Camelot, la patria della cavalleria

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elisabeth 16-10-2009 00.16.46

Non avevo intenzione di essere la causa di altro dolore, e feci in modo che svolgessero il loro compito, non proferii piu' parola

Guisgard 16-10-2009 01.48.06

Così le due donne finirono di preparare Elisabeth. Seta finissima, bianca e vermiglia, coprì il suo bellissimo corpo.
Perline colorate e spille vitree fissarono i suoi magnifici capelli.
Bracciali ed anelli ornarono i suoi polsi e le sue mani.
Fu poi condotta, attraverso un lungo corridoio, in un'ampia sala.
Questa era sfarzosa e regale. Mobili pregiati e magnifiche statue arredavano quell'ambiente.
Elisabeth però, tra tutto questo splendore, notò solo un grande ritratto.
Era raffigurata una ragazza in tutto simile a lei. Persino gli abiti ed i gioielli erano uguali a quelli che indossava lei in quel momento. Ed era la stessa ragazza che le mostrò la donna della capanna. Era la misteriosa Vickyen.
"Si, era bellissima." Disse improvvisamente una voce alle sue spalle.
Elisabeth si voltò e vide un uomo alto, vestito con una tunica purpurea e che portava una maschera di alabastro purissimo.
Era lo stesso che aveva visto nella foresta...


Intanto, gli eroi di Camelot erano alla mercè dei trenta soldati comandati dal misterioso cavaliere con i capelli biondi e bruni.
"Tu" disse questi a Guisgard "non sei nella posizione di poter dettare le regole del gioco!"
"Credete?" Rispose Guisgard con un sorriso beffardo. "Perchè patire tanto, quando ciò che cercate potete averlo subito! Cosa sono per voi quattro cavalieri, uno scudiero ed una donna in confronto agli uomini inviati da vescovo in queste terre?"
Il cavaliere apparve pensieroso. Poi ordinò ai suoi:
"Conducete questo cavaliere nelle segrete! Gli altri portateli presso il grande fiume e lasciateli andare. Sarà la foresta a decidere la loro sorte."
"Io non ti lascio, Guisgard!" Esclamò Ammone. "Ti proteggo sin dalla tua infanzia e continuerò a farlo!"
"Si, ma giurasti anche di obbedirmi!" Rispose Guisgard. "Perciò va con loro e veglia che arrivino salvi fino a Camelot!"

elisabeth 16-10-2009 07.26.30

Ero abituata a vestirmi da sola, e il fatto che fossero altri a farlo, mi metteva in grande imbarazzo, fui accompagnata in un salone immenso, mobili pregiati provenienti da varie parti del mondo, drappeggi di stoffe orientali e....in una parete....non era uno specchio, era un dipinto.......ero stata vestita come lei, ero la sua riproduzione, dovevo avere un Karma pesantissimo, ero in totale contemplazione.......una voce calda e profonda mi riporto' alla realta', mi voltai di scatto, incontrando lo stesso uomo che avevo visto nella foresta, il volto coperto, cosa celava quella maschera..." Si e' bellissima, ho gia' visto questa donna in un altro ritratto e mi e' stata raccontata la sua storia, la sua triste storia, mi chiedo io cosa c'entro in tutto questo, non so chi siete e perche' questo ritratto sia a voi molto caro....." intanto la mia mente andava a Morris speravo che fosse sano e salvo e assieme a Sir Guisgard si fossero congiunti con gli altri cavalieri di Camelot........il tempo non era piu' clemente l'indomani notte l' acqua del fiume doveva essere sacralizzata, se non fosse successo la natura e gli uomini avrebbero subito le ire della Dea madre, li' dove la terra non avrebbe piu' dato i suoi frutti e le acque sarebbero state cariche di energie negative.........ero sicura che le nove fanciulle non potevano essere morte, era necessario che le nove vergini vegliassero il fuoco sacro sino a quando il rito non fosse compiuto.......... qulacosa mi diceva che l'uomo era a conoscenza di tutto questo...........

llamrei 16-10-2009 09.44.28

"Guisgard: il tuo scudiero ha l'obbligo di obbedirti, e lo farà. Io non sono il tuo scudiero e quindi non ho alcun obbligo nei tuoi confronti. Quindi...resto qui con te, che la cosa ti piaccia o meno"

Ironicamente dissi rivolgendomi all'uomo.

