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"La nostra esotica dama" disse Ferico indicando Dacey "è ben più generosa di quanto non lo siano stati i suoi infedeli conterranei in Terrasanta. Dunque anche i maomettani" fissando poi Frate Roberto "sanno avere compassione, mentre voi chierici istigare invece la gente a condannarli." Ridendo. "Ma come detto, il vostro ladro sarà oggi stesso liberato."
"Grazie, milord." Annuì il frate. "Sarà liberato dalle pene di questa valle di lacrime." Sentenziò Ferico. "Oggi stesso infatti sarà giustiziato." Il frate trasali'. "Voi..."avvicinandosi al barone "... credete che l'Onnipotente abbia fatto a Sua Immagine una creatura per permettere che voi la martoriate!" "Frate!" Gridò il barone. "Vattene ora che hai ancora le gambe o ti farò scorticare vivo! E farò bruciare la tua Pieve con tutti quei bastardi che chiami orfanelli!" E le guardie lo buttarono fuori dal castello. E Altea vide tutto. |
Gwen tornò a stendersi, mentre fuori il misterioso e terrificante ululato imperversava nel bosco, rendendo quel luogo sinistro ed inquietante.
La giovane attese così che cessasse, ma quel verso durò tutta la notte e solo con le prime luci dell'alba svanì insieme alle ultime tenebre. |
Ecco l'inganno. Ero certa che ci sarebbe stato, le mie parole non erano servite a nulla. Ma non potevo permettere che uccidesse un pover uomo.
<< Aspettate... Barone...>> Forza Dacey pensa, pensa, << risparmiate quell'uomo. Per me >> e elargii un grande sorriso posando la mano sul braccio di Ferico. << Mi rendereste molto felice barone... Potrebbe...quell'uomo potrebbe occuparsi della mia Chandra, nelle scuderie... Lavorerà per voi finché non ripagherà il suo debito... Ve ne prego >> |
Infatti...era come immaginavo..le gambe tremavano...avevo proprio sentito bene, avrebbero giustiziato Tomas.
Le ultime parole del barone mi urtarono, avrei estratto la spada e lo avrei infilzato...avrei potuto andare nelle segrete del castello dove era Tomas ma sarebbe stato un suicidio. Cacciarono il frate, dovevo seguirlo..mi intrufolai tra i servi ed uscii, e mi avvicinai a lui..era stato tutto vano ma almeno ci avevamo provato. Presi il frate per il braccio e lo portai lontano.."Frate Roberto...tutto ciò non mi meraviglia..pensavate il barone vi desse ragione, quello non ha rispetto nemmeno per se stesso..se il Signore ha voluto questo sia fatto la sua volontà.." le lacrime scorrevano sotto il cappuccio "Ho visto morire i miei genitori, e ora vedrò un fratello morire...a meno che voi non mi indichiate dove si trovano quegli uomini di cui vi ho parlato..nella foresta..loro potrebbero farlo evadere e nasconderci..non preoccupatevi per il nostro destino, non voglio vi facciano del male a causa mia...e di Tomas che ha sbagliato, perchè lo difendete se lo ritenete pure voi ingiusto il suo comportamento". |
"Hai ragione Ensa, potrebbero tornare... ma cosa possiamo fare?" Mi venne allora in mente un'idea folle... ripensai al Capo e pensai di rivolgermi a lui. Certo, era un azzardo, ma forse valeva la pena tentare. "Ensa, io esco... non stare in pena per me, tornerò prima che cali la notte..."
Indossai il mantello e uscii. Per fortuna aveva smesso di piovere, così montai in sella ad Elinor e mi addentrai nel bosco. Inviato dal mio Z00D utilizzando Tapatalk |
Alla fine Tussor e Kostor riuscirono a spegnere il fuoco sugli abiti di Elas, prima che le ustioni diventassero serie sul suo corpo.
