Camelot, la patria della cavalleria

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Lady Gwen 05-03-2017 02.28.18

Mi piacevano i sospiri di piacere che le mie carezze gli provocavano.
E mi piacque ancor di più il suo stupore quando gli tolsi la maschera; era rimasto interdetto, ma mi ero giocata bene la carta del buio, infatti mi lasciò fare e a quel punto anche lui iniziò ad accarezzare la mia pelle nuda.
Le mie mani indugiarono sul suo volto, scoprendone i tratti, la fronte, gli zigomi, le guance, il naso, poi infine le labbra, che non mi stancavo mai di scoprire.
Ad un certo punto, le carezze delle mie mani furono sostituite dalle labbra, che si posarono dolci e sensuali al contempo su tutto il volto, soprattutto dove fino ad un istante prima c'era stata la maschera.


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Guisgard 05-03-2017 02.35.55

Guisgard sorrise a Gaynor e continuarono a ballare.
Un ballo intimo, sensuale, seducente.
Poi la musica terminò e tutti applaudirono.
“Venga...” disse lui prendendo la mano di lei.
La condusse così fuori da quella sala affollata, attraverso un breve corridoio, fino a raggiungere una camera privata.
Qui accese una piccola lampada che illuminò vagamente la stanza.
http://www.premiere.fr/sites/default...tial_-_1_3.jpg

Guisgard 05-03-2017 02.39.21

Icarius pian piano si svegliò completamente.
“Arrestato...” disse, ricordando finalmente l'accaduto “... si, ricordo... accidenti, sembra un incubo...” guardò Clio “... tu forse dovresti andare... potresti finire anche tu nei guai...” accarezzandole il viso “... magari tornare al casolare ed avvertire lo zio...”

Lady Gaynor 05-03-2017 02.42.43

Quando la musica finalmente terminò, Guisgard mi prese per mano e mi condusse fuori dal salone. Percorremmo un corridoio fino ad entrare in una camera privata, dove lui accese una fioca luce.
Mi appoggiai alla parete e lo guardai, fino ad aprirmi poi in un sorriso.
"Ebbene, cosa voleva mostrarmi? Non mi dica la sua collezione di francobolli..."

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Clio 05-03-2017 02.43.33

"Non preoccuparti per me.." gli sorrisi "Nessuno si accorgerà che sono qui, fidati di me.." sorridendo.
Poi quella proposta, scossi la testa.
"Non ti lascio da solo, tuo zio non può fare molto, io sì..." guardandolo negli occhi "Ora pensiamo ad andarcene da qui, e trovare un posto dove andare.." pensierosa "Non so chi fossero quelle persone e cosa volessero da te, ma torneranno.." seria "Ce la fai ad alzarti? Ci serve un piano..".

Guisgard 05-03-2017 02.44.55

Altea tornò da Raputin ed il direttore naturalmente notò come quell'abito metteva in evidenza la sensualità della sua nuova segretaria.
“Ottimo, amo l'efficienza.” Disse lui sorridendo. “Beh, per cominciare timbri con la mia firma questi documenti... mi raccomando, sono segreti e vanno trattati con cura... io devo scendere un attimo nell'ala Est del castello.” Ed uscì.

Guisgard 05-03-2017 02.47.43

Nyoko attese che Pavel riempisse le botti.
Poi le caricò di nuovo sul furgoncino e salì, mettendo in moto.
“Si è fatto tardi e magari avrai fame...” disse a lei “... preferisci mangiare a casa, oppure vuoi che mi fermi qui e mangiare qualcosa al volo?”

Altea 05-03-2017 02.48.03

Sorrisi allo sguardo del direttore .. si illudeva se voleva fare colpo.
L'uomo uscì e io presi i timbri per vistare i documenti privati ma nel farlo, ovviamente, mi misi a leggerli per vedere se fossero di aiuto per scoprire qualcosa.

Guisgard 05-03-2017 02.50.57

Quelle carezze, quei sospiri, quei gemiti.
Poi il buio, la pelle nuda ed i baci di Gwen, mentre lui la toccava ovunque.
Ma nel baciare il suo volto, la ragazza sentì che su quel viso c'erano delle cicatrici.

