Il vecchio disegnatore guardò stupito Nyoko.
“Nel cortile non c'è nessun ragazzo...” disse “... vivo in questo cottage da solo, con una governante ed un cuoco che vanno via la sera... ha visto un ragazzo in cortile? Impossibile...”

Gwen si gettò nel lavoro per tutto il pomeriggio.
“E' arrivata la telefonata di mister Giordan...” disse Stacey “... il pittore che vuole affittare la galleria per sua collezione... per accordarsi ti aspetta a cena al ristorante Norman... mi raccomando, strappa un buon contratto che le nostre finanze piangono.”

Tutte furono d'accordo con Clio.
Le teppiste così andarono a prepararsi per sembrare vere studentesse in gita nella brughiera.
Con l'auto avrebbero raggiunto la campagna, su cui si era abbattuto un acquazzone.
Ovviamente erano tutte studentesse molto sexy.

"Ah..." dico fermandomi a riflettere. Okay o era uno scherzo di cattivo gusto o quello lì non era un essere umano... O almeno non più in vita.
"Perdonatemi, davvero... Forse ho avuto un abbaglio" sorrisi educata per poi tornare a guardare le pietre.
"Allora... Ha un idea precisa su come vorrebbe questo monile?" chiesi con cortesia.

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Lavorai tutto il pomeriggio, finché alzai lo sguardo su Stacey.
"Sì, mamma" cantilenai sarcasticamente e beffardamente, per poi scuotere la testa "Tranquilla, tranquilla, avremo quel contratto" annuii.

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Il vecchio disegnatore tornò a guardare le pietre.
“Incastonate entrambe in qualcosa, magari un ciondolo...” disse a Nyoko “... non so, mi affido alla sua abilità... per avere così un gioiello intrigante, dal sapore antico e misterioso...”
Suonò il cellulare.
“Mi scusi...” per poi rispondere “... si, sono il dottor Stainyus... mi dica... si... si... perfetto.” Staccò. “Mi perdoni, una telefonata di lavoro... quindi mi sono spiegato bene? Sono riuscito a farmi capire circa quel gioiello?” Sempre con tono pacato.
Di nuovo Nyoko udì quella risata giungere dal cortile.
Allora Stainyus sgranò gli occhi.
Stavolta l'aveva sentita anche lui, almeno così sembrava.

Il pomeriggio trascorse lento, pigro, fino all'ora di cena.
Gwen avrebbe dovuto incontrare di lì a poco il pittore Giordan al ristorante indicato da Stacey.

Come adoravo le mie sorelle quando eravamo tutte d'accordo.
Non è meglio così?
Che io dico una cosa, loro la fanno senza star lì a discutere e perdere tempo inutile?
Guardate poi come sono belle con quei vicini d'angelo e le uniformi da scolarette che teniamo perchè... oh non si sa mai!
Prendemmo la macchina e ci dirigemmo nella brughiera.
"Allora, Lys, da dove cominciamo?" chiesi alla ragazza che aveva in mano le mappe e aveva il miglior senso dell'orientamento di tutte noi.
"La casa dei Blake sarà sorvegliata... dobbiamo trovare un altro posto dove indagare..." pensierosa "Idee, ragazze?".

Il pomeriggio volse al crepuscolo.
Arrivava il momento della cena.
Misi a posto le ultime cose e lasciai l'ufficio, andando in quello di Stacey.
"Io vado, o farò tardi per la cena!" le dissi, poi uscii.
Andai a casa semplicemente per cambiarmi, indossando un tubino in velluto nero, acconciai i capelli con una piega alzata e qualche ciocca ribelle, poi uscii diretta al locale.https://uploads.tapatalk-cdn.com/201...44dbd37d65.jpg

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“Beh, si potrebbe girare per le case più antiche della brughiera...” disse Lys guidando “... quel genere di posti hanno sempre vecchi e stupidi governanti, di quelli a cui è facile strappare informazioni interessanti.”
“Si, vero.” Annuì Kyra.
“Si, se facciamo le gatte morte qualche vecchio bavoso saprà dirci ciò che ci interessa.” Divertita Viki.
“Si, concordo anche io!” Vivian a Clio.
La pioggia scendeva copiosa.

