Camelot, la patria della cavalleria

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Guisgard 17-01-2017 19.21.49

"Affatto, mia cara." Disse Bastiano a Gaynor, annusando il suo tabacco. "Dopotutto le nostre stanze degli ospiti sono sempre inutilizzate. Insomma uno spreco senza precedenti." Ridendo.
"Beh, se per voi non è un problema allora farò venire qui il mio amico." Sorridendo Orkoross. "Anzi, vado subito a cercarlo, prima che trovi un alloggio in città."

Lady Gaynor 17-01-2017 19.27.25

"Già, qui lo spreco regna sovrano..." risposi sarcastica a mio marito.
"Vai Orkoross... al tuo ritorno troverai le camere pronte..."

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Dacey Starklan 17-01-2017 19.36.43

Amit mi parve sorpreso e in effetti lo ero pure io, non credevo ci dessero pure una stanza in quel magnifico palazzo.
E non era uno scherzo perché il giovane signore incaricò Juventen di scortarci proprio alla nostra camera.
" Perdonatemi ma non sappiamo il vostro nome..." dissi senza muovermi, volevo sapere il nome del padrone di casa, non mi bastava un mero titolo.
" L'opera vi piacerà di certo, se sapete apprezzare me e mio fratello allora troverete lo spettacolo di stasera davvero meraviglioso" mi azzardai infine.
Ero rimasta colpita passando davanti al teatro proprio mentre alcuni costumi venivano portati dentro per quella sera.


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Guisgard 18-01-2017 00.53.22

Nyoko fu lasciata alle cure delle sue badanti.
La ragazza, mentre le badanti si occupavano di lei, non faceva che ripensare all'accaduto ed a maledire la sua infermità.
Dopo circa una buona mezz'ora la porta si aprì ed entrò finalmente suo padre.
“Ditemi...” disse alle badanti “... come sta Nyoko?”
“Molto meglio, signore.” Una di quelle. “Ora è tranquilla.” Spazzolando i capelli alla giovane.
“Ne sono lieto, Nyoko.” Lui a sua figlia.

Nyoko 18-01-2017 00.57.28

Dopo una buona mezzore sentì qualcuno entrare in camera mia, in un primo momento il mio cuore esultó pensando a lui, ma la voce di mio padre mi fece rattristare nuovamente. Venne a chiedere come stavo e anzi, lo chiese alle mie badanti. Si certo, e loro che ne sapevano come stavo io? "Padre..." dissi prima che lui potesse andarsene senza che però riuscissi a terminare la mia domanda... Ero in pensiero per lui... Mi chiedevo se era rimasto ferito dalla rissa o se mio padre l'avesse punito... "Siate magnanimo..." dissi con dolcezza tentando di trattenere le lacrime il più possibile.

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Guisgard 18-01-2017 01.00.03

“D'accordo...” disse mestamente Anya, per poi andare via e lasciare solo Gwen nella sua stanza.
Trascorsero così alcune ore di solitudine e tristezza per la ragazza, mentre il pomeriggio mutava, attraverso un malinconico e freddo imbrunire, nel crepuscolo.
Ad un tratto lei sentì di nuovo bussare alla porta della sua camera.

Lady Gwen 18-01-2017 01.04.29

Anya mi lasciò sola come le avevo detto.
A poco a poco il meriggio sfociava nell'imbrunire, infatti accesi la candela sul tavolino, che diffondeva un lieve alone tremolante nella stanza.
Ad un certo punto bussarono di nuovo.
Sospirai.
Ma era possibile che non si potesse stare da soli a rimuginare in pace?
Mi alzai, osservando per un attimo il mio viso ancora velato dal pianto e gli occhi arrossati allo specchio, poi andai ad aprire.

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Guisgard 18-01-2017 01.13.20

“Si, vado a chiamare quella ciurma di ghiottoni e poltroni.” Disse Ozillonne, per poi andare via.
“In effetti un po' di novità e varietà occorrano ai vostri copioni.” Cristiano rimasto solo con Clio, con lei che gli teneva ancora la mano. “Qui, nella vecchia biblioteca del castello, nonostante molti registri ed annali marciscano nella polvere ed ahimè nell'ignavia, sono conservati molti testi antichi, anche riguardanti la nobile arte teatrale. I libri qui sono i miei unici amici ed il mio quasi totale passatempo. Per questo mi basterà sfogliare un po' di Eschilo, Sofocle, Euripide, Menandro ed Aristofane, passando poi per Ennio, Nevio, Plauto, Pacuvio e Terenzio. Senza dimenticare i drammi medioevali, soprattutto Liturgici. Infine poi Machiavelli, Ariosto, Tasso. Insomma, c'è una bella lettura da fare.” Sorridendo e senza lasciare la mano di lei. “Dovrei andare...” indicando le mani unite “... ma non vedo necessità di separarci, no?” Ridendo.

Guisgard 18-01-2017 01.20.15

“Un nome può non dire molto e si può facilmente dimenticare.” Disse il cavaliere a Dacey. “Inoltre ho viaggiato molto e in ogni luogo visitato, sia per diletto che per piacere, ho adottato spesso nomi differenti per i più svariati motivi. Per questo preferisco sempre presentarmi col solo titolo che mi si addice,ossia quello di Cavaliere di Altafonte.” Sorridendo. “Davvero vi affascina a tal punto il teatro? Allora magari potrei evitare di sprecare uno dei miei biglietti e magari rendere la serata più piacevole con la vostra compagnia. Se volete potete dunque accompagnarmi all'opera stasera.” Fissandola.
“Dubito tu possa accettare, sorellina...” ridendo Amit “... non hai un degno vestito per un simile posto.”

Clio 18-01-2017 01.22.26

Un po' temevo il momento in cui saremmo rimasti soli, e un po' lo bramavo.
Che cosa sarebbe rimasto ora, alla luce del giorno di quella notte?
Di quegli attimi rubati?
Desisi di non pensare a niente e alzare lo sguardo su di lui.
Ancora una volta lo ascoltai affascinata, non avevo lasciato la sua mano ancora, né volevo farlo.
Ecco perché mi illuminai a quelle parole.
Non voleva separarsi da me.
Sorrisi, un sorriso luminoso che non nasceva da tempo sul mio viso.
"Mi porterete con voi, Cristiano?" chiesi, speranzosa.


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