Camelot, la patria della cavalleria

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Drusus 24-09-2011 20.49.22

Un ragazzo del '99
 
UN RAGAZZO DEL ‘99

Novantanove, m’ han chiamato,
T’ abbraccio oh mamma mia!
Per le sacre zolle parto armato
A mandar il malo stranier via !
E se lì poi, io sarò ammazzato,
Dite vi prego, a chiunque sia,
Che noi morimmo arditi e stretti
Pur essendo dei piccoli ometti!

Drusus 07-10-2011 19.40.14

La vita
 
LA VITA

In suso a la candela è ‘l foco
Ch’ il suo dover è dar calore,
Che se move com’ un giuoco
Ma anco puot’ essere orrore.

Penso certo che di qui a poco
Finirà quel suo igneo ardore:
Tristo ora assai lo veo fioco
E morente quello bel tremore.

Com’ ei è la vita: arde tanto
Quand’ è sì giovine et fiera,
Niuna mestizia, tutta vanto;

Ma anch’ essa giunge a sera
Ch’ allora ci dona un pianto:
Come la candela divien cera.

Morris 08-10-2011 13.36.14

Da morti, non potremmo e non potremo discutere di morte!
Ecco perchè lo facciamo in vita... per distoglierci da essa stessa.. quando non ci appaga!

Sir Morris:laughing_lol1:

Drusus 08-10-2011 13.45.05

La morte fa parte della vita, non nomarla in vita corrisponde a non vivere a pieno la vita stessa

Drusus 13-10-2011 09.17.07

Alla morte non ne cale
 
ALLA MORTE NON NE CALE

La vita è una magione in affitto
Ove pria o dopo vi sarà lo sfratto;
Inutile per esto sere poi afflitto,
Di te alla morte non frega affatto:

Ad essa non ne cale de lo diritto
Del viver del fior e del cerbiatto:
Giugne l’ ora e ‘l corpo or dritto
E sdraiato recita il suo final atto.

Non plorar homo la tua dipartita
Che men vedrai avrai da soffrire;
Com’ il riposar a giornata finita,

Pur se chiù lungo sarà il dormire.
Godi or ch’ in braccio sei alla vita
Che dimane sarà ratto il partire!

Aura 13-10-2011 14.46.10

Era da un po' di tempo che non leggevo più le vostre poesie mio caro amico. Devo davvero complimentarvi! E' sempre un piacere leggere le vostre parole!
Non ci si puù certo annoiare!

Drusus 13-10-2011 17.20.30

Citazione:

Originalmente inviato da Aura (Messaggio 38543)
Era da un po' di tempo che non leggevo più le vostre poesie mio caro amico. Devo davvero complimentarvi! E' sempre un piacere leggere le vostre parole!
Non ci si puù certo annoiare!

Vi ringrazio dolce Aura :) m'è a grato il fatto che siate venuta a farmi visita nella mea pagina :)

Chantal 14-10-2011 16.43.45

Drusus,è bello rileggervi!
Sempre più raffinate sono le poesie vostre,al pari della delicatezza dei temi trattati.
Che vi facciate cantore di Amore o foriero di una verità che addolcisce le pene e placa gli affanni degli umani che nutrono timore per le tenebre della notte,sempre si leva la vostra voce come un canto che culla gli animi e svelle le radici dell'inquitudine.
Che il Buon Dio vi preservi in salute e infonda in voi l'audacia dei guerrieri della Luce e dell'Amore.

Drusus 14-10-2011 17.40.50

Citazione:

Originalmente inviato da Chantal (Messaggio 38616)
Drusus,è bello rileggervi!
Sempre più raffinate sono le poesie vostre,al pari della delicatezza dei temi trattati.
Che vi facciate cantore di Amore o foriero di una verità che addolcisce le pene e placa gli affanni degli umani che nutrono timore per le tenebre della notte,sempre si leva la vostra voce come un canto che culla gli animi e svelle le radici dell'inquitudine.
Che il Buon Dio vi preservi in salute e infonda in voi l'audacia dei guerrieri della Luce e dell'Amore.