Gwen si preparò e raggiunse poi il ristorante sotto un'acquazzone molto forte.
Entrò e vide subito Giordan seduto ad un tavolo che la stava aspettando.

Bene, la pioggia!
Niente di meglio, se avevi un vestito elegante e delle scarpe molto alte.
Aprii l'ombrello mentre scendevo dalla macchina, poi lo richiusi entrando nell'elegante ristorante.
Vagai un po' con lo sguardo, mentre ringraziavo gentilmente un cameriere che prendeva il mio cappotto, finché non vidi il mio cliente e lo raggiunsi.
"Buonasera, Mr Giordan" sorridendo e porgendogli la mano, mentre prendevo posto.

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Sorrisi udendo la sua spiegazione.
"Sì ho..." dissi per poi essere interrotta dalla risata per poi notare lo sguardo dell'uomo.
"Ha... Sentito anche lei?" chiesi curiosa e mettendo in moto i miei poteri d'angelo per proteggere me e l'anziano da qualsiasi cosa.

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Gwen arrivò al ristorante e si sedette con Giordan.
“Eccola.” Disse lui sorridendo. “La stavo aspettando. Cominciamo con del vino? Poi ordiniamo e discutiamo durante la cena?”

“Io...” disse confuso Stainyus “... io...” sbiancando “... io non ho sentito nulla...” palesemente nervoso “... ora... ora credo di aver da fare... lei può andare...” a Nyoko “... mi faccia sapere appena pronto il gioiello...”

"Certamente, come preferisce" con tono gentile io.
Speravo davvero che il contratto andasse in porto, perché avevamo molto bisogno di quei soldi, e non solo per pagare Elv.

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"Sì, buona idea!" annuendo "Jackie, trova la casa diroccata e abbandonata che ti ispira di più e andiamoci subito!
Annuendo.
Poi risi alle parole di Viky.
"Una pistola alla testa e vedi come si scioglie la lingua, altroché!" divertita.

La cena arrivò, mangiarono e discussero di tutto.
“Quindi...” disse Giordan a Gwen “... prenoterò l'intera galleria per una settimana ed il 15% del ricavato andrà a voi. E' d'accordo?”

L'auto delle teppiste giunse nella brughiera.
Davanti a loro vi erano alcuni cottage distanti un miglio circa l'uno dall'altro, poi in lontananza si vedeva un'altra abitazione, ma era quella di Sir Blake.
Ancora più lontano un gruppo di casupole.
“Scegliamo da dove cominciare...” disse Kyra a Clio.

La cena proseguì, fra pietanze raffinate e chiacchiere d'affari.
Ascoltai la sua proposta e ragionai.
Non era male, ma volevo azzardare un po'.
"Le offro due settimane, una in più rispetto alla sua offerta, se arriviamo al 20%. Cosa ne dice?" proposi, guardandolo "Vorrebbe dire più guadagno per noi, ma anche più visibilità per lei."

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Giordan restò un attimo a rifletterci, poi accettò la proposta di Gwen.
"Siamo intesi." Disse annuendo. "Due settimane ed il 20%. Ecco qui l'anticipo per l'affitto." Psgando con la sua carta on line." Prese il vino. "Brindiamo alla mia mostra ed al nostro guadagno." Alzando il calice.

Le case mi sembravano tutte uguali.
Che diavolo ne sapevo io di quale sarebbe stata meglio per iniziare la nostra ricerca?
Alzai le spalle e le guardai tutte, le mie sorelle e poi tutte le case.
Così uguali, anonime.
Iniziai una conta, partendo dalla prima a sinistra fino ad arrivare a quelle lontane, saltando ovviamente quella di Blake.
Alla fine ne indicai una.
"Quella lì!" sentenziai, annuendo.

