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Un ragazzo del '99
UN RAGAZZO DEL ‘99
Novantanove, m’ han chiamato, T’ abbraccio oh mamma mia! Per le sacre zolle parto armato A mandar il malo stranier via ! E se lì poi, io sarò ammazzato, Dite vi prego, a chiunque sia, Che noi morimmo arditi e stretti Pur essendo dei piccoli ometti! |
La vita
LA VITA
In suso a la candela è ‘l foco Ch’ il suo dover è dar calore, Che se move com’ un giuoco Ma anco puot’ essere orrore. Penso certo che di qui a poco Finirà quel suo igneo ardore: Tristo ora assai lo veo fioco E morente quello bel tremore. Com’ ei è la vita: arde tanto Quand’ è sì giovine et fiera, Niuna mestizia, tutta vanto; Ma anch’ essa giunge a sera Ch’ allora ci dona un pianto: Come la candela divien cera. |
Da morti, non potremmo e non potremo discutere di morte!
Ecco perchè lo facciamo in vita... per distoglierci da essa stessa.. quando non ci appaga! Sir Morris:laughing_lol1: |
La morte fa parte della vita, non nomarla in vita corrisponde a non vivere a pieno la vita stessa
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Alla morte non ne cale
ALLA MORTE NON NE CALE
La vita è una magione in affitto Ove pria o dopo vi sarà lo sfratto; Inutile per esto sere poi afflitto, Di te alla morte non frega affatto: Ad essa non ne cale de lo diritto Del viver del fior e del cerbiatto: Giugne l’ ora e ‘l corpo or dritto E sdraiato recita il suo final atto. Non plorar homo la tua dipartita Che men vedrai avrai da soffrire; Com’ il riposar a giornata finita, Pur se chiù lungo sarà il dormire. Godi or ch’ in braccio sei alla vita Che dimane sarà ratto il partire! |
Era da un po' di tempo che non leggevo più le vostre poesie mio caro amico. Devo davvero complimentarvi! E' sempre un piacere leggere le vostre parole!
Non ci si puù certo annoiare! |
Citazione:
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Drusus,è bello rileggervi!
Sempre più raffinate sono le poesie vostre,al pari della delicatezza dei temi trattati. Che vi facciate cantore di Amore o foriero di una verità che addolcisce le pene e placa gli affanni degli umani che nutrono timore per le tenebre della notte,sempre si leva la vostra voce come un canto che culla gli animi e svelle le radici dell'inquitudine. Che il Buon Dio vi preservi in salute e infonda in voi l'audacia dei guerrieri della Luce e dell'Amore. |
Citazione:
Vi rendo infinitamente grazie per ogne Vostra dolce parola che per me suona qual canto :) |
Drusus,mio poeta,sono io che vi rendo infinite grazie.
La vostra poesia ha il linguaggio della serenità e della purezza.Talvolta,gli uomini tendono a divenire poco avvezzi alla lingua che esprime l'autenticità dei sentimenti,poichè i forti suoni delle insoddisfazioni del proprio essere assordano il cuore impedendo di apprezzare le cose semplici e genuine. Cantate ancora i cori che vi attraversano donandoci l'attenzione alle bellezze per le quali le umane creature sono state generate. |
Mors infanti felix
MORS INFANTI FELIX
Gaio ‘l fanciullo che morte coglie Quand’ il viso sorride giocondo: Quand’ ei non conosce le doglie Che danno la vita ed il mondo. Gaio ch’ avrà qual prima moglie Colei che del vivere è ‘l fondo: E silente sarà placido e sdraiato, Qual fine d’ un dì, addormentato. |
Graziosissime!
Sir Morris:smile: |
Rivisione della metrica
Salve a tutti. Quando ho cominciato a comporre poesie non ebbi ad interessarmi molto della loro divisione in sillabe. Componevo le stesse in ottonari, nonari, decasillabi, tutti in una sola poesia. Ora, da un po' di tempo sto cercando di aggiustar il tutto in un conteggio di sillabe, e sperando esto mi riesca per il meglio, posto delle poesie da me giù postate, ma riviste in una, spero, giusta metrica, cangiando anco qualche parola.
