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Risi nervosamente a quelle parole di Guisgard.
"Che attacco vuoi che ci sia, su.." cercai di minimizzare "Sul serio te ne vuoi andare?" stupita "Allora vai.." indicando la porta, scocciata. "Sarà scoppiata una bomba..." alzando gli occhi al cielo. |
Annuii e feci per muovermi, ma sentimmo dei passi e le luci si accesero, così fermai Elv e rimanemmo dietro il pilastro.
Ci mancava solo che ci scoprissero lì sotto ed eravamo a posto. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
“Nessuno può venire qui, in questa stanza, senza che io lo sappia...” disse lui a Gaynor “... fidati, andrà tutto bene... il mio signore si fida di me, io sono il suo braccio destro... ora rasserenati... vuoi che resti qui fino a quando non ti addormenterai?” Stringendola a sé.
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“Non ho detto voglio andare via...” disse Guisgard a Clio “... pensavo dovessi andare tu a controllare... fosse per me resterei ore qui...” facendole l'occhiolino e sorridendo malizioso.
Nel frattempo Altea fece squillare il cellulare fino a quando qualcuno non rispose. “Pronto...” fece Guisgard. |
Sorrisi, rasserenata dalle sue parole.
"Per me il mondo fuori può bruciare che io non me ne accorgerei..." sorridendo maliziosa. Poi di nuovo quel suono. Il cellulare. Ed ebbe pure il coraggio di rispondere. "Ma ti sembra il momento?" guardandolo sconcertata "Fai in fretta che l'acqua è calda abbastanza..". |
Il cellulare suonava..e sfogliavo le pagine del libro e ad un tratto udii la sua voce e sobbalzai.."Ah..pronto..sono Altea..scusa se ti disturbo..ma qui ora mi sta tartassando la mia manager..sai faccio la modella pure. Mi sta cercando ovviamente poichè ero con lei quando ci siamo visti...puoi prendermi una sim nuova per favore..così nessuno mi disturberà più..e il mio numero nuovo lo avrai solo tu..per ora. Ti sento con il respiro affannato..forse è l' andrenalina della corsa...o qualche amplesso sessuale visto come sei fuggito. Avevo avuto una idea..ma noto sei impegnato col lavoro e forse con una donna pure ... comunque mia zia mi ha lasciato in eredità una baita in una zona collinare ed è sperduta quasi, e potremmo andarci per un paio di giorni..non ci sono più tornata perchè andavo col mio ex..dopo il tradimento mi laceravo..troppi ricordi. Così io sarò lontano e ti ho visto piuttosto indaffarato e nervoso prima..vedi tu..se vuoi mi vesto, così ci disfiamo pure della Ferrari e noleggiamo un' auto..però so hai degli impegni.. andrò a letto come le brave bambine" ridendo.
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Dacey uscì e raggiunse una delle boutique più importanti della città.
“Buongiorno, signora.” Disse con un cortese sorriso il padrone del negozio. “In cosa possiamo esserle d'aiuto?” Chiese. Intanto diverse pattuglie della polizia erano in cerca della misteriosa auto nera, seguendo le ultime indicazioni del poliziotto ucciso. Anche Tardes con la sua volante si era unito a loro. “Forza, ragazzi...” via radio lui agli altri “... non può essere ancora uscito dall'Asse Mediano... raggiungete tutte le uscite e bloccatelo, intesi?” “Ricevuto!” “Certo, Tardes!” “Fidati di noi, lo staneremo quel vigliacco!” “Ottimo.” Annuì Tardes, per poi chiudere la radio. Allora una volante della polizia vide la polvere alzarsi dalla strada. “E' lui...” indicò uno di loro al suo compagno in auto “... è quel bastardo! Accelera, gli andremo addosso! Dovrà rallentare e fermarsi per forza!” Così fecero e corsero veloci verso l'auto nera. Quella però non accennò a rallentare. Anzi, aumentò. “Quello non frena!” Gridò uno dei poliziotti. L'impatto fu violentissimo, con una grossa esplosione. E dal fuoco, cappottata, emerse l'auto nera che tornò su quattro ruote e corse via suonando il clacson. https://s-media-cache-ak0.pinimg.com...4c5121eda7.jpg |
"Beh, se sei così sicuro..." gli risposi, anche se non ero affatto tranquilla "Comunque si, preferirei andassi via dopo che mi sono addormentata... vedrai, non mi ci vorrà molto, dopo stanotte..." finii con un sorriso malizioso, poggiando la testa sul suo petto e chiudendo gli occhi.
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Non ero abituata a un tale lusso dentro un negozio e rimasi un attimo attonita nel osservare tutti quei abiti.
