"Si, probabilmente si sarà persa nei boschi." Disse Tartan a Gwen. "Sono certo che a breve la troveranno. Ora scusatemi, ho parecchio da fare." Ed andò via.
"Non sembra molto preoccupato per le sorti della piccola..." Elv alla ragazza.

Se ne andò dopo una risposta distratta e raffazzonata alla bell'e meglio.
"No, infatti. Per questo mi sorge il dubbio che tutti loro c'entrino qualcosa in tutto questo, anche quando si tratta della sparizione di una bambina, sebbene non sappia a cosa potrebbe servirgli. Ma qui c'è decisamente qualcosa di strano e dobbiamo anche iniziare a guardarci intorno per capire come muoverci" risposi sottovoce.

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Daq guardò Destresya negli occhi.
"Beh, sono uno stidente dell'Accademia e non certo uno che biene da anni di addestrementi e missioni come voi, signora." Disse poi di getto, quasi colpito nell'orgoglio. "Non credo che voi alla mia età e senza esperienza eravate già un fulmine di guerra... con rispetto parlando." Fissandola.
Nel frattempo, sull'isola, Gwen ed Elv ragionavano sull'accaduto.
"Forse dovremmo uscire un pò a fare un giro per l'isola..." mormorò lui a lei.

Annuii alla sua proposta.
"Gireremo adesso sull'isola, col giorno. Stanotte col favore del buio faremo un giro del palazzo" proposi allora io.
Di sicuro, erano le cose più ovvie e speravo soprattutto che si potesse quantomeno uscire da questo posto.

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"Si, sono d'accordo." Disse annuendo Elv a Gwen. "Andiamo a prepararci per uscire..."

Annuii e subito andai in camera a prepararmi.
Indossai abiti comodi, quel gente di indumenti che usavo sempre per lavorare, specialmente ora che dovevamo andare in perlustrazione dell'isola.
Andai così da Elv per vedere se fosse pronto.
Ero abbastanza esaltata, però anche inaudita, soprattutto dopo aver sentito di quella bambina scomparsa e la reazione di noncuranza che era seguita a questa tragedia.
Insomma, accidenti!
Una donna aveva perso la figlia, com'era possibile che non importasse a nessuno?https://uploads.tapatalk-cdn.com/202...f9c6f0742f.jpg

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Scoppiai a ridere.
"Ragazzino io alla tua età studiavo all'Accademia dove mi hanno insegnato la disciplina e anche a combattere certo! Ero più inesperta ma forse persino più forte di adesso che comincio ad essere vecchia!" Scossi la testa.
"Di certo non mi mettevo a saltare su una nave temporale e non ci mettevo venti minuti quando il mio superiore mi dava l'ordine di mettercene dieci!"..
Intanto, la macchina procedeva verso il porto.
"Ecco, siamo quasi arrivati!".

Hiss chiamava il maestro ma lui non rispondeva e dissi preoccupata "Speriamo non gli sia successo niente".

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Gwen raggiunse Elv, trovandolo pronto per uscire.
I 2 così insieme lasciarono il palazzo per uscire nella foresta che lo circondava.
La folta vegetazione avvolgeva ogni cosa fin verso la costa, dove sorgeva un piccolo villaggio, unico abitato dell'intera isola.
Intanto, durante il tragitto in auto, Destresya si apprestava ad entrare nel vivo della missione, senza però risparmiare rimproveri al giovane Daq.
In verità" disse lui con un sorriso appena impertinente "a me non sembrate affatto vecchia, anzi. E di certo la vostra bellezza ed avvenenza non risente del tempo che passa, signora. Ah, si... devo chiamarvi maestra, vero?" Divertito.
Nel frattempo, nella Foresta Verde, Hiss aveva condotto Altea e Gameah nella dimora del maestro Nakakata.
I 3 erano entrati e pochi istanti dopo apparve il vecchio monaco, salutandoli con un inchino.
http://photos1.blogger.com/blogger/7...00/Pai_Mei.jpg

Ci immergemmo subito nella folta vegetazione dell'isola.
Era lussureggiante, rigogliosa e avvolgeva ogni cosa.
Scoprimmo ad un certo punto che racchiudeva come uno scrigno il piccolo centro abitato.
"Direi di andarci subito, vediamo se troviamo qualcosa di interessante. Magari riusciamo anche a capire qualcosa sulla bambina scomparsa."

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Elv annuì a Gwen ed insieme scesero, attraverso un dolce sentiero avvolto da canneti e tamarindi, fino al piccolo villaggio.
Era questo un luogo ameno e tranquillo, eretto con le sue casupole dai tetti leggeri, edificate intorno ad una piazzetta centrale, su una bassa scogliera che declinava gradualmente fino al mare, tra alte palme ed una chiara spiaggia.
https://www.zingarate.com//pictures/...18/funaya.jpeg

Il paesino era bellissimo, un piccolo villaggio dalle casupole in pieno stile mediterraneo, che orbitavano attorno ad una piazzetta e digradavano al mare, attraverso una spiaggia bianca e sottile.
"È bellissimo, vero?" mormorai "Peccato che non potremo starci ancora, dopo..." aggiunsi, guardandomi attorno come a voler fotografare ed imprimere nella mia mente ogni piccolo particolare, ogni dettaglio.

