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C'era sempre la maledetta nebbia ad avvolgerci, non ci abbandonava mai.
L'incedere della nave era lento, angosciante, avvilente, saremmo impazzito nel giro di poco, di questo passo. Nemmeno le strumentazioni funzionavano, ovviamente. Ottimo! Davvero ottimo! Poi, ad un certo punto mi venne in mente una cosa. La bambola di Marion. Da quando l'aveva trovata era iniziato tutto. Così, andai a cercarla e vedere se fosse ancora a bordo, fra gli averi del filibustiere. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Gwen scese di nuovo sottocoperta e cercò quella bambola.
Ma senza riuscire a trovarla. Non c'era in nessun posto. Anche lei sembrava aver seguito l'equipaggio nel suo viaggio verso il nulla. |
Non c'era da nessuna parte.
Questo era strano, molto strano. Va beh, teoria fallita. Tornai sul ponte dove Elv ancora era preda della rabbia per questa situazione praticamente catastrofica. Mi avvicinai a lui sospirando e appoggiandomi al suo braccio, mentre era ancora al timone. "So che ce la faremo, mi fido di te..." gli dissi, guardandolo. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Tutto in quel momento era perfetto, le loro mani su di me, i loro sguardi appassionati i loro pensieri sempre più audaci.
Capitan Fiore accarezzava le mie gambe, provocandomi intensi brividi lungo tutta la schiena, mentre Don Taddeon sfiorava il mio braccio. Non era abbastanza, potevo percepire l'idea generale dei loro pensieri, ma non mi bastava. Dovevano darmi tutto: ogni pensiero, noi battito, ogni sospiro. Volevo la loro anima, il loro cuore, volevo tutto di loro. Mi muovevo insofferente, godendomi quelle carezze ma volendo molto di più. Usai il mio dono per entrare a fondo nei loro pensieri, sperando di trovarvi sollievo per quel momento così intenso. Poi mi portarono il pilota, e restai a guardarlo. "Levategli quel casco!" ordinai alle soldatesse. "Chi sei?" poi al pilota, guardandolo fisso con odio. |
Elv guardò Gwen e finalmente un sorriso leggero lambì il suo bel viso.
“Certo che ce la faremo...” disse “... queste acque non possono essere eterne... e se non potremo usare le strumentazioni di bordo mi arrangerò con le mappe nautiche... purtroppo senza il mio equipaggio non posso far decollare la Dorian Gray, dunque dovremo navigare...” |
Finalmente sorrise e mi sentii molto meglio, un po' di luce in quelle nebbie di tenebra che non ci abbandonavano.
"Sì, giusto" convenni. Poi, ad un certo punto, ridacchiai. "Peccato che abbia finito quelle cinque domande, per passare il tempo..." dissi divertita, riferendomi alle domande che gli avevo fatto a cena, poche ore fa. Quantomeno, se non potevamo fare qualcosa di attivo, almeno si sdrammatizzava. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
I loro pensieri.
Clio penetrò ancora nelle menti dei due condottieri, mentre accarezzavano le gambe e le braccia di lei. Entrò in quei pensieri e lesse scene di sesso estremo, di possesso, di foga, di istintiva mascolinità, persino di puro dominio. Ognuno dei due uomini fantasticava su quel corpo di dea disinibita e proibita. Scene forti, assolute, totali. Poi le soldatesse tolsero il casco al pilota nemico e ciò che si mostrò destò Clio da ogni suo pensiero. Quel pilota infatti era una donna, che fiera fissava Clio in quegli atteggiamenti disinibiti fra quei due uomini. https://vignette.wikia.nocookie.net/...20111006015244 Elv rise. “Già, mi hai fatto un vero e proprio terzo grado.” Disse divertito a Gwen. “Beh, ti ho detto tutto di me, no? Avrò soddisfatto in pieno la tua curiosità di donna immagino... giusto?” |
Risi insieme a lui.
"Sì, credo di sì... Insomma, dipende, tu pensi di non avere altre curiosità da rivelare?" con un sorrisetto curioso. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Elv rise ancora.
