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Gameah rise piano a quelle parole di Altea.
"Sei libera..." disse fissandola "... meglio, adoro vincere facile." Facendole l'occhiolino. Poi lei parlò con l'addetto e quello portò ai 2 un libricino con la storia dell'Isola del Serpente. Intanto Gwen ed Elv continuavano a baciarsi ed a punzecchiarsi sul loro divano. "Dovresti ringraziami invece..." lui mormorò sulle labbra di lei "... ti ho fatta cabiare... prima eri solo... acqua e sapone..." mordicchiandole il labbro divertito. |
Gemetti ridacchiando appena mentre mordicchiava le mie labbra, come facevo anch'io a volte con le sue labbra rosse e perfettamente disegnate, e non volevo che smettesse, per alcuna ragione.
"E scommetto che sei convinto di conoscermi meglio di chiunque altro, vero?" sussurrai, con pungente sarcasmo Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Beh, ti conosco abbastanza..." disse divertito Elv a Gwen "... dopotutto chi altro potrebbe sopportare il tuo caratteraccio?" Lui mordicchiandole ancora il labbro e giocando con la lingua sul quella di lei.
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L'idea era quella che stessimo iniziando a distrarci un po' troppo, ma non era forte in me la convinzione di fermarlo, al momento.
"Fammici pensare..." iniziai, godendomi le carezze della sua lingua sulla mia "Forse un tizio affascinante convinto di poter dire a una ladra che è una ragazza acqua e sapone..." continuai sarcasticamente, accarezzando il suo bellissimo viso coperto in basso dalla barba. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Elv rise di gusto.
"In effetti quel tipo affascinante di cui dici" disse poi accarezzando con un dito la bocca di Gwen "è forse il solo che potrebbe sopportare quella ladra... no?" Facendole l'occhiolino. Poi la strinse fra le braccia e la baciò di nuovo, con più slancio e passione, assaporando a lungo le sue labbra e la sua lingua. |
Alzai gli occhi in su.
Eh... Lo si amava comunque, nonostante tutto. Mi prese fra le braccia, stavolta con più slancio e passione ed io presi il suo viso fra le mani. "Temo che i bimbi stiano andando un po' oltre i dieci minuti di ricreazione, credo dovremmo tornare a lavorare..." sussurrai sulle sue labbra, cercando delle pause nel suo furore appassionato. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Colpa tua che mi provochi, signorina ladra..." disse Elv sulle labbra di Gwen "... eh si... credo si debba tornare ala lavoro..." con poca voglia.
Allora i 2 si ricomposero, pronti ad occuparsi di quella faccenda. "In primis" ancora Elv "dobbiamo scoprire se quel lottatore abbia avuto o meno l'invito al torneo..." |
"Lo so..." sussurrai, per poi ridere e rubare un ultimo bacio, prima di tornare a lavorare sulla missione.
"Beh, dubito che l'isola abbia un sito internet dove pubblica queste cose..." dissi sarcasticamente "Però possiamo controllare su Internet se ci sono notizie o conferenze stampa del lottatore, magari ha già accettato" proposi. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Elv annuì a Gwen e consultò poi il sito ufficiale del lottatore.
Il suo nome era Gattaiga Ed era stato invitato al torneo dell'isola del Serpente. "Perfetto." Disse Elv. "Ora non vi resta che prendere il posto di Gattaiga e partire per l'isola..." |
Scoprimmo che il nome del lottatore era Gattaiga e che era stato proprio invitato al torneo, ma la cosa non mi stupiva, dacchè era ritenuto il migliore.
"La fai facile tu, ma se ci chiedessero di esibire l'invito? Come faremmo? Dobbiamo pensarci" gli feci notare. Dovevamo pensar ad ogni singolo dettaglio, se volevamo riuscire nell'intento senza problemi. |
Vi era un libricino si quell'Isola, ringraziai il custode e lo aprii dall'inizio con Gameah, forse vi era qualche mappa o altro.
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"Ovviamente sequestreremo il lottatore e ruberemo non solo la sua maschera, ma anche l'invito." Disse Elv a Gwen. "Nessuno scoprirà il nostro inganno." Facendole l'occhiolino. "Domani Gattaiga combatterà al Palasport di Afragolopolis e dopo l'incontro attueremo il nostro piano..."
Intanto Altea e Gameah in biblioteca avevano trovato quel libricino. Lasciarono quel posto e lui invitò lei nel suo studio, dove avrebbero consultato il testo per scoprire altre informazioni sul torneo. |
Lasciammo la biblioteca per recarci nello studio di Gameah. Qui, lontano da occhi indiscreti, potevamo guardare il libro "Non sia mai che aprendolo ci risucchi e ci troviamo improvvisamente laggiù" scherzando per sdrammatizzare la situazione.
