua risata, libera e spensierata. Da quanto tempo non ridevo in quel modo?
Ero felice, inquieta, preoccupata forse.. O magari terrorizzata, anche se non lo davo a vedere, ma comunque felice.

Guisgard 26-03-2015 02.10.14

Icarius sorrise con Clio, cingendole i fianchi con le braccia, mentre l'acqua li avvolgeva e li accarezzava.
“Allora” disse “un pochino tieni anche a me, oltre che al tuo duca...” per poi farsi serio “... forse dovevo continuare... magari mi avresti fatto la respirazione bocca a bocca...” chiuse piano gli occhi e la baciò.
E mentre le sue labbra assaporavano quelle di Clio, le mani del pastore stringevano ed accarezzavano con passione i fianchi e la schiena della ragazza.

Clio 26-03-2015 02.16.34

Sembrava avermi letto nel pensiero, e io sorrisi con gli occhi nei suoi.
"Certo che tengo a te, Icarius..." Sussurrai, dolcemente.
Ma prima che potessi dire altro mi baciò, stringendomi ed accarezzandomi.
E io lo strinsi a mia volta continuando a baciarlo, con dolcezza e insieme passione, incurante dell'acqua che ci circondava, della sottoveste fradicia, dei capelli bagnati che si appiccicavano al viso.

Guisgard 26-03-2015 02.28.01

La passione esplose tra i due giovani.
Icarius baciava Clio con impeto, assaporando ogni attimo su quelle umide labbra, cercandole, accarezzandole, godendone del sapore e del profumo.
E più le loro bocche si univano e si schiudevano l'una nell'altra, più lui scopriva un modo nuovo per baciare la ragazza.
Mentre le sua mani bramose scendevano lungo la seta ormai fradicia della sottoveste, toccando ed immaginando ogni forma di quel corpo così a lungo sognato e desiderato.
Fino a quando la sottoveste zuppa d'acqua scivolò finalmente via, restando a galleggiare sulle increspature dello stagno.
Icarius allora cercò con lo sguardo i seni nudi di Clio, tra le acque trasparenti e scese poi con la bocca su di loro.
Baciandoli a lungo, prima dolcemente, poi con passione.

Guisgard 26-03-2015 02.42.44

Teofilus ascoltò con attenzione ogni parola di Altea e sbiancò nel leggere la lettera.
“A me sembra assurdo...” disse poi “... un sosia? Un sosia uguale a tal punto al duca da essere scambiato per lui?” Era esterrefatto. “Ma come può essere possibile? Voi nell'aspetto non avete trovato nulla di diverso, eppure lo conoscete da sempre... dunque sarebbe così simile al duca? Fino a questo punto? Non so cosa pensare... io conoscevo messere Albano e so che era persona giusta e fedele al casato dei Taddei... dunque non dubito sull'autenticità di questa lettera... egli però è morto e non può dirci altro... forse la chiave di tutto è messer Rodolfo... se davvero a corte è giunto un sosia, lui lo sa di certo... ma mi chiedo... c'entra sempre lui col falso funerale? C'è il suo zampino anche nella farsa della cripta vuota? Naturalmente tutto ciò vale solo se davvero quell'uomo è il sosia di lord Guisgard... e noi dobbiamo scoprirlo...” guardando Altea.
In quel momento entrò qualcuno.
“Oh, perdonatemi...” imbarazzata Simoinin “... ero venuta a cercare una cosa che ho perduto, ma credevo non vi fosse nessuno... scusatemi, vi prego... non accadrà più...” con un inchino.
“Non preoccuparti.” A lei Teofilus. “Non è accaduto nulla, tranquilla.”

