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Ehiss rise di gusto e poi accettò la mano di Dacey per alzarsi.
“In verità...” disse guardandosi intorno “... non ricordo affatto dove ho seppellito quel tesoro... rammento che si trattava di uno scrigno in noce e dentro vi era conservata una mappa.” Divertito. “Ed anche un asso di cuori. Sulla mappa avevo disegnato una terra immaginaria, luogo in cui avrei portato la ragazzina che mi faceva battere il cuore. Eravamo due bambini e seppellii il tesoro davanti a lei, come pegno d'Amore.” Sorridendo. |
Quello era un bel guaio se non ricordava bene il luogo.
<< Uhm...>> mormorai passando una mano nei capelli guardando i dintorni, << non sarà facile trovare quella scatola di noce... A meno che non troviamo quella fortunata bambina che vi fece battere il cuore, a quanto pare eravate già romantico all'epoca>> |
“Allora dovete presentarvi in caserma subito” disse il soldato a Gwen “oppure sarete allontanati immediatamente dalla città.” con tono perentorio.
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"Bene, ci andremo allora" al soldato, per poi guardare i miei compagni.
Se si doveva solo andare in caserma non c'erano problemi, no? O almeno, speravo fosse così. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
“Esatto...” disse Capitan Cuore a Gaynor “... per ora siamo in balia dei venti e delle onde...”
Prese una lampada e con la regina scesero sottocoperta. La nave era silenziosa, avvolta da un'atmosfera sinistra, una vaga penombra ed il suo oscillare quasi ad intervalli regolari generava lenti scricchiolii. I due presero a camminare nel corridoio su cui si affacciavano gli alloggi dell'equipaggio. Più volte il pirata chiamò i suoi e solo cupi cigolii risposero alla sua voce. Poi, ad un tratto, Gaynor udì dei passi. |
“Aspettate...” disse Guren afferrando per un polso Altea “... prima accertiamoci che siano davvero pescatori...”
Restarono così appostati tra le pietre e le piante, osservando gli uomini sul peschereccio. Alla fine si accorsero di trovarsi davanti a semplici pescatori. “Ora possiamo avvicinarci...” il contrabbandiere alla nobile dama francese. |
Ehiss rise di gusto a quelle parole di Dacey.
“A quest'ora” disse divertito “sarà felicemente sposata con almeno tre o quattro bambini.” Annuì. “Quanto alla scatola in noce... sinceramente non capisco perchè vi interessi tanto... non era certo un tesoro, ma solo il disegno di un bambino che giocava a fare l'innamorato con la sua amichetta.” |
Sempre cosi sospettoso...beh, in fondo io ero piuttosto esuberante e impulsiva e lui mi aveva salvato più di una volta.
"Strano vi sia un peschereccio qui, non hanno paura dei pirati o navi ducali...andiamo o partiranno" e ci avvicinammo vicino alla imbarcazione, e tirai su lo strascico per non rovinarlo. |
“Allora venite, vi condurremo noi in caserma.” Disse il soldato a Gwen.
La ragazza ed i suoi amici, così, presero a seguire i due militari. “Speriamo di non fare la fine dei topi in trappola...” Zoren sottovoce alla giovane. |
Alzai appena le spalle voltando lo sguardo verso di lui.
<< Non lo so... Forse mi piace l'idea di vedervi tornare bambino con questa ricerca... Perdonate non volevo farvi perdere del tempo >> |
Altea e Guren raggiunsero la spiaggia, dove a pochi metri c'era il peschereccio.
“Salute a voi...” disse il contrabbandiere ai pescatori. “E voi da dove diavolo saltate fuori?” Chiese uno di quelli. “Ecco...” mormorò Guren “... ho portato mia moglie in barca per un giretto romantico sul litorale e una tempesta ci ha sorpresi. La barca si è rivoltata e siamo riusciti a raggiungere quest'isolotto a nuoto.” “Siete stati fortunati.” Uno altro dei pescatori. “Già...” annuì il contrabbandiere “... potreste darci un passaggio? Va bene qualunque destinazione. Vero, cara?” Sorridendo ad Altea. |
I soldati si offrirono di accompagnarci ed io guardai Zoren, stringendo la sua mano.
