Camelot, la patria della cavalleria

Camelot, la patria della cavalleria (http://www.camelot-irc.org/forum/index.php)
-   Palazzo reale (http://www.camelot-irc.org/forum/forumdisplay.php?f=20)
-   -   L'intricato Enigma Fiesolano (http://www.camelot-irc.org/forum/showthread.php?t=2145)

Guisgard 30-09-2013 15.40.07

Capitolo V: il Codice Fiesolano

“Ed è ora che, come noi allora facemmo, a essa si approssimi il mio racconto, e possa la mia mano non tremare nell'accingermi a dire quanto poi accadde.”

(Umberto Eco, Il nome della rosa)



Roberto si alzò subito, per poi scuotersi di dosso la segatura.
Guardò poi Clio con uno sguardo vagamente infastidito.
“Sono ancora in grado di cavamela da solo in queste cose...” disse, per poi fissare il mercante, anche egli lesto ad alzarsi subito “... messere, voglio soddisfazione...”
“Ne avrete da vendere!” Esclamò Francesco. “Sono pronto!”
“Non qui...” scuotendo il capo Roberto “... ci rivedremo fra tre giorni, alle spalle di San Tedesco... incroceremo là le armi...”
“Quali?”
“Pistole.” Sentenziò Roberto.
Francesco annuì, per poi guardare Clio.
“E voi ringraziate il Cielo di essere una donna...”
Ma proprio in quel momento entrò l'uomo sceso dalla carrozza.
Aveva lunghi capelli bianchi, barba, il volto austero e chiari occhi azzurri.
“Salute a voi...” disse “... potrei parlare con messer de' Binardi? Si tratta di cosa assai urgente.”
http://i1.ytimg.com/vi/-cYdF6xZEZg/hqdefault.jpg

Guisgard 30-09-2013 15.45.25

“Figliola...” disse il priore ad Elisabeth “... stamani è accaduta cosa assai spiacevole... quei tre che giunsero con voi qui al convento si sono dimostrati tre lestofanti e non veri frati... Padre Teodoro ha cercato di convincerli a consegnarsi alla legge, ma invano... poco fa sono fuggiti... costoro” indicando i tre della locanda “sono impegnati a cercarli per assicurarli alla giustizia. Ora vi chiediamo... essi vi hanno ingannata di certo, spacciandosi per religiosi, ma forse vi hanno in qualche modo fatto capire dove erano diretti?” “Se sapete qualcosa” fece Velv “dovete dircelo, milady.”

Guisgard 30-09-2013 15.51.44

“Padre Fedele” disse una delle due monache ad Altea “non ha aiutanti.”
“Questo quadro” fece l'altra indicando l'immagine di Santa Caterina “fu si rubato, ma poi non furono degli studenti a riportarlo qui... ma colui conosciuto come Mirabole...”
E l'altra monaca si fece il Segno della Croce a quel nome.

elisabeth 30-09-2013 15.58.06

Ecco che era arrivata la resa dei conti......mi sentivo persa, sapevo dove speravano di nascondersi.......ma avevo una paura folle,se fossero riusciti a farla franca temevo per i miei bambini e per Padre Anselmo......non era facile quella soluzione........." Grazie Padre, per aver compreso prima che io vi abbia potuto parlare.....avrei dovuto confidare di piu' in Fra Teodoro e invece non l'ho fatto.......in realtà non hanno un posto dove rifugiarsi...si sentono perduti.....e io lo sono più di loro...ho paura....paura per cio' che ho lasciato a Camelot, non e' gente che vada per il sottile.......comunque sia il Capo ha detto che l'unico posto tranquillo per loro sarebbe stato il Purgatorio........e in terra c'e' un unico posto dove si possono espiare le colpe.......".....mi sedetti su una sedia......ma avevo il timore che tre malfattori erano scappati e tre se ne erano presentati.......

Altea 30-09-2013 15.59.19

A quella ultima frase trasalii...Mirabole!!
Ma come aveva riportato il quadro..e ora voleva prendersene un altro?
Iniziò a mancarmi l'aria..quel posto buio, poi, solo illuminato dalle candele stava iniziando a inquietarmi, dopo aver ascoltato tutta quella storia...e aggiunsi con voce ancora più tremante..."Conoscete voi...il Cavaliere di Altafonte? Se si, cosa sapete di lui?".