Clio 26-03-2015 02.48.44

Alla fine, persi definitivamente il controllo, abbandonandomi a quella passione.
Nessun pensiero attraversava la mia mente, nessuna inquietudine osava disturbare i battiti impazziti del mio cuore.
Potevo sentire le sue mani su di me, dato che ormai la sottoveste era ormai fradicia. Nemmeno mi accorsi di quando scivolò via, mi limitai ad osservarla fluttuare sulle acque dello stagno.
Ma non ebbi il tempo di pensare, che sentii le sue labbra sul mio seno, facendomi sussultare, quanto mi erano mancate le sue labbra sulla mia pelle.
Continuai a stringerlo a me, lasciando scivolare le mie mani sulle sue spalle sulla sua schiena nuda.
In quel momento, mente buttavo la testa all'indietro, compresi che non sarei più riuscita a fermarmi, che quella passione mi avrebbe consumato.
Ma non era solo passione: per quanto assurdo e folle potesse sembrare, era Amore.
Sentivo il nostri corpi scottare nonostante l'acqua fredda, posandogli un bacio tra i capelli.
"Io.." Mormorai, riuscendo a malapena a parlare "Voglio fare l'Amore con te, Icarius...".

Guisgard 26-03-2015 03.13.04

Le labbra e la lingua di Icarius baciarono ed accarezzarono a lungo i seni di Clio, per poi assaporare ogni tratto della pelle di lei, che a contatto con quell'acqua dolciastra sembrava assumere un sapore particolare, sconosciuto ai sensi del pastore.
Quasi fosse un elisir, una panacea impossibile da poterne fare a meno.
Poi quelle parole di lei, quella confessione che a lui sembrò un sogno.
Il presunto duca non disse nulla, prendendo la mano di Clio nella sua e nuotando fino alla sponda dello stagno.
Qui, sempre mano nella mano, i due uscirono dall'acqua completamente nudi e bagnati, avvicinandosi ad alcune pietre ricoperte da verde ed umido muschio.
Icarius fece allora stendere Clio su quel naturale giaciglio, con lei che nel farlo passò accanto al corpo di lui, sfiorandolo con la sua pelle nuda e bagnata più volte.
E su quelle tenere e profumate pietre muschiate, la ragazza guidò il pastore non solo alla scoperta del suo corpo, ma anche alle più belle e meravigliose gioie dell'Amore.
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Guisgard 26-03-2015 03.33.40

“Conosco qualcuno che potrebbe aiutarci, signore...” disse Lucas a Galgan “... un uomo che per qualche moneta rischierebbe di perdere ogni dignità... seguitemi.”
Lo scudiero condusse così Galgan in una locanda affollata e qui, avvicinandosi al bancone, chiamò con un cenno un uomo di bassa statura, con lo sguardo accigliato e i modi spicci.
“Salute, don Pedicor...” a quello Lucas “... possiamo offrirvi da bere?”
I tre presero un tavolo e qui ordinarono da bere.
E Lucas spiegò a Pedicor il loro piano e soprattutto mostrò all'uomo il denaro che avrebbe guadagnato.
E lui, naturalmente, accettò.

Lady Gwen 26-03-2015 07.37.44

Cassaluia fece un cenno alle serve, le quali portarono un foglio, un calamaio e una penna.
Firmo` un contratto in cui cedeva il baule alla nostra compagnia.
Un attimo dopo si avvicino` a me e mi punse sulla mano. Avvertii subito dei forti capogiri.
Era tutto confuso e non mi reggevo in piedi.
Ad un certo punto sentii una frase "Soffrirai e perirai a causa dell'Estasi della Strega", prima di scivolare nel buio.
Quando mi svegliai, era sera e c'era Rida accanto a me, la qualle disse agli altri che mi ero svegliata.
Io la abbracciai di slancio e lei ricambio`. Ero felice di essere di nuovo con loro. Pensavo che la strega non mi avrebbe piu` lasciata andare e sarei rimasta li`, al suo servizio.
Anche se avevo ancora in testa quella frase.
"Non ricordo nulla, come sono tornata qui?"

Tessa 26-03-2015 12.26.31

Lo detestavo. Quando si affliggeva, lo detestavo.

...e naturalmente non posso certo farvi correre altri rischi standomi accanto... magari vi lascerò dai due anziani e cercherò un luogo lontano in cui andare... tanto per me, o qui, o anche in capo al mondo cambia poco...”