Cercai di contenermi, mantenendo la mia espressione superba e tranquilla e il sorriso moderato, ma avrei voluto esultare.
Ce l'avevamo fatta e avevamo pure un bell'anticipo.
"Al nostro sodalizio professionale, speriamo il primo di una lunga serie" a mia volta, facendo tintinnare i bicchieri.

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Capii subito il suo stato e annuì cercando di apparire tranquilla.
"Va bene. Appena sarà pronto verrò a portarglielo" dissi facendo finta che nulla fosse accaduto.

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"Andata." Disse divertita Kyra.
Tutte erano d'accordo con Clio.
Così l'auto raggiunse la casa scelta.
Era un cottage isolato, con un giardino davanti.

La cena terminò e Giordan salutò Gwen, che così aveva portato in porto l'affare e guadagnato un bell'anticipo.

Stainyus annuì a Nyoko e la salutò.
La ragazza uscì nel cortile diretta all'uscita.
Qui, sotto la pioggia, vide di nuovo quel giovane.
Se ne stava sotto un albero e la fissava in modo enigmatico.
https://encrypted-tbn0.gstatic.com/i...hedts8-1bYYEkQ

L'affare era concluso, la cena anche, dunque potevamo andarcene.
Arrivai in macchina e subito chiamai Stacey per comunicarle la notizia, sarebbe stata sicuramente felice di ciò.

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Si era messo a piovere ed io non avevo portato l'ombrello! Cosa che, comunque, non mi turbava più di tanto. Raggiunsi la mia bicicletta per poi notare il ragazzo di prima seduto sotto un albero che mi fissava. Lo guardai inemotiva e piano mi ci avvicinai.
"Sei uno spirito, vero?" dissi senza peli sulla lingua e senza alcuna paura.

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Ci dirigemmo verso quella casa, scelta a caso come piace a me.
Anche quello era un gioco che ci piaceva, scegliere una casa a caso e metterla a ferro e fuoco.
Oh, le urla che si sentono in quel momento!
Che poi se c'è poca gente si possono fare dei giochini molto più divertente.
Ci avvicinammo.
"Allora, atteniamoci al piano, siamo studentesse che devono fare una ricerca sulla brughiera e i suoi misteri.." guardandole.
Mi avvicino al campanello e suono.

Stacey fu entusiasta dell'accordo raggiunto.
“Perfetto.” Disse a Gwen. “Ora possiamo saldare varie pendenze, compresa la paga per quel modello.”

Il rtagazzo guardò Nyoko negli occhi, poi i suoi occhi scesero su tutta la sua figura.
La guardò per un lungo istante, in ogni piega di quel corpo.
Uno sguardo insistente, insolente, sensuale.
"Dimmi..." disse "... ti sembro uno spirito?" Fissandola.

Clio suonò.
Dopo qualche istante qualcuno aprì.
Era una vecchia signora.
"Prego..." disse "... cosa cercate?"

"Esattamente. Telefona all'agenzia in modo da farti dare il numero di conto e fare il bonifico di 3000 Taddei, così vediamo di pagare innanzitutto lui, poi faremo tutto il resto."
Chiusi la chiamata con Stacey.
Poi inviai un sms, sorridendo.

"Pare sia il suo giorno fortunato. Le consiglio di controllare il conto dell'agenzia, quando avrà un attimo..."

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Mi lasciai guardare e, in tutta risposta, lo guardai con aria seria.
"Abbastanza, dal momento che per il padrone di casa non esistevi se non in un suo autoritratto" dissi senza smettere di guardarlo.

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La prima variante era fare le brave.
Fare le brave.
Le brave.
Brave..
Quindi dovevamo attenerci al piano e dire semplicemente che eravamo lì per la ricerca.
"Buongiorno signora.." con un sorriso gentile e dolce che non so da dove ho tirato fuori "Ci scusi se la disturbiamo, stiamo facendo una ricerca per la scuola, la nostra professoressa ci ha chiesto di fare una tesina sulle leggende della brughiera, ma noi siamo tutte ragazze di città e non conosciamo questi luoghi.." sempre con gli occhioni da ragazzina e tono gentile.
"Ci chiedevamo se lei potesse aiutarci..".