Chantal dolce Chantal Vi rendo grazie per le Vostre incantevoli parole che si ergono qual sole nel mio cuor :) se il mio canto svelle una inquitudine, il Vostro canto si posa su ogne core inquieto e a desso dona quiete et ogne cosa benegna dolce Chantal.
Vi rendo infinitamente grazie per ogne Vostra dolce parola che per me suona qual canto :)

Chantal 16-10-2011 19.06.11

Drusus,mio poeta,sono io che vi rendo infinite grazie.
La vostra poesia ha il linguaggio della serenità e della purezza.Talvolta,gli uomini tendono a divenire poco avvezzi alla lingua che esprime l'autenticità dei sentimenti,poichè i forti suoni delle insoddisfazioni del proprio essere assordano il cuore impedendo di apprezzare le cose semplici e genuine.
Cantate ancora i cori che vi attraversano donandoci l'attenzione alle bellezze per le quali le umane creature sono state generate.

Drusus 17-10-2011 20.09.00

Mors infanti felix
 
MORS INFANTI FELIX

Gaio ‘l fanciullo che morte coglie
Quand’ il viso sorride giocondo:
Quand’ ei non conosce le doglie
Che danno la vita ed il mondo.
Gaio ch’ avrà qual prima moglie
Colei che del vivere è ‘l fondo:
E silente sarà placido e sdraiato,
Qual fine d’ un dì, addormentato.

Morris 17-10-2011 20.28.33

Graziosissime!

Sir Morris:smile:

Drusus 28-10-2011 09.05.36

Rivisione della metrica
 
Salve a tutti. Quando ho cominciato a comporre poesie non ebbi ad interessarmi molto della loro divisione in sillabe. Componevo le stesse in ottonari, nonari, decasillabi, tutti in una sola poesia. Ora, da un po' di tempo sto cercando di aggiustar il tutto in un conteggio di sillabe, e sperando esto mi riesca per il meglio, posto delle poesie da me giù postate, ma riviste in una, spero, giusta metrica, cangiando anco qualche parola.

L’ AUGELLO INNAMORATO

Fermo il passero su di un ramicello
Rivolge il mesto guardo all’orizzonte,
Dove poi muore il dorato ruscello:
Là, dove degli Ernici sorge il monte.

S’ ode del bosco la quiete, ed ello
Sospira vederla inceder sul ponte:
Desia, ma l’ incanto non è quello
Del sole baciante all’ alba la fonte.

Quel bacio al maitino più non indora
Quel ansimante cuore di gioventù,
Quando ardente cantava sì ognora

Di dolci baci che volgono or lassù:
Là, dove lei ama, canta ma ignora
Un passero che gioire non sa più.


AL MIO BISNONNO

D’ Italia fosti un Alpino,
Di Puglia fosti pastore,
Un soldato ma bambino,
Sì della guerra un attore:
Il cuore tuo a Carpino
Tornò ai campi vincitore,
E tornasti al lieto sonno;
Io fiero ti chiamo nonno!





MORS INFANTI FELIX

Gaio ‘l fanciullo che morte coglie
Quando il viso sorride sì giocondo:
Quando poi non conosce le doglie
Che regalano la vita ed il mondo.
Gaio che avrà come prima moglie
Colei che del vivere è ‘l fondo:
E silente sarà quieto e sdraiato,
Qual fine d’ un dì, addormentato.





IL VENTO SUL COLLE

Sulla fredda altura il vento
Carezza il viso solingo,
Il cielo posa un accento
Sul meo cuore ramingo.
Sento le voci montane:
Soavi, molto lontane.




GIUGNI OR, MORTE!

Or arrivi nello meo tetto
Che teco vorria danzare:
De sorrisi non sarò gretto
Che solo te vorria amare.
Come te amore son retto
E qui sarò ad aspettare
Il tuo alito, che giungerà
Assieme a tanta felicità.

Altea 28-10-2011 17.58.24

messere molto belli questi componimenti, mi ha toccato molto quello dedicato a suo nonno, è un pò lo vorrei dedicare a mio nonno pure, che combattè da partigiano.

Drusus 28-10-2011 19.45.15

Citazione:

Originalmente inviato da Altea (Messaggio 39924)
messere molto belli questi componimenti, mi ha toccato molto quello dedicato a suo nonno, è un pò lo vorrei dedicare a mio nonno pure, che combattè da partigiano.

Dedichiamola a tutti i nonni che combatterono per l'Italia :) son felice che ti piaccia :)

Altea 28-10-2011 20.57.23

Citazione:

Originalmente inviato da Drusus (Messaggio 39969)
Dedichiamola a tutti i nonni che combatterono per l'Italia :) son felice che ti piaccia :)

Ne sono pienamente d'accordo. E per quei nonni che come il mio mi prendeva in braccio da piccola insegnando i valori della uguaglianza e libertà e di combattere per essa, anche con piccole gesta

Lancelot 28-10-2011 21.02.17

Seguire una metrica precisa e ritmata rende tutta la poesia più melodiosa, una marcetta di versi che rende maggiore giustizia agli ottimi contenuti che avete espresso, Sir Drusus.
Devo farvi i complimenti, oltre che per la perizia tecnica che avete dimostrato rivisitando i vostri componimenti, anche per le tematiche con le quali vi siete cimentato, molto profonde, attuali, e sicuramente non semplici da mettere in rima. Bravissimo!