Lo detestavo perché non capivo se voleva mettermi alla prova o se, veramente, dopo tanto lottare, aveva gettato la spugna. E questo mi era ancora più inconcepibile, dal momento in cui mi ero fatta in quattro per farlo uscire da quella prigione e dargli un'altra possibilità.

Fu proprio davanti alla casa del fabbro, che infastidita replicai: "Se mi volete con voi, non avete che da dirmelo chiaramente, perché non amo troppo i giri di parole. Come amica, sono disposta a starvi accanto e ad aiutarvi, lo sapete!"

Scesi dal carretto, questa volta da sola, e mi incamminai verso la casa.
Improvvisamente però mi sentii chiamare da qualcuno...

Altea 26-03-2015 16.05.21

Rimasi taciturna a quella sua frase.."voi nell' aspetto non avete trovato nulla di diverso, lo conoscete da sempre".
"Si lo conosco da sempre..lo conoscevo pure quando aspettavo con ansia lo trovassero a Sygma da ragazzina e bambina, ma lo conoscevo anche un pò nell' animo" sospirai e compresi pure Teofilus era turbato ma aveva preso questo fatto sul serio infatti disse si doveva scoprire di più.
"Ho trascorso poco tempo con quel ragazzo, una nottata...e devo dirvi..all' inizio quel suo romanticismo mi aveva ammaliata e al mattino pensai era come se avessi conosciuto un uomo per la prima volta..appunto un uomo diverso da Guisgard e forse non era un caso". Pensai a quella visione della ancella, la rosa bianca deturpata ma non dissi nulla, Teofilus era più razionale del Priore Tommaso, meno dell' Abate Nicola..a quel pensiero sussultai, lui..Abate Nicola sarebbe stato ottimale in questo caso ma chissà se si trovava ancora nell' Isola del Duca ma si poteva tentare "Comunque il suo sguardo è diverso, quello di Guisgard era intenso, carismatico, allegro e allo stesso tempo misterioso, malinconico e turbato e rispecchiavano la sua personalità. Quello di questo presunto duca è mite e misterioso perchè non si capisce la sua vera indole. E poi non ha modi raffinati, galanti che caratterizzavano il Duca. Certo sembra colto ma tutti noi possiamo imparare un libro o essere portati per la letteratura ma la raffinatezza è una indole, è innata. Io non penso una amnesia possa cambiare il modo di fare di una persona e nemmeno la personalità e il carattere, ci vorrebbe un responso del dottore di Corte".
Poi la sua domanda su Rodolfo e riflettei per un pò.."Non so se lui possa aver inventato la farsa del funerale, un Priore che indagava sulla morte di Guisgard, quando asserii per me era vivo, disse era impossibile perchè vi era molta gente al funerale, io sono stata al cimitero giorni fa e la tomba era chiusa e solo oggi ho visto era aperta, avevo sentito delle voci su fatti accaduti laggiù e forse..era proprio questo. E poi a che scopo..inscenare il funerale per poi prendere il potere ducale e mettere il sosia..e se fosse così dove si trova il vero Guisgard?" scossi il capo "Il sosia..l' Austero diceva sempre di dubitare più dell' agnello perchè può avere le vesti del lupo in realtà".
Ad un tratto entrò Simoin e capii tra lei e il maestro vi fosse una conoscenza visto la confidenza.."I miei saluti milady Simoin, prego entrate..noto voi e il maestro vi conoscete" rimasi a capo leggermente inclinato pensierosa "Comunque ho mandato la mia dama di compagnia ad avvisare sarò presente all' udienza col Vescovo". Pensai era come io sapessi troppo e non riusciussi a trovare però il legame tra tutto questo.

