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Un aiuto, lady Destresya?
Vediamo un pò... allora, posso dire per ora che le parole elencate nascondono un motto molto celebre... :smile: |
Davvero affascinante ed intrigante il retroscena di questo enigma, di Ordifren e Maria.
Devo esaminare bene questo Aureo, se non risolverà qualcun altro prima. |
Citazione:
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Si, esatto, lady Gwen.
Un modo di dire molto ricorrente. Tutti noi lo abbiamo usato, sicuramente, qualche volta. O comunque siamo tutti d'accordo con esso :smile_lol: |
Prendendo ogni lettera e dividendola in sillabe, con la prima sillaba di ogni parola si forma il detto:
"Ne uccide più la lingua che la spada" Ne-uc-ci-de-più-la-lin-gua-che-la-spa-da |
Citazione:
Siete stata davvero formidabile ed avete risolto brillantemente questo Aureo di Uaarania! I miei complimenti :smile_clap: |
Grazie sir Guisgard.. Bene.. Un altro Aureo risolto, adoro sconfiggere Ordifren!!!!!
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Nella città di Licinia, tra le più importanti dell'impero Afragolignone, sorge una costruzione molto particolare conosciuta come il Sacello di San Nicola.
Di stile tardo romanico e rimodernato più volte nei secoli fino ad assumere l'odierna forma neoclassica, il sacello è di forma rettangolare, con l'ingresso rivolto ad Oriente e preceduto da un piccolo porticato con otto pilastri quadrangolari decorati con bassorilievi provenienti da un arco celebrativo poi distrutto e riutilizzato appunto per completare il Sacro edificio dedicato a San Nicola. Sul lato occidentale il sacello si conclude con un'abside che conserva ancora oggi parte dell'antica pavimentazione in marmo. All'interno vi sono scene a mosaico raffiguranti sul lato destro scene dei Vangeli e su quello sinistro immagini della vita del Santo. La statua di San Nicola figura sulla destra dell'altare, sul quale troneggia l'immagine della Vergine col Bambino, con ai piedi Santa Caterina da Siena e San Domenico che ricevono da Nostro Signore e da Sua Madre i Santi Rosari. La statua del Santo patrono di Licinia regge con una mano il bastone episcopale e nell'altra mostra la panella formata da tre parti, con la quale spiegò il Mistero della Santissima Trinità. La volta del sacello raffigura un cielo stella, con al centro un ovale in cui è dipinto Cristo nelle vesti del Buon Pastore. Sulla sinistra dell'abside vi sono poi quattro affreschi che secondo la tradizione racchiudevano un segreto. Ossia l'ubicazione nel sacello di una teca di marmo nella quale si racconta fu conservata per un periodo la leggendaria spada Mia Amata. I quattro affreschi rappresentavano quindi un enigma, visto che dietro uno di essi era nascosta la teca con la spada. Gli affreschi raffigurano: 1) Il paladino Orlando. 2) Il cavaliere Lancillotto. 3) Il re merovingio Clodoveo. 4) Il re dei Franchi Carlo Magno. Gli affreschi sono tutti legati da un particolare, tranne uno, il quale risulta essere l'intruso e dietro il quale si trovava la teca con la mitica spada dei Taddei. Voi, dame e cavalieri di Camelot, sapete risolvere l'enigma del Sacello di San Nicola? https://www.beweb.chiesacattolica.it...ixedside=width |
Che interessante enigma!
Sarei tentata di dire che l'intruso sia il mio caro Lancillotto poiché è l'unico personaggio fittizio, mentre gli altri sono realmente esistiti :neutral_think: Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Grazie per il "caro", milady... ;)
Eh, dite che la figura di Lancillotto sia solo frutto di fantasia? Eppure c'è una mezza dozzina di canti gallesi che ne raccontano origini e gesta, senza dimenticare che poeti come Chretien de Troyes e Wolfram Von Eschenbach affermano, nei prologhi dei loro poemi, che la materia arturiana da cui hanno attinto è verità storica. Chissà, probabilmente oggi leggenda nasconde un filo di verità! Comunque, ahimè, la vostra risposta è sbagliata :silenced: |
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