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Alla fine, arrivammo in porto, Elv indossò la maschera, ma la nave non pareva essere già arrivata.
"Sembra siamo arrivati in anticipo... Meglio, avrò qualche minuto per prepararmi psicologicamente..." dissi sarcasticamente, guardandomi attorno fuori dal finestrino dell'auto. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Era una giornata grigia e fredda, con un vento secco che soffiava sul mare e ne scherzava le onde spumose.
2 grossi pescherecci erano ormeggiati, mentre un rimorchiatore si accingeva ad entrare in porto. Gwen ed Elv erano nella loro auto, aspettando arrivasse la nave destinata a portarli sull'isola misteriosa. "Vivila come una vacanza premio..." disse divertito lui. Ad un tratto la ragazza vide un tipo che passeggiava sul molo, come se aspettasse di imbarcarsi. |
"Non mi sembra esattamente il paragone più calzante... "commentai annoiata.
Ad un certo punto, notai un uomo al molo. "Sembra che sia un candidato come nostro compagno di viaggio..." dissi, indicandolo. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Alzai gli occhi a quelle parole del ragazzo.
"E allora ti saresti dovuto iscrivere alla scuola per Timeranger, fare tutta la trafila che abbiamo dovuto fare tutti noi e poi viaggare nel tempo sotto l'egida della Federazione!" sbottai. "Ora non vedrai un bel niente, avviserò tuo padre e ti rispedirò a casa con la navicella di sicurezza!" scuotendo la testa "Ma guarda te!" borbottai. "Dager!" chiamai il computer di bordo sempre vigile "Mettiti in comunicazione con il consiglio!". |
Elv guardò il tipo indicato da Gwen.
"No, non è un atleta..." disse lui fissandolo "... fisico comune, per nulla tirato... fumatore... mo, quello è più tipo da scrivania..." mormorò il bel ladro. Intanto, Destresya decideva il da farsi con quel giovane clandestino. "Eccomi, signora." Il cervello elettronico a bordo. "Ehm, forse non vi conviene, signora..." fece il giovane. |
"Non ho detto che era un atleta, ho solo detto che avrebbe viaggiato con noi, probabilmente" gli feci notare, con un sorriso furbo "Chissà, forse accompagna qualcuno, magari è il manager di un campione... Come io dovrei essere la tua, in teoria..." aggiunsi, divertita.
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"Chissà..." disse Elv a Gwen "... ma continuo a credere che quel tipo non abbia nulla a che fare con il torneo... anche se il mio sesto senso mi dice che è comunque diretto sull'isola..."
Era un uomo alto e magro, con un vestito non troppo elegante, un cappello sulle ventitré ed un paio di baffetti che forse su quel viso lungo e scarno dicevano ben poco. Poi il tipo notò l'auto dei 2 ladri e si avvicinò. "Chiedo scusa..." guardando dal finestrino "... sapete dirmi a che ora è prevista la partenza per l'isola del Serpente?" |
"Oh non mi conviene fare rapporto su una situazione del genere? Forse non ti rendi conto della gravità della situazione in cui ti sei cacciato!" fissando il giovane negli occhi.
"Staranno impazzendo a cercarti e un tale sprezzo delle regole potrebbe causare il posto a tuo padre, non ci hai mai pensato? Al fatto che hai messo tutti in pericolo e in agitazione?" tuonai. |
"Esattamente."
Ad un certo punto, l'uomo, che sembrava uscito da un noir anni '40, si avvicinò alla macchina e ci chiese circa l'ora della partenza. "In realtà, la stiamo aspettando anche noi, ma pensavamo che forse già in porto. Suppongo però che non debba mancare molto" risposi, con un sorriso educato. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Intendevo dire" disse il ragazzo a Destresya "mandarmi via con una capsula potrebbe essere rischioso e farci intercettare, signora..." lui fissandola come chi è in forte soggezione.
"Credo che il ragazzo abbia ragione, signora." Il computer di bordo a Destresya. Nel frattempo, al porto di Baias, l'uomo aveva chiesto le informazioni sulla nave a Gwen e ad Elv. "Si, ma credo che non abbia allora un orario certo..." lui ai 2 ladri "... dopotutto è una nave privata ho sentito dire... comunque lasciate che mi presenti... sono Lauros e sono un ingegnere." Sorridendo. |
"Immagino sia così, dopotutto ho sentito dire che l'isola è di proprietà di una ricca donna, quindi la nave sarà certamente privata."