Clio 26-03-2015 17.10.59

Ci amammo, con dolcezza e passione, perdendoci l'uno nell'altra in un gioco senza fine.
Potevo sentire il mio corpo fremere sotto le sue mani, e al contatto delle sue labbra, e a mia volta baciai e accarezzai con naturalezza quel corpo che adoravo da sempre.
Non tolsi quasi mai gli occhi dai suoi, perché volevo assaporare ogni emozione che potevo leggervi, ogni sussulto, ogni stupore, avevo sempre amato terribilmente leggere la gioia nel suo sguardo, vedere la passione che lo consumava.
Se fossi stata lucida, fredda e calcolatrice forse avrei potuto spiarlo: analizzare ogni sua mossa, ogni sua espressione cercando Guisgard in lui.
Ma non lo feci, perché anche io ero immersa in quella gioia rara e preziosa, che credevo ormai fosse perduta per sempre.
Tuttavia non gli avevo mentito: certo, per me era difficile comprendere quello che provavo, e non sarei arrivata a tanto se non avessi visto Guisgard in lui, eppure non lo stavo usando come sapevo che lui temeva.
Era Icarius che stringevo tra le braccia, poteva sembrare folle e inspiegabile ma era riuscito a conquistarmi una volta ancora: come avevano fatto il ragazzino con cui passavo interi pomeriggi, e il capitano della Santa Caterina.
Erano la stessa persona, certo, eppure erano anche così diversi tra loro, ma nonostante questo li amavo, amavo insomma ogni parte del suo essere.
E quella consapevolezza rendeva ancora più speciale quel momento d'Amore.
Infine, mi rifugiai tra le sue braccia, restando stretta a lui con la testa posata delicatamente sulla sua spalla.

Guisgard 26-03-2015 17.41.42

Rida strinse con affetto Gwen, felice che la ragazza avesse ripreso conoscenza.
“Sei arrivata qui dopo il crepuscolo, portata dal calesse di quella donna.” Disse Rida. “Il cocchiere ti ha portata nel carrozzone e poi ha lasciato il baule, come dono della sua padrona.”
Accanto a lei vi era un libro di fiabe.
“Quando ero piccola ed avevo la febbre” sorridendo Rida “mia madre mi leggeva sempre una favola, diceva che faceva passare ogni malanno. E tu scottavi quando sei arrivata qui. Comunque ti leggevo una favoletta... parlava di una ragazza che si attira l'ira di una terribile strega, che la colpisce poi con un terribile incanto chiamato l'Estasi della Strega...”

Guisgard 26-03-2015 17.47.48

Il misterioso ex galeotto saltò giù dal carretto con aria divertita.
“Vedo la caviglia vi da meno noie.” Disse a Tessa che era scesa da sola a terra. “Comunque non avete bisogno di rimarcare così tanto la parola amica.” Sorridendo con fare Guascone. “Non temete, non tenterò di corteggiarvi. Non siete il mio tipo.” Legando il cavallo ad una staccionata. “Mi piacciono le donne passionali, che amano sospirare al balcone in attesa del loro amato, magari racchiudendo il loro Amore in un pegno, come un tesoro da cercare, un incanto da vincere o anche solo un fiore da sfogliare. Vedete? Non correte alcun pericolo con me. Io non sono il vostro tipo, come voi non siete il mio.” Ridendo. “Quanto all'aiuto che volete fornirmi, beh, ve ne sono grato. Certo che voglio avervi accanto. Ma del resto è un dare e un avere, visto che anche io cercherò di aiutare voi a svelare il mistero dei vostri Natali.”
Ma poi qualcuno chiamò Tessa.
“La Regina di Gioia Antiqua!” Gridò un bambino. “Guarda, mamma, è proprio lei!” Indicando Tessa.
“Smetti, Wagio!” Fece la mamma al piccolo. “Ti ho detto mille volte di non disturbare le persone!” Guardò poi la ragazza. “Perdonatelo, vi prego. Gli ho regalato un libro di favole e lui vi ha scambiata per uno dei personaggi letti in qualche fiaba. Scusatelo, vi prego.” Sorridendo a Tessa.
“Ma è proprio lei!” Ribadì il piccolo. “E' uguale!”
“Basta, adesso.” Lo riprese la madre. “Scusateci ancora e buona giornata.” Per poi allontanarsi con suo figlio.
“Venite, la fucina del fabbro è aperta...” la maschera di ferro a Tessa.

Lady Gwen 26-03-2015 17.56.41

Non potevo crederci. Il mio cuore perse un battito.
Rida mi chiamava ripetutamente, ma io non la ascoltavo. Quella frase mi tornava in mente, insistente e prepotente.
"Cosa dice la storia?" chiesi a Rida, che mi guardava un po' sospettosa.