"Eh, ma io sono un perfetto gentiluomo dei mari..." disse a Gwen "... e so sempre come intrattenere una signora sulla mia nave." Facendole l'occhiolino. |
Mi beavo di quei pensieri, che si facevano sempre più audaci, sempre più spinti e si mischiavano ai miei che fremevano in quel momento.
Non vedevo l'ora che tutto quello fosse finito per poter tornare ad esistere solo noi. Erano distratti, distratti dalla situazione e io non potevo sopportarlo. Non sopportavo quei pensieri poco chiari, come se fossero solo un sottofondo. Oh, io non volevo essere un sottofondo, volevo essere il loro unico pensiero. Le soldatesse tolsero il casco al pilota, mostrandomi una donna. Non mi scomposi minimamente. Ma mi irritò il fatto che um prigioniero non mi rispondesse quando interpellato. "Ti ho fatto una domanda!" tuonai "Chi sei?" ripetei "Vedi di non farmi perdere la pazienza, che già non ne ho!". |
Sorrisi alle sue parole.
Sì, sì, lo so cosa pensate, non lo avrei mai detto quattro giorni fa, ma hey, come si dice? Solo gli stupidi non cambiano idea ed io di certo non dovevo render conto ad alcuno delle mie idee. "Oh, non ne dubito..." dissi, annuendo in modo un po' ironico e sarcastico, ma sempre per alleggerire l'atmosfera, infatti ridacchiai "Allora dimmi, gentiluomo dei mari, hai qualche idea?" con curiosità. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
La pilotessa non rispose nulla, limitandosi a fissare Clio.
Ma il suo sguardo aveva qualcosa di strano, misterioso. Era sempre più intenso negli occhi azzurri di lei. Ad un tratto quello sguardo divenne molto di più. Divenne un insieme di forme e suoni che mutarono in immagini. Clio vide così la verità. Un'intera civiltà aliena, sconfinata ed antichissima, aveva invaso Brazzen e le sue Lune. Una civiltà mossa da una volontà, una determinazione, un odio volto distruggere e cancellare i pilastri su cui Brazzen si poggiava, ossia la religiosità. Poi una voce echeggiò nella mente di Clio. “Non potete fare nulla...” disse quella voce “... potete solo perire... morire.” “Beh, un vero gentiluomo deve essere sempre ben disposto ad assecondare e soddisfare ogni richiesta e capriccio della sua ospite...” disse divertito a Gwen “... dopotutto abbiamo un'intera nave tutta per noi... come ti piacerebbe impiegarla?” Facendole l'occhiolino. |
Lo guardai onestamente spiazzata.
Cioè, spiazzata, io avrei saputo esattamente come, ma non era il momento, ahimè "Non saprei, non me lo sono mai chiesto fin'ora..." ridendo "Non ho mai avuto un'intera nave a disposizione... Tu? Come la impiegheresti?" gli chiesi, guardandolo nei suoi occhi neri, con un leggerissimo sorriso. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
“Vuoi sapere” disse Elv a Gwen “come impiegherei questa nave? Beh, accontentando ogni tuo capriccio, ecco come.” Accarezzandole il viso.
Una carezza dolce, lenta, sensuale. Mentre la Dorian Gray continuava a fluttuare sul mare aperto. |
Come sempre, i miei occhi rimasero nei suoi ed ebbi un brivido lungo la schiena a quella carezza lenta sul mio viso, dolce, ma anche sensuale.
"Proprio tutti tutti?" chiesi piano "Sicuro?" divertita. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
"Ma certo, damigella." Disse Elv con un inchino teatrale e vistoso, per poi guardare sorridente Gwen.
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Sorrisi divertita e intenerita al suo inchino e al suo modo di rivolgersi a me.
"Wow..." mormorai piano, quasi fra me e me "Accidenti, si deve essere proprio capovolto il mondo, se qualcuno si inchina davanti a me chiamandomi "damigella"... " commentai la cosa con un risolino divertito. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
"Eh, mi sa che tu hai incontrato tutti tapini in vita tua." Disse sorridendo Elv a Gwen. "Già... se davvero nessuno ti ha fatto sentire speciale... se nessuno ti ha viziata..." fissandola ed accarezzandola di nuovo al volto.
