Camelot, la patria della cavalleria

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Altea 15-10-2017 20.55.44

Mi svegliai di soprassalto..quel sogno..così strano eppure sembrava cosi vero, la voce di mio fratello che mi chiamava e poi quel drago.
Mi alzai e indossai un kimono e scesi le scale, ancora era notte e mi addentrai nel mio giardino privato, dove nessuno poteva avere accesso senza il mio permesso e solo le ancelle potevano camminarci quando ero presente.
Camminavo tra i viottoli di ciottoli di granito, marmo policromo e attorniati da siepi basse e rose profumate.
Mi fermai ad annusarne una purpurea, cercavo tranquillità dopo quel sogno.
Continuai il cammino lentamente, il vento sibilava tra gli alberi ben potati e alcuni mostravano le loro chiome che splendevano dei colori dell'oro, dell' alba e del tramonto. Il vento sibilava tra le varie canne di bambù poste vicino ai vari laghetti, ovunque vi erano disseminate siepi tagliate con delle immagini come dei cigni, le fontane gareggiavano tra chi trionfava di acqua irridescente, fresca e alta con i loro zampilli.
E mi sedetti di fronte a un laghetto, su una panchina di ferro cesellato con del quarzo; rivoli di acqua scorrevano da dei bambù tagliati e scendevano dentro di esso emanando quasi una melodia rilassante di acqua pura e attorno ballavano le ninfee con colori vivaci e dal profumo inebriante.
Riflettevo...quanto era bella Serenica ma si doveva combattere, se il mondo fosse stato bello e tranquillo come questo Giardino...quel sogno, altro non era quel Drago la rappresentazione del Male, ne ero certa e guardai la Cappellina accanto dedicata al mio Santo Protettore, San Michele Arcangelo, dovevamo sgominarlo come aveva fatto Lui.
Mio fratello, il Principe Parotazmi, invocava il mio aiuto..forse davvero lo invocava, e se non avessimo trovato il giusto combattente sarebbero stati guai seri.
Oh..ve ne erano...pure tra i nostri soldati e mi scappò una risata quando mio fratello mi colse in fragrante con uno di loro in un bacio sfuggevole..il malcapitato ogni giorno doveva eseguire 1000 flessioni e molto di più. Ma presupponevo mio fratello lo odiasse proprio per la sua bravura nel combattere ma io da quella volta non volli più parlare coi soldati..e lui aveva proprio il colore degli occhi di quell' acqua chiara del laghetto..ma io ero una Principessa, lui un soldato e forse era lontano e mi aveva dimenticata...presumo rimarrai zitella Altea!! ..e trattenni ancora una risata pensando all' ultimo pretendente principe che per avermi aveva dovuto battersi a duello con me e io lo battei facendolo scappare a gambe levate e quello era proprio il mio intento.
Avrei voluto, ora, ridere assieme a mio fratello e una lacrima liberatoria, finalmente, scivolò sul viso.
Chiusi gli occhi per rilassarmi e stesi la schiena sulla panchina, sapevo i giorni a venire sarebbero stati difficili.

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Clio 16-10-2017 15.36.02

Presi il foglio e lo lessi, Incuriosita.
Lo lessi una volta, due, e ogni volta i miei occhi si spalancavano sempre di più.
“Quel torneo sull’isola del drago?” Escalamai poi.
Velia me ne aveva parlato con entusiasmo, mai avrei pensato poi di andarci io.
Ma ora ero laika blond, e lei avrebbe anche potuto vincerlo, altroché.
“Accidenti!” Guardando sempre la lettera “Dubito sia un invito che si può rifiutare... è roba che scotta”.