Guisgard 26-03-2015 17.56.59

Simoinin sorrise ad Altea.
“Messer Teofilus” disse “mi conosce poiché sono qui da alcuni mesi. Molti mi conoscono ormai nella corte, proprio perchè sono al servizio di questo palazzo da un bel po'.”
“Si ed è una brava ragazza.” Annuendo Teofilus.
“Ora però non voglio disturbarvi oltre.” Con un inchino Simoinin. “Se vi occorre qualcosa vi basterà suonare il campanellino ed io sarò felice di servirvi.” Ed uscì.
E ad Altea non sfuggì il modo in cui Teofilus guardava quella serva.

Altea 26-03-2015 18.03.49

Guardai sbigottita il maestro e poi Simoinin, la ragazza poi uscì..lei era tanto a Palazzo? Ma se nemmeno lady Sissi se ne era mai accorta e mi rivoltai verso il maestro quando la donna uscì.."Capisco siete un uomo milord, da come la guardate" ridendo "ma le avete dato del tu...quindi la conoscete bene...io non lo ho mai vista, so solo era a servizio di Lord Cimmiero e ora sembra di Rodolfo..se mi state carpendo notizie di Guisgard..il vero Guisgard..per poi tradirmi alle spalle vi farò patire la miseria assieme a quella donna".
Mi ricomposi prendendo il mio libro di letteratura..."Ora avete altro da aggiungere? Darmi spiegazioni? O posso andare a prepararmi per incontrare Sua Grazia il Vescovo?" e nei miei occhi brillava tutto l' orgoglio e la forza dei de Bastian.

Guisgard 26-03-2015 18.06.18

Era ormai sera su Capomazda.
Icarius e Clio si erano amati a lungo, attraverso il velato Sole del meriggio e le ombre nascenti del crepuscolo, fino a quando i loro sospiri, i loro gemiti e le loro carezze arrivarono a lambire l'incanto del primo buio.
E tutto intorno a loro, in quel tepore sognante, pareva cantare.
Cantavano i merli e gli ultimi passerotti nel tardo e purpureo tramonto.
I bianchi e rossi fiori tra solchi di funghi, cespi di bacche e le verdeggianti edere.
Cantava l'aria in una lieve brezza che increspava e spumava le acque tra i lisci ciottoli dello stagno.
E poi il salice, il pino, la mirica ed il ginepro liberavano, in quella ode di acerba Primavera, l'idromele del loro canto, frutto del melodico fruscio del vento fra le fronde.
Come se la natura tutta gioisse delle sue meraviglie, impreziosite dagli occhi magici dell'Amore.
“Clio...” disse Icarius accarezzandola, mentre il suo mantello adesso copriva i loro corpi ancora vibranti come corde di cetra “... ti prego... dimmi a cosa pensi...”