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Ancora una volta, di nuovo, senza parole.
Spiazzata dalla sua tenerezza. Dalla tenerezza delle sue parole, della sua carezza. Allora allungai appena il collo e lo baciai dolcemente, sfiorandogli il viso. "È molto carino quello che hai detto, capitano, sai?" sussurrai dolcemente, sorridendo e cercando di ignorare gli occhi leggermente umidi. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
"E' solo la verità." Disse Elv facendo l'occhiolino a Gwen, per poi godersi il suo dolce bacio.
Intanto la Dorian Gray continuava il suo silenzioso viaggio. A breve sarebbe sorta l'aurora. |
Sorrisi al suo occhiolino e lo baciai ancora, assaporando le sue labbra un po' più a fondo.
Poi mi insinuai fra le sue braccia e le mie mani si posizionarono sotto le sue al timone, io frapposta fra quest'ultimo ed Elv. "Sta albeggiando..." constatai, fissando dritto davanti a me "Non ti sembra una cosa bella? Insomma... Il fatto che sorga di nuovo l'aurora, nonostante tutto..." mormorai, quasi pensando ad alta voce. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
"Si..." disse Elv baciando e poi tenendo Gen bloccata fra lui ed il timone "... un nuovo giorno... ancora il Sole... e magari questa nebbia si dissolverà..." sorridendo, mentre l'alba cominciò a tingere il mare ed il cielo velato.
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Mi piaceva la sensazione del suo corpo dietro di me, che mi teneva bloccata lì, fra lui e il timone, era confortante.
"Già..." risposi piano, mentre le mie mani, sotto le sue, seguivano i suoi movimenti. Al che sospirai silenziosamente, quasi rilassandomi. "Credi che potremmo restare così, diciamo... Per sempre?" gli chiesi ironicamente, ridacchiando. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk https://uploads.tapatalk-cdn.com/201...02a5eb9521.jpg |
Elv rise, sempre tenendo stretta Gwen fra sè ed il timone.
"Beh, non vedo chi possa impedircelo." Disse fissando il mare sterminato. "Siamo su una nave tutta nostra, su un mare senza fine... forse lontano da qualsiasi altro luogo di questo pianeta... forse esistiamo solo noi due ora..." |
Sorrisi, di un sorriso quasi estatico, alla sua risposta.
Era meraviglioso, non c'era altro che potessi dire. "Solo noi..." sussurrai, osservando quel mare sconfinato. Era una prospettiva molto allettante. Noi due soli, insieme, con la nostra nave. "Sai capitano, ho una notizia da darti..." dissi piano, con un leggero sorriso, voltando il capo indietro a guardarlo. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
"Sono curioso..." disse lui a Gwen "... che notizia, cara?"
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Sorrisi appena e lo guardai, il mio viso poco distante dal suo.
Non pensavo che lo avrei mai detto a qualcuno, ma c'è sempre una prima volta per tutto, no? "Credo di amarti..." risposi piano, coi miei occhi verdi nei suoi scuri e intensi. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Elv guardò Gwen negli occhi.
La guardò a lungo, con lei che si perse in quello sguardo scuro, enigmatico ed impenetrabile. Allora, senza dire nulla, la baciò. Un bacio fatto di infiniti viaggi. Un bacio dal sapore di salsedine e di stelle insieme, di mari e di cieli, di perle ed infinite costellazioni. Un bacio avvolgente, caldo, penetrante. Un bacio di sussurri e gemiti. Un bacio d'amore di passione. |
Mi diede la risposta che desideravo.
Quella risposta che mi fece sentire un tuffo al cuore. Quella risposta che essudava direttamente dalle sue labbra, pregne di sogni, desideri, viaggi, mari infiniti, cieli sterminati, terre inesplorate e ancora da scoprire, di albe e tramonti lì a scandire i nostri istanti infiniti insieme. Tutto questo racchiuso in quel bacio, mentre io mi beavo del suo corpo che premeva ancora forte sul mio contro il timone, una prigionia incantevole e appassionata. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Quelle immagini... quel sacrilegio che si consumava sotto i miei occhi.
