Camelot, la patria della cavalleria

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Guisgard 17-01-2017 01.01.52

“Troppo buona, madame...” disse Cristiano, sostenendo lo sguardo di Clio “... servo vostro in scena, visto tanto talento e bellezza.” Sorridendo.
“Addirittura?” Ridendo Ozillonne. “Beh, allora dovremmo lasciarlo assistere alle nostre prove, no? Cosa ne pensi, bella Gisella?” Rifacendosi ad una novella medioevale.

Guisgard 17-01-2017 01.02.26

I soldati si scambiarono veloci sguardi fra loro a quelle parole di Altea.
“Beh, se sei tu il piatto del giorno” disse uno dei militari “allora a me doppia razione.”
E tutti loro risero.
“Per me nulla, bella bionda?” Un altro di quelli sempre ridendo.

Guisgard 17-01-2017 01.02.43

Gwen pianse fino allo stremo, biasimando se stessa e la sua debolezza.
Poi, verso il primo pomeriggio qualcuno bussò alla sua porta.
“Ehi, sono io...” disse da fuori Anya “... posso entrare?”

Guisgard 17-01-2017 01.03.32

Orkoross sorrise a Gaynor ed annuì.
La porta si aprì ed entrò Bastiano.
“Ecco mia moglie di nuovo serena...” disse sorridendo “... eh, potenza della famiglia... chi era il filosofo Greco che soleva dire come i parenti siano la panacea di tutti i mali? Io invece ne conosco un altro che recita come i parenti siano simili agli stivali... più sono stretti, più fanno male.” Ridendo sarcasticamente.
“Oggi siete di buon umore, monsieur.” Orkoross.
“Non c'è male.” Annuendo Bastiano. “Di cosa discutevate?” Chiese poi.

Guisgard 17-01-2017 01.04.28

La porta si aprì lentamente ed apparve quella figura.
Un giovane ed affascinante uomo apparve sulla soglia, vestito in modo semplice, con colori scuri, ma in maniera squisita ed elegante.
Era moro, dagli occhi azzurri e la pelle bianca, come se odiasse il Sole o da esso ne fosse stato a lungo lontano.
Camminava con grazia e lignaggio, come fosse abituato a frequentare ambienti nobiliari e corti principesche.
“Benvenuti...” disse fissando Dacey ed Amit “... perdonate, credo abbia interrotto i vostri propositi di cantare giusto?”
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Lady Gwen 17-01-2017 01.07.25

Passò molto tempo, fino ad arrivare al primo pomeriggio, così mi sembrava.
Ad un certo punto di nuovo Anya alla mia porta.
Era come un deja-vu della mattinata appena trascorsa.
"Anya, non ricominciare, vattene, ti prego..." mormorai stancamente, piangendo ancora.

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Nyoko 17-01-2017 01.10.16

Sentì tutto senza che io potessi fare nulla. Come immaginavo, quei bambini presero ad insultarmi. Non avevano torto in fondo... Mi sentì così giù in quel momento, finché non sentì un urlo del bambino ed un uomo venire verso di noi. In quel momento non capì, finché poi non mi saltò il cuore in gola. Pavel, aveva lanciato la palla e probabilmente aveva colpito uno di quei bambini. Poi udì una rissa e non riuscì più a resistere. "No! Vi prego. Smettetela di litigare. È colpa mia, è solo colpa mia. Non ho potuto lanciare la palla, non posso muovere un solo muscolo delle mie gambe. Non prendetevela con lui vi prego. Vi risarciró i danni. Vi prego smettetela" sentendo lacrimare i miei occhi dalla paura e dalla rabbia che provavo dentro. Avrei tanto voluto alzarmi e dividerli, o anche solo aver lanciato quella dannata palla.

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Altea 17-01-2017 08.26.09

Guardai i soldati..dovevo fingere e mi misi a ridere alle loro battute mentre avrei voluto schiaffeggiarli.."Ah..veramente simpatici" per poi andare a preparare i piatti con le pietanze. Dissi a Francois sottovoce.."Forse è meglio portate voi e proponete di darmi il lavoro laggiù per un paio di giorni".

Clio 17-01-2017 10.31.01

Gli sorrisi, un sorriso intimo e complice che Ozillonne non poteva vedere nella penombra della notte.
Ancora non avevo lasciato la sua mano sull'erica, quasi volessi trattenerla, dividerla, temendo che la solitudine sarebbe stato tutto ciò che mi restava di quella notte speciale.
Poi quelle parole di Ozillonne, mi illuminai.
"Ma che bella idea..." sorridendo a Cristiano "Vi andrebbe, monsieur?" con lo sguardo che sottintendeva una dolce speranza.

Dacey Starklan 17-01-2017 11.30.57

Rimasi a fissare il nuovo arrivato nella stanza. I suoi modi e i suoi vestiti non mentivano, doveva essere proprio lui il padrone di tutto.
Sorrisi appena guardando verso Amit quindi annuii alla domanda.
" Si, cioè... no, non fa nulla. Noi siamo pronti a dire il vero quindi quando lei desidera... noi possiamo incominciare."
Non ci eravamo mai esibiti in una casa simile, tanto meno per una singola persona.


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