Clio 30-09-2013 16.11.10

Mi scappò un sorrisino divertito nel vedere lo sguardo di Roberto, non aveva mai amato che prendessi le difese sue o di chiunque altro.
Ma non lo avevo mai ascoltato.
Non dissi nulla, mi limitai a togliere della segatura dalla sua giacca, non avrei risposto davanti a Francesco, ma non riuscii a smettere di sorridere, anche se evitai di ridere.
Era una cosa seria, perché diavolo mi divertiva?
Si misero d'accordo per il duello, e non restai sorpresa dell'arma.
Quando poi Francesco si rivolse a me, lo guardai gelida "Altrimenti?".
Un uomo distinto entrò e chiede di Francesco.
Feci un cenno a Roberto e mi avviai all'uscita.
"Dai, non guardarmi così.." Sussurrai, quando mi fu vicino "..lo sai come sono fatta.." Mi appoggiai al tuo braccio "...mi vorresti bene se fossi diversa?" Sorrisi "..ma se ti ho offeso puoi sempre chiedere soddisfazione anche a me.." Strizzando l'occhio.

Eilonwy 30-09-2013 17.20.32

Ma che stavano facendo quegli uomini?
Per fortuna mi ero portata dietro la spada di Clorinda.
Rimasi un bel po' a spiarli, poi li arrivai da dietro e dissi:"Altolà! Chi siete e perchè state spiando in questo luogo di preghiera e culto cristiano? Immagino che siete stranieri. Non mi piace far del male alle persone, ma vi avverto di parlare o assaggerete la lama della mia spada!" dissi con coraggio.

Guisgard 30-09-2013 20.20.18

Velv si avvicinò ad Elisabeth.
“Non dovete temere nulla...” disse “... prenderemo quegli uomini prima che possano fare altro male... a voi o ad altri... per questo dovete dirci tutto ciò che sapete su quei tre farabutti... avanti... cosa significa la parola Purgatorio?”

Guisgard 30-09-2013 20.34.22

“Non sappiamo nulla di ciò che dite, milady...” disse una delle due suore ad Altea “... noi viviamo praticamente sempre qui... e poco ci interessiamo di ciò che accade all'esterno... ora perdonateci, ma dobbiamo riprendere le nostre preghiere...”
E si avvicinarono all'altare.
Poco dopo, qualcuno entrò in chiesa.
Era il sacerdote, Padre Fedele.

Guisgard 30-09-2013 20.38.51

“Non c'è nulla da sorridere” disse Roberto a Clio “e neanche da fare battute spiritose...” guardò poi Francesco “... vi aspetterò fra tre giorni al luogo stabilito.”
“Ci sarò!” Esclamò il mercante.
“Vedo” fece l'uomo appena entrato “che in queste terre è uso che i nobili sfidino a duello i borghesi. Allora è proprio vero che vige la liberalità fra voi.”
“Chi siete e da dove venite?” Chiese Francesco.
“Perdonate...” sorridendo l'uomo “... sono Lord de' Stean e vengo da Capomazda.”
“E a Capomazada” fissandolo Roberto “i nobili come lavano l'offesa di un borghese?”
“Semplice...” candidamente l'uomo “... non usiamo duellare con loro... li uccidiamo al momento... nelle nostre terre abbiamo diritto di vita e di morte...”
“Immagino” mormorò Francesco “non siate giunto qui per parlarci dei costumi di Capomazda, milord...”
“Oh, assolutamente, ragazzo mio!” Rise il nobile. “Piuttosto... potrei vedere il signor de' Binardi?”
“Sono io... sono suo figlio... dite pure a me.”
“Ottimo.” Annuì il nobile. “Vengo a nome dei banchieri Bardi. Loro devono trattare il passaggio di alcuni titoli e fondi da Capomazda qui a Sygma... serviranno per l'acquisto di merce da inviare ad una contrada per la riparazione di una cappellina. E sono qui per acquistare da voi la merce per tale ristrutturazione.”
“Davvero?” Incredulo Francesco. “Aspettate... vado a chiamare mio padre...”
Intanto Clio e Roberto erano usciti dal magazzino.


Tutti gli orari sono GMT +2. Adesso sono le 12.59.27.

Powered by vBulletin versione 3.8.11
Copyright ©2000 - 2025, Jelsoft Enterprises Ltd.
Copyright © 1998 - 2015 Massimiliano Tenerelli
Creative Commons License