Come osavano quegli esseri pensare di venire a Brazzen e trattarmi in questo modo? Non avevano idea di chi avevano di fronte. Nel vedere ciò che il pilota mostrava alla mia mente la rabbia e la collera continuavano a salire, crescere. Allora mia alzai, guardando quella pilotasse dritto negli occhi. Volevano attaccare la religiosità di Brazzen? Volevano distruggere la nostra civiltà? Oh, forse pensavano che fosse semplice, che fossimo finiti? Con un gesto rapido e brusco mi raddrizzai sul divanetto, perdere il contatto con entrambi mi lasciò una sensazione orribile, ma ora dovevo mettere in riga quella piccola mortale impertinente. Mi alzai di scatto e mi avvicinai a lei, sempre mantenendo però una certa distanza, una superiorità atavica, che una mente limitata come la sua non poteva comprendere. Allargai le braccia ed evocai tutta la magia insita in me, il potere divino, la connessione col pianeta. "Tu piccola mortale insignificante!" tuonai, mentre il mio aspetto cambiava, diventava scuro e tetro, illuminato da una luce diversa, ma intensa e accecante. "Credi di poterci sfidare, di poter attaccare la nostra civiltà? In base a che cosa? Vi credete superiori? Poveri illusi.." con la superiorità fatta di millenni civiltà contro una nuova barbarie. "Vi pentirete di esservi messi contro di noi, non ci arrenderemo mai!" sempre guardandola fissa. Poi mi voltai verso le soldatesse. "Portatela nelle segrete e fatele rimpiangere di essersi arruolata!" sentenziai "Estorcetele quante più informazioni possibili. https://media.giphy.com/media/StnSCsvTGIhaM/giphy.gif |
Mi prese tra le sue braccia e mi appoggiò su quel letto vasto, quel letto che la prima volta che lo vidi mi sembrò freddo ed ora era pronto ad accogliere il calore della nostra passione.
Il mio corpo nudo troneggiava su quella vastità di sete, pizzi e stoffa pregiata poiché meritava la bellezza. Rimasi li, ferma ad osservarlo nella sua possenza e bellezza e dissi sorridendo con tono di sfida..."E se ora non volessi più concedermi a te? Soffriresti? E perché...potrei fare veramente la padrona severa" ma alzando la mano verso lui come un invito..."Inginocchiati e proclama i tuoi sentimenti, poi potrai salire su questo letto" con tono che non accettava repliche. http://resize-elle.ladmedia.fr/r/700...Gainsbourg.jpg |
Un bacio che durò a lungo, che incatenò i due giovanti amanti.
Elv stringeva Gwen, tenendola fra sé ed il timone della nave, mentre il chiarore del giorno, anche se a fatica, filtrava dalla cupa nebbia intorno a loro. Quel viaggio verso l'ignoto continuava. Ad un tratto, dal ponte dove stavano i due, udirono qualcosa che proveniva dal basso. Dei passi, come se qualcuno stesse camminando sotto coperta. “Sei solo una povera pazza...” disse una voce nella mente di Clio “... non una dea, ma solo una donna... non resterà nulla di te e del tuo popolo...” Le soldatesse portavano via la pilota nemica che con lo sguardo dritto sulla dea sembrava non avere alcuna paura negli occhi. “Non ha aperto bocca...” Capitan Fiore “... forse parla una lingua sconosciuta... come avete fatto a capire cosa pensava?” Chiese a Clio. Hiss si perse a guardarla su quel letto. Nuda e bellissima, con i suoi capelli lunghi e sciolti su quel corpo snello e sensuale. Lo schiavo la guardava affascinato ed ammaliato, al limite della sopportazione, tanto era eccitato. Sorrise appena alle parole di Altea, per poi inginocchiarsi ai piedi di quel talamo. “Mi tieni in pugno, mia padrona...” disse apparendo meno orgoglioso, ma accecato di forte passione “... e sia...” con la voce rotta dall'eccitazione “... sono folle... folle della mia signora...” avvicinando le labbra ardenti ai bianchi piedi di lei, per poi baciarli con sensualità. |
Quel bacio durò a lungo, con Elv che ancora mi stringeva forte, fra sè e il timone.
