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Volai fuori dalla finestra sopra i tetti della citta`. Era una giornata tiepida e assolata, il cielo era terso e perfetto per volare.
Le strade erano molto movimentate: chi andava in chiesa, chi al mercato a comprare il necessario per succulenti pranzi e chi, come i bambini che correvano e giocavano per strada, godeva della bella giornata. Ad un tratto, pero`, vidi una donna incappucciata: Cassaluia. Ne ero certa. Ma cosa voleva qui? Mi nascosi sotto un tetto e osservai i suoi spostamenti. |
Se avesse potuto la donna ci avrebbe fatto sparire con un battito di mani....ma il Priore era fermo...fermo e convinto che lui non si sarebbe fermato dinanzi a niente e a nessuno.....doveva arrivare al male che quella storia stava procurando.....che fosse solo una leggenda o la realtà...non importava.....Lui doveva farlo....guardai il Priore e la donna......ognuno di loro difendeva la propria posizione....e se ben ci pensavo...Io non sapevo cosa celasse la donna...ma non sapevo neanche da cosa nasceva la forza per la verità del Priore....alcuni rumori mi ricondussero alla realtà.....il nipote....insomma anche se fosse stato un mostro pazienza......" Io non temo nulla ......non temo neanche la morte.....figuriamoci vostro nipote.......C'e' qualcosa che ho imparato molto bene.....la morte ci rende..Liberi...ci rende uguali.....e se conosciamo la vita e' per conoscere la morte....che ci riconduce alla vita stessa.......Quindi io da qui non mi muovo...e credo che il Priore farà lo stesso...."........Ero fermamente convinta.....che quell'uomo....avesse visto qualcosa.....e se così non fosse stato....c'eravamo riscaldati le mani con la tisana....mai era una perdita di tempo....
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Risi alle parole del vecchio, che continuavo a ritenere completamente in preda alla pazzia.
Poi, rivolgendomi a Bernard, dissi: "Ho voglia di festeggiare! Che ne dite di unirci agli altri alla festa del paese? Adesso non dovete più temere di essere guardato con sospetto!" |
“Eppure è strano...” disse Icarius a Clio, fissando l'enigma “... è pesante come un macigno e mi chiedo in che modo la risoluzione di questo arcano possa permetterci di alzarla... comunque, proviamo a risolverlo... ragioniamo... cosa hanno in comune la Vergine Maria, Satana e un'arma di cavalieri? Che arma? Forse la chiave sta nel capire il tipo di arma... non credi?”
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Annuii a Icarius.
"Già.. ci pensavo anche io.. quale arma usano molti cavalieri.. la lancia? I cavalieri sono famosi per le giostre, dopotutto..." alzai le spalle "Se intendeva la spada, avrebbe dovuto scrivere: tutti i cavalieri, non molti.. non credi?" alzando gli occhi su di lui. "Poi altre armi... boh.. se ha specificato cavaliere ci sarà un motivo..." pensierosa "Se fosse il pugnale, ad esempio.. perché specificare Cavaliere?". |
“Massì.” Disse Bernard a Tessa. “Anche io ho voglia di un bel giretto spensierato nel borgo.” Sorridente. “Prego, milady...” offrendole il suo braccio “... vi farò da cavaliere.” Facendole l'occhiolino.
“Divertitevi, ragazzi!” Fece Vecia. I due così raggiunsero il centro del borgo, che era animato da una vispa confusione. Molti erano in chiesa per la Santa Funzione del Giovedì Santo, altri erano in strada a vendere o davanti alle loro botteghe, mentre bambini divertiti correvano all'impazzata. Ad un tratto Bernard e Tessa passarono davanti ad alcune bancarelle, tra cui un tiro al bersaglio. “Ehi, amico!” L'uomo della bancarella a Bernard. “Ti va di provare qualche tiro? Magari vinci un premio per la tua bella.” Indicando Tessa. “Abbiamo molti premi in palio, guarda pure.” Indicando tutto ciò che era messo in palio. E tra i vari oggetti spiccava una collanina con una pietra rossa, sotto la quale vi era scritto: “Monile appartenuto alla regina Gioiosa Azzurra.” |
"Oh, Bernard, vi prego, cercate di vincere quel monile!" dissi all'ex galeotto.
