Camelot, la patria della cavalleria

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Altea 30-09-2013 00.19.08

Fui destata dalla preghiera da dei rumori, guardai verso il portone di entrata ma non vidi nessuno entrare ma poi mi avvidi che vi erano due monache presso l'altare intente a cambiare i fiori ai santi e alle figure religiose.
Mi alzai e lentamente mi avvicinai a loro.."I miei saluti sorelle..ma vi è un convento qua dietro? Poichè prima vi era un prete incapucciato..chi si occupa di questa chiesa in realta? E vi vedo molto prese a preparare bene la chiesa..purtroppo sono venuta di fretta..o avrei offerto una rosa rossa alla Nostra Regina dei Cieli".
E mi ritolsi il cappuccio sorridendo alle monache...ma in me vi era un certo malcontento..dovuto alla paura di essere scoperta da Azable e dal fatto che il Cavaliere non arrivava.

Eilonwy 30-09-2013 00.46.20

L' acqua era veramente meravigliosa!
Mi sembrava di rinascere in quel limpido fiume.
Quell'acqua sembrava essere santa e miracolosa come quella chiesa vicina.
Dante si era steso e si era addormentato.
L'acqua sembrava togliermi non solo il sudore e la fatica, ma anche i brutti pensieri.
Ero così felice che senza volerlo mi misi a cantare una canzone celtica, che mi aveva insegnato mia madre.

Canzone:
http://www.youtube.com/watch?v=cvOeDWynY4o

Guisgard 30-09-2013 01.32.59

Elisabeth si addormentò davanti a quel pozzo e fece sogni inquieti per tutta la notte.
Fino a quando fu svegliata da un frate.
Era giorno ormai.
“Figliola...” le disse il chierico “... venite, il priore vuole parlarvi...”
E la condusse da lui.
Qui, Elisabeth, lo trovò insieme ad alcuni uomini.
E lei subito li riconobbe.
Erano quelli che nella locanda parlavano di dare la caccia al Capo, a Monty e a Ioga.
http://images.movieplayer.it/2010/05...010-160406.jpg

Guisgard 30-09-2013 01.37.24

Le due monache, a quelle parole di Altea, si scambiarono sguardi perplessi.
“Milady...” disse una di quelle “... non vi è alcun convento nei pressi della chiesa... e neanche monaci... vi è il sacerdote, Padre Fedele, ma ora non è qui... dopo la messa di stamattina presto si è recato da alcuni malati per comunicarli... e tornerà che fra un paio d'ore per la messa della sera...”
“Probabilmente vi sarete confusa su quel monaco, milady...” fece l'altra suora.

Guisgard 30-09-2013 01.42.56

Roberto sorrise a quell'occhiolino di Clio.
“Si, forse dovrei lasciare a lui la scelta delle armi...” disse poi divertito alla ragazza.
Ma all'improvviso, con gesto rapido, Francesco si lanciò su di lui e lo colpì con un pugno in pieno mento, facendolo cadere tra alcuni sacchi di segatura.
“Ecco...” con rabbia il giovane de' Binardi “... questo è il mio guanto di sfida, conte dei miei stivali!”
Ma proprio in quel momento, una bella carrozza si fermò davanti al magazzino dei de' Binardi.

Guisgard 30-09-2013 01.50.35

E mentre Eilonwy era nel fiume a nuotare, sul ponte vide una strana scena.
Alcuni uomini presso il portico della chiesa di San Giovanni stavano come in attesa di qualcosa.
I loro abiti erano pittoreschi ed esotici ed ognuno portava una scimitarra tempestata di gemme preziose.
La loro pelle era scura e le barbe nerissime come l'ebano.

Eilonwy 30-09-2013 09.56.28

Chi sa chi sono quelli?
Sembrano provenire da Oriente.
Che buffi! Certo che hanno proprio degli strani abiti.
Sembrano dei cioccolatini!
Chissà perchè stanno dietro quel portico?
Mi rivestì velocemente senza farmi vedere e attesi le loro mosse.

