Camelot, la patria della cavalleria

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-   -   I Pilastri di Afravalone (http://www.camelot-irc.org/forum/showthread.php?t=2181)

Clio 17-05-2014 18.23.21

Quel latrato, mi voltai di scatto.
Sangue, sangue sul terreno. Ma non era il mio.
Poi, quel fischio, ancora.
La bestia feroce si tramutò in un fedele animaletto e raggiunse il suo padrone.
Stavolta lo vidi, ma era poco più di un'ombra.
La bestia svanì insieme a lui.
Ancora.
"Maledizione!" urlai, scaraventando un pugno con la mano guantata sull'albero che avevo accanto.
Cominciavo a tornare alla normalità, chiusi gli occhi per assaporare fino all'ultimo istante la scarica di follia estatica che mi abbandonava.
Quando il mio respiro si tranquillizzò, e il battito tornò ad essere regolare, sospirai.
Ero viva, più viva che mai. Erano momenti come quelli a farmi appezzare ogni respiro, ogni battito.
Adoravo quella folle sensazione di lucido furore.
Ma poi guardai di nuovo quel sangue, l'avevo ferita davvero. Sorrisi. Potevamo seguire la scia, non poteva svanire nel nulla.
Prima bisognava domare le fiamme, e pregare di non aver perso nessuno.
"Ragazzi.." urlai "State tutti bene?" cercando di distinguere i volti dei miei uomini.
"Dobbiamo domare questo incendio, o ci ucciderà tutti.." cercai con lo sguardo il mio mantello, ma era in una pozza di sangue.
In quel momento arrivarono gli uomini di Gvin, alzai gli occhi al cielo, ci mancavano solo loro. Non vedevano che la foresta andava a fuoco?
"Arrivate tardi.. Se n'è appena andata..." esclamai, scuotendo la testa. Che diavolo volevano?
Vidi Altea aiutare Guisgard, e parlare con lui e Gvin su cosa si doveva o non doveva fare.
I miei occhi divennero una fessura.
Com'è che gli stai sempre intorno, te? Potrei pensare che ti interessa, sai?
Mi ritrovai a pensare.
E anche se fosse, Clio, a te che importa?
Niente!
Ecco, appunto...

"Con tutto il rispetto, Milady.. Duca.." dissi, avvicinandomi alla donna "Possiamo cavarcela da soli, grazie..".
Nessuno da ordini ai miei uomini in mia presenza, nessuno!
Era già seccante dover fare la moglie riverente, ma che degli estranei si mettessero in mezzo, proprio no!
Poi si mise a parlare con Gvin, probabilmente su come continuare la caccia.
Troppo facile, non avrei mai permesso a quel nobiluccio supponente di prendersi il merito della nostra caccia.
La bestia ora era ferita, ci mancava solo che il duca si limitasse a dargli il colpo di grazia e si assumesse il merito.
No, non gliel'avrei mai permesso.
Mi avvicinai a Guisgard, era ferito "Stai bene caro?" chiesi, dolcemente, cercando i suoi occhi.

elisabeth 18-05-2014 20.35.46

" Impazzirai quando dovrai scegliere...impazzirai "....le parole di mio padre urlavano nella mia mente.....non ero indifferente a Flees..e questo almeno a me stessa dovevo ammetterlo...ma cosa mi stava succedendo, una scelta veloce...una scelta dettata dall' impeto, una scelta dettata dalle sue mani sul mio corpo...dettata dalle sue labbra sulle miei dalle sue parole sussurrate tra i miei capelli.......e Daizer.....Daizer...aveva accettato di sposarmi...di difenderci.....lasciando la parola denaro man mano che la strada ci metteva ad affrontare mille prove.....Allora cosa ero io, una donna da poco, si ecco...una donna che si incontrano in quelle case dve gli uomini sfogano le loro bassezze...senza più voltarsi indietro.......Eppure .....io non ero quella, io ...O mio Dio...io non sapevo Amare, Io ero stata amata in modo che non conoscessi l' Amore....mio padre amava mia madre...ma come...si certo amò per impazzire.......Guardai ancora il suo volto il suo giovane volto, lo accarezzai....." Ho paura Flees.....ho una paura infinita, ho sentito che ci sono state donne che per andare dietro a promesse di vero Amore hanno sofferto.......ho paura di soffrire.....Ecco io...." Daizer entrò in quel momento ebbi solo il tempo di voltarmi dangli le spalle...e rimisi a posto i bottoni.....la mia voce era tremante come la fiamma di una candela..." Ho trovato una scritta, forse nessuno ha fatto caso al suo significatom infondo e' parte del mio sogno.... "...la mia risata...era stridula..ma avevo bisogno di sdrammatizzare...." Fortunatamente , nessuno può entrare nei sogni di iun'altro essere umano....., vieni Daizer guarda anche tu..e' come se il Borgomastro abbia voluto lasciare una traccia, bisogna comprendere se da questo o dall'altro mondo.....".....mi spostai perchè Daizer avesse la possibilità di passare......" prendo un pò d'aria...devo dare una risposta....e devo prendere aria...".....salì le scale come inseguita dal diavolo...forse ero scesa negli inferi

Guisgard 19-05-2014 01.21.57

Elisabeth risalì da quella sepoltura, ritrovando così aria pulita.
Respirò a pieni polmoni, come a voler lasciar andare ogni inquietudine.
Respirava a fatica e le sue gote erano ancora avvampate a causa di ciò che Flees aveva fatto pochi istanti prima.
Poi ad un tratto la voce di Daizer a destarla dai suoi pensieri.
Un attimo dopo il contrabbandiere risalì anch'egli da quella tomba.
“Elisabeth, presto...” disse “... ho trovato qualcosa... vieni a vedere!” La prese per mano e insieme ritornarono giù.
Il contrabbandiere allora indicò una piccola lapide rotta, dove su uno dei frammenti vi erano queste parole:

“Fidati di me e non ti mentirò.
Alla tomba e al tesoro ti guiderò.
Non indugiare, ma cerca il becchino
ed egli ti indicherà lesto il cammino.”

“Non credo sia un epitaffio...” fece Daizer “... ma cosa vorrà mai dire?”
Flees, intanto, si scostò dal muro al quale si era appoggiato e da dove non aveva mai smesso di fissare Elisabeth, cominciò a fischiettare e lasciò quella tomba, risalendo in superficie.
“Ho bisogno di aria...” disse “... vi aspetterò sopra...” e andando via, nel passare accanto alla zia, le sfiorò con le dita il braccio nudo.
Fu un tocco leggero, ma lungo, delicato e sensuale.
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Guisgard 19-05-2014 01.38.38

“Eilonwy...” disse Riccardo avvicinandosi alla ragazza “... cosa stavi per dire? Ti sei interrotta all'improvvisa... cosa volevi dire? Se quel castello fosse cosa?”
Il maniero intanto dominava, con i suoi spessi e poderosi bastioni simili a guardiani millenari addormentati, i muri a scarpa che sembravano incastonarsi nelle rocce sottostanti ed esistenti da sempre, le alte slanciate torri protese verso il cielo tutto il fondovalle.
Come se quel castello rappresentasse una delle ultime frontiere del mondo civile conosciuto.