Poi, si presentò."io sono Gwen, sono a manager del signor Gattaiga" indicando Elv "È uno dei lottatori più quotati al momento, forse lo conosce" sorridendo. "Siamo diretti all'isola per partecipare al torneo." Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Gameah fu svelto ed intraprendente. Subito si preparò tutto alla ricerca del Monaco Nakakata. "Immagino sarà un' impresa tortuosa".
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"Si, ho sentito parlare di lei e dei suoi incontri." Disse Lauros a Elv.
"Ma cosa ci fa un ingegnere su all'Isola?" Chiese questi. "La Federazione Sportiva Afragolignonese mi ha incaricato di controllare gli impianti dell'isola, in modo che la sicurezza dei suoi atleti sia garantita." Spiegò l'uomo a lui ed a Gwen. Intanto Altea e Gameah si erano già preparati. Con una navetta raggiunsero il punto dell'appuntamento con la guida. Era un piccolo villaggio che sorgeva all'inizio della Foresta Verde. "Pare che la nostra guida ancora debba arrivare..." mormorò Gameah. |
"Si vede che non ti indendi proprio di viaggi nel tempo, la navicella ha la stessa protezione della nave principale, altrimenti non si potrebbe usare in momento d'emergenza, non credi? O pensi che chi ha progettato queste navi sia più stupido di te?" fissandolo intensamente negli occhi.
"Io mi chiedo come si possa essere così irresponsabili!" sbottai. "E tu Dagar perchè dici che ha ragione adesso?" esasperata "La navicella è fuori uso e ti sei dimenticato di dirmelo quando siamo partiti? Non vedo altra spiegazione! Se è così non c'è altro modo, annulliamo la missione e torniamo a casa, ci penserà il signorino a spiegarlo al consiglio galattico!". |
"Già" osservando attorno il villaggio "Merito dei tuoi agganci o amici che hanno preparato tutto... Sembra questa storia sia senza fine. O quasi un sogno" sospirai "Aspettiamo o proseguiamo noi?".
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"No, dobbiamo aspettare la guida." Disse Gameah ad Altea. "Muoversi nella Foresta Verde senza conoscenze è un suicidio. Aspettiamo, arriverà a breve."
Ad un tratto i 2 sentirono alcuni bambini del villaggio che giocavano. Nel frattempo, Destresya aveva ormai perso la pazienza. "Signora, il nostro nemico è molto potente e più gli siamo vicini più il suo campo magnetico aumenta di efficacia. Durate il nostro viaggio siamo stati protetti dagli scudi temporali, ma ira non sono più capaci di assicurarci la giusta protezione. Non ci resta ora che raggiungere l'isola." |
"È così pericolosa la Foresta Verde?" osservandola da lontano, poi vidi dei bambini giocare "Tu sai come si chiama la guida? Magari possiamo chiedere a quei bambini se lo hanno visto, mio bel collega" avvicinandomi a lui.
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"In tanti anni di missioni non ho mai sentito una sciocchezza simile! Il nostro nemico non ha idea che ci stiamo avvicinando tramite il tempo, siamo tornati indietro nel tempo proprio per coglierlo di sorpresa, quindi non potrebbe ostacolare dei viaggi del tempo di cui ignora persino l'esistenza!" scuotendo la testa.
"Ad ogni modo non ho tempo da perdere e non ho voglia di discutere, questa nave è dotata di ottime celle per i prigionieri, sono sicure e protette, anidiamo!" facendo cenno al ragazzo di seguirmi verso la prigione "Guarda te se io devo perdere tempo per una bravata simile!" scuotendo la testa. |
"No, ma credo sia qualcuno del posto..." disse Gameah ad Altea "... molti contadini infatti fanno da guida per guadagnare qualche soldo, mia cara."
Ad un tratto sentirono un rumore e poi videro una Jeep arrivare. Intanto Destresya aveva deciso di passare alle maniere forti con il giovane clandestino. "Ehi..." stupito lui "... non sono un criminale, non potete richiederlo in cella!" Protestando il ragazzo. "Non è giusto!" |
"Ti sei introdotto illegamente in una nave temporale, infrangendo le regole del Consiglio, hai infranto la legge e questo sì, ragazzo mio, fa di te un criminale!" fissandolo "O credi che essere figlio di un consigliere ti ponga al di sopra della legge?".
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Bene, era un ottimo primo test per vedere se era una buona copertura.
