Camelot, la patria della cavalleria

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Guisgard 19-07-2017 02.16.31

Clio arrivò in piazza ed il numero indicato nel messaggio era quello di una lussuosa caffetteria.

Clio 19-07-2017 02.17.29

Niente male...
Mi guardai intorno ed entrai, sedendomi ad un tavolino in disparte, aspettando il mio interlocutore, che a questo punto immaginavo sarebbe arrivato di lì a poco.

Nyoko 19-07-2017 02.20.52

Sorrisi e salimmo in auto partendo verso il posto descritto da lui. Già, perché ero così tesa? Lui era un federale, ero al sicuro con lui... Forse era questo? O forse era solo che... Mi stava dando attenzioni? Ma no, non dovevo confondermi. Lui stava facendo il suo lavoro... Io dovevo solo aiutarlo nelle ricerche.
"Beh... È solo che... Era tanto che non uscivo con qualcuno" dissi arrossendo.

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Guisgard 19-07-2017 02.24.19

Pier si voltò a guardarla.
Uno sguardo che percorse tutto il corpo di Nyoko, indugiando per un attimo sulle sue gambe.
“Vuol dirmi” disse “che suo marito non la porta fuori di tanto in tanto? Su, non ci credo... una moglie bella come lei io la porterei in giro solo per farmi invidiare...” sorridendo.

Nyoko 19-07-2017 02.33.35

Risi appena a quelle parole e notai il suo sguardo su di me. Fossi stata più audace avrei portato una mano sulle cosce, carezzandole e guardandolo intensamente. Invece strinsi i lembi della gonna, cercando di allungarla il più possibile.
"Beh... Non è mai stato molto attento a me" dissi guardando fuori cercando di smaltire il rossore sulle mie guance.
"Ci siamo sposati un po' troppo di fretta... E... E mi sono accorta solo dopo che il nostro non era un rapporto basato sull'amore ma su abitudini..." dissi tristemente. Poi mi riscossi e lo guardai.
"Non siete sposato?" dissi sorridendo appena. Non potevo credere che un uomo così bello fosse single.

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Guisgard 19-07-2017 02.38.06

Quel gesto di Nyoko di allungarsi la gonna fece desistere Pier nel guardarla ancora.
“Mi scusi, sono stato invadente a chiedere di suo marito...” disse “... io? Sposato? No no... è difficile trovare una donna che possa abituarsi al mio lavoro...”

Lady Gwen 19-07-2017 02.38.22

Il dottor Elv se ne andò ed io rimasi da sola a pensare a quello che era successo fino a un attimo prima.
Pensavo a lui, alla sua gentilezza, a come mi aveva fatta calmare in pochi istanti solo abbracciandomi, al fatto che mi volesse addirittura fare un regalo...
Mi dispiace, dottor Jon. Lui è molto meglio di te
Poi, di nuovo il bambino.
Di nuovo la pallina.
Incrociai le braccia come lui mi aveva insegnato, chiusi gli occhi e feci come mi aveva detto, ripetendo a me stessa quelle cose.
Che lui era solo nella mia testa, che potevo riuscire a mandarlo via.
Magari, sarebbero spariti davvero.
Magari, sarei potuta davvero uscire da lì.

Nyoko 19-07-2017 02.45.35

Sorrisi.
"Dice? Sa, preferirei un uomo che mi ama ad un uomo che finge di farlo... E, beh... Il lavoro... Dipende dalla donna" dissi io guardandolo appena.

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Guisgard 19-07-2017 02.51.18

Clio si sedette ad un tavolino appartato.
Poco dopo un uomo di mezz'età si sedette ad un tavolo vicino.
Chiamò il cameriere ed ordinò da bere.
“Prego, un cocktail Dafne...” disse.

Guisgard 19-07-2017 02.53.28

Pier guardò Nyoko ed accennò un lieve sorriso.
“Eccoci arrivati...” disse.
Parcheggiarono e raggiunsero il locale.
Era un posto molto carino, appartato e non troppo affollato.
“Prego...” Pier “... spostando la sedia per far sedere la ragazza “... ecco, ora può bere ciò che più desidera.” Occhiolino.

Guisgard 19-07-2017 02.53.47

Gwen cercò di fare come detto da Elv, senza però ottenere nulla.
La pallina rimbalzava ancora e di nuovo sentì quel terribile odore.
“Gwen, vieni...” disse il bambino dal corridoio “... ti prego...”