Sicuramente aveva un piano valido per poter comportarsi così nei confronti di quell'uomo dai capelli biondo e bruni. E sicuramente avrebbe avuto bisogno di una mano.

Mi misi a fianco di Guisgard e notai la sua occhiataccia nei miei confronti.

"Facci l'abitudine, amico mio. E' alquanto risaputo che sono una testarda, acida e testarda ;)"
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(DA, Remton)

Hastatus77 16-10-2009 16.49.30

Non mi piaceva l'idea di dividerci... non volevo abbandonare parte dei miei compagni, soprattutto quando c'era di mezzo una donna... anche se si trattava della spavalda lady llamrei.
Quindi fissai sir Guisgard... volevo capire se sapeva quello che stava facendo.

Guisgard 16-10-2009 17.23.02

Quell'uomo fissò Elisabeth con uno sguardo tanto intenso e profondo che sembrò penetrare fin dentro il suo cuore.
"Quella donna" cominciò a dire, mentre riempiva due calici con del vino "era una predestinata. Ma purtroppo, come è nella natura umana, ha permesso alle sue debolezze di rendere impuro il suo cuore..."
Offrì poi uno dei due calici ad Elisabeth e continuò:
Abbiamo atteso a lungo il suo ritorno...ed ora, grazie a voi, tutto è sul punto di compiersi."
Accarezzò poi il suo volto e disse:
"Voi qui siete la signora assoluta...chiedete ed ogni vostro desiderio sarà esaudito."
In quel momento, attraverso la maschera, Elisabeth vide una sinistra luce accendersi nei suoi grandi occhi rossi.


Nelle profondità della misteriosa cappella intanto, gli eroi di Camelot erano alle prese con decisioni discordanti.
"Milady" cominciò a dire Guisgard fissando Llamrei "in un'altra situazione, avrei fatto i salti mortali pur di restare in compagnia di una donna come voi. Ma ora è tutto diverso. Camelot ed i suoi abitanti potrebbero essere in pericolo e qualcuno di noi deve tornarvi per poter difendere il reame! Mentre qui, nove su dieci, verremo uccisi. E' inutile morire tutti in maniera tanto sciocca!"
"Hastatus" eslamò poi "siete l'alfiere del re ed avete l'obbligo di salvare i suoi sudditi. Portate via Llamerei e gli altri!"
Mentre diceva tutto ciò, Guisgard vedeva riflesso il suo volto nei profondi occhi di Llamrei. E la luce che questi emanavano, gli appariva come ultimo miraggio della vita che finisce...
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Hastatus77 16-10-2009 17.41.48

"Amico mio, vi lascio qui a malincuorema, ma non vi permetterò di sacrificarvi per noi... tornerò a liberarvi... fosse l'ultima cosa che facio. Ve lo devo."
Detto ciò lanciai un duro sguardo alle guardie.
"Tornerò! E spero per voi che al mio amico non sia stato torto un capello!"

llamrei 16-10-2009 17.44.15

"Mio caro amico, sono certa che Hastatus, Morris, Dunmer e Ammone siano in grado di difendere Camelot ed i suoi abitanti. Senza alcun dubbio. Ricordate che stiamo parlando dei più valorosi Cavalieri in assoluto. Ma vedete....non riuscirei ad avere sogni sereni sapervi in mano di codeste persone. Non vorrete essere la causa dei miei sonni agitati spero. Quindi, mi dispiace per voi ma dovrete sopportare la mia compagnia;)"

Sir Dunmer 16-10-2009 17.51.00

Dunmer sapeva già in cuor suo che Guisgard avrebbe fatto di tutto per far sì che i suoi amici si salvassero, quindi non protestò.
"Spero solo che te la caverai, Guisgard .. ma ho fiducia in te"
Pensò, mentre seguiva i cavalieri che lo portavano fuori da quell'inferno.