" Buongiorno a lei" ancora distratta dai vestiti, " si credo di aver bisogno di aiuto, c'è così tanta scelta qui... Dunque io e mio marito vorremmo rinnovarsi i nostri voti nuziali e cercavo qualcosa di adatto. Per stasera" quindi aggiunsi, " nulla di bianco, insomma non sarebbe più così significativo ormai.." Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk |
Ren restò sorpreso nel vedere l'Asso di Cuori.
“Come...” disse stupito a Nyoko “... come diavolo ci è riuscito?” Fissando la carta. “Restituirla? Quel tipo non mi piace per niente...” mormorò. |
Guardai Ren. Aveva dato una strana impressione pure a me, a dir il vero, però...
"Lo so, Ren. Non è piaciuto molto anche a me... Però, se quello è il suo lavoro..." dissi guardando la carta fra le mie mani. "No, non mi sembra giusto. E poi perché l'ha messa nella mia borsa? Non ha senso..." dissi. Pensai che forse era una scusa per farmi tornare da lui. Quel pensiero mi fece uno strano effetto. Era una paura mista a curiosità. Guardai Ren negli occhi, era visibilmente preoccupato. Non capì subito il perché. Guardavo i suoi occhi preoccupati e sentivo altre emozioni crescermi dentro. "Restituiamola e torniamo subito a casa. Prometto che non mi tratterró. Non lo guardo neanche" dissi sentendo il bisogno di dirlo. Avevo il cuore che batteva forte. Forse ero troppo gentile, mio nonno me lo diceva sempre. Ma non potevo farci nulla. Ero cresciuta così e non riuscivo a cambiare. "Andiamo?" dissi prendendo per mano Ren come mai avevo fatto prima, sorprendendomi con lui. Inviato dal mio LG-K120 utilizzando Tapatalk |
Gwen ed Elv, rapidi, tornarono a nascondersi dietro il pilastro di cemento.
Un attimo dopo videro qualcuno giungere nel garage. Era un volto a loro famigliare. Si trattava di Holb. E con lui c'erano due operai. “Presto la macchina sarà qui.” Disse ai due uomini. “Preparatevi.” “Si, signore.” Annuirono i due. |
Guisgard fece cenno a Clio di attendere, poiché la telefonata era importante.
“Ascolta...” disse poi ad Altea al cellulare “... si, l'idea è buona... non rispondere a nessuno, io credo tornerò fra qualche ora... poi ti porterò dove hai detto, così sarai al sicuro... ora devo andare... a più tardi e sii prudente.” Staccando poi la telefonata. |
“Ok...” disse lui, per poi sorridere a Gaynor “... aspetterò qui...” stringendola a sé. Ma il contatto fra i loro corpi nudi, le forme di lei su di lui, accesero nuovamente il desiderio.
Era come un fuoco vivo sotto la cenere, quindi facile da riavviare. E così, lui cercò di nuovo le labbra di Gaynor. Il loro sapore, caldo, umido ed inebriante. E la baciò. |
“Ok...” disse infine Ren, vinto dall'insistenza di Nyoko “... ma facciamo presto...”
Tornarono così indietro e videro di nuovo quel ragazzo. Stava fermo davanti ad una porta, appoggiato contro il muro a fumare. E nel vedere Nyoko le sorrise. |
Vedemmo arrivare qualcuno.
Era Holb, insieme a due operai. Appena parlarono di una macchina subito guardai Elv. Ecco la conferma che loro c'entravano in tutto quello e molto probabilmente si trattava della stessa macchina che noi avevamo guidato e che stava facendo strage dei cittadini di Capomazda. Solo mi chiedevo quale fosse l'obiettivo, uccidere tutta quella gente... Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Il negoziante sorrise a Dacey.
“Naturalmente, signora.” Disse invitandola a seguirlo in un angolo della boutique. “Per il rinnovo dei voti nuziali, dato il romanticismo ed il significato di un simile gesto, noi siamo soliti consigliare colori dolci, non invadenti, freschi, a simboleggiare magari la Primavera che rinnova la Natura. Suggerirei dunque quest'abito color pesca...” indicandole un abito elegante “... leggero, raffinato ed alla moda... oppure questo color mandorlo in fiore, vivace ma non troppo, inebriate... o anche questo celeste con effusioni di bianco... adattissimo ad una seconda Luna di miele...” Nel frattempo, sull'Asse Mediano, l'auto nera, dopo aver distrutto una volante della polizia, sfrecciava via suonando in modo ossessivo il suo clacson. Ma dalla parte opposta arrivava un'altra auto della polizia. Era quella di Tardes. L'uomo frenò di colpo, bloccando così la strada. Anche la misteriosa auto nera si fermò, restando così davanti alla macchina del poliziotto. Questi scese con la pistola puntata contro l'auto nera. “Scendi!” Ordinò. “Scendi dalla macchina!” Ma nessuno scese. Allora Tardes sparò un colpo contro il paraurti, senza però sortire effetti. Né sparò un secondo contro i vetri neri, ma col medesimo risultato. Allora restò a guardare l'auto nera. Erano l'uno di fronte all'altra. http://4.bp.blogspot.com/-Vewk1nEsSV...00/thecar1.jpg |
Sospirai, pesantemente.
