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Quei complimenti..le loro domande...li guardai da capo a piedi..."Capisco sono una donna sola, non accompagnata e forse mi prendete per una donna irriverente...siete abbastanza belli per trovare stasera la ragazza dei vostri sogni" feci un leggero inchino e mi allontanai infastidita da tale insistenza...presi un vialetto ed ammirai una fontana dai mille giochi di acqua.
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" Non ringraziate. Dico solo la verità. Se le donne che conoscete non vedono questa verità allora non vi meritano. Ma un giorno si pentiranno di avervi ignorato..." lo guardai con le labbra appena dischiuse. Quella domanda non la attendevo, ne da lui ne da nessun altro.
" Signor Ottan... Non credo che sareste felice con me" |
E mentre Vivian ed Ernot conversavano piacevolmente, ad un tratto uno dei domestici si avvicinò.
“Signore...” disse “... un biglietto del capo...” consegnandolo ad Ernot. Questi lo prese e lo lesse. “Oh...” sorpreso “... pare che stasera il capo si farà attendere più del dovuto... infatti ha avuto un contrattempo e non verrà prima di un paio d'ore...” fissando Vivian “... avverti tutti gli invitati...” rivolto poi al domestico. |
"Sempre più misterioso il vostro capo..." sorrisi, vagamente divertita da quella situazione.
"Già mi immagino il mormorio della gente.." risi piano, per poi guardare intorno "Beh, io non ho alcuna fretta, e credo di potermi benissimo godere questa splendida festa nell'attesa... non trovate?" sorridendo gentilmente. Chissà dove diavolo era per perdersi tutto quello. |
“Ginevra non aveva le conoscenze di Arianna.” Disse sorridendo il professore a Gwen. “Comunque, come volete, userò il vostro nome.” Fumando rilassato. “Non volete che si tocchi l'argomento magia? Comprendo il vostro turbamento...” tra una boccata di fumo e l'altra “.. di cosa volete conversare? Di Amore forse? Mi sta bene...” annuendo “... voi e vostro marito siete molto innamorati... lo si vede benissimo... chiunque se ne accorgerebbe... ma purtroppo è una storia la vostra che rischia di naufragare... e non per colpa di uno di voi due...” fissandola.
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Uno dei domestici raggiunse il centro del salone ed avvertì tutti i presenti del ritardo con cui si sarebbe presentato il misterioso capo della Taddeus stasera.
Altri due domestici fecero lo stesso annuncio nel cortile e nel giardino, generando ovunque la delusione dei presenti. Anche Altea udì ciò, una volta liberatasi dei due giovani borghesi. Poco distante pure Dacey ed Ottan ascoltarono l'annuncio del ritardo. “Tipico dei ricconi...” disse sarcastico il giornalista, per poi guardare la dama “... e ditemi... perchè mai non potrei essere felice con voi, madama?” Nello stesso istante Ernot stava sorridendo per le parole di Vivian. “Benissimo.” Mormorò. “Dopotutto in questo palazzo è impossibile annoiarsi. Abbiamo anche un'orchestra e magari vi va di ballare. Purtroppo io sono negato e temo dovrete cercare un altro cavaliere per danzare...” |
Ero sempre più ansiosa, nervosa e le sue parole non fecero che peggiorare la situazione.
Addirittura questo... Non volevo pensare a ciò che sarebbe stato automatico. ''Se non per colpa nostra, per chi?'' chiesi, anche se credevo di conoscere la risposta. |
Risi a quelle parole di Ernot.
"Oh, no..." scuotendo la testa "Temo di essere una pessima ballerina.." divertita "Sto benissimo così..." ridendo piano. La faccenda era molto più seria di quanto quella risata spensierata non riuscisse a trasmettere. Sapevo ballare? Magari non ero nemmeno mai stata ad una festa come quella, magari non avevo mai ballato in vita mia. Magari invece era ciò che più amavo fare al mondo. E non lo sapevo. Cercai di nascondere un sospiro, mentre avvicinavo la coppa di spumante alle labbra. |
Un'espressione un po' delusa ma soprattutto spazientita si delineò sul mio volto.
" Che tipo odioso deve essere questo signore.. Ci raduna tutti qui e poi non fa altro che accumulare ritardo. Un pessimo, pessimo padrone di casa" il malumore non riguardava solo me ma da quando i domestici avevano diffuso la notizia si udiva un vocio spazientito e stanco " Perché il mio cuore è pietra.. E voi meritata un cuore in grado di amare, ancora" |
All' annuncio sorrisi nascondendo il volto nel ventaglio..voleva una entrata trionfale..che strano personaggio. Mi sedetti sul bordo della fontana e sarei tornata a casa tra breve, la mia presenza era inutile e mi sentivo fuori luogo.
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