elisabeth 16-10-2009 22.01.43

Presi il calice dalle sue mani, il colore del vino era ambrato e profumava di frutti....la sua mano sul mio volto era gelida, non tolleravo essere toccata, ma se avessi protestato sarebbe servito a poco, chiusi gli occhi e respirai profondamente......ero la padrona assoluta, di un mondo nascosto e perverso, c'erano solo candele nessuna fonte di luce.......i grossi drappeggi alle pareti, non facevano penetrare neanche l'aria, ero al'inferno e non me ne ero accorta........fissai il volto dell' uomo la maschera faceva intravedere poco, ma i suoi occhi mandavano lampi di fuoco....." Mi scrutate l'anima e poi volete esaudire i miei desideri, volete la conferma di quali sono i miei pensieri ? voglio andare via di qui......non sono io la persona che aspettate........non voglio essere la padrona assoluta di un mondo dove la morte regna sovrana.......amo la vita, la luce e l'aria fresca.........potete avere tutte le donne che volete, e noto che tutte pendono dalle vostre labbra......io no.."

Morris 16-10-2009 22.38.37

Quei 31 cavalieri.. rimangono delusi dalla nostra decisione di non scontrarci con loro...avrebbero voluto distruggerci tutti..per poter raccontare codesta impresa: sconfiggere dei cavalieri di Camelot....glielo leggo negli svampiti occhi.

Camelot e il suo re Artù hanno priorità assoluto su tutto...e ..appreso il volere di Guisgard...non batto ciglia...e mi dirigo velocemente verso la strada del ritorno.

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Sir Morris

Guisgard 16-10-2009 22.48.23

Elisabeth intanto era con quel misterioso uomo.
"Volete andar via, mia signora?" Chiese con delicatezza quell'uomo. "Nessuno vi tratterrà...avete la mia parola."
Fece un gesto ed una delle porte si aprì.
"Ecco" continuò "non ci sono più ostacoli che possano impedirvi di lasciare questo luogo. Nessuno tranne uno...Il Pegno d'Amore! E fossi voi non ne sfiderei i fatali effetti..."

elisabeth 16-10-2009 22.52.05

La porta si apri' sulla foresta.......respirai a pieni polmoni......ma le parole di quell' uomo mi gelarone le membra..." Non capisco, quale pegno d' amore..."

Guisgard 16-10-2009 22.53.45

"La foresta sembra attendervi, mia signora..." disse quell'uomo "sta a voi decidere se uscire o meno da questo palazzo...ponderate bene la vostra decisione..."

elisabeth 16-10-2009 22.56.28

" Smettete di parlarmi come un oracolo, ho la foresta ad un passo e saro' libera, ma voi non siete generoso, e allora la mia decisione da cosa dovrebbe dipendere...di Grazia"

Guisgard 16-10-2009 23.05.00

L'uomo si avvicinò a dell'uva posta su un tavolino d'avorio.
Ne prese un grappolo e cominciò a mangiarne.
"Mia signora..." cominciò a dire "il Pegno d'Amore è un incantesimo, una maledizione. Tanto odiosa e crudele come solo le cose necessarie sanno essere."
E dopo una pausa aggiunse:
"Appena voi lascerete questo palazzo, il vostro bellissimo corpo si coprirà di piume e voi vi muterete in uno splendido cigno...questo è il Pegno d'Amore...e voi l'avete preso da quel dolce nettare che vi ho offerto...e nessuno, oltre me, potrà liberarvi da questo incanto!"
E scoppiò in una risata delirante e diabolica, che echeggiò in tutte le numerose sale di quel palazzo.

Guisgard 16-10-2009 23.08.26

Nei sotterranei della capella, intanto, Guisgard salutava i suoi compagni, tentando di far desistere lady Llamrei dal suo intento di restargli accanto.
"Milady" le disse Guisgard "se resterete qui anche il vostro destino sarà segnato. E come avete visto voi stessa, questi uomini sono capaci delle azioni più atroci. Vi prego, seguite gli altri a Camelot..."

elisabeth 16-10-2009 23.17.27

"Un pegno d' amore lo chiamate, comunque vada sono condannata. O con voi o di nessuno "

Morris 16-10-2009 23.19.31

Il mio destriero procede ad un ritmo spaventoso...tutto ciò che incontra si abbassa anticipando il suo passaggio: Camelot mi attende...la mia intenzione è di correre più forte che posso per raggiungere Elisabeth e ricongiungermi al gruppo insieme a lei.
Flò mi avvista e mi indica impeccabilmente ed inesorabilmente il percorso per raggiungere colei che tanto mi manca!
Giungo sul luogo.. il mio falco scende giù in picchiata e si posa sulla vicina quercia.
Scendo da cavallo e sguaino la fidata spada.. quel posto non mi piace...grido il suo nome a squarciagola: "ELISABETH....ELISABETH"!!!!