Lady Gwen 05-03-2017 03.00.56

Era un momento di incredibile intimità, assaporavamo ognuno i gemiti, i sospiri e il piacere dell'altro.
Sentivo le sue mani su di me, in maniera però più dolce ed intensa di quando eravamo in sala.
Mentre lo baciavo, sentivo delle cicatrici sul suo viso e subito mi si strinse il cuore.
Allora era quello il motivo della maschera.
Non credevo che la domestica intendesse questo quando mi aveva detto che soffriva di una rara malattia, o forse io avevo travisato il significato di quella parola.
Tuttavia, iniziai a profilargli dolcemente le linee delle cicatrici coi miei baci, come per portare sollievo dove qualcuno aveva portato dolore, mentre le mie dita erano sempre sul suo petto e continuavano a sfiorarlo ininterrottamente.

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Guisgard 05-03-2017 03.02.41

“Troppo banale...” disse sorridendo Guisgard a Gaynor “... per stupire, affascinare e magari conquistare una donna come lei...” con un cenno della mano “... venga...”
La portò davanti ad un quadro che spostò.
Dietro c'era una specie di cassaforte.
Aprì quella porta di metallo e tirò fuori una faretra molto curata, dall'aspetto esotico, forse giapponese.
“E' un oggetto scenico, ma è l'originale...” mostrando la faretra alla giovane donna “... vale milioni di Taddei... compare nel film di Skorpio... la particolarità è che le frecce le ho costruite io... quando ero sull'isola...” prendendone due “... vede queste? Una è d'oro... l'altra di piombo... le dice nulla?”

Guisgard 05-03-2017 03.07.51

“Si, certo...” disse Icarius a Clio, per poi alzarsi dal letto “... ma ci vuole un piano per uscire da qui... anzi, una pazzia... se ci scoprono ci spareranno addosso...”

Guisgard 05-03-2017 03.11.17

Altea lesse quei documenti, scoprendo che si trattava perlopiù di punizioni imposte ai vari detenuti.
Un foglio però appariva diverso da tutti gli altri.
Si trattava infatti di una singolare punizione.
Ad un misterioso detenuto chiamato semplicemente Mister X veniva revocato il permesso di avere libri in cella.

Lady Gaynor 05-03-2017 03.11.26

Guisgard mi mostrò una superba faretra dall'aspetto orientale, che mi disse appartenere a Skorpio, e due frecce da lui stesso costruite.
"Le ha costruite lei su quell'isola? E chi le ha insegnato? E soprattutto, dove ha trovato l'oro ed il piombo necessari? In quanto alla sua domanda, cosa dovrebbe dirmi?"

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Clio 05-03-2017 03.15.32

Lo guardai negli occhi, intensamente.
"Fidati di me.." gli dissi, con aria seria, e lo sguardo intenso.
Poi mi armai e gli porsi una pistola al plasma, un'arma che sulla terra non era mai esista.
"Da dove vengo io le armi sono molto più avanzate..." sorridendo "Se ci spareranno, faranno una brutta fine..." seria.
"Ma ho bisogno che ti fidi di me, completamente, ciecamente..." avevo troppa paura che avesse una nuova crisi.
"Se hai un piano, è il momento di dirmelo..." gli dissi "Perché altrimenti si fa a modo mio..." addolcendo la durezza della frase con un sorriso.
Potendo fare a modo mio, avrei usato l'invisibilità per mettere ko gli agenti, e portarlo fuori di lì.
Poi bisognava capire dove nascondersi, ma ce l'avremmo fatta, lo sapevo.

Guisgard 05-03-2017 03.20.12

Erano nudi e si baciavano, si toccavano, con Gwen che voleva portare un dolce sollievo con le sue labbra su quelle cicatrici impresse sul volto di lui.
L'uomo misterioso allora la strinse fra le braccia, la baciò ancora e poi la fece stendere.
Si sdraiò su di lei e cominciarono ad amarsi.
Prima con passione, impeto e slancio, dando sfogo al loro desiderio, danzando e vibrando fra quelle lenzuola.
Poi, dopo quel lungo momento durato forse ore, quella danza si assopì e divenne più dolce, leggera, tenera.

