Camelot, la patria della cavalleria

Camelot, la patria della cavalleria (http://www.camelot-irc.org/forum/index.php)
-   Terre lontane (http://www.camelot-irc.org/forum/forumdisplay.php?f=26)
-   -   La Freccia Gigliata (http://www.camelot-irc.org/forum/showthread.php?t=2413)

Guisgard 20-01-2016 03.20.09

"Scaldatevi pure..." disse la donna a Gwen "... tra breve ci metteremo a tavola... abbiamo legumi e verdure, il tutto insaporito con il lardo, in mancanza di carne." Guardò poi il marito. "Chiudi bene tutte le porte e le finestre. Ormai è buio."
"Si..." annuì l'uomo con aria tesa "... la notte ormai è giunta..."

Marwel 20-01-2016 11.33.07

Marwel ritrasse il braccio che aveva allungato per poter sfiorare il prigioniero e i suoi occhi si velarono di lacrime quando si accorse che davanti a se non aveva un anziano, ne un uomo più che adulto, ma semplicemente un giovane che forse aveva visto pochi più inverni di lei.
"Voglio portarvi via di qui. So perchè vi hanno arrestato e non lo trovo giusto" sussurrò guardandolo.
Aveva in mente un piano, ma sapeva anche che tutto ciò che stava facendo avrebbe portato terribili conseguenze su di lei. Non che la sua vita fosse facile.
Prese delle erbe da un sacchettino e gliele mostrò al prigioniero.
"Troverò il modo di somministrare queste ai soldati. Non ce ne sono molti di guardia, ma questo significa che le celle non sono facili da aprire. Prenderò le chiavi e ti porterò via di qui" disse d'un fiato, con gli occhi liquidi.
"Io sono Marwel, qual'è il vostro nome?"

Dacey Starklan 20-01-2016 12.11.50

Lo spettacolo mi piacque molto, era un piacevole diversivo dalla monotonia delle mie giornate e dalla presenza del barone.
Inoltre, come avevo supposto, era un buon modo per apprendere qualcosa in più sulla storia e il passato. E io amavo imparare.
E poi c'era la questione del cavaliere senza nome, un vero mistero che solleticava la mia curiosità.
Di tanto in tanto spostavo il mio sguardo dalle marionette a Jean, chissà se lui sapeva chi era il misterioso cavaliere e perché nessuno poteva parlare di lui.
Quando i teatranti terminarono la loro rappresentazione applaudii di gusto, per me meritavano.
Mi piacevano i teatri di marionette, ne avevo visti molti e quella sera, per qualche momento, mi ero illusa di essere di nuovo a casa, alla corte di mio padre, tra le alte colonne istoriate, i mosaici e gli specchi che creavano giochi di luce.

Lady Gwen 20-01-2016 12.43.53

Sorrisi alla donna, mentre mi ristoravo seduta accanto al fuoco.
Poi, la massaia disse al marito di chiudere bene porte e finestre.
Certo, quella situazione inquietava anche me, ma il contadino stesso aveva detto che uccideva animali e a quanto pareva, non aveva ancora ucciso nessuno prima di quei due delinquenti che volevano rapirmi, per di più mi aveva risparmiata.
Quanto c'era quindi di cattivo in quell'essere, chiunque fosse?

Altea 20-01-2016 15.18.40

Gli avanzi del barone furono dati a cani e gente affamata, mi voltai disgustata..io sarei morta di fame piuttosto di mangiare gli avanzi di quel uomo e tutti coloro che stavano là dentro e di fame ne avevo sofferta.
Poi arrivarono degli attori e frate Roberto mi fece segno di seguirlo, sempre incappucciata ci confondemmo tra il via vai dei servi e arrivammo in una porta laterale. Rimanemmo li..potevo vedere la sala, il barone Ferico e il Maresciallo, ospiti e una dama vestita in modo orientale. Udivo i vari commenti e poi arrivarono gli attori, ascoltai la loro rappresentazione..parlavano dei migliori eroi di Capomazda e mi persi in un ricordo sentendo quei nomi.

"Il maestro d' armi stava addestrando Tomas e io arrivai correndo
e lo abbracciai. Lui depose la spada e mi sorrise.."Dove è stata la nostra
principessa?".
"Milord, raccontatemi una delle vostre storie, degli eroi e cavalieri di Capomazda".
Rise e mi prese tra le braccia sedendosi e poi nelle ginocchia.
"Vedo ti hanno colpita..dimmi, vuoi diventare valorosa come loro o sposare
magari un Duca, un cavaliere capomazdese..ti porterebbe nelle sue Terre
e vedresti la loro magnificenza".
Mia madre si avvicinò con aria severa.."Non dovreste parlare cosi a mia figlia, ha solo 4 anni e potrebbe crederci...la illudete". Lui la guardò perplesso "Non ho fatto nulla di male Emma.." ma lei continuò a rimproverarlo "Una principessa..sposare un nobile..le stai mettendo in testa fandonie..quando diventerà grande poi ci crederà..a cosa? Alla storia del principe benevolo che trova la bella ragazza povera e le donerà la ricchezza e la allegria..no, lei deve sapere il nostro destino è sposare un uomo come noi, laborioso o finirà a fare la sguattera o la serva a un signorotto..e si spera non una prostituta".
Lui si alzò di scatto, il volto rosso dalla ira.."Dovresti vergnorarti Emma..tu puoi crescere tua figlia come vuoi ma stai facendo un errore..le stai togliendo una cosa preziosa..ovvero..la facoltà di sognare, non le rimane che quello..e la stai crescendo come una nullità e facendo credere non potrà cambiare la sua vita..anche se lei già sa di essere una bambina povera". Mia madre se ne andò senza dire altro, lui mi guardò e prese una collana mettendola nella mia mano.."Mia nobile damigella..questo è un dono per voi..vi porterà fortuna". Era una collana con un ciondolo raffigurante una civetta che afferrava un carciofo, lo abbracciai forte e seguii mia mamma per aiutarla nelle faccende domestiche."