Intanto, in un'altra parte del ducato, non troppo distante dalla capitale, si ergeva la Rocca di Cimalstone, antico e venerando castello divenuto da tempo proprietà e sede di Cimmiero.
Era una fortezza non tra le più grandi del regno, dominata da un alto e robusto dongione circolare, circondato poi da edifici di minor altezza all'interno di un cortile fortificato.
Tutt'intorno alle mura esterne correva poi un profondo fossato, alimentato da un vicino corso d'acqua.
Cimmiero stava seduto ad un basso e robusto tavolo in noce, imbandito con cibo e vino.
Attorno a lui passeggiava nervosamente Azable, mentre Samondo era immobile accanto ad una finestra, quasi cercasse un modo per risolvere le loro preoccupazioni.
Guanto invece mangiava e beveva tranquillamente, gettando di tanto in tanto uno sguardo tra suo fratello e gli altri due uomini nella stanza.
“Non crucciarti, fratello...” disse all'improvviso “... mi hai detto di avere una spia nel palazzo del duca, no? Dunque attendiamo ci porti notizie e poi decideremo come muoverci.”
“Come muoverci?” Ripetè Cimmiero. “Sei un idiota, Guanto.” Scuotendo il capo. “Cosa pensi di poter fare? Con quel bastardo tornato dall'Inferno ora ogni nostra azione dovrebbe sfidare non solo il suo esercito ducale, ma anche quelle regio e quello del vescovo.”
Ad un tratto qualcuno bussò, per poi entrare.
“Salute, miei signori.” Sorridendo Azelle. “Perdonate se vi importuno, ma mi occorre il giudizio di messer Guanto circa il mio nuovo abito... pensate sia troppo audace?” Mostrandosi ai presenti e avvicinandosi successivamente a Guanto.
Era un abito scollato e molto sensuale e naturalmente Guanto cominciò subito a sbavare.
“Siete perfetta!” Esclamò, pulendosi la bocca con le maniche della giubba. “Perfetta!”
“Milady, in verità discutevamo di cose assai importanti.” Disse Samondo. “Evitate la prossima volta di giungere qui senza essere convocata.”
“Oh, che sciocca...” fingendosi imbarazzata Azelle “... ma perdonatemi... sapete, trovo così noiosa la politica che neanche ci bado se qualcuno ne parla in mia presenza.”
“Comunque decido io dove madama Azelle deve stare!” Guanto a muso duro con Samondo.
“Non temete, messere...” Azelle al fratello di Cimmiero “... devo ancora fare un bagno... ah, magari dopo vi attenderò per poter essere aiutata... sapete, non riesco a fare nulla senza le mie dame di compagnia... ma sono certa che voi non siete da meno...” un inchino ed uscì, con Guanto che la fissava con lussuria.
Ma poco dopo qualcun altro entrò nella sala e senza neanche bussare.
“Voi, signore?” Cimmiero all'ambasciatore di Maruania appena giunto. “Vi credevo a riposare nella vostra camera. Non la trovate forse comoda?”
“La camera è l'ultimo dei miei pensieri...” mormorò l'ambasciatore “... sono qui da giorni e non ho ancora offerto risultati accettabili al governo della mia città.”
“Purtroppo tutto è perduto...” fece Cimmiero.
“A Maruania non perdiamo nulla.” Fissandolo l'ambasciatore. “Neanche il tempo. Ma ditemi... notizie della spia che vi inviai?”
“E' rimata a corte, come da voi richiesto.”
“Ottimo.” Annuì l'ambasciatore. “Per questo l'ho inviata al vostro servizio. E' lì che deve stare.”
“Tuttavia non abbiamo saputo nulla più da lei...” con tono dimesso Cimmiero.
“Non ci deluderà, vedrete.” Con un ghigno l'ambasciatore. “Comunque ho scritto ed informato degli ultimi accadimenti il governo di Maruania.”
“Ebbene?” Domandò Cimmiero.
“Sono in attesa di una risposta di Sua Eccellenza Oxian, ministro della propaganda.” Svelò l'ambasciatore, con occhi maligni.
http://www.kinoweb.de/film2002/Pacte...s/pix/PL41.jpg

Clio 26-03-2015 18.21.09

Alzai gli occhi su di lui, sorridendo.
Non potevo rivelargli interamente i miei pensieri, perché non sapevo quanto avrebbe compreso.
Ma non potevo nemmeno mentirgli.
"Pensavo a te.." mormorai, sfiorando dolcemente il suo braccio "Pensavo..." sorrisi "A come sei stato capace di conquistarmi.. da quella ciotola di latte, al tentare di difendermi da quel lupo, le parole che mi hai detto, il tuo sguardo così pulito..." sorrisi di nuovo, lasciando vagare lo sguardo poco più in là "E quell'incisione..." mi sporsi su di lui per baciarlo piano "Sei talmente perfetto che a volte mi chiedo se tu non sia frutto della mia immaginazione..." ammisi, in un sussurro.
"E tu.." con gli occhi nei suoi "A che pensi?".
Mi rifugiai nuovamente tra le sue braccia "Resterei su questa nostra Isola Felice in eterno..." mormorai "Ma temo che dovremo andar via, ti attende il vescovo..." alzando una volta ancora lo sguardo su di lui.