Guisgard 05-03-2017 03.25.26

Guisgard sorrise a Gaynor.
“L'oro è molto più diffuso di quanto si creda...” disse “... si, le ho costruite io per difendermi dagli animali feroci...” tenendo le due frecce in due mani separate “... secondo la mitologia, Eros aveva due frecce... scoccando quella d'oro donava Amore Eterno... lanciando invece quella di piombo eterna repulsione... per questo Dafne fuggiva da Apollo, erano stati colpiti da due frecce differenti...” guardandola negli occhi “... peschi una di queste due frecce...” capovolgendole, in modo da non vedersi la punta.

Guisgard 05-03-2017 03.30.45

Icarius prese la futuristica pistola.
“Mi sembra una pazzia...” disse a Clio “... ma non abbiamo alta scelta... va bene, facciamo come dici tu... e che il Cielo ci aiuti...” mettendo la pistola nei pantaloni.

Lady Gwen 05-03-2017 03.30.49

Continuai ancora per un po' ad addolcire quella sofferenza impressa crudelmente sulla sua pelle.
Poi sentii che mi prendeva fra le braccia, mi baciava e mi faceva stendere.
Era stupendo poterlo baciare stringendo fra le mani il suo viso, seppur con delicatezza, per via delle cicatrici.
Iniziammo allora ad amarci senza sosta, con impeto, slancio e desiderio, rendendo le lenzuola calde e frementi del nostro amore.
Quella danza durò un tempo infinito, poi, forse per quel piacere appagato e ormai satollo, come la sazietà dopo un luculliano pranzo, quella divenne più dolce, tenera e l'intimità tornò fra noi.
Era bellissimo stare lì ad amarsi così delicatamente e dolcemente, mentre io lo stringevo a me e baciavo ogni singolo millimetro delle sue labbra con le mie, senza però abbandonare l'ammiccante e complice malizia di quel meraviglioso momento.

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Guisgard 05-03-2017 03.36.20

Soddisfatto il loro ardore, lui scivolò sulla schiena e Gwen finì sul suo petto.
“Dimmi che pensi...” disse lui col respiro ancora rotto, tenendola stretta a sé “... hai sentito le mie cicatrici, no?”

Lady Gaynor 05-03-2017 03.36.21

Ascoltai affascinata il racconto mitologico di Eros e delle sue frecce, sempre guardandolo negli occhi. Erano davvero magnetici, non si poteva evitare di fissarli, proprio come se fossero state due calamite.
"E sia, pescherò una sua freccia... vediamo cos'ha in serbo Cupido per me..." dissi scegliendo quella di destra.

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Clio 05-03-2017 03.38.33

Gli sorrisi, baciandolo dolcemente sulle labbra.
"Aspetta il mio segnale, e uccidi chiunque entri!" Gli dissi, aprendo la porta leggermente.
Dovevo trovare il modo di non traumatizzarlo.
Così, approfittando dei suoi occhi socchiusi per il bacio, tornai invisibile, e uscii dalla stanza.
A quel punto, armata di scudo in Metallo Lunare e Spada Verusiana, ovvero i miei insperabili Tamasco e Damasgrada, velata dalla mia invisibilità, mi mossi.
Come un fantasma assassino tornato dall'oltretomba, iniziai a combattere quella lotta impari, con una ferocia nuova.
Amavo combattere, lo avevo sempre amato.
L'idea di affrontare un umano era interessante, ma la mia invisibilità rendeva tutto più misterioso è letale.
Mentre cadevano uno a uno, sotto gli occhi terrorizzati degli altri, mi guardavo intorno per capire come fosse la situazione, e quando fare entrare in gioco Icarius.

Guisgard 05-03-2017 03.45.53

Guisgard guardò Gaynor negli occhi e poi mostrò la mano destra che conteneva la freccia dalla punta d'oro.
“Eros ha scelto quella d'oro...” disse lui con tono basso “... attenta, potrebbe pungerla...” ed accarezzò la scollatura del suo abito con la punta della freccia d'oro.
Una lunga carezza con quel dardo aureo che scivolava sui seni della giovane donna.

Lady Gwen 05-03-2017 03.47.44

Dopo che quel fuoco fu finalmente estinto, lui si stese sulla schiena ed io mi accoccolai sul suo petto, mentre mi teneva stretta.
Aveva ancora il respiro rotto, come me del resto e i nostri cuori correvano ancora veloci, all'impazzata.
Alzai lo sguardo su di lui, sebbene non potessi scorgere i suoi occhi.
"Sì" risposi piano "E odio tremendamente chiunque le abbia provocate..." aggiunsi con rabbia, accarezzando però dolcemente il suo viso "Era per questo che non mostravi a me il tuo volto?"

