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Mi prese per mano, e quella cosa mi sorprese.
Non dissi niente e lo seguii, anche se sapevo benissimo che cercavano noi. Avrei potuto proteggerlo, anche se spiegarglielo sarebbe stata la cosa più complicata. Ci mischiammo tra la folla, e indossò gli occhiali da sole che erano arrivati, quelli che avevo comprato da Tyson. In quel momento, però lo vidi sbiancare, e anche se non conoscevo così bene la natura umana, capii che qualcosa non andava. Così lasciai la sua mano per prendere il suo braccio, in modo da essere più vicino a lui. "Che succede?" preoccupata "Che cosa hai visto?" gli chiesi. |
Icarius quasi sconvolto si volto' verso Clio, per poi guardare gli occhiali che aveva in mano.
Ma prima che potesse dire qualcosa alla ragazza, i poliziotti li raggiunsero. "Icarius Hero..." disse uno di quelli "... e' accusato di sottrazione illecita di denaro a scopo di lucro, falso in bilancio ed oltraggio alla morale pubblica... ha il diritto di restare in silenzio e tutto cio' che dira' potra' essere usato contro di lei in tribunale... inoltre ha il diritto di avere un avvocato e se non puo' permettersene uno allora le sara' assegnato d'ufficio." Allora lo ammanettarono e gli occhiali restarono a Clio. |
Io ed Arow continuavamo a parlare tranquillamente, ma la situazione improvvisamente cambiò.
Vedemmo infatti che c'era una certa agitazione. "Ma cos'è tutta questa confusione?" mormorai, per poi fermare un infermiere "Come mai sono tutti così agitati? È successo qualcosa?" chiesi, preoccupata. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Il milionario senza nome sorrise ad Altea, per poi prendere un po' del denaro vinto sul tavolo ed adagiarlo, con garbo e classe, nella scollatura di lei.
"Ora hai abbastanza denaro per licenziarti da questo posto, piccola..." disse lui guardandola. Tutto cio' sotto lo sguardo di Raimonde. |
Non rispose.
Che cosa poteva aver visto di così spaventoso da non riuscire nemmeno a parlarne? Cominciavo ad essere preoccupata. Poteva trattarsi di Athia e degli altri? Non ebbi nemmeno il tempo di fermarmi a pensare, che i poliziotti ci raggiunsero e ammanettarono Icarius. Restai sconvolta ad osservare la scena. Lì per lì sapevo di non poter far niente, ma qualcosa dentro di me mi spingeva a volerlo aiutare, anche e forse non aveva il minimo senso. Forse avrei potuto usare l'influenza della mia copertura per liberarlo, o pagare la cauzione, infondo non aveva ucciso nessuno un modo doveva pur esserci. "Dove lo state portando?" allarmata, mentre gli occhiali erano scivolati nelle mie mani. |
"Si..." disse l'infermiere a Gwen "... un anziano uomo ricoverato qui e giunto stanotte a causa di una rissa e' morto improvvisamente nel suo letto..."
Arow resto' turbata. |
"In prigione, signorina.. " disse uno dei poliziotti a Clio "... poi andra' davangi ad un magistrato... quest'uomo e' un imbroglione e con ogni probabilita' lui ed il suo socio si apprestavano a raggirare anche lei..."
E portarono via Icarius. |
Mi sentii gelare appena sentii quelle parole.
"Oh cielo..." sussurrai e subito mi precipitai in camera. I pensieri che mi affollavano la mente erano tanti: cosa avesse di così pericoloso quell'uomo, come avessero fatto ad agire indisturbati quei tre uomini e soprattutto se Elv stesse bene. Mi dispiaceva per quell'uomo, ma purtroppo non potevo più fare niente per lui, mentre ciò che mi premeva era accertarmi che nulla fosse accaduto al motociclista. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Mi pose i soldi nella scollatura come fosse un fiore..il fiore della mia libertà. Lo abbracciai
di gioia ed in fondo pensai pure io avessi contribuito a questo. Gli presi la mano.."Venite con me ..andiamo da Raimonde..oppure se non vuol sentire ragioni ne parleremo con Madame Sibille, la titolare". Col cuore in gola mi posi davanti a lui..volevo la mia rivincita. ."Questo è il mio onorario per il mio licenziamento " sorridendo e guardando l'uomo misterioso visto la somma era molto cospicua. ."E avrai capito io non provo nulla per te Raimonde..i soldi puoi tenerli tu o darli a madame..è stato un piacere" disgustata al pensiero dei baci che ero stata costretta a dargli. |
La strada intorno a noi sembrava avvolgersi di colori contrastanti. Il cielo si ingrigì e l'atmosfera sembrava molto inquietante. Imboccammo uno stretto sentiero e presto ci trovammo davanti la chiesetta.
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