"Sì, lo credo anche io.." annuendo e seguendolo nel passaggio segreto.
La stanza era come l'avevamo lasciata, con i suoi dvd vuoti e i suoi misteri.
Nemmeno il mio cellulare era stato utile, niente di niente.
Tutto inutile.
Scossi la testa, sconsolata.
"Già, inutile..." sospirai.
Ma poi una voce mi fece sobbalzare, e istintivamente mi voltai verso chi aveva parlato.

Altea puntò la pistola contro la misteriosa figura, con Gwen ed Elv che assistevano poco lontani.
"Attenta." Disse Hiss. "Lo hai in pugno ormai."
"Non temete..." ad un tratto una voce "... mi occuperò io di questo fantomatico spettro." Era Phoemnisk appena giunto, anche lui armato di una pistola che teneva puntata verso il fantasma.

Cristiano e Destresya si voltarono di scatto e videro sulla porta un uomo anziano.
Loro non lo conoscevano, ma i lettori avranno compreso che si trattava del vecchio bottegaio, probabilmente fuggito dalla polizia.
"Mi avete reso un grosso favore..." disse "... cercavo questa sala da anni... u a cinquanta a credo."
"Chi siete?" Cristiano.
"Non è facile a dirsi, signore." Fece il vecchio. "Ci sono cacciatori di Nazisti, di tesori, di taglie e persino di talenti sportivi... io, diciamo, sono un cacciatore di demoni." Sorridendo.

Apparve un uomo anziano, che lì per lì non sembrava minaccioso.
Non era armato o altro.
Chi era?
Cosa significava tutto quello?
Appena parlò fu chiaro che non era il propietario di tutto quello, bensì qualcuno che come noi cercava di scoprirlo.
Da molto più tempo di noi, a quanto pareva.
Disse di essere un cacciatore di demoni.
La faccenda era sempre più interessante e bizzarra.
"Che cos'è questo posto? Voi lo saprete, se l'avete cercato tanto a lungo.." guardando il vecchio con aria interrogativa.

"Questa sala, ragazza mia, è dove il nostro Phoemnisk ha nascosto il suo segreto..." disse il vecchio a Destresya "... il segreto del suo successo... sono settant'anni ormai che la fortuna lo bacia... donne, ricchezza, potenza, prestigio, eterna giovinezza..."

Si era in pugno ormai ma arrivò Phoenmisk.. Voleva sparare lui.. Non so perché ma non mi fidavo di quell'uomo poi ebbi un fremito.. "E se l'uomo incappucciato voleva veramente togliergli tutto i quadri che aveva impunemente sottratto alla chiesa e respirai lentamente.
Mirai alla gamba, dove potevano essere le gambe e sparai... Tutte le ore al piattello dovevano essere servite.. No, non mi fidavo di Phoenmisk.

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Altea sparò ed il presunto fantasma cadde a terra gridando di dolore, col sangue che usciva dalla gamba ferita.
"Attenta a non colpire nessuna delle opere presenti qui..." disse Phoemnisk ad Altea "... valgono più degli uomini."

Sgranai gli occhi a quelle parole.
"Settant'anni?" sconvolta "Vuol dire che è riuscito ad avere l'eterna giovinezza?" sbattendo le palpebre.
"Questo spiegherebbe il tuo Minsk.." a Cristiano "Non dicevi che è stato questo Minsk a rubare quell'affresco? Anni fa, un miliardario esperto d'arte poi svanito nel nulla.." pensierosa.
"E qual è questo segreto?" tornando a rivolgermi al vecchietto "Come possiamo trovarlo?" incuirista.
Ormai volevo sapere ogni cosa di quella faccenda.

Vidi l'uomo mascherato cadere a terra e sanguinare.. "Altro che fantasma" esclamai a bassa voce accorrendo verso lui a terra e puntandogli la pistola alla tempia.. "Io sono una esperta di arte signor Phoenmisk, potrei rovinare queste bellezze?". Poi guardai l'uomo mascherato premendo il grilletto.. "Ti togli la maschera da te o devo ammazzarti.. Chi siete" facendo segno ad Hiss.

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"Questo è il punto..." disse il vecchio a Destresya, guardandosi intorno "... qualunque c8sa sua è nascosta qui dentro..."
"Ora capisco..." fece Cristiano "... tutti questi dvd vuoti... sono una copertura... fra essi ci sarà per forza di cose quello vero... quello in cui Phoemnisk ha nascosto il suo segreto..."
"Molto probabile, amico mio." Annuendo il vecchio.

"Ti conviene fare come ti dice Altea." Disse Hiss al fantasma.
Quello allora si tolse la maschera, mostrando il suo volto.
Era il giovane nipote del vecchio della bottega.