(Fra l'altro mi sono reso conto grazie a voi dell'utilità di avere un unico topic dove raccogliere le proprie poesie, che altrimenti resterebbero disperse nel topic generico... credo vi emulerò a breve)

Drusus 28-10-2011 22.06.18

Vi rendo grazie Lancelot per le Vostre parole. Amo molto la poesia, anche non mettendola in metrica; a mio avviso conta più il succo della metrica, ma adoro pur cimentarmi, oltre a comporre in rime, nella metrica. Spero sol di far bene. Ancora mille Grazie!

UN RAGAZZO DEL ‘99

Novantanove, m’ han chiamato,
Ti stringo al petto mamma mia!
Pria bambino, ma ora armato
Per l ‘asburgico cacciar via !
Se dopo m’ avranno ammazzato,
Dite il vero a chiunque sia:
Che qui morimmo arditi e stretti
Pur essendo giovani ometti!



(Dedica al mio bisnonno, nato nel 1899, soldato della Prima Guerra Mondiale)



AL SESTO REGGIMENTO ALPINI

Sesto Alpini Reggimento!
Vostro l’ italico onore,
Vostro codesto momento,
Brillate d’ immane ardore!
More il giovine contento,
Per l’ Italia il vostro core:
Moveste al grido “Savoia!”,
Ma vittorioso fu il boia.


ALLA MORTE NON NE CALE



La vita è un alloggio in affitto
Che pria o dopo ci darà lo sfratto;
E’ da stupidi essere sì poi afflitto,
Alla morte di te non frega affatto:

Ad essa non ne cale del diritto
De ‘l viver del fior e del cerbiatto:
Arriva l’ ora ed il corpo diritto
E disteso recita l’ estremo atto.

Non piangere la tua dipartita
Che men sicuro avrai da soffrire:
Come il riposo a giornata finita,

Anche se lungo sarà il dormire.
Godi or che profumata è la vita,
Che dimane sarà ratto il partire!

Altea 28-10-2011 22.18.35

Messer Drusus i miei rinnovati complimenti
molto bella quella dedicata ai ragazzi del '99, capii subito il significato appena letto il titolo. Ne morirono molti di quei ragazzi in queste terre a me vicine, il Carso e la stessa Gorizia ne rende onore.

Drusus 29-10-2011 09.08.56

Citazione:

Originalmente inviato da Altea (Messaggio 39981)
Messer Drusus i miei rinnovati complimenti
molto bella quella dedicata ai ragazzi del '99, capii subito il significato appena letto il titolo. Ne morirono molti di quei ragazzi in queste terre a me vicine, il Carso e la stessa Gorizia ne rende onore.

Grazie per l'omaggio da Voi reso a quei ragazzi. Anco mio nonno apparteneva a quella classe 1899, partì nel 1917, fece la campagna del 1918, sul Piave, sul Valbella ed altri campi. Vorrei altresì poetare di mio zio morto in Albania nel 1943, Medaglia al V.M. Appena scorgo l'estro per rendergli onore scriverò qualcosa :)

Lancelot 29-10-2011 09.45.01

Sinceramente sono davvero bellissime... In particolare sono rimasto colpito da questi due versi, di una potenza tragica enorme:

Moveste al grido “Savoia!”,
Ma vittorioso fu il boia.


Avete un vero talento, coltivatelo ;)

Drusus 29-10-2011 10.00.27

Citazione:

Originalmente inviato da Lancelot (Messaggio 39996)
Sinceramente sono davvero bellissime... In particolare sono rimasto colpito da questi due versi, di una potenza tragica enorme:

Moveste al grido “Savoia!”,
Ma vittorioso fu il boia.


Avete un vero talento, coltivatelo ;)

La guerra, caro Lancelot, a mio avviso è la perdita di ambe due le parti. Anco se una sola parte vince, come spesso accade, vince il nobile, vince il re, ma il contadino ch' aimé va in guerra, povero era pria della stessa e povero sarà dopo. Vi è l'onore della Patria, ma vi è il disonore del singolo: quando esso ritorna alla magione da moglie e figli, ritorna ad arare il terreno, sempre non possedendo nulla.

