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Alzai il capo lasciandomi avvolgere da quel flebile ma ancora tiepido tepore del sole del meriggio, chiusi gli occhi e mi lasciai avvolgere dal rumore delle onde, che pure si infrangevano sulla scogliera del promontorio del mio palazzo.
Mi alzai di malavoglia, sfoderai il mio migliore sorriso e mi incamminai verso la stradina che dalla spiaggetta saliva poi al promontorio del mio Palazzo. Percorsi un bel pezzo di strada a piedi finchè entrai nel giardino del Palazzo, chiesi ai servitori di portarmi un asciugamano profumato di lavanda per asciugarmi i piedi e togliermi la sabbia...più che altro non volevo sorbirmi paternarli. http://www.toddalcott.com/wp-content...0/06/00661.jpg |
"Posso andare alla locanda, stasera. Di solito lì si sa tutto ciò che succede, tutti i clienti sono sempre aggiornati su cosa accade sull'isola e chiedere un po' in giro" dissi a quel punto.
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Altea, anche se di malavoglia, tornò al suo palazzo.
Qui fu subito accolta da alcuni schiavi, tra cui Babù, il grosso schiavo di colore e Neira, la sua giovane moglie, anche lei con la pelle nera. “Vostro padre vi ha cercata a lungo, madama.” Disse la donna ad Altea. “Sarà meglio andiate da lui, Misericordia!” Esclamò preoccupata. |
I due schiavi...anzi per me erano come amici, sempre premurosi con me fin da bambina...mi portarono l' asciugamano, rimisi le scarpe e sorrisi a Babù e Neira.."Vado, vado...sembrate allarmati proprio come quando fuggivo da Palazzo da bambina" ed entrai dall' enorme portone, speravo comunque non fosse successo nulla ed entrai nel grande salone attraversando i vari corridoi "Padre, eccomi, che succede?" pensando di trovarlo lì, ogniqualvolta mi aspettava preoccupato anziché nel suo studio privato quando era rilassato.
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“Si, buona idea...” disse annuendo Gustav a Gwen “... chissà che tu non riesca a scoprire qualcosa...” fissandola “... ora però rimettiamoci al lavoro... andrai alla locanda dopo che avremo chiuso la bottega.” E ripresero a lavorare fino alla sera, quando finalmente la fucina chiuse i battenti.
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Altea entrò nel solone e vi trovò suo padre.
Gerard De Bastian le lanciò un'occhiata severa. “Benedetta ragazza...” disse scuotendo il capo “... possibile che tu non cambi mai? Non siamo più sul continente. Quest'isola è in buona parte ancora selvaggia e di certo non è il posto ideale per andarsene in giro. Soprattutto per una nobile dama.” |
"Certo" annuii e ci rimetteremo al lavoro.
Proseguimmo senza pause fino a quando il crepuscolo mutò definitivamente in sera. Allora la fucina chiuse i battenti per quella giornata, lasciandomi libera di raggiungere la locanda. Il locale mi accolse col profumo dei patti caldi e l'odore di fumo ed alcol che aveva ormai completamente impregnato l'intero ambiente in legno. La confusione era palpabile, come sempre e subito mi diressi al mio tavolo preferito, quello all'angolo in fondo non distante dal bancone del locandiere, pronta ad ordinare e a tendere le orecchie in caso avessi sentito qualche discorso inerente a ciò che cercavo di scoprire.https://uploads.tapatalk-cdn.com/201...c113bc55ab.jpg Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
La locanda era abbastanza affollata, con quasi tutti i tavoli occupati.
Gwen scelse come al solito il suo preferito, tendendo con attenzione le orecchie verso i discorsi che si sentivano in quel posto. Nessuno però sembrava parlare dei fatti che interessavano la ragazza. Ad un tratto però Gwen notò un volto familiare. Infatti ad un tavolo era seduto Masperio, impegnato a bere del buon rum ed a consultare un manuale di diritto. Dopo qualche istante per un individuo entrò nella locanda. Era alto e magro che subitò notò Masperio e lo raggiunse al suo tavolo, per poi sedersi con lui. https://m.media-amazon.com/images/M/...3ODU3._V1_.jpg |
Non appena scesa dalla carrozza, mi venne incontro un servitore di Lord Corcion, avvisato del mio arrivo.
“Si sono io...” annuii “Puoi occuparti dei bagagli, poi desidero fare un giro della villa il prima possibile!” Spiegai. Era meglio non perdere tempo, e capire subito come fosse la situazione della villa che mi veniva affidata. Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk |
Ordinai un piatto di stufato con un bicchiere di vino, mentre rimanevo ben attenta a ciò che potevo ascoltare.