“Perfetto.” Disse Stacey a Gwen.
Poi la ragazza inviò un sms.
Dopo un po' la risposta:

“Che velocità! Mica temevo il contrario :smile_lol:
Comunque, peccato, potevo farle risparmiare qualcosina... vabbè...”



Il giovane rise.
“Non badarci, lui è pazzo...” disse a Nyoko riferito al vecchio Stainyus “... fa sempre così... mi tratta come un parente scomodo... uno che va tenuto nascosto... e sai perchè? Perchè io sono il senso della sua vecchiaia, del suo essere folle... non si ricorda di me, ma sa di essere pazzo...” divertito.

Alzai un sopracciglio, incuriosita.

"Lei dice? Mi illumini..."

Questa era bella, cosa si sarebbe inventato adesso?

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Lo guardai alzando un sopracciglio e annuì.
"Capisco... Quindi tu saresti?" chiesi incrociando le braccia al petto.

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La donna guardò Clio e le altre ragazze, una ad una.
“Io non so nulla di queste cose.” Disse seccata. “Si, se ne raccontano tante di queste storie, ma io non ci ho mai badato troppo... chiedete altrove... magari al vecchio castello dei Taddei... lì ne girano parecchie di queste storie, ma ora non troverete nessuno se non il custode e lui non è un tipo molto sveglio... magari al dottor Guadag... lui le studia queste leggende, bontà sua.”



Elv inviò un altro sms a Gwen:

“Io non sono come tutti quei modelli solo belli ma imbecilli :silenced:
Infatti studio e cerco di avviare una mia professione, anzi un sogno... dipingere!”



Il ragazzo guardò di nuovo Nyoko, con quel suo sguardo enigmatico, quasi peccaminoso.
“E tu...” disse “... tu invece? Vendi gioielli o vai in giro a chiedere se le persone sono spiriti?” Divertito.

"È un mio hobby" dissi scherzando sul chiedere se fosse uno spirito.
"Ad ogni modo creo gioielli per venderli e guadagnarmi da vivere" dissi sorridendo.
"Oh e ho anche un nome, sai? Mi chiamo Nyoko. Tu ne hai uno?" dissi sorridendo divertita.

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Rilessi più volte il messaggio e sbattei le palpebre.
Sul serio?
Non persi tempo e lo chiamai.
"Cioè... Me lo dice così?" dissi subito, fra lo stupito e il curioso, senza dargli il tempo di parlare quando rispose alla chiamata.
Non era semplicemente fantastico?
Probabilmente era giornata di affari, ma comunque fosse, era perfetta così.

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Il ragazzo rise.
"Piacere, Nyoko." Con un vistoso inchino. "Il mio nome? Mi chiamo Pavel, ma ogni giorno lui" indicando la casa con dentro Stinyus "mi chiama con un nome diverso. E' pazzo e vuol fare ammattire anche a me." Divertito.
Poi il suo sguardo si fece cupo.

"Ehilà, che sorpresa..." disse Elv al cellulare a Gwen "... beh, sono solo un pittore dilettante, più un sognatore... nessuno mi darebbe spazio per uno dei miei quadri... anzi, per molti sono disegnini e basta..."

"Pavel... Bel nome" sorrisi per poi ridere alla sua frase.
"Allora perché non te ne vai? Se ti da tanto peso rimanere insieme a lui... Insomma... Il mondo è grande" dissi sorridendo ancora e guardandolo tranquilla.

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Lo ascoltai.
"Beh, magari ha solo chiesto alle persone sbagliate, e poi da qualche parte si dovrà pur cominciare. Ho ragione di credere che la sua arte potrebbe non essere così male come lei vuole far pensare."

