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"Un bagno?" ma certo, di quello ne sapevo dell'esistenza, e ne avevo proprio bisogno. Stavo per rispondergli, quando dalla strada si udirono delle urla disperate. Subito mi affacciai alla finestra per vedere cosa stava accadendo.
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I tre uomini si guardarono per un breve istante, per poi tornare a guardare la fredda e bella Elyse.
“Non pensavamo questa città avesse i confini chiusi...” disse l'uomo dagli occhi azzurri alla regina “... non era certo nostra intenzione entrare di nascosto... e comunque non siamo spie... neanche immaginavamo ci fosse una città simile in questa zona...” guardando la regina. Guardandola tutta. |
Rimasi in silenzio, il cocchiere correva veloce e arrivammo in un posto strano, un paese...lo aveva chiamato. Non avevo mai visto delle case così normali e guardavo la gente e per la prima volta ebbi un senso di smarrimento.
A Serenica vi era solo il Palazzo Imperiale dove abitavamo noi Sacerdotesse e delle domus eleganti per le apprendiste. Jaime si avvicinò a me e vedemmo una donna piangere.."Non so Jaime, ma io nella brughiera ho avvertito un forte senso di inquietudine..io penso il Male ha avuto il sopravvento stavolta..vedi quella donna? Soffre...ecco la rappresentazione del Male che domina il Bene" e le feci cenno di seguire gli altri. Nel frattempo presi un velo legato alla veste e lo posi sul capo. http://68.media.tumblr.com/tumblr_lr...lclno1_500.jpg |
Ormai gli altri due non esistevano più.
Guardavo quegli occhi, e quel corpo racchiuso in abiti troppo poco indulgenti nel mostrarlo, lasciando la mia mente a perdersi nell'immaginazione. Sarei potuta andare avanti a guardarlo per ore e ore, eppure sapevo che quell'udienza non poteva durare in eterno, eppure non ero ancora pronta a lasciar morire quella meraviglia. Così mi venne un'idea, che forse lo avrebbe tenuto lì un po'. "Non siete spie?" sistemandomi meglio sul trono "Ebbene dimostratemelo.." con un gesto plateale della mano "Raccontatemi chi siete, da dove venite, la vostra storia insomma.. e io vedrò se credervi o meno...". Lo guardai con un'espressione indefinita, intensa, enigmatica. "Potreste iniziare dal vostro nome, ad esempio..". https://s-media-cache-ak0.pinimg.com...1fce0e1d5d.jpg |
“Si, in effetti ho un certo appetito ora che ci penso...” disse Elv “... credo che mangerò qualcosina... mi fai compagnia? Non credo però tu possa mangiare, giusto?” Fissando lo spettro di Cassandra.
Si avviò così verso il salone, facendo cenno alla ragazza di seguirlo. Il giovane mangiò così un po' di frutta raccolta nel giardino della magione. “Parlami un po' di te...” mangiando lui “... della tua vita prima dell'incantesimo... e poi dimmi di quella strega... cosa sai di lei ora?” |
Quelle grida e subito Astral e Chrienz corsero alla finestra.
Videro così moltissima gente in strada attorno ad una donna disperata. Tutto ciò mentre la campana della chiesa suonava con rintocchi funerei. “E' accaduto ancora...” disse il giovane medico. |
La carrozza arrivò in paese e tutti loro scesero a terra, comprese Eeila e Jaime.
Subito Kimsy si fece largo tra la gente e raggiunse la donna disperata. “Aiutatemi, monsignore...” disse in lacrime lei “... mia figlia... aiutatemi... mia figlia...” straziante. “Calmatevi e ditemi cos'è accaduto?” Kimsy. “E' uscita nella brughiera ed è tornato solo il suo cane...” folle di paura lei “... solo il cane!” Urlò. |
La regina si sedette sul trono ed i tre uomini capirono che la loro Sorte era in bilico.
