Camelot, la patria della cavalleria

Camelot, la patria della cavalleria (http://www.camelot-irc.org/forum/index.php)
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-   -   Il Castello del Doloroso Amore (http://www.camelot-irc.org/forum/showthread.php?t=1033)

polgara 24-03-2010 08.54.01

"Elisabeth!" urlai e, non riuscendo a trattenermi, lasciai che le lacrime riprendessero a rigare il mio volto.

cavaliere25 24-03-2010 10.40.13

Presi la lettera e tornai da Guisgard e gli dissi: ho incontrato una persona e mi a detto di consegnarti questa lettera solamente a te dissi. ho trovato lady elisabeth gli ho detto che la dama che mi avete detto di portare al sicuro è scappata dal nascondiglio speriamo che riesca a trovarla lei nel bosco.

elisabeth 24-03-2010 12.20.05

Grazie alle capaita' di Pico trovai Polgara, era in preda ad un pianto disperato....<< Mio Dio Polgara chi vi ha ridotta in questo stato, che e' successo, non dovete nemmeno per un momento pensare di allontanarvi da me....le sorelle tendono ad aiutarsi in qualsiasi momento. Sei giovane come maga, e dovresti ricordare il giuramento che si fa' quando si viene iniziate, ognuna di noi darebbe la vita per aiutare una sorella in difficolta'. Fui la tua madrina il giorno dell' iniziazione, non potrei non rendere mio il tuo tormento....>> ...Non potei far altro che abbracciarla....

polgara 24-03-2010 12.29.57

"Io..io..io.." non riuscivo a parlare. Da un lato ero disperata per il segreto svelato e dall'altro la comprensione e l'amore fraterno che sentivo provenire da Elisabeth mi commuovevano. "Oh Elisabeth, voi non potete capire quale atroce segreto mi sia stato svelato...in nome del giuramento di solidarietà e fratellanza che abbiamo fatto, io vi chiedo di giurarmi che mi impedirete di fare del male, ad ogni costo, anche se questo volesse significare usare la vostra magia contro di me. Vi prego promettetelo!" ed attesi fiduciosa e sconvolta una risposta.

elisabeth 24-03-2010 16.28.58

Avevo sentito provenire da lei una strana energia, ma questo poteva dipendere dal suo stato emotivo...<< Ascoltami, non c'e' bisogno che io prometta nulla perche' sai perfettamente che evitero' che tu ti faccia male e che tu possa fare del male, io potro' anche non comprendere cosa ti sia stato svelato, ma se non tenti di spiegarmi, dovro' combattere anche contro il tuo segreto e sinceramente, non credo ci siano pochi problemi. Conosco Madre terra da tempi indefiniti, qualsiasi cosa ti abbia nascosto, sara' stato per il tuo bene e per quello della altre sorelle....quindi fatti coraggio e vediamo di risolvere un problema alla volta>>

polgara 24-03-2010 17.05.33

"Va bene, vuoi la verità? E così sia..." Lo dissi non senza tremare di paura, ma sapevo che i suoi occhi l'avrebbe scoperta comunque. "Bene Elisabeth, conosci mia madre immagino, Lady Poledra una delle più antiche, belle e potenti maghe, che ha scelto di trascorrere la sua vita come lupa più che in forma umana. Poco fa ho scoperto chi è mio padre...ebbene provate a pensare a una delle più crudeli impersonificazioni della magia oscura....già proprio così...l'amore tra un uomo ed una donna può su tutto, ma lascia i suoi segni ed io sono quel segno. Un perfetto connubio tra il massimo bene e il massimo male." Non volevo vedere la sua espressione quindi continuai: "E come saprete meglio di me, io potrei essere annientata dalla sua volontà ed usata come un burattino. Lo sapete Elisabeth non temo per me, ma per chi mi sta attorno." Prima di volgere lo sguardo verso di lei aggiunsi: "Comunque ecco il centro della faccenda: laggiù ho visto la giovane madre in compagnia di una persona da un'orribile aura. Credo che ora sia più importante andare da lei, più che parlare di me!" Tacqui non sapendo che reazione aspettarmi.

elisabeth 24-03-2010 17.28.42

Provai per lei una grande tenerezza, quello non era un segreto...<< Parli di Amore Polgara ?.....Amore massima espressione Divina, tra un uomo e una donna. Guardami.......siamo tutte figlie....dell' Amore tra il bene e il male, tua madre come la mia hanno scelto per noi e noi sceglieremo per le nostre figlie . Il male non puo' impadronirsi ne' di me ne' di te.....e sai perche' ?.....Noi siamo iniziate nella luce e non nelle tenebre, conosciamo un unico Amore Sacro e inviolabile.....per noi quello che e' in alto e' in basso......e se una delle due perdesse la luce.....vedresti di cosa e' capace la forza della fratellanza, non dubitarlo mai.....e adesso andiamo a cercare Perry, non credo sia in buona compagnia....>>