Lady Gaynor 18-10-2017 15.24.25

Guardai i due con un'alzata di sopracciglia, palesando un leggero disprezzo.
"Che la nostra indipendenza sia uno svantaggio, è tutta una proiezione delle vostre menti..." risposi con un mezzo sorriso al loro supponente discorso.
Le parole che seguirono, tuttavia, avevano ben altro sapore. L'Aureo di Uaarania, l'unico fallimento della mia carriera di spia. L'avevo cercato per anni, imbattendomi in esso diverse volte, salvo poi apprendere che non era quello vero. In passato c'erano state diverse associazioni segrete sulle sue tracce, nate proprio con lo scopo di trovarlo e infliggere un duro colpo ai nemici della Chiesa. Quella per cui lavoravo io era chiamata la Rosa dei Venti, ma la sua attività era cessata nel momento in cui tutti avevamo cominciato a sospettare che l’Aureo potesse essere soltanto una leggenda. Ed ora, eccolo invece spuntare sulla famigerata Isola del Drago. Mi occorsero pochi istanti per sapere che avrei accettato.
"Non crediate che far leva sul mio amor proprio serva a qualcosa... Io so benissimo quanto valgo e lo sapete anche voi, altrimenti non sareste qui. Piuttosto, datemi qualche informazione in più, dato che l’Aureo potrebbe invece interessarmi..”

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Guisgard 18-10-2017 16.54.39

Elv sorrise.
“Beh, ci sono diversi modi...” disse a Gwen “... non so... invitarla ad una delle mie gare, ammesso sia appassionata di arti marziali... oppure pagarle un extra come massaggiatrice, oltre che come fotografa... o, magari, ricambiarle il massaggio.” Sarcastico.

Guisgard 18-10-2017 16.54.54

La donna guardò Nyoko e poi accennò un sorriso.
“Vergine...” disse “... se davvero è così, beh, i clienti pagheranno un extra allora. Ti lascio riposare... presto comincerai a lavorare.”
ed uscì, chiudendo la porta a chiave dall'esterno.

Lady Gwen 18-10-2017 16.58.53

Sorrisi scuotendo la testa.
Che tipo.
Già, quello che dico anch'io. Allora? Cosa rispondi al tipo?
"Credo che potrei benissimo accettare un invito, potrei anche fare qualche scatto extra, se le va" sorridendo.

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Guisgard 18-10-2017 16.58.55

Mentre Altea era nel suo giardino privato, tra ricordi e preoccupazioni, ad un tratto udì dei rumori poco lontani.
Provenivano dal cortile davanti al dojo, dove i soldati si addestravano.
E vide qualcuno.
Una figura mascherata che si allenava nell'antica e mistica disciplina delle arti marziali.
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Guisgard 18-10-2017 16.59.18

“Già...” disse il manager a Clio “... si tratta del più antico e prestigioso torneo del mondo... pare sia un Inferno...” la guardò “... tocca a te decidere... solo tu puoi scegliere se accettare o meno...”

Guisgard 18-10-2017 16.59.33

I due uomini sorrisero.
“Sappiamo ben poco...” disse uno dei due a Gaynor “... alcune fonti molte antiche affermano che l'Aureo possa essere stato spostato e condotto in un luogo inaccessibile ai più... Ordifren è un genio in fatto di Matematica e ha conoscenze quasi infinite... l'Isola del Drago è diventato il suo regno e se come pensiamo lui possa essere l'autore dell'Aureo, beh... due più due ed il gioco è fatto... l'Aureo di Uaarania potrebbe davvero trovarsi su quell'isola...”
“Lei quindi raggiungerà l'Isola del Drago nei finti panni di giornalista...” l'altro “... una copertura che le permetterà di poter assistere al torneo... naturalmente dovrà poi trovare il modo di girare sull'isola e scoprire se davvero l'Aureo si trova là... e in tal caso risolverlo...”

Nyoko 18-10-2017 17.00.59

"No!" urlai vedendola andare via.
"Non potete farmi questo! Io non farò mai quello che volete! Lasciatemi!" continuai ad urlare prendendo a pugni la porta.
Mi accascio sul pavimento dove scoppio a piangere in preda al panico.

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Altea 18-10-2017 17.06.02

Il vento, che si levò improvviso sull' isola, soffiò via quei pensieri ed inquietudini di una notte di mezz' autunno.
Ma qualcos' altro aveva destato la mia mente affollatta ovvero dei rumori vicino al mio giardino privato. Mi affacciai alla siepe e vidi, di fronte il maestoso dojo dove i nostri guerrieri si allenavano nelle arti marziali e fui attirata da un' uomo mascherato, il quale si stava pure addestrando con maestria.
Allora con un gesto non molto principesco salii sull' albero vicino e guardai il combattente...chi mai fosse e pure se eccellesse in bravura.