Si guardarono annuendo, decidendo che continuasse a parlare lui. “Come detto, altezza, siamo avventurieri...” disse ad Elyse “... andiamo in cerca di fortuna, quella vera... quella che spesso gli altri uomini non hanno in dono dalla Sorte... una storia mai raccontata... o una senza ancora un finale... una terra vergine... un luogo sconosciuto... magari qualche suo tesoro... ma anche lo sguardo di una donna, il suo sorriso... insomma tutto ciò che rende la vita piacevole, gratificante, eccitante... cerchiamo la fortuna, quella dei romanzi, delle poesie, dei desideri e dei sogni, altezza... cerchiamo parole perdute, segreti, misteri e i giochi della sera, della notte... cerchiamo insomma l'avventura... la vita...” |
Dalla finestra, vidi una donna disperata, cerchiata da altra gente. Ai miei occhi, sembrava uno spettacolo, ricordandomi una ragazza della compagnia che piangeva cristalli. Poi le parole di Chrienz mi fecero capire che non si trattava di ciò. "Non è la prima volta che accade? Cos'è successo a quella donna?" chiesi curiosa e frenando la lingua per evitare domande sciocche.
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Scossi la testa con lo sguardo basso.
Odiavo questo stato di cose... Lo osservai poi un attimo. "Davvero vuoi mangiare solo quello?" chiesi, schioccando le dita e facendo apparire un degno pranzo sulla tavola. "Ora va meglio. Vedi di mangiare anche per me..." scherzando, con una leggera risata. Mi sedetti su una sedia accanto a lui. "Te l'ho detto, ero venuta qui come domestica... Comunque, è scappata quando alcuni del villaggio avevano scoperto i suoi esperimenti, così, per evitare il linciaggio dell'intera popolazione, è scappata durante la notte e dopo di lei anche le altre domestiche... Ma io, ovviamente, non potevo andare da nessuna parte..." https://uploads.tapatalk-cdn.com/201...58046c5e38.jpg Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
La donna urlava a squarciagola e la gente era smarrita e spaventata.
Kimsy si avvicinò alla donna, lei si aggrappò a lui..in cerca di conforto ed aiuto. Udii quelle parole e trasalii..dovevo intervenire...dovevo usare i miei poteri, stavolta volti al Bene. Toccai la mia Collana Solare Sacerdotale e mi vidi trasportare in una folata di vento verso la brughiera desolata...laggiù nella brughiera e osservai...e la vidi..laggiù. http://static02.pourfemme.it/r/630x3...it/img/Dee.jpg Ritornai dopo lo sdoppiamento ad osservare la scena e non indossavo più le vesti cerimoniali e gridai.."Scusate..vi è un fiume nella brughiera?" senza paura mi vedessero come un' estranea.."Direi di cercare laggiù". L' avevo vista là ma non sapevo se fosse annegata, qualcosa non presagiva nulla di buono.."Io verrò a cercarla" guardando Kimsy sicura. |
Ascoltai quella descrizione come rapita, era affascinante persino il modo in cui parlava, guardavo la sua bocca che si muoveva, il suo sguardo nel mio, la sua voce così calda accarezzava l'aria.
