Camelot, la patria della cavalleria

Camelot, la patria della cavalleria (http://www.camelot-irc.org/forum/index.php)
-   La taverna di Camelot (http://www.camelot-irc.org/forum/forumdisplay.php?f=2)
-   -   Il mistero delle Cinque Vie (http://www.camelot-irc.org/forum/showthread.php?t=2498)

Guisgard 18-05-2017 01.20.27

Elv guardò la pietra indicata da Cassandra.
“Che stranezza...” disse “... sembra molto antica... chissà cosa significa...”
Si avvicinò il locandiere.
“Benvenuti, signori...” ai due giovani “... cosa posso servirvi? E' rimasto dello sformato fatto in giornata, salumi vari, del formaggio stagionato e qualche verdura di stagione.”

Nyoko 18-05-2017 01.21.47

Una roccia, o... Come si chiamava? Una lapide? Avevo urtato una lapide? Era tutto così strano. Mi abbassai a guardarla. Vi erano incisi dei disegni: un uomo molto brutto, strano, diverso, danzava con uomini ben vestiti, probabilmente uomini ricchi e importanti nella società. Ora la domanda era lecita: che diavolo ci faceva una lapide con quel disegno in quel bosco desolato? Che fosse un indizio importante? Come avrei fatto a capirlo?

Inviato dal mio LG-K120 utilizzando Tapatalk

Lady Gwen 18-05-2017 01.22.35

"Già, chissà..." mentre ancora studiavo il simbolo.
Poi arrivò il locandiere.
"Per me lo sformato" risposi sorridente, mentre già pregustavo la cena.

Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk

Guisgard 18-05-2017 01.49.08

Elyse, sostenendo lo sguardo azzurro ed infuocato di lui, cominciò a scendere piano, con modo innocente, fino a restare inginocchio ai piedi del suo virile cavaliere.
Per un lungo istante lei lo guardò, percependo l'eccitazione folle sul volto di lui.
Un istante che ad Aegos parve infinito, insopportabile.
E lei comprese quello stato d'animo.
Lei, col suo bellissimo volto a pochissimi centimetri dal corpo eccitato di lui.
Lo sguardo del cavaliere sembrava implorarla, sembrava invocarla, mentre la sua eccitazione pareva quasi sfidare la bella sovrana.
Finalmente lei generosamente raggiunse quel corpo, facendo sua la prorompente virilità che così bene l'avventuriero metteva in mostra.
Allora fu un trionfo di giochi proibiti, arditi e di sospiri, di gemiti, di abbandono al piacere più folle.
La regina, come una schiava devota, ai piedi del suo cavaliere teneva i fili di quel gioco, facendolo toccare le vette più alte dell'estasi sessuale, ora con dolcezza, ora con passionale ed infaticabile devozione.
Era a suo agio nel condurre il suo amante all'estremo, animata ed eccitata dal godimento che lui esternava come stravolto da tutto ciò.

Guisgard 18-05-2017 02.03.33

Astral guardava quella lapide inquietante, quando cominciò a sentire un calpestio alle sue spalle.
Qualcuno si avvicinava lentamente.

Nyoko 18-05-2017 02.05.54

Rimasi fissa a guardare quella lapide quando, ad un certo punto, udì dei passi. Mi irrigidii leggermente, ma non persi la calma. Avevo ancora il pugnale in una mano e non avrei esitato a colpire.

Inviato dal mio LG-K120 utilizzando Tapatalk

Clio 18-05-2017 02.09.34

Tutto quello mi eccitava, terribilmente, mi sconvolgeva, appagava.
Non avrei mai smesso di condurre quel gioco proibito, quell'instancabile tortura di piacere che mi donava i suoi sospiri, gemiti, nutrendo la mia voglia e la mia eccitazione che ormai erano incontrollabili.
Voglia di lui, voglia del suo sapore, dei suoi gemiti, del suo volto stravolto dal piacere, della sua eccitazione crescente, del suo cuore accelerato, del suo respiro rotto dalla passione.
Ogni cosa mi inebriava, mi eccitava, mi appagava, in un gioco delle parti così intenso da risultare travolgente.
E tutto quello era talmente forte, da spingermi a non smettere, a continuare quel gioco proibito, puntando al suo sfinimento, alla sua resa totale, al suo abbandono più completo.
Quel gioco mi prendeva, in modo totale e assoluto.
Mi sentivo sua, lo sentivo mio.
E vederlo perdere il controllo in quel modo, vederlo esternare il godimento all'estremo, era talmente forte, eccitante e appagante, che non ne avrei avuto mai abbastanza.

Guisgard 18-05-2017 02.09.51

“Anche per me lo sformato andrà benissimo.” Disse Elv al locandiere.
“Subito, signori.” Annuì questi, per poi tornare in cucina.
“Ho proprio appetito.” Sorridendo Elv a Cassandra. “Brindiamo...” riempiendo i loro bicchieri di vino “... alla tua vita, tornata vera... ed alla tua felicità, che duri sempre...” brindando.
Ad un tratto entrò un uomo con un cappuccio in testa.
Si sedette e con un cenno ordinò da bere.
Quando il locandiere si avvicinò al suo tavolo, l'uomo col capo celato farfugliò qualcosa, indicando la misteriosa pietra incisa.

Guisgard 18-05-2017 02.16.17

Quei passi, allora Astral si irrigidì, cercando di restare lucida per quanto possibile.
Ad un tratto dalla boscaglia apparve qualcuno.
Era un vecchio cieco, con un mantello che lo avvolgeva.
“Voi...” disse “... voi, chi siete? Cosa cercate? Perchè infangate questo luogo antico?”
https://surrenderyourego.files.wordp...orge.jpg?w=640

Lady Gwen 18-05-2017 02.17.22

Sorrisi cortesemente al locandiere, che poi andò via.
Presi il bicchiere pieno e sorrisi teneramente a quel brindisi.
E io brindo a te, senza il quale tutto questo non sarebbe stato possibile... Cin cin..." sorridendo e facendo tintinnare i bicchieri, mentre poi sorseggiavo il vino profumato e corposo.
Ad un certo punto entrò uno strano tizio con un cappuccio, che a quanto sembrava stava parlando col locandiere di quella strana pietra.
''Guarda, quell'uomo pare sia interessato al simbolo..." dissi pianissimo ad Elv, fingendo indifferenza per non attirare l'attenzione.

Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk


Tutti gli orari sono GMT +2. Adesso sono le 02.01.11.

Powered by vBulletin versione 3.8.11
Copyright ©2000 - 2025, Jelsoft Enterprises Ltd.
Copyright © 1998 - 2015 Massimiliano Tenerelli
Creative Commons License