Lady Gaynor 18-10-2017 17.06.25

Ascoltai attentamente le parole dei due. Il compito era arduo, ma dovevo provarci.
"Sarei tentata di accettare, ma a patto che mi concediate ciò che ho chiesto... L'Aureo per le Flegee... Accettate?"

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Guisgard 18-10-2017 17.27.59

“Benissimo.” Disse divertito Elv a Gwen. “Allora accetto naturalmente i suoi scatti extra ed ovviamente si ritenga invitata per la mia prossima esibizione.” Guardò la lettera che usciva per metà dal suo giubbotto. “Magari non per quel torneo però...”mormorò.

Guisgard 18-10-2017 17.28.12

Nyoko picchiò più volte contro la porta e poi si abbandonò in un pianto disperato.
Era perduta.
La tratta delle bianche era un mercato clandestino e terribile e probabilmente nessuno sarebbe riuscito a tirarla fuori da lì.
Passò un'ora tra lacrime e paura, mentre la sera era silenziosa e buia fuori.
Ma ad un tratto cominciarono a sentirsi tuoni e poi a vedersi i bagliori dei lampi.
Il tempo sembrava cambiato velocemente.
All'improvviso l'intero edificio cominciò a sussultare.
Un attimo dopo le grida di paura delle altre ragazze nelle diverse stanze con i clienti iniziarono a sentirsi forte.
C'era il terremoto.

Guisgard 18-10-2017 17.28.26

Altea salì sull'albero e cominciò a spiare l'allenamento del misterioso combattente.
Si muoveva con leggiadria, grazia e velocità.
Le sue movenze sembravano imitare l'agilità della scimmia, la rapidità del serpente ed avevano la maestria del drago.
Adoperava un'affilatissima katana che usava come pochi altri sapevano fare.

Guisgard 18-10-2017 17.28.38

“Non possiamo giocarci il Destino ed il futuro di un intero popolo.” Disse uno dei due a Gaynor. “Siamo due funzionari e lei un'attrice di teatro. Il popolo Flegeese può vedersi negato sviluppo e benessere da noi tre? Se lei ama davvero la sua gente sa benissimo che Afragolignone è la più grande ed importante nazione di questo mondo e restare legata ad essa è quanto di meglio ci sia per la sua terra.”

Nyoko 18-10-2017 17.32.49

Rimasi a piangere, nascosta in un angolo.
Il temporale scoppiò ed io, che avevo sempre amato la pioggia, mi sentì ancora più in trappola, in quel momento.
Poi tutto prese a scuotersi ed io cominciai ad avere più paura.
Era scoppiato un terremoto ed io ero rinchiusa lì.
Mi alzai e ripresi a prendere a pugni la porta.
"Aiutatemi!" urlai con tutte le mie forze. Non volevo morire, non in quel modo e non lì.
Iniziai a pregare, sperando in un miracolo.

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Lady Gwen 18-10-2017 17.33.07

Sorrisi divertita ed annuii.
Questo incontro si era rivelato davvero interessante e nel frattempo, la pelle sotto le mie mani si era riscaldata talmente quasi da scottare.
Guardai poi la lettera che usciva per metà dal suo giubbotto e fra me e me mi chiesi perchè.
Ma non lo dissi.
"La mia poca competenza in materia mi obbliga a rimettermi alle sue parole, dunque accetterò il suo invito quando lei riterrà più giusto rivolgermelo" dissi, con un leggero sorriso.
In fondo, non mi cambiava certo qualcosa, quale che fosse la competizione.

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Altea 18-10-2017 17.33.40

Mi misi a guardare l' uomo mascherato..era incredibile si muoveva con agilità, forza e vigore mai viste e pure era mascherato, quasi bendato forse...e la sua katana sembrava imbattibile..ma ovviamente era la sua bravura, forza e mente che la guidavano ed ebbi un sussulto.."E' lui...si...me lo sento..il prescelto"...un gesto di giubilo e quasi caddi dall' albero emettendo un piccolo urlo ma la mia maestria di guerriera mi fece afferrarre subito un ramo...oh diamine...e ora? Maldestra che sei!!!