E attesi. La telefonata per fortuna durò poco, e mi illuminai nel capire che non sarebbe andato via. "Qualche ora, eh.." con sguardo malizioso, avvicinandomi a lui. |
Mister X si disse d'accordo, salvo poi stringersi di nuovo a me per baciarmi, ebbro di passione. Ed io, cosa potevo fare io se non baciarlo a mia volta? Oramai ero in sua balìa, avrei fatto qualsiasi cosa mi avesse chiesto, assecondato ogni suo desiderio, perché mi aveva stregata, assoggettata a sé. Perché io non ero più io, ero solo la sua donna...
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Ero confusa a guardare quelle diverse proposte. Mi sembravano davvero troppo elegante e raffinate, uno spreco per la semplice fuga che avevamo in mente.
Poi il mio sguardo cadde quello celeste, così simile agli occhi di Tardes e decisi quindi di provarlo. Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk |
Arrivammo da quel ragazzo e appena mi vide mi sorrise. Strinsi allora la mano di Ren e mi avvicinai insieme a lui.
"Mi hai lasciato questa" dissi mostrandogli la carta. "Ora puoi tornare a lavorare" dissi accennando un sorriso. Inviato dal mio LG-K120 utilizzando Tapatalk |
Sorrisi.."Bene...ma tu starai con me ovviamente..ormai ti ingaggerò come guardia del corpo..mi preparo, poi ti prepari tu..ok? Non preoccuparti non ho risposto a nessuno e non lo farò, aspetto la nuova sim...a dopo allora".
Chiusi la telefonata e andai a farmi una doccia rigenerante, l' acqua scorreva nella pelle, nei muscoli e nelle ossa e sentii il fisico rilassarsi finalmente...mi ci voleva un pò di serenità e libertà. Mi asciugai veloce e allacciai l' accappatoio, misi in una borsa le cose mi sarebbero servite di più Poi indossai un abito nero, un pò scollato ma presi il mio inseparabile giubbotto di pelle rossa per poi indossarlo e tornai in soggiorno, posai la valigia e mi sedetti ad aspettare Guisgard, il libro sul tavolo e un bel caffè forte per tenermi scattante...e il cellulare ovviamente. E iniziai a finire la storia del libro aspettando...lei sarebbe tornata nel quadro dove lui l' aveva ritratta quando sarebbe stato in grado di riconquistarla..un po' come tornare nel quadro della vita. Certo si poteva cambiare..ma il tradimento io non lo perdonavo..ma il protagonista non l' aveva tradita solo doveva imparare ad amarla. https://s-media-cache-ak0.pinimg.com...4b7acd12d5.jpg |
Ero confusa a guardare quelle diverse proposte. Mi sembravano davvero troppo elegante e raffinate, uno spreco per la semplice fuga che avevamo in mente.
Poi il mio sguardo cadde quello celeste, così simile agli occhi di Tardes e decisi quindi di provarlo. Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk |
Holb annuì ai due operai ed andò via, lasciandoli a sistemare il garage.
“Questa storia è sempre più dannatamente intricata...” disse sottovoce Elv a Gwen che stava nascosta con lui dietro il pilastro “... tu cosa ne pensi?” Alla ragazza. |
Guisgard staccò la telefonata e guardò Clio con un sorriso malizioso.
“Già...” disse annuendo “... mi occorrerà qualche ora per...” guardandola, tutta nuda com'era davanti a lui “... lavarti tutta, no?” Riaprendo di nuovo l'acqua della doccia e prendendo ancora la mano della bellissima androide. Nel frattempo Altea, a casa di Guisgard, si era lavata e poi aveva indossato un abito nero molto seducente, leggendo ancora il suo libro. Pochi istanti dopo arrivò un sms sul suo cellulare che così diceva: “Ehi, ma che fine hai fatto? Sono preoccupata... non voglio entrare nel tuo privato, ma almeno inviami un sms dicendomi che stai bene... su, non farmi stare in pena o dovrò chiamare la polizia... baciotti...” Era di Jakie. |
Holb se ne andò, mentre i due restarono nel garage.
