Camelot, la patria della cavalleria

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-   -   I Pilastri di Afravalone (http://www.camelot-irc.org/forum/showthread.php?t=2181)

Guisgard 20-05-2014 19.49.18

“E sia...” disse Daizer ad Elisabeth “... anche se l'idea non mi fa impazzire, credo anche io che l'unica soluzione sia nasconderci... il problema ora è trovare un posto adatto e sicuro... ma dove?”
Flees si avvicinò ai due.
“I cimiteri vecchi come questo” mormorò “hanno sempre una sorta di mensa per la preparazione dei banchetti... in passato infatti si usava come rito mangiare presso le tombe...”
“Finalmente sei utile anche tu.” Fece Daizer, per poi guardarsi intorno. “Forse laggiù, deve esserci qualcosa di simile... andiamo a vedere.” E si incamminò, seguito subito da sua moglie e dal giovane cavaliere.
“Quanto ardore prima...” sussurrò questi all'orecchio di Elisabeth “... avete usato la magia, vero? Ma non vi serve con me... io saprei” accarezzandole piano e delicatamente la schiena, tanto da darle degli intensi brividi su tutto il corpo “come farvi impazzire senza ricorrere a trucchi e magia... basteranno il mio ardore e la mia voglia di voi, cara zia... mettetemi alla prova, stanotte... e capirete quanto vi amo e quanto vi desideri...”

Guisgard 20-05-2014 19.54.29

“Forse non avete compreso...” disse il cavaliere ad Eilonwy “... voi verrete con noi al castello. E' un ordine dei miei signori. Questo è quanto.”
“Credo sia meglio assecondarli...” mormorò piano Tisin all'orecchio della ragazza “... si, credo sia meglio...”
“Io scorto e accompagno questa damigella.” Fissandoli Riccardo. “E solo se lei acconsentirà a seguirvi noi verremo con voi. Altrimenti mi batterò contro di voi.” Accarezzando la spada.
“Siamo cinque e tutti armati.” Replicò il cavaliere. “Seguiteci di vostra volontà. Altrimenti vi trascineremo noi via.”
“Seguiamoli...” disse il merlo a Riccardo “... sono cinque, finiremo male...”

Guisgard 20-05-2014 19.58.24

Gvin prese Altea fra le braccia.
“Ora calmatevi.” Disse il duca con tono deciso. “Non capite che sto cercando di aiutarvi? Ho fatto venire in città il miglior cacciatore della regione” indicando Igaz “e solo per cercare vostro fratello. Ora capite? Mi sto preoccupando per lui... e per voi... e lo troverò, avete la mia parola... perchè?” Sorrise con fare sicuro di sé. “Perchè vi amo e voglio sposarvi.”

Guisgard 20-05-2014 20.11.32

Guisgard si avvicinò alla porta della stanza dov'era Clio e subito Mime, dopo aver salutato lui e la ragazza, andò via.
“Ero a giocare ai dadi con Vortex...” disse il cavaliere fissandola ed accennando un vago sorriso “... noi uomini per rendere al meglio abbiamo bisogno di svaghi... del tipo, non so, dadi appunto e donne... e in mancanza di donne il gioco torna utile... ma in verità mi è andata male...” scosse lievemente il capo “... la ferita? Va decisamente meglio...” si avvicinò a lei “... che buon profumo hanno i tuoi capelli... e la tua pelle...” avvicinandosi ancor più alla ragazza “... fammi indovinare... lavanda... e...” quasi sfiorandole i capelli col viso “... miele... si... è proprio miele... ah, ma che sciocco...” ridendo appena “... non certo per me ti sei preparata...” fissandola negli occhi e senza badare che qualcuno ascoltasse “... ma tranquilla, so chi alberga nei tuoi pensieri... lo so benissimo...” restando a fissarla, con i suoi occhi in quelli di lei
Fortunatamente il pianerottolo era deserto e nessuno udì nulla.

Altea 20-05-2014 20.13.03

Mi trovai addosso a quel muro, le sue braccia sulle mie spalle e una stretta forte, come fossi un oggetto di sua proprietà.
Mi dava la nausea, ascoltavo le sue parole...i suoi ordini, Altea mai abbassare la guardia, è prepotente e disgustoso.
"Oh no...non ho bisogno del vostro aiuto...mi amate e volete sposarmi? Io vi detesto, invece, non lo avete capito non vi amo..volete sposarmi per farmi fare la mogliettina accondiscendente...io non vi amo...amo un altro uomo, fatevene una ragione".
Mi strattonai con forza e con vigore corsi dentro alla locanda, turbata e confusa ma non certo per turbamento di sentimenti da parte di quell'uomo, e cercai di andare nella mia camera, in fretta, prima egli potessi seguirmi e qui vidi Mime, Guàmarin e il cavaliere....li guardai e mi feci largo..."Fatemi passare o quell'uomo potrebbe raggiungermi..se vede sono qui e dove non so cosa potrebbe fare" e raggiunta la camera sbattei la porta addossandomi ad essa e scivolando lentamente, stavolta lasciai veramente scivolare le mie lacrime.

Clio 20-05-2014 20.33.24

Restai ad osservare Guisgard mentre parlava, mentre si avvicinava ai miei capelli, e un brivido mi attraversò.
Oh, per favore Clio..
"L'odore di quella bestia era insopportabile..." dissi soltanto "E tu non dovresti parlare così.." mormorai, avvicinandomi a lui.
Per un lungo istante lo guardai negli occhi.
Un istante che sembrava non finire mai.
Poi sorrisi, per accennare ad una risata "Hai davvero giocato a dadi con Vortex? Nessuno ti ha avvisato di quanto sia sfacciatamente fortunato? Beh.. direi che conosco bene i vostri svaghi.. Credi che non sappia giocare a dadi?" risi appena "Quanto alle donne beh.. Se non sbaglio c'era una bella biondina a bussare alla tua porta... la stessa che ti ha donato il suo velo, dato appuntamento al chiaro di luna.." sorrisi, maliziosa "Hai fatto colpo, caro marito, dai retta a me.. è un vero peccato che tu sia già sposato..".
Restai a guardarlo per un altro lungo istante.
"Non so nemmeno quanto ho dormito.. Nestos potrebbe essere già tornato.." esitai "Dovremmo scendere..".
Ma poi Altea ci passò accanto correndo, sembrava sconvolta. Pregai che non ci avesse sentito parlare. Io ero stata comunque attenta, ma Guisgard no. Ma sembrava troppo sconvolta.
"Parli del diavolo.." mormorai appena.
Farfugliava qualcosa riguardo ad un uomo, lanciai istintivamente un'occhiata fuori dalla locanda, c'era Gvin.
Sospirai, osservando la porta della camera dietro cui era sparita la ragazza.
"Va' da lei.." mormorai, con un filo di voce, sfiorando delicatamente il volto del cavaliere per spostare una piccola e ribelle ciocca di capelli che era andata a nascondere i suoi occhi "Va' da lei.." ripetei piano, con gli occhi nei suoi.
Sarebbe stato tutto più facile se lui si fosse interessato a lei.
Il modo in cui mi guardava...
Il mio cuore batteva decisamente troppo forte.
"Sembrava sconvolta... e.. beh... ci vuole un uomo per consolare una donna... io.." abbassai lo sguardo "Andrò di sotto dai ragazzi.. dille che diremo al Duca di averla vista uscire dal retro.. così non la cercherà qui.." sorrisi "E anche se la trovasse, con te non correrà alcun pericolo.. non fai il salvatore di damigelle per professione?".