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Annuii ascoltando il piano.
Non era certo la prima volta, dunque ce l'avremmo sicuramente fatta. Confidavo nelle nostre capacità e nella nostra organizzazione, ma soprattutto confidavo nella nostra voglia di mettere finalmente le mani su quell'artefatto. Era una cosa che entrambi inseguivamo da anni, la cercavamo con tutte le nostre forze, era diventato il nostro progetto e avremmo coronato anche questo obiettivo. |
Il contraccolpo del salto temporale era stato più forte del previsto, questa volta. Come timeranger avevo imparato a gestire la spossatezza e i piccoli effetti collaterali dovuti alle pieghe del tempo. Infatti, dopo poco tempo la vista tornò normale e quel formicolio alle mani sparì quasi completamente.
Non era la prima volta che la Federazione mandava dei timeranger alla ricerca del Demone, perché colpirlo nel passato poteva essere l’unico modo per fermarlo nel presente. Eppure, le missioni non erano mai andate a buon fine, e di timemaster ormai ne restavano sempre di meno. Per questo si erano rivolti a me, si rivolgevano sempre a me alla fine, quando la speranza era ormai un ricordo lontano. Avevo combattuto i pirati del tempo, i peggiori signori della guerra che spadroneggiavano nella mia epoca, ma la linea temporale continuava a non mutare. Non mutava mai, qualunque cosa io o i miei colleghi facessimo per fermarlo, era come se il tempo stesso volesse quella distruzione, volesse quel demone a camminare il mezzo a noi. Era così che lo chiamavamo, il Demone, perché anche solo pronunciare il suo nome era considerato presagio di sventura. Con la mia nave Crystal avevo attraversato i secoli per sondare anche quell’ultima pista che era stata attentamente studiata e progettata. Il tempo non andava manipolato con leggerezza, ma noi timeranger venivamo appositamente addestrati per questo, per servire la Federazione e proteggere il nostro tempo dalle minacce più pericolose. La mia nave era dotata di armi ad alta tecnologia ma anche di un programmatore di abiti, capace di riprodurre in modo efficiente la moda di ogni epoca, così da potersi mimetizzare tra la folla e passare inosservati. Guardai il computer di bordo, una sofisticata intelligenza artificiale che era programmata per cercare nello spazio/tempo il momento in cui attaccare il Demone. Non solo, era in grado di costruire un’identità, in tutto e per tutto, entrando nei database e redigendo certificati di nascita, pagelle scolastiche, documenti, social network persino, per i ruggenti anni duemila. Anche se da parte mia preferivo di gran lunga le missioni in cui potevo tornare a quei periodi senza tecnologia, così selvaggi, così facili da manipolare. Poi però mi ricordavo il problema dell’igiene e subito mi tornava voglia del mio 2345. Sospirai e mi alzai dalla poltrona di comando. “Dagar, qual è la situazione temporale attuale?” chiesi, come di rito. A quella domanda il computer di bordo mi avrebbe spiegato il tempo e lo spazio che aveva individuato per combattere il demone, con la strategia da adottare e la mia nuova identità, se fosse stata necessaria. Ero pronta per una nuova avventura. https://i.pinimg.com/originals/91/fc...c5067141e4.jpg |
Altea e Gameah raggiunsero lo studio di quest'ultimo e consultarono per bene il libretto.
Gran parte delle notizie erano già note e quindi ben poco riuscirono a cavare da quel testo. Tuttavia uno degli ultimi paragrafi citava un vecchio monaco chiamato Nakakata e che aveva partecipato anni prima al torneo. Probabilmente conosceva gran parte dei suoi segreti. Intanto Gwen ed Elv stavano attuando il loro piano. All'ora dell'incontro raggiunsero il Palasport, assistettero allo spettacolo sportivo, fino alla sua conclusione, per poi raggiungere il camerino di Gattaiga. |
Preparammo tutto nei dettagli ed all'orario stabilito ci recammo al Palasport.
Più vedevo quell'incontro, meno mi convincevo di ciò che stavo guardando. E c'era pure gente a cui piaceva questa roba? Mah... Comunque, non eravamo venuti per questo. Alla fine dell'incontro, io ed Elv attraversammo con discrezione i corridoi in penombra al di sotto dell'arena e ci recammo al camerino del lottatore. Feci allora un cenno del capo. Potevamo iniziare. |
Leggemmo tutto con attenzione, frasi già lette e ripetute quando apparve quel nome.. Nakakata. "Un monaco che ha partecipato al Torneo, come mai conosce le arti del combattimento? Presumo dobbiamo trovarlo, e ora dobbiamo metterci alla sua ricerca, qualche idea? Ci sono in giro monaci guerrieri come in Tibet?".
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Gwen ed Elv con attenzione raggiunsero il camerino del lottatore, riuscendo ad entrarci senza problemi.
