![]() |
"Spero torni presto allora, vorrei verdure grigliate e seguito da un dessert fresco. Qualcosa di leggero, e una bottiglia di vino bianco". Fui attratta da un quadro, non ricordai se prima vi fosse.
Mi avvicinai per osservarlo, non era uno dei tanti dipinti famosi del Palazzo. Cercai di leggere la firma dell'autore osservandolo. Inviato dal mio PRA-LX1 utilizzando Tapatalk |
Pistal stava all'inizio della spiaggia, agitando le mani verso Gwen per chiamarla.
"Miss Gwen..." disse la servitrice "... presto... venire qui... miss Gwen... vostro zio volere parlarti..." mentre le onde lente mormoravano schiumose sulla sabbia. |
Altea si avvicinò a quel dipinto, così diverso dagli altri di valore presenti nel palazzo.
"Questo dipinto" disse Ambrose "è opera del padrone. Quando era solo un ragazzo si dilettava con la pittura." Svelò. "Poi col tempo ha smesso di dipingere." |
"Mio zio?" stupita "Spero non sia successo alcunché di grave... Dai, portami da lui" dissi, seguendola lungo la strada di ritorno per la villa.
Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Ebbi un fremito a quelle parole.. Mi ricordo' Ardea.. Stessi occhi e capelli ma più giovane e allegro.. "È molto bello.. E poi perché ha smesso? Aveva talento" osservando Ambrose.
Inviato dal mio PRA-LX1 utilizzando Tapatalk |
"Venire con me, miss Gwen..." disse Pistal alla ragazza.
Così, attraverso la spiaggia raggiunsero la fitta vegetazione che rappresentava gli ultimi filamenti verdi della grande jungla, fino alla radura, racchiusa da alcune alte palme, dove sorgeva la grande villa di lord Siculon. https://stream24.ilsole24ore.com/ass...villa-0003.jpg |
"Probabilmente" disse Ambrose ad Altea "i suoi affari gli portavano via troppo tempo ed allora ha dovuto lasciare la sua passione artistica. Si, anche io trovo avesse molto talento. Dopotutto buon sangue non mente, poichè mi raccontò un giorno che altri membri della sua famiglia amavano l'arte. Come un suo trisavolo, vissuto qui 200 anni fa circa, nel periodo coloniale..."
|
Mi condusse fino alla villa, oltre il confine di quella che sembrava in tutto e per tutto una giungla come quelle delle illustrazioni dei miei libri preferiti.
Entrai in casa, sentendo il fresco della penombra. "Zio! Sono tornata" mi annunciai ad alta voce, porgendo il parasole ed il cappello a Pistal.https://uploads.tapatalk-cdn.com/201...4c74245c75.jpg Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Tuo zio essere nel salone..." disse Pistal a Gwen "... andare da lui e sapere cosa lui volere dire a te, miss Gwen." Indicandole la stanza.
Siculon, uomo anziano, alto e robusto, dall'aspetto austero ed amante di lunghe passeggiate in questi luoghi esotici, stava seduto su un'ampia poltrona foderata di rosso, davanti ad un basso tavolino in legna di sandalo, sul quale c'era una bottiglia di Cherry Afragolignonese ed un bicchierino mezzo vuoto. "Eccoti..." guardando sua nipote entrare. |
"Una famiglia di artisti dunque, ecco perché possiede quella vena artistica ed elegante. Un parente di epoca lontana, quindi questo Palazzo appartiene alla famiglia da secoli.. sapete il nome di quel parente? Oh il padrone aveva detto mi avrebbe svelato il suo dopo aver fatto il dipinto" con amarezza.
Inviato dal mio PRA-LX1 utilizzando Tapatalk |
Andai in salone, dove lo zio era seduto sulla sua poltrona preferita, quella rossa e vicino a lui l'immancabile Cherry.
"Buon pomeriggio, zio!" salutandolo festante, mentre mi sedevo sulle sue gambe come facevo sempre da bambina, ed anche ora, di tanto in tanto, ad esser sincera, quando ero di buon umore. "Di cosa volevi parlarmi?" curiosa.https://uploads.tapatalk-cdn.com/201...a4b15f525c.jpg Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Si, questo palazzo credo appartenga alla sua famiglia da sempre..." disse Ambrose "... ma sfortunatamente ignoro il nome del suo trisavolo. So però che amava disperatamente una donna. Una donna molto affascinante che però fu molto sfortunata in vita, poichè morì tragicamente non lontano da qui. Precisamente dove ora sorge il famoso Calata dei Moreschi, uno degli alberghi più noti di queste terre." Ad Altea.