Dovevo avere quel monile. E non perché fosse particolarmente bello o perché amassi i gioielli, ma perché, una volta notato, ne fui attratta come da una calamita. "E' strano" aggiunsi, rivolta a Bernard "Ma è come se quel monile mi stesse chiamando..." |
La porta si aprì ed entrò un giovane.
“Questi è mio nipote Marus...” disse la vecchia. “Chi siete voi?” Marus al Priore Tommaso e ad Elisabeth. “Siamo dei viandanti” rispose il religioso “e qui abbiamo trovato ospitalità. E abbiamo poi notato quel disegno. L'hai fatto tu, sei bravo.” “Io sono stanco e devo riposare...” mormorò Marus. “Di mattina?” Stupito il religioso. “Lavori di notte?” “Cosa volete da me?” Seccato il nipote della vecchia. |
Ezio prese la lettera e cominciò a leggerla.
“Si, è questa...” disse stupito “... è la lettera!” Guardò Altea. “Come l'avete avuta? Fu lord Guisgard a darvela una notte?” |
Scossi il capo.."L'ho trovata per caso in un Santuario..ero andata a cercare il significato di questo ciondolo e da quella pagina cadde questa lettera, pure il Frate se ne meravigliò..questo ciondolo era scritto nel libro antico è la unione tra i Taddei e Suession, per sconfiggere le forze del male e gli invasori....ma perchè parlate di Guisgard..inizio a pensare Guisgard non sia con voi".
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Bernard a quelle parole di Tessa guardò il monile.
“La collanina...” disse indicandola “... bene, ci proverò...” “Lascia perdere quella.” Fece l'uomo della bancarella. “Meglio che scegli un alto premio.” “Perchè mai? Fissandolo l'ex galeotto. “Non è in palio come gli altri?” “Si...” annuì l'uomo “... ma per vincerlo occorre fare tre centri su tre... senza cioè sprecare neanche un tiro... nessuno ci riesce.” “Vedete” sorridendo Bernard “quando mia moglie mi chiede qualcosa poi non riesco mai a dirle di no. Credo sia una sindrome... chi era quell'eroe che esaudiva ogni desiderio della propria amata?” “Fai poco lo spiritoso.” L'uomo a Bernard. “Non scherzo mai sui desideri della mia donna, amico.” Ridendo l'ex galeotto. “Voglio provare...” “Se ci riesci” divertito l'uomo “ti farò tirare gratis. Ma tre su tre, rammenta.” Bernard prese le tre palline da lanciare e si voltò verso Tessa. “Soffiateci su...” lui a lei “... i sospiri di una bella donna portano sempre fortuna...” facendole l'occhiolino. |
Ma era uno strazio.......bisognava dare spiegazioni a destra e manca.....e che volevamo e che ci stavamo a fare........Lui aveva ragione....ma io incominciavo a credere...che ci sarei morta in quella brughiera......" Certo comprendo...che vostro nipote sara' il conte della Brughiera perduta......e quindi andrà a funghi la notte.....ma voi due avete un senso dell' ospitalità che fa paura......"...mi sedetti su una sedia...e che diamine.....ero distrutta.......e comprendevo che non sarebbe entrato il Principe azzurro...ma uno zotico del genere....." Comunque se sua Grazia ci degna di darci ascolto anche se solo con un orecchio......volevamo dire che avevamo avuto un' ospitalità forzata da questa brava donna e ci siamo resi conto del disegno attaccato alla parete....ora ...visto che andate a funghi di notte..... per caso...quel disegno appartiene a qualcosa che avete visto...che vi ha turbato....o e' frutto dell'insonnia...."........Il Priore mi guardava con la bocca aperta...ma io avrei radunato tutti gli Dei dell' Olimpo per sapere che succedeva su quella parte di Terra........ma non potevo.....questo era il problema.....
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"Oh, che sciocchezze, Bernard!" esclamai. Ma poi, per scaramanzia, feci quello che mi aveva chiesto.
"E adesso, buona fortuna!" gli dissi |
“Potrebbe trattarsi di un'arma che si usa solo in certe occasioni...” disse Icarius a Clio “... tipo in un duello particolare, in guerra o in una giostra... sei tu l'esperta tra noi...”