Quando sentirono però dei rumori lesti si nascosero, attendendo. Entrò così il lottatore mascherato ed il suo manager. "Bell'incontro." Disse questi all'altro che si toglieva la maschera. "Il pubblico era in delirio." "Si, un bell'incontro..." annuì Gattaiga ormai senza più la sua maschera. In quel momento alcuni individui entrarono nel camerino. Erano 4 e tutti vestiti con giacche e cravatte, ma dai volti poco raccomandabili. Intanto, nello studio di Gameah, Altea era col suo bel collega e decidevano sul da farsi. "Ho un amico fanatico di arti marziali..." lui prendendo il telefonino "... magari gli faccio un colpo di telefono e saprà dirci qualcosa..." telefonandolo. |
Entrammo nel camerino prima del lottatore, il quale entrò poco dopo che ci fummo nascosti, insieme al suo manager.
Parlarono un po' del suo incontro, ma un attimo dopo entrarono dei tipi poco raccomandabili. Al chè io guardai Elv. Ecco, se c'era una cosa che odiavo era che la gente si intromettesse nei nostri piani. Questo mi dava proprio tanto fastidio e speravo che non ci intralciassero. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Dagar esaminò in alcuni nanosecondi una gran quantità di dati ed informazioni per rispondere edeguatamente a Destresya.
"Perfettamente penetrati ed adattati all'atmosfera del 2020." Disse il computer. "Alcuni secondi e saremo perfettamente in simbiosi con il nuovo scenario temporale. La tua nuova identità è pronta, così come l'invito per partecipare al torneo. Una nave salperà dal porto di una località chiamata Las Baias, diretta all'Isola del Serpente. Questo fra 3 giorni a partire da ora. Tu sarai un'esperta del Jet Low Doo, un'arte marziale di tua stessa ideazione, riconosciuta da notevoli premi e tornei vinti. Per questo è giunto l'invito al secolare torneo dell'Isola del Serpente." https://www.macitynet.it/wp-content/...o-icon-800.jpg |
"Bell'incontro, campione." Disse uno dei 3 uomini. "L'ho sempre detto... hai un gran talento... peccato non poter dire lo stesso del tuo cervello..."
"Andate al diavolo!" Con rabbia il lottatore. "Avresti dovuto accettare la nostra proposta e perdere l'incontro." L'uomo. Il lottatore allora li attaccò, ma i 3 subito gli spararono, facendo lo stesso con il suo manager. Allora andarono via, lasciando i 2 cadaveri in una pozza di sangue. Nascosti nel camerino, Gwen ed Elv avevano visto e sentito tutti. |
La discussione iniziò a farsi interessante... Ma in quel momento gli spararono.
Rimasi congelata sul posto. Non sapevo che dire, che fare. Guardai Elv sconvolta, perchè questo era davvero un grande problema. Molto grande. Enorme. "Cosa accidenti facciamo adesso?!" mormorai avvilita. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Andati via quei 3, Elv uscì dal suo nascondiglio e fece cenno a Gwen di fare lo stesso.
"Li hanno freddati..." disse guardando i 2 cadaveri "... una brutta questione... sugli incontri truccati... però non è detto che il nostro piano sia fallito... dopotutto i 2 cadaveri non sono stati ancora scoperti..." |
"Sì, questo lo so, ma sinceramente non ci terrei a ritrovarmi quei quattro alle calcagna. Anche perchè non credo che si farebbero troppo scrupoli a fare fuori anche noi una volta arrivati sull'isola" dissi nervosa.
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"Sull'isola quei bastardi non ci saranno." Disse Elv a Gwen. "Di certo non invitano simili tagliagole. Quindi dobbiamo solo far sparire questi 2 cadaveri e prendere il loro posto. Io sarò Gattaiga e tu la mia nuova manager." Facendole l'occhiolino.
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Sospirai massaggiandomi le tempie.
Iniziavamo proprio bene questa missione, proprio proprio bene. Lo aiutai allora a nascondere i cadaveri e a dare una parvenza di pulizia al camerino che era stato teatro di un massacro, o almeno al momento lo sembrava, a ben guardare. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Attraverso i condotti dell'aria, Elv, aiutato da Gwen, fece sparire i 2 cadaveri dopo averli ben chiusi in grossi teli.
"Ora prendiamo tutte le maschere, i mantelli e indumenti vari firmati da Gattaiga, per poi lasciare questo posto di gran carriera." |
I cadaveri sparirono attraverso i condotti dell'aria, dopo averli avvolti nei teli.
Raccogliemmo poi tutto il materiale necessario a garantire ad Elv una copertura sufficiente per essere ammessi sull'isola. Avevo già detto che odiavo gli imprevisti? Beh, speravo davvero che l'ottimismo di Elv portasse il piano a buon fine senza ulteriori problemi. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Con cinismo Gwen ed Elv si liberarono dei cadaveri ed assusero le loro nuove identità.
