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"Faremo dei controlli." Disse Belven a Gwen, prendendosi il cellulare. "Datemi una descrizione il più precisa possibile dell'individuo visto nella brughiera, davanti al capanno."
"Gwen l'ha visto, non io." Fece Velv. |
Dormiii tranquillamente, e mi svegliai riposata.
Ero tutta eccitata dal dover iniziare le riprese, la nuova avventura prendeva forma. Alla fine non era più arrivato il protagonista maschile, ma immaginai che se ci fossero stati problemi me l'avrebbero detto. Così mi alzai, mi preparai alla bella toeletta antica presente nella stanza, indossando un abito rosso anche se non vedevo l'ora di provare i costumi di scena! Allora scesi dove c'era il set. http://lookdavip.tgcom24.it/wp-conte...e-Westwood.jpg |
Destresya si preparò e raggiunse gli altri per fare colazione.
Mancava Gozz. Era sul terrazzino della torre, imprecando a gran voce al cellulare. Gridava come un ossesso e minacciava tutto e tutti. |
Annuii appena, quando ci assicurò che avrebbe fatto dei controlli, poi gli fornii la descrizione dell'uomo visto di pomeriggio.
Nessuno mi toglieva dalla testa che c'entrasse con la sparizione di Elv. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Swan sorrise piano, in modo complice ad Altea, con il suo sguardo azzurro che scivolò piano su tutta la figura di lei.
Non riuscì a dire nulla, poichè giunse Bafon che dentro di sè Swan maledì. Andarono allora da Minsk, che vagava con Maday nella corte interna del maniero. "Signora baronessa..." disse "... abbiamo dato una rapida occhiata in giro... questo castello mi incuriosisce da tempo, visto qui secoli fa giunse un mio antenato di cui però non vado fiero... tuttavia io e Maday abbiamo concentrato per ora la nostra attenzione al fossato... è secco, l'acqua non vi è più da tempo e così abbiamo controllato il tipo di vegetazione che vi cresce... ebbene non ci sono erbe, nè bacche e neppure fiori da cui è possibile anche solo trarre un qualche veleno o intruglio narcotico... come del resto ha confermato l'autopsia sul cadavere dell'avvocato." |
Osservai divertita lo sguardo di Swan su Bafon e andammo da Minsk.
Ascoltai con attenzione ciò che disse.."Duchessa, non baronessa...fa nulla. Come mai è secco? Non cresce vegetazione, il motivo quale potrebbe essere? Un suo antenato...era forse Minsked? Sono arrivata a una conclusione e l' ho detto a Swan, e se vi fosse qualche pianta che non lascia traccia di avvelenamento...Maryshel ha parlato di un libro, l' unico rimasto dell' alchimista ma non si sa dove sia...e se la chiave stesse lì?" perplessa. |
"Mi perdoni, io non sono pratico di blasoni nobiliari." Disse divertito Minsk ad Altea. "Veleni che non lasciano traccia? Duchessa, siamo nel 2019 e la tecnologia oggi consente di svelare ogni minima traccia. Si, il fossato è secco, non servendo più come difesa da assedi e quindi la vegetazione è cresciuta incolta. Quanto al mio pittoresco antenato Minsked, beh, non credo che le sue bizzarrie e superstizioni possano aiutarci, così come i suoi fantomatici libri perduti." Sarcastico.
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"Se lo dice lei...visto era un suo antenato" rispondendo divertita "Bene, escluso il fossato, dove tra l' altro mi è stato detto era finita un auto proprio ieri, tu Swan sai cosa era successo? Eravamo proprio da quella donna e lei disse che lo sapeva era successo".
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Gwen descrisse il misterioso uomo alla polizia.
"Di certo non passa inosservato..." disse Belven commentando l'identikit "... beh, ora potete andare." A lei ed a Velv. "Vi terremo informati in caso di novità." |
"Non saprei, quella donna era parecchio strana..." disse Swan ad Altea riferendosi a Maryshel.
"Capita che in questi paesini di campagna la gente sia superstiziosa ed ignorante." Fumando Minsk. "Beh, noi continuiamo il nostro giro del castello. Con permesso, duchessa." E con Maday ripresero a controllare il castello. |
"Si ma l'auto finita nel fossato..? Forse Bafon potrà dirci qualcosa" a Minsk, Manay e Swan. Ma Minsk era andato via. "Mi metterò a girare pure io in giardino, è sempre il mio Palazzo, mi segui Swan, cerchiamo la lapide".
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Fu chiamato Bafon e raccontò ad Altea di quell'auto finita nel fossato e recuperata poi dalla polizia.