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Bernard sorrise a Tessa.
Si voltò verso il bersaglio e cominciò a prendere la mira. Lanciò allora le palline tre volte e tre volte, naturalmente, fece centro, lasciando l'uomo della bancarella stupito. “Ci sono riuscito...” disse incredulo l'ex galeotto “... ho vinto il monile dunque.” “Che fortuna sfacciata...” scuotendo il capo l'uomo. Prese allora la collina e la diede a Bernard. “Ecco il mio pegno per voi, milady...” con un inchino l'ex galeotto a Tessa “... la vostra collana.” Sorrise. “Non merito un premio ora?” https://img1.etsystatic.com/053/1/67...81233_isti.jpg |
Era una mattinata soleggiata e vivace.
Gwen aveva avuto l'impressione, tra la folla, di scorgere Cassaluia. Restò dunque ad osservare i movimenti di quella donna che passeggiava tra la gente. Infine arrivò ad una ricca carrozza e vi salì su. La vettura partì e si diresse verso l'uscita della città. |
“Vi dirò la verità...” disse Ezio ad Altea “... lord Guisgard in questo momento è ospite del mio signore.”
“Oh, Cielo!” Esclamò Melinna. |
La reazione di Elisabeth lasciò tutti a bocca aperta.
“E va bene...” mormorò Marus “... ho visto quell'animale...” “Dove?” Chiese il Priore Tommaso. “Nella brughiera...” “Quando?” “Quando morì il duca...” rispose Marus “... o meglio, quando dissero che era morto...” |
L'unica cosa che vidi fu la strega che si dirigeva verso una carrozza e poi andava via. Quando fui sicura che era andata via dalla citta`, volai verso la casa di Velven per accertarmi che fosse tutto a posto.
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Con le buone maniere si ottiene tutto....." Sia Lodato il Signore....e ci voleva tanto per dire quello che avete visto ?........."......ma le sue parole mi lasciarono perplessa......" Un momento....voi avete visto la bestia....ma non avete visto uccidere L'Arciduca dalla bestia....."......rimasi un po' perplessa...." Venite un attimo con me Marus...abbiate ancora un po' di pazienza....." Condussi l'uomo al tavolo dove c'era il quadro....." Ditemi...se vi sembra di rivivere la stessa notte in cui avete visto la Bestia...."......Vidi una sorta di sorriso sul viso del Priore.....qualcuno mi stava ripagando da una lunga notte....
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"Ospite del vostro signore?" e guardai le tre donne e pure loro erano stupite "Fatemi venire con voi...portatemi da lui...o non vi crederò o aiuterò..prendere o lasciare..d' altronde voi avete notato io vi ho dato qualcosa di prezioso e vi ho detto molto...con fiducia e voi? Non avete fiducia? Non voglio repliche" presi la mia sacca e mi alzai "Andiamo, altrimenti ridatemi la lettera e da me non avrete nulla" dissi in tono sicuro.
Guisgard era veramente là?..tutto questo mi aveva turbata e pure pensare a certi fatti...io e lui assieme. "Sei riuscito...ad avermi, a conquistarmi lo avevi già fatto. La sua mano passava dai miei capelli, al volto e alla mia pelle bianca nuda. Io mi feci seria.."Lo so..non dirai mai se mi ami o meno..però io lo sento, non mi stai trattando ora come le tue avventure". Mi stesi sul suo petto accarezzandogli i capelli, sentivo il suo respiro irregolare dall' impeto della passione. "Non potrei..mai con te" disse lui guardando prima il soffitto e poi entrambi guardammo lo specchio sopra il suo letto ed iniziammo a ridere assieme.."Intrigante non trovi? Mostra i nostri sentimenti..forse ciò che non riusciamo a confessarci" sicuro lui. Io rimasi un attimo in silenzio e dissi perplessa.."A quante dirai così?Forse sto prendendo un abbaglio." Lui serio.."Non porto nessuna in questa stanza..non devo dirti altro". Mi alzai lievemente e la mia mano giocherellava coi suoi neri capelli.."Non abbandonarmi mai...io te lo giuro, non lo farei mai..non giocare coi miei sentimenti...o te la farò pagare". Lui rise.."E' una minaccia...donna pericolosa..ma sono l'unico che sappia come tenerti a bada" e mi guardò intensamente e seguì quel silenzio che solo noi conoscevamo, come un nostro linguaggio segreto e ci perdemmo di nuovo in un lungo meraviglioso momento di passione. Sospirai, cercando di tenere saldo il mio pensiero...non dovevo abbandonarmi a quei ricordi.."Sapete chi mi indirizzò a quel Santuario? Messer Viscionne..magari pure lui c'entra in questa storia...volete il mio aiuto? Andiamo..sono pronta". Le tre donne erano preoccupate per me, ma io non sentivo ragioni..e nemmeno qualcuno usasse noi per scopi illeciti e guardai Ezio in modo che non ammetteva repliche. http://i60.tinypic.com/2dajez7.jpg |
"Appunto..." Annuendo a Icarius "La lancia si usa nei tornei..." Mormorai pensierosa "E se fosse l'angelo?" Voltandomi verso il pastore "L'angelo dell'Annunciazione alla Vergine Maria, Satana è Lucifero, l'angelo caduto... Mentre la lancia è l'arma con cui spesso viene raffigurato l'arcangelo Michele..." Alzai le spalle "Boh, è la prima cosa che mi è venuta in mente... Che ne pensi?".
