Non ho parole, mi sento ancora più in trappola.
Sento il panico salirmi di nuovo e guardo male quell'uomo anziano.
"E allora sentiamo, chi sarebbero i miei veri genitori? E dove sono? Quanto tempo mi terrà chiusa in questa prigione orientale?" dissi quasi urlando.

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Guardai l’uomo sempre più Incuriosita.
Chi diavolo era questo che voleva accompagnarmi?
La cosa mi sembrò davvero strana, ma comunque mi incuriosiva.
“Davvero?” con un mezzo sorriso “E perché mai dovrei portarla con me?”.

I due agenti risero a quelle parole di Gaynor.
“Lasciamo perdere le differenze culturali e sociali fra noi e voi...” disse uno dei due “... siamo qui per sollecitarla... per invitarla a riflettere alla nostra proposta...”

“Non sono complimenti...” disse Elv sorseggiando dal suo bicchiere “... è la verità, ciò che vedo...” guardando Gwen negli occhi “... su, mi dica e sia sincera... sono fotogenico? Ci guadagnerò mettendo in rete quelle foto? Avrò fans per la mia partecipazione al torneo?” Divertito.

Il vecchio guardò Nyoko con una certa ostentata tenerezza.
“Erano mio figlio e sua moglie...” disse “... morti in una tragica fatalità... e così tu fosti portata in un orfanotrofio... ma ora sei di nuovo a casa... e non è una prigione questa, ma casa tua...”

“Beh, immagino perchè lei non voglia andare da sola in quel posto...” disse Musashi a Clio “... no? Naturalmente le prometto che non cercherò mai di sbirciare sotto la sua maschera.” Sorridendole.

Sorrisi guardandolo e sorseggiai anch'io dal bicchiere.
Alla sua domanda, dovetti trattenermi dal rispondere come avrei veramente voluto.
"Direi assolutamente di sì" sorridendo "Non capita spesso di avere modelli così predisposti all'obiettivo" con una strizzata d'occhio.

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“Ma perché dovrei portare proprio lei?” Guardandolo Incuriosita “Nemmeno so chi è, o come potrebbe essermi utile laggiù, le confesso che amo la solitudine e di conseguenza avevo già intenzione di andare da sola, se vorrà farmi cambiare idea dovrà convincermi...”.

Sospiro a quella rivelazione e porto le braccia incrociate sul petto.
"Mi ci avete portato con la forza, nuda per giunta? Cosa dovrei pensare?" terribilmente seria.
"Non è casa mia! Proprio no! Me ne vado seduta stante!" dissi facendo per andarmene.

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“Bene.” Disse Elv, rispondendo con un altro occhiolino a quello di Gwen.
Cominciarono a mangiare e fu una serata molto piacevole.
Si avvicinò allora uno dei musicisti che giravano per i tavoli e si presentò con un inchino del capo.
“Una bella canzone dedicata a questa bella signorina.” Elv a quello, dandogli dei soldi.
Il musicista sorrise e cominciò a suonare.

https://www.youtube.com/watch?v=NuCZDanw3aE

Musashi sorrise a Clio.
“Perchè io conosco quell'isola...” disse “... la conosco benissimo... perchè ci sono stato tempo fa... e questo è un vantaggio non da poco per lei, no?”

Il vecchio sorrise e con lui l'uomo dagli occhi grigi.
“Nuda...” disse l'anziano a Nyoko “... è stato solo per darti la possibilità di indossare abiti degni del tuo rango... vuoi andare via? Piccola mia, siamo in mezzo al mare, a migliaia di miglia dalle coste più vicine... davvero non vuoi dare a tuo nonno una possibilità di conquistarti?” Fissandola.