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"Si, sembra un posto tranquillo." Disse Elv a Gwen.
I 2 allora raggiunsero il villaggio, ritrovandosi in una stradina che percorreva un buon tratto fino alla piazza centrale.
Qui vi erano alcuni negozietti e botteghe.
La cosa curiosa è che quel villaggio sembrava del tutto sprovvisto di chiese.

Sembrava un posto uscito in tutto e per tutto dai paesaggi di un presepe, era piccolo, raccolto e pittoresco.
Tuttavia, notai un dettaglio.
Non c'erano chiese.
Nemmeno una cappella piccola, da nessuna parte.
"Hai notato che non ci sono chiese? Forse, la padrona del palazzo orientale ha obbligato tutti a diventare buddhisti..." commentai con sarcasmo.

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"Mah, potrebbe essere..." disse Elv a Gwen "... ma forse siamo solo noi troppo abituati alle troppe chiese di Afragolopolis." Sarcastico. "Vieni, entriamo in quella bottega e chiediamo informazioni..."
Così entrarono nella bottega, dove trovarono una donna magra e bionda dietro al bancone.
"Benvenuti." Lei cordiale, guardandoli attraverso i suoi occhiali tondi.

Ridacchiai.
"Sì, forse hai ragione..." risposi, mentre prendevo la sua mano e vi intrecciavo le dita.
Ci dirigemmo allora verso una bottega e vi entrammo, trovando una donna composta e garbata ad accoglierci.
"Buongiorno a lei" sorridendo.
Mi avvicinai al bancone, perchè ormai ero curiosa.
"Sa, siamo arrivati giusto oggi e facendo un giro nel paese ho notato che non vi sono chiese. Come mai?" chiesi curiosa.

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"Beh, quest'isola è molto antica" disse la donna a Gwen "e vi gunsero qui i primi abitanti circa 6 secoli fa. Erano degli esuli, racconta la tradizione, tutti in fuga da guerre e persecuzioni religiose. Quando allora decisero di stabilirsi sull'isola e fondare il primo villaggio di questo luogo giurarono che mai ci sarebbero state divisioni e contrasti per motivi religiosi, permettendo a tutti di professare il proprio credo, purchè non ne ostentasse i simboli, così da non offendere il sentimeno di nessuno e garantire libertà e rispetto per tutti."

Annuii ascoltandola.
"Beh, è certamente una scelta molto democratica" notai "Va incontro alle esigenze di tutti, ma senza prevaricare" sorrisi.
Iniziai poi a vagare dentro la bottega per analizzarne tutti gli oggetti e trovare qualcosa di interessante.

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Nella bottega figuravano ceste e vasellame, oggetti tipici del posto e persini piccoli dipinti dei panorami dell'isola, tutti fatti a mano.
"Siamo gente semplice qui" disse la donna a Gwen e ad Elv "e perlopiù viviano di pesca ed artigianato. Siete partecipanti al torneo, vero?"

Era tutto artigianato locale, delizioso e ben fatto.
Dipinti, ceste, piccoli modellini.
Mi voltai poi verso la donna.
"Sì, lui" indicando Elv "Come vivete qui al paese l'istituzione del torneo?"

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"In verità non ci tocca più di tanto." Disse la donna a Gwen. "Dura più o meno un mese, quindi si vede qualche visitatore in giro per qualche giorno, poi finito il torneo tutto torna normale."

Annuii alla risposta, ma in realtà ero perplessa.
Tutti sembravano essere molto esaltati per il torneo, tranne che qui, proprio nel posto in cui si svolgeva la competizione.
"Lei è mai stata al palazzo?"

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"No, solo i partecipanti al torneo possono." Disse la donna a Gwen. "Noi del villaggio non possiamo entrare. E ad essere sinceri non ne sentiamo il bisogno.

Era chiaramente un motivo efficace per tenere la popolazione lontana dal palazzo.
"Capisco... In effetti, non abbiamo visto altra gente, se non coloro coinvolti nel torneo... Tranne una donna oggi, ha perso la figlia ed è entrata nel palazzo, ma l'hanno mandata via..."

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"Si, stamani è scomparsa una bambina al villaggio..." disse la donna a Gwen "... la figlia di Tatiana... la stanno cercando..."

Il ragazzo provò ad addolcire la pillola con dei complimenti, ma lo guardai storto comunque.
"Senti, già che dobbiamo collaborare ti conviene imparare a stare al tuo posto, eseguire gli ordini e non rallentarmi, non c'è bisogno di fare il leccapiedi, che le cose finte mi fanno venire il voltastomaco!" con un sorriso più gentile, che voleva metterlo a suo agio.
"Sì, puoi chiamarmi maestra, maestra des, des, come ti pare, non penso faccia qualche differenza.. dimmi, piuttosto, stiamo andando a un torneo di arti marziali, il più importante di tutto il mondo, davvero all'accademia non ti hanno insegnato a combattere? Come mai?" sinceramente incuriosita da quella rivelazione.