Lady Gwen 19-07-2017 03.00.13

Niente.
Non funzionava.
Non andavano via.
Ma tranquillo, dottor Elv. Non è colpa tua. Sono io che sono rotta, difettosa. Forse qualcosa proprio qui nella mia testa. Una rotella, magari
Scuotevo la testa, con gli occhi aperti stavolta, a quella voce che mi chiamava e mi faceva sentire quell'odore insopportabile.
Non fiatai neanche: avevo paura che mi sentissero e mi portassero via ed io dovevo stare qui ad aspettare il dottore con la sua torta ed il suo regalo, non potevo deluderlo.

Nyoko 19-07-2017 03.01.11

Quel lieve sorriso mi fece impazzire, diamine era davvero bello. Entrammo nel locale, aveva l'aria elegante e costosa. Lui mi spostò la sedia e mi fece sedere, non so quante volte ero arrossita in una mattinata.
"Non saprò mai ringraziarla abbastanza, agente" dissi sistemandomi meglio sulla sedia e guardandolo.

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Clio 19-07-2017 03.03.54

Eccolo, era il segnale.
Allora mi alzo, e mi avvicino al tavolo.
Mi siedo, e come se fosse la cosa più normale del mondo, come se stessi parlando del tempo ripeto la frase che mi è stata assegnata.
"il Satiro è imbrigliato nei rovi... Dafne deve liberarlo prima di diventare alloro".
Guardando il mio interlocutore con lo sguardo senza espressione.

Guisgard 19-07-2017 03.04.32

“Beh, si goda questo aperitivo.” Disse Pier sorridendo a Nyoko, per poi chiamare il cameriere.
“Cosa prendono i signori?” Chiese questi.
“Per me una vodka a melone...” Pier “... e qualche crostino... lei?” A Nyoko.

Nyoko 19-07-2017 03.06.22

Ci pensai un po', mentre lo guardavo. "Per me un Malibu e coca, grazie" dissi guardando appena il cameriere.

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Guisgard 19-07-2017 03.10.33

Gwen non si mosse, ignorando la voce del bambino.
Allora sulla porta aperta che dava sul corridoio apparve il piccolo.
“Non è la mia pallina questa...” disse a Gwen “... non è la mia... è sporca... mi aiuti a cercare la mia? É caduta in acqua...”
http://www.sickchirpse.com/wp-conten...he-Shining.jpg

Guisgard 19-07-2017 03.15.44

Il cameriere prende le ordinazioni, va via e torna poco dopo.
“Brindiamo alla malinconia...” disse Pier alzando il bicchiere “... che voli via, ad ispirare poeti e cantautori... alla malinconia, che voli via... cin cin...” a Nyoko.

Nyoko 19-07-2017 03.18.03

Risi appena e brindai.
"Spero che questa malinconia se ne vada via sul serio" portando il bicchiere sulle labbra e assaggiando il mio drink.
"E voi? Perché siete malinconico? Non mi sembra il tipo" dissi leccandomi le labbra inumidite dalla bevanda.

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Guisgard 19-07-2017 03.21.38

A quelle parole di Clio, l'uomo si voltò sorridendo.
“I miti greci...” disse “... ma forse anche Prometeo è inerente, sa? Prigioniero non degli dei, ma degli uomini... lo credono pazzo... gli hanno dato un numero... folle numero 1071...”

Clio 19-07-2017 03.25.30

Annuisco a quelle parole dell'uomo, annotando mentalmente ogni informazione.
"Dafne dovrà sbrigarsi allora.." dico soltanto.

Guisgard 19-07-2017 03.25.49

“Non sono malinconico...” disse Pier a Nyoko “... e comunque non potrei esserlo ora... devo dire sto benissimo, mi piace star qui in sua compagnia...” guardando poi come lei si leccasse le labbra dopo aver bevuto.

Lady Gwen 19-07-2017 03.28.34

Io cercavo di ignorarlo, ma lui continuava.
Mi spuntò davanti mettendosi sulla porta, ma non mi mossi.
Volevo fare contento il dottore Elv è solo se resistervi potevo farcela, così restai sul letto con le braccia incrociate ad aspettare.
Dove sei,dottore?

Guisgard 19-07-2017 03.41.18

“Eh... infatti...” disse l'uomo a Clio “... Prometeo è prigioniero ed i fulmini di Zeus, quelle folgori, quelle scariche elettriche non gli fanno certo bene...” pagò, si alzò, salutò ed andò via.