Moveste al grido "Savoia"!
Ma vittorioso fu il boia,

Appunto. Si poteva anco vincere la battaglia e tutti fieri e gai,questo si, ma chi perdeva parenti, amici ed immensi affetti, malediceva la guerra. Ciò penso avvenne ed avviene in qualsivoglia pugna.

Lancelot 29-10-2011 10.12.08

La vostra è una triste verità, amico mio. Credo che la guerra possa apparire nobile o aver un fascino macabro soltanto per chi non la combatte.
Nondimeno vi sono paci che si trovano soltanto al di là della guerra, purtroppo, aggiungerei.

Morris 29-10-2011 10.13.15

Bravo Drusus!

Sir Morris:smile_clap:

Drusus 29-10-2011 11.00.23

Citazione:

Originalmente inviato da Lancelot (Messaggio 39999)
La vostra è una triste verità, amico mio. Credo che la guerra possa apparire nobile o aver un fascino macabro soltanto per chi non la combatte.
Nondimeno vi sono paci che si trovano soltanto al di là della guerra, purtroppo, aggiungerei.

Purtroppo quant'è vero: la pace spesso si trova nel pugnar contro altrui persone che, come da parte avversa, lasciavano le lor magioni per uccidere chi, come loro, era contadino, scalpellino, magari anco musicista e barbiere, conte e marche, pur se quest'ultimi morivano men che 'l volgo.
La guerra la ama sol chi non la vive e sol chi in famiglia non ha gente perita in essa e gente che non la racocnta. Per quel che mi riguarda,Lancelot, ho diversi parenti, or morti, che fecero la Prima e Seconda Guerra, e preferisco non terni più una guerra, poiché essa è morte, ma, come la morte stessa, fa parte della vita. Infonda la vita cos'è se non una guerra? pace o non pace tra le nazioni ma siam sempre in guerra: in guerra per vivere, in guerra dal giudizio altrui, in guerra con ogne cosa si faccia; purtroppo.

Drusus 29-10-2011 13.35.00

EGUALI ALLA MORTE INNANTE (in metrica)

La morte è compagnia
Di chi è povero e solo,
Di chi sospira andar via
Ch’ il rider suo l’ è dolo:
Amarla colpa non sia
In questo reietto molo;
Riparo di chi, infondo,
Preferì la lama al mondo!

Più onesta e bona quiete
Del sì tristo contadino,
E giusto feral machete
Del più agiato aguzzino,
Timoroso avante al prete:
Ma non sarà il soldino
A togliergli cupe bende;
Che la morte non si vende!

Altea 29-10-2011 20.01.26

Messer Drusus
rimango colpita per dei fatti che ci legano. Davvero suo zio è morto in Albania? Perchè mio nonno fu l'unico superstite con un suo commilitone e si è nascosto grazie alla gente del popolo. Lui mi parlava che non riuscì a prendere una nave e appena arrivato sulla spiaggia quella nave fu attaccata da una bomba aerea e lui con altra persona fu superstite :neutral_think:

Drusus 29-10-2011 20.43.22

Citazione:

Originalmente inviato da Altea (Messaggio 40034)
Messer Drusus
rimango colpita per dei fatti che ci legano. Davvero suo zio è morto in Albania? Perchè mio nonno fu l'unico superstite con un suo commilitone e si è nascosto grazie alla gente del popolo. Lui mi parlava che non riuscì a prendere una nave e appena arrivato sulla spiaggia quella nave fu attaccata da una bomba aerea e lui con altra persona fu superstite :neutral_think:

Si Altea, mio zio morì in Albania nel 1943, pria di perire, seppur ferito in petto, riuscì a mettere in salvo, con un immenso sforzo, altre persone, ed è morto per le ferite riportate. Venne decorato con la medaglia al V.M. Pria d'essere in Albania stette in Tripolitania.
Il mio bisnonno invece stette sul Piave e sul Valbella, ed altri campi incluso Vittorio Veneto , appunto durante la Prima Guerra Mondiale. Io son fiero di avere il sangue di persone che hanno difeso e combattuto per la nostra Terra:)) Come son sicuro che anche te sei fiera di tuo nonno :)

Altea 29-10-2011 22.03.30

Citazione:

