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Il fatto che l'albergo fosse a conduzione familiare, voleva dire una sola cosa: cucina tipica e casalinga.
Fra tutti i pranzi e le cene di lavoro, entravo ed uscivo da ristoranti pregiati e raffinati, che a lungo andare potevano risultare stancanti e una cucina così era il massimo. Sorrisi al suo brindisi e alzai il bicchiere. "Al mio Picasso personale..." dissi, poi mi feci pensierosa "Anzi, al mio Francisco Goya, sperando di poter essere ancora a lungo la sua Maja" facendo tintinnare i bicchieri "Se Vestida o Desnuda lo lascio alla fantasia dell'artista..." aggiunsi piano poi, con un occhiolino, prendendo un sorso di vino. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
“Si, signora, sono quasi pronto.” Disse Guisgard con la voce che tradiva il suo imbarazzo.
Qualche attimo dopo aprì la porta ed uscì, guardando Altea e sorridendole un po' in soggezione. “Bentornata, miss.” Disse timido. A quel brindisi di Gwen, Elv rise e fece tintinnare il suo bicchiere contro quello di lei. “Wow, che impegno mi dai...” disse pianissimo lui, con voce bassa e calda “... però dici così poi il qui presente artista non riuscirà a godersi la cena, visto che la voglia di ritrarti sarà troppo forte... insopportabile...” bevendo e guardandola nei suoi occhi verdi. |
Rimasi a guardarlo, visto che il barista (e nessun altro) poteva vedermi.
"Hey!" dissi alzandomi seguendo il ragazzo. "È stato un piacere aiutarti eh!?" dissi seguendolo fuori dal bar. Inviato dal mio LG-M160 utilizzando Tapatalk |
Lo guardai con un sorriso enigmatico, poggiando il mento sulla mano.
"Ah, perché, non lo era già?" chiesi, fingendomi dispiaciuta e quasi imbronciata. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
Aspettai ben poco e poi lo vidi col viso arrossato...oh eccolo il bel timidone.
"Ah si? Sei contento sono tornata? Piuttosto devi ritenerti fortunato...dai scendiamo, ci sono ospiti e forse ti prenderanno il castello sai?" sospirando guardando i jeans e la felpa, ma dove si vestiva...possibile non gli avessero dato dei vestiti di un Taddeo vero e proprio? Ma era così bello, semplicemente semplice e mi avvicinai a lui.."Quanto sei bello quando arrossisci..hai mai avuto una donna? Mmmhh penso di no...forse non una che abbia saputo dominarti, avanti andiamo, non ho tempo da perdere" sfiorandogli la guancia rossa con un dito, il mio viso era vicino al suo ma mi trattenni, non volevo baciarlo..no..lasciarmi andare proprio no. |
Pavel era visibilmente agitato, nervoso, frustrato.
“Volete farmi impazzire...” disse voltandosi verso Nyoko, vero? Si, volete farmi impazzire! Ma io sono giovane, ho tutta la vita davanti e posso finalmente realizzare il mio sogno!” Elv sorrise. “Certo che lo era...” disse fissando Gwen “... ora però la voglia rischia di diventare insopportabile... intendo la voglia di ritrarti...” facendole l'occhiolino. Guisgard divenne ancora più rosso visto la vicinanza di Altea. I suoi modi, la sua voce, poi quel tocco sulla sua guancia. “Ehm, si...” disse intimidito da come lei sapeva essere autoritaria e sicura di sé “... si, certo...” stringendosi le mani in modo nervoso “... si, andiamo...” Intanto nel salone Guadag stava mostrando alcune guide del castello a Bell. “Struttura fantastica...” l'avvocato “... antica, solenne e tenuta benissimo... e poi sono molto folkloristiche le sue leggende.” “Già.” Annuì Guadag. “Ora però temo di dover andare.” Fece l'avvocato. “Ringrazio tutti voi per la vostra disponibilità. Arrivarono anche Guisgard ed Altea. Il medico presentò il rampollo all'avvocato, che lo salutò, fissandolo con molta attenzione, quasi studiandolo. “Ora devo andare.” Annuì Bell. |
Lo seguì per poi uscire le sue parole.
"Hai fatto un patto con un demone vero?" dissi mettendo le mani in tasca e continuando a seguirlo. Inviato dal mio LG-M160 utilizzando Tapatalk |
Scesi con Guisgard tenendolo per mano...non volevo si perdesse pure nel castello...ma possibile fosse sempre timido ed impaurito.
Quando scesi l' avvocato Bell se ne stava andando e io gli diedi il mio biglietto da visita.."Avvocato, ci sentiamo quando arriverà il suo cliente...voglio vedere se riesco a convincerlo a vendermi poi il castello...e non dimentichi le rose...la sua innamorata le starà aspettando". Ma non mi sfuggì come guardò Guisgard..quasi a volerlo studiare. |
Sorrisi maliziosamente, giocherellando con la sua mano sul tavolo.
Già, anche il mio desiderio di salire di nuovo in camera, solo noi due, era ogni secondo più forte, ma forse l'attesa avrebbe fatto bene, avrebbe reso quel momento ancora più dolce. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
Le mani dei due giovani si intrecciavano fra loro, accarezzandosi, giocando.
Arrivarono i piatti. La serata era tranquilla, una vaga foschia era scesa sulla brughiera. L'atmosfera nel ristorantino dell'albergo era molto raccolta. Elv non distolse mai lo sguardo da Gwen per tutta la cena. “Io non credo nei demoni” disse Pavel a Nyoko “e neppure negli Angeli, vuoi capirlo?” Seccato, quasi frustrato. “Perchè continui a seguirmi?” Camminando. E camminando camminando i due si ritrovarono davanti alla casa di Stainyus. Bell prese il biglietto da visita di Altea, le baciò con eleganza la mano, salutò lei e Guisgard ed andò via. “Beh, temo di dover andare anche io, milord.” Disse Guadag. “Lei viene con me, signora?” Rivolto ad Altea. Intanto Ozzlon e Lion ripresero il loro giro nel maniero. |
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