Guisgard 24-03-2010 18.38.03

E mentre Elisabeth e Polgara si confidavano come se fossero vere sorelle, ad un tratto nel bosco cominciò ad alzarsi un leggero e freddo alito d'aria.
Le alte nuvole comprirono come un velo il Sole ed un etereo scurore scese sulla terra.
Ad un tratto il vento soffiò più forte e qualcosa fu avvertito dalle due donne.
"La terra non tradisce le sue figlie..." disse una voce proveniente dall'immensità della foresta "... Amore, Odio, Amizia... tutto ciò domina i cuori degl uomini... ma nulla può l'uomo che perde l'anima..."
In quel momento Elisabeth riconobbe che a parlare era la stessa ombra apparsale la notte prima.
Ma anche Polgara poteva vederla chiaramente, dati i suoi poteri e la sua natura.
"Sappiate che vi è un luogo..." continuò a dire l'ombra "... lontano da qui ed al di fuori del tempo, in cui giacciono le anime di eterni dannati... il luogo è conosciuto come Il Castello del Doloroso Amore... quel luogo è retto da un essere malvagio e potente... ogni anno attira a se valenti cavalieri e con l'inganno strappa loro le anime... ma nessun cavaliere potrà mai sconfiggere tale orrore senza l'aiuto della magia... l'oscuro signore cerca il bambino che avete nascosto per celebrare con un sacrificio l'orrore nel suo castello..."
Detto questo, l'ombra fissò le due donne e concluse:
"Fino a quando il male del Doloroso Amore non cesserà... al mondo non ci sarà mai pace... e solo giungendo a quel castello maledetto la vostra magia potrà sperare di aver effetto sulle forze del male... ma badate, mie signore... solo col l'invito dell'oscuro signore si può giungere al Castello del Doloroso Amore..."
In quel momento il Sole squarciò il velo di nubi e l'ombra svanì rapida nella silenziosa foresta...

Intanto, Cavaliere25 era ritornato da Guisgard con la misteriosa lettera.
La zingara era andata via e Guisgard prese quella lettera.
"Vi mando in cerca di dame e voi tornate con un biglietto per me." Disse sorridendo. "Ed immagino che non si tratti certo di un messaggio d'amore..."
Aprì allora la lettera e ne lesse il contenuto:

"Nulla sono fama, forza e onore per un cavaliere,
se non si coglie la rara rosa che cresce nel verziere.
Ma tal simile giardino, che ogni cavaliere vero sogna,
si raggiunge con un duello, rischiando gloria o vergogna.
Vi invito allora, sir Guisgard, al mio nobile e magico giaciglio,
dove coglierete tal rara rosa, superando impavido ogni periglio.
Incamminatevi allora verso le mie terre, seguondo il vostro cuore
e state certo che raggiungerete in breve il Castello del Doloroso Amore."

E dopo aver letto quella misteriosa lettera, Guisgard fissò turbato ed inquieto il tormentato cielo che sovrastava Camelot.

Perry Undomiel 24-03-2010 20.08.04

Perry si voltò verso la dama che cercava in tutti i modi di portarla con se e disse:
<<Questo non è il pianto di mio figlio...è solo un'illusione, andatevene! io non verrò con voi!>>.
Era l'alba e Perry ritrovò la forza di alzarsi e proseguire: il bosco era bagnato di brina e gli animali ancora dormivano.
Continuava a sentire il pianto di un neonato, ma in cuor suo sapeva che non era il suo bambino "Il mio piccolo è al sicuro" pensò fra se e se.
Sperava che qualcuno la trovasse e mettesse fine alla sua sofferenza fisica e potesse darle un po' di sollievo.
Inciampò in una radice e cadde atterra esausta, non riusciva più ad andare avanti.
Cominciò a piovere; si sdraiò sull'erba a pancia in su e lasciò che le gocce d'acqua bagnassero il suo volto, le scappò un sorriso.
Cominciò a ricordare i primi mesi a Camelot, aveva il viso di una bambina ed era vista come "la dolce Perry"; allora aveva molti amici e aveva trovato l'amore; ricordò il suo matrimonio, ricordò di essere svenuta alla vista del regalo di platino di Sir Morris e di essere rimasta estasiata dai semi che le aveva donato Lady Llamrei e che li aveva poi piantati in un giardino vicino casa sua, ma non ebbe mai avuto modo di vederli crescere.
Ricordava la nascita del suo pargolo, dolorosa e faticosa, ma fantastica...ricordò la faccia di Dunmer quando vide il suo bambino e la paura che ebbe dopo di crescerlo: amava troppo l'avventura.
Ricordava il suo amico Eldred, il vichingo più buono che aveva mai conosciuto e ricordava i suoi ultimi giorni passati a Camelot e le speranze di poter tornare un giorno.
Ed eccola qui, sdraiata alla pioggia nel bosco del un regno che amava tanto, aspettando di vivere o aspettando di morire, aspettando il giorno in cui avrebbe riabbracciato suo figlio, un giorno che forse non sarebbe mai arrivato.

