Camelot, la patria della cavalleria

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Clio 16-01-2017 18.26.10

Restai sorpresa da quel gesto, quel raccogliere il fiore, tanto che allungai istintivamente la mano sulla sua.
"Se dite così.." sussurrai, con voce tremante "Allora servirà anche a me.." mentre una lacrima impertinente mi rigò il viso.
Ancora un momento, un momento di quell'intima e segreta intesa nata da un Fiore solitario in una notte fredda e dimenticata.
Sospirai, a quelle parole di Ozzillone, e senza lasciare lo sguardo di Cristiano il mio volto cambiò espressione.
Divenne gaio e spensierato.
Tranne gli occhi, quelli erano immutati, mentre restavano nei suoi.
"Oh ma ti sbagli.." risi, divertita "Sai che il nostro Anfitrione ha più talento di quanto mi aspettassi?" Divertita, mentre comunque i miei occhi restavano immutati nei suoi.

Guisgard 16-01-2017 19.14.23

"Mi chiamo Francois." Disse il locandiere ad Altea.
Verso Mezzogiorno arrivarono alcuni militari nella locanda, con il loro modo rumoroso di fare.
Si sedettero ed ordinarono da mangiare e da bere.

Guisgard 16-01-2017 19.17.35

Gwen si chiuse nella sua camera, piangendo e maledicendo la sua ingenuità.
Tutto ciò mentre dal pianoterra giungevano le voci e le risate di Elv e dei suoi compagni di baldoria.

Altea 16-01-2017 19.18.38

"Bel nome...almeno saprò come chiamarvi..Messer Francois, voi potete chiamarmi solo Altea" sorridendo.
Arrivarono i soldati, sapevo avrebbero fatto le solite battute e tenni un aria ferma e fredda ma con finto sorriso.
Guardai Francois con un cenno di intesa e mi diressi verso il loro tavolo per servirli.."I miei saluti...cosa vi porto..il piatto della casa di oggi? Un ottimo stufato e poi da bere?" e osservai il locandiere sorridendo...avrebbe lui dovuto chiedere e se non lo avesse fatto avrei chiesto io.

Guisgard 16-01-2017 19.20.07

"In verità" disse Orkoross a Gaynor "l'ho lasciato a passeggiare per le strade cittadine, d'accordo a rivederci qui fuori tra un'ora. Però non vorrei disturbare... dopotutto è un estraneo lui per voi..."

Lady Gwen 16-01-2017 19.21.26

Piansi, piansi fino a non avere più forze, fino a sentirmi stremata, mentre nel mio silenzio giungevano le loro risate, che mi arrivavano come continue pugnalate, inferte senza pietà.
Sentivo gli occhi arrossati bruciare per le lacrime.
Forse, perché erano lacrime amare, di tristezza, di dolore.
Fossero state magari lacrime di gioia non avrebbero bruciato, anzi, sarebbero state come la brezza in una giornata troppo assolata.
Circondai le ginocchia con le braccia e nascosi il viso, quasi non riuscissi ad ammettere nemmeno a me stessa il grande errore che avevo commesso.
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Guisgard 16-01-2017 19.23.44

"Direi...Notti d'Oriente..." disse Amit a Dacey.
Ma proprio in quel momento la porta della stanza si aprì lentamente, facendo comparire una figura vestita di nero, dai profondi ed enigmatici occhi azzurri ed un nobile pallore in volto.

Lady Gaynor 16-01-2017 19.27.08

"Sciocchezze, caro cognato..." risposi ad Orkoross "Se è tuo amico, sarà di certo persona degna. Digli pure che sarà benvenuto tal quale sei tu..."

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Dacey Starklan 16-01-2017 19.27.24

Sorrisi ad Amit, era una scelta azzeccata visto il contesto in cui trovavamo.
Avevo appena infilato i braccialetti quando nella stanza apparve qualcuno.
Probabilmente il misterioso proprietario della casa e così feci un piccolo inchino presentando me e mio fratello.


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Guisgard 17-01-2017 01.01.16

Quella pallina ferma davanti ai piedi di Nyoko, senza che lei riuscisse a muovere un solo muscolo delle gambe e calciarla via.
I fanciulli chiamarono ancora, ma lei rimase ferma su quella panchina.
Allora uno di loro cominciò a prenderla in giro ed a prenderla in giro.
Ad un tratto però la palla fu calciata con violenza verso uno di loro, colpendolo in pieno volto.
Era stato Pavel.
Un attimo dopo un uomo arrivò dalle aiuole e scoppiò prima un diverbio, poi una rissa tra quell'uomo, padre di uno dei fanciulli e lo stesso Pavel.


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