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Sir Morris

Guisgard 16-10-2009 23.22.50

"Condannata?" Rispose quell'uomo, "Siete una privilegiata, mia signora! Presto il vostro potere sarà immenso e tutti vi loderanno per averli liberati dalle false fedi che oggi reggono il mondo!"
Poi concluse:
"Ogni volta che lascerete questo luogo, vi tramuterete in cigno. E solo tornandovi potrete riassumere la vostra magnifica forma umana..."

Guisgard 16-10-2009 23.30.06

Mentre Morris invocava la donna che amava, un sibilo sembrò fendere l'aria.
Un attimo dopo, dalla quercia, il bellissimo falco di Morris cadde a terra, trafitto da un dardo.
La ferita non era profonda, ma il dardo era avvelenato.
Morris doveva trovare un posto in cui curare il suo fedele Flò. O l'avrebbe perso per sempre...

elisabeth 16-10-2009 23.31.29

Sono una privilegiata, perche' non riuscivo a vedere la parte positiva di tutto questo.......sentivo il mio nome, entrava dalla porta spalancata era sussurrato dal vento........era la voce di Morris, volevo correre fuori, ma il cigno non avrebbe potuto far nulla li' fuori, ero intrappolata in quel superbo palazzo, gridai il suo nome............speravo che il vento mi fosse propizio..e gli portasse il suo nome.

Guisgard 16-10-2009 23.45.48

L'uomo rise di gusto. Si avvicinò ad Elisabeth alla finestra e le accarezzò i capelli.
"Chi state invocando?" Chiese. "L'uomo che amate? O quello che credete di amare? L'amore assume spesso i contorni dell'effimero, dell'illusione."
Poi aggiunse:
"Se l'amate davvero saltate fuori e raggiungetelo! Francesca brucia all'Inferno pur di non separarsi dal suo Paolo. E Laodomia scelse la morte pur di non separarsi da una statua che aveva le fattezze del suo Protesilao! Avanti, dimostratemi che davvero Amore è così grande!"
E di nuovo la sua delirante risata invase ogni angolo di quel palazzo.

elisabeth 16-10-2009 23.58.59

Bene Sir Morris, avete uno strano destino unito in matrimonio con un cigno, mi voltai verso l'uomo........risi sino alle lacrime " Ricordate che il cigno rimane unito al suo compagno per tutta la vita "............mi voltai verso la porta e uscii fuori....non so' cosa avvenne...incominciavo a pensare come un fantastico cigno........

Guisgard 17-10-2009 00.08.10

L'uomo osservò quella scena con uno strano ghigno.
"Notevole" sussurrò "davvero notevole..."

elisabeth 17-10-2009 00.12.07

meno male che non ero stata trasformata in oca, certo che fuori dall'acqua era difficoltoso spostarsi, la vita da palmipede era uno strazio..........e ora ?

Guisgard 17-10-2009 00.14.52

Il bellissimo cigno volava a stento nella notte buia e senza Luna.
Ma il forte vento e l'aria fredda rendevano arduo allontanarsi dal palazzo.
La foresta era immensa, buia e misteriosa.
Mentre il palazzo era un luogo reale e sicuro. Almeno per Elisabeth.

Morris 17-10-2009 00.19.50

Una freccia, all'improvviso, colpisce Flò....grido il suo nome...è ancora vivo....lo prendo sulle mie mani e ne odoro il sangue: "E' avvelenato"! "NO..NOOOOO" "Chi ha osato agire in questo modo... tanto indegno quanto deplorevole"???!!!!! "Fatti avanti essere immondo"! Tu calpesti una terra che prova disgusto al solo tuo passaggio"!!!
"Non avrò pietà per te ...chiunque tu sia"!

Comincio a cercare delle erbe medicinali-guaritrici in fondo alla boscaglia....ne trovo solo tre su quattro...ma dovrebbe bastare.
Accendo un fuoco....riscaldo il mio pugnale....con attenzione e delicatezza apro la ferita nel suo corpicino...estraggo il dardo pian piano... introduco l'ardente lama ed immetto la pozione preparata.
Attendo il tempo necessario per assicurarmi dello scampato pericolo: i suoi occhi mi hanno fissato per tutto il tempo, il suo becco non ha emesso un sol gracidio di dolore....Flò è salvo!!!