Intanto il fuoco era sempre più minaccioso intorno a loro. "Non voglio fare la fine di un topo..." disse Kostor a Clio "... non possiamo fare molto..." "Che io sia dannato" Tussor "se questi sono comuni briganti. Hanno tecniche di assalto e di guerriglia come se fossero gente abituata alla guerra..." "Pensavo la stessa cosa..." tossendo Kostor. Anche Anty ed Estea cominciarono a tossire. Il fumo infatti era sempre più denso ed avvolgente. In breve respirare divenne impossibile. E Anty perse i sensi, così come Estea poco dopo. |
"Già, e noi sembriamo dei maledetti incapaci..."alzai gli occhi al cielo.
Tutta quella situazione non mi piaceva per niente. Non erano state molte le volte in cui ci trovavamo in trappola, e in ogni caso questi mica potevano bruciare tutto il bosco, qualcuno se ne sarebbe accorto. Senza contare che facendo terra bruciata diminuivano i loro stessi nascondigli. Il fuoco era tutto intorno a noi. Ma quello significava anche che i briganti non potevano avvicinarsi. Anzi, il divampare delle fiamme li avrebbe costretti ad indietreggiare. "Dobbiamo riuscire ad usare la confusione del fuoco per andarcene..." dissi agli altri, mentre mi coprivo il naso e la bocca con una benda per respirare meno fumo possibile. Poi Estea e Anty persero i sensi. Maledizione.... "Dimos prendi Estea.. Kostor, tu Anty.." ordinai, cercando intanto una via di fuga. |
Quell'ululato terrificante durò tutta la notte 3 all'alba cessò.
Mi sentivo infatti un po' stanca, ma dovevo comunque rimettermi in cammino e tornare a Monsperon. |
"Ho tentato, ma è stato tutto inutile..." disse Frate Roberto ad Altea "... il barone Ferico non possiede umanità..." erano ormai fuori dal castello "... gli uomini nel bosco... e voi credete che rischierebbero la vita per vostro fratello? Non è finito in prigione perché combatteva il barone ed i suoi soprusi ma solo perché ha cacciato sulla sua terra... e non per dar da mangiare ai poveri, ma per mangiare lui stesso... no, gli uomini della foresta non muoverebbero un dito per vostro fratello..." scuotendo il capo.
Intanto, all'interno del castello, Dacey stava tentando il possibile per salvare la vita del prigioniero. "Beh..." fissandola il barone mentre la mano di lei era su quella del nobile tiranno "... chiedete molto... un atto di clemenza verso un miserabile ladro... ma, se a voi ciò sta tanto a cuore..." rise "... sapevate, messere, che anche gli infedeli possono nutrire pietà verso altri uomini?" A Jean. "Lady Dacey" disse Jean "è una dama nobile e sensibile, milord. E di certo nutre grande ammirazione per voi, visto comprende che solo la vostra autorità e misericordia possono salvare la vita di quel ladro." "È sia..." annuì Ferico "... per ora lasceremo in vita quel miserabile... ma davvero lo volete come staffiere per la vostra giùmenta? Magari rubera' anche quella!" È scoppiò a ridere, per poi baciare la mano di Dacey. |
<< Io penso che ogni uomo meriti una seconda possibilità e l'occasione per redimere i comportamenti sbagliati>>
Trattenni il fiato mentre il barone discuteva con Jean, il quale come sempre non dimenticava una parola gentile nei miei confronti. Lo guardai per un istante. << Vi ringrazio Mylord, avete fatto un gesto davvero nobile e le genti ne parleranno e vi ameranno per questo>> tessere le lodi del barone mi ripugnava ma in questo caso era la mia unica arma per ottenere la liberazione del poveretto. << Io penso che se gli si viene dato un lavoro smetterà di rubate, perché avrà denaro per sfamare se stesso e la sua famiglia. Ecco perché ho pensato a un posto nelle stalle>> dissi semplicemente, infastidita dalla risata di Ferico, come se le mie parole fossero solo sciocchezze. Tornai a guardare Jean, sperando di ritrovarmi presto solo con lui, volevo infatti che cercasse il frate per informarlo della nuova decisione del barone. |
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