elisabeth 20-05-2014 20.35.51

Guarda Guarda il mio nipotino rispolverava nozioni di storia...aveva imparato bene........e Diazer sempre pronto fu in grado di individuare il posto da Flees indicato....lui avanti....e noi dietro....tra quelle scure lapidi...speravo ardentemente che Flees avesse deciso di smetterla...ma non era così...e cominciò a torturarmi..........la carne e' la più grande debolezza...la mente diventa lo smarrimento.......incominciò ad accarezzarmi.....facendomi sussultare, fremere....sentendo i seni diventare un tutt'uno col corsetto........sentendo il ventre ribellarsi alla ragione.........sentendo l'odio per me stessa crescere....ma allo stesso tempo avevo la voglia di condividere la grande urgenza che mi premeva addosso...........Non era Amore.....mi stava tentando.......Guardavo le grandi spalle di Daizer...la sua solidità......la sua forza ......" So Flees caro, che se mi concedessi a te.......mi ucciderei subito dopo.......la mia voglia di te cresce...ogni momento........non so cosa sia....e' qualcosa che mi brucia dentro........non può essere amore.......lo so....non può essere.....".....seguii Daizer fino al posto prestabilito.......e ci accovacciammo per non essere visti.....la notte fonda sarebbe scesa presto

Eilonwy 20-05-2014 21.10.37

Citazione:

“Forse non avete compreso...” disse il cavaliere ad Eilonwy “... voi verrete con noi al castello. E' un ordine dei miei signori. Questo è quanto.”
“Credo sia meglio assecondarli...” mormorò piano Tisin all'orecchio della ragazza “... si, credo sia meglio...”
“Io scorto e accompagno questa damigella.” Fissandoli Riccardo. “E solo se lei acconsentirà a seguirvi noi verremo con voi. Altrimenti mi batterò contro di voi.” Accarezzando la spada.
“Siamo cinque e tutti armati.” Replicò il cavaliere. “Seguiteci di vostra volontà. Altrimenti vi trascineremo noi via.”
“Seguiamoli...” disse il merlo a Riccardo “... sono cinque, finiremo male...”.
Corrugai leggermente la fronte.
“Ma come osate parlarmi in questo modo!?!.....Io sono la Principessa e futura Regina del Regno del Cristallo di Azarath. Non potete costringermi!” li fissai uno ad uno.

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Nei loro sguardi c’ era disperazione e mi guardavano come se fossi l’ ultima speranza.
Sospirai e scossi leggermente il capo.
“E sia!.....Portateci a palazzo e da Lady Ymma!” dissi ai cinque cavalieri.
Vidi che i loro volti si illuminarono di gioia e speranza.

Guisgard 21-05-2014 01.15.44

Daizer, Elisabeth e Flees, raggiunsero il luogo indicato dal giovane cavaliere.
Trovarono così una vasta aula rettangolare, dai tratti fatiscenti e l'odore di chiuso.
Vi erano crepe ovunque e ormai le raffigurazioni parietali, un tempo vivissime, apparivano in gran parte perdute o sbiadite.
“Questo posto sembra cadere a pezzi...” disse Daizer.
“Ma è l'unico luogo in cui potersi nascondere.” Fece Flees.
“Si, è vero...” annuì il contrabbandiere “... ci nasconderemo qui fino alla chiusura del cimitero, quando il custode, il becchino e le guardie del Gastaldo usciranno chiudendo i cancelli... nel frattempo sarà meglio riposare un po', visto che stanotte dovremo riprendere le ricerche...” stese allora il suo mantello su una panca di pietra, cercando di sistemare al meglio quel giaciglio di fortuna “... riposerai qui, Elisabeth... vedrai, è meno scomodo di ciò che sembra...” aggiunse sorridendo.
Flees restò a fissare invece la donna.
Nei suoi occhi Elisabeth lesse tutto l'ardore ed il desiderio di quel giovane cavaliere.
Il figlio di Isolde allora si avvicinò ad una delle finestre, per poi sedersi a terra e riposare.
Ma il suo cuore era troppo ardente per permettere ai suoi occhi di chiudersi e dormire.
Poco dopo la maga, stanca, cadde addormentata sul giaciglio preparato per lei da Daizer...

Era in un grotta, come quelle che si trovavano sotto il palazzo di Isolde.
Al centro vi era una fontana dalle acque vaporose e cariche dei riflessi di stalattiti e quarzi.
Elisabeth avanzava piano verso quella fontana, con indosso solo un leggero velo rosso.
Si immerse in quell'acqua, lasciando così che il velo si staccasse dal suo corpo, rendendolo nudo e libero.
L'acqua era calda e mille bollicine la increspavano, accarezzando come infinite carezze la pelle di Elisabeth.
Ad un tratto dalla penombra emerse una figura.
Si avvicinò alla fontana e la maga ne riconobbe il volto: era Flees.
Il ragazzo allora si spogliò e restò a fissarla.
Elisabeth ammirò così il suo giovane nipote.
Lui poi entrò in acqua, raggiungendo sua zia.
E tra i soffici e caldi vapori di quella fontana, i due si abbandonarono alla passione.

Elisabeth si svegliò all'improvviso da quel sogno, frutto probabile dei suoi agitati ed inquieti pensieri.
Daizer dormiva su quella panca accanto a lei.
Fuori vi era il tramonto e il cimitero doveva essere ormai già deserto.
Flees invece sembrava sparito.
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Guisgard 21-05-2014 01.32.36

Eilonwy, Riccardo e Tisin furono condotti da quei cavalieri nel misterioso maniero.
Appena all'interno, i tre viaggiatori avvertirono subito il senso di angoscia che dominava quel luogo.
Tutto appariva immobile, statico, quasi incantato, come se in quel posto non vi fosse più la speranza.
Poi una vecchia servitrice andò loro incontro.
“Benvenuti a Castelpotos...” disse, salutandoli con un lieve inchino “... vi attendevamo... seguitemi, vi mostrerò le vostre stanze...”
Li condusse in una delle torri del castello, assegnando loro due stanze: una per Riccardo e una per Eilonwy.
Tisin restò con la ragazza.
“Riposatevi ora...” mormorò la vecchia “... vi chiamerò io quando sarà servita la cena...” ed andò via.
E rimasta da sola con il merlo, all'improvviso, Eilonwy udì ancora una dolce melodia diffondersi tra le murature di quel castello.
“Ancora una musica...” fece Tisin “... chi sarà mai a suonarla?”