Sembrava incredibile, tutto quello solo come copertura per il suo segreto.
Incredibile, sì, ma decisamenre ingegnoso.
"Allora cerchiamolo!" annuii vigorosamente "Cerchiamolo tra tutti questi dvd, a costo di meterci tutta la notte!" dissi, decisa.
"Se uniiamo le forze riusciremo a trovarlo, non credete?".

Rimasi stupita.. "Tu.. Perché.." già non mi fidavo di Phoenmisk e guardai il ragazzo "Hiss ferma il ragazzo" mi voltai verso Phoenmisk.. "E ora signor Phoenmisk che farete.. Ma questo uomo non vi sta mica rubando le vostre opere.. Quanta bellezza non trovate?" lo odiavo perché aveva confiscato ciò che non era suo e tenevo il grilletto pronto ma sorridevo con la faccia da Angelo.. "Il ragazzo è mio.. Voi che mi darete in cambio?"

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"Si, certo." Disse Cristiano a Destresya.
"L'unione fa la forza." Ridendo il vecchio.
I tre allora si misero in cerca del famigerato dvd X.

"Dovrà uccidermi" disse Phoemnisk ad Altea "o sarò io ad ucciderla." Puntando la pistola contro di lei e caricando il colpo.

A quelle parole lo guardai con sfida.. "Siete un assassino.. E perché mai.. Volete uccidermi se volevate pure la nostra consulenza.. Era un bluff? Lo avevo pensato" e lesta indietreggiai, alzai pure io la pistola mirando e sparando alle gambe però prima e subito gettandomi dietro la colonna.. Io non ero un assassina ma se mi costringeva lo uccidevo davvero.

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Attendemmo, finché non lo vedemmo di nuovo!
Era ben visibile, ora non ci sarebbe scappato!
Improvvisamente arrivò Phoemnisk, si sentì uno sparo di pistola, ma non fu lui a sparare.
La figura cadde a terra sanguinante,

altro che fantasma...

scoprimmo il suo volto e... Era il ragazzo.
Il nipote del vecchio.
Lo sapevo che doveva entrarci lui, non poteva essere altrimenti!
Questo piccolo bastardo!
Oh ma ora non aveva più scampo, avevamo messo fine alla sua messinscena.
"Elv, chiama la polizia ed un'ambulanza, per favore."
Ad un certo punto sentii un altro sparo in direzione di Phoemnisk.
Era stata quella donna.
"Ma è impazzita?!" le urlai, mentre nel frattempo la codarda e vigliacca si era nascosta dietro una colonna, comodo così "Se la porti via, quella stupida pazza" ad Hiss, furente.
Poi mi avvicinai al capo.
"Sta bene?" per accertarmi che non lo avesse colpito, o almeno lo speravo.

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Per l'ennesima volta quella donna, che non si capiva perché avesse un carattere così acido da nemmeno parlarmi, rovino' tutto. La scorsa volta fece andare via la figura incappucciata facendo la foto e ora ci mancava fosse colpita da un proiettile. Sentii le sue parole.. Forse non si rendeva conto qualcosa non andava in Phoenmisk e aveva rovinato tutto il piano. Meritava di essere presa a trivellate. La sottoscritta se ne stava dietro la colonna per controllare se Phoenmisk era colpito o dargli il colpo di grazia finale e guardai Hiss.. "Ha rovinato tutto il lavoro fatto fino ora da noi.."alzando gli occhi al Cielo.

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Tutto accadde velocemente.
Altea sparò prima al fantasma, che si rivelò essere il giovane bottegaio, poi addirittura Phoemnisk, subito soccorso da Gwen.
L'uomo però non era stato colpito, visto appariva in ottima salute.
“Sta tranquilla, Gwen, sto bene...” disse “... quella fanatica mi ha mancata... presto, chiamate subito la polizia, così che arresterà entrambi... il ragazzo e lei...” indicando Altea.
Hiss ed Elv assistevano stupiti.
“Fermi, aspettate...” mormorò Hiss, ma subito Elv lo aggredì.
Tra i due cominciò una violenta colluttazione.

Annuii sollevata vedendo che stava bene.
"Non si preoccupi, Elv l'ha chiamata, saranno qui a momenti" lo rassicurai.
Ad un certo punto Elv ed Hiss iniziarono a litigare.
"Elv! Ti prego, basta!"cercando di separarli.

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Ma erano tutti impazziti, andai dal ragazzo ferito a terra.. "Ho dovuto farlo.. Dovevamo sapere la verità ma proprio perché non mi fido di Phoenmisk ti ho ferito solo.. Lui ti avrebbe ammazzato.. Dimmi perché vieni qua".
Se quella ficcanaso non si fosse intromessa.. Era chiaro.. Se Phoenmisk voleva lo aiutassimo prima perché dopo mi aveva minacciato di morte quando io gli ero andata vicino senza minacce.