polgara 24-03-2010 20.26.59

Neanche durante l'iniziazione avevo mai amato il dialogo con le Ombre, mi lasciava sempre molto a disagio, quindi provai a sdrammattizare: "Speriamo almeno sia un bel castello confortevole con una veduta aperta...Elisabeth grazie per le parole di prima, non sai nemmeno quanto sono state preziose per me" e dissi ciò mettendoci tutto l'amore che avevo, poi aggiunsi: "Ora sono pronta, salviamo la tua amica e troviamo un modo per farci invitare in questo castello del Doloroso Amore..diamine però che nome orribile!"

cavaliere25 24-03-2010 20.34.17

Guardai negli occhi Guisgard e gli chiesi:amico mio va tutto bene? vi vedo turbato qualcosa che non va? ora cosa facciamo? aspettai una sua riposta continuandolo a guardare.

elisabeth 24-03-2010 21.07.40

Ci risiamo, questo maledetto freddo, mi avrebbe fatto venire un accidente prima o poi.....e questo andare e venire di anime...mi sentivo nel girone dell'inferno..<< il castello del doloroso amore, che avra' una splendida veduta sul lago della disperazione...e che diamine...era tutto un pianto...non preoccuparti Polgara, sono felice che tu sia tornata ad essere positiva...di negativita' ne abbiamo da vendere......Per l'invito dovremmo ritornare a Camelot, e .....ma certo come avevo fatto a non pensarci, lo scudiero di Sir Guisgard era con me quando un uomo molto strano gli ha dato una lettera da consegnare personalmente al suo padrone......potrebbe essere l'invito....credo che Sir Guisgard..ci dara' un passaggio sino al Castello....>>....Pico, mi salto' in braccio e tornammo a camelot

polgara 24-03-2010 23.32.19

Seguii Elisabeth sul cammino del ritorno a Camelot. Prima però volsi lo sguardo nuovamente verso dove avevo visto la giovane madre, ma non la vidi più...riuscivo ancora a percepirla, ma era molto debole, la sua energia vitale era un filo. "Mannaggia a te Guisgard! Non riesci a tenerti una donna neanche quando la fai mettere sotto chiave!" e sospirai...

Perry Undomiel 25-03-2010 00.58.58

Perry trovò chissà dove la forza per alzarsi e andare a prendere il suo bebè sotto quell'albero.
La gioia pervase il cuore della donna quando vide il suo bambino sano come un pesce e quest'ultimo si aprì in un sorriso appena vide il volto della madre.
Lo prese e cominciò a camminare più in fretta che poteva.
Trovò un cavallo forse qualcuno l'aveva aiutata, forse era quella dama ad averglielo lasciato, comunque sia prese le briglie e cominciò a galoppare verso Camelot.
Entrò nella cittadina e corse a casa sua, nel suo letto con il suo bambino, al sicuro.

Guisgard 25-03-2010 03.32.29

Guisgard aveva ancora impresse nella mente le parole di quel biglietto, quando il suo scudiero cominciò a parlargli.
"Questo biglietto... sembra un invito... ma per cosa?" Disse con aria pensierosa.
Cominciarono allora ad incamminarsi per le vie di Camelot.
Giunsero alla casa di pacere, dove Guisgard aveva fatto portare la giovane Perry.
Il cavaliere allora tirò una pietra ad una delle finestre.
Dopo qualche istante si affacciarono alcune ragazze.
"Ma chi è che tira pietre alle finestre!" Gridò una di quelle.
"Non mi riconoscete?" Chiese lui divertito "Forse perchè siete abituate a vedermi di notte, senza la mia corazza indosso!" E rise di gusto.
"Guisgard, sei tu!" Gridarono divertite quelle ragazze.
"Avete avuto notizie della giovane ragazza che vi affidò il mio scudiero?"
"Nulla, cavaliere!" Rispose una di loro. "Ma qui, se vorrai, troverai tante altre ragazze!" E risero tutte a quelle parole.
"Mio giovane scudiero, per oggi sei in libera uscita!" Disse Guisgard rivolgendosi a Cavaliere25. "Hai tutta la mattinata libera. Io devo... ehm... raccogliere informazioni importanti. Se qualcuno chiede di me, sai dove trovarmi!" Accertati però che non siano sposati, gelosi ed armati!" Scoppiò in una forte risata e si arrampicò sul balcone dove erano affacciate quelle ragazze.

llamrei 25-03-2010 10.10.26

Giunsi nei pressi di una pieve. Sembrava essere abbandonata. Erano trascorsi ormai un paio di giorni da quando lasciai Camelot. Volevo fare un bel bagno profumato alla lavanda. Volevo accoccolarmi tra dei soffici e puliti abiti femminili. Mentre fantasticavo fui affiancata da uno strano personaggio:

Citazione:

Originalmente inviato da Guisgard (Messaggio 13893)
"Cavaliere..." disse la figura "... questo messaggio è per voi. In esso vi è ciò che cercate e vi da la possibilità di trovarlo

Questo quanto mi fu detto. Mi soffermai sulle sue ultime parole e risposi prima che se ne svanisse come era arrivato:


"Signore, ciò che cerco non appartiene più a questo mondo e null'altro potrà sostituire colui al quale il mio cuore è stato donato".