Eilonwy 21-05-2014 01.44.13

Arrivata nella torre sia io che il merlo Tisin sentimmo suonare una nuova melodia.
“Non lo so……non lo so, caro Sir Tisin. Aspetta! Ma…..ma l’ anziana signora ha detto che ci chiamerà per la cena?....Ma come faccio io con la coda di pesce!?! D’ accordo che Lady Galatea prima di partire mi aveva dato delle boccette di Spumorosalizia per poter essere umana per qualche notte….ma ne ho solo tre!” esclamai agitata.

POZIONE SPUMOROSALIZIA:
POZIONE DI COLORE ROSA IN GRADO DI CANCELLARE TEMPORANEAMENTE FINO ALL' ALBA I MALEFICI DI STREGONI E STREGHE NERE.

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Guisgard 21-05-2014 02.26.38

Eilonwy adoperò una delle sue tre boccette che le consentivano di essere immune da quell'incantesimo.
Poco dopo la vecchia tornò e bussò alla porta della sua stanza.
“La cena sarà servita tra poco, damigella.”
Così, la ragazza ed il merlo lasciarono la loro camera ed insieme a Riccardo raggiunsero la sala per la cena.
Qui trovarono una tavola rettangolare, posta su un gradino sopraelevato, riccamente imbandita di ogni sorta di pietanza, calda e fredda, dolce e salata.
Inoltre su vassoi d'argento erano adagiate bottiglie di varia grandezza e forma, contenenti vini, liquori e amari di tutti i tipi.
Un attimo dopo il loro arrivo, nella sala giunse un bambino sfarzosamente abbigliato.
“Salute a voi!” Salutandoli con entusiasmo. “Siate i benvenuti in questo castello! Sono lieto di avere compagnia a tavola stasera!” Sorrise. “Su, mettiamoci a sedere e gustiamoci queste prelibatezze!”

Guisgard 21-05-2014 03.00.06

Quadro V: I demoni di Solpacus


“Egli esiste, ma nessuno l'ha veduto. Oh, che leggenda si può metter fuori! Soprattutto è una nuova forza che giunge. Ed è proprio questa che ci vuole, è la sia mancanza che si rimpiange.”

(Fedor Dostoevskij, I demoni)


Guisgard fissava Clio mentre lei parlava.
“Già...” disse poi piano “... il salvatore di dame per professione... e se anche fosse? A te cosa importa? Niente...” si avvicinò ancor più a lei. “Hai detto che non dovrei parlare così... così come? Come sto facendo ora?” Avvicinandosi ancora e costringendola quasi contro la porta della camera. “Allora forse non dovrei neanche guardarti così...” la sua mano arrivò a sfiorarle il braccio, per poi salire lungo il collo, fino al viso, accarezzandole piano i capelli e poi con un dito le labbra “... e forse neanche toccarti così...” la sua bocca si chinò quasi su quella di lei.
Ma, ad un tratto, un rumore di passi proveniente dalle scale li destò da quel momento.
E in fondo al pianerottolo apparve Gvin insieme alla figlia del locandiere.
“La stanza di lady Altea è quella sulla destra, milord.” Indicò la ragazza al duca.
Questi allora, con passo deciso, si avviò verso la camera della bella avventuriera.
“Avete perduto qualcosa?” Parandosi davanti a lui Guisgard.
“Toglietevi di mezzo.” Fissandolo Gvin. “Non mi piace chi ficca il naso nei miei affari. Occupatevi dei vostri invece e di vostra moglie.” Indicando Clio che era accanto al cavaliere.
“Non mi pare che lady Altea sia affar vostro.” Con un ghigno di sfida Guisgard.
“Il fatto che siate un noto mercenario” mormorò il duca “non mi tocca minimamente. Non mi fate di certo paura.”
“Ne sono certo...” sorridendo il cavaliere “... dopotutto andate in giro con i vostri tirapiedi sempre a scodinzolarvi dietro...”
“Per voi basto io solo.” Disse Gvin.
“C'è qualche problema, capo?” Uscendo dalla sua camera Vortex ed avvicinandosi a loro.
“No, affatto.” Rispose Guisgard, senza però smettere di guardare Gvin. “Il duca aveva perduto qualcosa e ha creduto bene di cercarla qui. Ma si è sbagliato. Cose che capitano.”
“Io e voi ci troveremo presto...” sostenendo il suo sguardo Gvin.
“Non vedo l'ora.” Fece Guisgard. “Accompagna Guamarin giù...” rivolgendosi poi a Vortex “... gli altri saranno già arrivati... vi raggiungerò tra un momento...”
Gvin, così, girò i tacchi ed andò via.
E Vortex fece lo stesso, scendendo con Clio al pianterreno, dove gli altri li stavano attendendo.
Guisgard allora si avvicinò alla porta della camera di Altea e bussò.
“Milady...” parlando attraverso la porta chiusa “... come state? Non avete nulla da temere, comunque... l'uomo che vi molestava è andato via...”
In quel momento sul pianerottolo arrivò la moglie del locandiere per la pulizia delle stanze.
“Signora...” chiamandola il cavaliere “... credo che lady Altea sia un po' stanca e forse anche provata per gli ultimi accadimenti... portatele qualcosa di caldo in camera.”
“Certo, messere.” Annuì la donna. “Le preparerò una bella tisana e si sentirà subito meglio.”
Guisgard tornò nella camera che divideva con Clio per lavarsi la faccia e prendere il suo mantello.
Nella stanza vi era ancora il profumo delle essenze usate da Clio per il suo bagno ed il letto dove poi lei aveva riposato era ancora sfatto.
E in quel momento un velo d'inquietudine attraversò gli occhi del cavaliere.
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Eilonwy 21-05-2014 12.28.52

Non ebbi altra scelta.
Mi feci un bagno rinvigorente alla menta e alla vaniglia.
Dopodiché, indossai il vestito rosa antico che i padroni del castello avevano fatto mettere su un manichino.
L’ abito era in stile impero con maniche lunghe ed attillate grazie a dei nastrini. Esso era fatto di raso, seta e velluto cucito con fili e nastri d’ oro. In abbinamento con questo c’ erano delle scarpe dello stesso colore fatte di raso e velluto.
Mi slegai i capelli dall’ acconciatura precedente, mi spazzolai e mi feci una mezza coda con uno chignon.

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Mi spolverai sul viso un po’ di cipria fatta di polvere di riso e gesso. Sulle labbra e sulle guance passai un po’ di cinabro e cocciniglia e sugli occhi un poco di fuliggine.
Prima che il sole tramontasse ingoiai una boccetta di Spumorosalizia.
Scesi le scale a chiocciola della torre.
Ma mentre scendevo le scale con Tisin, incontrai Sir Riccardo. Mi guardò con meraviglia e stupore. Non saprei dire se mi guardasse così perché era la prima volta che mi vedeva umana anche di sera o per qualcosa d’ altro.
Attraversammo insieme i cupi e sfarzosi corridoi del maniero e giungemmo nella sala da pranzo. La tavola era piena di ogni prelibatezza.
Ci accolse e ci diede il benvenuto un vivacissimo bambino vestito come un principino.
Feci un’ inchino e lo ringraziai: “Vi ringrazio, piccolo Lord!”.

