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"Sarete di vecchio stampo ma debbo farle sapere le donne hanno smesso di fare le massaie da tempo" fermandomi ad osservarlo mentre si sistemava il cinturone e le armi e mi voltai verso Gameah "È più forte di me.. Direi di salire nella Jeep" avvicinandomi all'auto "Possiamo salire?" osservando la guida.
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"Si si!" Liquidai con noncuranza quelle parole del computer di bordo.
"Su, abbiamo aspettato anche troppo, andiamo!" Ordinai, avviandomi verso la porta. "Non mi hai detto com'è che ti chiami!" Sbuffai "Cominciamo male se non rispondi manco a una domanda così facile!". |
Gameah annuì ad Altea e si avvicinarono alla Jeep.
"Prego, milady..." disse con un inchino vistoso e sarcastico la guida "... la mia carrozza è tutta per voi." Sfacciato. L'auto partì e penetrò nella foresta. Era un luogo lussureggiante, vasto, di un verde assoluto, con alberi secolari, fiori rigogliosi e suoni sconosciuti a chi viveva in città. La Jeep attraverso sentieri, dossi, fossati e sterpaglia avanzava in quel luogo che pareva ingoiarla sempre più, come a rapirla verso un mondo fiabesco e misterioso. Intanto, nella sua astronave, Destresya si era rassegnata ad accettare quel ragazzo. "Daq..." lui a lei "... mi chiamo Daq, signora..." Nel frattempo, al porto di Baias, Gwen ed Elv, sefuiti da Lauros, salirono a bordo della nave. Qui incintrarono un uomo dai tratti orientali, gli occhi magnetici e l'espressione carismatica ad attenderli. "Benvenuti sul Frutto Perduto, la nave che vi condurrà sull'Isola del Serpente." Con un sorriso ed in inchino. https://i.pinimg.com/736x/a6/26/b5/a...6e2980bad4.jpg |
"Daq mi stai facendo perdere un sacco di tempo, mettiti dei vestiti adatti ci vediamo sul ponte tra 10 minuti!" Ordinai.
Era ora di partire per la missione. |
Daq annuì e seguendo le indicazioni del computer di bordo trovò abiti adatti alla missione in una cabina dell'astronave.
"Avete già in mente" il cercello elettronico a Destresya "che ruolo assegnare al ragazzo, signora?" |
Sbuffai.
No, non avevo pensato a niente, se non un modo per rispedirlo a casa. "Sei tu il cervello dell'operazione!" Risi piano, ma più con frustrazione che con allegria "Illuminami! Assistente? Sguattero?" Risi. |
"Il mio suggerimento, calcolando gli algoritmi esponenziali delle probabilità cognitive di questa missione, è quello di usare il tuo istinto e la tua esperienza, signora. In questo caso l'intuizione da sempre sensazioni e possibilità soddisfacenti." Disse il computer di bordo a Destresya.
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Salimmo tranquillamente e senza traumi sulla nave e lì ci accolse un uomo, anche lui dai tratti orientali.
Aveva l'aria magnetica, sicura di sè. Il nome della nave era Frutto Proibito. Pretenzioso, molto pretenzioso. Ma cosa non lo era, in tutta questa faccenda? Eravamo diretti su un'isola di proprietà di una donna e intorno a quel posto aleggiavano tutti i tipi di storie. Improvvisamente, mi sentii come dentro ad un romanzo di appendice e mai fin'ora mi era capitato, ma speravo solo che andasse tutto bene, a prescindere dalla nostra location. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Vogliate seguirmi, prego." Disse l'uomo a Gwen e ad Elv. "Io sono Tartar ed il vostro soggiorno a bordo sarà mia responsabilità renderlo piacevole."
Li condusse in un'ampia cabina. "Fra 2 ore saremo all'Isola del Serpente." Svelò lui, per poi lasciarli soli. Poco dopo un cameriere dai tratti anch'egli orientali portò loro del liquore e delle tartine di pesce. |
"Piacere di conoscerla, io sono Gwen, la manager del signor Gattaiga" mi presentai cordialmente.