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Guisgard 05-03-2017 03.50.40

“Si, è per questo...” disse lui a Gwen “... nessuna potrebbe mai volere un uomo dal volto sfigurato...” accarezzandole la schiena nuda.

Lady Gwen 05-03-2017 03.54.21

Scossi la testa e mi acquattai ancora di più sul suo petto, con lui che mi accarezzava la schiena.
"No... Non io..." sussurrai "Ciò che ho provato con te è stato talmente forte, intenso, travolgente, qualcosa che non credevo esistesse, che non potrei mai cancellarlo a causa di qualche cicatrice... Non si ama solo con gli occhi..." mentre continuavo ad accarezzargli il viso.

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Guisgard 05-03-2017 03.57.59

“Già...” disse lui mentre Gwen gli accarezzava il viso “... e l'altro? Quello che amavi? L'hai già dimenticato? Ti è bastato venire a letto con me per scordarti di lui? Devo crederti?”

Lady Gaynor 05-03-2017 03.58.52

La freccia d'oro, quella stessa freccia che ora stava pericolosamente scivolando sul mio seno. Sentivo che altri due minuti di quel sensuale approccio avrebbero fatto crollare le mie difese, per poi magari pentirmene amaramente.
Presi la punta d'oro fra le dita e la bloccai, stavolta tenendo lo sguardo basso.
"Io... ecco io... io credo sarebbe meglio tornare in sala... la staranno cercando tutti..."

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Guisgard 05-03-2017 04.04.16

“Ha dunque” disse Guisgard a Gaynor “paura che la punga? Che questa freccia d'oro possa pungerla? Come...” sorridendo “... il pungiglione di uno scorpione?” Posò le due frecce nella faretra.
Si voltò di scatto, fissò i suoi occhi e la baciò.
La baciò con intensità, con foga, premendo le labbra contro quelle di lei, scivolando sulla sua bocca e contro la sua lingua.
Un bacio asfissiante, profondo, assoluto, che le tolse il fiato.
Un bacio che penetrò nella sua bocca e prese a succhiare la sua lingua, quasi in un caldo ed umido amplesso.
“Torniamo in sala ora...” sussurrò lui, dopo aver lasciato le labbra di lei.

Lady Gwen 05-03-2017 04.04.58

La mia mano si arrestò ed io rimasi in quella posizione sul suo petto.
Già, mi sentivo in colpa al pensiero, non ero fiera di ciò che era successo, ma non avevo potuto farne a meno.
"Era ciò che volevi, no? Non hai fatto altro che ripeterlo, dal mio arrivo qui fino a stasera in sala, prima... Prima di questo" risposi un po' duramente.
Poi mi voltai sul fianco opposto, dandogli le spalle, mentre sentivo gli occhi umidi.
No, non lo avevo scordato, non ci sarei mai riuscita finché avessi avuto vita, ma era stato impossibile per me contrastare tutto quello.

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Guisgard 05-03-2017 04.11.44

Lui si voltò e strinse Gwen da dietro, tenendola contro il suo petto nudo.
“Ora sei mia...” disse baciandole il collo, mentre i rossi capelli di lei gli accarezzavano il viso “... no? Non lo sei?” Stringendola a sé e tenendola per i seni, che accarezzava con desiderio.

Lady Gwen 05-03-2017 04.18.13

Sentii che mi strinse da dietro, baciandomi il collo e accarezzando i miei seni.
"Già... Dici che ormai sono tua, ma non credi che io possa aver accantonato i miei sentimenti per lui. Quindi ti interessa il mio corpo. È qui, prenditelo. Facci ciò che vuoi" dissi atona, con voce distante e fredda, giacendo passivamente nella sua stretta, mentre una lacrima mi aveva rigato il viso.


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Lady Gaynor 05-03-2017 04.20.04

Si, avevo paura. Avevo paura, ma non lo dissi... mi limitai a tacere osservando i suoi movimenti e mai mi sarei aspettata che lui in un attimo fosse sulla mia bocca, in un bacio profondo come mai ne avevo avuti in vita mia. La sua lingua esplorò ogni centimetro della mia bocca, con una foga ed un'urgenza che sembravano dimostrare come quel bacio significasse vita per lui. C'era in quel bacio l'intensità di un'intera notte di passione ed io ne rimasi sconvolta, sopraffatta, tanto che quando mi lasciò andare le gambe parevano non reggermi più.
Alla sua richiesta di tornare in sala, annuii incapace di parlare, forse per timore di ciò che avrei potuto dirgli.