Altea 21-05-2014 15.25.53

Rimasi in quella stanza turbata, dovevo stare calma altrimenti era finita per me.
Udii delle voci concitate provenire dalle scale e non capivo cosa stesse succedendo.
Tutto si calmò e qualcuno venne a bussare alla mia porta, capii tutto dalle parole del Gufo..."Grazie per essere venuto ad avvisarmi" dissi dalla camera senza aprire "ma sono sicura non cederà, ha detto chiaramente mi ama e mi vuole sposare, io invece provo solo disgusto per lui".
Il cavaliere se ne andò e io guardai fuori dalla finestra, vidi Older e Posteg e chiamai l' uomo..."Messer Older, aspettatemi lì, non preoccupatevi..non voglio uccidervi..sapete ho l'animo turbolento" dissi con un certo risentimento.
Sentii bussare alla porta, aprii e la moglie del locandiere mi portò una tisana calda, mentre la bevevo pensavo sul da farsi...ovviamente dovevo riprendermi il medaglione di Thomas.
Scesi le scale lentamente ed entrai nella locanda, mi guardai attorno e vidi vi erano pure i mercenari e mi accorsi di Vortex, l'uomo che prima era nella stanza, mi avvicinai a lui e per un attimo lo scostai dagli altri parlando sottovoce.."Messer Vortex..dite al Gufo io vado in foresta con Older..si proprio colui di cui parlai prima, quello di cui io e il vostro capo sospettiamo abbia preso il crocefisso a quella povera ragazza...il fatto è che al collo porta il medaglione dei crociati di mio fratello Thomas, dice di averlo trovato per caso in foresta, ma mi sembra una casualità strana..se non dovessi più tornare, e spero non succeda, almeno sapete con chi ero e dove mi trovavo".
Detto questo uscii e vidi proprio l'uomo che mi stava aspettando..."Bene, allora, per discolparvi ora mostratemi dove avete trovato il ciondolo di Thomas, che siete pregato di ritornarmelo visto appartiene a me, non a voi."
Poco dopo arrivò Posteg e mi portò Cruz, salii in groppo al cavallo e feci segno ad Older di andare.

Clio 21-05-2014 15.51.43

Restai immobile, con gli occhi incatenati a quelli del cavaliere.
Dovetti indietreggiare di un passo, sentivo il legno della porta contro la mia schiena.
Era così vicino, così dannatamente vicino.
Potevo sentire il suo respiro fondersi col mio.
Pregai di sembrare impassibile, mentre la sua mano risaliva il mio braccio, mi sfiorava il collo, il viso, le labbra.
Un brivido impertinente accompagnava le sue dita.
Era una tortura.
Non potevo..
L'aveva detto lui, no? Che cosa mi importava? Nulla.
Allora perché..
Perché stai socchiudendo gli occhi per farti baciare?
Perché desideri che ti baci?
Ma lui non mi baciò.
Dei passi mi destarono da quel turbine di emozioni che non sapevo controllare.
Era Gvin.
Tornai lucida immediatamente.
Ascoltai in silenzio il discorso tra i due, sorridendo appena all'arrivo di Vortex.
Il duca se ne andò con la coda delle gambe.
Prima di seguire Vortex di sotto, mi avvicinai a Guisgard.
"Così.." Dissi, dando per scontato che capisse il riferimento alla sua domanda "Come se fossimo soli..".
Restai per un istante con gli occhi nei suoi, e poi raggiunsi il mio fidato soldato.
"Allora.." Gli sorrisi "Come va la tua ferita?".
Sospirai, era meglio che continuassi a fare quello che sapevo fare bene, il soldato, il comandante.
Essere una donna era dannatamente difficile e problematico.
E di una cosa ero certa: come donna ero una frana!

Guisgard 21-05-2014 16.39.20

Eilonwy, Riccardo e Tisin presero posto attorno a quella ricca tavola e cominciarono a mangiare insieme a quel bambino.
“Posso” disse Riccardo al piccolo “chiedervi dove sono i vostri genitori? Non penso abitiate da solo in questo grande maniero.”
“Affatto.” Mangiando il bambino. “Vivo qui con mio padre e mia madre. Loro sono i signori di questo castello.”
“E siete figlio unico?” Chiese ancora Riccardo.
“No, ho una sorella.” Rispose il piccolo, dando un po' di focaccia al merlo. “Mangia, su, bello!” Il bambino a Tisin. “E voi invece?” Fissando poi Eilonwy ed il suo cavaliere. “Siete sposati? Fidanzati?” Chiese curioso.

Guisgard 21-05-2014 16.46.39

Altea uscì dalla locanda e raggiunse Older e Posteg.
“Mi spiace, milady...” disse Older “... si, mi spiace davvero di avervi causato dispiacere per questo ciondolo...” se lo tolse e lo diede alla dama “... eccolo, è vostro...” fissandola “... volete tornare nel bosco?” Fece dubbioso, per poi lanciare una rapida occhiata a Posteg. “Massì!” esclamò. “Sapete bene che vi sono affezionato e non vi negherei mai aiuto! Su, Posteg, vieni anche tu con noi.” Guardò il cielo di quel tardo pomeriggio. “Abbiamo ancora un paio d'ore di luce buona. Su, andiamo.”
Presi i cavalli, i tre lasciarono Solpacus e raggiunsero la foresta.
Older li guidò fino ad una spianata, contornata di rovi e rocce.
“Ecco...” indicando il luogo intorno a loro “... qui, grosso modo, ho trovato il ciondolo, milady... era adagiato fra dei cespugli... ma siete certa appartenga proprio a vostro fratello?”

Guisgard 21-05-2014 16.51.20

“Oh, molto meglio.” Disse Vortex a Clio, indicando la spalla. “Ora quasi non mi duole più. Merito anche della bella vincita ai dadi di poco fa.” Rise. “L'ho spennato come un pollo. Anche se, devo dire, non è che sappia perdere un granché bene... è diventato inquieto e ha cominciato a farfugliare cose senza senso. La prossima volta un paio di mano le lascerà a lui.” Aggiunse divertito.
I due così scesero al pianterreno e trovarono gli altri ad attenderli.
Ma prima che raggiungesse il loro tavolo, Vortex fu avvicinato da Altea che gli riferì poche parole, per poi andare via.
“Ehi, vecchio mio!” Ertosis a Vortex. “Finalmente ti sei alzato dal letto! Temevo fossi diventato una donnicciola!”
Tutti risero.
“Piantala!” Sorridendo l'omone. “Sto magnificamente e in più mi ritrovo un bel gruzzolo in tasca!”
“Mano fortunata come al solito, eh?” Fece Borel.
“Hai trovato davvero qualcuno disposto a giocare ancora con te nonostante l'indecente fortuna che ti ritrovi?” Divertito Erotis.
“Già!” Annuì Vortex. “Il buon Gufo ci ha rimesso le penne!” Di nuovo grosse risate si udirono a quel tavolo. “Ma la prossima volta gli lascerò almeno un paio di tiri buoni!” Continuò l'omone.
La locanda era più affollata e la loro recita era quanto mai opportuna.
“Tranquillo...” disse piano Dort, in modo che solo i presenti a quel tavolo potessero udire “... appena finita questa storia il nostro cavaliere riprenderà la sua strada e noi la nostra. Dunque hai perso l'occasione di sfoggiare la tua generosa sportività.” Sorridendogli.
In quel momento arrivò anche Nestos nella locanda.
“Eccolo!” Indicandolo Dort. “Speriamo abbia buone notizie per noi!”