Guisgard 19-07-2017 03.46.34

Il bambino restava lì, fermo sulla porta.
“Gwen...” disse “... vieni ad aiutarmi? A cercare la mia pallina? Queste non mi piacciono...”
Allora Gwen cominciò a sentire diverse palline rimbalzare.
Sempre di più.
Erano tante, forse un centinaio.
Ed aumentarono ancora.
Un attimo dopo decine e decine di palline arrivarono nella stanza, rimbalzando ovunque attorno a Gwen.
Quasi a sommergerla.

Clio 19-07-2017 04.03.20

Annuii, e mi alzai poco dopo di lui.
Avevo abbastanza materiale per una ricerca preliminare, alla fin fine.
Così tornai a casa, mi misi al computer e iniziai a cercare le informazioni a disposizione sull'imperion Nolihan, l'ospedale psichiatrico.
Uaarania metteva a disposizioni particolari piattaforme criptate, per quelle ricerche, molto più approfondite del normale web.

Nyoko 19-07-2017 04.06.12

Sorrisi alle sue parole e bevvi un altro sorso.
"Sono lieta di ciò" dissi solo guardandolo.
"Dice davvero?" dissi alla sua affermazione.
"Non credevo di essere così di compagnia" risi appena.


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Guisgard 19-07-2017 04.17.08

Pier sorrise e sorseggiò ancora il suo cocktail, per poi alzare lo sguardo chiaro su Nyoko.
“Lei si sottovaluta...” disse piano “... posso chiederle perchè ha deciso di occuparsi dell'omosessualità come tema dei suoi libri?” Finendo di bere.

Guisgard 19-07-2017 05.43.01

Clio tornò a casa e si mise al computer, dove cominciò le sue ricerche.
Attraverso i canali di Uaarania e le informazioni circa l'Imperion Nolhian arrivò ad un nome: Daniel Fabbrus.
Era uno dei tanti pazienti criminali di quell'ospedale psichiatrico.
Il nome con cui Fabbrus era chiamato nella malavita era Satiron.

Guisgard 19-07-2017 05.44.04

I cancelli si aprirono, i custodi riconobbero l'auto del dottor Onofrius e la fecero entrare.
Elisabeth ebbe davvero l'idea di stare oltrepassando la porta degli inferi.
Il cancello si richiuse dietro l'auto e ricacciò fuori il mondo e le sue leggi.
Nell'Imperion Nolhian le leggi erano diverse, come diversi erano i suoi ospiti, o abitanti.
Elisabeth vide così una sorta di antica fortezza oggi adibita in clinica, ma ancora troppo simile ad una caserma Borbonica o ad un austero monastero Francescano.
Tutto appariva cupo, dimenticato, desolato, silenzioso, persino apatico.
Raggiunsero a piedi un grosso androne e subito Onofrius presentò Elisabeth agli inservienti.
La bella dottoressa sentì un senso di angoscia scendere sul suo cuore.
Si sentì oppressa, quasi claustrofobica.
“Prego, le presenterò il nostro direttore...” disse Onofrius ad Elisabeth.
Attraversarono un lungo ed anonimo corridoio, sulle cui pareti lei vide un inquietante disegno.
Si trattava di un uomo colorato come un pagliaccio.
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Nyoko 19-07-2017 09.43.02

Ascoltai le parole dell'agente senza più smettere di sorridere. Stavo iniziando a sentirmi così cretina...
"Beh... Ho iniziato dopo aver finito il liceo. Il perché... Beh... È difficile da spiegare. È come se... Se sentissi il bisogno di fargli una gentilezza. Sa, l'omosessualità è un argomento delicato e la gente ignora molti aspetti che sono identici a quelli degli etero. Insomma, vorrei che sia un argomento apprezzato" dissi bevendo ancora il mio drink.


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Lady Gwen 19-07-2017 10.30.54

No, non mi interessa la tua pallina, vattene via!
Quel dannato bambino non voleva lasciarmi in pace!
Lui e la sua maledetta pallina...
Che continuava a rimbalzare su e giù, finché non sentii il rumore di tante tante palline che rimbalzavano.
Improvvisamente, eccole!
Tutte nella mia stanza!
Per poco non urlai, ma mi trattenni, fin quasi a scoppiare, coprendomi la bocca con le mani; mi rannicchiai schiacciando la testa sul cuscino, piangendo silenziosamente mentre coprivo il volto e la testa con le mani, cercando di scacciare quell'inferno.