Poi, ci condusse in un'ampia e ben arredata cabina, mentre un cameriere ci portò da bere e delle tartine di pesce. Due ore era decisamente un tempo ragionevole. "Direi che per il viaggio non ci è andata male..." dissi, mentre mi sedevo sul letto e gli toglievo la maschera, vedendo finalmente il suo bellissimo viso "Potevamo capitare su un peschereccio in rovina e avere davanti a noi sei ore estenuanti di viaggio... Oppure, pensa a quanto ti saresti annoiato se non ci fossi stata io... Tutto solo, in questa cabina..." con aria divertita, mentre avvicinavo alla sua bocca una tartina di pesce. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Elv azzannò la tartina, masticando poi in modo sensuale e guardando Gwen negli occhi.
"Però..." disse poi pensieroso "... 2 ore mi sembrano poche... questa nve mi pare scenografica ma non velocissima e l'isola è lontana nelle acque internazionali... possibile ci metteremo solo 2 ore?" |
Ridacchiai guardandolo mentre mangiava.
"Bah, onestamente sto cominciando a credere che riguardo questa faccenda ci siano più domande che risposte..." commentai, riempiendo i due bicchieri con il liquore caldo e ambrato, che mi scivolo morbidamente in gola quando ne presi un sorso. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Brindiamo alla Malvarosa Verde..." disse Elv a Gwen, alzando il suo bicchiere.
La nave intanto procedeva il suo viaggio. Poi ad un tratto qualcuno bussò alla loro cabina. |
"Alla Malvarosa. E si nostri traguardi" risposi sorridendo, mentre prendevo un sorso.
Poi, però, bussarono ed io diedi la maschera ad Elv. A quel punto, andai ad aprire per vedere chi fosse. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Gwen aprì e vide Lauros sulla soglia.
"Spero di non disturbare." Disse. "Voleo conoscere le vostre impressioni... trovo che il viaggio sia confortevole e le diverse cabine mi sembrano molto accoglienti." "in pratica si chiede dove sia il trucco, vero?" Ridendo Elv. |
Era Lauros.
Non era il massimo, visto che avrei voluto passare con Elv uno degli sporadici momenti da soli, visto che sarebbero stati proprio pochi d'ora in poi. Ridacchiai alla frase di Elv. "Prego, si accomodi" indicandogli una poltrona. "Dunque, qual è stata la sua impressione? Cosa pensa?" Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Fummo praticamente inghiottiti dalla foresta, sembrava quasi di essere entrati in un mondo lontano e primordiale "E lei..che sa del maestro Nakakata? A proposito come dobbiamo chiamarla?" alla guida.
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Lauros ringraziò ed entrò nella cabina dei 2 ladri.
"In verità" disse a Gwen e ad Elv "la nave è molto confortevole e quell'uomo, quel Tartan, sembra un perfetto maggiordomo. Molto probabilmente il governo dell'Isola del Serpente cerca di farsi molto pubblicità e di attirare le attenzioni del mondo internazionale e quindi sfruttare al meglio il torneo sarà una sua proprità." "Ragionamento più che logico." Annuì Elv. Nel frattempo la Jeep contnuava a penetrare nella Foresta Verde. "Si, conosco il maestro Nakakata" fece la guida "da un bel pò di tempo... comunque potete chiamarmi Hiss..." fissando Altea e poi Gameah mentre guidava. |
"Bene.. Hiss" avendo una strana sensazione "Quindi è vero che è andato all'Isola del Serpente come si dice?" tenendo sempre un certo distacco.
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Ascoltai le parole di Lauros.
"Sperando non cerchino di nascondere alcuni imbrogli sotto la patina dorata. Il mio cliente è fra i migliori nel settore e francamente sarebbe alquanto disdicevole se noi si andasse incontro a problemi di sorta" commentai "Piuttosto, riflettevamo sul fatto che due ore di viaggio sembrino decisamente poche per raggiungere l'isola. Lei cosa pensa?" Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Non lo so..." disse Hiss guidando "... non gli faccio da balia." Ridendo. "Ora vi porterò da lui e potrete chiedergli ciò che vi pare."
"Molto simpatica la nostra guida..." sottovoce Gameah ad Altea. Intanto la Jeep era giunta nel cuore della foresta, dove querce secolari, pini svettanti verso l'alto, tamarindi, castagni, pioppi e faggi addensavano quel luogo rendendolo di un fascino primordiale e misterioso. Intanto nella cabina della nave Lauros era con Gwen ed Elv. "Beh, questa nave benchè appaia scenografica sembra avere motori molto sofisticati" spiegò l'uomo "e comunque sembra conoscere quste rotte molto bene." Mentre la nave continuava il suo viaggio sulle onde appena mosse di quel mare infinito e fantastico. |
Annuii lentamente.