Guisgard 19-05-2014 02.04.10

La caccia e la battaglia sembravano terminate.
Il fuoco continuava ad avvolgere, come un anello incandescente, quell'angolo di foresta, racchiudendo tutti quei guerrieri che apparivano simili a gladiatori nell'arena.
Altea e Gvin con i suoi cavalieri erano giunti sul luogo dello scontro, dove Guisgard, Clio ed i suoi uomini avevano affrontato la misteriosa bestia.
“Si, siamo tutti interi...” disse Borel al suo comandante “... anche Vortex... vero, vecchio mio?”
“Si...” annuendo il vigoroso guerriero “... è solo un graffio alla spalla... ci vuole ben altro per me.”
“E voi, cavaliere?” Borel voltandosi poi verso Guisgard.
“Si, anche io...” mormorò Guisgard, per poi fissare Clio che si era avvicinata a lui “... sto bene, tranquilla...” tenendosi il braccio insanguinato attraverso la giubba “... mi ha preso al braccio quel maledetto animale, ma non credo sia una ferita profonda... e tu? Tu come stai?” Chiese alla sua finta consorte. “Ho sentito le urla dello scontro, poi Dort che diceva agli altri di come sei riuscita a colpire e a ferire la bestia...” la guardava con i suoi occhi chiari che parevano ardere per i bagliori dell'incendio “... sei stata davvero coraggiosa... certo, un po' pazza, ma davvero coraggiosa...” sorrise appena “... anzi, coraggiosa e quasi completamente folle... vedi? Feci bene quel giorno ad Afravalone ad evitare di duellare con te...” fece per ridere, ma una fitta al braccio glielo impedì.
Gli altri, intanto, erano tutti presi dal voler domare l'incendio.
“Ehi, voi altri!” Porturos a Gvin ed ai suoi cavalieri. “Perchè non venite a darci una mano?”
“Aiutateli a domare il fuoco.” Ordinò il duca ai suoi.
“Ah, milady...” Guisgard ad Altea “... vi sono debitore per avermi tirato fuori da quella fossa... il braccio ormai non lo sentivo quasi più... ancora qualche altro istante e sarei finito io nella trappola preparata per quella bestia...” le fece l'occhiolino “... questo mi fa pensare che quel vostro certo astio verso di me si sia un po' appannato.”
“Siete stati fortunati, mercenari...” disse Gvin “... si, davvero fortunati... poteva finire molto peggio... beh, meglio così...”
L'incendio pian piano andava spegnendosi.
“Le vostre ferite” Nestos a Guisgard e a Vortex “non mi sembrano particolarmente preoccupanti. Tuttavia quell'animale potrebbe trasmettere qualche morbo, visto il modo in cui appare immune ai comuni veleni e per questo direi di ritornare tutti a Solpacus per disinfettare e medicare quelle ferite.”
“Si, sono d'accordo.” Annuendo Dort. “Ormai albeggia e più tardi, quando il Sole sarà alto, si potrà ritornare qui e studiare meglio le tracce lasciate da quell'animale. Lady Guamarin è riuscita a ferirla e forse anche in modo serio. Dunque col favore della luce si potranno vedere meglio le tracce di sangue della bestia.”
“Si, buona idea.” Fece Guisgard.
Intanto il Sole era ormai sorto, invadendo la foresta con la sua luce dorata e dissolvendo gli spettri e i misteri della notte appena trascorsa.
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Eilonwy 19-05-2014 08.20.43

“Niente….niente! Lasciamo perdere. Tanto è impossibile che quel maniero sia Gioia Antiqua o sia collegata con la storia del Fiore Azzurro. Probabilmente è solo una coincidenza!” sentenziai davanti ai due.
Sorrisi all’ oscuro paladino e continuai: “Forse è meglio per tutti andare dormire. Sennò domani chi ci sveglia?.....Buona notte!”.
Diedi un bacio sulla testolina al merlo e un bacio sulla guancia a Riccardo.

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Clio 19-05-2014 09.09.00

Sospirai, come se mi fossi tolta un peso.
Stavano tutti bene, ed era la sola cosa importante.
"Ragazzi, siete stati grandi... i migliori, come sempre..." Esclamai a gran voce, cercando lo sguardo dei miei uomini.
Sorrisi a Guisgard, con gli occhi nei suoi "Oh, io sto meravigliosamente... vivo unicamente per momenti come questi..." chiusi gli occhi per un istante, per poi sorridere nuovamente "Sì, è stata pura follia.." risi "Ma è stato.." alzai gli occhi al cielo scuotendo la testa "No.. non ci sono parole.. E vedi di non guastarmi l'umore tirando fuori quel maledetto duello..." Facendo l'occhiolino al cavaliere.
Poi si mise a parlare ad Altea, e distolsi lo sguardo.
Lanciai un'occhiata a Gvin. Fortunati...
Non eravamo stati fortunati, eravamo stati epici!
Ma la bestia era ancora viva.
Ascoltai i miei uomini, volevano tornare a Solpacus.
Eppure, il momento migliore per cacciare era proprio all'alba.
"Benissimo.. Nestos, pensa ai feriti.. Puoi prendere un po' del sangue di quella belva? Non so, magari riesci a capire se ha qualcosa di speciale... Anche se.. i demoni non sanguinano..." dissi al medico "Torneremo col sole alto.. Avanti, ragazzi.. alla locanda.. vi siete guadagnati una bella bevuta, offro io.." tornando a rivolgermi a tutti.
Poi mi avvicinai a Dort e lo presi in disparte, in modo che nessuno sentisse.
"Ehi.. prima di tutto, stai bene? Non sei ferito, vero?" mormorai piano "Ascolta.. sei sicuro di quello che hai detto? Voglio dire.. andarcene a Solpacus quando il sangue è ancora caldo.. io.." lanciando una breve occhiata ai cavalieri di Gvin "Non mi fido di loro.. noi siamo stremati, loro belli freschi.. chi mi assicura che non seguiranno le tracce prima di noi? Non gli permetterò di prendersi il merito della nostra caccia.. e se.. se rimanessimo con un pretesto, solo io e te, mentre tutti se ne vanno in città? Niente pazzie, solo seguire le tracce, vedere dove portano, una volta trovato il nascondiglio della belva tornare in città, e poi portarci gli altri quando il sole sarà alto.." fissai il mio amico nei suoi occhi chiari "Bada che non sto dando un ordine al mio soldato, sto cercando il consiglio del mio amico.." sorrisi "lo conosci? Quello che mi aspetta alla quercia bianca poco prima dell'alba per la battuta di caccia mattutina.. quindi sei libero di dirmi che è una pessima idea.." risi appena "Approfittane, non so quando ti ricapiterà..".