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Lui accennò un sorriso.
"Andarmene..." disse "... e dove? Sono suo figlio, non ho un lavoro... anzi, non so fare nulla... finirei in mezzo ad una strada o peggio, magari in galera..." guardando Nyoko "... e tu perchè sei qui ad interessarti di me? Magari il pazzo sono io e non lui, no?"

"Chissà..." disse Elv "... quindi lei, mi sta dicendo, mi darebbe una possibilità? Nella sua galleria? Non è che mi prende in giro e magari vendicarsi per oggi nel locale?" Divertito.

Sorrisi.
"Non sono ancora arrivata a tali livelli di meschinità. Tuttavia, la mia galleria si occupa soprattutto di artisti emergenti, tranne sporadiche eccezioni, dunque potrei prima o poi visionare i suoi lavori, per vedere soprattutto se ne ha un numero sufficiente per allestire una mostra e beh, si vedrà " risposi.

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"O magari sono io la pazza a volerti ascoltare" dissi sorridendo.
"Non lo so... Mi sei sembrato un ragazzo molto misterioso..." dissi per poi pensare alla sua situazione.
"Io me ne andai via di casa dieci anni fa, pensa un po'" dissi ridacchiando.
"Ma non sono nessuno per dirti cosa devi fare, sono solo una venditrice di gioielli, no?" dissi sorridendo sicura per poi montare sulla mia bicicletta, preparandomi a partire.

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Rimasi stupefatta dal comportamento di Giuditta, l' atelier De Bastian Couture era mio e quindi sapevo benissimo le finanze erano alte e la guardai con rimprovero.."Ma pensi voglia fare la Ghostbuster, l' acchiappafantasmi..affatto io miro al Castello, devo comprarlo e ho i soldi per farlo visto la mia famiglia e il successo dell' atelier..io ho terminato la mia collezione e infatti stiamo portando il pezzo forte per domani alla sfilata, tu ti devi preoccupare di quella maschile che vogliamo iniziare. Per me, il proprietario rinuncerà al castello se sa ci sono degli spiriti".
Portai Giuditta a casa, dicendole avrei dormito all' atelier e pensato a tutto e di essere in forma per la sfilata.
Arrivata all' atelier consegnai il prezioso vestito, guardai le prove delle sfilate, accomodai i vestiti alle modelle e poi dormii in una stanza del Palazzo fino al mattino, i preparativi erano già pronti ed indossai uno dei migliori vestiti da me creati.
Uscii dalla stanza, ci sarebbero stati tutti, pure Sir Blake ed ebbi un sobbalzo e andai da Jolie, una delle migliori collaboratrici alla casa di moda .."Guarda, devi fare attenzione, devo dire alla security di aumentare la vigilanza con le persone che girano, poi vi è un ammiratore stregato che era presente a una sfilata..non vorrei fosse un mitomane" e andai a controllare le modelle aspettando Giuditta....la emozione era palpitante tra tutti noi, speravo di avere successo in "Venezia 1700-2018".

https://www.lesposedimori.it/wp-cont...pizzo_ok-1.jpg

Allora, parliamoci chiaro vecchiarda spennata: non mi piace il modo in cui mi guardi, nè il tono con cui ti rivolgi a noi.
Chiaro?
Ma tu guarda un po' sta qua se deve comportarsi così.
No, dico io ma è il modo di approcciarsi a delle tenere studentesse in missione per conto della professoressa di storia? Io dico di no!
Ma mi trattengo dal fare domande quando ci rimanda al castello dei Taddei.
Oh, interessante... ne parlavano alla festicciola, effettivamente!
Registrai i nomi che ci aveva detto.
"La ringrazio signora!" sorridendo.
Mi voltai poi verso le ragazze, ignorando la tizia che tanto non vedeva l'ora di essere lasciata in pace.
"Andiamo al palazzo dei Taddei allora!" annuendo "Troveremo questo dottore!".