Clio 21-05-2014 17.01.09

L'ilarità dei miei uomini era contagiosa, seduta in mezzo a loro, ad ascoltare le loro battute, le risa spensierate mi sentii di nuovo me stessa.
Le parole di Dort, mi colpirono non poco, anche se non lo diedi a vedere.
Già, alla fine di quella storia ci saremmo separati, probabilmente per sempre.
Lui aveva la sua vita, io la mia.
E probabilmente era un bene, così avrei potuto seppellire quelle emozioni in un remoto angolo dei miei ricordi, senza rivelarle mai.
Sì, forse era la cosa migliore.
Anche se..
Sospirai.
Andiamo, non dirmi che ti mancherà!
Fortunatamente, Nestos arrivò, destandomi da quei pensieri.
Sorrisi al medico "Non aspettavamo che te.. dimmi che hai trovato qualcosa....".

Eilonwy 21-05-2014 17.08.43

Mi andò di traverso il vino a quella domanda.
Tossì un poco e poi risposi: “Per ora siamo solo buoni amici. Piu’ che altro questa domanda dovreste farla a Sir Riccardo. Se sia fidanzato o meno con qualche dama. Avete detto che vivete qui insieme a vostra sorella, piccolo Lord?....E’ per caso, la famosa e bella Lady Ymma?” chiesi infine al bambino.

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Guisgard 21-05-2014 17.31.16

Nestos si sedette in mezzo a loro e mostrò subito a Clio e agli altri alcune note scarabocchiate in fretta.
“Si, ho decifrato la scritta...” disse fissando la ragazza “... come avevo intuito, si trattava di Longobardo arcaico, poco successivo alla loro invasione... l'unico dubbio che mi resta riguarda l'autore... non ho capito se fosse un pagano, oppure di un Cristiano ariano...”
“E' importante ai fini della traduzione?” Chiese Dort.
“No, non direi.” Rispose Nestos.
“E allora perchè diamine ti fai questi problemi!” Esclamò Vortex.
“La parola chiave” spiegò Nestos “che da il senso all'intera iscrizione è questa... Janara...”
“Cosa diavolo significa?” Fissandolo Vortex.
“E' una parola usata in queste terre” rivelò il medico “ed indica una strega... in verità deriva dagli antichi culti pagani, riferendosi alla dea Diana... in pratica le streghe da queste parti, essendo legate al culto della natura e degli animali, vennero subito legate con le antiche credenze riguardanti quella dea pagana...”
“Ma la scritta cosa dice?” Domandò Astus.
“Fissa, in forma scritta, una maledizione.”
“Una maledizione?” Ripetè Dort.
“Si...” annuì Nestos “... la scrittura per i popoli antichi era una forma di magia... e si riferisce ad una maledizione, stando a quanto riportato dalla scritta, lanciata proprio da una Janara prima di morire sul rogo...”
“Leggi il testo preciso.” Disse Dort.
“Si...” fece Nestos, per poi cominciare a leggere:

“Come la Janara evocò nel fuoco e nel sangue la sua maledizione tra indicibili tormenti, così io pongo le sue parole sulla nuda roccia, affinchè rievochi i giusti tormenti per i colpevoli e sia monito per coloro che verranno dopo.
Ciò che è stato ritornerà e ciò che è oggi non sarà più.”


“Allegro, non c'è che dire...” mormorò Ertosis.
“Bisognerebbe scoprire a quale maledizione si riferisce...” pensieroso Dort.
“Alla strega che bruciarono anni fa...” farfugliò Mime.
“Che strega?” Guardandolo Porturos.
“Quella che usava gli animali per i suoi incanti...” fece il rigattiere “... la bruciarono viva e lei, prima di morire, maledì Solpacus ed i suoi abitanti gridando tra le fiamme... predisse che un terribile flagello avrebbe portato paura e morte in queste terre... ”
“Bah, leggende...” scuotendo il capo Astus.
“Potrebbe essere.” Mormorò Borel. “Ma evidentemente qualcuno ha preso molto sul serio questa leggenda, visto che ha riportato le parole della presunta strega su quella roccia...”
In quel momento arrivò anche Guisgard.
“Allora?” Avvicinandosi al tavolo. “Scoperto qualcosa di nuovo?”
“Digli della Janara.” Vortex a Nestos.
“Che c'entra la Janara?” Stupito il cavaliere.
Nestos allora gli raccontò quanto da lui scoperto.

Altea 21-05-2014 17.41.57

Mi allacciai il ciondolo di Thomas e partimmo verso la foresta, Older parlava e si giustificava..parlava troppo a mio parere e io me ne stavo zitta, guardavo lui e Posteg..poi mi ritornarono in mente le parole di Abate Nicola...qualcuno ti mentirà.
Mi stavo innervosendo, tra l'altro avevamo a disposizione poco tempo e Older ci portò in una radura.
Scesi da cavallo, vi erano rocce e rovi..una parte un pò rada della foresta e mi mostrò dove aveva trovato il ciondolo.
Lo guardai negli occhi ed estrassi la spada per precauzione..."Se sono certa...non ho visto altri crociati in zona...e forse" indicando il ciondolo dal lato opposto "non avete notato questo stemma è quello del mio casato...volete prendermi in giro forse..siete piuttosto ingenuo".
Stavo per avviarmi ma pensai a non dare mai le spalle...già Altea, mai dare le spalle all'ipotetico nemico..."Andate avanti voi due..io vi seguo tra questi cespugli, vediamo se troviamo qualche altra traccia".

Clio 21-05-2014 17.53.53

Ascoltai il discorso di Nestos attentamente.
Sospirai.
"Janara... pittoresco non c'è che dire.. amo le diverse tradizioni del regno.. Ma ditemi, come può una janara di poco tempo fa conoscere l'antica lingua longobarda? Ma non credo abbia importanza.. questo spiega molte cose, a mio avviso... qualcuno vuole vendicare la strega, il marito magari... o un figlio? O la figlia... potrebbe esserci un'altra strega.." rivolgendomi a Mime "Cos'altro sai di lei? Comincio a credere che sia il centro della questione.. le vittime della bestia potrebbero essere legate a questa storia? Non so, magari la conoscevano, l'hanno accusata, o non l'hanno difesa... C'è qualcuno maggiormente colpevole della sua morte? Qualcuno che chiunque stia tentando di vendicare la Janara vorrebbe vedere morto?".
Restai un attimo pensierosa "E quelle parole.. Ciò che è stato ritornerà, ciò che è oggi non sarà più.. a cosa può riferirsi? Alla religione? Al governo della città? O a qualcosa di più personale, più attinente alla vita della janara?".
Scossi la testa "Altre domande, ma almeno abbiamo fatto un passo avanti..".

