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“Oh, per noi sarebbe un piacere...” disse Fria a Clio “... ma non vogliamo certo darvi noie...”
“Non temete, Clio non è tra i sospettati della polizia, dunque non correrete rischi.” Fece Dort. “Se così fosse non avrei mai messo in pericolo la sua incolumità.” Guardò poi la bella ribelle. “Grazie...” dandole la mano e stringendola a sé “... grazie, Clio...” Così Clio e Fria lasciarono quel luogo e l'attrice la condusse dove gli altri attori stavano attendendo. “Vi ringrazio ancora.” Sorridendo Fria a Clio. “Con tutto il cuore. Siete generosa e coraggiosa, oltre che fortunata, amica mia.” |
Fui costretta a scappare...già le idee delle persone si girano come il vento..a volte servi..e poi ti danno un calcio...non sapevo nemmeno io che stesse succedendo.
Scappai e per fortuna vi era Cruz, il mio cavallo nero, e raggiunsi la foresta di fronte, mi buttai a terra piangendo...avevo perso tutto...non volevo nemmeno vedere più i miei amici e Shamon. Mi misi sotto un albero, per fortuna avevo la mia sacca e mi stesi su una coperta...d' altronde io ero solo una povera disgraziata. http://i61.tinypic.com/243ls3a.jpg |
Sorrisi a Dort e ricambiai il suo abbraccio.
Ma non dissi nulla, limitandomi ad annuire. Seguii così Fria, per raggiungere gli altri e le sorrisi. "Faccio solo quello che posso perché Maraunia sia un posto migliore, tutto qui.." Sorrisi piano "Fortunata? E perché mai?". |
Mentre stavo estraendo il libro, un altro cadde ai miei piedi. La copertina era consunta ed ammuffita e dei fogli che si intravedevano sgualciti.
Sulla copertina c'era il simbolo della bandiera pirata, cio` che mi fece sussultare. Notai che Jean era distante, cosi` presi il libro e lo aprii in una pagina a caso. |
Altea corse a piangere.
Dopotutto era stata colpa sua la reazione di Ozilon. Bastava pacatezza, attenzione e buonsenso, invece che sbraitare e minacciare con una pistola. E mentre piangeva sui suoi sbagli, la gitana udì un vecchio mendicante recitare una canzone che così concludeva: “Chi è causa del suo mal, pianga se stesso.” |
“Fortunata perchè siete amata, amica mia.” Disse Fria a Clio. “Sono una donna e me ne intendo di certe cose. Intendo come un uomo guarda una donna e quel ribelle, messer Dort, vi guarda in maniera inequivocabile.” Facendole l'occhiolino.
Raggiunsero una locanda dove gli altri attori stavano attendendo. C'erano Sbriz, Loi, Orden, Cosun e Junior, un giovane simpatico, allegro e di bassa statura, che Fria presentò a Clio come esperto nel raffigurare in scena il giullare goliardico. La donna invece era brava a portare sul palcoscenico il ruolo di regina. Ed infatti i suoi modi lo dimostravano ampiamente. Fria raccontò tutto ai suoi amici, che furono riconoscenti a Clio per l'ospitalità. E tutti insieme raggiunsero la casa della bella ribelle, naturalmente dopo aver ben nascosto il turbocarro. |
Vidi un anziano mendicante che pronunciava quelle parole e risposi.."Io volevo solo onorare la parola data a un signore che si chiamava Pepino e al suo padrone, ho fatto tutto questo per aiutarli..e di cosa dovrei colpevolizzarmi? Di un uomo che, invece, ha imbrogliato me e i miei amici, li ha fatti cambiare..e se non fossi intervenuta avrebbe ucciso il padrone vero del maniero e il mio amico Pepino...e per questo devo essere punita..io ho fatto fede alla mia parola, ma altri no..grazie..non mi sento di parlare...io non sono nessuno..sono una gitana..quindi per tutti...una ladra, una assassina, una poco di buono e altro".
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Il vecchio mendicante si voltò ad ascoltare Altea e poi con indifferenza, infatti non erano affari suoi, riprese a cantare e andò via, svanendo nella soleggiata stradina che portava al centro di Nuova Camelot.
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Gwen aprì il libro dalla strana e misteriosa copertina, leggendone una nota scritta a margine di una pagina:
“In questo libro è conservata la mappa per trovare il favoloso tesoro che abbandonò il famoso pirata Barbacolta prima di veder distrutta la sua nave dalla flotta di Sua Maestà. Bada viandante che chiunque cercherà questa fortuna dovrà fare i conti con la terribile maledizione della Luna d'Argento.” |
Mi girai cercando di dormire..ricordo benissimo..il marchese disse..la spesa saremmo andati a farla noi perchè lui non aveva guadagnato abbastanza soldi per fare la spesa...poi diede i soldi ad Andro e i muratori..erano già lì ad aspettarci...che dovevo fare...volevo proteggere i miei amici..prima aveva detto una cosa e poi l' altra..e soprattutto salvare Pepino e poi il suo padrone...dovevo pagare per essermi schierata dalla loro parte?
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