Tanto che, quasi senza accorgermene, mi ritrovai a dover lasciar scivolare una gamba sull'altra, per poi accavallarle piano, con un movimento fluido, elegante, scoprendole appena, considerando che l'ampio abito aveva uno spacco pronunciato. Senza staccare gli occhi da lui, un leggero, ma ormai ben codificato, cenno della mano, fece sì che qualcuno mi portasse immediatamente un bicchiere di vino. Restai a guardarlo per un lungo istante, mentre quelle parole così poetiche mi continuavano a ronzare nella testa, una presenza piacevole, come una melodia. "Sembra affascinante..." con un sorriso enigmatico, per poi portare il bicchiere alle labbra "Scommetto che in questa ricerca di avventura non vi sia mai capitato di mettervi nei guai, dico bene?" sarcastica. Mentre assaporavo quel prezioso vino, mi resi conto che mi stava venendo proprio una bella idea. Oh, sì, bellissima. No, Ely, non quella, l'altra... Nascosi un sorrisetto divertito a quell'intromissione così inaspettata. Quella vocina nella mia testa sapeva essere una gran scocciatura, o incredibilmente perspicace, a seconda dei casi. Però aveva ragione: l'altra idea era effettivamente geniale, sì, decisamente. Mi alzai, e con passo lento e cadenzato scesi dagli scalini che mi separavano dalle persone nella stanza, si fece molto più vicino, sempre di più, ogni passo mi avvicinavo a loro, a lui. E il mio sguardo non aveva mai lasciato il suo, quasi volesse leggergli dentro. Dopo alcuni lunghi istanti, mi ritrovai davanti a lui, e lo scrutai ancora più attentamente, lo scrutai tutto, e dovetti usare tutto il mio autocontrollo per evitare di mostrare le sensazioni che provavo in quel momento davanti a lui, così vicina a lui. "Bene, avventurieri.." con un sorriso sempre enigmatico e impenetrabile "Vi faremo sapere circa la vostra sorte..." sempre guardando lui. Un altro lungo istante in cui mi concessi quel meraviglioso lusso di osservare l'azzurro intenso dei suoi occhi. Dopotutto, quale lusso non mi concedevo, io? "Portateli in cella.." dissi poi, con un cenno della mano, quasi infastidito. |
“E' già accaduto...” disse Chrienz ad Astral “... già due persone sono sparite così... per poi essere ritrovate morte...” fissando la piazza affollata dalla finestra.
Nel frattempo era giunta una carrozza con a bordo dei chierici. Kimsy si voltò verso Eeila. “Si, ci sono vari corsi d'acqua, perlopiù canali...” mormorò “... ma voi come fate a saperlo? Siete straniera... come sapete queste cose?” |
Ascoltai seria le parole di Kimsy. .Non potevo dire la verità. ."Da noi vi sono molti fiumi e canali e più volte qualcuno è morto" sospirando e pregando le divinità la ragazza fosse viva.
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Elv vide apparire dal nulla, come per magia, altro cibo in tavola, ben più gustoso della frutta che stava mangiando.
“Sembra cibo buono...” disse, cominciando ad assaggiare qua e là “... dunque la strega è scappata... chissà dove allora...” guardando il corpo spettrale di Cassandra “... fluttui nell'aria, sei come trasparente ed è difficile capire il tuo aspetto... dimmi... eri carina? Dalla voce sembri molto giovane...” |
Ascoltai le sue parole. Tutto questo era molto strano. Come faceva la gente a sparire così? Tornai con lo sguardo sulla scena e notai una carrozza arrivare lì con delle persone al suo interno. Una donna mi parve strana, indossava degli abiti... Erano degli abiti quelli? Non riuscivo a vedere bene da lontano "è normale che le donne, qui, girino vestite in quel modo?" dissi indicandola provando vergogna per lei "io indossavo abiti simili per esibirmi..." dissi un po' imbarazzata. Guardai ancora la scena e provai ad ascoltare ciò che si dicevano, forse mi avrebbe aiutato a capire qualcosa sull'accaduto.
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Ridacchiai.
"Certo che lo è, lo sarà sicuramente" divertita, riferendomi al cibo "Ti va un po' di musica?" mentre andavo al logoro pianoforte ed iniziavo a suonare. Lo osservai poi alla sua domanda, con sguardo indefinito, mentre le mie mani continuavano a muoversi sui tasti, quasi come se fosse l'aria stessa a sfiorare questi ultimi. Poi alzai appena le spalle, con noncuranza. "Dipende se ti piacciono le rosse con gli occhi verdi..." risposi, ma un attimo dopo mi ero già pentita di come avevo impostato quella risposta. Perché avrei voluto sapere se gli piacevano? Beh, comunque fosse, ormai era tardi... "Sì, vent'anni..." aggiunsi poi. https://uploads.tapatalk-cdn.com/201...80b9033106.jpg Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
L'uomo parlava ed Elyse lo guardava.