Presi il biglietto e iniziai a leggere....

polgara 25-03-2010 10.14.46

Rientrando a Camelot scorsi in lontananza quel giovane che mi sembrava fosse proprio lo scudiero di Guisgard. Bene la fortuna ci sorrideva! "Sir! Sono Lady Polgara vi ricordate di me? Abbiamo assolutamente bisogno di trovare Sir Guisgard, vi prego sapete dirmi dov'è?"

cavaliere25 25-03-2010 10.17.16

Dissi a Guisgard:grazie mio caro amico, andrò a fare un sopraluogo del posto, mi incamminai guardandomi in giro ad un certo punto incontrai una dama la riconobbi e gli dissi: voi siete lady Polgara, voi cercate il mio padrone? spiacente mylady per il momento è occupato in certe faccende. Se volete dirmi a me io riferirò il messaggio.

elisabeth 25-03-2010 11.04.44

Quando uno scudiero non dice dove' il suo padrone.....e visto che eravamo anche donne..l'unico posto, era il ritrovo delle "Donnine Allegre"......
La casa non era lontana e quel biglietto per averlo dovevamo rubarlo, alle donne non era concesso avere quell'invito....<< Polgara mia cara...adesso col tuo permesso andro' a rendere ancora piu' allegro il soggiorno di Sir Guisgard....>>....mi incamminai verso il luogo di "perdizione" e vidi che una finestra ai piani bassi era aperta. Scostai le imposte e scavalcai il davanzale,.....ero in una stanza strana...forse adibita a studio, mi avvicinai alla porta che dava al resto della casa...ed oltre ad arrivarmi alle orecchie delle risate mielose, arrivo' la voce del Cavaliere conteso, nello studio attaccata alla parete c'era una maschera, tolsi il mantello e misi la maschera sul volto.....usci' fuori dalla stanza...erano tante e tutte starnazzanti, non fecero caso a me cosi' potei avvicinarmi a lui, la lettera era visibile potevo vedere le estremita' del foglio....allungai la mano ed ero arrivata, l'avevo presa.....e si.....ora era in mio possesso......cosi' feci per tornare da dove ero venuta.......

polgara 25-03-2010 11.42.55

Rimasi per un secondo attonita, poi forse un'eccessiva rabbia mista a disappunto mi assalì. A passo lesto mi avviai verso la casa delle "donnine allegre", dopo aver percepito che Elisabeth aveva portato a termine il suo compito, percorsi il perimetro della casa ed entrai dalle cucine. Appena varcata la porta, che per mia fortuna era socchiusa, mi trovai in un cortile interno e proprio accanto alla fonte c'era un secchio. Non mancai di riempirlo d'acque gelida e salii le scale seguendo i vari gridolini e le risatine. Giunsi quindi davanti alla porta dell'alcova, riconobbi pervenire dall'interno quella fastidiosa risata che mi portavo dietro dall'infanzia, provai ad aprirla ma era chiusa a chiave. Lo so, Elisabeth non sarebbe stata contenta, ma quel che è troppo è troppo. Un tonfo e la porta si aprì, senza pensarci troppo lanciai l'acqua gelida addosso al groviglio di figure: "Calmate i vostri bollenti spiriti! Come potete essere così...così...non siete cambiato affatto...sempre la solita testa calda irresponsbile! Prima vi fate sfuggire la vostra amica e ora invece di darvi da fare a cercarla state qui a perder tempo! Vergogna!" Ero rossa in viso dalla rabbia. Solo allora mi resi conto dell'ambiente attorno a me e purpurea ora anche per l'imbarazzo mi voltai di scatto per uscire.

elisabeth 25-03-2010 16.25.31

Stavo per andar via indisturbata, quando dal piano superiore sembrava essersi scatenata una tempesta, la voce di Polgara.....che diavolo ci faceva li'.....tornai sui miei passi e salii le scale, entrai nella stanza da dove provenivano urla e gridolini....che spettacolo ragazzi....al centro del letto c'era un Guisgard bagnato dalla testa ai piedi e con lui alcune delle sue, benefattrici...<< Polgara sei una peste, ma devo ammattere che hai tutto il mio appoggio anzi, adesso faro' qualcosa che non facevo piu' da bambina >>...chiusi gli occhi e dissi << ballate balletti sui letti, o miei amici prediletti >>.......a quel punto oltre al bagno....delle simpatiche pulci avrebbero reso il tutto molto piu' divertente...<< Polgara cara, adesso il piacere del nostro Cavaliere sara' completo, ma ora abbiamo cose piu' importanti da fare >> detto questo, soddisfatta usci' chiudendo la porta alle miei spalle.......