"Sì, mi sembra corretto, non sono esperta del settore come lei, dunque mi fido del suo giudizio" sorrisi. "Comunque sia, breve o lungo, spero che il viaggio prosegua senza problemi, è questo l'importante" annuii. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
La nave procedeva il suo tragitto su un mare azzurro e screziato da onde spumose, tra il profumo di selasedine diffuso dal vento e lontane nuvole alte e velate perse nel cielo terso.
Ad un tratto in lontananza apparve una lingua di terra azzurrognola, che pian piano diventava sempre più nitida e verde. Un maestoso castello dai fasti e dalle vestigia orientali sorgeva sulle alture inerpicate al centro dell'isola, attorno al quale si racchiudevano foreste e scogliere che a picco, come alti bastioni corazzati, scendevano sul mare. "Ecco la nostra isola..." disse Lauros a Gwen e ad Elv guardando da un oblò. https://www.viaggigiappone.com/wp-co...i_Castle_4.jpg |
Sbuffai a quelle parole di Dager, era sempre così razionale che mi faceva venire i nervi.
Ma sapevo che in ogni caso aveva ragione, aveva sempre ragione, accidenti. Sospirai infine. "Gli farò fare un mio allievo, dopotutto avrebbe senso che un campione di porti l'allievo tuttofare che deve fare la gavetta!". Ma dove si era cacciato? Eravamo già in ritardo! |
Il viaggio proseguì, finché non intravedemmo una lingua di terra in lontananza.
Man mano che ci avvicinavamo, l'isola sembrava essa stessa una grande fortezza corazzata e ciò mi fece storcere il naso. Da cosa pensavano di doversi proteggere? Erano davvero così mal visti? "Sembra un luogo parecchio singolare..." Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Credo sia ancora nella cabina a scegliersi gli abiti, signora." Disse il computer di bordo a Destresya. "Forse avrà bisogno di consigli per decidersi."
Intanto la nave era prossima a raggiungere l'isola. "Pochissimi l'hanno vista ed ancor meno sono quelli che hanno visitato l'isola." Lauros a Gwen. "Il torneo è il solo modo per arrivarci... il resto è solo mistero..." |
"Mi chiedo cosa ci guadagnino col mantenere tanto riserbo... Pubblicità? Deterrente per visitatori indesiderati? Bah..." scuotendo la testa.
"Soprattutto perchè le voci iniziano inevitabilmente a circolare, benchè su quest'isola non sembrano curarsene..." Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Arrivati sull'isola" disse Lauros a Gwen "ne sapremo di più."
Intanto la nave stava entrando nel piccolo porto, fino a raggiungere il molo e gettare poi in acqua l'ancora. I 3 passeggeri furono avvertiti da un marinaio e fatti uscire sul ponte. Qui ad attenderli c'era Tartan che li accompagnò a terra, dove trovarono una carrozza e con quella lasiarono il porto. Salirono la sommità di un'altura ed arrivarono finalmente al grande castello dell'isola. Qui il simbolo del serpente dominava ovunque. Tartan allora li condusse attraverso un vasto cortile, ben sorvegliato da soldati col volto coperto da maschere. https://i.ytimg.com/vi/3FbK7sql-k4/hqdefault.jpg |
Arrivammo al porto e fummo accompagnati sulla sommità dell'Isola nientemeno che da una carrozza.
Che eccentricità... Il castello era in puro stile orientale, come avevo visti a centinaia nei miei viaggi in Asia e delle guardie mascherate sorvegliavano l'ingresso. "Mi sembra di essere tornata indietro nel tempo, in un romanzo di Salgari..." sussurrai sarcasticamente ad Elv. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"O ai tempi di Oda Nobunaga..." disse sarcastico Elv a Gwen.
"Lasciate che vi illustri la storia di questo castello..." Tartan ai 3 "... esso è molto antico e secondo la leggenda sorse una notte, costruito dalle arti magiche di alcuni demoni per difendersi dall'assalo di un drago. I demoni terminata la costruzione invocarono l'aiuto di un serpente alato. Esso sconfisse il drago e l'isola fu consacrata al suo nome." Sorridendo. "Venite, vi mostrerò i vostri alloggi..." Così li condusse nell'ala Est del palazzo. "I signori immagino vogliano stanze separate, giusto?" Tartan fissando Gwen ed Elv. |
Tartan ci spiegò la storia del castello e del perchè fosse consacrato alla figura del serpente.