Altea 19-05-2014 15.08.40

Il duca ordinò ai suoi uomini di aiutare i mercenari a domare il fuoco, come richiesto proprio da uno di loro..apprezzai quel gesto..finalmente un gesto giusto di quell'uomo.
I miei occhi ricaddero sul cavaliere e sentii era ferito alla spalla ed effettivamente l'altro uomo, che probabilmente doveva essere un medico, suggerì di curare i feriti poichè la belva era immune al veleno e rimasi perplessa da questo e mi avvicinai.."Se occorre" dissi al medico "potete curare i feriti nel Palazzo del vescovo, in un posto più pulito e tranquillo di una locanda..conosco molto bene quel posto, ci ho vissuto per mesi, il vescovo non farà problemi ne sono certa, fatemi sapere, io torno a Solpacus".
Il cavaliere mi ringraziò per avergli salvato la vita e sorrisi alla sua battuta e mi avvicinai a Guisgard..o Gufo Scarlatto..e risi guardandolo negli occhi e togliendomi un velo da dosso glielo fasciai attorno al braccio dove era ferito.."Astio..dite io provo astio per voi? No affatto...diciamo...non amo essere presa in giro o che non mi si dica la verità...a meno che non sia una bugia a fin di bene, giusto..cavaliere?" e detto questo il mio sguardo rimase immobile nei suoi occhi celesti stringendogli forte il velo e sorridendo.."Questo farà in modo non perdiate troppo sangue..dovete essere in forma...per continuare la caccia alla belva" e vidi Guàmarin che si era voltata e dissi ad alta voce.."Comunque i miei complimenti a lady Guàmarin per aver ferito la bestia, non ho mai avuto dubbi sul suo coraggio e sulla sua bravura da quando la incontrai quel giorno nella foresta".
Gvin aveva finito di dare le direttive e il fuoco era stato domato, il Sole era già alto..era una sensazione strana, come se tutto questo fosse svanito col Sole ma dentro me vi era ancora la paura e irrequietezza..."Milord, io torno a Solpacus..devo tornare dal vescovo...magari..si magari Thomas mi sta aspettando laggiù, e se così non fosse, allora vuol dire l'ho perso per sempre" e presi Cruz per le briglie accarezzando il suo muso cercando di trattenere le lacrime e nascondere gli occhi arrossati e montai a cavallo, osservando tutto lo scenario che stava riassumendo fattezze quasi normali.

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Guisgard 19-05-2014 16.28.45

L'incendio era stato domato e la foresta sembrava riprendere le sue fattezze terrene, ora che il Sole tornava ad illuminarla e a dissolvere le suo ombre ed i suoi fantasmi.
“Si, milady.” Disse Nestos a Clio. “Raccoglierò un po' del sangue di quell'animale. Sullo spuntone roccioso si è addensato in buona quantità.” Guardò poi Altea. “Vi ringrazio. Il Palazzo Vescovile è certo luogo più tranquillo ed adatto per curare dei feriti di quanto non lo sia un'affollata locanda.”
“Nulla affatto.” Intervenne Gvin. “Non permetterò che dei mercenari entrino nella dimora di Sua Grazia. Curerete i vostri feriti in quella lercia locanda.”
“Voi...” avanzando Vortex verso il duca “... voi, mi avete rotto gli zebedei una volta di troppo...”
“Lascia perdere.” Fermandolo Portorus. “Non ne vale la pena. Risparmiamo le forze per il prosieguo della caccia.”
“Vi ringrazio, milady...” disse Guisgard ad Altea, tenendosi il braccio che la dama aveva fasciato col suo velo “... la locanda andrà benissimo per curare le nostre ferite. Così non recheremo disturbo a nessuno.” Lanciando un'occhiata truce a Gvin.
I falsi mercenari, così, si prepararono per ritornare in città, alla locanda.
Gvin prese allora uno dei suoi in disparte, in modo che nessun altro potesse sentire.
“Cavalca verso Sud” mormorò al suo cavaliere “fino a quando troverai una locanda lungo la strada. La riconoscerai perchè l'insegna reca uno scudo. Là chiederai di un uomo di nome Igaz, il cacciatore di lupi. Con lui poi ritornerete a Solpacus dove vi attenderò.” Fissò i falsi mercenari. “Saremo noi a trovare quella bestia. La spada dei Taddei deve essere mia. Dovessi uccidere quei cani uno ad uno.”
“Compresa la donna, signore?” Fissandolo il suo cavaliere.
“Lei sarà il mio trofeo...” con un ghigno Gvin “... è troppo bella per ucciderla... per ucciderla subito, voglio dire... ora va e torna non più tardi di Mezzogiorno.”
“Si, milord.” Annuì il cavaliere, per poi galoppare via.
Gvin allora raggiunse Altea e seguiti dai suoi cavalieri tornarono tutti a Solpacus, al Palazzo Vescovile.
Intanto, Clio e Dort si erano allontanati di qualche passo per parlare fra loro.
“E sia...” l'aristocratico al suo comandante “... vi dirò ciò che penso... le ore da evitare per seguire delle tracce sono l'alba ed il tramonto, quando ossia le ombre si allungano col rischio di celare ciò che si cerca... inoltre sono sicuro che verso Mezzogiorno anche il duca ed i suoi torneranno qui per cercare quelle tracce ed avranno il vantaggio di essere freschi e riposati, rispetto a noi... per questo il mio parere è quello di tornare in città e dormire almeno per un'ora o due. Nel frattempo anche i due feriti avranno recuperato un po' le forze.” Guardò la foresta intorno a loro. “Questo almeno è il mio parere. Ma il capo siete voi e ciò può fare molta differenza. Se voi pensate che cercare ora potrà darci un certo vantaggio, beh, io non mi tiro indietro e sono pronto a seguirvi. Chissà, magari saremo fortunati. Dunque a voi la decisione.”
Ma mentre i falsi mercenari riprendevano la via per Solpacus, Guisgard si voltò a fissare Clio e Dort.
“Cosa fanno?” Chiese a Borel. “Non vorranno riprendere da soli la caccia? Potrebbe essere rischioso.”
“Forse vogliono raccogliere altri indizi.” Fece Borel. “Dopotutto è giorno ormai e non corrono rischi, visto che la bestia appare solo di notte. Su, torniamo in città, così che Nestos potrà accomodarvi quella ferita.” Sorrise. “Vedo che vi siete guadagnato i colori di una dama.” Indicando il velo di Altea che stringeva il suo braccio.
“L'unica cosa che mi sono guadagnato” replicò Guisgard “è una bella ferita al braccio che mi duole da morire.”
“Del resto siete Gufo Scarlatto, no?” Ridendo Borel.
E sebbene con riluttanza, il cavaliere seguì gli altri e insieme tornarono tutti alla locanda.