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Altea 19-07-2017 15.35.19

"Oh non importa, troverò un loft o qualcosa del genere da sola" non apprezzando la battuta di Tysson...nel suo letto..manco se mi avessero legato con la forza.
Segretaria..il verdetto..la cosa mi preoccupò ma almeno avevo la possibilità di parlare col Capo l' indomani mattino e mi sarei consultata con la Volpe.."Bene...a domani mattina allora" stringendo la mano ai due uomini.
Uscii e guardai l' orologio, che non era un orologio normale, ovviamente era collegato alla cinepresa nella scollatura e con un pulsante la faceva attivare..dovevo portare a termine il mio lavoro.
Mi fermai in una caffetteria e presi una borsa con un vestito di cambio, qualcuno avrebbe potuto avermi visto uscire da quella agenzia e magari si dirigeva al galà, solo per pochi scelti comunque.
Consumai un caffè e andai in bagno, mi cambiai di abito e raccolsi leggermente i capelli e mi rinfrescai il volto e il trucco, mi guardai allo specchio e la mia immagine riflessa mi bloccò..mi portò a pensare a mio padre Gustav..

"Padre, saresti orgoglioso di me? Mi avresti voluto nella Federale?...dopo che non ti hanno difeso? Lo dicono tutti..magari vi erano amici/nemici.
La mente vagò a quella domenica di un luglio assolato e caldo..una come tante. Mio padre era venuto a casa da lavoro con un bell' abito bianco per i miei 8 anni..era pieno di tulle, pizzi e vi erano attaccate tante farfalline bianche, ero raggiante..sembravo una principessa ma la sorpresa non era finita e mi mostrò due biglietti per il teatro.
"Altea..andremo a vedere Il Lago dei Cigni..lo desideravi vero? E papà non può non esaudire ogni tuo desiderio, e nemmeno tuo madre lo avrebbe fatto." Lo abbracciai con occhi colmi di lacrime di felicità..lo spettacolo fu magnifico, il tulle dei tutù si confondeva col mio abito bianco, e poi il Cigno Nero, ne ero affascinata e forse più di Odette" tutti applaudimmo mentre guardavo il soffitto con dipinti angelici e tinteggiato di rosa/porpora del Teatro.
Usciti mio padre si fermò ad un carretto e prese un gelato.."Fragola e pistacchio...è questo il gusto della mia principessa"..l' uomo dei gelati sorrise.."E' proprio una bella bambina, si vede ne siete orgoglioso".."Ah, una bambina così diventerà certo qualcuno da adulta" orgoglioso Lui.
Ad un tratto in quella piazza chiusa si sentì un rumore forte di gomme, mi voltai e vidi una macchina sgommare a forte velocità.."Ma questa è zona pedonale, ma che diamine fanno quelli" urlò mio padre ma l' uomo del carretto si mise a correre, dentro all' auto vidi degli uomini, istintivamente mio padre portò le mani sui miei occhi e mi gettò lontana, ricordo solo volavo come quelle ballerine e atterrai nel nudo e caldo asfalto mentre udii dei tonfi sordi e secchi e poi di nuovo lo sgommare e la macchina si allontanava a forte velocità
La piazza si ammutolì, sembrava tutto si fosse fermato..guardai l' uomo dei gelati osservare dalla nostra parte ma si voltò con indifferenza e camminando altrove, un uomo seduto al bar guardava ma poi alzò il giornale.
Mi alzai e mi sistemai il vestito.."Papà..era un' altra sorpresa questa..un nuovo gioco?" correndo verso lui che si trovava a terra "Papà dai alzati" ridendo ma quando mi avvicinai vidi un lago rosso..non era più quello fiabesco dei cigni e mi chinai smuovendolo e il candore del mio vestito di bimba innocente divenne rosso sangue..un uomo si avvicinò, era un anziano signore distinto e scuoteva la testa e sua moglie mi prese la mano dolcemente.."Vieni piccola..vieni con me" .."Cosa è successo a mio padre?" ma lei non rispondeva e dopo un pò arrivò la polizia, lei cercava di distrarmi ma quando mi voltai vidi un telo bianco sopra di lui imbrattato di rosso...e capii, nella mia infanzia distrutta e depredata.