Sir Morris

Guisgard 17-10-2009 00.59.02

Intanto, mentre gli altri facevano ritorno a Camelot, Guisgard e Llamrei rimasero imprigionati nei sotterranei della cappella.
"E sia" disse il cavaliere dai capelli biondi e bruni "voi due resterete qui."
Poi, rivolgendosi ai suoi, ordinò:
"Portateli nelle segrete. Presto sarà deciso il loro destino!"
Così, Guisgard e Llamrei furono rinchiusi in una semibuia ed umida cella.
Appena rimasti soli, Guisgard scosse le sbarre della piccola finestra sulla parete, l'unica apertura che permetteva alla luce di entrare.
"E' inutile" disse Guisgard dopo aver tentato di forzare le sbarre "da qui non si passa."
Poi, fissando Llamrei, disse:
"Milady, siete stata avventata a voler restare qui! Non credo ci attenda un dolce e gradevole soggiorno in questo luogo..."

Guisgard 17-10-2009 01.56.26

Il cigno intanto volava nella notte.
Il vento, a tratti, sembrava prima sospingerlo verso la fuga, poi invece costringerlo a scendere e non andare oltre quel luogo.
Così, volando presso le torri del palazzo, all'improvviso, una rete d'orata e robusta lo catturò dolcemente.
Due uomini poi lo portaro al cospetto del loro padrone.
Questi era intento a giocare da solo una partita a scacchi.
"Si dice" cominciò a dire senza voltarsi verso Elisabeth, che nel frattempo era ritornata donna, "che ogni uomo, per tutta la vita, giochi una partita a scacchi. Qualcuno afferma che la si gioca contro la propria fortuna, qualche altro contro l'amore, altri invece credono che questa partita abbia come avversaria la morte."
Poi, alzatosi, si avvicinò alla ragazza. Quella maschera non lasciava trasparire emozioni.
"Giocatevi bene questa partita, mia signora" disse con un filo di voce "perchè l'Inferno, quello vero, è peggiore di qualsiasi prigione terrena. Anche di una prigione dorata come questa..."
Lo sguardo di Elisabeth finì, quasi involontariamente, sul ritratto di quella donna tanto simile a lei.
Ed incredibilmente la sua espressione era cambiata.
Come se la donna del ritratto, sorridente fino a poco fa, si fosse rattristata e spaventata. Come se i suoi occhi avessero visto il male assoluto...

llamrei 17-10-2009 10.00.25

Il sole, i prati verdi, gli alberi e i loro frutti pronti per essere colti, le passeggiate fuori le mura di Camelot, sdraiarsi sulla riva di un ruscello ed ascoltare la voce della natura....
Pensavo a tutto questo mentre ero accovacciata con la schieda addosso al muro gelido della segreta. Una lacrima voleva scendere ma non potevo farmi vedere stanca e quasi disperata dal mio compagno di ventura.
Ricacciai quella lacrima con forza. Mi alzai di impeto e dissi con ira:
"Una via d'uscita c'è. Siamo entrati dalla porta? Bene! Dalla porta usciremo!"

Mi avvicinai alla porta. Chiamai la guardia e con la delicatezza e il fare che spesso le donne usano, dissi a quel guerriero:

"Mio prode cavaliere..siete un vero cavaliere, vero? Come potete ben vedere sono una signora. E per quanto la mia attuale condizione sia di inferiorità rispetto la vostra...non potete permettere, comunque, che mi si manchi di rispetto. Ho fame e sete. Portatemi quel che vi aggrada, ma portate qualcosa. Se muoio...sarete voi a pagarne le conseguenze..o sbaglio?Suvvia...un tozzo di pane e dell'acqua fresca...per una signora"

Non sentii proferire nulla dalla bocca del guerriero..ma il mio messaggio dovrebbe aver sortito effetto.

"Presto Guisgard! Dietro alla porta! Quando torna lo stolto...,mi raccomando: forte sulla testa!"