"Certamente il suo ruolo è fondamentale, per il torneo" annuii "Non vogliamo certo che i nostri atleti tornino a casa a pezzettini" aggiunsi, con un risolino. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Siamo passati al.. Mia Cara" dissi con sorriso misterioso. Poi udii una Jeep "È affollata questa foresta, oppure potrebbe essere la nostra guida".
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Il ragazzo guardò Destresya con occhi interrogativi.
"Non ho manomesso i ciurcuiti dell'astronave" disse il giovane "e non ho arrecato danno alcuno... forse voi siete troppo severa, signora..." "Signora, secondo il programma da seguire è giunta l'ora di raggiungere il luogo conosciuto come Baias, da dove salperà una nave diretta all'Isola del Serpente." Nel frattempo Gwen ed Elv al porto avevano conosciuto Lauros, l'ingegnere nominato dalla Federazione Sportiva Afragolignonese. "In verità" l'uomo ai 2 ladri in incognito "spero su quell'isola non mi saranno fatte pressioni e mi si lasci invece fare liberamente il mio dovere." Pensieroso. Intanto Altea e Gameah attendevano l'arrivo della loro guida. Ad un tratto giunse una Jeep che si fermò davanti al villaggio. I bambini che giocavano si avvicinarono incuriositi, guardando incuriositi il nuovo arrivato. https://besthqwallpapers.com/Uploads...-2019-cars.jpg |
Assottigliai appena ali sguardo, solo per un istante e guardai di sfuggita Elv.
Poi guardai Lauros sorridendo. "Come mai pensa che possa succedere ciò? Voglio dire, lei è l'esperto, l'hanno chiamata apposta, dico bene? Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
La Jeep arrivò e calò il silenzio. Pure i bambini si fermarono a guardare l'auto.. "Chi sarà mai?" perplessa.
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"In verità" disse Lauros a Gwen "è la federazione ad inver imposto la mia presenza. Inizialmente non è stato mostrato molto entusiasmo per questo da parte del governo dell'isola... mah, speriamo bene..."
Ad un tratto all'orizzonte si vide apparire una nave. Faceva rotta verso il porto e batteva come bandiera lo stesso simbolo del serpente che Gwen ed Elv avevano visto raffigurato sul biglietto d'invito al torneo. https://cdn2.veltra.com/ptr/20170606...mpolicy=custom |
"Io seguo le regole, ragazzo mio, a differenza tua! E introdursi nella mia nave è una grave violazione del codice federale!" Fissandolo negli occhi furiosa.
Ci si metteva anche Dager poi! "Lo so, Dager, lo so!" Sbuffai. Odiavo quando qualcosa andava storto. "Dammi un motivo per cui dovrei portarti con me!" Fissandolo. |
La Jeep si fermò e da essa scese un uomo con abiti tipici da avventueriero.
"Lei deve essere la nostra guida immagino..." disse Gameah al nuovo arrivato, dopo aver lanciato un'occhiata ad Altea. "Già..." rispose l'altro accendendosi una sigaretta "... che tipo di giro avete intenzione di fare? Siete forse turisti annoiati? O si tratta di una vacanza romantica?" Col tono che pareva celare un che di irriverente. "La tariffa ovviamente cambia in base a ciò che avete intenzione di fare qui." Guardando prima Gameah, poi Altea. https://imgc.allpostersimages.com/im...=550&h=550&p=0 |
"Capisco..." commentai, annuendo appena.
Così era più chiaro. Temeva che gli imponessero di coprire eventuali problemi e lui non ne aveva intenzione. Ma se la persona o l'organizzazione che andavamo a fronteggiare era così forte come credevo, dubitavo fortemente che sarebbe riuscito a farsi valere. Poi, ad un tratto, vedemmo entrare in porto un'imbarcazione alquanto singolare, ma capii subito che era la nostra. "Direi che sia il nostro passaggio" commentai "Forza, andiamo campione" dissi con un impercettibile sarcasmo ad Elv. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Beh..." disse il ragazzo a Destresya "... in accademia abbiamo studiato parecchio il pianeta Terra e le sue epoche storiche... e l'Isola del Serpente mi ha da sempre particolarmente interessanto..." fissandola e cercando in quella severa figura femminile forse un briciolo di compensione.
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"Ma non vi hanno insegnato il rispetto delle regole?" Guardandolo arcigna.