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Cassaluia con la sua carrozza lasciò la città e Gwen sotto forma di colomba, era infatti ancora pieno pomeriggio, volò verso la casa di Velven.
E qui vide l'ufficiale mentre usciva, diretto in caserma per il suo turno di guardia. In città intanto continuavano le celebrazioni della Settimana Santa. |
“Mi spiace, milady.” Disse Ezio ad Altea. “Ma ora non posso condurvi dove si trova lord Guisgard. Se volete vi porterò una prova che accerti ciò che vi ho detto. Di più non posso fare. Per adesso.”
“E' una situazione strana...” mormorò Sissi. “No, solo pericolosa.” Fece Ezio. |
“Vediamo...” disse Icarius a Clio “... lancia!” Guardando la teca aperta.
Guardò poi la ragazza ed impugnò di nuovo l'arma, cercando di sollevarla. Ma neanche stavolta ci riuscì. “Nulla...” mormorò “... è troppo pesante... ma quale può essere la risposta esatta?” |
Guardai Icarius.
"Ho detto Angelo, non lancia..." dissi, osservando la teca "Ma immagino che non vada bene neanche quella... hai un'idea migliore?". |
"Sta bene" dissi "Portatemi qualcosa di lui...ma perchè dite è pericolosa? Potrebbero ucciderlo o altro?" guardai poi lady Sissi.."Strano però..cosa potrebbe compromettere il fatto che io possa venire da lui..è lui che mi ha chiamata no? E il vostro Signore chi sarebbe?".... e se lo avessi seguito? "Ma mi sembra ne abbiamo parlato troppo..voi ci avete detto troppo e pure io..quindi ora non so che fare..andare a Corte come una spia? Mi sentirei a disagio..stare qui nella mia Baita di fronte aspettando gli eventi..mah, a quanto pare avete avuto tutto quello che necessitavate, potete congedarvi no?" dissi con fare innocente.
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Galgan, come ogni giovane del tempo predisposto all'ambizione di divenire cavaliere, era stato iniziato nella prima giovinezza alle pratiche della caccia.
Disciplina nobile e diffusa sin dall'antichità, essa era di certo un modo per distinguersi e predisporre il corpo e lo spirito alla conoscenza della natura e delle sue leggi fondamentali, quelle, ossia, che regolano lo stile di vita di ogni essere vivente. E dunque, oltre ad essere cavaliere, Galgan aveva in sé il senso del cacciatore. Non quello mutevole e violento del predatore, ma la predisposizione che permette di carpire le abitudini e le intenzioni della propria preda. E se come cacciatore Galgan aveva riconosciuto nell'ambasciatore la sua preda, come cavaliere egli lo vedeva anche e soprattutto come nemico. “Non è esatto, cavaliere.” Disse l'ambasciatore a Galgan. “Dio è un'invenzione. E non ad opera di qualche artista. Gli dei antichi sono artistiche farneticazioni. Le favole per i bambini, i poemi epici e i romanzi, quelle sono fantasiose finzioni, volte per affascinare, ammaliare, far sognare.” Rise piano. “Ma Dio no. Dio non è una semplice fiaba. No, Egli è nato per un disegno preciso. Per una volontà tanto assoluta, quanto subdola. Una volontà nata per controllare, dominare e schiacciare la cosa più preziosa che l'uomo possiede. Ossia la libertà. Caduto l'Impero Romano, con la sua tirannia, un altro potere ben più oscuro ne ha preso il posto, soggiogando non solo fisicamente gli uomini, ma manipolandoli nello spirito. Ed artefice di tutto ciò, di questa folle e delirante volontà è la Chiesa di Roma. Dio è lo strumento con cui il Clero vuole dominare le masse. Masse rese non più libere, ma schiave. Masse di uomini divenuti tali, cioè schiavi. Ecco cos'è Dio, cavaliere.” |
Icarius provò di nuovo a sollevare la spada, ma neanche stavolta vi riuscì.