Risposi con un sorriso, iniziando a mangiare, ma qualcosa mi aveva un po' infastidita, al pensiero di stormi di donne impazzite guardando lui, o le foto.
Foto che avevo fatto io, che erano mie creature, in cui c'era lui.
Ma dovevo rilassarmi.
La serata era tranquilla, piacevole e non volevo rovinarmela.
Alzai poi la testa sentendolo parlare e sorrisi un po' imbarazzata, ma lusingata, per quel gesto.
Così, mi godetti quella bellissima canzone.

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Mi fermo alla porta per poi voltarmi verso di lui.
"Voi siete matti! Questo è sequestro di persona!" urlando.
"Andrò via da qui! Anche al costo di andarmene a nuoto!" urlo andando via.

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"Avete proprio bisogno di quell'Aureo, vero?" risposi "Cosa vi hanno autorizzato ad offrirmi?"

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La canzone terminò ed il musicista salutò Gwen ed Elv, per poi andare via.
Lui allora pagò il conto ed uscirono dal ristorante.
“Mi dica ora...” disse “... preferisce un giro notturno in città oppure uno champagne a casa mia?” Sorridendole.

Il vecchio ridacchiò a quelle parole di Nyoko ed uscì dalla porta dalla quale era entrato.
Ma prima di andare ordinò all'uomo dagli occhi grigi di mostrare il palazzo alla ragazza.
“Prego.” Disse lui a Nyoko. “Ti mostrerò il palazzo... magari cambierai idea...”

“Il mondo ne ha bisogno.” Disse l'altro agente a Gaynor. “Sottrarlo a Uaarania è il solo modo per tagliare i loro infiniti fondi. Qui si sta giocando il Destino del mondo... come posta in palio la pace mondiale non mi sembra poco, no?” Fissandola.

La cosa era sempre più strana.
"Sì, potrebbe essere un vantaggio effettivamente.." pensierosa "Ma ho due domande: perchè dovrei fidarmi di lei, e perchè lei dovrebbe aiutare me?" incuriosita.

Rimasi seria a quella proposta.
"Potete mostrarmi tutto quello che volete, darmi tutto l'oro e i gioielli che avete ma io non resterò qui!" ruggisco contro a quell'uomo.
"Andrò via da qui, costi quel che costi!" superandolo.

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Ringraziai il musicista e noi due uscimmo dal locale.
Poi, mi chiese se preferissi un giro in città o uno champagne a casa sua.
Finsi di essere sorpresa.
"Allora non tiene solo succhi di frutta multivitaminici, in quel suo freezer" dissi divertita "Non mi dica che è quello, la sua bevanda segreta e afrodisiaca..." con un sorrisetto quasi malizioso e il tono sarcastico.

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"E sia..." risposi infine, ripensando alla mattinata in compagnia di Zicchinos "Per fortuna, mi ritengo superiore e molto meno meschina di voi... Datemi le istruzioni necessarie..."

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“Le ho già detto...” disse sorridendo Musashi a Clio “... perchè sono il suo più accanito fans.” Facendole l'occhiolino. “Temo che possa molestarla?Abusare di lei? Andiamo, è una campionessa e può mettermi al tappeto quando e come vuole.” Divertito.

“Sii furba e potrai raccontarlo ai tuoi figli.” Disse l'uomo a Nyoko. “Il mio nome comunque è Rasutin.” Fissandola con i suoi occhi grigi. “Non sputare in faccia alla fortuna. Non ti ricapiterà.”
Ad un tratto arrivò il ragazzo moro dal volto accigliato.
Quello visto in precedenza da Nyoko nella sua camera.

Elv rise.
“Allora venga a scoprirlo...” disse a Gwen “... no?” Facendole l'occhiolino.

I due uomini risero a quelle parole di Gaynor.
“Almeno, noto, non manca il buonsenso sui vostri lidi.” Disse divertito. “A breve avrà tutte le istruzioni, Ora vada a farsi una bella dormita. La contatteremo domani stesso. Sappia solo che fra due giorni partirà per l'Isola del Drago.”