Guisgard 19-05-2014 16.39.06

La notte trascorse serena e l'indomani, come ad ogni alba, Eilonwy tornò alle sue fattezze umane.
I tre viaggiatori poi raggiunsero le monache della cappellina che offrirono loro la semplice colazione che avevano messo in tavola: latte e pane.
“Sorella...” disse Riccardo ad una delle religiose “... chi vive in quel castello?” Indicando il maniero che dominava la zona.
“Quello è il maniero ducale di Castelpotos...” rispose la suora “... vi dimorano i feudatari del luogo, fedeli ai nobili Taddei... ma purtroppo è un luogo molto triste ormai...”
“Perchè mai?” Chiese il cavaliere.
“Perchè i feudatari, imparentati col vescovo, sono stati colpiti da una sciagura che ha impedito alla loro figlia di sposare l'uomo amato...” spiegò la suora.
“Si, quella ragazza” intervenne un'altra di quelle religiose “è tanto bella, quanto sfortunata... si tratta di lady Ymma, una delle dame più belle di tutto il reame di Afravalone...”

Altea 19-05-2014 17.14.02

Fu così che seguii Gvin e i suoi uomini verso Solpacus ma prima di raggiungere il palazzo del vescovo esplosi contro l'uomo..."Duca..con tutto rispetto..voi chi siete per ordinarmi cosa devo fare? Mio padre? Un parente? Il mio promesso sposo...no siete un perfetto estraneo. Avete negato a quei feriti l'accesso ai palazzi vescovili..ma ne parlerò con il vescovo sul vostro comportamento e dopo essermi accertata Thomas sia li..ebbene andrò in quella lercia locanda dove io stessa ho soggiornato per molto e mi sincererò sulla salute dei feriti, vi avevo dato la mia fiducia...ora l'avete persa, e non avrete il mio appoggio".
Arrivammo al palazzo, scesi da Cruz e trovai Posteg ad aspettarmi..."Posteg...ditemi è tornato mio fratello Thomas?" e guardai arrivare lontano i mercenari e con sguardo torvo guardai Gvin ignorandolo.

Clio 19-05-2014 17.21.21

Citazione:

Originalmente inviato da Altea
"Questo farà in modo non perdiate troppo sangue..dovete essere in forma...per continuare la caccia alla belva" e vidi Guàmarin che si era voltata e dissi ad alta voce.."Comunque i miei complimenti a lady Guàmarin per aver ferito la bestia, non ho mai avuto dubbi sul suo coraggio e sulla sua bravura da quando la incontrai quel giorno nella foresta".

Sentii pronunciare il mio finto nome e mi voltai, giusto in tempo per vedere Altea legare il suo velo al braccio di Guisgard.
Mi trattenni dall'alzare gli occhi al cielo, e mi limitai a sorriderle.
Sì, sì.. tante belle parole, ma tieni giù le mani da mio marito!
Ehm.. guarda che non è tuo marito..
Sì, certo...

Distolsi lo sguardo per poi raggiungere Dort, per esporgli le mie preoccupazioni.

Citazione:

Originalmente inviato da Guisgard
“E sia...” l'aristocratico al suo comandante “... vi dirò ciò che penso... le ore da evitare per seguire delle tracce sono l'alba ed il tramonto, quando ossia le ombre si allungano col rischio di celare ciò che si cerca... inoltre sono sicuro che verso Mezzogiorno anche il duca ed i suoi torneranno qui per cercare quelle tracce ed avranno il vantaggio di essere freschi e riposati, rispetto a noi... per questo il mio parere è quello di tornare in città e dormire almeno per un'ora o due. Nel frattempo anche i due feriti avranno recuperato un po' le forze.” Guardò la foresta intorno a loro. “Questo almeno è il mio parere. Ma il capo siete voi e ciò può fare molta differenza. Se voi pensate che cercare ora potrà darci un certo vantaggio, beh, io non mi tiro indietro e sono pronto a seguirvi. Chissà, magari saremo fortunati. Dunque a voi la decisione.”

Sospirai.
"Temevo questa tua risposta, e sotto sotto so che hai ragione.. dovremmo riposarci... è solo che.." voltandomi a guardare Gvin che confabulava coi suoi, senza che io potessi udire nulla.. "Credi davvero che non cercheranno di fregarci? Io.. non sono tranquilla... se ci fermassimo qui? potremmo riposare un ora a turno, abbiamo viveri nella bisaccia.. così potremmo essere pronti per la caccia prima degli altri e non solo.. le tracce iniziano da qui.. se Gvin arrivasse prima di noi ce ne accorgeremmo, no? Però dovrei avvisare Gufo del nostro piano, o si preoccuperebbe a non vederci... dicendogli poi di raggiungerci appena possibile.. che dici?" guardando speranzosa il mio amico.

Guisgard 19-05-2014 17.23.38

Altea raggiunse il Palazzo Vescovile e incontrò subito Posteg.
“No, mi spiace...” disse chinando il capo questi “... non è tornato...” guardò la dama “... ma magari ha lasciato Solpacus, chi può dirlo? Forse è partito di nuovo per le Crociate!” Con ingenuità Posteg.
In quel momento arrivò anche il duca insieme ai suoi.
“Non vi ho dato ordini, milady.” Rivolgendosi ad Altea. “Ho solo difeso l'onorabilità e la sacralità di questo palazzo. E' impensabile ed indecente che uomini come quelli, assassini e briganti, possano mettere piede qui. E vi rammento, milady, che voi stessa qui siete ospite, dunque comportatevi di conseguenza.”
Detto ciò, Gvin entrò nel palazzo insieme ai suoi cavalieri.
“Non dovrebbe trattarvi così...” mormorò Posteg ad Altea “... forse dovreste riferirlo al vescovo... quel duca è superbo ed arrogante...”