Guisgard 26-03-2015 18.34.49

Rida riaprì il libro di fiabe e cercò quella storia.
“Come ti ho detto” disse a Gwen “una ragazza attirò su di sé le ire di una terribile strega e quella la punì imponendo su di lei un malefico incanto, chiamato l'Estasi della Strega... la giovane da quel momento restò tale solo dal crepuscolo ad un attimo prima dell'aurora... alla luce del giorno, infatti, il suo corpo mutava in una colomba e restava tale fino al tramonto... ogni giorno, per tutto il resto della sua vita...” raccontò Rida.

Guisgard 26-03-2015 18.40.02

“Non essere sciocca, Altea.” Disse Teofilus. “Non ti fidi di me? Mi ritieni un uomo capace di tradire?” Scosse il capo. “E poi ho dato del tu a quella donna perchè a corte nessuno si rivolge col voi ai servi. Tu forse si?” Sarcastico. “Esigo dunque le tue scuse. Anche per aver insinuato che i guardo quella donna in modo sconveniente. Certo è bella, ma io non sono un uomo di quel genere, ecco.”

Guisgard 26-03-2015 18.47.46

“A cosa penso...” disse piano Icarius, mentre giocava con le dita tra i capelli ancora umidi di Clio “... vuoi saperlo davvero? Ripensavo al tragitto che dalla brughiera ci ha portati qui al palazzo... lungo la strada, prima di giungere in città, ho visto una piccola chiesa isolata... a quella chiesa pensavo... vorrei scappare da tutto ciò e raggiungerla con te... e sposarti stanotte stessa... senza pensare a nulla e a nessuno... a questo pensavo...” la guardò negli occhi e poi alzò lo sguardo al cielo “... già, il vescovo... l'avevo dimenticato... ma come facciamo? Tu non hai più la sottoveste... vuoi che torni in acqua a riprenderla? Oppure indosserai il tuo abito blu e scollato senza nulla sotto?” Sorridendo.

Lady Gwen 26-03-2015 18.56.39

Una colomba. Era questo il modo in cui avrei trascorso il resto dei miei giorni?
"E c'e` un modo per spezzare la maledizione della strega?"
Rida doveva trovare strane le mie domande, ma non mi importava, dovevo sapere di piu`.

Clio 26-03-2015 18.58.13

Scossi appena la testa a quelle sue parole, parole che avevo sognato mille e mille volte, sapendo che non sarebbero mai arrivate, o sarebbero rimaste solo parole.
Come volevasi dimostrare...
Ma mi limitai a sorridere, posandogli un lieve bacio sulla spalla, trattenendomi dal rivelargli che in realtà avrei preferito il ponte di una nave ad una chiesa isolata.
In ogni caso, era solo un bel sogno.
Poi risi quando parlò del vestito.
"Certo non mi metto la sottoveste fradicia..." ridendo "Non è poi un gran problema.. esistono abiti impalpabili che vanno indossati senza nulla sotto.." gli feci l'occhiolino , per poi sorridere piano, rammentando l'abito in seta blu che avevo indossato sulla Santa Caterina, quando lui mi aveva portato nella sala dei comandi.
"Ma direi che sarà il caso di cambiarmi per l'incontro con il vescovo..." con gli occhi nei suoi, divertita.

Altea 26-03-2015 19.15.16

Guardai il maestro Teofilus..."Se ho sbagliato vi chiedo scusa..ma vi avviso..state attento a quella donna...prima era nel giardino e sembra avesse seguito lady Sissi e me..forse per una scusa..mi raccomando o finirete male davvero..Cimmiero pensate abbia lasciato baracca e burattini e sia scappato cosi?".
Mi congedai "Ora vado a prepararmi, ma ne riparleremo e state attento..al raccomandamento dell' Austero".
Andai nella stanza, Petronilla mi preparava i vestiti e io mi guardavo allo specchio perplessa..poteva essere una spia.."Petronilla..controlla cosa fa quella serva..Simoinin, chiedilo pure alle nostre dame di compagnia più fidate e poi fammi sapere".
Cercavo una risposta in quello specchio, ero piena di rabbia..nessuno doveva toccare Guisgard se quello era un sosia e lui fosse stato vivo veramente, avrei pure ucciso.
E mi vestii per poi chiedere dove era il Vescovo.