E non c'era niente di più bello di stare così, a baciarci, mentre la nave scivolava sull'acqua. Poi, un rumore. Vago, ma presente. Mi staccai da lui e gli feci segno di non parlare. Rimasi in ascolto e non credetti alle mie orecchie. "Dei passi!" dissi piano "Dei passi sottocoperta, li senti?" Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
La visione di lui inginocchiato davanti a me, quelle parole di folle amore e desiderio, il possesso totale di lui fluirono nel mio spirito con sentimenti contrastanti ma appaganti, orgogliosa di possedere e amare al tempo stesso un uomo così unico, raro e prezioso.
Lui iniziò a baciare i miei piedi, vellutati ed eterei come il candore di tutto il mio corpo e lasciai scivolare la mano afferrando un fiocco di pizzo del baldacchino, lo slegai lentamente e mi avvicinai a lui..."E ora un' altra prova" e avvolsi quella stoffa attorno ai suoi occhi bendandolo e staccandomi da lui.."Cercami, riuscirai ad amarmi senza vedermi per un attimo..solo ad immaginarmi nel farlo". |
“Si...” disse perplesso Elv “... li ho sentiti anche io... aspetta qui e tieni fermo il timone... vado sottocoperta a controllare... forse uno dei nostri è di sotto...” a Gwen, per poi scendere sottocoperta.
Hiss sorrise eccitato. Altea lo stavo portando all'estremo con quel gioco sensuale ed audace. Lui obbedì, legandosi il nastro attorno agli occhi. Ora era tutto buio. Poteva solo sentire il respiro ed il profumo di lei. Nudo allora si alzò e allungò le mani nel buio per trovarla e toccarla. |
Annuii e la mia presa diventò salda e ferma sul timone.
Se veramente era uno dei nostri, si meritava una bella lavata di capo, dopo averli cercati e chiamati più volte. Anche perché, chi altro poteva essere? Io ed Elv eravamo stati tutto il tempo qui sul ponte e non era arrivato nessuno, non c'era anima viva intorno, nessuno sarebbe potuto salire sulla nave senza che ce ne accorgessimo.https://uploads.tapatalk-cdn.com/201...767991a3b0.jpg Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Lo guardai e poi chiusi gli occhi pure io, ascoltando il suo respiro desideroso di possedermi, aprii di nuovo gli occhi e lo vidi cercarmi, ora ero la preda e lui il cacciatore.
Mi avvicinai lentamente a lui, volevo possederlo fino allo stremo. Legai più forte il nodo...chissà fino a quanto avrebbe resistito. Afferrai con dolcezza i suoi bruni capelli capovolgendo il suo volto, baciandolo in ogni parte, baciando quella benda di pizzo che celava quegli occhi chiari che mi facevano fremere alla sola vista. E poi scesi sempre più giù, fino alla sua virilità che era diventata più forte e turgida e la feci mia con giochi ardenti e audaci, peccaminosi...giochi di mani e bocca. Per poi allontanarmi da lui..."Avanti, cercarmi ora e fammi tua" un invito che racchiudeva il piacere ed amore assoluto. |
Sostenni lo sguardo della donna, con intensità, un'intensità tale da poterle leggere dentro.