L’ AUGELLO INNAMORATO Fermo il passero su di un ramicello Rivolge il mesto guardo all’orizzonte, Dove poi muore il dorato ruscello: Là, dove degli Ernici sorge il monte. S’ ode del bosco la quiete, ed ello Sospira vederla inceder sul ponte: Desia, ma l’ incanto non è quello Del sole baciante all’ alba la fonte. Quel bacio al maitino più non indora Quel ansimante cuore di gioventù, Quando ardente cantava sì ognora Di dolci baci che volgono or lassù: Là, dove lei ama, canta ma ignora Un passero che gioire non sa più. AL MIO BISNONNO D’ Italia fosti un Alpino, Di Puglia fosti pastore, Un soldato ma bambino, Sì della guerra un attore: Il cuore tuo a Carpino Tornò ai campi vincitore, E tornasti al lieto sonno; Io fiero ti chiamo nonno! MORS INFANTI FELIX Gaio ‘l fanciullo che morte coglie Quando il viso sorride sì giocondo: Quando poi non conosce le doglie Che regalano la vita ed il mondo. Gaio che avrà come prima moglie Colei che del vivere è ‘l fondo: E silente sarà quieto e sdraiato, Qual fine d’ un dì, addormentato. IL VENTO SUL COLLE Sulla fredda altura il vento Carezza il viso solingo, Il cielo posa un accento Sul meo cuore ramingo. Sento le voci montane: Soavi, molto lontane. GIUGNI OR, MORTE! Or arrivi nello meo tetto Che teco vorria danzare: De sorrisi non sarò gretto Che solo te vorria amare. Come te amore son retto E qui sarò ad aspettare Il tuo alito, che giungerà Assieme a tanta felicità. |
messere molto belli questi componimenti, mi ha toccato molto quello dedicato a suo nonno, è un pò lo vorrei dedicare a mio nonno pure, che combattè da partigiano.
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Seguire una metrica precisa e ritmata rende tutta la poesia più melodiosa, una marcetta di versi che rende maggiore giustizia agli ottimi contenuti che avete espresso, Sir Drusus.
Devo farvi i complimenti, oltre che per la perizia tecnica che avete dimostrato rivisitando i vostri componimenti, anche per le tematiche con le quali vi siete cimentato, molto profonde, attuali, e sicuramente non semplici da mettere in rima. Bravissimo! (Fra l'altro mi sono reso conto grazie a voi dell'utilità di avere un unico topic dove raccogliere le proprie poesie, che altrimenti resterebbero disperse nel topic generico... credo vi emulerò a breve) |
Vi rendo grazie Lancelot per le Vostre parole. Amo molto la poesia, anche non mettendola in metrica; a mio avviso conta più il succo della metrica, ma adoro pur cimentarmi, oltre a comporre in rime, nella metrica. Spero sol di far bene. Ancora mille Grazie!