Annuii alla risposta.
Poi, mi ricordai di una cosa.
"Senta... Mi potrebbe dire se si trova su quest'isola una certa donna di nome Mandy?" le chiesi a quel punto.
Dovevo capire di più sulla faccenda che ci stata vedendo protagonisti e soprattutto sulla donna che si era rivolta a noi per richiedere i nostri servigi.

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"Una donna" disse con un sorrisetto Daq a Destresya "dovrebbe capire quando un complimento è sincero e quando invece no... maestra Des." Divertito. "Quanto all'accademia... no... niente arti marziali... o meglio, niente pratica, solo tanta teoria..." fissandola.
Nel frattempo, Gwen ed Elv erano nella bottega della donna.
"Si, certo." Annuì questa. "Sorella Mandy... tutti la conoscono qui."

"Bene, potrebbe indicarmi dove possiamo trovarla? Dobbiamo parlarle per conto di una persona" dissi sorridendo, il ché era una mezza verità, sebbene l'informazione fosse necessaria a noi per trovare la pietra dentro il palazzo.

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"Ma sentilo, che vuole fare l'ometto!" risi, scuotendo piano la testa divertita.
Un bambino che voleva fare il grande, era divertente!
"Come sono cambiati i tempi!" scuotendo la testa "Quando ero ragazza io uscivi dall'Accademia e potevi affrontare tutti i pirati del tempo messi insieme... sarà per questo che oggi vi addestrano da rammolliti, non ve ne abbiamo lasciati poi molti, no?" facendogli l'occhiolino divertita.

La donna annuì e diede poi le indicazioni a Gwen per poter raggiungere la casa di Mandy.
Nel frattempo l'auto di Destresya raggiungeva il porto di Baias.
"Fatto sta" disse divertito Daq "voi non avete compreso se il mio complimento era vero o meno." Impertinente. "Quanto al resto... io credo che un uomo, per quanto più giovane, possa sempre battere una donna..." con tono di sfida celata.

Dopo che mi diede le indicazioni, ci dirigemmo subito dalla donna.
"Solo io la immagino come una sorta di santona Voodoo che vive in mezzo a strane statuette, con polveri, olii e bamboline?" dissi sarcasticamente, scuotendo la testa.
"Mi chiedo perchè quella donna ci abbia detto di contattarla..."

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Ad un tratto apparve un monaco in meditazione, era il maestro Nakakata e osservai Hiss "Piacere maestro Nakakata, abbiamo fatto molto per cercarvi e finalmente vi abbiamo trovato".

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"Ora lo scopriremo..." disse Elv a Gwen.
I 2 raggiunsero dopo un pò la casa di Mandy.
Si trattava di un piccolo cottage in fondo ad una stradina e circondato da un bel giardino.
"Vieni, la porta sembra aperta..." indicò Elv "... permesso? C'è qualcuno in casa?" Bussando lui alla porta.
SEmbrava non esserci nessuno e sul tavolo c'era un libro aperto.
Intanto, alla Foresta Verde, Hiss aveva portato Altea e Gameah dal maestro Nakakata.
"Benvenuti nella mia dimora." Il saggio con un inchino.
"Questi signori erano ansiosi di conoscerti, maestro." Hiss a Nakakata.

La casa consisteva in un cottage in fondo al paese, un po' isolato.
La porta era aperta e la casa sembrava vuota.
Non era molto d'aiuto, certamente.
C'era un libro aperto sul tavolo, così mi avvicinai a leggere.
"Speriamo almeno di riuscire a cavare un ragno dal buco con questo libro..."

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Gwen si avvicinò al libro aperto sul tavolo, scoprendo che si trattava di una raccolta di tradizioni locali e recava un'illustrazione molto antica di un rito del passato.
https://cdn.shopify.com/s/files/1/16...g?v=1526410863

Quel libro era una sorta di grimorio, una raccolta di riti e tradizioni del passato.
"Questo è interessante, anche se non credo possa esserci utile nella missione, ma è comunque affascinante..." commentai, iniziando a sfogliarlo.

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"Buongiorno." Disse una voce di donnna dal giardino, mentre Gwen sfogliava quel libro. "Non credo di conoscervi. Posso aiutarvi?"
http://es.web.img3.acsta.net/r_1280_...0/18659268.jpg

Sobbalzai sentendo una voce, ma poi mi calmai capendo che era la donna.
Allora mi avvicinai con Elv.
"Salve. No, lei non ci conosce, ma noi conosciamo lei. Siamo stati mandati qui da una donna. Non saprei dire chi sia, ma ci ha chiamati in quanto sostiene che una pietra contenuta al palazzo sia cause di sventure" risposi, guardando la donna.

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La donna guardò negli occhi Gwen e poi Elv.
Una lunga occhiata quasi indagatrice, intima, profonda.
"Io sono sorella Mandy..." disse "... con chi ho il piacere di parlare?" Per poi entrare in casa ed invitare i 2 a seguirla. "Gradite del tè?"