Un po' di mito non faceva male a nessuno, purché non occupasse l'intera faccenda e potessimo tornare alla concretezza. Poi, ci chiese retoricamente se avessimo voluto stanze separate. Guardai per un istante Elv, poi di nuovo Tartan. "Sì, certo" risposi, poi accennai un sorriso divertito al mio compagno. Una copertura era pur sempre una copertura e dovevamo mantenerla, sebbene Elv avrebbe odiato questa cosa, e naturalmente anch'io. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Ci mancava anche questa, non solo un ragazzino ma pure insulso!" sbuffai.
Mi diressi a passo svelto verso il camerino dove il ragazzo stava cercando i suoi abiti. "Avevo detto 10 minuti!" tuonai, entrando "Mi sono già pentita di averti detto che puoi venire con me, se cominci a intaccare così la mia missione potrei non garantire più la tua sicurezza!" sbottai. Io non ero fatta per fare squadra, a me piaceva lavorare da sola. "Allora?". |
Tartan annuì ed assegnò a Gwen e ad Elv 2 camere separate ma sullo stesso corridoio.
Erano lessuose, arredato con gusto e stile orientale. Davano entrambe sul cortile interno del palazzo, ma dalle finestre si poteva ammirare il mare. Intanto, nella sua astronave, Destresya continuava i preparativi per la missione, sebbene il ragazzo per lei avrebbe solo rallentato il tutto. Visto il ritardo di lui nel prepararsi, lei lo raggiunse nella cabina e senza troppi complimenti aprì la pota ed entrò, in modo brusco e visibilmente seccata. Daq si stava ancora vestendo quando vide entrare lei ed essendo solo con i boxer istintivamente si coprì l'indumento intimo con le mani, restando sorpreso ed immobile. |
"È uno di quei tipi troppo sicuri di sé..." osservandolo interessata "Lei come mai conosce così bene la Foresta Verde, signor Hiss?.. Ah io mi chiamo Altea de Bastian"
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"Sono anni che faccio la guida qui..." disse Hiss ad Altea "... da adolescente sono stato allievo del maestro Nakakata... o megio, per un paio di Estati sono vento da lui per imparare le arti marziali... poi mi sono innamorato di questa foresta e ho deciso di fare da guida ai visitatori e turisti." Guidando.
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Le stanze erano sullo stesso corridoio e la mia era decisamente lussuosa, ma proprio tanto.
Era arredata con gusto e le finestre davano sul mare, benchè le camere dessero sul cortile interno del palazzo. Almeno avremmo alloggiato gratuitamente in un posto all'altezza. Infatti, le aprii e mi affacciai, contemplando la distesa azzurra in silenzio. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
A quelle parole osservai Gameah "Quindi lei è un guerriero, insomma.. Conosce le arti marziali.. Ed è vero che nell'Isola del Serpente vi è un vincitore millenario?".
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Dalla sua camera Gwen poteva ammirare il cortile interno, dove avveniva il cambio della guardia e dove alcuni partecipanti al terneo già vi erano ad allenrsi.
Ma dalla finestra la ragazza riusciva anche a scorgere il mare circostante, vasto e di un cobalto misterioso ora che il pomeriggio avanzava inesorabile. Intanto, la Jeep di Hiss avanzava nella foresta. "Si, me la cavo, diciamo così..." disse lui ad Altea "... ho sentito parlare di quel torneo, ma credo siano tutte leggende... e voi? Questo volete da Nakakata? Chiedere del torneo dell'Isola del Serpente?" |
"No affatto.. Una persona mi ha commissionato di trovare un quadro Il loto nel mattino verginale e stellato". Abbiamo scoperto si trova nel Palazzo della Signora dell'Isola. Abbiamo scoperto che il monaco Nakakata è stato nell'Isola e dovrebbe dirci come arrivare" con voce sicura.
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Il cortile era animato dalla presenza delle guardie e degli atleti intenti ad allenarsi.
Era uno scenario curioso ed interessante da osservare. Spesso avevo sbirciato nei vari dojo e nelle palestre in Cina, in Giappone o in Thailandia e ammiravo sempre la compostezza di quegli atleti. Speravo solo non prendessero una grossa fregatura col torneo, il che al momento era fin troppo probabile. Il mare era di un color cobalto, adesso che la sera si avvicinava. Ad un certo punto, volendo stuzzicarlo un po', telefonai ad Elv, curiosa di sapere cosa stesse combinando tutto solo soletto in camera. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
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