Hastatus77 17-10-2009 10.02.41

La compagnia era stata separata... appena liberati sir Morris era fuggito veloce come il vento per raggiungere lady Elisabeth.
Eravamo rimasti in tre... io, sir Dunmer e Ammone.
"Torniamo a Camelot. Chissà cosa ci attende."
Ero preoccupato... non solo per il mio re, che aveva tanti altri validi cavalieri che l'avrebbero difeso fino alla morte, ma anche per i miei amici che avevo abbandonato in questo posto.
"Tornerò!" mormorai
Detto ciò, iniziai a riattraversare la foresta per raggiungere Camelot.

Morris 17-10-2009 10.36.54

La mia mente grida vendetta, la mia spada freme bramosa, le mie braccia si aprono a ventaglio.. ed esclamo: "OH KRATOS..PADRE DI TUTTI I CAVALIERI-GUERRIERI...BENEDICI IL MIO STRARIPANTE FURORE"!!

Da lassù..il padre di mio padre..ZEUS.. m'appare in tutta la sua forza e splendore....un fulmine traccia maestosamente il tetro cielo e piomba al mio cospetto.. indicandomi il percorso...io lo ringrazio.. in ginocchio!
Vado verso il maestoso portone del palazzo...delle guardie mi vengono addosso...un'alabarda punta la mia testa...io m'abbasso e girandomi gliela strappo di mano.
Uso codesta arma su di loro..brandendola vorticosamente...è una mossa ingannevole perchè è di spada che spezzo le loro braccia.
Il vortice lamato completa l'opera squarciando i loro corpi.. ponendo fine ai loro tormenti!
Mi lancio di spalla contro il portone, l'abbatto al secondo colpo...un tonfo immane fa gridare di terrore le stesse vive mura.
Delle guardie ancora più possenti gettano su di me una rete metallica...ma quando si avvicinano per afferrarmi...la mia spada non ha eguali.. ..frantumo con un sol colpo quella trappola d'acciaio...mi approprio di due lance appese alle pareti...le uso come uno spiedo sui loro ventri.. ..impalandoli come farciti polli: "Non vi mangerò, la vostra carne è putrida"!
"Dov'è il signore e padrone di questo bellissimo quanto orripillente maniero"???!!

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Sir Morris

Guisgard 17-10-2009 14.38.38

Guisgard sorrise.
"Lady Llamrei" disse "siete una degna amazzone. Forse il vostro piano è una follia. Forse ci uccideranno prima che saremmo riusciti ad uscire da queste segrete. Però adoro le donne audaci come voi! Tentiamo!"
Attesero così il ritorno della guardia.
E appena questa fu dentro, Guisgard la colpì forte dietro la nuca.
Mise il suo corpo sopra la puzzolente brandina della cella e lo coprì con della paglia presa da terra.
"Fortuna che avete usato come esca pane ed acqua" disse divertito Guisgard "e non le vostre grazie. Un uomo su di giri è più difficile da stendere!"
E, con prudenza, cercarono qualche via di uscita.

llamrei 17-10-2009 14.52.08

"Le mie grazie, mio caro amico, le dispenso solo a colui al quale ho donato il mio cuore. Per una guardia insignificante e facile da stendere...va bene il pane e l'acqua.;) Forza, fuggiamo da qui prima che altri stolti ci raggiungano!"

Corremmo su per le scale più veloci e silenziosi che potevamo. Sembravano non finire mai. Decidere quale corridoio prendere. Istinto. In questi casi solo l'istinto ci è d'aiuto.
E l'instinto ci ha portato ad aprire un portone il quale dava su uno squallido giardino ....seminato a rovi. Coprii il viso con un fazzoletto che portavo al collo e mi avventurai in mezzo alle spine....Il mio amico seguiva. Ricevevo la forza di continuare ad andare avanti, nonostante le spine pungessero la mia pelle...vidi la fine del lungo corridoio. Mi fermai e ripresi fiato. In silenzio entrambi ascoltavamo il rumore del bosco ma soprattutto ascoltavamo se di passi ci stessero raggiungendo

Guisgard 17-10-2009 15.00.36

Morris all'improvvisò vide tutto buio attorno a se.
Un lieve capogiro, poi un momento di smarrimento.
Era nella foresta, buia e desolata. Solo, circondato da una vegetazione lussureggiante che confondeva la sua poderosa sagoma nella notte infinita.
Forse aveva vissuto un sogno o forse era solo l'ennesima vittima dell'illusione.
Ad un tratto un verso straziante.
Flò era a terra, in fin di vita.
Morris aveva curato la sua ferita, ma nulla poteva contro il veleno che già entrava in circolo nel sangue del falco.
C'era poco tempo ormai: doveva trovare qualcuno capace di salvare il suo Flò. Ma il tempo era poco orma...