Originalmente inviato da Drusus (Messaggio 40038)
Si Altea, mio zio morì in Albania nel 1943, pria di perire, seppur ferito in petto, riuscì a mettere in salvo, con un immenso sforzo, altre persone, ed è morto per le ferite riportate. Venne decorato con la medaglia al V.M. Pria d'essere in Albania stette in Tripolitania.
Il mio bisnonno invece stette sul Piave e sul Valbella, ed altri campi incluso Vittorio Veneto , appunto durante la Prima Guerra Mondiale. Io son fiero di avere il sangue di persone che hanno difeso e combattuto per la nostra Terra:)) Come son sicuro che anche te sei fiera di tuo nonno :)

Come vostro zio anche mio nonno combattè in Grecia ed Albania, prima costretto per degli ideali che non approvava. Mio nonno non è mai stato insignito con la medaglia ma un diploma al valore al combattente d'Italia, cosa che lui ne risentì perchè quando l'Italia si liberò dal fascismo egli potè tornare in suolo italiano e da Otranto fino in Friuli per mesi a piedi, su un carro come poteva raggiunse la casa dove mia nonna svenì appena lo vide,perchè tutti lo credevano morto in quella esplosione. Diciamo allora che i nostri nonni, o tuo zio sono stati anche loro dei "valorosi cavalieri". Mio nonno poi addirittura costretto a combattere per il colore nero invece di quello rosso in cui credeva. Ce ne sarebbero cose da dire...e infatti sono molto orgogliosa di lui, anche se sono anni che è scomparso, ma ricordo ancora al suo funerale i suoi amici reduci con la bandiera italiana, e quel mazzo di..spade rosse. :smile:

Drusus 30-10-2011 09.21.30

Citazione:

Originalmente inviato da Altea (Messaggio 40039)
Come vostro zio anche mio nonno combattè in Grecia ed Albania, prima costretto per degli ideali che non approvava. Mio nonno non è mai stato insignito con la medaglia ma un diploma al valore al combattente d'Italia, cosa che lui ne risentì perchè quando l'Italia si liberò dal fascismo egli potè tornare in suolo italiano e da Otranto fino in Friuli per mesi a piedi, su un carro come poteva raggiunse la casa dove mia nonna svenì appena lo vide,perchè tutti lo credevano morto in quella esplosione. Diciamo allora che i nostri nonni, o tuo zio sono stati anche loro dei "valorosi cavalieri". Mio nonno poi addirittura costretto a combattere per il colore nero invece di quello rosso in cui credeva. Ce ne sarebbero cose da dire...e infatti sono molto orgogliosa di lui, anche se sono anni che è scomparso, ma ricordo ancora al suo funerale i suoi amici reduci con la bandiera italiana, e quel mazzo di..spade rosse. :smile:

Gli ideali politici dei miei parenti in guerra erano differenti dagli ideali di tuo nonno :) i miei parenti erano proprietari terrieri e non erano "rossi". Comunque sia rispettavano chi la pensava in guisa differente da loro: comunisti, fascisti od altri, si combatteva per l'Italia, con l'orgoglio in mano, orgoglio che al termine d'una battaglia, persi gli amici, veniva sicuramente meno o vi era ma con mestizia in core. Comunista o fascista, si moriva in tanti e si muore in tanti nelle guerre, guerre tra l'altro decise,come nel caso delle Prima Guerra, da tre persone, e ne morirono molti, più di tre che non morirono per la stessa guerra da essi dichiarata.
Il mio bisnonno ogni 4 Novembre, in piazza del suo borgo in Puglia, osannava la bandiera italiana assieme ad altri ex soldati. Negli ultimi tempi della sua vita egli non ricordava chi fossero i figli e nipoti, ma pensa Altea, egli rimembrava ogni cosa della guerra: sempre cantava Il Piave, Fuoco e mitragliatrici. Esto deve far pensare molte persone che dicono che a guerra è meravigliosa: essa può essere solo in due modi con un unico risultato finale. I due modi sono "difensiva e d'attacco" il risultato finale è "tragedia". Essi, benché fascista uno, monarchico l'altro, mai approvarono le leggi razziali; atto che gettò onta sulla nostra Patria, atto che persino il Re andò contro, pur firmando le stesse. Far der male, discriminare quelle che i politici del tempo chiamavano "razze" (parola che non assume significato visto che di razza c'è quella animale e umana, per la gente si deve parlare di etnie, non razze) fu l'atto più vergognoso e posso dirti, proveniente da famiglie di destra, che non tutti coloro ch'erano di destra un tempo, approvarono queste cose, la maggior parte non le condivideva.
Scusa Altea se mi sono dilungato anche su ciò.
Un saluto,a presto e buona domenica :)

Drusus 30-10-2011 09.26.59

LA GUERRA

La guerra: un gruppo di contadini
Coltivanti in pace il loro terreno;
Improvvisati per anni assassini
Sanza capir il perché, sanza freno.
Niuno dichiari che furon cretini:
Essi valevan poco, se non meno
Per chi dopo gli comandava morte,
Mentre giulivi si cantava a corte.