Come osava parlarmi in quel modo? Come poteva pensare di attaccare impunemente la nostra civiltà, mettere in dubbio la mia natura divina, mancare di rispetto a tutto ciò che c'era di sacro a questo mondo? La guardai andare via con un forte peso sul cuore, avevo addosso l'inquietudine di quelle visioni, delle sue parole sprezzanti, dei suoi insulti. Mi consolava il fatto che presto si sarebbe ben pentita di aver parlato in quel modo. Diedi disposizioni alle ancelle perché venisse chiamata la miglior torturatrice di Brazzen, perché riuscisse a cavarle tutte le informazioni che ci servivano. Restai per un momento a fissare la porta dietro la quale era sparita la pilotasse, con i suoi occhi di ghiaccio che mi rimasero impressi nell'anima. Non mi piaceva per niente quella situazione, mi preoccupava, mi inquietava. Certo che avete scelto proprio il giorno giusto per il finimondo eh... Sentivo quel fastidio, quella rabbia scorrermi nelle vene come un cancro che andava a contattare l'estasi completa che le ore precedenti mi avevano donato. Che loro mi avevano donato. Mi smosse solo il pensiero che loro erano lì, dietro di me, che erano vicini e potevo rinchiudermi nel nostro mondo e dimenticare ogni cosa, anche che il mio mondo stava morendo e io non avevo ancora trovato il modo di salvarlo. Dovevo salvarlo, dovevo salvare Brazzen a qualunque costo. "Siamo in guerra, miei condottieri..." dissi, pensierosa, sempre fissando la porta. Ero in piedi davanti a loro, dandogli le spalle. "Una guerra che potremo non riuscire a vincere, ma che non ci vedrà arresi..." con lo stesso tono solenne e profetico condito da un sospiro. Mi voltai finalmente e tornai su quel divano, in mezzo a loro, lasciandomi andare e stendendomi, usando i loro corpi come cuscini su cui appoggiare il mio corpo. Guardavo il soffitto, sempre pensierosa, ma il contatto con loro mi inebriava a tal punto da farmi pian piano calmare e dimenticare tutto. "Comunicava con una sorta di telepatia..." risposi infine alzando lo sguardo a cercare quello azzurro di Capitan Fiore che era sopra di me, considerando che avevo la testa appoggiata alle sue ginocchia "Vuole radere al suolo Brazzen e tutto ciò che rappresenta... ha detto che sono solo una donna e che non resterà nulla di me o del mio popolo.." sempre fissando il sofitto. "Ehhh.." sospirai, allungando una mano verso il viso di Capitan Fiore, e tendendo l'altra a Taddeon, le cui ginocchia sostenevano le mie gambe. |
Gwen restò a badare al timone, sentendo altri passi giungere sotto di lei.
Qualcuno camminava sottocoperta. Dopo un po' ritornò Elv sul ponte. “Nulla...” disse “... non c'era nessuno... probabilmente si trattava di qualche topo nella stiva.” Lo stava facendo impazzire. Lo stava portando allo stremo. Giocava col suo schiavo come un'amante irrequieta e capricciosa Altea. Baciò il suo volto, in ogni sua parte. Poi scese sempre più giù, fino alla sua virilità, ormai incredibilmente inturgidita, soda, pulsante. Allora iniziò a giocarci, strappando a Hiss lunghi e profondi gemiti. “Ohhh... Altea...” disse gemendo di piacere ed accarezzandole i capelli “... mi fai morire...” fuori di sé. Poi cercò di afferrarla, di prenderla ma lei si ritirò nel buio. Poi quell'invito, simile ad una sfida. Lui allora cominciò a cercarla nel buio di quel gioco eccitante e proibito. Clio tornò fra i su due condottieri, stendendosi su di loro come fossero cuscini. “Telepatia...” disse perplesso Capitan Fiore “... che razza di esseri sono?” “Alieni ostili e fanatici.” Don Taddeon, prendendo la mano di lei e baciandola. “Ci saremo noi a difendere voi ed il vostro pianeta, altezza...” mormorò Capitan Fiore, per poi cominciare a baciarle con sensualità il braccio. |
Ormai era in mio possesso totale, ma non era certo sadismo, era un gioco d' amore intimo tra due amanti e purtroppo segreti, incoscienti che dopo quell' attimo avremmo dovuto tornare ai nostri ruoli ma con la consapevolezza dei nostri sentimenti.
Allora lo guidai dolcemente in quel buio che lo avrebbe portato alla Luce dell' Amore...suadente...come un' ammaliatrice..."Vieni...sono qui..segui il suono della mia voce, il mio profumo...Hiss fallo, ti desidero con tutta me stessa" stendendomi nel letto e guardandolo mentre la mano sfiorava la sua lentamente per poi ritrarsi. |
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