Guisgard 17-10-2009 15.08.55

Guisgard ed Llamrei continuavano a muoversi in quel misterioso luogo.
"Siamo inseguiti, milady!" disse Guisgard con un'espressione tesa. "Presto, dietro quella porta!"
Entrarono così in una saletta. Era illuminata da alcune candele ed arredata da pochi mobili di gusto sassone.
Acanto ad uno sporco camino vi erano due fanciulle.
Una pettinava la sua bambola di pezza. L'altra invece accarezzava i capelli della sua compagna.
Di tanto in tanto ridevano in modo sciocco ed infantile e sembravano non dar peso ai due nuovi arrivati...


Hastatus, Dunmer e Ammone intanto vagavano nella foresta.
Era buio e pericoloso continuare. All'improvviso videro una debole luce: era una capanna.
"Continuare col buio sarebbe da pazzi" disse Ammone "direi di chiedere ospitalità in quella capanna."

llamrei 17-10-2009 15.12.58

Ci eravamo infilati dentro ad una porta per nasconderci dopo aver udito dei passi.
Una strana scena si presentava ai nostri occhi: così surreale. Due fanciulle intente ai giochi e ad accudirsi a vicenda. Una risatina acida dalle fanciulle spezzava il silenzio.

"E' un sogno vero Guisgard? Che sta succedendo?"

Guisgard 17-10-2009 15.29.27

"Tutto questo sembra un incubo, milady..."
Rispose il cavaliere.
Poi si avvicinò alle fanciulle.
"Zitto..." disse all'improvviso una delle due "altrimenti sveglierai Tury..."
"Chi è Tury?" Chiese Guisgard.
"E' lei." Rispose la bambina, indicando la sua bambola.
Guisgard allora tento di accarezzarle la testa, ma la bambina scattò in piedi ed iniziò a tremare.
L'altra fanciulla rise in modo sgradevole e fastidioso.
"Mio Dio, cosa vi hanno fatto..." Sussurrò Guisgard.
"Nulla di peggio di quello che ti accadrà, cavaliere!" Disse all'improvviso una voce alle loro spalle.
Videro così un uomo attorniato da numerosi soldati armati.
"Chi siete?" gridò Guisgard.
"La vostra amica mi conosce bene, vero milady?" Rispose quell'uomo che altri non era che l'abate Guidon di Camelot.
"Presto, prendete quel cane e conducetelo nella camera dei Sospiri!" Ordinò ai suoi uomini.
Poi, fissando Llamrei, aggiunse:
"La donna invece sarà condotta dal maestro...sarà il nostro dono per lui!"
E accarezzandole il bel viso concluse: "E' bella...sono sicuro che egli apprezzerà!"
"Lasciatela andare, maledetti!" Gridò Guisgard fuori di sè. "E' me che cercate! Lasciatela!"
Ma le sue grida erano inutili.
I soldati lo percossero fino a fargli perdere i sensi, per condurlo via, mentre il malvagio abate rideva con satanico ardore davanti a quella scena.

llamrei 17-10-2009 15.37.31

Fui attorniata e immobilizzata dalle guardie dell'abate.

"Siete una persona viscida quando inguardabile abate. Che cosa credete? Che nessuno ci verà a cercare? Ahhh oltre a viscido ed inguardabile siete pure molto stolto! hahaha Fateci pure del male, se ne avrete il coraggio. Ma sappiate che già qualcuno ci starà cercando. I migliori cavalieri di Camelot! haha uomo stolto che siete! E ora vi chiedo io, invece, di accompagnarmi dal vostro padrone, non quello che sta in Cielo, ovviamente...a quanto pare Gli avete già voltato le spalle, vigliacco! Su forza: voglio proprio vederlo in faccia in modo da spaccargli il naso direttamente e senza mandarlo a fare!"

Non mi preoccupai delle risatine dei presenti al mio impeto di ira. Solo Guisgard era serio.
E io tremavo.
"Chissà se Hastatus, Dunmer e Morris ci staranno veramente cercando..."


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