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Guisgard 05-03-2017 04.21.36

Lui i accorse di come Gwen fosse fredda e distaccata.
Allora la lasciò e scese dal letto, raggiungendo il bagno adiacente.
Qui riempì la vasca e si immerse per fare un bagno.

Guisgard 05-03-2017 04.30.06

Dopo quel bacio mozzafiato, Guisgard guardò Gaynor e lei annuì.
Tornarono così nella sala, dove tutti gli altri continuavano a mangiare, chiacchierare e ballare.
Raggiunsero il loro tavolo e si sedettero.
“E' durato molto questo giro di ballo...” disse ridendo Laiwa “... il nostro Guisgard fa sempre così quando c'è una nuova signorina che gli starnazza intorno...” divertita.
Ad un tratto un cameriere portò su un piattino un bigliettino per Gaynor.
“Per lei, signora...” a lei.

Lady Gwen 05-03-2017 04.32.14

Evidentemente doveva aver notato il mio tono, perché mi lasciò e andò a fare un bagno, nella stanza accanto.
Rimasi un po' lì a letto, poi mi alzai e lo raggiunsi.
Il bagno era saturo di vapore, l'aria calda e quasi irrespirabile e lui era già immerso in acqua.
Allora presi una spugna, mi avvicinai silenziosamente dietro di lui ed iniziai a lavargli la schiena, con movimenti lenti, circolari e sensuali, mentre baciavo le spalle e poi il collo, tutto restando in silenzio.
Poi mi decisi a parlare.
"Non volevo essere brusca..." sussurrai pianissimo, sfiorando l'orecchio con le labbra "Ma dalle tue parole era come se non ti importasse dei sentimenti, ma solo del fatto che io ti appartenesse e che tu potessi disporre di me come meglio credevi... Capisco che magari il disagio che hai vissuto per quelle cicatrici ti ha spinto a diffidare della gente, ma chiedevo solo un po' di fiducia in me... Solo un po'..." aggiunsi piano, continuando con la spugna sulle sue spalle.

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Guisgard 05-03-2017 04.39.52

“Perchè” disse lui mentre Gwen gli lavava la schiena e gli baciava il collo “sei qui se ami ancora lui? Non voglio fantasma tra noi... decidi tu cosa vuoi darmi... se solo il tuo corpo o anche il tuo cuore...”

Lady Gaynor 05-03-2017 04.43.02

Tornammo così in sala, dove tutto pareva immutato, eppure ovattato alle mie orecchie. Ci sedemmo al nostro tavolo e subito Laiwa ebbe a dire la sua, ovviamente con un commento fuori luogo.
"Signorina..." le risposi freddamente "Sono le oche a starnazzare e le posso assicurare che, a questo tavolo, l'oca non sono di certo io..."
D'un tratto, un cameriere portò un biglietto indirizzato a me. Subito lo aprii e lo lessi, curiosa di sapere cosa ci fosse scritto.

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Guisgard 05-03-2017 04.46.24

Laiwa mostrò una smorfia a quelle parole di Gaynor, ma questa non disse nulla, visto era impegnata a leggere quel bigliettino che così recitava:

“L'uomo che hai appena baciato non è chi dice di essere.
Se quel bacio era vero allora chiedigli come prova di sincerità che ti dica la verità...

Un amico”

Lady Gwen 05-03-2017 04.47.26

"Ricordare non vuol dire necessariamente amare..." risposi "E anche se fosse, chi dovrei amare? Un uomo ormai morto e che non posso più avere? E comunque, è come se fosse finita ancor prima di iniziare, fra noi... Me e lui..." mormorai, con un velo di malinconia "È vero, mi sono sentita in colpa per ciò che si è appena concluso, ma poi penso che non posso trascorrere la mia vita ad aggrapparmi ad un ricordo... Triste a dirsi, ma è così..." conclusi, con un sospiro.
Poi posso la spugna ed entrai nella vasca, immergendomi in acqua e affondando fra le sue braccia.

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