Chiacchiere, chiacchiere, chiacchiere. Solo chiacchiere. Possibile che nessuno parlasse di qualcosa di interessante? Sbuffai sonoramente sentendo solo discorsi inutili e banali. Poi, però, notai Masperio ad un tavolo. Interessante. E un attimo dopo, fu raggiunto da un tizio. Ancora più interessante. Tesi allora ancor più le orecchie verso il tavolo e cercai di ascoltare. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Maifren annuì a Destresya, caricando i suoi bagagli sul carretto.
Poi insieme lasciarono il porto e raggiunsero la grande villa di Lord Corcion verso l'interno, poco prima della vasta ed inospitale giungla. Si trattava di una vasta e ricca tenuta, circondata da ampie piantagioni. Arrivarono e subito il servo portò dentro i bagagli di Destresya. Poi le consegnò una lettera di Lord Corcion. |
Gwen tese le orecchie in direzione del tavolo di Mansperio e dell'altro tizio.
“Io vi smaschererò...” disse al nuovo arrivato. “Davvero?” Questi. “E con quali prove?” “Le troverò.” Fissandolo Masperio. “E con quale accusa?” “Fate voi...” rispose Masperio “... reato di strage... di appropriazione indebita... e persino di abuso di potere, visto c'erano dei militari.” “State attento...” sorridendo l'altro “... anche io ho fatto indagini su di voi...” “Non ho nulla da nascondere e non temo le vostre velate minacce!” Adirato Masperio. "Purtroppo per voi, sua eccellenza il governatore è dalla mia parte." Ridendo piano l'altro. |
Ascoltai e capii che si stavano accusando a vicenda.
Ma il nuovo arrivato sembrava in vantaggio, visti gli agganci col governatore. Masperio parlò di nuovo di prove, come aveva detto a noi, le stesse prove che comprendevano la pistola. Intuii dunque che ciò che ci aveva detto alcune ore prima doveva essere la verità, sebbene l'altro uomo non avesse di Masperio un'opinione del tutto immacolata. Ma dopotutto, sua quest'isola erano in pochi ad averla. Rimasi ad ascoltare per carpire altri dettagli, fra un boccone di stufato e un sorso di vino. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
La villa era davvero bella, elegante, imponente.
Lord Corcion aveva sempre avuto buon gusto, questo sicuro. Dopotutto, quella vacanza poteva rivelarsi più interessante di quanto pensassi. Da quanto non mi prendevo una pausa? Il servitore mi portò una lettera di Lord Corcion. La presi e iniziai a leggere. |
Gwen continuò a prestare attenzione a quel tavolo poco distante dal suo.
“Beh, ora vi saluto...” disse l'uomo a Masperio “... ho giusto un appuntamento col giovane figlio del nostro governatore.” “Le vostre potenti amicizie” Masperio “non vi aiuteranno affatto. Vi cacceremo dalla nostra isola.” “Siete solo dei fanatici.” Ridendo l'altro. “Le vostre superstizioni non possono nulla contro le armi del mondo civile. Ed io ben so che potere possono avere la forza del diritto e l'efficacia della stampa.” Alzandosi ed andando via. |
Il secondo uomo insistette a far prevalere la sua autorità, o meglio, il riflesso dell'autorità del governatore, su Masperio e ciò continuò a darmi da pensare.
Forse, l'avvocato era davvero dalla parte della ragione, soprattutto perché il suo conoscente che continuava velatamente a minacciarlo mi sembrava solo un gran viscido che giocava a fare il gradasso. Alla fine, l'uomo andò via, interrompendo la discussione, na lasciandomi comunque con parecchie informazioni raccolte. Finii allora la mia cena prima di andare via e tornare a casa. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Destresya aprì la lettera per leggerla:
“Madama, grazie di aver accettato il mio invito. La mia villa è a vostra disposizione, in modo che potrete gestirla insieme ai miei schiavi e ad ogni mia attività all'interno della stessa, comprese le piantagioni tutt'intorno. Sono certo che voi saprete tutelare e gestire i miei averi, fino al mio ritorno. Avrete naturalmente carta bianca su tutto. Ho anche affidato la sicurezza vostra e della villa stessa a qualcuno in grado di occuparsi di tutto ciò, ovviamente anch'egli sottoposto ai vostri ordini. Vi porgo dunque il mio saluto ed il mio ringraziamento. Al mio ritorno saprò ricompensarvi, madama. Lord Corcion.” |
Lessi la lettera di Lord Corcion, sorridendo compiaciuta.