Guisgard 18-10-2017 17.58.25

“Quella busta è un invito...” disse Elv restando a petto completamente nudo mentre Gwen lo massaggiava “... un invito insolito... un torneo... su un'isola fuori dal mondo...” mormorò.

Guisgard 18-10-2017 17.58.49

L'urlo accennato di Altea bastò ad interrompere l'addestramento del misterioso combattente.
Questo si fermò, si slegò la benda sugli occhi e si voltò verso di lei, restando a fissarla.
“Attenta, avrei potuto ucciderti...” disse, rimettendo la katana nel fodero.

Guisgard 18-10-2017 17.59.21

Tuoni, fulmini e lampi.
Sembra la più potente tempesta mai abbattutasi sulla città.
Tutto tremava intorno a Nyoko, come un terremoto distruttivo.
Ad un tratto la porta si aprì ed entrò la donna.
“Presto, usciamo o ci crollerà tutto addosso...” disse alla ragazza “... presto, usciamo!” Gridò.
In quel momento si udì il pesante boato di un fulmine ed il tetto della stanza si squarciò in due.
Un fulmine allora si abbattè sulla donna, bruciandola viva davanti a Nyoko.
Dal tetto distrutto scese un incredibile figura che si reggeva sui fulmini incandescenti del cielo.
Guardò allora Nyoko e la fulminò con lo sguardo, letteralmente.
Poi solo il buio.
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Lady Gwen 18-10-2017 18.00.26

Ascoltai la sua spiegazione, mentre le mie mani si fermavano.
"E c'è un problema, riguardo quel torneo?" chiesi, curiosa sì, ma indispettita dal suo tono, con le mani ancora poggiate sulle sue spalle.

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Nyoko 18-10-2017 18.02.39

La donna aprì la porta ma fu un attimo.
Venne folgorata da un fulmine davanti a me ed io urlai.
Poi alzai gli occhi al cielo e una strana figura scese dal cielo.
Non riuscì a vederlo bene anche perché fulminò anche me e poi il nulla.

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Altea 18-10-2017 18.05.25

L' uomo si voltò verso di me e si tolse la benda, riponendo la katana.
Con un balzo agile e repentino seguita da una capriola in aria mi staccai dall' albero vibrando in aria per atterrare a terra in piedi ed incrociando le braccia...non curandomi dell' abbigliamento notturno ma fiera di avergli mostrato le mie abilità marziali.
"Sbaglio ma mi avete dato del tu...quindi non siete un soldato vero? Un mio soldato...sono la Principessa Altea...o forse siete un soldato impudente però dalle abilità davvero incredibili" iniziando a girargli attorno.."Mi avete graziata" a voce bassa "Devo ritenermi fortunata?" sorridendo misteriosamente..."Come mai siete qui ad allenarvi?" guardandolo in modo superbo...il tipo sapeva il fatto suo a quanto pare ma il buio della notte non mi permetteva di vederlo bene e presi una lampada appesa..ovviamente a Serenica avevamo la elettricità ma volevo il giardino avesse un sapore antico.

Lady Gaynor 18-10-2017 23.04.41

Di fronte ad una tale supponenza sentii la collera montarmi dentro.
"Statemi bene a sentire, voi due... Non c'è un solo abitante delle Flegee che non voglia l'indipendenza. Ciò che per voi può sembrare benessere, magari per noi non lo è. Il futuro di un popolo, del mio popolo, deve essere riposto nelle sue stesse mani e non in quelle di gente che si crede superiore, senza peraltro averne reale motivo..." Mi fermai a riprendere fiato, certi discorsi avevano il potere di farmi saltare i nervi. Ripresi dopo qualche secondo, con un certo nervosismo. "Dunque, se voi siete soltanto dei funzionari, riferite a chi di dovere la mia richiesta, altrimenti L'Aureo trovatevelo da soli... Ah, tra poco c'è lo spettacolo, devo finire di prepararmi..."