Speravo anche io che andasse tutto bene, in caso sarei intervenuta con la magia. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Mantenni la calma e sorrisi amabilmente mentre volevo dargli due ceffoni..mi aveva chiamato "cara", nessuno aveva osato tanto e non glielo avevo mai permesso..solo ad uno..ormai perso chissà dove ma come scusa era plausibile.
"Oh si...è stata una terribile avventura, per fortuna ne siamo usciti vivi...direi di andare dall' altra parte, nella costa flegeese, mia zia Sibille mi aspetta nel Palazzo delle Ginestre" sorrisi ai pescatori. |
Ehiss rise piano.
“Non ho detto che sto perdendo tempo.” Disse a Dacey. “Anzi, mi piace questa passeggiata. E' rilassante. Ma se proprio ci tenete potrei cercare di rammentare dove sotterrai quello scrigno...” guardandosi intorno “... vediamo... ricordo che era ai piedi di una quercia... e qui non ne vedo... non vorrei che qualche boscaiolo l'avesse tagliata per farne legna... magari non era questo il posto... forse più in là, seguendo il corso del ruscello...” avvicinandosi all'acqua “... peccato però che non potrò comunque donarvi quello scrigno, se anche lo trovassimo...” sorridendo. |
<< É passato così tanto tempo da quando eravate bambino quindi? Così tanto che il paesaggio può essere mutato da sembrarvi quasi sconosciuto?>>
Era una piccola provocazione, avrei voluto sapere la sua età reale. << Oh>> mi interruppi fermando la mia camminata, non avevo pensato mai di ottenere la scatola ma sentirselo dire a bruciapelo un po' mi diede fastidio. << Si certo... Appartiene a quella bambina ora divenuta donna, é comprensibile >> |
I soldati condussero Gwen e gli altri in una caserma che pullulava di soldati.
Alla fine furono portati davanti ad un militare che annotava tutto su un grande registro. “Avanti...” disse quello “... nomi di ciascuno di voi, mestieri e motivo dell'arrivo qui a Capomazda.” |
Un silenzio sinistro avvolgeva la nave, resa cupa anche dalla mancanza di luce. Il Capitano chiamava i suoi uomini, ma nessuno rispose. Un senso di inquietudine mi pervase procurandomi brividi lungo la schiena, così mi aggrappai al braccio del mio compagno, come a cercare conforto. Mentre camminavamo, d'un tratto sentii dei passi dietro di me, che mi fecero voltare di scatto.
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“Perfetto, cara.” Disse Guren ad Altea. “Potete dunque portarci in quel punto della costa? Così che poi noi si possa raggiungere quel palazzo?”
“Certo.” Annuì uno dei pescatori. “Salite pure. Noi terminiamo di issare le reti e poi partiremo.” |
Arrivammo in caserma e venimmo condotti davanti ad un soldato che annotava informazioni sugli stranieri che giungevano in città.
Nome, mestiere e motivo della visita. Io cosa avrei potuto dire? Non potevo certo presentarmi come la contessa Gwen Ygraal della Contea di Corc fuggita da suo palazzo. Così mi voltai dubbiosa verso Zoren, sperando che comprendesse il mio dubbio. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Calma Altea...calma...arrivata laggiù ti libererai di lui.
Salii sul peschereccio, non era una imbarcazione comoda..."Possiamo stare tranquilli sui pirati...so vi è il Capitano Johnata, della Marina Ducale, a proteggerci" con un ghigno tra il disprezzo e l' ironico. |
“Beh, non credo di essere poi così vecchio.” Disse sorridendo Ehiss a Dacey.
Ed infatti il cavaliere non lo era affatto. “Però in effetti è cambiato parecchio il paesaggio circostante...” guardandosi intorno “... ora che ci penso anche il corso d'acqua sembra essere stato deviato, forse per alimentare la cisterna di qualche torre o castello...” pensieroso “... quella bambina dite?” Tornando a fissare Dacey. “Oh, se ne sarà di certo dimenticata temo.” Divertito. “E comunque io intendevo che non è cavalleresco donare ad una ragazza ciò che in origine era stato pensato per un'altra, no?” Facendole l'occhiolino. |
“Ehi...” disse il pirata a Gaynor “... cos'hai?” Accortosi del suo sussultare all'improvviso. “Hai sentito qualcosa?”
Ma il rumore di passi ora non c'era più. |
"Ho sentito dei passi dietro di noi... ma non c'è nessuno qui... Signore Iddio, ma questa è una nave pirata o un vascello fantasma?" Dissi stringendomi ancora di più al Capitano.