Guisgard 21-05-2014 18.03.31

“Oh, no...” disse Riccardo sorridendo “... sono un cavaliere errante, dunque senza fissa dimora e ciò rende difficoltoso potersi dedicare agli affetti.”
“Si, Ymma è la mia sorellina!” Esclamò il piccolo. “La conoscete? Siete forse suoi amici?”
In quel momento una donna entrò nella sala.
“Madre!” Correndo verso di lei il bambino. “Queste persone sono amici di Ymma!”
“Non può essere, piccolo mio.” Fece la donna. “Non abbiamo mai veduto costoro, mentre invece conosciamo bene gli amici di Ymma.” Fissò Eilonwy e Riccardo. “Chi siete dunque voi?”
In quello stesso istante arrivò un'altra donna, più anziana della madre del bambino.
“Madama, avete aperto voi a questi forestieri?” Chiese questa.
“No, milady.” Rispose la dama anziana. “Forse la vecchia servitrice è stata.” Li guardò. “Chi siete? E perchè vi trovate qui al castello?”

Guisgard 21-05-2014 18.10.26

“Vi ho detto, signora...” disse Older ad Altea “... ho trovato in questa zona il ciondolo... come potevo sapere a chi appartenesse? Mi è sembrato di valore e visto che non c'era nessuno in giro, allora ho pensato di prenderlo per me... non credo di aver commesso alcun reato...”
I tre, per volontà di Altea, cominciarono a cercare altre tracce in quel luogo.
Trascorse circa un'ora senza però che i tre trovassero nulla.
Poi, ad un tratto, Altea udì dei rumori provenienti da non troppo lontano.
E vide, tra la vegetazione, alcuni cavalieri intenti a cercare qualcosa.
“Avanti, cercate con attenzione!” Ordinò Gvin ai suoi. “Non tralasciate nulla! A costo di rivolare questa dannata foresta come un guanto!”
Con quei cavalieri vi era anche Igaz, il cacciatore di lupi.
L'uomo stava nascondendo delle tagliole tra i cespugli e nel terreno.

Guisgard 21-05-2014 18.17.17

“La Janara” disse Mime a Clio “conosce quell'antica lingua perchè è stato il demonio ad insegnarla a lei, durante i Sabba...”
“Cos'è un Sabba, stramaledizione?” Chiese Vortex.
“Una danza magica che le streghe fanno col demonio.” Fissandolo Dort.
“Nessuno difese quella donna...” mormorò Mime “... nessuno... tutti invece decisero di accusarla... la presero dalla sua casa nel bosco e la trascinarono in città... il processo durò neanche un'ora e poi la legarono sul rogo, per poi bruciarla viva... era incita quando fu uccisa... si diceva fosse la figlia del demonio... ma morì nel ventre di sua madre quella sfortunata...” segnandosi Nestos.
“E' sempre più intricata questa storia...” mormorò pensieroso Guisgard.
“Sicuro di non essertele sognate queste cose?” Astus a Mime.
“No, sono vere!” Fece il rigattiere. “Qui tutti le conoscono, ma nessuno più ne parla!”
“Comunque...” disse Guisgard “... ammesso che davvero la strega avesse conoscenze riguardo all'antica lingua Longobarda, dal testo di quella scritta sembra che la pietra sia stata incisa in un momento successivo alla sua condanna... dunque qualcun altro conosce quel remoto linguaggio...”
“Forse il demonio” ironico Ertosis “ha dato lezioni un po' a tutti, riguardo quell'antica lingua.”
In quel momento il locandiere portò altro vino.
“Dite...” fissandolo Guisgard “... chi era quella donna uccisa anni fa come strega?”
“Una strega, messere.” Sentenziò il locandiere. “Niente di più, niente di meno.”
“Si, ma chi era?” Chiese ancora il cavaliere. “Dove viveva? Cosa faceva per lavoro?”
“E' passato tanto tempo” rispose il locandiere “che ormai nessuno ne ha più memoria... datemi retta, dimenticate questo genere di storie e gustatevi il nostro buon vino.” Sorridendo.

Eilonwy 21-05-2014 18.20.05

Guardai la nobile madre del bambino.
Mi alzai da tavola insieme a Sir Riccardo ed entrambi facemmo un leggero inchino.
“E’ un piacere e un onore fare la vostra conoscenza, Milady!...Io sono Eilonwy, Generale dell’ Esercito Reale di mio padre Re Bowen Aguillon, nipote della Regina Gioiosa Azzurra, Principessa e futura Regina del Regno del Cristallo di Azarath. Questo nobile cavaliere errante, invece, è Sir Riccardo. Siamo stati condotti qui a palazzo da cinque cavalieri, ai quali era stato ordinato di trovare e portare qui colui o colei che l’ altra sera rispondeva al suono di un flauto. Ma se non ci volete possiamo sempre riprendere il viaggio verso Gioia Antiqua!” dissi alla donna.

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Altea 21-05-2014 18.22.10

Camminammo e per molto tempo..sembrava una infinità..ma nulla, poi udii dei cavalli e delle voci..non era possibile..Gvin!
Presi i due uomini alle spalle e feci cenno loro di fermarsi, li portai dietro a dei cespugli e dissi loro di fare silenzio..udii perfettamente le loro parole mentre guardavo cosa stessero facendo..."Cosa dovevano nascondere?" e vidi il cacciatore preparare delle trappole con tagliole varie..per chi erano..per dei cavalli forse? Ricordai il cavallo che morì per una tagliola quando stavo per salvare il novizio di Abate Nicola...vuoi vedere che sta preparando una trappola ai mercenari...è capace di uccidere quell'uomo per raggiungere i propri scopi.
Guardai i due uomini, sembravano spaventati, feci loro cenno di stare tranquilli e bisbigliai.."E' pericoloso rimanere qui, se ci scoprono sono guai..ora dobbiamo camminare a raso terra, indietro..per un pò e poi quando non li vedremo più correremo ai cavalli per tornare a Solpacus..non me ne va buona una..dannato duca".

Clio 21-05-2014 18.42.49

Quella facenda mi piaceva sempre meno.
"Il demonio.. certo, come no.. nei Sabba non si fanno cose più movimentate come, non so.. orge col diavolo e demoni al completo, spregio di oggetti sacri, danze estatiche e roba del genere? Non sapevo ci fosse anche la parte di lezioni.. e poi.. perché mai insegnare l'antica lingua longobarda? Insegnale il latino, che è un tantino più utile.. mah.." scossi la testa "Comunque, se qualcuno vuole vendicare la strega un abitante vale l'altro, visto che tutti erano d'accordo nel condannarla..".
"Un momento... la casa nel bosco? Tipo quella del pastore Enar? L'unico ad essere sopravvissuto, beh.. prima di ieri sera? Ce n'era un'altra simile, oppure Enar ha comprato la casetta dopo l'esecuzione? Certo che.. insomma.. chi vivrebbe nella casa della strega, che sciocca.. immagino l'abbiano bruciata...".
Poi Guisgard chiamò il locandiere.
"Ci credo che nessuno ne ha più memoria.. è molto più comodo e funzionale, no?" risi appena"..meglio far passare un linciaggio sotto silenzio, lo farei anche io.. mi era parso di capire che in questo reame chiunque avesse diritto ad un giusto processo.. non sia mai che qualche magistrato della capitale venga a controllare i vostri affari..." sorrisi "Chissà, magari è per questo che non avete chiesto aiuto al senato per la bestia.. dei soldati reali in città, chissà cosa avrebbero potuto scoprire.. Ottima mossa! E meglio per noi.." sorrisi appena.
Bevvi un sorso di vino "Ma a me non può fregar de meno di chi decidete di ammazzare, eravamo solo curiosi... chissà.. magari la bestia non è altro che l'anima in pena della strega tornata a tormentare Solpacus.." poi risi "Ehi, stavo scherzando.." alzai la coppa "I demoni non sanguinano.." strizzai l'occhio ai miei.