|
"Mancherò per alcune ore..." disse lui a Gwen che era seduta sulle sua ginocchia "... devo recarmi dal colonnello Chaz... ma non dovrei fare tardi..." guardando il suo orologio a taschino "... aspetto infatti lo sbarco di una nave con un carico importante di schiavi. Se ci saranno buone occasioni potrei acquistarne qualcuno per i lavori nei campi."
|
"Cosa? È proprio laggiù che mi portò il pittore Ardea, era diventato strano. Diceva che io avevo le sembianze di una dea che solo lui conosceva e per questo il padrone lo ingaggio'.. Il pittore disse la amava e sognava da bambino, ecco perché mi sono spaventata" pensierosa "E questa donna come è morta?".
Inviato dal mio PRA-LX1 utilizzando Tapatalk |
"Oh..." mormorai "Dunque non cenerai con me stasera?" chiesi, un po' dispiaciuta.
Non controbattei quando parlò di quel carico di schiavi. Non eravamo d'accordo su questo punto, ma non volevo litigare con lo zio, ci eravamo già accapigliati abbastanza sull'argomento. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Gli artisti sono spesso eccentrici, signora." Disse Ambrose ad Altea, come a volerla tranqullizzare. "La donna? Fu bruciata viva. Proporio dove oggi sorge l'albergo. Credo di ricordare ci sia una lapide a ricordare il triste evento. Tuttavia in queste terre il nome di quella donna è sempre stato seguito con affetto e persino ammirazione. La lapide infatti testimonia come la gente del posto amasse ed ami tuttora quella donna."
|
"Temo di no." Disse Siculon a Gwen. "e non guardarmi così. Gli schiavi occorrono. Senza di essi il lavoro sarebbe minore, così come i guadagni e di conseguenza il tuo tenore di vita, ragazza mia." Fissandola.
|
Sospirai appena, poi annuii.
Poi, cercai di recuperare il buonumore. "Beh, ti aspetto per la colazione domattina, allora!" trillando speranzosa. Era sempre così impegnato che lo vedevo davvero raramente e non mi dispiaceva passare del tempo insieme. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Solitamente è così.. Sono eccentrici. Io non ho visto la lapide, prego ditemi il nome della donna. Ancora oggi è amata.. Non ha fatto certo una bella fine". Avvertivo un cerchio che girava attorno sulla storie del mio dipinto e il libro ma non trovavo il filo conduttore.
Inviato dal mio PRA-LX1 utilizzando Tapatalk |
Siculon salutò Gwen ed andò via con la sua carrozza.
Il pomeriggio trascorse lento nelle sue primissime ore in quella grande villa, fino a quando, verso metà del meriggio la ragazza sentì dei cavalli giungere e con essi alcuni uomini. Li sentiva parlare davanti all'ingresso con Pistal e Grez, il vecchio stalliere di suo zio. |
"Il nome della donna" disse Ambrose ad Altea "era Ipazias, signora. No, non ha fatto una bella fine. Ancora oggi qui si dice sia stata un'ingiustizia ed uno dei tanti soprusi del governo Afragolignonese in queste colonie."
|
Lo zio andò via, lasciandomi in casa da sola.
Il pomeriggio trascorse lento e monotono, già avvolto dalla calura della bella stagione, finché non sentii dei cavalli e le voci di alcuni uomini, parlare con Pistal e lo stalliere. Allora uscii per vedere di chi si trattasse. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Ipazias.. Non conosco la storia di ciò che successe a quella donna, ma Ambrose, lei sa se il padrone segue questa storia ancora? Era una donna normale immagino ma bellissima. Che reato ha compiuto. Sarà mio dovere porre un fiore sulla sua lapide" leggermente angosciata come in quel corridoio dell'albergo.
Inviato dal mio PRA-LX1 utilizzando Tapatalk |
Gwen uscì sulla staccionata dell'ingresso, vedendo Pistal e Grez che discutevano con alcuni uomini.
I loro abiti sembravano quelli di comuni mercanti, ma nelle loro cinture Gwen vide grosse pistole e lunghi coltelli. |
"Non credo che il padrone si interessi di quella vecchia storia, ormai quasi leggenda." Disse Ambrose ad Altea. "Dopotutto riguardava il suo trisavolo, quindi il passato."
|
Uscii fuori e mi inquietò un po' vedere quegli uomini così armati.
Potevano sembrare comuni mercanti, ma dubitavo lo fossero. Intanto, continuavano a parlare con Grez e Pistal. "Buon pomeriggio, signori" dissi, salutandoli. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Ad udire la voce di Gwen, quegli uomini si voltarono a guardarla.