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<< Non era ciò che intendevo... Insomma è evidente che siete un bel uomo >> strinsi una mano nell'altra ondeggiando leggermente coi fianchi.
<< Deve essere strano tornare dopo la guerra e trovare tutto cambiato >> pensai con un leggero tono cupo. << Perché avete in mente di farmi un regalo Ser?>> chiesi con un piccolo brillo negli occhi |
Eccola lì: Capomazda, austera e bellissima come sempre.
Faceva un certo effetto tornarci dopo aver visitato la brughiera. Quelle parole di Icarius mi strapparono un sorriso. Per un momento quel ragazzo mi fece tenerezza, e per un momento fui tentata di sfiorargli la guancia in una leggera carezza. Ma per favore! Poi abbassai la testa e scacciai quel pensiero inappropriato. Tornai così a guardare la sagoma della città. "Vedrai, Capomazda ti piacerà.." sorrisi "Mi raccomando, ricordati ti tenere gli occhi bassi e non incrociare lo sguardo altrui se non è strettamente necessario.." sospirai "Qui ci sono ritratti dei Taddei dappertutto". Poi quella domanda: che volevo fare. Già, una bella domanda, una domanda difficile in quel momento. Presi un profondo respiro prima di rispondere. "Vorrei passare da casa, ma avrei paura di vedere come possa essere ridotto il mio palazzo... la prima tappa sarebbe la dimora si Ser Gervan, un nobile di cui mi fido ma se quanto credo possa essere successo è successo davvero.. non lo troverò..." con una fotta al cuore "Come non troverò molti altri..". Ma quell'ipotesi era talmente folle da farmi ridere di me stessa. "In quel caso passiamo al piano B: qualunque cosa sia successa a Capomazda e a noi, sono sicura che la Locanda del'Oca sicuramente è ancora in attività, l'ostessa è una mia cara amica, lì saremo al sicuro..." sorrisi "È un posto piuttosto... pittoresco, frequentata da soldatacci come noi spesso ma... ti piacerà..". Poi sbiancai. "Chissà che è accaduto ai miei uomini..." sussurrai piano, chiudendo gli occhi. "Andiamo.." avvicinandomi ancor di più a quella sagoma che era sempre più vicina. |
“Siamo artisti itineranti...” disse Zoren ai soldati “... ed in verità...” aggiunse “... cerchiamo una donna... un altro membro della compagnia... sembra essere sparita...”
“Nome di questa donna?” Chiese il militare col registro. “Runka...” “Runka?” Ripetè il militare. “Intendete forse lady Runka?” Zoren allora fissò stupito Gwen. |
Lady?
"Lady Runka dite?" perplessa "Credo che non parliamo della stessa persona, signore... La donna che cerchiamo non è nobile, lo saprei se lo fosse, credetemi..." Questa era bella, cosa dovevamo aspettarci ancora? Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Il peschereccio partì e si allontanò dalla riva.
“Avete detto” disse uno dei pescatori ad Altea “il capitano Johnata? E chi diavolo è?” “L'ufficiale che amministra questi mari, no?” Fissandolo Guren. “Questi mari sono retti da ser Ganni, fratello di sua signoria lord Cimas.” Svelò il pescatore. |
“Ora non farti suggestionare...” disse il pirata a Gaynor “... siamo in mare, ovvio che ci siano scricchiolii a bordo...” illuminando il corridoio davanti a loro con la lampada “... vieni, controlliamo la mensa...”
Raggiunsero la mensa. E qui videro i piatti sulle tavole, con le posate e persino i bicchieri col rum. Come se la ciurma fosse sparita nel bel mezzo della cena. |
Ehiss sorrise e mostrò un lieve inchino a Dacey.
“Vi ringrazio per il complimento.” Disse. “In effetti è vero...” facendosi serio “... manco da qualche anno e naturalmente molte cose sono cambiate da come le ricordavo.” Poi rise piano a quelle ultime parole di lei. “Mi sembrava che a voi quello scrigno interessasse, no? Comunque non ho certo bisogno di una scusa o di una ricorrenza per dover fare un regalo alla mia fedele e bellissima governante, no?” Facendole l'occhiolino. “Devo trattarla bene, o magari un giorno o l'altro deciderà di trovarsi un altro lavoro.” Sorridendo. “O magari qualcuno la conquisterà ed io dovrò rammendarmi le camicie da solo.” Ridendo. |
“Si, buona idea...” disse Icarius a Clio “... andiamo a questa locanda...”