UN RAGAZZO DEL ‘99 Novantanove, m’ han chiamato, Ti stringo al petto mamma mia! Pria bambino, ma ora armato Per l ‘asburgico cacciar via ! Se dopo m’ avranno ammazzato, Dite il vero a chiunque sia: Che qui morimmo arditi e stretti Pur essendo giovani ometti! (Dedica al mio bisnonno, nato nel 1899, soldato della Prima Guerra Mondiale) AL SESTO REGGIMENTO ALPINI Sesto Alpini Reggimento! Vostro l’ italico onore, Vostro codesto momento, Brillate d’ immane ardore! More il giovine contento, Per l’ Italia il vostro core: Moveste al grido “Savoia!”, Ma vittorioso fu il boia. ALLA MORTE NON NE CALE La vita è un alloggio in affitto Che pria o dopo ci darà lo sfratto; E’ da stupidi essere sì poi afflitto, Alla morte di te non frega affatto: Ad essa non ne cale del diritto De ‘l viver del fior e del cerbiatto: Arriva l’ ora ed il corpo diritto E disteso recita l’ estremo atto. Non piangere la tua dipartita Che men sicuro avrai da soffrire: Come il riposo a giornata finita, Anche se lungo sarà il dormire. Godi or che profumata è la vita, Che dimane sarà ratto il partire! |
Messer Drusus i miei rinnovati complimenti
molto bella quella dedicata ai ragazzi del '99, capii subito il significato appena letto il titolo. Ne morirono molti di quei ragazzi in queste terre a me vicine, il Carso e la stessa Gorizia ne rende onore. |
Citazione:
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Sinceramente sono davvero bellissime... In particolare sono rimasto colpito da questi due versi, di una potenza tragica enorme:
Moveste al grido “Savoia!”, Ma vittorioso fu il boia. Avete un vero talento, coltivatelo ;) |
Citazione:
Moveste al grido "Savoia"! Ma vittorioso fu il boia, Appunto. Si poteva anco vincere la battaglia e tutti fieri e gai,questo si, ma chi perdeva parenti, amici ed immensi affetti, malediceva la guerra. Ciò penso avvenne ed avviene in qualsivoglia pugna. |
La vostra è una triste verità, amico mio. Credo che la guerra possa apparire nobile o aver un fascino macabro soltanto per chi non la combatte.
Nondimeno vi sono paci che si trovano soltanto al di là della guerra, purtroppo, aggiungerei. |
Bravo Drusus!
Sir Morris:smile_clap: |
Citazione:
La guerra la ama sol chi non la vive e sol chi in famiglia non ha gente perita in essa e gente che non la racocnta. Per quel che mi riguarda,Lancelot, ho diversi parenti, or morti, che fecero la Prima e Seconda Guerra, e preferisco non terni più una guerra, poiché essa è morte, ma, come la morte stessa, fa parte della vita. Infonda la vita cos'è se non una guerra? pace o non pace tra le nazioni ma siam sempre in guerra: in guerra per vivere, in guerra dal giudizio altrui, in guerra con ogne cosa si faccia; purtroppo. |
EGUALI ALLA MORTE INNANTE (in metrica)
La morte è compagnia Di chi è povero e solo, Di chi sospira andar via Ch’ il rider suo l’ è dolo: Amarla colpa non sia In questo reietto molo; Riparo di chi, infondo, Preferì la lama al mondo! Più onesta e bona quiete Del sì tristo contadino, E giusto feral machete Del più agiato aguzzino, Timoroso avante al prete: Ma non sarà il soldino A togliergli cupe bende; Che la morte non si vende! |
Messer Drusus
rimango colpita per dei fatti che ci legano. Davvero suo zio è morto in Albania? Perchè mio nonno fu l'unico superstite con un suo commilitone e si è nascosto grazie alla gente del popolo. Lui mi parlava che non riuscì a prendere una nave e appena arrivato sulla spiaggia quella nave fu attaccata da una bomba aerea e lui con altra persona fu superstite :neutral_think: |
Citazione:
Il mio bisnonno invece stette sul Piave e sul Valbella, ed altri campi incluso Vittorio Veneto , appunto durante la Prima Guerra Mondiale. Io son fiero di avere il sangue di persone che hanno difeso e combattuto per la nostra Terra:)) Come son sicuro che anche te sei fiera di tuo nonno :) |
Citazione:
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Citazione:
Il mio bisnonno ogni 4 Novembre, in piazza del suo borgo in Puglia, osannava la bandiera italiana assieme ad altri ex soldati. Negli ultimi tempi della sua vita egli non ricordava chi fossero i figli e nipoti, ma pensa Altea, egli rimembrava ogni cosa della guerra: sempre cantava Il Piave, Fuoco e mitragliatrici. Esto deve far pensare molte persone che dicono che a guerra è meravigliosa: essa può essere solo in due modi con un unico risultato finale. I due modi sono "difensiva e d'attacco" il risultato finale è "tragedia". Essi, benché fascista uno, monarchico l'altro, mai approvarono le leggi razziali; atto che gettò onta sulla nostra Patria, atto che persino il Re andò contro, pur firmando le stesse. Far der male, discriminare quelle che i politici del tempo chiamavano "razze" (parola che non assume significato visto che di razza c'è quella animale e umana, per la gente si deve parlare di etnie, non razze) fu l'atto più vergognoso e posso dirti, proveniente da famiglie di destra, che non tutti coloro ch'erano di destra un tempo, approvarono queste cose, la maggior parte non le condivideva. Scusa Altea se mi sono dilungato anche su ciò. Un saluto,a presto e buona domenica :) |
LA GUERRA
La guerra: un gruppo di contadini Coltivanti in pace il loro terreno; Improvvisati per anni assassini Sanza capir il perché, sanza freno. Niuno dichiari che furon cretini: Essi valevan poco, se non meno Per chi dopo gli comandava morte, Mentre giulivi si cantava a corte. |
SOLITUDINE
Non ho miglior compagnia Di un albero nel Sahara, Di un piangente in birreria, D’ un che è in una bara; Sì mesto qual poesia Dal vivere resa amara, Qual piccolo nero gatto, Com’ un sano detto matto. |
AMORE LONTANO
Amore lontano Ancora ti chiamo, Ti chiedo la mano, Amandoci andiamo! Il cuore profano Dichiara che t’ amo: Amore perduto, Tutto è nociuto. |
SOLITUDINE ( Seconda versione , in metrica)
Non ho miglior compagnia Di un albero nel Sahara, Di un piangente in birreria, D’ un che è in una bara; Solingo qual poesia Dal vivere resa amara, Qual piccolo nero gatto, Come un sano detto matto. |
IL VENTO SUL COLLE
Sulla fredda altura il vento Carezza il viso solingo, Il cielo posa un accento Sul mio cuore ramingo. Sento le voci montane: Soavi, molto lontane. IL RISVEGLIO D’ AUTUNNO Cadon d’ autunno le foglie E giallo si fa il terreno; L’ aere ‘l freddo raccoglie E spunta lento il sereno: Lieto il cor, privo di doglie, Alla gioia non da freno: Canta l’ augel mattiniero Dolce il riso giornaliero. |
Drusus,mio Poeta,
è sempre un viaggio imprescindibile attraverso la Bellezza accostarsi alla vostra poesia. Il poeta è un grande artiere,narrava il Carducci, ne le fiamme così ardenti gli elementi de l'amore e del pensiero egli gitta, e le memorie e le glorie de' suoi padri e di sua gente. E anche..e viole ha per le dame. Sapete,il viaggio nelle vostre memorie ha l'antico fascino dell'immaginarsi seduti accanto ad un finestrino di un vagone dell'Orient Express con una valigia carica di sogni e di desideri..e mentre gli occhi si perdono nel paesaggio che annuncia di volta in volta una terra nuova e meravigliosa,le vostre poesie,come le viole,si stringono al cuore e profumano di casa. |
Non posso che convenire con Lady Chantal, aggiungendo che mai, nelle mie lunghe peregrinazioni, mi è capitato di assistere a un simile fiorire di poesia, fra l'altro anche di ottimo livello, come in questa nostra Camelot. Come diceva Platone, "la poesia si avvicina alle verità essenziali più della storia", e voi continuate a darne qui pieno esempio, Sir Drusus.
Sinceri complimenti, amico mio, e continuate così! |
Sir Lancelot e Dama Chantal , sempre Vi rendo grazie d'ogne cosa bona che dite su lo mio operato. Da qualche tempo sto rivisionando le mie poesie mettendole in metrica, cercando di far un buon lavoro, visto che prima componevo non in metrica. Spero il tutto piaccia alle graziose Vossignorie, Dame et Cavalieri :)
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Non mi stancherò mai di farvi i miei complimenti Drusus, "Amore lontano" mi racconta di un amore che comunque vive ancora, perchè voi lo fate vivere con i vostri meravigliosi versi pieni d'amore
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Citazione:
Si, è un amore ch'in me dura ancora: sempr' egli è meco e sempre mi fa sognare e penare, ricordando sguardi e rimembrando tempi felici, or lontani, or morti ma in me mai sepolti |
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