Il maggiordomo spiegò alla duchessa che apparteneva ad un certo Elv, ma di lui non c'erano tracce. Infatti non era stato trovato nell'abitacolo della macchina. "Potrebbe essere stato un semplice incidente" disse Maday "oppure una macchina rubata e poi gettata nel fossato dai ladri, magari dopo averla usata per una rapina." "Si, probabile." Annuì Minsk. |
Annuii senza più parole, ormai.
Non sapevo più che dire. Mi mossi automaticamente uscendo da lì insieme a Velv. Ormai vagavo da una parte all'altra senza senso, senza capire dove andare. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Davvero non vi era l'autista? Comunque ieri sera un auto si è fermata qua fuori, Swan si è accorto ed è fuggita.. Girano persone strane".
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Gwen e Velv lasciarono la stazione di polizia, con lui che si propose di riportarla in albergo.
Passando però davanti al pub notarono molta confusione. Velv fermò la moto per accertarsi dell'accaduto. Erano diversi creditori, poichè il pub era sommerso dai debiti. |
"Già, in questi luoghi le persone possono essere più strane del solito." Disse Minsk ad Altea, per poi riprendere con Maday il loro giro nel castello.
"Se non occorre altro, signora duchessa, io tornerei al mio lavoro." Swan a lei. |
Ci avviammo verso l'albergo, ma arrivati davanti al pub vedemmo parecchia gente.
"Ma chi sono tutte quelle persone?" preoccupata e ansiosa. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Prego.. Io continuo il mio giro nel giardino" e mi incamminai, pensavo a quanto mi divertivo in questi posti e ora non potevo credere era successo tutto questo.
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Velv cercò di calmarli e dopo attimi convulsi e tesi riuscì a prendere altro tempo per le scadenze del pub.
Così i creditori andarono via. "Erano creditori..." disse Velv a Gwen "... ti avevo detto eravamo sommersi dai debiti..." "Perchè ho il pessimo presentimento che tuo fratello abbia fatto una sciocchezza?" La donna. "Elv non era un vigliacco." Velv fissandola. "E' la prima volta che ti sento difendere tuo fratello..." mormorò la donna. Velv mostrò una smorfia e scosse il capo. |
Swan andò nel cortile a finire il suo lavoro sull'auto, mentre Altea passeggiò nel giardino.
Era una giornata grigia, battuta da un vento quasi freddo ed una leggera pioggia che scendeva a tratti irregolari sul castello. Ad un tratto nell'aria la duchessa sentì qualcosa, come una sorta di sibilo. Un attimo dopo i cani cominciarono ad abbaiare forte. |
"Accidenti... Non ci voleva anche questo, ora..." scuotendo la testa "Quanto tempo hai guadagnato?"
Poi, l donna si aggiunse e Velv difese senza indugio Elv. Lei si stupì, ma io no. Erano sempre fratelli dopotutto, non era strano. "Non dobbiamo perdere la testa, ora... C'è altro a cui pensare e non abbiamo ancora idea di dove sia lui... Abbiamo pure tornato il suo telefono..." alla donna. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Mi strinsi nello scialle elegante, qualcosa mi distolse dai miei pensieri. Udii un sibilo e poi i cani abbaiare, li osservai per capire dove avvertissero quel rumore ma mi misi sotto una tettoia.
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"Ho guadagnato un'altra settimana..." disse Velv a Gwen "... hai ragione... ora abbiamo altro a cui pensare..." annuì.
Ad un tratto squillò il suo cellulare. "Dannati creditori..." seccato nel tirare fuori il telefonino dal taschino "... ehi..." sbiancò "... ma è il numero di Elv!" Incredulo. Allora rispose e mise in vivavoce. Ma di nuovo si sentivano quei rumori di disturbo. |
I cani abbaiavano guardando in alto, come se si rivolgessero al cielo.
Arrivò di corsa Swan e poi anche Bafon. "I cani sembrano aver sentito qualcosa..." disse il maggiordomo. "Eppure non c'è nessuno." Swan, per poi guardare Altea. Lui allora uscì fuori, dal portone ma nessuno si vedeva in giro. "Forse il vento ha spaventato i cani..." mormorò Bafon. "E' tutto molto strano..." pensieroso Swan. |
Presi un respiro profondo.
"Okay, pensiamo ad una cosa alla volta. Sono sicura che troveremo Elv e che entro una settimana sarà tutto risolto" annuii. Però poi una chiamata. Dal numero di Elv. E c'erano ancora quei rumori. "Ma... Abbiamo lasciato il telefono all'ispettore" perplessa "Com'è possibile?!" Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Ho sentito un sibilo mentre camminavo e non era il vento.. Perché i cani abbaiavano guardando sopra?" a Swan e Bafon quando tornarono dove io ero rimasta ferma. Alzai la testa osservando da ogni angolazione.