Poi la regina accavallò le gambe davanti a loro, scoprendole in quello spacco pronunciato e generoso, in una bellissima visione intrisa di forte erotismo. E lui, l'uomo dagli occhi azzurri, quasi fosse un suo diritto da maschio, restò a guardarla, a guardare le sue bellissime gambe scoperte e accavallate. Le guardò senza paura di apparire irriverente, senza temere l'ira di quella donna. Poi la regina si alzò, si avvicinò ed ordinò di rinchiuderli, in attesa di decidere circa la loro sorte. “Confideremo nella bontà di sua maestà...” fece lui, quasi con tono irriverente. Poi le soldatesse li portarono via. |
Kimsy guardò Eeila ed annuì.
“Si, avete ragione...” disse il chierico “... bisogna andare a cercarla nella brughiera prima che faccia buio...” Arrivarono altri uomini, tutti in divisa. “Messer Rodolfo...” Kimsy “... un'altra ragazza sembra sparita nella brughiera...” “Mi ha inviato il barone.” Fece Rodolfo, il Maresciallo Baronale. “Io ed i miei uomini andremo subito a cercarla.” Nel frattempo, dalla loro finestra, Astral e Chrienz guardavano la scena. “Beh, dovete imparare che spesso le nobildonne amano esibirsi...” a lei “... mostrare la loro bellezza, la loro avvenenza... a corte si dice che una nobildonna può tutto... e forse è vero...” |
Sorrisi a Kimsy ed ero grata mi avesse creduto. Poi arrivò un uomo di nome Rodolfo, indossava pure lui una uniforme.."Messer Rodolfo, permettete possa venire pure io..ho detto che a mio parere è in un fiume o canale" osservandolo con i miei occhi grigio smeraldo.
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Elv sorrise a quelle parole di Cassandra.
“Rossa con gli occhi verdi...” disse “... sarei curioso di vederti ora...” guardando il suo spettro “... vent'anni? Sei così giovane... che ingiustizia...” mormorò. |
"Una nobildonna può tutto?" chiesi sbarrando gli occhi e tornando con lo sguardo sulla scena. Si erano avvicinate altre persone ed io ero intenzionata a saperne di più. "Voglio capire cosa sta succedendo. Non possiamo scendere?" dissi afferrando le mani del dottore e guardandolo dolcemente. Volevo saperne di più, capire cosa stava succedendo. E poi, il mondo della nobiltà sembrava più strano di quello normale. Dovevo saperne di più. https://uploads.tapatalk-cdn.com/201...a393c18d28.jpg
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Sorrisi, guardandolo un'ultima volta.
Un sorriso però, che non prometteva nulla di buono, quasi anzi assaporasse un piacere perverso e oscuro. "Peccato, meraviglia.." sussurrai, pianissimo, tra me e me "Alcuni dicono che non c'è bontà in me.." con un sorrisetto perfido, osservandolo andare via. Era ormai tarda sera, anche se la giornata aveva preso una piega decisamente inaspettata, e molto più intrigante e piacevole dei giorni tutti uguali che si erano susseguiti fino a quel momento. Lasciai in silenzio la sala del trono, senza togliermi dalla testa lo sguardo, il viso, la voce, il corpo di quell'uomo, di cui nemmeno sapevo il nome. Quelle immagini e sensazioni mi seguirono fino alle mie stanze, e mi resi conto che tutti i rituali di bellezza prima di andare a dormire erano come lontani, automatici, come se in quel momento non fossi davvero lì, ma fossi immersa nella fantasia, che ora era ancora più nitida che nella vasca, ora quell'uomo aveva un volto. Restai per un lungo istante a guardarmi allo specchio, chiedendomi cosa avesse provato lui nel guardarmi, se il mio aspetto avesse potuto in qualche modo colpirlo quanto il suo aveva colpito il mio. Ma non solo l'aspetto, anche lo sguardo, il tono.... A nanna Ely, smettila, su... Sospirai, obbedendo all'unica persona che stavo a sentire: me stessa. Così, mi preparai per la notte, e mi coricai. Chissà se i miei sogni sarebbero stati amici o nemici quella notte, se avrebbero alimentato o placato la calda inquietudine che mi avvolgeva. https://img.gocdn.online/2016/04/18/anh1.gif |
Accennai un sorriso.