Mi destai da quel ricordo e toccai il mantello sul seno dove la collana era nascosto nel corpetto visto non potevo farla vedere..la Civetta era simbolo capomazdese.
Udii quel battibecco tra gli attori e Fagan..poi quel cavaliere dal nome innominabile..rimasi pensierosa..capii uno dei rinnegati da Sygma quando Capomazda dovette cedere le nostre terre..Altafonte..solo quello. Guardai dal cappuccio il frate, vedevo il suo viso serio. Ma non dovevo perdermi in questi pensieri, anche se tutto questo mi affascinò e turbò allo stesso tempo...ma mi chiedevo quale sarebbe stata la prossima mossa del frate.

Guisgard 20-01-2016 16.17.31

La notte silenziosa avvolgeva ogni cosa col suo manto oscuro e sinistro.
Il contadino chiuse le cigolanti porte e nella stanza scese così un cupo ed irreale silenzio, rotto solo dal rumore della legna che si consumava nel camino.
Gwen e i due contadini finirono il loro umile pasto e la donna mostrò alla giovane un semplice giaciglio su cui avrebbe trascorso la notte.

Guisgard 20-01-2016 16.21.47

Gli occhi del prigioniero sgranarono davanti a quelle parole di Marwel.
In un attimo parve destarsi dai lividi e dai tagli che gli procuravano ancora dolore ed accennò un vago sorriso.
"Siete un Angelo..." disse "... ve ne sarò sempre grato... il mio nome è Tomas..."

Guisgard 20-01-2016 16.32.41

Per tutta la rappresentazione dei Pupi, Jean non smise di guardare Dacey che assisteva divertita a quello spettacolo.
Il messere naturalmente fu accorto affinché Ferico non si accorgesse di quelle occhiate.
Alla fine della rappresentazione tutti applaudirono, Dacey compresa.
"Davvero una farsa meritevole." Disse divertito il barone ai comici. "Che l'Inferno si apra sotto di noi se davvero i Capomazdesi richiamano il valore di queste marionette! Se così fosse, nobili amici, allora di certo il Cuor di Dragone nostro nemico avrebbe di certo già conquistato da tempo ciò che i suoi avi persero dopo la morte del Conquistatore!"
È tutti risero a quella battuta del barone.
"È voi, rosa di Baghdad, avete trovato gusto nell'assistere a questa rappresentazione di burattini che imitano i fantocci di Capomazda?" Chiese Ferico a Dacey.

Lady Gwen 20-01-2016 16.40.51

La sera trascorse tranquilla, alla casa del contadino.
Dopo aver mangiato, la moglie mi mostrò un giaciglio dove avrei dormito.
Allora mi sistemai, coperta dal pesante mantello e in attesa di prendere sonno ripensai a tutte le cose successe in quelle poche ore, dalla mia magia inefficace, a quello strano animale e tutto il resto.

Clio 20-01-2016 16.40.57

Sorrisi appena alle parole dell'uomo.
Evidentemente non aveva mai visto una manovra militare fatta come si deve.
La cosa non mi stupiva, in realtà, avendo visto i soldati del duca.
Perché credeva che scappando avremmo rotto la formazione?
Non sapeva che i legionari si muovono come un unico uomo?
Ma soprattutto, perché pensava che volessimo scappare?
Diedi un ordine.
Un ordine antico, in latino, che certo quei briganti non conoscevano.
Noi non dovevamo scappare, ma accorciare la distanza.
Sempre avanti, sempre in atteggiamento offensivo, sempre l'idea di ribaltare la situazione.
Così ci avvicinammo a quell'uomo, senza rompere la formazione.
Finché la distanza fu talmente corta da rendere inutili le frecce.
A quel punto una fila avrebbe potuto combattere quelli vicini, mentre l'altra li difendeva dalle frecce che potevano arrivare dalle spalle.


Tutti gli orari sono GMT +2. Adesso sono le 11.39.54.

Powered by vBulletin versione 3.8.11
Copyright ©2000 - 2025, Jelsoft Enterprises Ltd.
Copyright © 1998 - 2015 Massimiliano Tenerelli
Creative Commons License