Si avvicinarono ancor più alla città, avvolta nelle sue alte mura secolari che svettavano imponenti dalla folta vegetazione circostante. Ma la ragazza, abituata a fissare e a memorizzare ogni cosa, notò subito che qualcosa era cambiato in quel paesaggio. Arrivarono presso l'ingresso cittadino, sorvegliato dai soldati. |
A quelle parole guardai Guren atterrita ma poi mi misi a ridere.."Suvvia..è uno scherzo...e chi sarebbe questo ser Ganni...e perchè chiamate Cimas, sua signoria? Sembra quasi il Duca".
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"Si, forse hai ragione, è stata solo suggestione..."
Il Capitano mi guidò verso la mensa, dove facemmo una scoperta davvero strana. La tavola era apparecchiata, con resti di cibo nei piatti e bicchieri ancora mezzi pieni. Come si può sparire durante una cena? Questo era ciò che mi chiedevo perplessa... "Capitano, questa storia si fa sempre più assurda..." Inviato dal mio Z00D utilizzando Tapatalk |
<< Mi piace il vostro modo di pensare >> sorrisi a quell'inchino, << credetemi non troverete una governante migliore >>
Ero fiera e sicura nel dirlo e non stavo facendo un commento esagerato. In quanto donna gipsy ero stata educata a pulire, cucinare, insomma a gestire una casa nel migliore dei modi. Era la conoscenza che le donne si passavano di generazione in generazione. << Temo per voi quel giorno, allora andrete in giro con abiti simili a gruviera>> risi divertita e qualche ciocca ribelle ricadde sul mio viso. << Sono felice di lavorare per voi Ser, non siete come i padroni on città. Per questo sono sempre rimasta in bottega fino ad ora. Ma devo dirlo ciò che mi ha davvero convinta a venire al vostro servizio é stata la vostra tigre, é stato chiaramente amore a prima vista con Sheylon>> Un pensiero svolazzò rapido nella mia testa" forse non solo per la tigre". |
Sorrisi ad Icarius.
"Così faremo quella famosa colazione.." cercando di stemperare la tensione che quell'assurda storia portava con sè. Ma più ci avvicinavamo, più tutto mi sembrava strano: diverso. "C'è qualcosa che non va..." mormorai piano, scrutando quelle mura "C'è qualcosa che non va, la città è diversa da ieri.. come la torre di Gozzone..". Ormai l'ipotesi assurda del salto del tempo sembrava sempre più la spiegazione meno inverosimile. Poi avvistammo i soldati. Sbiancai, e mi voltai verso Icarius. "Quelli non sono i miei uomini..." sussurrai piano "Ci serve un piano per entrare in città, se l'entrata è così presidiata significa che ci sono disordini, e che chi arriva in città viene controllato.." spiegai, erano prassi normali, che non mi avrebbero stupito. E poi dovevamo prepararci all'ipotesi peggiore. "Dobbiamo inventarci qualcosa, io non posso certo dire di essere me stessa..." preoccupata. |
“Non è un nome comune” disse il militare a Gwen “dunque probabilmente parliamo della stessa persona.” Fissandoli. “Piuttosto mi chiedo... cosa mai hanno a che fare dei miserabili artisti da strada come voi con lady Runka?”
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“Lord Cimas è l'Arciduca di Capomazda, madama.” Disse il pescatore ad Altea. “Mancate da molto in queste terre vedo...”
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"E voi come mai chiamate "lady" una donna che prima recitava nella compagnia dei miserabili artisti di strada?" chiesi, guardandolo.
Feci finta di passare sopra quell'insulto, cercando piuttosto di far luce su quella faccenda così strana ed ingarbugliata. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
“Beh, allora dovrò essere grato alla mia tigre.” Disse sorridendo Ehiss a Dacey. “Vorrà dire che oggi si guadagnerà doppia razione.” Ridendo. “Ma ditemi come sono gli altri padroni in città? Esigenti? Burberi? O forse taccagni?”
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A quelle parole impallidii e guardai Guren andandogli vicino.."Siamo impazziti nella grotta?" per parlare poi col pescatore.."Un paio di giorni..Lord Cimas in pochi giorni è diventato Duca quindi..e i Taddei?".
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