"Beh, non credo di essere cambiata molto, in un anno..." dissi ironicamente. Poi mi rabbuiai alla sua constatazione. "Già..." sussurrai. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Elyse raggiunse i suoi alloggi, restando a lungo davanti allo specchio, interrogandolo e forse interrogando se stessa.
Poi si preparò per la notte e si coricò. Dopo un po', nonostante l'inquietudine ed il turbamento, la bella regina cadde addormentata. “Cerco l'avventura...” disse lui fissandola con i suoi occhi azzurri “... una storia non ancora scritta... una storia senza ancora un finale... e poi cerco il mare, azzurro e sconfinato... venti impetuosi, correnti ostili da sfidare e rotte da scoprire... cerco le onde di un orizzonte senza fine, magari un'isola soltanto mia, con la Luna incantata, stelle sconosciute che brillano solo per me ed una donna che mi segua in capo al mondo...” mentre si liberava di quelle catene. Lei allora si sentì indifesa davanti a lui, accorgendosi di essere completamente nuda... La regina si svegliò di colpo, nel cuore di una notte ancora lunga ed inquieta. Intanto i tre prigionieri erano rinchiusi in cella. “Finiremo male stavolta...” mormorò il grasso “... stavolta ci lasceremo le penne... che siano dannate queste donne...” “Già, tanto belle, quanto malvagie...” fece lo scuro. “Piantatela di fare i menagrami...” quello dagli occhi azzurri “... dopotutto siamo ancora vivi, no?” Sedendosi a terra e fissando la luce fioca della notte che filtrava dalle grate in alto. “Mi chiedo cosa vogliano da noi queste donne... potevano ucciderci subito, se solo avessero voluto... che città è mai questa? Retta solo da donne... come uno dei miti antichi...” con gli occhi verso il bagliore del firmamento notturno. https://s-media-cache-ak0.pinimg.com...136a82f54c.jpg |
Elv sorrise e continuò a mangiare, non potendo cogliere l'inquietudine di Cassandra, priva com'era dell'espressione e della materialità.
“Beh, per quanto mi sarà possibile cercherò di aiutarti...” disse “... ma non vorrei darti false speranze...” cercando il suo sguardo freddo e spettrale. |
Mi dispiacque sentire quelle parole e mi pentii di averlo travolto in quel modo.
Così mi allontanai dal pianoforte e mi sedetti di nuovo accanto a lui. ''Non crucciarti, ti prego. Mi dispiace aver riversato su di te tutta la mia angoscia, la mia sofferenza, ma non riesco a gestire tutto questo...'' mi interruppi un attimo, con voce tremante e la mano poggiata sul petto ''Sono sensazioni talmente forti, che ti travolgono come un uragano, arrivano improvvise e inclementi spazzando via qualsiasi cosa ci sia sul loro cammino e sono mortificata che ci fossi tu, in quel momento, sul loro cammino...'' |
Astral e Chrienz scesero in strada, trovando tutti nella piazza, compresa la donna disperata per sua figlia scomparsa.
“Due persone sono state ritrovate morte...” disse il giovane medico ad Astral “... una ragazza ed un bambino... sbranati... ora una terza ragazza sembra essere sparita... forse nella brughiera si nasconde un animale selvatico e feroce che sembra odiare noi uomini...” |
Mi svegliai di colpo, di soprassalto, ancora ansimante per quel sogno così vivido e intenso che mi aveva donato la notte.