Guardai Elv e sospirai. "Non lo so... Cerco di capire che interessi possa avere l'azienda. Perché mandare una macchina ad uccidere gente in giro? Erano tutte persone che non avevano nulla a che fare le une con le altre, quindi perché farlo?" guardandolo nei suoi occhi neri, come se potessi leggervi dentro la risposta alle mie domande. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
“Ottima scelta.” Disse il negoziante a Dacey.
Le fece poi provare l'abito celeste in uno dei camerini. Si trattava di un abito semplice, eppure di una certa eleganza, quasi ispirato ad alcuni film degli anni'40 del Novecento. “Perfetto.” Commentò l'uomo nel vederla con quel vestito. “Perfetto.” Intanto, sull'Asse Mediano, Tardes aveva fermato la misteriosa auto nera. I colpi della sua pistola però sembravano incapaci di scalfirla. Allora il poliziotto cominciò ad avvicinarsi alla macchina, sempre con la pistola ben puntata su di essa. |
Sorrisi.
Un sorriso malizioso e intenso, un sorriso complice. L'acqua scendeva copiosa, riempiendo tutto intorno a noi di vapore. Allora presi la sua mano e lo seguii finalmente sotto l'acqua. Il mondo si fece improvvisamente più piccolo, ma infinitamente più grande. Lì, mentre l'acqua accarezzava i nostri corpi. Lì, dove nessuno poteva disturbarci. Eravamo soli. Solo io e lui, insieme. E mi sembrava la cosa più bella del mondo. |
Il Falco della strada
Perfetto, continuava a ripetere il commesso e la stessa cosa pensavo anche io.
In fondo quel abito era come me, semplice ma elegante. Senza fronzoli o pretes ma comunque bello e fresco. http://www.missmalini.com/wp-content...-birthday4.jpg Tornai nel camerino per indossare i miei soliti vestiti, lasciando al negoziante il compito di incartare ciò che avevo scelto. Dopo di che andai alla cassa per pagare. Avevo ancora una ultima tappa. Comprare un nuovo anello. Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk |
“Non lo so...” disse sottovoce Elv “... e poi non abbiamo prove che si tratti della stessa macchina... e se anche fosse, a questo punto sono curioso di sapere chi diavolo la guida... di certo si tratta di un pilota straordinariamente bravo...” fissando il volto di Gwen incorniciato dai suoi bellissimi capelli rossi.
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"Ma è molto probabile" ribattei.
"E anche senza scrupoli, direi.." dissi sottovoce, passando nervosamente una mano fra i capelli, mentre di nascosto osservavo gli operai. http://uploads.tapatalk-cdn.com/2016...5956a27168.jpg Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Entrarono nella doccia, con i loro corpi bagnati ed eccitati a stretto contatto.
Lo spazio era angusto e loro due non facevano che sfiorarsi, toccarsi con ogni parte del loro corpo. Guisgard sorrise a Clio e poi si chinò, inginocchiandosi ai piedi di lei, cominciando ad insaponarle piedi e caviglie. |
Il ragazzo guardò la carta e sorrise a Nyoko.
“E' magia...” disse, per poi stringere la mano della ragazza che teneva la carta “... è solo magia... l'Asso di Cuori infatti è una carta magica... e poi ha fatto il suo dovere...” fissando la ragazza “... ti ha fatto tornare qui...” “Che sciocchezza!” Esclamò Ren visibilmente seccato. |
Dacey specchiandosi non poté che annuire a ciò che diceva il padrone della boutique.
Quell'abito era perfetto. “Lo faccio subito confezionare, signora.” Disse. Nello stesso istante, sull'Asse Mediano, Tardes era alle prese con la misteriosa auto nera. Si avvicinò, sempre con la pistola puntata e poi portò la mano sulla maniglia della portiera, per vedere chi ci fosse al volante. http://www.nerdist.com/wp-content/up.../01/Car-44.jpg |
" Molte grazie " dissi prima di pagare.
Mi chiesi dove fosse Tardes ora, se gli sarei piaciuta in quel vestito e se sarebbe davvero arrivato a casa puntuale per questa sera. Presi il mio acquisto dopo aver pagato ed uscii, entrando poco dopo in una gioielleria che stava a qualche metro dal negozio di abiti. " Buongiorno," dissi alla donna dietro al bancone. " Vorrei provare qualche fede nuziale, in oro giallo con un piccolissimo diamante centrale. Ne avete?" Chiesi speranzosa osservando ciò che intanto era esposto nelle teche. Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk |
Quel bacio.