Ma la posta in palio era troppo alta e la Malvarosa Verde doveva essere trovata dai 2 ladri. Così lasciarono il Palasport e tornarono al loro appartamento. La parteza per l'Isola del Serpente, come riportato sull'invito al torneo, era fissata fra 3 giorni, dal porto di Las Baias. |
Sparimmo dal Palasport più velocemente possibile e tornammo a casa.
Potevamo considerare la nostra ennesima missione ufficialmente iniziata, sebbene per la partenza mancasse ancora un po'. "Mi sembrerà che non arrivi mai il momento di partire..." commentai "È tutto strano, stavolta, non so... È come andare alla cieca e io non vado mai alla cieca, quando lavoro..." Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Purtroppo questa storia è nata sotto il segno del mistero..." disse Elv guidando nella sera di Afragolopolis "... fino a quando non saremo su quell'isola non capiremo mai cosa davvero ci aspetta..." arrivando a casa loro.
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"Lo so..." commentai sospirando, mentre mi avviavo fino al portone.
"Sarà il mistero di quell'isola ad inquietarmi... Non mi ci sarei mai avvicinata, se non fosse stato per quella pietra e spero davvero che questo lavoro valga la appena di essere fatto..." Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Ascoltai attentamente le parole di Dagar e annuii ridendo.
"Ti sei superato vecchio mio, addirittura un'arte marziale di mia invenzione!" mentre andavo nella sala grande a preparare i costumi e le armi per la missione. Era effettivamente un'idea molto lungimirante considerando che molte delle tecniche di combattimento che avevo imparato nell'addestramento non erano ancora state inventate mentre altre, essendo le Arti Marziali una disciplina millenaria, erano ben consolidate nella cultura occidentale così come in quella orientale. Ai miei tempi, ormai, non faceva differenza. "Useremo quesi tre giorni che abbiamo a disposizione per raccogliere informazioni sul Demone in quest'epoca, dimmi Dagar, che segnali capti al di fuori dell'isola del serpente?". |
Tutto si legava troppo facilmente ma speravo anche fosse di buon auspicio "Certo, chiama il tuo amico.. Speriamo conosca questo maestro Monaco.. Nakakata".
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Gwen ed Elv rincasarono e lui subito si mise subito davanti al pc per guardare diversi incontri di Gattaiga, cercando di imparare, se non ovviamente il suo stile di combattimento, almeno le movenze tipiche e gli atteggiamenti più usuali del famoso lottatore.
Aveva 3 giorni per riuscire ad imparare il più possibile su di lui, prima di partire per l'isola. Nel frattempo, a bordo della sua astronave, Destresya interrogava il suo computer per avere più notizie possibili sul cosiddetto Demone. "Purtroppo non abbiamo al momento informazioni utili." Disse il cervello elettronico. Intanto Gameah aveva parlato col suo amico, trovando alcune informazioni sul monaco. "Pare sua un eremita e viva oltre il Lagno, in un posto dal nome evocativo ed esotico... la Foresta dei Bambù Verdi..." lui Ad Altea. |
"Non pensavo ci fossero questi posti sul Lagno, io direi di andare da questo monaco. Essendo stato laggiù ci saprà dire pure che rischi corriamo".
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Elv passò tutti il tempo a studiare il lottatore per riuscire a camuffarsi adeguatamente.
Non lo interruppi, infatti, se non per studiare io a mia volta tutto quello che c'era da sapere su di lui, dovendo rivestire il ruolo di manager. Passammo così tutto il tempo a ripetere, osservare, studiare. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Non c'erano altre informazioni, la cosa non mi piaceva per niente.
"Dagar, perchè mi hai portato qui tre giorni prima dell torneo? Quali accadimenti fanno di questo momento temporale il migliore per la missione?" chiesi, mentre sistemavo la mia attrezzatura. Visto che non avevo alltro da fare, avrei passato quel tempo ad allenarmi, sempre che Dagar non avesse altri piani per me. |
"Le zone oltre il Lagno" disse Gameah ad Altea "in buona parte sono ancora selvagge e poco frequentate dall'uomo moderno. Diciamo sono più adatte ad ispirare la fantasia di qualche scrittore o romanziere, piuttosto che la curiosità di turisti. Quindi mi stai proponendo un giro da quelle parti solo io e te? Fra quella natura lussureggiante ed incontaminata? Solo io e te? Eh, ma cosa dirà poi la gente?" Ridendo di gusto.
Intanto Gwen ed Elv continuavano a studiare in modo instancabile tutto ciò che c'era da sapere su quel lottatore. Ad un tratto cominciò a squillare il telefono di casa. |
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