Trattenni le lacrime, avevo imparato da ragazzina ad attutire l' odio represso ma volevo giustizia per lui..uscii ed entrai nell' auto e cercai di distrarmi.
Arrivata al galà mi presentai col mio nome falso e iniziai a girare nel salone, vi era gente importante da industriali, attori e attrici ed altro..Mr. Jelly era un uomo facoltoso ed era disperato, era un uomo che credeva fortemente nei principi religiosi e non poteva ammettere sua moglie lo stesse tradendo ma a mio parere era il fatto di non volergli sborsare nemmeno un soldo per il divorzio..se l' avesse amata davvero forse l' avrebbe perdonata e cercato di ricostruire una vita con lei...ma aveva chiesto a noi le prove per incastrarla e con cinismo mi soffermai a guardarla prendendo un calice di champagne da un cameriere che passava col vassoio.
Ad un tratto arrivò l' uomo di cui mi avevano mostrato la foto e vidi uscire in giardino prima lui e poi lei sventolando un ventaglio.
Mi asciugai la fronte fingendo di avere caldo mentre sorseggiavo il frizzante champagne e mi diressi verso il giardino, stavano parlando a bassa voce e finsi di urtare contro l' uomo.."Oh scusate..fa veramente caldo, ho raggiunto il giardino per rinfrescarmi un pò".
L' uomo annuì sorridendomi cordialmente e io ricambiai lanciando un' occhiata alla donna..mi spiace rovinarti la vita Mrs. Jelly ma questo è il mio lavoro e tuo marito mi pagherà profumatamente.
Si allontanarono e io scesi le scale e li seguii fino al laghetto e mi misi dietro un albero, spinsi il pulsante dall' orologio e la cinepresa a forma di spilla si azionò.

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Clio 20-07-2017 15.30.55

"Bingo!" Esclamai, vedendo il nome di Fabbrus.
Lui era il Satiro per eccellenza, nell'ambiente.
Iniziai allora a studiare la planimetria dell'ospedale, per riuscire a capire il modo migliore per entrare e fare evadere il Satiro.
Ogni informazione era fondamentale, ogni dettaglio andava pianificato alla perfezione, non avrei lasciato nulla al caso.
Certo non era una missione facile, ma altrimenti non me l'avrebbero assegnata, pensai con una punta di orgoglio.
Lanciai un'occhiata alla finestra prima e all'orologio poi, quella notte avrei fatto un sopralluogo all'imperion Nolhian.

Guisgard 20-07-2017 16.58.33

Le palline.
Rimbalzavano un'infinità di volte, ovunque, in modo ossessivo, tutt'intorno al lettino di Gwen, che invece cercava di fuggire da tutto ciò.
Ma era reale?
O lei era davvero pazza come dicevano tutti?
Ad un tratto qualcuno entrò e le palline smisero di rimbalzare.
“E' l'ora della pillolina.” Disse Lucy entrando.
“No, aspetta...” l'altra infermiera che era con lei “... il dottor Elv ha deciso di bloccare ogni terapia su questa paziente.”
“Ah, ecco...” Lucy “... il nostro bel dottorino ha scelto la nuova cavia per i suoi esperimenti?” Ridendo perfida.

Guisgard 20-07-2017 17.01.05

Clio decise di attendere la notte.
Penetrare senza permesso o invito all'Imperion Nolhian era praticamente impossibile.
Occorreva quindi un piano perfetto, oltre che rischioso.

Guisgard 20-07-2017 17.07.05

Altea si appostò dove non poteva essere vista e filmò i due adulteri.
Ebbe così le prove della loro relazione da portare al marito.

Lady Gwen 20-07-2017 17.12.14

Quelle palline maledette non volevano smetterla di rimbalzare!
Aumentavano sempre e cercavano di sopraffarmi, di sommergermi, ma io cercavo di resistere.
Improvvisamente, smisero.
Stavo per tirare un sospiro di sollievo mentre mi sollevavo, ma la porta si aprì ed entrarono l'infermiera Lucy insieme ad un'altra.
Quella maledetta pillola...
L'altra però la bloccò ed io rimasi di nuovo a bocca aperta.
Dottor Elv... Davvero hai fatto questo per me? Questo è un regalo molto più grande di quello che vorresti comprarmi...
Però non mi piacque affatto quello che disse l'infermiera Lucy, e il modo in cui lo disse.
Sai, infermiera Lucy, ho capito che ho iniziato ad odiarti
La guardai in cagnesco con espressione seria; non le avrei permesso di dire queste cose del dottor Elv.

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Altea 20-07-2017 17.15.25

Missione compiuta...anche stavolta ci ero riuscita e imboccai un sentiero tra gli alberi e ritornare nel salone.

Guisgard 20-07-2017 17.18.15

Le due infermiere guardarono Gwen.
“Bene...” disse Lucy alla paziente “... come andiamo oggi? Ha sortito effetto la chiacchierata col giovane e brillante medico?” Fingendo gentilezza e premura.


Tutti gli orari sono GMT +2. Adesso sono le 18.06.01.

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