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La telefonata si chiuse.
"Io torno alla polizia..." disse Velv a Gwen "... voglio vederci chiaro." Deciso. Intanto, al castello dei De Bastian, i cani continuavano ad abbaiare e solo dopo un pò Swan riuscì a farli calmare. "Sembra che abbiano abbaiato senza alcun motivo..." fece Bafon fissando Altea. "Questa storia mi piace sempre meno..." mormorò Swan. |
"Sì, andiamo, è una cosa troppo strana!" salendo in moto.
Okay la chiamata silenziosa al numero di Elv, ma era assurdo che la telefonata partisse addirittura dal suo telefono, in mano alla polizia, con gli stessi rumori di fondo! Era decisamente assurdo. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Infatti.. No Bafon io ho sentito un sibilo e i cani subito hanno iniziato ad abbaiare per qualche motivo legato a quel sibilo.. Cosa poteva essere?" verso Swan.
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La moto con Gwen e Velv schizzò veloce, sotto la pioggia, verso la stazione di polizia.
Qui si fecero portare da Belven e gli raccontarono tutto. "Impossibile." Disse lui. "Il cellulare di Elv è sulla mia scrivania e lo è stato per tutto il tempo. Io stesso stavo compilando dei verbali e nessuno ha potuto usarlo." "Eppure le dico che ha chiamato dal cellulare di Elv!" Nervoso Velv. Aprì il registro chiamate ma stranamente l'ultima chiamata non figurava. "Assurdo..." stupito il ragazzo. |
"Forse il vento davvero ha spaventato i cani..." disse pensieroso Swan ad Altea.
Ad un tratto un'auto si sentì arrivare e qualche istante dopo qualcuno bussò al portone del castello. |
Ad un tratto arrivò un auto e bussarono al portone "E ora chi è? Andiamo a vedere" e feci aprire il portone a Swan.
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Corremmo sotto la pioggia, letteralmente e appena arrivati alla polizia spiegammo tutto.
Non mi stupiva che l'ispettore apparisse turbato e incredulo. Ma mai quanto noi quando vedemmo che la chiamata non risultava. "Ma... C'è stata! Abbiamo davvero ricevuto una chiamata da quel numero! C'erano gli stessi identici rumori, abbiamo un'altra testimone se non ci crede. Il telefono di Elv ha fatto quella chiamata. Non so come, ma è così" con tono convinto. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Swan aprì lo spioncino e davanti al portone c'era Maryshel, giunta in auto al castello.
"Buongiorno, signora duchessa." Disse fissando Altea. "Può dedicarmi un pò del suo tempo?" |
"Mi spiace, ma qui sul display non c'è alcun numero..." disse Belven.
"Eppure ci ha chiamato!" Velv. "Ma qui non compare..." fece Belven "... al mio posto voi mi credereste?" Ai due giovani. "Immagino di no..." confuso Velv, fissando poi Gwen. |
Mi stupii nel vedere Maryshel.. "Buona giornata signora Maryshel, certamente.. Vuole accomodarsi in salotto?" tenendo un contegno che il mio rango richiedeva ma ero leggermente turbata.
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Belven aveva ragione, nessuno di noi avrebbe mai creduto ad una cosa simile.
Ricambiai in silenzio lo sguardo di Velv. "Non abbiamo inventato quella chiamata..." mormorai con tono stanco "E non sappiamo più che fare..." Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Maryshel annuì, ringraziò Altea e la seguì nel salotto.
Bafon preparò del tè con dei pasticcini. "Sono qui per dar credito a ciò che le ho detto ieri..." disse la donna ad Altea "... stamani ho ricevuto un paziente... una donna col suo bambino... il piccolo dice di avere strane visioni e la maestra crede che sia tutto frutto di fantasia. Io però non lo credo, in quanto il bambino, pur non essendo mai stato in questo castello, in quelle sue visioni afferma di aver attraversato queste stanze..." |
Belven fece portare loro dell'acqua affinchè i due ragazzi si calmassero.
Velv però appariva molto nervoso, ansioso e preoccupato. Pensava in silenzio e di tanto in tanto lanciava occhiate a Gwen, quasi volesse conferma di non stare sognando. Arrivò allora un agente ed avvert' Belven che un uomo di una certa fama chiedeva di lui. "Fallo passare." Annuì Belven. |
Presi il the sorseggiandolo e prendendo dei pasticcini. Ascoltai la donna ponderando ogni sua parola "Certamente. Non tutti credono nel paranormale. E il piccolo cosa sostiene? Ha qualche visione o altro?".
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