Avevo avuto vagamente l’impressione che mi avesse dato quell’incarico per tenermi fuori dai guai, ma ora la cosa si faceva interessante. Addirittura qualcuno per la mia sicurezza? “Chi è l’addetto alla mia sicurezza?” Chiesi allo schiavo. |
"No, madama, io non sapere di queste cose..." disse perplesso Maifren a Destresya "... io lavorare sodo." Sorridendo ed annuendo.
"Si tratta di un qualcuno a cui Lord Corcion ha affidato la sicurezza dell'intera tenuta, non solo vostra, madama." Arrivando dalla cucina una donna dai tratti tipici dei nativi. "Benvenuta, io sono Tella, la cuoca." |
Gwen terminò la sua cena, poi pagò ed uscì dalla locanda.
Durante il tragitto verso casa, la ragazza vide una ricca carrozza ferma all'angolo della strada. Dopo qualche istante qualcuno scese poi dalla vettura. "E questo è quanto, messere." Disse l'uomo visto nella locanda con Masperio a chi stava seduto nella carrozza. "Vi terrò aggiornato. E salutatemi sua eccellenza vostro padre." |
Pagai la cena ed uscii, ma mi bloccai all'angolo, quando vidi una ricca carrozza.
Di certo, vetture simili non si vedevano spesso qui. C'era l'uomo di prima, che, a confermare quanto detto prima, aveva appena conferito col figlio del governatore. Mi sarebbe tanto piaciuto arrivare un istante prima e ascoltare cosa i due si fossero detto, maledizione! Restai ancora un istante lì per vedere di scoprire altro. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Annuii allo schiavo, continuando ad avvicinarmi alla villa.
Mi venne incontro una donna che si presentò come la cuoca. Le sorrisi. “Grazie Tella, vorrei fare un giro della villa per prima cosa!” Annunciai. “Oh, e mandatemi queste persona, dobbiamo discutere del piano della sicurezza, so che Lord Corcion ci tiene molto!”. |
Risi alle parole di mio padre, palesai se narrare del fuggitivo o meno temendo di non essere più libera.
"Papà, mi trovavo solo nella spiaggetta sotto il promontorio e il palazzo.. Ci sono novità?" con aria distaccata. Inviato dal mio PRA-LX1 utilizzando Tapatalk |
Tella annuì a Destresya riguardo al farle vedere la casa, ma poi mostrò una smorfia all'altra richiesta di lei.
"Non è ancora giunto nessuno oltre voi qui alla villa, madama." Disse. |
"Ora che sei qui cerca di essere più responsabile e prudente." Disse il padre ad Altea. " L'isola è in buona parte ancora selvaggia e bisogna guardarsi dai nativi. E poi sarai introdotta nella cerchia del governatore e voglio tu faccia una bella figura." Severo.
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Gwen guardò verso la carrozza, cercando di carpire altre informazioni.
"Questo è dunque tutto, messer Elv." Disse l'uomo a chi stava nella carrozza. "Salutatemi suaceccellenza vostro padre. A presto." Con un lieve inchino. E la carrozza partì. |
L'uomo si riferì ad un certo Messer Elv.
Dunque era quello il nome del figlio del governatore. Lo avrei tenuto a mente. La carrozza andò via e dunque tornai definitivamente a casa, in attesa di raccontare allo zio tutto quello che avevo scoperto. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Dalla lettera non sembrava, avrò capito male!" liquidai la cosa con un cenno della mano.
"Portatemi a fare un giro della villa, Tulla!" le ordinai con voce gentile. Ero davvero curiosa di visitare questa misteriosa tenuta che aveva bisogno di una governante così particolare da chiamare una donna come me. |
"Il Governatore?" esclamai stupita "E perché proprio lui, non avrete strane intenzioni vero?" e il mio viso diventò rosso di rabbia.
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"Subito, madama." Disse Tella a Destresya.