Guisgard 25-03-2010 19.17.32

Shawn Ap Cerys era nella pieve e assaporava già un bel bagno in quel limpido stagno reso profumato dai tanti petali disseminati sulle sue acque.
Era sola ed avrebbe potuto dare ristoro al suo corpo, mostrandosi senza timore di essere scoperta.
Ma proprio in quel momento, il misterioso personaggio le consegnò quel biglietto.
Il testo recitava:

"Mai mancarono un bersaglio i dardi di Amore,
colpendo e ferendo senza scampo ogni cuore.
Di quel magico filtro nessuno conosce guarigione,
restando per sempre in una dorata e mistica prigione.
E voi, Shawn cavaliere, siete già avvilito e troppo stanco?
Venite al mio castello, seguendo versi e rime di un saltimbaco.
Egli vi parlerà di quell' incantato maniero e del suo nobile costruttore,
se davvero accetterete di cercare il magico Castello del Doloroso Amore."



Nel frattempo, qualcosa era accaduto nella casa di piacere.
Le donne che affiancavano Guisgard sul letto, saltarano tutte in piedi appena quel secchio d'acqua le raggiunse.
Cominciarono allora ad inveire ed a gridare verso Polgara, mentre dai piani superiori corsero altre ragazze e qualche loro cliente intimorito per quel baccano.
"E questa chi è?" Gridò una delle ragazze bagnate. "Chi l'ha fatta entrare?"
"E'una pazza scatenata!" Urlò un'altra.
"Una strega, vorrai dire!" Le rispose un'altra.
E ad un tratto tutte furono sul punto di saltarle addosso per la rabbia.
"Si, una strega!" Intervenne Guisgard saltando giù dal letto. "Di nome e di fatto!"
La raggiunse e la prese per un braccio.
"Si, io sono rimasto una testa calda..." disse guardandola negli occhi "... e voi sempre la solita ragazzina insolente! Avrei dovuto darvi una lezione tempo fa! Ma forse non è ancora troppo tardi!"
Allora la prese sulle spalle e le schiaffeggiò il fondoschiena.
Sul letto intanto, le ragazze cominciarono ad avvertire la presenza delle prime pulci. Opera della magia di Elisabeth.
Guisgard invece prese la via del corridoio e giunse nel grande salone centrale, dove si trovavano gli altri clienti impegnati a scegliere la loro compagnia.
Vedendo Polgara in braccio a quel cavaliere un tipo si avvicinò e chiese:
"Vi è capitato un bel bocconcino, messere. Quando avrete finito potreste lasciarla a me per la notte?"
"Fila via o ti prendo calci, bifolco!" Ringhiò Guisgard.
Uscirono allora in strada e Guisgard lasciò Polgara in un fienile lì accanto.
"Ecco!" Disse il cavaliere. "Questo è il posto adatto per le puledre che non si riescono a domare!"
Ed andò via.
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Perry Undomiel 25-03-2010 19.28.29

<<Forse dovrei cercare i cavalieri e dir loro che sono a casa...>> disse Perry.
Andò in strada e cercò una donna che una voltala aiutò a piantare i semi di Llamrei, le affidò il suo bambino.
Non c'era nessuno, ma ad un tratto vide Guisgard allontanarsi da una stalla.
<<Guisgard!>> urlò Perry andandogli incontro.

llamrei 25-03-2010 20.08.44

Citazione:

Originalmente inviato da Guisgard (Messaggio 13938)
"Mai mancarono un bersaglio i dardi di Amore,
colpendo e ferendo senza scampo ogni cuore.
Di quel magico filtro nessuno conosce guarigione,
restando per sempre in una dorata e mistica prigione.
E voi, Shawn cavaliere, siete già avvilito e troppo stanco?
Venite al mio castello, seguendo versi e rime di un saltimbaco.
Egli vi parlerà di quell' incantato maniero e del suo nobile costruttore,
se davvero accetterete di cercare il magico Castello del Doloroso Amore."

Ma che cos'è? Che cosa significava? Castello del Doloroso Amore? E che luogo è mai questo? Ho già patito quanto basta per Amore. NOn è giunto, ora, il momento per far riposare il mio cuore? Dissi tra me e me rileggendo più volte quei versi cercando una motivazione oppure un indizio.
Non sapevo nemmeno, anche se avessi voluto, come poter fare per raggiungere detto luovo e il suo nobile costruttore.