Guisgard 19-05-2014 17.30.47

Dort guardò di nuovo la foresta, in direzione dello spuntone roccioso.
“Si, potrebbe essere un'idea...” disse a Clio “... forse ci darà un vantaggio, o forse no... comunque, male che vada, non sono così stanco da crollare nel bel mezzo di questa selva e dall'eccitazione e dall'entusiasmo che leggo nei vostri occhi dubito che il riposare sia ora uno dei vostri pensieri principali...” sorrise “... e sia, mettiamoci in cerca di quelle tracce, riposando a turno e recuperando un po' di energie. Sperando che Nestos nel frattempo, oltre a curare i feriti, ci dia informazioni su quell'animale. Sono davvero curioso di sapere che genere di animale sia.”

Eilonwy 19-05-2014 17.32.26

Dopo un lungo e dolcissimo sonno, al sorgere del sole ripresi le mie vere sembianze.
Quella mattina decisi che mi sarei creata da sola il mio abito.
Creai un vestito di candida neve con un velo azzurro decorato con dei fiori azzurro-argento di ghiaccio. L’ indumento femminile aveva le maniche corte e una gonna con un meraviglioso strascico.
Calzai delle scarpe senza tacco fatte di argentea neve e mi acconciai i capelli in una doppia coda di cavallo.

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Finito di prepararmi, raggiunsi Riccardo, Tisin e le monache per la colazione.
Mentre stavamo gustando quel pasto mattutino, il tenebroso cavaliere chiese alle religiose di chi era quel castello. Esse risposero che era del Duca di Castelpotos e di sua figlia Ymma, la quale non poteva sposare la sua anima gemella a causa di una maledizione.
“Ma….ma è terribile!” risposi dispiaciuta.

Altea 19-05-2014 17.34.30

Un colpo al cuore...Thomas non era tornato..ma come tornato alle Crociate? scossi il capo.
Quando il duca si rivolse a me in quel modo non potei crederci..sembrava astioso..lui solo era uscito solo con Thomas, lui sapeva dove era andato..Thomas aveva combattuto con onore a Gerusalemme, nel deserto, la belva non lo aveva ucciso..e quindi..ovvio non era scappato, non mi avrebbe mai lasciato cosi.
Entrai nel palazzo vescovile..."Voi" dissi al duca "pensate io sia ospite qui...mio padre serve i Taddei con mio fratello a Capomazda e mi conosce da molto come conosce mio fratello".
Ad un tratto vidi il vescovo e mi avvicinai a lui..."Ci sono dei feriti vostra Eminenza, stanno nella locanda e devono essere curati, potrebbero rischiare infezioni..e tra l'altro si sono feriti per uccidere la belva..col vostro permesso, li porterei qui in modo da ricevere le giuste cure...il Signore è clemente e non fa distinzioni, se Voi , che portate la Sua parola, evitate di accoglierli dovrò ricredermi sulla Fede che mi avete impartito con la mia famiglia" e lo guardai con un nodo in gola pensando a Thomas.

Clio 19-05-2014 17.40.34

Il mio sorriso si allargò, illuminandomi il viso.
"Vedo che hai colto nel segno.. Bene, vado ad avvisare Gufo, tanto ormai gli uomini di Gvin sono molto più avanti, erano a cavallo.. quanto all'animale, prendimi per pazza ma credo che sia un leone.. o una tigre, non lo so... una di quelle bestie usate nelle arene.. ovviamente corazzato! ma potrei sbagliarmi.. sei tu l'esperto..".
Lasciai così Dort e corsi verso gli uomini che, lentamente lasciavano la foresta.
"Gufo!" chiamai a gran voce, per poi raggiungerlo.
"Io e Dort restiamo qui.." mormorai appena "voglio battere la pista finchè è fresca.. ci riposeremo un attimo e poi seguiremo quelle tracce.. Niente follie stavolta, seguiremo solo le tracce, se riusciremo a trovare il nascondiglio, vi guideremo lì.. non mi fido di Gvin, e non gli permetterò di prendersi il merito della nostra caccia.. Appena sarete pronti raggiungeteci.. poi, se tu e Vortex vorrete restare alla locanda, nessun problema.. D'accordo? E se qualcuno vi chiederà dove sono, inventa una scusa.. ci sai fare con le parole.." sorrisi "Ora devo andare, e anche voi...".

Guisgard 19-05-2014 17.41.59

“Si, terribile...” disse la suora.
“Ma cosa impedisce a quella dama di sposare l'uomo amato?” Chiese Riccardo.
“Una tragedia, messere...” fece la suora.
“Ossia?” Guardandola il cavaliere.
“Come vi ho detto” spiegò la religiosa “la famiglia di lady Ymma è imparentata col vescovo. E questo ha attirato su di loro l'invidia e l'astio di alcuni eretici. Ed il fatto che lady Ymma sia di una bellezza quasi ultraterrena, ha fatto si che la tragedia prendesse piede. Così fu organizzata, dagli eretici, una giostra per celebrare la più bella di questa regione e naturalmente a trionfare fu lady Ymma. Questo però causò l'ira di una terribile strega, che invidiosa della sua bellezza impose sulla dama e sul suo sposo una terribile maledizione...”

Guisgard 19-05-2014 17.54.53

“D'accordo...” disse Guisgard a Clio “... come vuoi... non c'è bisogno che vi dica di essere prudenti, immagino...”
E detto ciò riprese a seguire gli altri.
Poco dopo giunsero finalmente a Solpacus, dove Nestos pensò subito a come medicare le ferite del cavaliere e di Vortex.
“Ho disinfettato il tutto...” fece il medico “... ma dovrete riposare per un po'.”
“Al diavolo!” Esclamò Vortex. “Io ho voglia di una monumentale bevuta e di un sontuoso pasto! E poi c'è da cacciare la bestia!”
“Bisogna attendere che l'antidoto faccia effetto” spiegò Nestos “o rischiate come minimo la cancrena.”
“Rilassati, amico mio...” fece Guisgard “... meglio dormirci su, credimi...”
Intanto, nella foresta, Dort aveva iniziato a studiare le tracce di sangue lasciate dal misterioso animale.
“Vanno verso quella direzione...” indicò a Clio “... oltre quelle rocce...” fissò poi la ragazza “... quanto all'essere o meno un leone, beh, questo potrà chiarircelo solo Nestos... però dalla stazza non era certo un lupo e vista l'agilità escluderei anche un orso... però, ammesso che sia davvero un leone... come diavolo è arrivato in queste terre? Sono millenni ormai che qui non ce ne sono più...” divenne ancor più pensieroso “... e la risposta credo si nasconda nella figura che abbiamo visto stanotte... una cosa è certa... la bestia non è il nostro solo nemico...”