“Immagino non sia neanche Angelo...” disse il presunto duca a Clio “... ragioniamo... qualcosa che leghi, che accomuni la Madonna, Satana e un'arma... ma quale arma può essere?” E cominciò ad elencare varie armi che comprendevano il corredo di un cavaliere: “Spada... scudo... mazza ferrata... ascia... giavellotto...” persino altre che di cavalleresco avevano poco “... alabarda... falce... martello chiodato...” Ma non riuscì mai a sollevare la spada dalla teca. |
"Perché credi che sia l'arma la risposta? L'arma dovrebbe essere una delle tre cose che la soluzione dell'enigma lega, non la risposta.. o no?" pensierosa "Non ci sono raffigurazioni della Vergine con il cuore trafitto da un pugnale? Ma cosa c'entrerebbe Satana" scossi la testa "Cosa vuoi che ne sappia io di queste cose..." sbuffai.
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“Andare a corte non è una cattiva idea...” disse Ezio ad Altea “... per spiare, osservare, studiare i nostri nemici... si, sarebbe un'ottima mossa... ma dovete essere voi a scegliere. Io intanto tornerò dal mio signore chiedendogli una prova da mostrarvi circa la presenza del duca presso la sua dimora.”
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“Beh, immaginavo che trovare il nome di un'arma fosse più semplice che indovinare epiteti o attributi teologici...” disse Icarius a Clio “... ehi, piccola, non ti avvilire...” stringendola a sé con un braccio, mentre con l'altro teneva la teca “... siamo arrivati fin qui, abbiamo trovato la teca e non ci arrenderemo certo davanti ad un enigma...” accorgendosi di come lei fosse spazientita “... male che vada porteremo la teca con noi e la nasconderemo fino a quando non troveremo il modo di estrarre la spada...” baciandole i capelli “... dopotutto se siamo riusciti ad arrivare fino a questo punto ci sarà un motivo, no? Nulla accade per caso.”
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"Sapete che tornando laggiù sarei una spia..sono sola e chi mi protegge..incredibile, mi mandate sola laggiù a rischiare la vita, bene vi aspettiamo con la prova" e feci l' occhiolino alle tre donne.
Ero pronta, appena sarebbe salito a cavallo, lo avrei seguito con Cruz a debita distanza...non mi convinceva questa storia..Guisgard chiedeva il mio aiuto e delle tre donne e non voleva contatti con noi...e se fosse stato prigioniero laggiù invece? Oppure era stato un trucco per addescarci.."Voglio due cose di lui...i bracciali che porta, e vedere..Mia Amata" e sorrisi " io aspetto qui...farete presto no?" Ovviamente non sarei andata direttamente alla tana, non volevo rischiare e sarei tornata prima di lui. |
Gli sorrisi piano.
"No, scusa Icarius.. tu non c'entri... ci sono solo situazioni che mi fanno venire i nervi..." presi un profondo respiro "A maggior ragione quando non posso fare niente perché sono fuori dalla mia portata..." seccamente. "Mi passerà.." sforzandomi di sorridere "Hai ragione, siamo arrivati fin qui.. troveremo una soluzione..". Non era giusto che rivoltassi su di lui il mio stato d'animo, che di certo non era dei migliori. Dovevo credere alle parole rassicuranti che gli avevo detto, mi sarebbe passata prima o poi. |
“Non temete, non sarete in pericolo a corte.” Disse Ezio ad Altea. “Sono furbi e non possono rischiare tutto per ammazzare una dama. Soprattutto se nobile come voi. Anzi, paradossalmente, sarete più al sicuro là che in qualsiasi altro luogo di questo reame. Hanno bisogno di spacciare il sosia per il vero duca e dunque più consensi avranno, più sicuri e forti si sentiranno.” Sembrava certo di ciò che affermava.