La condusse così a visitare la vasta tenuta. Era sicuramente una proprietà molto ricca e di sicuro gli affari ed i beni di Lord Corcion dovevano essere curati e tutelati. Destresya notò poi come la selvaggia e misteriosa giungla cortese e quasi a ridosso della tenuta. "Mi sembri stupita..." disse il padre ad Altea "... tutti noi dobbiamo presentarci a sua eccellenza il governatore e cercare di far parte della sua cerchia. Una sorta di piccola corte privata. Tutto ciò non solo farà crescere il nostro prestigio, ma ci aiuterà anche negli affari." Compiaciuto. Gwen tornò a casa sua, dove c'era suo zio Gustav che finiva la sua cena. Eccoti..." disse lui mangiando "... allora? Scoperto qualcosa?" |
Quando arrivai a casa, lo zio stava finendo di c'è are, così mi sedetti a tavola con lui e gli raccontai tutto quello che avevo ascoltato e scoperto durante la serata, e anche dopo una volta uscita dalla locanda.
La mia idea riguardo l'avvocato era notevolmente cambiata, dopo aver ascoltato quella discussione, ma avrei ascoltato il parere di zio Gustav per capire meglio la situazione. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Cosa dovevo dire...erano gli affari di mio padre, basta non avesse avuto strane idee tipo matrimoni o cose del genere, ma doveva avere una certa età questo Governatore si sperava "Si, hai ragione papà, non ti farò sfigurare, non l' ho mai fatto...per quanto riguarda i vostri affari si tratta di lavori di voi uomini, quando ci recheremo laggiù?" a dire il vero non ero affatto curiosa, ma dovevo far fare bella figura a mio padre.
Poi mi feci coraggio "Papà, tu sai qualcosa degli Afralebani? Qualcosa del genere...davvero sono pericolosi? E perché sono nobili come noi?" questo mi incuriosiva di più. |
Era tutto molto bello, curato, sapevo che c'erano diversi affari di cui dovevo occuparmi, Lord Corcion aveva fiducia in me e mi aveva aiutata più volte, dovevo per lo meno ricambiare il favore.
Passeggiai con Tella per la tenuta, osservandone ogni parte, ogni stanza. Guardai poi fuori dalla finestra, notando la selva vicinissima. "Non è un po' troppo vicina la selva?" pensierosa "Che cosa c'è da quella parte?". |
Gwen raccontò tutto a suo zio e lui ascoltò con attenzione.
“Beh, da quel che posso capire” disse Gustav “sembra che il misterioso interlocutore dell'avvocato Masperio abbia importanti amicizie, visto è sceso dalla carrozza del figlio del governatore... se a questo aggiungiamo il fatto che Masperio è un nativo dell'isola e che cerca di difendere i diritti della sua gente allora fare 2 più 2 non è poi così difficile...” |
Gerard lodò i buoni propositi di sua figlia Altea, ma poi restò stupito dalle sue domande sugli Afralebani.
“Siamo a diverse miglia dal continente ed ancor più da Afragolopolis...” disse lui “... come mai mi chiedi queste cose, Altea? Chi ti ha parlato di quella gente?” |
“La giungla è un brutto posto, madama...” disse Tella a Destresya “... ci sono piante carnivore e poi i velenosi cobra reali, i peggiori serpenti al mondo... ma la giungla è anche la tana della feroce tigre del Flegeeo, chiamata dagli indigeni la mangiatrice di uomini... a tutto ciò aggiungiamo poi altri potenti animali, come il rinoceronte grigio delle Flegee ed i letali e voraci piranha, i pesci che si nutrono di carne umana... ma tutto questo è nulla rispetto all'oscura leggenda degli Ateugh...”
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"Sì, infatti. Credo comunque che ci conviene restare fuori da questa storia, alla fine ci è stato chiesto un servizio ed è sufficiente finire il lavoro senza farsi troppe domande. Siamo pure la fucina meglio fornita dell'isola, un passo falso ci costerebbe molto..." replicai, senza esitazioni.
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"Si,forse hai ragione tu..." disse Gustav a Gwen, bevendo del vino "... dopotutto il mondo si divide in due parti... quelli che cercano di cambiarlo e migliorarlo e gli altri, ossia quelli che si limitano a guardare..." amaramente, quasi commiserando la loro condizione troppo umile per mettersi contro i potenti "... sarà meglio andare a dormire... è tardi..."
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"Lo so..." sospirando "Ma sono certa che sia meglio così..." con espressione mesta.
"Buonanotte, zio..." dandogli un bacio sulla guancia e andando poi subito a dormire. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Gwen salutò suo zio ed andò a dormire.
Poco dopo anche Gustav fece lo stesso. Tutto sembrava tranquillo, quando ad un tratto Gwen fu svegliata nel cuore della notte da alcuni strani rumori. Come se ci fosse qualcuno in casa. |
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