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Clio 19-10-2017 00.01.01

Redemptio
 
L'isola del Drago... un torneo millenario, una leggenda quasi, un suicidio.
Ma anche un posto dove nessuno mi avrebbe cercata, un posto dove la polizia penitenziaria certo non poteva raggiungermi, l'ultimo posto che gli sarebbe venuto in mente.
Già... ma io non ero Laika Blond, non ero la campionessa di arti marziali invincibile, ero una che aveva imparato a combattere a mani nude tra le mura di una prigione, non certo con i guantini tecnici in una palestra lussuosa.
No, ma avevo imparato, quello sì. Eccome...

Io ci ho provato, ad essere perfetta, a seguire le regole, ad andare bene a scuola, a comportarmi bene, a imbrigliare quella parte più estrema e incontrollata che sento bruciare dentro.
Eppure, sono finita qui...
Allora ho provato a tenere la testa bassa, a stare nel mio, a non dare problemi e a farmi scivolare addosso tutto quello che succede in questo inferno, ho provato a diventare invisibile.
Eppure, non è servito a niente, non è servito ad evitarmi guai, non è servito a proteggermi dallo schifo che c’è in questa prigione.
Anzi, sembrava che ovunque io andassi non fossi al sicuro, come se tutti i riflettori fossero puntati su di me.
Sì, come me lo ricordo bene quel periodo, il primo anno tra queste mura é stato un inferno, non che oggi sia tutto questo paradiso, intendiamoci.
Ci ho provato, si... ma ho fallito.
Non so esattamente quando fossi sprofondata nell’oscurità, quando avessi lasciato alla mia parte più intima, folle e perversa di venire fuori, di prendere il controllo di ogni cosa.
Forse è stata una cosa graduale, un’evoluzione così leggera e subdola che ha strisciato nel mio subconscio giorno dopo giorno ed è uscita allo scoperto senza che io potessi accorgermene o fermarla.
E ora era lì, sotto gli occhi di tutti, era lì pronta ad esplodere, fregandomene di tutto e tutti.
Oh si.. questa ero davvero io, avevo provato davvero a seguire le regole, essere perfetta ma la verità è che non lo sono affatto, la verità è che io ci sguazzo in questa oscurità, la verità é che questa parte di me è così inarrestabile è irresistibile che non solo non posso ma nemmeno voglio fermarla.
Perché è dannatamente bello abbandonarsi, essere libera, essere me stessa.
Poi non so se questa me più autentica, libera, possa trovare il suo posto nel mondo.
Ma sapete che c’è? Non mi importa.
Io sono io, e mai come in questo momento mi sento me stessa, mi sento libera da ogni condizionamento, regola, costruzione.
Lasciarsi andare, paradossalmente queste quattro mura maledette mi hanno ridato una libertà che avevo persino dimenticato di sognare.
Una libertà che ora nessuno potrà portarmi via, quella di poter essere me stessa.
Piaccia o no...
Sì, io ci ho provato ad essere perfetta, ma quello era prima.
Ora voglio solo essere me, con tutti i miei difetti, le mie follie, i miei vizi e le mie idee, le mie debolezze, le mie paure.
Tutto ciò che mi rende me stessa.
Perché sì, ci ho provato... ma quello era prima.
Quella era una me che non esiste più, una me stretta da catene ben più forti di quelle che ci stringono i polsi quando la guardia chiama.
Ora sono davvero me stessa, penso mentre butto verso il cortile la sigaretta di contrabbando ormai finita.
Sì, è un lusso qui, ma io posso permettermelo ormai.
Rientro e a un mio cenno, le due ragazze che stavano aspettando in silenzio si muovono, affiancandomi ognuna da una parte.
Sì, ho praticamente le guardie del corpo ora.
Non che mi servano, non più.
Non sono più la ragazzina che è entrata qui dentro, quella che doveva guardare dietro ogni angolo perché rischiava di essere aggredita.
Oh no, avevo passato gli ultimi anni ad allenarmi con Velia, e ora ero il suo alfiere più fidato. Lei mi aveva salvato la vita e non solo anni fa, e la mia lealtà era assoluta.
Velia era stata una combattente, una vera e indomita guerriera, era dentro per omicidio, come me, aveva spaccato la testa ai due delinquenti che l’avevano aggredita quando era una bellissima giovane ragazza... “la ragazza sbagliata” come dice sempre lei.
Non si è mai pentita di aver barattato la libertà con l’essersi difesa, non si è mai pentita di aver reagito, e anche per questo non vedrà mai più la libertà.
Ora di quella ragazza non restava più nulla, il tempo aveva disegnato forti solchi sul suo viso e l’egemonia che aveva costruito all’interno del carcere aveva bisogno di nuove braccia per essere difesa.
Per quello mi ha salvato, anni fa, per questo mi ha preso sotto la sua ala: dice che si rivede molto in me, una giovane ragazza con l’accusa di omicidio che le pende sulla testa, e vent’anni da scontare.
È lei che mi ha insegnato tutto quello che so, i suoi allenamenti erano duri, terribili, implacabili. Anche nella mia cella non avevo tregua, dovevo plasmare il corpo in modo che fosse pronto, che fosse una macchina da guerra, in modo che tutti sapessero che non si dovevano permettere di toccarmi, insultarmi, che non ero la moglie di nessuno, nè il corriere, nè la spia, che ero intoccabile.
Ora lo sanno, oh se lo sanno... sono passati anni da allora, e io a stento ricordo la ragazza che ero prima, ma so bene che donna sono diventata.
Sono diventata quella a cui nessuno intralcia la strada, quella a cui non fare uno sgarro, quella a cui si serve il boccone più buono.
Ora sono io, il braccio armato di Velia, ho conquistato il rispetto a suon di pugni, calci, ossa rotte e costole fracassate.
Lei mi ha salvato, addestrato, ora io ripulirò questa prigione per lei, eliminando l’unica minaccia che davvero può impensierirci: le nostre rivali di sempre.
Oggi è il momento decisivo: o noi o loro.
“Andiamo...” con voce atona alle due tizie “Quelle drogate non hanno scampo...”.


