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Sorrisi a Vengor, seguendo con lo sguardo il la mia mano che si avvicinava al suo viso.
"A domani, dunque..." Gentilmente. Poi raggiungi Sammone e Pinto è feci loro segno di tornare sulla nave per la cena. "Mah.." Sbuffai, una volta soli "Speriamo di riuscire a scoprire qualcosa.. Vedremo che ne penserà Icarius..". |
Ad un certo punto, Elv mi fermo` ed io mi voltai, guardandolo negli occhi.
"Tu ti fidi me?" |
Clio, Sammone e Pinto raggiunsero la scialuppa.
Era ormai sera e nuvole di vapore si addensavano sulle acque del fiume, rendendo tutto mutevole e sfuggente. “Quel tipo non mi piace.” Disse l'omone, spingendo in acqua la scialuppa. “Che ti ha fatto di male?” Chiese Pinto. “Nulla, altrimenti gli avrei staccato la testa.” Sbottò Sammone. “Ma non mi piace. E non piacerà neanche ad Icarius.” “Come fai a dirlo?” Fissandolo Pinto. “Perchè detesta gli idioti.” Rispose l'omone. |
- Io...,- risposi all'inchino a mia volta,- volevo..ehm chiederle scusa per l'orrendo comportamento di mio marito... Lui é...insomma ha questo temperamento un po'..forte e .. , -sospirai,non riuscivo a dare il taglio che volevo alla conversazione,- ad ogni modo mi chiedevo se aveste voglia di raccontarmi di più si questo fiore azzurro... All'isola, quei fanatici, ne erano ossessionati e io ancora mi interrogo su tutto questo.-
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“Certo che mi fido di te...” disse Elv a Gwen “... magari meno di quel simpatico matto...” sorridendo “... ma se vuoi, per amor tuo, gli darò il beneficio del dubbio.” Facendole l'occhiolino.
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"Concordo.." Annuii "Ma se è abbastanza scemo da abbassare la guardia solo perché vede una ragazza, forse riuscirò a cavargli qualche informazione..." Alzai le spalle "Dopotutto, siamo qui per questo, no? Che ci piaccia o meno quel tipo, speriamo solo ci sia utile..".
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Lo guardai negli occhi e poi sospirai.
"Andiamo a cena, faremo tardi..." |
Icarius sorrise a Dacey, per poi riempire il bicchiere di lei con un po' di vino rosso.
“Non avete certo colpa del comportamento di vostro marito.” Disse. “Dunque non avete nulla di cui scusarvi.” La guardò. “Il Fiore Azzurro...” riempiendo anche il suo bicchiere di vino “... vi confesso che ignoravo questo vostro interesse per la meta del nostro viaggio... non so, ma vi immaginavo alquanto indifferente verso il Fiore Azzurro...” sorseggiando del vino “... cos'è il Fiore azzurro dunque...” ed il mormorio nella sala cessò “... diciamo è ciò che spinge a ridere dopo aver pianto... che ci fa sognare dopo aver dormito... il Fiore Azzurro è Ulisse che torna ad Itaca, è Leandro che attraversa incolume la tempesta, è Pigmalione che vede la sua statua muoversi... è Lancillotto che fugge con Ginevra, è Catherine che torna a prendersi Heathcliff nella brughiera, è Mercedes che attende Edmond...” sorrise “... posso chiedervi qual'è il vostro fiore preferito, milady?” |
Pinto annuì a Clio, mentre la scialuppa attraversava la nebbia per raggiungere la Divina Misericordia.
Ed all'improvviso i tre udirono qualcosa. Come se nascesse da quell'umida nebbia. Una musica, lenta e malinconica. Note brevi, leggere, quasi eteree tra i vapori che incantavano quel luogo fatto di silenzio ed oblio. “Chi...” disse Pinto “... chi suona?” Poi, di colpo, la musica cessò. Poco dopo raggiunsero il vascello. |
Elv annuì a Gwen e i due raggiunsero la sala mensa.
Presero posto ed attesero che la cena fosse servita. Nel frattempo Icarius parlava a Dacey e tutti ascoltavano incuriositi. |
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