Poi salutò le quattro donne con la promessa di portare prove di Guisgard e si congedò, galoppando via col suo cavallo. |
Icarius sorrise e tenne stretta a sé Clio per un altro lungo istante.
Ma ormai il pomeriggio si apprestava a cedere il passo al crepuscolo. Un vento freddo si era alzato sulla brughiera, rendendo l'aria limpida ed asciutta. “Guarda...” disse lui a lei, indicando il cielo verso Occidente “... il Sole sta tramontando e se attenderemo un po', magari restando così abbracciati, vedremo Venere che tramonterà... poi si vedrà solo domattina all'alba... per questo è chiamata la prima stella del mattino... naturalmente è tra le stelle più amate dagli innamorati...” |
Arrivai a casa dell'ufficiale. Stava uscendo di casa; per fortuna era tutto a posto.
Ma allora perche` Cassaluia era venuta in citta`? Lei stessa aveva detto di non venirci spesso; pteva anche aver avuto un motivo futile, ma ero convinta che avesse un motivo specifico. Intanto, i preparativi per la Settimana Santa procedevano speditamente; da questa prospettiva, tutto appariva diverso, piu` vivo. Nonostante la citta` fosse ancora in pieno fermento, la giornata stava per volgere al termine. |
Annuii alle sue parole...infatti aveva ragione, e sapeva sempre il fatto suo senza titubanze.
Lui uscì e voltandomi verso le tre donne dissi velocemente.."Lo seguo...e torno prima di lui...ma non è sprovveduto accidenti". Presi Cruz e salii in groppa.."Avanti bello..a tutta velocità" iniziai a correre forte ma lontano da lui, potevo scorgere la sua sagoma galoppare tra gli alberi, il cuore batteva forte assieme a quella del mio nero cavallo che era complice...devi solo vedere dove si reca Altea...così saprai dove si trovano. |
Sorrisi ad Icarius, rifugiandomi tra le sue braccia.
"Già..." mormorai, prendendo un profondo respiro "Venere.." sorrisi appena "Ci avevo pensato anche io... Lucifero... La stella del mattino... ma che diavolo c'entra con la Vergine Maria?" scossi appena la testa "E con un'arma..". Posai la testa sulla sua spalla "Ci verrà in mente.." sorrisi "Magari proprio osservando la stella del mattino.. sai, capita che più pensi ad una cosa più non riesci a vederla.." sospirai "Ma ormai è quasi sera.. dovremmo tornare a corte.. si staranno chiedendo dove siamo finiti..". Poi trasalii. "Icarius sei un genio..." esclamai "La mazza chiodata... la mazza chiodata è chiamata anche stella del mattino..." alzando gli occhi sul pastore "Però sulla vergine non ne ho idea.. magari è un'epiteto di Maria? Boh..". |
Il pomeriggio volgeva al termine e l'imbrunire cominciò a calare sulla città.
Poi giunse il crepuscolo ed infine la sera. E appena svanito il Sole oltre l'orizzonte d'Occidente, gli effetti della metamorfosi iniziarono a manifestarsi. Le piume si ritirarono e gli occhi mutarono. Un attimo dopo, come per magia (è proprio il caso di dirlo!), la colomba lasciò il posto ad una bellissima fanciulla. Gwen era tornata di nuovo nelle sue fattezze umane. E dietro il vicoletto nel quale si trovava, lontana da occhi indiscreti, la ragazza di Avalon, tra le varie voci che si accalcavano, udì quella di uno strano individuo. “Venghino, signori, venghino...” disse tra la folla “... approfittate della presenza in città del più potente mago del mondo! Il grande Awatari è tra voi! Sono l'unico in grado di compiere veri prodigi! Come quello di parlare agli animali! Venghino, signori, venghino!” |
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