Mi aprii in un sorriso intrigato e affascinato e annuii piano.
Era una situazione dalle sfumature molto interessanti e l'aria era elettrica, frizzante.
Ma, qualsiasi cosa fosse, non vedevo l'ora di arrivare.

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"Sì, fortuna. Un bisnonno decrepito e malato di chissà quali fantasie mi rapisce, mi isola dal mondo intero per chissà quali oscuri motivi e pretende che io ci resti e gli sorridi come quelle povere ragazze costrette a servirlo? No! Preferisco non raccontarlo ai miei figli!" severa.
Poi comparve di nuovo il ragazzo moro e accigliato e lo guardai al suo identico modo.

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"No, non mi era passato nemmeno per l'anticamera del cervello che potesse provare ad attaccarmi.." divertita "Non sono il genere di persona che si fida particolarmente delle persone, tutto qui.." alzando le spalle.
"E mi dica, come mai ci è stato in passato?" incuriosita.

Gwen ed Elv arrivarono a casa di lui poco dopo.
Si accomodarono nel salotto, che l'atleta fece illuminare da eleganti e basse luci chiare.
Poi prese lo champagne ghiacciato e riempì i loro calici.
“Bene...” disse “... a cosa brindiamo? Di nuovo alla sua bellezza? O ad altro?” Fissandola.

Il ragazzo si avvicinò.
“Falle fare un giro per il palazzo” disse a lui Rasutin “e poi riportala nella sua camera.”
“Non prendo ordini da te.” Il ragazzo moro.
“Sono gli ordini del padrone!” Fissandolo Rasutin, per poi andare via.
“Vieni, ti mostro il palazzo.” Il ragazzo a Nyoko.

"Sono un ex studente di discipline marziali.” Disse Musashi a Clio. “E ciò mi ha permesso di visitare quell'isola tempo fa. Quindi, come vede, posso esserle molto utile.” Divertito. “Si fida? O teme di avermi accanto?” Sarcastico.

Rimango ferma dopo quel battibecco, con le breccia ancora incrociate al petto.
"Perché non me lo mostri con la forza? Tanto sono vostra prigioniera" dissi sarcastica.

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Arrivammo a casa sua e subito illuminò il salotto con delle bellissime luci, chiare, ma eleganti e non troppo luminose.
Presi il bicchiere, mentre mi accomodavo sul divano e sorrisi.
"Meglio non essere monotoni. Faccio scegliere il padrone di casa..." mormorai io, con un sorriso enigmatico.
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Lo guardai, finendo il mio vino.
Avevo alternative migliori? No, non mi sembrava affatto.
"E sia, la porterò con me..." annuendo "Spero che sappia rendersi utile!".
Mi alzai.
"Ora se non le dispiace, dovrei andare, la partenza è tra due giorni, le farò avere tutti i dettagli".

“Non tentarmi, ragazzina...” disse il ragazzo seccato a Nyoko “... potrei farlo davvero. Su, andiamo...”

“Io troverei mille modi per brindare su di lei...” disse Elv, con uno sguardo che scivolò su tutta la figura di Gwen.
Uno sguardo insistente, quasi come se in quel momento la stesse spogliando con gli occhi.

Musashi sorrise soddisfatto.
Lasciò a Clio il suo numero di cellulare ed andò via.

Seguii il suo lungo sguardo su di me, uno sguardo insistente, profondo, che mi fece sentire... Strana.
Ma sorrisi appena.
"Non sono esosa, me ne basta solo uno..." mormorai, con voce più calda, guardandolo nei suoi occhi neri.

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"Non mi fai paura, mr. Bel sorriso" dico rimanendo ferma.
"Visto che sono la 'nipotina' del carissimo nonno del nonno di Heidi, mi concedo qualche capriccio e mi rifiuto categorica di vedere questo inutile palazzo!" facendo un movimento con la testa da ricordare una bambina viziata.
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