Le loro bocche, umide e vogliose, si cercarono e si trovarono, incatenandosi le une alle altre con bellissimi giochi proibiti di labbra e di lingue. E poi il corpo di Gaynor che sinuoso si muoveva su quello di lui. Lei con le sue forme bianche e morbide era pronta a cavalcare di nuovo quella passione irrefrenabile. “Dimmi” disse lui assaporando la sua bocca “come ti piace di più essere presa? Che posizione ti fa più impazzire?” Chiese senza pudore. |
Quei contatti continui, leggeri eppure infuocati, dolci eppure eccitanti, casuali eppure voluti.
Quei contatti che ci avvicinavano sempre di più, come se non riuscissimo a stare lontani nemmeno per un momento. Forse era così, per me era così. Non aveva senso, non aveva il minimo fondamento razionale. Eppure era così. Non mi ero mai sentita in quel modo, così desiderata, così felice. Era come se avessi tutto ciò che il mondo può offrire lì, in quella piccolissima stanza, in quella doccia così calda. Anche i nostri occhi continuavano a sfiorarsi, quasi non capissero se volevano guardarsi l'un l'altro o guardare i nostri corpi sempre più caldi. Infine lo vidi chinarsi e iniziare a lavarmi i piedi e le caviglie. Non stava scherzando, l'avrebbe fatto davvero. Il tocco delle sue mani era inebriante, e quel momento mi parve talmente intimo da scaldarmi il cuore. Temevo quasi di svegliarmi da un momento all'altro, e scoprire che era solo un sogno. Ma non era così, lui era vero, era lì con me. Allora affondai le dita nei suoi capelli scuri, avevo bisogno di sentirlo, di sentire che era tutto vero, che veri erano i suoi occhi che mi guardavano come nessun altro mai avrebbe potuto, le sue mani che mi sconvolgevano come non credevo fosse possibile e il battito del suo cuore che sembrava battere all'unisono con il mio. |
A quelle parole mi sentì strana. Era un sentimento misto fra paura e meraviglia. Quelle parole avevano qualcosa di veramente attraente. "Magia?" ripetei. Amavo la magia. Ricordai immediatamente tutti i cartoni animati che avevo visto da bambina e a quelli a cui stavo lavorando. La magia, nella maggior parte dei miei lavori, era una cosa normale, e tutti avevano poteri e facevano magie varie. Ma quella era la l'immaginario, ora eravamo nella realtà. Mi strinse la mano. Quel contatto mi fece battere forte il cuore. Sentivo il suo calore e non riuscivo ad allontanarlo. Poi quelle parole... Rimasi incantata ed arrossì. Era così strano, voleva che tornassi davvero? Accennai un lieve sorriso imbarazzato finché la frase di Ren non mi riportó alla realtà.
"Devo andare" dissi come fossi dispiaciuta. Perché mai? Non era forse quello che volevo? Andar via di lì con Ren? Eppure non riuscivo a staccargli gli occhi di dosso. Forse era davvero magico... http://uploads.tapatalk-cdn.com/2016...fd563bd014.jpg Inviato dal mio LG-K120 utilizzando Tapatalk |
Lessi il messaggio scocciata..vita privata..oh che sciocca..avevo scritto ero fuggita per amore con un uomo mio padre odiava..beh, in parte era vero a metà visto mio padre detestava Guisgard ma non era una fuga d'amore. Tamburello le dita sul tavolo nervosamente. .la polizia..io ero in guai seri ma Guisgard lo sottovalutava.
Presi il cellulare. .feci il suo numero e lo feci solo suonare poi mandai un sms "Guarda la mia manager mi tartassa..vuole gli mandi un sms per dirle sto bene e farà intervenire la polizia..ora ho pure la polizia che mi tallona e se mi trovano qui pure tu finisci nei guai..Guisgard. .dovremmo andarcene subito..so tu non hai problemi..ma io si come vedi..quindi vieni e andiamo via..mi spiace metterti fretta..io sono già pronta" . Feci fare un altro lungo squillo e iniziai a bere del caffè ma ero agitata ora..e nessuno qui a proteggermi. |
Aveva detto di dover andare via, eppure era ancora lì, desideroso del mio sesso. Ci scambiammo un bacio che non era un bacio, ma l'unione di due anime fuse in un solo respiro. E poi quella domanda fatta senza alcun pudore, a cui risposi con altrettanta assenza di vergogna.
"Mi piace quando mi metto in ginocchio e tu mi vieni dietro, stringendomi i fianchi per spingere meglio..." Inviato dal mio Z00D utilizzando Tapatalk |
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