Eilonwy 19-05-2014 17.57.03

“Fatemi indovinare la bellissima e terribile Strega Nera Isolde! Per caso!?!....Oh bè, vanitosa e narcisista com’ è…..me lo aspetterei!....Ma come è fatta fisicamente questa angelica Lady Ymma? E’ bionda?....Rossa?....Bruna?......Con gli occhi azzurri?....Verdi?.....Viola?......Neri? Con la pelle olivastra?....Con la pelle candida?....Con la pelle scura?” domandai piena di curiosità.

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Clio 19-05-2014 18.02.15

Annuii a Dort. "Beh, ci sono sempre viaggiatori.. eccentrici ricconi che vogliono animali esotici come fossero trofei.. non è poi così difficile, mica si sono estinti.. Ma, leone o no, ciò che conta è che non si tratta di un demone, ma di un animale in carne ed ossa.. ed è questo l'importante.. uccidere un leone, un orso, un lupo non cambia molto.. ma sappiamo che è mortale.. e concordo, la bestia è solo un animale.. abbiamo visto, e spero questa volta di non essere stata l'unica, che c'è una figura che l'ha chiamata a sé, come un bravo cagnolino.. ed è lui che dobbiamo distruggere.. o perlomeno, capire chi diavolo è.." risi "Sempre che, come dice Mime, non sia il demonio in persona..." Seguii con lo sguardo le tracce "Bene, seguiamole.. vediamo un po' dove ci portano..".

Guisgard 19-05-2014 18.03.18

“Abbiamo un vecchio refettorio” disse il vescovo ad Altea “dove un tempo sostavano i pellegrini. Ora è tanto che non viene più usato e si potrebbero accogliere là i feriti.”
“Vostra Grazia è generoso...” avanzando Gvin “... ma se concedesse a quei mercenari, che non sono cavalieri, di essere curati qui, allora farebbe grave torto agli altri cavalieri che pur si sono battuti per uccidere la bestia.”
“In effetti è una giusta obiezione la vostra, milord.”
“Infatti.” Annuì Gvin. “Se proprio il vostro ruolo vi impone di essere generoso anche con quegli assassini, allora proporrei di farli accogliere ai padiglioni, dove sostano i cavalieri. E' un luogo comunque adatto per curare i feriti.”
“Si, ottima idea, milord.” Mormorò il chierico. “Li faremo portare là.”

Guisgard 19-05-2014 18.08.02

“Lady Ymma” disse la suora ad Eilonwy “è una giovane donna dalla pelle di alabastro, i capelli biondi e ricci, simili a pendagli d'oro e gli occhi di un blu cobalto, grandi e profondi.”
“E da quando ha conosciuto il suo amato, un cavaliere di nome ser Peruin, ella non ha occhi che per lui, ignorando qualsiasi altro uomo di questo mondo.” Intervenne un'altra suora. “Il loro è un grande Amore che grida giustizia.”

elisabeth 19-05-2014 18.10.49

Mi voltai di scatto alla voce di Daizer.....anzi fui colta da ansia , Flees alle volte poteva avere dei modi di fare poco felici.....e invece avevano ritrovato un'altra scritta....nello scendere le scale ero nervosa......dovevo dare una risposta, ma infondo non poteva chiedermi una cosa del genere...gli avevo chiesto di portarmi alla fine di quella storia...ma lui voleva tutto e subito, era questo che mi faceva temere difronte alla sua giovane età...era questo che mi faceva temere sui miei fremiti di passione........pensavo alla mia mano in quella di Daizer...e sentii il caldo della sicurezza....ma pensandoci, non mi aveva mai detto che mi amava......eravamo stati a letto uniti dalla passione...dalla mia prima volta...non rubata dagli eventi.....ma donata dalla consapevolezza...ma non mi aveva mai detto di amarmi....risi...com'ero stupida......come poteva amarmi...mi conosceva appena......arrivammo nella cripta e mi fece leggere la frase.......non dovevamo mai indugiare.....Isolde mi ricordò di cosa andavo in cerca...io stavo pensando alla bestia...ma lei mi rimise su quel cammino...alla fine avrei saputo se ringraziarla oppure no......intanto Flees dopo avermi dato il tempo di leggere.....mi passò accanto....sfiorandomi e dicendo la stessa frase per uscire fuori....lo guardai senza dire una parola..sostenni il suo sguardo ed il brivido che mi diede il suo tocco..il cuore cominciò a pulsarmi...e la lotta in me iniziò......aspettai che uscisse...." Bene Daizer....penso proprio che il Borgomastro.....sapesse bene dove saremmo finiti...e' stato un caso che io mio sia accorto della cripta.......solo un caso....se lasciassimo che il destino si occupasse di noi.........il vecchio fuori da qui...ci ha detto che non avremmo mai trovato nulla....mi chiedo se fosse meno vecchio del custode di questo posto.......c'e' gente, che non ha età......penso che dobbiamo cercare il custode........forse e' lui che ha la risposta giusta.....magari lui non lo sa neanche..a volte le cose si celano tra grovigli di parole........".....rimasi un attimo in silenzio..." Daizer.......mi amate ?....."......lo guardai come se in quel momento avessi potuto leggere nei suoi occhi..la rivelazione più importante del mondo...ma allo stesso tempo...la temevo

Guisgard 19-05-2014 18.18.39

Clio e Dort, attraverso le rocce coperte da muschio e fango, risalirono il basso dosso dove l'animale aveva aggredito la ragazza, per poi discendere attraverso uno stretto sentiero serpeggiante fra la fitta e primordiale vegetazione.
Il cielo in breve andò coprendosi, rendendo la loro ricerca più difficile.
Tuttavia l'abilità di Dort anche in simili condizioni sembrava fare la differenza.
Le tracce, man mano, a causa del territorio variegato e la poca luce che penetrava tra i cespugli e i rovi, divennero più incerte e difficili da riconoscere ed il nobile guerriero dovette ricorrere a tutte le sue conoscenze per non perdere contatto con quegli indizi.
Raggiunsero così un piccolo ruscello e qui si riposarono per un po'.
“Credo” disse Dort “che quell'animale abbia attraversato il ruscello, visto che le rocce della sponda opposta sono macchiate di sangue... l'avete colpito davvero bene, a giudicare da tutto il sangue che ha perso... deve trattarsi di un animale incredibile... dotato di una forza spaventosa... chissà, forse è davvero un leone...”
Ripresero allora il cammino, oltrepassando il ruscello, sempre attenti a non perdere le tracce della loro preda.
Ma dopo circa un miglio, arrivati nei pressi di una radura racchiusa da una piccola collinetta, simile ad un grosso tumulo, le tracce, improvvisamente, svanirono nel nulla.