Guisgard 21-05-2014 19.00.10

Il locandiere non rispose nulla a quelle parole di Clio, limitandosi a scuotere la testa e ad andar via.
“Già, Enar...” disse Guisgard “... la sua casa... vive da solo nella foresta con la giovane nipote... io non lo farei mai, soprattutto con un animale feroce in giro che ama assalire donne e bambine...” si alzò “... credo che farò una cavalcata, ho bisogno di aria pulita...”
“Aspetta, non vorrai andare nella foresta da solo?” Fissandolo Atus. “E poi sei ancora convalescente.”
“Sciocchezze, sto benissimo.” Fece Guisgard. “E poi in troppi stonerebbe alla mia cavalcata.”
“Concordo, è rischioso andarci da solo.” Disse Dort.
“Il capo sono io, no?” Sorridendo Guisgard. “E dunque decido io quando uscire per una bella galoppata.”
“Si, ma andarci da solo è stupido.” Borbottò Vortex.
“Porterei te con me” ridendo il cavaliere “anche solo per la tua fortuna. Ma due feriti non credo sia il caso. E sia, vi accontenterò...” guardò tutti loro “... andiamo, Mime... sei il più informato sui fatti di queste lande e mi sarai utile per non perdermi.”
“Da soli nella foresta, messere?” Balbettò il rigattiere.
“E chi può dirlo.” Sorridendo Guisgard. “Magari si incontrerà due belle ragazze lungo il cammino. Dopotutto la mia dolce mogliettina non è gelosa.” Ridendo appena. "Su, andiamo."

elisabeth 21-05-2014 19.08.48

Daizer dimostrò una dolcezza infinita nel preparare il nostro giaciglio per la notte.....mi rassicurò.....avrei dormito serenamente...anzi, meglio di quanto pensassi.......Flees si sedette sotto la finestra.......nello sdraiarmi i miei occhi si immersero nei suoi.....ebbi un sussulto...perchè mi trasmise tutto il tormento della sua anima.....chiusi immediatamente le palpebre....e mi augurai di dormire.......e di non pensare a nulla........Il sonno arrivò e con esso....arrivò il sogno.....

Era il cuore della caverna dove abitavo da piccola...c'era una fontana di acqua calda......amavo fare il bagno.......ma in quel sogno mi sentii adulta....avevo un leggero velo che copriva il mio corpo.....entrai in acqua e incominciai a vivere ilpiacere del calore e delle bollicine che si insinuavano nei posti più intimi del mio corpo....avevo gli occhi chiusi...sentivo una melodia in lontananza........ma alcuni rumori mi misero all'erta ....era una figura maschile......era un ragazzo.....e arrivato vicino alla fontana riconobbi Flees il figlio di Isolde............non provai nemmeno a coprirmi con le mani..rimasi immersa, mentre i fumi dell'acqua accaloravano ancor di più il mio viso.......lo vidi ......si stava privando dei suoi vestiti...come se fosse certo che fosse così che doveva andare.........sino a quando il suo giovane corpo mi si parò davanti nella sua intera bellezza........ogni muscolo scolpito da anni di duro lavoro alle armi......e mentre camminava per raggiungere la vasca......vidi tutta la sua forza maschile........non provai vergogna.....e lo attesi...attesi che ogni parte del suo corpo sfiorasse il mio........che i miei seni parlassero della mia passione.......la mia bocca si chiuse sulle sue labbra sino ad assaporare ogni parte del suo corpo........ma non rimasi delusa.......le sue labbra si posarono ardenti rubandomi piccoli rumori...........il momento in cui ci unimmo urlando la nostra estasi.......fu come svuotare me stessa...rimasi avvinghiata a lui...per sussurrare il suo nome.........per...

Mi svegliai come se mi mancasse l'aria.......come se fossi ancora piena di quella febbrile sensazione........e mi accorsi che fuori iniziavano le prime luci....e che Flees non c'era piu'...........guardai Daizer dormire......non volevo andare ma fu più forte di me........mi alzai ed uscii fuori...lo vidi era sotto un albero guardava l'orizzonte....certo che in quel posto....non so che pensieri si potessero fare...ma quando fui vicina a lui....." Perchè mi tormenti anche nel sonno.......perchè lo fai......come vorrei non averti mai conosciuto....".....Lo vidi voltarsi verso di me.....mi aspettavo il suo sorriso spavaldo...ma non lessi questo nei suoi occhi.....

Guisgard 21-05-2014 19.08.52

Ma mentre Altea e gli altri due cercavano di allontanarsi da quel luogo, Posteg starnutì all'improvviso, tradendo la loro presenza.
“Accidenti...” disse Older “... sei un idiota, Posteg!”
Gli uomini del duca allora corsero a vedere chi si trovasse là.
“Fermi, in nome del duca!” Intimò loro uno dei cavalieri.
“Milady...” arrivando anche Gvin “... cosa ci fate qui nella foresta? Cercate vostro fratello?” Si avvicinò poi alla donna. “E' stato molto sciocco da parte vostra scappare via, per poi chiudervi nella vostra camera. Si, molto sciocco. Non capite che sto facendo tutto questo per trovare vostro fratello? Più passa il tempo, meno possibilità abbiamo di ritrovarlo vivo. E a voi conviene stare dalla mia parte.” Le accarezzò i capelli. “Si, vi conviene...”

