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“In effetti” disse Cq a Dacey “il signor Icarius vive per questa sua ricerca. D'altronde lo capisco... solo così può salvare se stesso e la sua stirpe.” Cigolò. “Ma perdonatemi, perchè continuate a stare sulla Divina Misericordia se questo viaggio vi avvilisce? Siete libera, non avete obblighi. Basterà dirlo al signor Icarius e lui vi sbarcherà ovunque vogliate.”
Intanto, guardando dalla finestra, Dacey vide Icarius che fu raggiunto dal locandiere. I due parlarono per un po' ed il Taddeide lasciò poi alcune monete nella mano dell'uomo. Terminarono di parlare ed il locandiere andò via dopo aver mostrato un riverente inchino ad Icarius. L'ufficiale restò così seduto sulla staccionata della locanda, immerso nei suoi pensieri. |
Tornai al leto sistemando i cuscini dietro la mia schiena.
- É una buona domanda... La verità è che io e mio marito non abbiamo... Non abbiamo nessuna prospettiva futura....- sospirai a fatica. L'ansia stava crescendo e temevo di dire o fare qualcosa di sbagliato e tradire Dension per errore. - Ha una vita così travagliata il vostro padrone...come siete finito al suo servizio?- |
Vengor sorrise a Clio, un sorriso di circostanza, per poi prendere la mano di lei.
“Allora vi accompagnerò dai vostri amici...” disse vagamente contrariato, benchè cercasse di nasconderlo “... sono curioso di conoscerli...” Così si diressero all'uscita del palazzo, con vivo sollievo di Norcier che li seguì, chiudendo poi il portone dietro di loro. Quasi volesse rinchiudere all'interno di quel luogo chissà quale inquietudine. |
"Capisco... E ditemi, cosa sapete del Fiore? Venendo qui abbiamo anche udito un canto che ne parlava."
Di certo non mi aspettavo di trovare informazioni sul Fiore appena sbarcati e fu una grande sorpresa. |
Nascosi un sorriso divertito all'idea di Vengor che incontrava Icarius.
Così risposi al suo sorriso, con uno di rimando. Sapevo che non poteva certo insistere. Lanciai poi un'ultima occhiata al palazzo che si chiudeva dietro di noi, sapendo che sarei tornata con Icarius quella notte. Se quella era la volta buona, avrei voluto essere al suo fianco. Ma lo avrei voluto in ogni caso. Anche se alla fine Vengor si era rivelato utile, dato che ero riuscita ad entrare nel palazzo. "Vi ringrazio di aver compreso.." Sorrisi a Vengor "Siete un vero cavaliere.." Sospirai, guardandomi attorno. "Avete idea di dove potrebbero essere?" Chiesi, nascondendo la mia impazienza. |
“In verità” disse Cq a Dacey “sono stato costruito e programmato per servire i nobili Taddei, milady, i signori di Capomazda. Il signor Icarius è il mio padrone ed io lo seguo ovunque egli vada. Comunque, si, avete ragione...” cigolò “... pare che quest'Odissea non voglia finire mai... mi chiedo dove mai ci porterà ancora.” Guardò dalla finestra. “E chissà cosa gli avrà detto quel locandiere. Quando lo vedo così assorto nei suoi pensieri non so mai come interpretare i suoi umori. Eh, uomo complicato davvero, il signor Icarius.”
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“Un canto...” disse all'improvviso la donna a Gwen “... un canto, dite? E com'era? Lo rammentate? Di cosa parlava?”
“Sembrate molto interessata...” fece Pinto. “Oh, perdonatemi...” chinando il capo lei “... avete ragione, sono tata indelicata e vi chiedo perdono... non vi ho offerto nulla e neanche mi sono presentata... il mio nome è Zafirya.” Sorridendo gentilmente. |
Ogni volta che avevo una qualche informazione su Icarius mi sentivo sempre più confusa sulla sua identità e sul suo passato.
- Si, ha alcune espressioni difficili da interpretare,- assentii concorde,- non so quale sia la maledizione della sua famiglia ma...ma spero che Icarius riesca ad essere felice prima o poi...- |
“Come potrei” disse Vengor a Clio, risalendo entrambi sulla carrozza “se neanche li conosco? Non so chi siano, né cosa cerchino qui a Scafris. So solo che siete giunti tutti su una nave. E non posso evitare di chiedermi che rapporto abbiate voi con uomini di mare. Forse ne amate qualcuno? Non riesco ad immaginare altro motivo per seguirli su una nave.”
La carrozza intanto era ripartita. |
Sorrisi piano alla reazione di Zafirya.
"Il mio nome e` Gwen e lui e` Pinto" indicandolo "Il canto parlava del Fiore e di come Capomazda lo cercasse cosi` strenuamente. Era un canto un po' malinconico ed era la voce di una donna ad intonarlo. Vi rammenta qualcosa?" |
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