Altea 19-05-2014 18.19.51

Non potevo credere a ciò che dicevano.
Li portavano ai padiglioni come pacchi postali e il vescovo sottostava agli ordini di Gvin.."Un attimo.." e guardai i due.."i mercenari staranno là, dove hanno deciso...milord Gvin, voi vi fareste curare in un padiglione se foste ferito come tutti i cavalieri? Oh certo no..sareste curato qui.." osservai il vescovo "grazie per la vostra ospitalità vostra Eminenza, dirò a mio padre e ad Andrew di quanto siete stato gentile con me..ma è ora ritorni dove ero prima".
Senza dire altro uscii e chiamai Posteg dicendogli di portare Cruz.."Si, Posteg, è arrogante e si sta manovrando il vescovo, a mio parere si è pure offeso con me perchè gli dissi non volevo essere la sua madrina ma lo sarei stata solo di mio fratello..avrei voluto vederlo vincitore e proclamarmi sua madrina e sarei stata orgogliosa di lui...si ritorna alla locanda".
Entrai in locanda e vidi la figlia del locandiere, le chiesi una camera, anche piccola.."Potrei tornare da lady Gertrude ma mio fratello è sparito misteriosamente, impossibile..fosse morto si sarebbe trovato il cadavere, e sono certa non c'entra la belva" dissi alla ragazza prendendole la mano..come per trovare qualcuno mi rassicurasse...il Libro Ancestrale..era giorno...una volta in camera lo avrei sfogliato e avrei provato a vedere se esistesse quell'animale anche se dubitavo fosse un essere diabolico, magari trovavo qualcosa potesse aiutarmi. "Come stanno il Gufo..e l'altro ferito..vorrei andare a sincerarmi delle loro condizioni prima, ma forse stanno riposando".

Eilonwy 19-05-2014 18.20.07

“E’ la tipica donna-angelo…..sì….da quanto mi avete raccontato deve essere proprio magnifica!.....Comunque, quei due amanti avranno la giustizia che meritano. Avete la mia parola!....Andremo a parlare con questa dolce e bella dama prima di ripartire per Gioia Antiqua. Ma non mi avete detto ancora chi è la nemica di Lady Ymma!” sentenziai piena di coraggio.

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Guisgard 19-05-2014 18.25.20

Altea tornò alla locanda e prese una stanza.
“Milady, so solo che sono stati curati i due mercenari.” Disse la ragazza. “Ora non so se è possibile avere altre notizie.” In quel momento videro Nestos, il medico dei finti mercenari. “Quello è il loro medico...” indicandolo la ragazza “... magari potete chiedere a lui notizie sui due feriti...”

Clio 19-05-2014 18.27.31

Seguii Dort, sapevo che era il migliore.
Ma quando le tracce svanirono nel nulla, mi guardai intorno disorientata.
"Dev'esserci qualcosa che ci sfugge.. non può scomparire nel nulla, abbiamo visto che è vulnerabile.. eppure.. lui vuole sembrare un demone.. ricordi che non abbiamo trovato nessuna traccia, e nessun nascondiglio? Beh, deve essere qui da qualche parte.. ben celato alla vista.. nessuno ha mai detto di vederla di giorno, e un motivo ci sarà... e se non troveremo nulla, allora faremo due cose.. creeremo dei punti di riferimento per trovare facilmente questo posto, e ci torneremo con gli altri.. ma cancelleremo anche le tracce della bestia, così, Gvin non troverà mai questo posto." alzai le spalle "Le ho fatto versare io quel sangue, le tracce ci appartengono, o no?" strizzai l'occhio a Dort.
"Avanti, cerchiamo dappertutto.. ma bada di essere prudente.. non voglio ritrovarmi nella tana del lupo in due.. se non troviamo niente, piantiamo qui tutto e andiamo a chiamare gli altri..".

Guisgard 19-05-2014 18.31.54

Daizer apparve stupito da quelle parole di Elisabeth.
“Certo che ti amo...” disse fissandola negli occhi “... se così non fosse non ti avrei sposata...” la strinse a sé “... magari questo luogo è un po' macabro ed un bacio stonerebbe col contesto...” sorrise “... ma le mie parole sono salde... ti amo... e ti sposerei di nuovo... oggi stesso...” tornò a fissare le parole sulla lapide “... ora però basta con i dubbi... rimettiamoci al lavoro e cerchiamo di risolvere questo mistero... perchè vuoi andare dal custode? Qui parla del becchino... credi che ci sia un nesso?”

Guisgard 19-05-2014 18.45.28

Clio e Dort cercarono ancora.
Cercarono tra la brulla vegetazione di quell'angolo di foresta, tra il terriccio variegato, fino alla sponda fangosa di un piccolo stagno.
Dort seguì con lo sguardo il profilo della collinetta e le rocce circostanti.
“Non so...” disse pensieroso “... non credo sia possibile andare oltre... né con un cavallo, né a piedi... siamo giunti ad una sorta di confine di questa parte della foresta...” ma proprio in quel momento si accorse di qualcosa.
Qualcosa che spuntava dal terreno, racchiusa, quasi custodita, da alcuni roveti.
“Capitano, presto!” Chiamando Clio. “C'è qualcosa qua!”
Era un blocco di pietra rozzamente scolpito, di forma vagamente circolare.
Su di esso vi erano stati incisi dei segni, simili a delle lettere però sconosciute.
“E' una qualche antica grafia...” osservando la pietra Dort “... forse un remoto alfabeto pagano, di origine barbarica... purtroppo credo sia indecifrabile per noi...”
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Guisgard 19-05-2014 18.49.40

“Aspettate un attimo...” disse Riccardo ad Eilonwy “... voi avete un compito, no? Un viaggio da completare... non potete fermarvi ad ogni tappa, cercando di risolvere arcani e misteri che compaiono sulla vostra strada, come un'eroina cavalleresca... cosa sapete voi di questa storia? Nulla. E potrebbe essere molto pericoloso. Vero, sorella?” Guardando una suora.
“Si, il cavaliere ha ragione...” annuì la religiosa “... anche io vi consiglio di riprendere il cammino e dimenticare questo triste luogo...”

Altea 19-05-2014 18.50.06

Fui riconoscente alla ragazza..d'altronde non era la solitudine a spaventarmi, ma gli uomini pieni di pregiudizi e cattiverie.
Ad un tratto vedemmo l'uomo che curò i due feriti e mi avvicinai a lui..."I miei omaggi...a quanto pare, come vedete sono tornata a soggiornare alla locanda pure io, ho avuto una diatriba col duca" e risi ma era un riso amaro "come stanno i due feriti..non vorrei essere invadente e magari stanno riposando..e forse devono riprendere la caccia alla bestia, sappiate io non parteggio per nessuno ma per chiunque riesca a ucciderla e con lei...chi la manovra e guida..perchè a mio parere, qualcuno la ha addestrata per vendicarsi di qualcosa..a me basta il mio amico abbia vendetta, tutte le ragazze morte, pure..forse...mio fratello" sospirai e lo guardai aspettando risposta ma mi sentivo tremendamente stanca e disorientata.