Clio 30-09-2013 14.25.25

Fu soltanto un breve istante, sentii partire il colpo e vidi Roberto cadere a terra alla mia destra.
E poi la voce di Francesco, e quelle parole così irriverenti.
Probabilmente avrei dovuto esclamare inorridita, sconvolgermi da quello che avevo visto, ma non era da me.
In un momento come quello dimenticavo tutto: l'etichetta, le buone maniere, i ruoli sociali.
Rapida come avevo imparato ad essere mi voltai verso Francesco, sferrai un martello alla sua gola, seguito da un dritto sul naso e un calcio a schiacciare nella parte alta della coscia, che faceva notoriamente perdere l'equilibrio.
La rapidità era la mia arma migliore, non sarei mai stata forte come un uomo, ovviamente, ma se sapevo dove colpire e agivo in fretta, ottenevo lo stesso ottimi risultati.
"Se dimenticate le buone maniere, signor de'Binardi, rischiate che lo facciano anche gli altri.." dissi piano "...devo dire che comincio a capire perchè nessuno vi sopporta.. devo essere stata una stupida a prendere le vostre difese..".
Risi appena, tra me e me, sentendo la delicata calza che indossavo strapparsi sotto la gonna per il movimento improvviso.
Decisamente, quello non era un abbigliamento adatto ad una scazzottata.
A differenza di Roberto, che aveva avuto da ragazzo un maestro d'armi molto più tradizionale, io e Diomede non ci eravamo affatto tirati indietro, quando si era trattato di imparare a combattere a mani nude.
Il maestro d'armi di mio fratello era solito sostenere che se un soldato, sul campo di battaglia, perdeva l'arma aveva due opzioni, o arrendersi o cercare di portare a casa la pelle come poteva.
Così, aveva insegnato a mio fratello, e lui lo aveva mostrato a me che non vedevo l'ora di imparare, sapendo che, essendo una fanciulla, per la maggior parte del tempo non avrei avuto una spada al fianco.
Restai immobile, con le mani pronte a sferrare un altro attacco se Francesco si fosse rialzato e avesse tentato di colpirmi.
"Alzati, sciagurato.." dissi, ridendo rivolta a Roberto senza però staccare gli occhi dal mercante "... abbiamo perso un po' i riflessi, cugino? Alzati, forza.. tranquillo, non diremo niente a Lady Selenia...".
Una carrozza si fermò davanti al magazzino.
"Messer de'Binardi.. temo abbiate visite.." dissi, calma "Roberto, vogliamo andare? Dovrete risolvere questa controversia un'altra volta..".

Altea 30-09-2013 14.37.12

Le occhiate tra le due monache e quella risposta..il prete era Padre Fedele..e aveva fatto messa di buon mattino e poi se ne era andato.
Indietreggiai leggermente osservando la effige di Santa Caterina..eppure sapeva chi fossi..non era stata una visione..e presi il biglietto del Cavaliere in mano.
"Forse..." continuai con voce quasi tremante.."era un aiutante, accendeva le candele alle varie statue dei santi..e poi mi parlo di questa effige, quella di Santa Caterina e di un fatto strano..ovvero che anni addietro qualcuno cercò di rubarla ma degli studenti la portarono in salvo".
Osservai ancora le due monache..in attesa di una risposta rassicurante..il fatto è che avevo pure svelato il mio mistero a quell' uomo che mi sembrava il prete della chiesa.

elisabeth 30-09-2013 14.59.33

La notte fu piena di sogni......sognai casa....una casa che non conoscevo..
era spartana......c'era una candela su un tavolo.......c'era del cibo ed un' ombra seduta le cui dita martellava sul solido legno del tavolo......volevo andargli incontro...ma col gesto della sua mano mi fermò......non potevo avvicinarmi e piu' sforzo facevo piu' dolore sentivo......vi era un quadro alla parete........era quello il mio obiettivo.......ma la nera figura rideva e rideva....sino a quandomi svegliai...c'era un frate che mi chiamava con modi gentili...ma il sogno mi aveva,impaurita.....stancata....avevo la fronte madida di sudore......saltai in piedi...." perdonate Padre.....vi seguo subito..."...entrai nella stessa stanza in cui fui accolta il giorno prima .....c'era il Priore e Dio del cielo....i tre della locanda......stavo facendo una collezione di bella gente....e mi sentivo come nel sogno.....più volevo arrivare a quel quadro e più mi si bloccava......" Pace e bene Padre......mi avete fatto chiamare....avete bisogno di me......".......dovevo ascoltare Padre Anselmo.......e se non fosse stato per quei tre disgraziati.....oggi non mi sarei trovata lì.....


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