Nel mentre il mio cavallo si avvicinò a me e con il muso piano mi picchiettava il braccio. Che strano...sembra voglia dirmi qualcosa....appena salii in groppa non feci nemmeno in tempo a prendere le briglie che il mio fedele amico già si stava avviando verso una meta a me sconosciuta. Mi lasciai condurre da lui.

elisabeth 25-03-2010 20.27.17

Avevo assistito a bocca aperta la scena, roba da medioevo.....uomini.....ma Polgara non era in pericolo tutt' altro. Decisi cosi' di tornare a casa, avevo l'invito, dovevo solo vestirmi da cavaliere.....Entrata a casa....aprii la cassapanca nella mia camera, ed uscii la mia spada, era tano tempo che non l'usavo, ma la tenevo sempre in perfetto ordine......poi un freddo eterno, era il Cavaliere triste, era accanto al mio letto e li' come materializzato dal nulla trovai gli stessi abiti che indossava lui, e il bellissimo albero della vita dipinto sul petto.......Vidi sul suo viso il primo sorriso o almeno cosi' mi parve...e svani'......Tolsi i miei abiti ed indossai cio' che mi era stato donato, erano perfetti...presi la spada e il mantello.....Uscii cosi' da casa e andai nelle stalle dovevo prendere il mio cavallo.......

cavaliere25 25-03-2010 20.31.43

Vidi Guisgard andare via e gli andai dietro lo chiamai, e gli dissi: che succede amico mio, vi vedo un po nervoso ce qualcosa che non va? continuai a seguirlo non sapendo dove stava andando.

polgara 25-03-2010 22.50.56

"Siete un bestione senza un minimo di sale in zucca!! Questa ve la farò pagare cara! Potete scommeterci Guisgard!"..gli urlai dietro mentre se ne stava andando. Beh si insomma se l'era meritato, però che male mi faceva il fondoschiena, questa volta lo zotico non si era minimamente risparmiato. Non capivo poi perchè arrabbiarsi tanto, sotto sotto gli facevo un favore: gli facevo notare i suoi limiti. Vabbè soffocando i lamenti cercai di tirarmi su, non senza sputacchiare fieno ovunque e non senza scivolare un paio di volte, rifinendo con il sedere a terra. Bene, ottimo, ero dolorante, senza Elisabeth e non avevo l'invito per il castello. Davvero una maga efficace ed efficiente, e tutto per andare dietro a quel testone. Sbuffai...bene cosa potevo fare? Dovevo riflettere....mi voltai attorno cercando l'sipirazione...nel frattempo ne avevo abbastanza degli umani, specie se uomini, quindi presi a girovagare nella mia forma da lupa...Ahia che male però....

elisabeth 25-03-2010 23.10.54

Pensavo a Polgara, si era trasformata.........sorella so che puoi sentirmi....ci incontreremo all' albero sacro, li' ci congiungeremo e poi penseremo Al Castello del Doloroso amore.......sarai sicuramente piu' veloce di me....

Guisgard 25-03-2010 23.22.35

Guisgard intanto, con ancora l'aria adirata, era uscito dalla stalla.
Ad un tratto gli si avvicinò il suo scudiero, Cavaliere25.
"Amico mio..." cominciò a dire al giovane "... lezione numero 1... ascoltatemi attentamente... chi dice donna, dice danno! Non dimenticatelo!"
Ma proprio in quel momento una graziosa voce lo chiamò.
Guisgard si voltò e riconobbe la giovane Perry.

polgara 25-03-2010 23.25.46

"Va bene Elisabeth vi aspetterò lì!" e ripresi la via della foresta..cercando di correre più veloce che il mio sedere dolorante poteva permettere...

elisabeth 25-03-2010 23.28.15

Salii sul mio cavallo, misi l'invito in un posto sicuro alzai il cappuccio del mantello in modo che mi coprisse per bene ed uscii dalle mura di Camelot.....intanto dovevo raggiungere ...la casa di Madre e li' avrei potuto riprendermi dalla stanchezza e di quell'energia che solo li' potevo trovare......lancia il cavallo al galoppo......

Perry Undomiel 25-03-2010 23.30.00

<<Guisgard...>> ripetè Perry abbassando il volto imbarazzata.
<<Scusatemi se sono fuggita, non era mia intenzione mettere in pericolo altre persone...>> Perry rialzò il viso e prese fra le mani quello del cavaliere e gli diede un lieve bacio sulle labbra, poi, arrossendo, aggiunse:
<<Questo è per ringraziarvi, spero vi basti...>>.

elisabeth 26-03-2010 00.04.52

Correvo a tal punto che col cappucio sulla testa a mala pena riuscivo a vedere la strada.....non so' cosa avvenne, so solo che caddi violentemente da cavallo....rimasi a terra mentre i cavallo andava via per la sua strada......Mi alzai con fatica....mentre pico mi leccava la mano.....amico mio tu hai sette vite io ne' ho una sola....risi di gusto nonostante il dolore e mi resi conto guardandomi intorno.....che non ero distante dall'albero....certo a piedi ci avrei messo piu' tempo......ma a poca distanza sorgeva un convento...eppure non mi ricordavo di averlo visto........sarei andata a chiedere dell' acqua......infondo avevo abiti maschili, non dovevo dare troppe spiegazioni.......invidiavo Polgare lei poteva trasformarsi in lupo.......