Un intenso fremito mi attraversò, nel rendermi conto di quanto quel sogno mi avesse colpito, eccitato e fatto vibrare. Restai lì, immobile a fissare il soffitto per un lungo istante, dopodiché mi alzai, indossai la vestaglia, e presi a passeggiare per il terrazzo, che dominava l'intero palazzo reale. Restai lì per un lungo istante, a guardare le stelle che mi apparivano persino più belle quella sera. Guardai il giardino, la torre distante dalla mia, dove si trovavano le prigioni, potevo quasi vedere il viva vai di guardie e immaginare i lamenti dei prigionieri, che erano sempre di più, ora che avevo cambiato politica sulle esecuzioni. Chissà se dormiva, dopotutto. Trovavo molto intrigante quel continuo pensiero, ora poi, l'immagine reale dell'incontro si mescolava a quella eccitante e calda del sogno. Fissai la torre delle prigioni per un lungo istante, fantasticando quasi senza accorgermene. No, io non ero certo il tipo che stava lì a sospirare nel cuore della notte. Allora chiamai la mia ancella più fidata, e le dissi di mandare a chiamare il prigioniero, e di farlo condurre da me, scortato dalle soldatesse. Naturalmente non doveva sapere dove lo stavano portando. Spaventiamolo un po'... Pensai, con un sorrisetto perfido, mentre il mio sguardo tornava a posarsi sull'imponente torre adibita a prigione. https://s-media-cache-ak0.pinimg.com...223170aff4.jpg |
Una bestia feroce che divorava le persone? Di cosa poteva trattarsi. In tutti i luoghi in cui ero stata, non avevo mai sentito parlare di creature mostruose assassine. Io e i miei compagni eravamo considerati tali, però, e questo mi rabbuio per un attimo il cuore. Rimasi ancora ad ascoltare, cercando di capire cosa potevo fare per dare una mano. "Cosa possiamo fare, Chrienz? Non voglio rimanere con le mani in mano, vorrei aiutare..." dissi guardandolo seria.
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“Non preoccuparti...” disse Elv a Cassandra “... posso solo immaginare le tue pene... ma ti aiuterò... per quanto possibile io lo farò...” alzandosi “... è sera ormai... andiamo a dormire e domani cominceremo le ricerche...” scosse il capo “... che sciocco, forse tu non hai bisogno di dormire, vero?”
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Annuii debolmente alla sua comprensione e alla sua determinata disponibilità nel volermi aiutare.
Poi risi, in maniera spontanea e genuina, alla sua tenera e dolce dimenticanza. Era molto tenero, lui e lo era anche il fatto che non provasse pietà per me, tanto da dimenticarsi che determinate necessità, almeno al momento, non mi appartenevano. Infatti non era pietà quella che volevo, ma solo un aiuto e lui era disposto ad offrirmelo, per quanto gli fosse possibile. ''No, infatti, io non ne ho bisogno, ma tu sì! Per cui, a letto, su!'' fingendo scherzosamente un tono autoritario, mentre con gesto cortese gli indicavo la camera in cui prima era entrato. ''Non è la migliore del mondo, ma...'' mormorai, imbarazzata. |
Le soldatesse entrarono nella cella e presero l'uomo dagli occhi azzurri, legandolo con forza.
“Ehi, piano, bellezze...” disse lui, per poi salutare con un cenno i suoi due compagni, forse per l'ultima volta. Fu portato così fuori dalle prigioni ed introdotto nella torre reale. Lo portarono nelle stanze della regina, dove dai vetri si poteva vedere Elyse ancora fuori dal suo terrazzo. |
“Possiamo solo sperare che quella ragazza sia salva, che non le sia accaduto nulla...” disse Chrienz ad Astral “... speriamo davvero...” guardando la donna disperata al centro della piazza.