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In un attimo avevo deciso, guardai il manager e annuii.
"Sai che non rifiuterei mai una sfida tanto stimolante..." sorridendo "Ne va della mai reputazione, di quella di Lonewolf... combattere e perdere è un conto, rinunciare un altro... quindi andrò!" decisa.

Guisgard 19-10-2017 00.05.24

“Nessun problema...” disse Elv a Gwen “... almeno nessun problema tecnico, diciamo così... è solo che... è un torneo molto diverso da quelli a cui ho sempre partecipato... sembra avere regole diverse, al minimo indispensabile... inoltre non è chiaro chi siano tutti i partecipanti... e poi quell'isola... è così misteriosa... mah...” scuotendo il capo scettico “... perchè si è fermata? L'ho distratta con le mie chiacchiere?” Sorridendole.

Guisgard 19-10-2017 00.06.28

La Banda delle Tarantole...
Il ghigno di Ryusei...
Le parole di quella donna...
I gemiti delle ragazze e dei loro clienti...
I tuoni...
I fulmini...
I lampi...
Il palazzo che sussultava...
La donna arsa viva dal fulmine...
La figura scesa dal cielo tra le folgori...

Nyoko riaprì gli occhi di colpo.
Impiegò qualche istante per realizzare dove fosse.
Una stanza riccamente arredata, in stile orientale, con essenze diffuse nell'aria.
Era stesa su un letto con lenzuola di seta profumate e si accorse di essere completamente nuda sotto le coperte.
https://i.ytimg.com/vi/TTYDZydyvD8/hqdefault.jpg

Guisgard 19-10-2017 00.07.06

I due uomini si scambiarono una rapida occhiata e poi si alzarono.
“Riferiremo a chi di dovere quanto da lei chiarito.” Disse uno dei due a Gaynor. “Chissà... magari un giorno il legame tra voi ed Afragolignone si spezzerà davvero ed ognuno riprenderà la propria strada.” Con tono ambiguo, quasi profetico. “Dopotutto è giusto che ognuno viva tra i propri simili.”
La salutarono con freddezza ed andarono via.