Guisgard 26-03-2010 02.46.59

Shawn Ap Cerys era assalita da domande ed incertezze.
Quel misterioso biglietto l'aveva turbata.
Aveva deciso allora di seguire il suo cavallo.
Sarebbe stato quell'animale a decidere la strada per una destinazione che quel cavaliere neanche conosceva.
Ad un tratto giunse alle pendici di un verdeggiante colle, sulla cui cima sorgeva una torre di pietra rossa.
La torre era tutta rivestita da edera ed altro fogliame, che sembravano voler fornire un mezzo per scalarla.
Ad un tratto il cavaliere udì un rumore proveniente dal piccolo verziere che circondava quella misteriosa torre.
E qui si accorse che un vecchio stava curando un roseto di straordinaria bellezza.

Nel frattempo, Elisabeth era giunta ad un austero convento.
Il sacro edificio dominava un irregolare promontorio.
Il vento soffiava forte e sembrava quasi fischiare tra le mura e le torri di quel monastero.
E presso il grande portone, Elisabeth vide una mite figura che passeggiava, godendosi l'aria genuina del posto.
Era un frate, che recitava le sue orazioni orazioni.

Perry, intanto aveva raggiunto Guisgard presso il fienile.
"Siete tornata, finalmente!" Cominciò a dire il cavaliere con l'espressione ancora adirata. "Sapete che la vostra fuga ha messo tutti in agitazione? E se vi fosse accaduto qualcosa? La foresta non è un luogo dove una ragazza indifesa può passeggiare allegramente, magari intenta a cogliere fiori! E non ve la caverete con un semplice bacetto!" Aggiunse poi con tono severo. "Ora voglio che giuriate di non commettere più azioni così avventate e pericolose!"
Fissò poi il suo scudiero e si ricordò del misterioso biglietto d'invito.
"Accidenti!" Esclamò cercandolo nelle sue tasche. "Eppure pensavo di averlo messo qui..."
Cercò ancora inutilmente, fino a quando disse al suo scudiero:
"Probabilmente ho perduto il biglietto quando ero con le ragazze... si, ehm...insomma, intendo dire nella casa. Io ora tornerò di nuovo lì a cercarlo, tu invece accompagnerai a casa la nostra irrequieta damigella, sperando che abbia imparato la lezione."
Detto questo, si inamminò verso la casa di piacere per cercare quel misterioso biglietto.

polgara 26-03-2010 07.33.08

Seppur non senza una certa rigidità nella corsa, ero giunta all'Albero Sacro. Che gioia mi dava quel posto! Lì attorno l'atmosfera era davvero serena. Avviciandomi però vidi che non vi era più l'alone di protezione e non percepivo la presenza di nessuna sorella nelle vicinanze. Come era possibile? Annusai l'aria, ma nessun odore di bimbo colpì le mie narci, ma che diamine..."Oh buon dio, ma com'è possibile?!!?" il piccolino non c'era più. Chi poteva averlo preso? Se non altro non di sicuro le forze del male, che in questo luogo non avevano accesso...però allora chi? La madre? Ululai di sconforto...
Bene ed addesso che dovevo fare? Tornare a Camelot a cercarli o rimanere lì ad aspettare Elisabeth?...mentre riflettevo un rumore sinistro mi mise in guardia ed iniziai a ringhiare...

Guisgard 26-03-2010 14.37.08

Mentre Polgara, sottoforma di lupo, era stata all'armata da quel sinistro rumore, qualcosa cominciò a muoversi tra il fogliame della foresta.
Uno strano verso allora si diffuse lento nell'aria, simile ad un malinconico lamento.
Il lupo in quel momento si accorse che qualcuno era fermo accanto all'Albero Sacro.
Era una figura austera e misteriosa, coperta da un lungo mantello grigio, che non lasciava scoperto nemmeno il capo.
"Se avessi seguito il tuo cuore... se l'avessi fatto, amore mio..."
Solo queste arcane parole riuscì a comprendere il lupo, dal lamento di quell'ombra.