Drusus 30-10-2011 12.46.13

SOLITUDINE



Non ho miglior compagnia
Di un albero nel Sahara,
Di un piangente in birreria,
D’ un che è in una bara;
Sì mesto qual poesia
Dal vivere resa amara,
Qual piccolo nero gatto,
Com’ un sano detto matto.








Drusus 12-11-2011 08.44.07

AMORE LONTANO

Amore lontano
Ancora ti chiamo,
Ti chiedo la mano,
Amandoci andiamo!
Il cuore profano
Dichiara che t’ amo:
Amore perduto,
Tutto è nociuto.

Drusus 12-11-2011 08.44.56

SOLITUDINE ( Seconda versione , in metrica)

Non ho miglior compagnia
Di un albero nel Sahara,
Di un piangente in birreria,
D’ un che è in una bara;
Solingo qual poesia
Dal vivere resa amara,
Qual piccolo nero gatto,
Come un sano detto matto.

Drusus 12-11-2011 08.49.35

IL VENTO SUL COLLE

Sulla fredda altura il vento
Carezza il viso solingo,
Il cielo posa un accento
Sul mio cuore ramingo.
Sento le voci montane:
Soavi, molto lontane.



IL RISVEGLIO D’ AUTUNNO

Cadon d’ autunno le foglie
E giallo si fa il terreno;
L’ aere ‘l freddo raccoglie
E spunta lento il sereno:
Lieto il cor, privo di doglie,
Alla gioia non da freno:
Canta l’ augel mattiniero
Dolce il riso giornaliero.

Chantal 14-11-2011 11.35.12

Drusus,mio Poeta,
è sempre un viaggio imprescindibile attraverso la Bellezza accostarsi alla vostra poesia.
Il poeta è un grande artiere,narrava il Carducci, ne le fiamme così ardenti gli elementi de l'amore e del pensiero egli gitta, e le memorie e le glorie de' suoi padri e di sua gente.
E anche..e viole ha per le dame.

Sapete,il viaggio nelle vostre memorie ha l'antico fascino dell'immaginarsi seduti accanto ad un finestrino di un vagone dell'Orient Express con una valigia carica di sogni e di desideri..e mentre gli occhi si perdono nel paesaggio che annuncia di volta in volta una terra nuova e meravigliosa,le vostre poesie,come le viole,si stringono al cuore e profumano di casa.

Lancelot 14-11-2011 12.50.11

Non posso che convenire con Lady Chantal, aggiungendo che mai, nelle mie lunghe peregrinazioni, mi è capitato di assistere a un simile fiorire di poesia, fra l'altro anche di ottimo livello, come in questa nostra Camelot. Come diceva Platone, "la poesia si avvicina alle verità essenziali più della storia", e voi continuate a darne qui pieno esempio, Sir Drusus.
Sinceri complimenti, amico mio, e continuate così!

Drusus 14-11-2011 14.54.54

Sir Lancelot e Dama Chantal , sempre Vi rendo grazie d'ogne cosa bona che dite su lo mio operato. Da qualche tempo sto rivisionando le mie poesie mettendole in metrica, cercando di far un buon lavoro, visto che prima componevo non in metrica. Spero il tutto piaccia alle graziose Vossignorie, Dame et Cavalieri :)

Altea 15-11-2011 18.36.32

Non mi stancherò mai di farvi i miei complimenti Drusus, "Amore lontano" mi racconta di un amore che comunque vive ancora, perchè voi lo fate vivere con i vostri meravigliosi versi pieni d'amore

Drusus 15-11-2011 19.50.54

Citazione:

Originalmente inviato da Altea (Messaggio 40812)
Non mi stancherò mai di farvi i miei complimenti Drusus, "Amore lontano" mi racconta di un amore che comunque vive ancora, perchè voi lo fate vivere con i vostri meravigliosi versi pieni d'amore

dolce Altea Vi ringrazio per il Vostro commento :)
Si, è un amore ch'in me dura ancora: sempr' egli è meco e sempre mi fa sognare e penare, ricordando sguardi e rimembrando tempi felici, or lontani, or morti ma in me mai sepolti


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