“Possiamo solo pregare...” avvicinandosi a loro il chierico Kimsy. Intanto Rodolfo ed i suoi uomini erano partiti alla ricerca della ragazza e con loro vi erano anche Eeila e Jaime. |
Pregare? Che voleva dire? Decisi che non era il momento di fare domande, almeno, non quelle futili. Non ero d'accordo con il "pregare" qualunque cosa significasse. "No. Io non prego..." dissi fingendo di saperne il significato. "Preferisco essere di aiuto..." anche se non sapevo esattamente come. Se solo avessi avuto un indizio, qualcosa da cui partire... Avevamo solo tre morti uccisi in maniera mostruosa e misteriosa e il che aveva un non so che di anormale e magico, in qualche modo. "Forse... Un lupo? Un cane selvatico?" dissi sperando di trovare un punto di partenza.
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Elv seguì Cassandra ed arrivarono nella stanza di lui.
“Andrà benissimo per riposare...” disse, per poi cominciare a togliersi la giacca “... ehm... forse dovresti uscire, visto devo spogliarmi...” |
Sentii dei rumori provenire dalla stanza, e mi accorsi in quel momento di essere rimasta più del dovuto a contemplare le stelle, mentre le mie efficienti soldatesse mi avevano già portato il prigioniero.
Entrai così nella stanza, a passo leggero e delicato, congedai le soldatesse con un cenno del capo, e solo allora spostai l'attenzione sul prigioniero, che se ne stava in piedi, con le mani legate dietro la schiena da pesanti catene. Lo guardai tutto per un lungo istante, in silenzio, poi mi diressi verso la poltrona, e lasciai cadere la vestaglia, restando con la camicia rosso fuoco, di pura e leggera seta, con uno spacco pronunciato e una scollatura morbida e irregolare. Gli davo le spalle, ma potevo controllare i suoi movimenti dallo specchi davanti a me. Mi versai del vino, poi mi sistemai sul divanetto accanto al camino, stendendomi appena, appoggiata ad un bordo. Lo guardavo in silenzio, sorseggiando il mio vino. Poi, con un cenno della mano, o meglio, del calice che non avevo posato, gli indicai di sedersi su una poltroncina di fronte a me. "Non hai detto il tuo nome, straniero..." guardandolo negli occhi "Anche voi avventurieri ne avete uno, immagino..." con un sorrisetto divertito. "Trovo alquanto scocciante conversare con qualcuno senza nome.." portando il vino alle labbra "Ebbene?". https://s-media-cache-ak0.pinimg.com...61e77e26e9.jpg |
“Non ci sono lupi nella brughiera...” disse Chrienz ad Astral “... l'ultimo è stato abbattuto centinaia d'anni fa... forse qualche altro animale... magari spintosi fin qui dai monti in cerca di cibo...”
Ad un tratto arrivò una carrozza nobiliare, proveniente dal palazzo baronale. |
Se ne avessi ancora avuto la possibilità, probabilmente in quel momento sarei arrossita violentemente.
Ero rimasta ad osservarlo, ma forse per qualche istante di troppo. ''Oh, sì sì... Certo... Scusami...'' mormorai piano, imbarazzata ''Beh... Buonanotte...'' lo guardai un altro secondo e poi uscii, attraversando il muro e ritrovandomi nel corridoio fuori dalla stanza. Intanto pensavo a quanto sarebbe stata lunga questa notte, che non era come tutte quelle vissute nell'ultimo anno, uno sterile susseguirsi di albe e tramonti. Ora c'era lui. E impazzivo al pensiero di dover attendere l'alba affinché si svegliasse. |
Annuì alle sue parole. Se non era un lupo... Allora cosa poteva essere? Creature fatate? Ne dubitavo perfino io. Poi arrivò un'altra carrozza ed io l'ammirai. Chissà chi conduceva?
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