Guisgard 21-05-2014 19.17.09

“Io non ne so niente.” Disse la madre del bambino ad Eilonwy. “Non ho dato ordine ai cavalieri di portarvi qui. E neanche ho udito quella melodia di cui dite.” Guardò la sua servitrice. “Voi cosa ne pensate, madama?”
“Non saprei, milady.” Rispose la donna. “Forse mentono.”
“Sono stata io a farli condurre qui.” All'improvviso una voce.
“Ymma, tu?” Voltandosi la madre del bambino. “Perchè?”
“Per la musica, madre.” Rispose Ymma.
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Clio 21-05-2014 19.19.08

Seguii con lo sguardo il locandiere che si allontanava.
Sì, c'era proprio da dire che l'incognito era un'ottima arma.
"Sì, Enar.. sua nipote è sempre in giro per la foresta da sola.. lui mi è parso sospetto.." guardai i miei "ricordate quando siamo andati da lui? Nascondeva qualcosa... guardai Mime.. Però non mi hai risposto, era la stessa casa, o ce n'era un'altra tipo quella?" mi voltai verso Dort "Prendi la mappa della foresta e mostra a Mime il posto della lapide.." guardai poi di nuovo il rigattiere "E' vicino a qualche casa nel bosco, per caso?".
Poi Guisgard annunciò di volersene andare.
"Eh già, mi piace l'idea..." esclamai "in due da soli nella foresta, un ferito e un rigattiere.. il massimo.. Non c'è solo la bestia in quella foresta.. ci sarà un infuriato Gvin.." lanciando un'occhiata divertita a Dort.
"E noi che dovremmo fare, starcene qui buoni buoni? Non se ne parla, capo.. non ti permetterò di farti ammazzare.. Per la bestia è presto ma.. cosa farai se Gvin ti dovesse assalire? Ti difenderà Mime?".

Altea 21-05-2014 19.23.59

La nostra tattica di fuga stava funzionando quando uno starnuto ci tradì, Older sembrava adirato..faceva finta o davvero pure lui voleva fuggire?
"Non importa...Posteg, sarete allergico a qualche pianta" e sospirai ma la pazienza svanì quando udii le parole del duca.
Feci cenno ai due uomini di alzarsi e il duca si avvicinò a me accarezzandomi le ciocche bionde fino ad arrivare al viso, mi voltai indifferente ma provavo una grande sofferenza, lo avrei infilzato con la spada dritto allo stomaco se non fossi finita poi in galera..e non valeva la pena per un uomo del genere.
"Si..cercavo Thomas...non ero a caccia di daini...no?" dissi ironica "Vi ripeto voi non dovete intromettervi in questo, anzi devo informarvi ho mandato una missiva a mio fratello Andrew e mio padre, informandolo della scomparsa misteriosa di Thomas e di come voi mi importunate...e di informare il Duca di Capomazda di cosa sta succedendo qui, e se possibile mandare i suoi cavalieri..." sorrisi ironica, ma era la verità e gli presi la mano togliendola da me..."Ora se permettete me ne vado..." feci cenno ad Older di avvicinarsi e dissi piano.."Corriamo verso i cavalli e porta Posteg con te..ma divisi cosi forse li disorientiamo...avanti"...e mi misi a correre forte come non mai..quando vidi Cruz in lontanai e fischiai per chiamarlo.
Egli rispose al mio richiamo e si diresse verso me e con un balzo salii sopra..."Presto Older, Posteg...presto..." e spronai Cruz e mi misi a correre per la foresta...al duca non interessa nè Older nè Posteg...ma solo te, a loro non faranno nulla, pensa a salvarti.

Eilonwy 21-05-2014 19.27.08

“Io non sto affatto mentendo!.....Una erede al trono non mente mai, Milady e Madama!” risposi offesa.
Ma come osavano parlarmi in quel modo con quella superbia e quella arroganza.
Per nostra fortuna, arrivò in nostro aiuto Lady Ymma.
Era veramente di una rara e serafinica bellezza con i suoi capelli d’ oro, gli occhi blu e la pelle bianca come una perla.
Rifeci un inchino insieme al mio amato: “I miei omaggi, Lady Ymma!”.
Le sorrisi cortesemente ed angelicamente.

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Guisgard 21-05-2014 20.02.22

“Già...” disse Guisgard fissando Clio “... un ferito, un rigattiere e magari una donna...” sorrise sarcastico “... oh, ma io qui non vedo... di donne intendo... vedo solo mercenari... e sia, tirate a sorte o pescate i bastoncini in un bicchiere per decidere chi verrà con me e con Mime... ma uno soltanto... non voglio troppa confusione dietro...”
Il rigattiere poi guardò quelle mappe.
“La casa del pastore” indicando il punto sulla carta “si trova in questa zona, più o meno...”
“Dunque non è vicino alla pietra...” mormorò Dort.
“Però è la stessa in cui viveva con sua sorella... la stessa casa...” precisò Mime.
“Mi sembra anche giusto...” intervenne Trastis “... se quel pastore c'entra qualcosa con questa storia, è naturale che abbia scelto un luogo lontano da dove vive... non è tanto stupido.”
“Come mai” intervenne Borel “nessuno ha pensato di incendiarla o buttarla giù? Sono superstiziosi al punto da bruciare una donna, ma non pensano poi a cancellare i luoghi in cui ha vissuto?”
“In verità” spiegò il rigattiere “lei non viveva molto con lui. Era sempre nella foresta. Per questo Enar spesso ci litigava. Ma lei voleva così. Dopotutto era una strega.”
“E' il momento di andare.” Fece Guisgard.

Guisgard 21-05-2014 20.10.00

Altea così galoppò via.
Galoppò fino ad allontanarsi da quel luogo, cavalcando nella foresta che pian piano si preparava ad accogliere il crepuscolo.
Galoppò fino ad un ruscello.
E qui intravide qualcosa galleggiare tra le acque.
Nel frattempo, il duca ed i suoi erano rimasti dov'erano.
“Milord...” disse uno dei suoi cavalieri a Gvin “... la inseguiamo?”
“Lasciate perdere per ora.” Rispose il duca. “E' solo una sciocca. Spero suo fratello sia davvero crepato in questa foresta.” Con astio. “Ma presto la ritroveremo. E allora non potrà rifiutarsi di essere mia.”
Intanto, anche Older e Posteg erano fuggiti via, arrivando in una fitta macchia verde.
“Credi ci inseguiranno?” Chiese Posteg.
“No, a loro non interessa nulla di noi.” Fece Older. “Vogliono solo lady Altea.”
“Older...”
“Cosa?”
“Per quanto ancora dovrà andare avanti?” A capo chino Posteg. “Quando finirà tutto questo? Quando la città tornerà libera?”
“Quando saranno state espiate tutte le colpe.” Fissandolo Older. “Quando il male svanirà da Solpacus.”
“Speriamo tutto torni presto come una volta...” sospirò Posteg.
“Su, andiamo...” con un cenno Older “... andiamo a finire ciò che abbiamo iniziato... e cerchiamo di farlo prima che faccia buio...”
E i due svanirono nella foresta.
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Guisgard 21-05-2014 20.12.42

“Costoro” disse Ymma alla madre e alla donna anziana “sono miei ospiti e resteranno qui al castello fino a quando lo vorranno.”
“Va bene, cara.” Sorridendole sua madre.
“Evviva!” Esclamò il bambino. “Io mi chiamo Enis!” Presentandosi ad Eilonwy ed a Riccardo.
“Darò allora ordine” mormorò madama “di far preparare le stanze per gli ospiti.” E uscì.
“Prego, continuate a mangiare...” disse la madre ai tre “... e perdonatemi se ho frainteso sul vostro arrivo qui. Ora perdonatemi, ma sono richiesta altrove.” Ed uscì, lasciando i tre soli con suo figlio e sua figlia.


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