La ragazza sentì quegli sguardi su di lei, provando un senso di disagio. Infatti la fissavano con cupidigia, con volgare interesse, quasi con lussuria. "Miss Gwen, essere nipote di lord Siculon." Disse Pistal presentando la ragazza. "Buongiorno, damigella..." uno di quelli a Gwen "...allora parleremo con voi... siamo dei mercanti e vostro zio era interessato alla nostra merce. Tuttavia non possiamo attendere oltre e se non vaglierà la nostra merce noi la offriremo ad altra clientela." |
Mi sentii a disagio e in imbarazzo quando quegli uomini si voltarono a guardarmi.
Un senso di profondo disagio. Dissero di dover vendere a mio zio della merce. "Non saprei, signori... Mio zio non mi ha lasciato detto nulla a riguardo..." mormorai. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
I mercanti si scambiarono varie occhiate.
"Allora" disse uno di quelli a Gwen "porteremo la nostra merce a ser Copers. Perdonate il disturbo." Ed andarono via. "Quelli essere si mercanti..." mormorò Pistal "... ma di schiavi." Facendosi il Segno della Croce. "E ora loro portare schiavi a ser Copers... uomo cattivo, vero aguzzino." Annuì. |
Trattenni il fiato mentre si scambiavano varie occhiate.
Poi andarono via e mi rilassai. "Si vede subito che sono persone poco raccomandabili..." scuotendo il capo in un sospiro. "Su, rientriamo in casa..." dissi, tornando dentro e andando a scegliere un abito per la cena. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Grez tornò alle scuderie, mentre Gwen e Pistal rientrarono dentro.
La servitrice però si inginocchiò davanti alla statuina della Vergine Maria, cominciando a pregare. Pregava per quegli schiavi e per la triste sorte che ora doveva toccare loro. Essendo Pistal una donna di colore era particolarmente sensibile al dramma della schiavitù. |
Scelsi un abito per quando la cena fosse stata pronta, poi, mentre riprendevo a gironzolare per casa, vidi Pistal intenta a pregare.
Non ero mai stata una persona particolarmente religiosa, ma capivo le sue motivazioni. Allora mi sedetti accanto a lei, circondandole le spalle con un braccio e restando in silenzio. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Pistal terminò di pregare e si fece il Segno della Croce.
Poi si alzò. "Poeveri miserabili..." disse scuotendo il capo "... vita essere spesso ingiusta..." mettendo in tasca il Rosario cn cui aveva pregato "... ora andare a preparare la cena... tra poco mangiare..." rivolta a Gwen. |
Pistal finì di pregare, dicendo di andare a preparare la cena, ma vedevo che risentiva ancora di quel dramma.
"Tu pensi che mio zio sia una cattiva persona?" le chiesi, forse più per rassicurare me stessa, in realtà. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"No, no." Disse la donna guardando Gwen. "Tuo zio essere uomo duro, ma di buon cuore. No, uomini come ser Copers erssere invece cattivi, Negrerieri, tiranni. Essere stato meglio se schiavi lavorare per tuo lord Siculon. Lui trattare loro con più umanità."
|
Sorrisi alla sua risposta.
"Sono contenta che tu lo dica" risposta "Ti ringrazio, Pistal" le annuii, prima di andar via per permetterle di preparare la cena. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Gwen lasciò Pistal che cominciò a preparare la cena.
Dopo un pò però, in modo inatteso, alla villa tornò la carrozza di Siculon prima del previsto. L'uomo così entrò in casa. |
Improvvisamente, sentii la carrozza dello zio fuori dalla villa, in maniera totalmente inaspettata, così scesi subito giù.
"Zio! Sei tornato prima!" accogliendolo all'ingresso. "Come mai? Hai finito prima?" chiesi, prendendo il suo soprabito. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Taddeus guardò Destresya, la strinse a sè e la baciò.
Un bacio caldo ed avvolgente, con il quale lei si sciolse fra le sue braccia e sulle sue labbra. Ad un tratto però sentirono qualcosa. Uno strano e sordo rumore. Qualcuno che batteva sulla parete. |
"Si, il colonnello è stato chiamato per una questione urgente ed improvvisa." Disse Siculon a Gwen. "Magari fra qualche giorno lo rivedrò." Annuendo. "E' accaduto qualcosa in mia assenza?" Chiese.
|
Tutti gli orari sono GMT +2. Adesso sono le 11.42.32. |
Powered by vBulletin versione 3.8.11
Copyright ©2000 - 2025, Jelsoft Enterprises Ltd.
Copyright © 1998 - 2015 Massimiliano Tenerelli