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Guisgard 26-03-2015 19.49.42

Rida rise.
“Vedo che questa favola ti ha preso parecchio.” Disse a Gwen. “Beh, secondo ciò che racconta togliere la maledizione dipende esclusivamente dalla strega... o la si convince ad annullarla, oppure la si deve uccidere. Ed entrambi i casi mi sembrano disperati, visto che una strega è un essere malvagio e non ha certo interesse ad aiutare la gente. Quanto ad ucciderla poi, beh, non è sicuramente una cosa semplice. Ma tanto è solo una favola, no?”

Guisgard 26-03-2015 19.51.10

“Allora andiamo...” disse Icarius, come se quella frase fosse uno sforzo sovrumano da fare “... chissà se stanotte mi verrai a trovare con questo tuo abito impalpabile...” facendole l'occhiolino.
La baciò sui capelli e poi scese con le sue labbra fino alla bocca di lei, baciandola ancora.
Si alzò e andò a raccogliere l'abito blu di Clio.
“Il vostro strascico, milady.” Dandole l'abito con un inchino. “Io rimetterò i miei principeschi abiti invece.” Rise e si rivestì. “Comunque, ripensandoci, non solo principi e cavalieri avevano belle donne... c'è un certo pastore che riuscì a conquistare la donna più bella di Israele... e Dio ricompensò il loro Amore con un figlio che divenne Re ed edificò il Tempio più importante del mondo...” facendole l'occhiolino “... sono pronto... torniamo al palazzo prima che Rodolfo metta una taglia su di noi?” Divertito.

Guisgard 26-03-2015 19.52.33

Altea uscì dalla sua camera ed un servo la condusse in una vasta sala al piano terra.
Qui vi erano il vescovo con alcuni suoi messi e naturalmente Rodolfo.
“Prego, milady...” disse questi alla dama de Bastian “... venite pure... Sua Grazia è già qui con noi.”
Ed il vescovo mostrò ad Altea la mano con l'anello da baciare.
“Stiamo attendendo arrivi Sua Signoria.” Sorridendo Rodolfo.
“Noto il duca è in ritardo.” Fece il vescovo. “Sapeva del mio arrivo?”
“Certo, Vostra Grazia.” Con un inchino Rodolfo. “Avrà avuto un contrattempo durante l'allenamento. Ma tra poco sarà qui, vedrete...” con leggero imbarazzo l'uomo.

Lady Gwen 26-03-2015 19.58.04

Convincerla o ucciderla. Facile a dirsi, impossibile a farsi.
Non sapevo se dirlo o meno a Rida. Decisi di dirglielo. Doveva saperlo prima che la maledizione si compisse.
"Rida, ascoltami, non e` solo una storia..."

Clio 26-03-2015 19.59.05

Risi a quelle parole, indossando il mio abito per poi cingermi con la cintura della spada e il mantello, lanciando un'occhiata divertita alla sottoveste ormai prigioniera dello stagno, quasi fosse un pegno.
"Non credo che metterò un abito stasera..." vagamente pensierosa "Ma potrei farlo stanotte.." facendo a mia volta l'occhiolino al pastore, per poi sospirare "Sì, andiamo che Rodolfo starà andando in escandescenze... ma dovevamo allenarci no?" risi appena "A proposito.." tornando improvvisamente seria "Ne ho parlato anche con lui ma ovviamente non mi ascolta.. ricorda che Rodolfo tecnicamente non ha alcun potere di dirti cosa devi o non devi fare, gli sei riconoscente perché ti ha salvato, ma tutto lì... sei tu il duca, nessuno può darti ordini... altrimenti la gente comincerà a sospettare quantomeno che tu non sia in grado di governare.." alzai le spalle "Era solo un suggerimento, eh... poi fai quello che credi..." con un sorriso rassicurante.


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