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Guisgard 19-05-2014 18.56.04

“Vi ringrazio per la premura, milady.” Disse Nestos ad Altea. “I due feriti stanno bene e quasi certamente saranno fuori da ogni pericolo nel giro di un'oretta, il tempo in cui farà effetto il siero che ho somministrato loro. La ferita più seria è quella riportata dall'omone, ma la sua stazza è difficile da sferzare.” Sorrise. “Il cavaliere invece è stato ferito più lievemente ed il pericolo maggiore lo ha corso rischiando di cadere nella fossa con i pali acuminati. Ma ora, come vi ho detto, il peggio dovrebbe essere passato. Poco fa” ridendo appena “li ho sentiti litigare su un tiro di dado.” La guardò con attenzione. “Voi mi sembrate stanca e spossata... andate a riposare, milady.”

Clio 19-05-2014 18.59.08

Nulla, sembrava davvero svanita nel nulla.
Poi, Dort mi chiamò a gran voce, e lo raggiunsi.
Osservai attentamente le lettere "Potrebbe essere di tutto.." sospirai "Aspetta!".
Strappai un lembo del vestito e lo appoggiai alla pietra, per poi seguire il solco delle lettere con un sasso sporco, in modo da lasciare il segno di quell'iscrizione sul tessuto.
Quando ebbi finito, guardai il pezzo di stoffa e la pietra a lungo.
Mi alzai. "Bene, direi che abbiamo scoperto abbastanza, che dici, andiamo a cercare di scoprire cosa significano queste lettere? Mi raccomando le tracce!" sorrisi "A meno che tu non voglia spulciare ancora un po' questo posto... ormai siamo qui..".

Eilonwy 19-05-2014 18.59.29

“Sì….sì….forse avete ragione!.....Scusatemi mi sono fatta prendere dalla foga, dall’ entusiasmo e dal senso di giustizia. Il fatto è…..è che non sopporto le ingiustizie, la corruzione e i mali di questo mondo!........Alcune volte vorrei essere un agghiacciante giustiziere notturno che sia in grado di infondere angoscia nei cuori di stregoni e streghe nere, ladri, stupratori, assassini e traditori della patria e della legge. Essere inarrestabile ed imprevedibile come un Angelo dell’ Apocalisse o come anche un Angelo della Morte. Non riesco a sopportare tanta sofferenza!” giustificai seria e fredda.

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elisabeth 19-05-2014 19.03.23

Mi amava......mi avrebbe risposata......mi guardai intorno , certo era macabro una cripta......non avevamo di meglio......." Sai..noi donne amiamo sentirci dire ti amo anche nei posti più impensati........i cimiteri ci mettono l'angoscia e allora tendiamo a farci dare i bacetti......." Era così impegnato con quel lavoro...che quasi ne fui stupita...certo anche io quando seppi del tesoro...rimasi basita....ma ...chi dei due ambiva al denaro ?.........Daizer era un giocatore di dadi....e i soldi per lui erano motivo di vita.....ma Flees non aveva bisogno del denaro....lui aveva tutto quello che voleva.......almeno così pensavo..." Allora......devi sapere che i custodi dei cimiteri sono come dei padroni assoluti di questa valle di lacrime.......e loro conoscono tutti i becchini o perlomeno quello che fa al caso nostro........quindi..lusinghiamo il vecchio ed avremo il suo nome..la storia lacrimosa che ho raccontato....sul fatto che ho fatto un voto per aspettare un bambino.......le storie romantiche piacciono e poi abbiamo un lascia passare e poco tempo...".....mentre parlavo non mi ero accorta che stavo incominciando a salire i gradini....mi fermai di scatto..." Forza Daizer andiamo...."....

Altea 19-05-2014 19.03.25

Sorrisi alle parole di quel uomo..."Io sono Altea, sono stata scortese a non presentarmi ma presumo mi conosciate già..davvero litigavano per un tiro di dadi...beh...allora devono essere proprio in forma" e per un attimo dimenticai ogni tormento "eh si...sono molto stanca ma perchè sono preoccupata per mio fratello, sono molto forte solitamente...spero di rivedervi presto".
Salii le scale e udii alcune risate, riconobbi la voce del cavaliere e scossi il capo e salita la scala andai nella stanza angusta datami dalla figlia della locandiera..mi stesi sul letto, dovevo riposare, poi avrei visto il Libro Ancestrale, ma era importante sgombrassi la mia mente e mi appisolai sul letto abbastanza comodo nonostante tutto...Suvvia Altea, hai dormito pure nelle tende al caldo del deserto.

Guisgard 19-05-2014 19.11.53

“Non lo so...” disse Dort a Clio “... le tracce ci hanno condotto qui, dunque è certo che la bestia sia passata da queste parti prima di imboccare chissà quale direzione e svanire nel nulla... infine troviamo qui questa misteriosa pietra... e l'esperienza mi insegna che il caso e le coincidenze non esistono... comunque l'unico modo per sapere cosa rappresenti questa pietra è quello di decifrare queste lettere... anche se non so in che modo...”
Diedero un'altra occhiata in giro, alla ricerca di qualche altra cosa, magari in grado di chiarire il perchè della presenza di quella pietra in quel punto della foresta.
Alla fine però non trovarono nulla che rimandasse a quel misterioso ed antico monumento.
“Direi di tornare indietro...” fece Dort “... sarà meglio cancellare le tracce subito, o ci ritroveremo gli uomini del duca alle calcagna... e come avete detto voi fisseremo dei punti di riferimento per ricordarci il cammino fatto fino a qui...”

Clio 19-05-2014 19.16.45

Annuii a Dort "Confino in Nestos.." sorrisi "Posso mandarlo di nuovo nella biblioteca del vescovo.. magari non sono lettere, ma, che so.. un simbolo.. o un monogramma.. vedrai che lo decifreremo.. Bene, occupiamoci delle tracce e dei riferimenti.. così potremo tornare alla locanda e riposare un po' anche noi.. grazie di avermi assecondato.. sapevo di poter contare su di te..".
Sorrisi, chinandomi a cancellare la macchia di sangue più vicina "E bisogna farlo bene, così quei maledetti non troveranno mai questo posto!".


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