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La zuffa tra Hiss ed Elv non cessava, anzi aumentava di intensità e i due se le davano senza risparmiarsi.
Intanto Altea si era avvicinata al giovane ferito che gridava per il dolore.
“Ferma...” disse Phoemnisk puntando la pistola verso Altea “... getta a terra la pistola o farò fuoco... sei una fanatica pericolosa.” Con tono deciso.
Gwen era accanto a lui.

La zuffa fra loro non accennava a diminuire, anzi aumentava.
Intanto Phoemnisk teneva sotto scacco la donna con la pistola.
Ero divisa, se aiutare lui o Elv.
Alla fine decisi di andare da Elv.
Che le sparasse pure, era solo d'impiccio.
Così mi avvicinai e a fatica tirai Elv.
"Hey, basta! Basta. Che ti è saltato in mente?" sconvolta a lui.

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Il ragazzo non rispondeva quando arrivo' Phoenmisk e con un gesto repentino mi alzai e lo strinsi veloce al collo dietro di lui puntandogli la pistola alla tempia.. "Dovevo farla fuori prima ma non sono solita uccidere.. Fanatica io.. Lei è un ladro, ha sottratto questi quadri e opere d'arte a chiese e monasteri..questi quadri devono tornare laggiù".

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Gwen corse da Elv e lo tirò via, facendo terminsre la lite con Hiss.
In quel momento arrivarono i vigilanti ed i custodi che subito immobilizzarono Hiss.
“Conto fino a tre...” disse Phoemnisk ad Altea che lo teneva bloccato puntandogli la pistola “... o fai fuoco o ti spezzerò il braccio...” con un ghigno di chissà che ha già vinto.

La lite terminò per fortuna e subito arrivarono vigilanti e custodi ad immobilizzare Hiss.
Feci loro un cenno affinché si occupasse anche di quella psicopatica che aveva preso in ostaggio Phoemnisk e rischiava di fargli del male.

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"Ci ha preso in giro tutti signor Phoenmisk, certo potrei andare in prigione per una giusta causa. Se morirà i quadri torneranno nei conventi e nelle chiese di Afragolignone o dove erano prima ma voglio vedere in faccia colui che ucciderò.. Non uccido alle spalle" lo girai e gli sparai un colpo secco al cuore, senza pietà.

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"Anche se dovessi morire, queste opere resteranno nei musei, nelle gallerie d'arte, nelle mostre ed in ogni altro luogo in cui tutti potranno vederle e godere della loro bellezza." Disse Phoemnisk guardando in faccia Altea. "Mai più nelle chiese e nei monasteri. Sono patrimonio di tutti ed i chierici non manipoleranno più l'arte per iloro scopi."
Poi Altea sparò, diritto al cuore.
Un attimo dopo Phoemnisk si accasciò sul pavimento senza più vita.
Tutto ciò davanti a Gwen ed agli altri presenti.

Lo guardai a terra.. "Infatti.. Siete voi ad averli sottratti all'arte.. Facendoli vostri e prendendoci in giro". Un ghigno di disprezzo vedendolo a terra, d'altronde era stato lui prima a puntarmi la pistola per uccidermi senza che io gli avessi detto nulla.. O io o lui.. Questo mi aveva detto.. questo uomo nascondeva qualcosa di oscuro.

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Sentii le parole di Phoemnisk, un attimo prima che si accasciasse al suolo senza vita.
Quello sparo mi rimbombava nella testa ancora e ancora.
Agii d'impulso.
Presi una pistola dalla cintura di un vigilante e le sparai ad una gamba, per immobilizzarla.
"Arrestatela, e arrestate anche il ragazzo" ai vigilanti.

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Gwen fu lesta a prendere quella pistola ed a cogliere Altea di sorpresa, che era rivolta ancora con disprezzo verso il cadavere di Phoemnisk, ferendola ad una gamba.
Subito i vigilanti ed i custodi, tutti armati, circondarono Altea.
“Ferma o spariamo.” Disse uno dei vigilanti. “L'arma a terra e mani sopra la testa. Subito.”
Ora lei non aveva più via di scampo.
“Arrenditi, o ti uccideranno...” Hiss.
Infatti la gamba ferita faceva perdere molto sangue ad Altea ed in breve avrebbe avvertito forti capogiri.

I vigilanti la circondarono e la sua ferita continuava a perdere sangue.
Non che mi importasse, beninteso.
Ormai non aveva più via di scampo ed io ancora non riuscivo a capacitarmi del fatto che Phoemnisk giacesse lì, esanime, la persona che aveva creato tutto questo, ora morta per una fanatica.
Era accettabile?
No, non lo era, per niente.