Quel ragazzo mi irritava, non sapevo che fare ma non potevo perdere tempo. Se gli fosse successo qualcosa il padre se la sarebbe presa con me. Forse il modo migliore per tenerlo al sicuro era proprio portarlo con me, per quanto sapessi che mi avrebbe rallentato. "E va bene!" Sbottai "Verrai con me ma dovrai obbedire agli ordini, comportarti bene, non metterti nei guai e renderti utile, chiaro?". |
Scese un uomo che mi osservava e scoprimmo era la nostra guida oltrecad essere saccente e antipatico "Faccia meno lo spiritoso.. Ci deve portare nella Foresta Verde, stiamo cercando un monaco eremita, Nakakata" ma che tipo strano.
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Elv guardò la nave indicata da Gwen.
Era un'imbarcazione strana, come uscita da qualche antica leggenda orientale. Avanzava quasi scivolando sulle acqua mosse dal vento, con le sue vele spiegate e la prua a forma di serpente che minacciosa sembrava fissare il porto. Approdò e gettò le sue ancore in mare, quasi senza emettere suono o altro rumore. Intanto, sulla sua astronave, Destresya discuteva col giovane clandestino. "Cioè..." disse lui incredulo "... davvero? Poso restare? Addirittura venire con voi? Non mi state prendendo in giro? Dite davvero?" Fissandola incredulo con i suoi occhi chiari e luminosi puntati in quelli di lei. |
Era una nave molto strana, non solo nella sua estetica.
Sembrava davvero uscita da un altro mondo. Sembrava appartenere ad un'altra dimensione ben lontana dalla nostra. "Di certo, chi la possiede è una persona davvero eccentrica" commentai, mentre mi muovevo in direzione della nave. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
L'uomo tirò un altro paio di boccate dalla sua sigaretta e continuò a fissare Altea.
"Nakakata..." disse, per poi gettare la cicca e schiacciarla con un piede "... e cosa cercate da lui?" "Lei è una guida o un poliziotto?" Ironico Gameah. "Fa molte domande noto..." "Amico mio..." la guida sistemandosi il cappello "... lei e sua moglie sarete sotto la mia responsabilità e quindi devo capire bene che intenzioni avete. Capisco che per voi turisti la foresta è affascinante e misteriosa, ma non siamo in un dannato film d'avventura. Non ci sono eroi e belle da salvare ma solo serpenti da evitare, lupi da non attirare ed almeno un paio di specie di scorpioni da sperare di non vedere mai... quindi più cose saprò di voi e meno pericoli correrete." Con tono spiccio e tradendo una sicurezza pari solo alla sua saccenza. |
Alzai gli occhi al cielo.
"Sei lento di comprendonio eh!" Sbuffai. "Ti ho detto che puoi restare ma alle mie condizioni, chiaro?" Fissandolo. "Dager, aggiorna il nostro giovane amico sulla missione!" Ordinai, con aria sarcastica. "A proposito com'è che ti chiami?" |
"Scusi. Ma cosa vi fa pensare che io e il signor Gameah siamo sposati? Siamo colleghi e due storici dell'arte. Dobbiamo raggiungere l'isola del Serpente, dobbiamo trovare un quadro e sappiamo Nakakata ha combattuto laggiù.. Può bastare Mr. Saccenza?".
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Elv annuì a Gwen e poi insieme a Lauros si avviciarono alla nave.
Uno dei boccaporti fu aperto ed alcuni marinai dai tratti orientali, con strani tatuaggi sulla pelle e dagli sguardi cupi e misteriosi apparvero sul ponte, attendendo che i passeggeri salissero a bordo. Nel frattempo Destresya continuava la sua conversazione col ragazzo. Incaricò il suo computer di bordo di istruire il clandestino sulla loro missione. "Il ragazzo appare arguto e vivace, signora." Il computer dopo averlo analizzato. "Dotato di ottima intelligenza e soddisfacente cultura credo di poter affermare che ha doti per nulla scontate, signora." |
Da un boccaporto uscirono dei marinai orientali dalle facce poco simpatiche che mi ispiravano davvero poco, ma davvero davvero poco.
Comunque, mi avvicinai e porsi loro i nostri documenti per il viaggio. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
A quelle parole di Altea gli occhi della guida percorsero in un attimo tutta la sua figura, quasi a volerla giudicare come donna.
"Perchè sono un tipo di vecchio stampo" disse lui a lei "e se un uomo porta in un posto isolato una bella donna allora ha di certo intenzioni chiare." Ancora irriverente. "Comunque, vi condurrò dal vecchio Nakakata se proprio lo volete." Sistemandosi il cappello e poi il cinturone dal quale pendevano un lungo coltello ed una pistola. |
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