Intanto Guisgard era ritornato alla casa di piacere, per ritrovare il biglietto smarrito.
Qui appena giunto trovò tutte le ragazze intente a ripulire la casa.
"Quella pazza!" Disse una di loro appena il cavaliere entrò in casa. "Ma si può sapere chi era?"
"Una ragazzina viziata a cui avrebbero dovuto far fare una bella cura a base di sculacciate!" Rispose Guisgard.
"In casa è tutto sottosopra." Aggiunse la donna. "Oltre il secchio d'acqua sono poi sbucate, chissa da dove, anche le pulci! E tutti i clienti sono andati via! Dovresti stare più attento a chi frequenti!"
"Mi spiace per tutto il chiasso di ieri." Rispose Guisgard.
Poi chiese:
"Ieri, nella confusione, devo aver smarrito un biglietto molto importante. L'avete per caso trovato mentre mettavate a posto il tutto?"
"Era un biglietto d'amore?" Chiese maliziosa la donna.
"No, purtroppo no." Rispose sorridendo Guisgard. "Era una sorta di enigmatico invito."
"Mi spiace, non c'era nessun biglietto."
"Forse è finito in uno dei vestiti delle ragazze." Chiese Guisgard.
"Ah si?" Rispose sorridendo la donna. "E da quando tu amoreggi con donne vestite?"
"Dannazione!" Disse il cavaliere, portandosi le mani ai fianchi. "Ma dove diavolo può essere finito quel biglietto?"
Uscì allora dalla casa e gli si fece incontro un buffo e rustico individuo.
"Messere..." cominciò a dire "... ieri ho visto come avete trattato vostra moglie! In quel fienile avrà avuto modo di placare i suoi bollenti spiriti! Farò anche io lo stesso oggi con la mia! Non dobbiamo farci mettere i piedi in testa da loro!"
"Vi sbagliate, mio buon amico." Rispose Guisgard senza fermarsi. "Non era mia moglie. Anzi, che Dio salvi il poveretto che la prenderà in sposa!"
E tornò verso il centro del reame.

polgara 26-03-2010 16.39.43

Fissai per un po' quella figura, non mi faceva paura, ma solo tanta tristezza. Percepivo il suo dolore, così profondo e attanagliante. Doveva aver sofferto molto...si per la sua amata...Ma cosa volevano intendere quelle parole?
Seguii l'istinto ed attratta magneticamente da lui mi avvicinai per accarezzarlo con il muso, volevo provare a dargli un po' di conforto e di calore, non riuscivo a pensare ad altro...
"AHhhh" provai un fortissimo bruciore alla zampa sinistra, il dolore mi fece ritrasformare e vidi che il braccio stava sanguinando. Sembrava una ferita da freccia ma da dove? La figura misteriosa non si era mossa...forse dei bracconieri? Nel Bosco Sacro???
Ad ogni modo mi augurai di cuore che l'uomo dal mantello grigio non fosse un comune umano, perchè il patto era chiaro: "presterai indissolubile legame di obbedienza all'umano che vedrà la tua mutevole essenza. Il legame si romperà solo quando il Cuore Sincero lo chiederà"
.....Ecco lo sapevo io, volevo provar a dar amore e rischiavo di finire a fare il cane da compagnia..Diamine no! Grande Madre fa che sia solo un'ombra dell'Oltreregno!
Mi voltai per scrutare le mosse della figura e sperai...

Perry Undomiel 26-03-2010 19.57.24

Peccato che il bacio di Perry non sfiorò Sir Guisgard, certo era abituato ad andare con un'altra tipologia di donne, la normale dama non era di suo gradimento.
Perry tornò dalla signora, prese il suo bambino e andò a casa.

elisabeth 26-03-2010 20.07.47

Il vento si era alzato improvvisamente e piu' mi avvinavo al monastero, piu' il vento sembrava prendere forza.....Pico mi camminava al fiaco, miagolava nervoso, ero sempre molto attenta alle sue reazionie, e il suo nervosismo incominciava a mettermi in allarme. Quello era un luogo sacro, e non poteva succedere nulla.......arrivata al portone del convento notai un Frate immerso nelle sue preghiere, era l'unica cosa viva, il resto sembrava immerso nel silenzio....Non mi sentii di disturbarlo, allora andai verso il portone.....era socchiuso,lo scostai ed entrai......Pico adesso soffiava con il pelo irto sulla schiena. Il chiostro, era vuoto c'era una belissima fonte al centro e dell'acqua zampillava ,doveva essere fresca....un tonfo alle mie spalle fermo' i miei pensieri, il portone si chiuse senza che qualcuno lo avesse mosso ... voci...non parlavano sembravano recitassero una nenia...sempre uguale " Zolfo, Mercurio e Sale Terra corpo, acqua passioni , aria pensiero, fuoco volontà . Nero, bianco e rosso ".......Quello che stavo sentendo era il processo alchemico.......seguii le voci e mi ritrovai in una sala in stile gotico......ma le voci non avevano una fonte, l'unica figura era il Frate che pregava fuori dalle mura del covento.......istintivamente la mano si poso' sull' elsa della spada......Speravo che Polgara si trovasse gia' all'albero sacro.....almeno lei era al sicuro....

cavaliere25 26-03-2010 20.48.04

Dissi a Guisgard: le donne sono provocatrici mio caro amico ti attirano come le api con il miele , vedo che di donne ve ne intendete, quale è il vostro segreto nascosto? me lo potete anche dire io non dirò nulla sarò una tomba vivente.


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