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Sorrisi a Cristiano e annuii.
“Siamo Diabolik ed Eva Kent, no?” Divertita.
Allora iniziammo a cercare e cercare e cerare.
Doveva pur esserci da qualche parte.
Prendemmo dvd per dvd esaminandolo, guardandolo.
Non ci sarebbe sfuggito.

Erano centinaia, poi divennero migliaia, infine raggiunsero il milione.
Aumentarono ancora, senza sembrare mai di voler terminare.
Era un mondo di dvd, tutti vuoti.
ERa avvilente, fiaccante quella ricerca.
Una ricerca assurda.
Poi infine, all'ennesimo dvd inserito nel lettore da Destresya, apparve qualcosa sul monitor....

Era Phoemnisk, immerso nella sua vasca, guardandosi riflesso ad uno specchio.
Si stava registrando con un vecchio proiettore, forse per qualche documentario, quando incredibilmente la sua immagine riflessa si animò.
"Amico mio..." disse l'immagine.
"Com'è possibile?" Stupito Phoemnisk.
"Lascia perdere... piuttosto... vuoi fare un buon affare?"
"Chi sei?"
"Un buon affare... lo vuoi un amico vero? Uno che ti ritroverai anche quando sarai nei guai, persino all'Inferno."
“E' uno scherzo?”
“Ti sembra uno scherzo?”
“Cosa vuoi da me?”
“Esserti amico.”
“Perchè?”
“Tutti abbiamo bisogno di amici.”
“Io...”
“Dammi retta, un amico è una gran cosa... posso aiutarti sai? Hai stoffa, talento, grandi idee, insomma sei un genio. Ma hai un limite... hai poco tempo... davvero pensi di poter cambiare il mondo con una misera vita? Dammi retta... accetta la mia amicizia... io ti aiuterò qui... e tu dall'Altra parte quando sarà...”
“Altraparte?”
“Si, hai capito benissimo... un patto, ecco... io ti offrirò la giovinezza... questo filmato... sarà esso ad invecchiare, mentre tu resterai giovane... conservalo quindi con cura, amico mio... se si guasterà, tu perderai tutto...”

“Assurdo...” incredulo Cristiano.

Ad un tratto la rossa isterica prese la pistola e iniziò a sparare alla mia gamba senza una motivazione valida in quanto io avevo ucciso Phoenmisk per legittima difesa ma anche perché aveva destato i miei sospetti visto ciò che mi aveva narrato Iasefol.
Ascoltai Hiss ma poi persi i sensi.

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Altea in breve perse i sensi, accasciandosi accanto al corpo di Phoemnisk.
Un attimo dopo, incredibilmente, lui si rialzò, come se nulla fosse.
Non presentava ferite, nulla di nulla.
"Arrestate lei e quel ragazzo." Disse ai vigilanti.
"Ma... com'è possibile? Non è riuscita a colpirvi?" Incredulo Elv.
"Non ha una buona mira." Sorridendo Phoemnisk, per poi guardare Gwen complice.
"Arrestate anche me allora!" Gridò Hiss, subito poi immobilizzato dai custodi.

Niente.
Niente di niente.
Niente di niente di niente.
Erano tutti vuoti, tutti vuoi, tutti!
Il tempo passava e noi non trovavamo un risultato che fosse uno.
Niente.
Cominciavo ad impazzire.
Finché... il numero 275890, si animò.
“Ci siamo!” Mormorai a Cristiano, prendendolo per un braccio.
Restai a guardare con gli occhi fuori dalle orbite.
Era assurdo, era sempre più assurdo.
Allora lui..
Avevo gli occhi sgranati.
“Ha fatto un patto col diavolo....” sussurrai poi, gli occhi ancora fissi sul monitor.
“Se distruggiamo il dvd allora distruggiamo lui??” Guardando gli altri due e poi il dvd.
“Dobbiamo fermarlo...” sussurrai poi rabbrividendo.

Si accasciò a terra, e per più di un attimo sperai non si trattasse di un semplice svenimento. Ma in quell'istante Phoemnisk si alzò, vivo e vegeto.
Ma come era possibile?!
No, quella... Quella lo aveva colpito, era morto!
Ricambiai appena con un sorriso altrettanto complice.
Ordinò poi di arrestarli, e pregai che si sbrigassero, e anche Hiss fu immobilizzato.
Sentii improvvisamente soddisfazione e felicità, perché giustizia era stata fatta e non avrei potuto sentirmi meglio.

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“Si, estragga quel dvd e lo spezzi in due.” Disse il vecchio a Destresya.
“Fallo subito.” Cristiano fissandola.

Avevo il cuore che batteva forte, fortissimo.
Presi il dvd, e lo porsi a Cristiano.
“Insieme...” sussurrai guardandolo negli occhi “Spezziamolo insieme, subito!”.