Nyoko 19-10-2017 00.10.29

Decine di immagini mi passarono per la mente finché non mi svegliai.
Non capivo dove fossi e mi guardai intorno.
Serbava una bella stanza ma non mi portò tanto. Mi misi a sedere sul letto, notando poco dopo di essere completamente nuda. Afferrai le lenzuola e mi coprì il più possibile, cercando qualcosa da usare come arma. Una lambada posta sul comodino sarebbe andata più che bene.
L'afferrai e mi tenni attenta e circospetta.

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Guisgard 19-10-2017 00.11.40

Il manager guardò Clio col viso sotto quella crema tonificante.
“Ovviamente” disse finendo il suo bicchiere “dovrai indossare la maschera per tutto il tempo del torneo... Lonewolf è stata invitata...”

Lady Gwen 19-10-2017 00.12.19

"Oh, capisco..." dubbiosa "Beh, spero che vada tutto bene, la competizione e il resto."
Poi ridacchiai divertita, ridestandomi.
"La stavo ascoltando..." dissi io, riprendendo a massaggiargli le spalle.

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Guisgard 19-10-2017 00.22.44

La seta profumata e delicata delle lenzuola accarezzavano la pelle nuda di Nyoko, avvolgendola in una sorta di vellutata carezza su tutto il suo corpo.
La ragazza si coprì ben bene ed afferrò una ricca lampada dai drappi dorati come arma, verso chissà quale nemico.
Trascorsero lunghi minuti.
Poi ad un tratto qualcuno bussò.
Entrò allora un uomo.
Aveva ricchi abiti orientali ed un cappello di paglia.
Come la figura scesa dal cielo sui fulmini.
Si tolse il cappello e mostrò il suo volto.
“Benvenuta.” Disse fissandola.
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Guisgard 19-10-2017 00.22.57

Elv rise.
“Beh...” disse “... permette mi metta comodo?”
Allora si stese sul divanetto accanto a lui, per farsi massaggiare meglio.
“Mi sta quasi convincendo, sa?” Guardando Gwen. “Ad assumerla come massaggiatrice personale.” Facendole l'occhiolino.

Lady Gaynor 19-10-2017 00.23.42

Finalmente quei due se ne andarono, lasciandomi sola coi miei pensieri. Avrei tanto voluto trovare l'Aureo, ma odiavo il giogo dell'arroganza a cui era sottoposto il mio popolo.
Guardai l'orologio, era quasi l'ora di andare in scena. Finii di prepararmi ed uscii, raggiungendo il resto della troupe.

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Nyoko 19-10-2017 00.25.50

Rimasi in attesa per qualche minuto finché qualcuno non bussò. Puntai la lampada verso la porta vedendo poi entrare un uomo con un cappello di paglia, simile alla figura che avevo visto scendere dal cielo.
"Che cosa vuoi da me?" dissi terrorizzata.
"Non osare avvicinarti! O giuro che ti spacco la testa in due!"

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Clio 19-10-2017 00.27.26

Guardai il manager nascondendo un sorrisetto.
Ancora meglio!
"Naturalmente... non c'è neanche da dirlo..." sorridendo e tornando a sistemarmi.
"Dovrò allenarmi parecchio immagino, e preparare le mie cose per la partenza..".
Cose che non avevo nemmeno idea di dove fossero.
"Ci pensi tu, per favore? Dev'essere tutto pronto il prima possibile..".

Lady Gwen 19-10-2017 00.29.04

Alzai un sopracciglio mentre lo guardavo e restavo seriamente sorpresa.
Ah, bene...
Alzai gli occhi al cielo e mi avvicinai a lui, sedendomi sul bordo del divanetto, mentre le mie mani scorrevano sulla sua schiena in un movimento più lento.
Voleva approfittarne?
Bene, lo avrei fatto anche io.
"Cappuccino e cornetto? Dal bar qui accanto?'' chiesi, ironicamente, roteando gli occhi.

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Guisgard 19-10-2017 00.30.00

Gaynor lasciò il suo camerino e raggiunse gli altri membri della compagnia, cominciando così le prove per il loro spettacolo.
Ad un tratto però, durante le prove, uno dei custodi del teatro si avvicinò al palco.
“Madame...” disse a Gaynor “... una telefonata per lei...” indicandole la portineria dove c'era il telefono.


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