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"In realtà io ho un sosptto..." disse ad un tratto Tatiana con voce bassa "... si, ho un sosoetto e credo lo abbiano tutti qui sull'isola... ma sorella Mandy e Ser Verità non vogliono se ne parli..." fissando Gwen ed Elv.
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"Ascoltami un po' di più e vedrai che andremo d'accordo!" facendogli l'occhiolino.
Con una sfogliatella fragrante tra le mani tutto sembrava più facile e più disteso. Non avevo nemmeno voglia di arrabbiarmi in quel momento. Poi vedemmo una nave avvicinarsi, non c'era da sbagliarsi. "Ecco la nostra nave!" indicandola con lo sguardo "Andiamo a prenderla!" sorrisi. |
"Come nulla sembra come è.. Sappiamo nasconde dei segreti, Sensei Nakakata, ma noi dobbiamo raggiungerla".
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Ad un certo punto, però, Tatiana si sbottonò.
O almeno, iniziò a farlo. Sapevo che non sarebbe durata a lungo. Dopotutto, qualcun doveva essere stato. "Che sospetto ha? E chi sarebbe questo Ser Verità che ha nominato?" chiesi curiosa. La sua voce era timorosa, attenta e mi chiesi se in questo paese non vigeva una sorta di regime quasi di terrore, perchè questa donna sembrava davvero spaventata. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
La nave entrò nel porto e poco dopo mollò l'ancora.
"Che nave strana..." dise Daq a Destresya "... sembra di un'altra epoca... voi cosa ne pensate?" Intanto Gwen ed Elv erano da Tatiana. "Sir Verità è il borgomastro del villaggio..." svelò lei "... l'uomo più importante della nostra comunità." Nel frattempo, Altea era con Nakakata nella Foresta Verde. "Su quell'isola" lui a lei "si celano inganni i misteri... sei pronta ad affrontarli? Ogni essere umano è inseguito da un demone e su quell'isola tu troverai il tuo... lui ti conosce e sa come colpirti... sei pronta ad affrontarlo?" https://www.taxidrivers.it/wp-conten...olume-2-13.jpg |
Rimasi stupita a quelle parole "La mia mente è salda Sensei, non come la mia mano.. Ditemi il demone si combatte con la mente o con la spada" guardando Nakakata negli occhi.
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Annuii.
"Come mai pensa che loro non sarebbero d'accordo? Sospetta di qualcuno di importante?" Chiesi,Bper capire dove volesse andare a parare. E soprattutto, immaginavo che se aveva il dubbio, questo fosse parecchio fondato, visto e considerato che non erano tanti ad abitare il villaggio. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Con entrambe..." disse Nakakata ad Altea "... con la mente e con la spada... ma non cercare risposte fuori dal tuo cuore, non ne troverai... tutto ciò che ti occorre è infatti dentro di te. Sai combattere?" Chiese.
Intanto, Gwen ed Elv cercavano di far parlare Tatiana. "Perchè sorella Mandy e Ser Verità non vogliono si esca dal villaggio..." lei ai 2 giovani. |
Scossi il capo "No, ho fatto un po' di arti marziali ma sono solo una storica dell'arte.. Hiss ha detto era un bravo combattente.. Potrebbe aiutarmi?".
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A quella rivelazione, guardai Elv perplessa.
"E perchè no? È per questo che non stanno cercando sua figlia? Perchè nessuno può uscire?" Mi tornarono in mente le parole di Mandy sul destino e pensai che tutti in questo villaggio fossero parecchio disturbati, ma parecchio, soprattutto perchè si parlava della vita di una bambina e non doveva esserci molto da discutere in merito. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Nakakata guardò Hiss e gli fece cenno di avvicinarsi.
"Voglio che tu la istruisca nelle arti marziali." Disse indicando Altea. "Ma è una donna, maestro..." Hiss. "Mai giudicare dalle apparenze." Replicò il saggio. "L'acqua non è forse incolore e facilmente imprigionabile in un vaso o bottiglia? Eppure se lasciata libera la sua corrente può spazzare via città. Mai giudicare le stelle che di giorno sono oscurate dal Sole, poichè la loro luce è in realtà molto più forte." |
Osservai Hiss stupita a quelle parole.. Ah, era anche maschilista.
Poi arrivarono le parole del maestro come una sinfonia e mi travolsero "Vi ringrazio maestro, sono certa apprendero' facilmente da Hiss, se non sbaglio era vostro allievo". Inviato dal mio PRA-LX1 utilizzando Tapatalk |
"Se vuoi imparare" disse Nakakata ad Altea "allora nessuno ti impedirà di farlo. Il cammino delle arti marziali nasce prima dallo spirito, ossia dentro di noi e deve essere una certezza, non un desiderio. Se ti dedicherai anima e corpo allora tale via si aprirà per te e potrai attraversare tutti i livelli del tuo io, fino ad annientarlo e divenire una sola cosa con ciò che ci circonda, ci riempie e ci avvolge. Sarai assimalata dalla grande energia che anima la natura. Sta a te decidere." Fissandola.
Ad un tratto mentre Gwen ed Elv cercavano di comprendere il senso di quel luogo, così fitto di stranezze e di misteri, sentirono una voce. Era quella di una bambina, non troppo distante da loro e sembrava essersi persa. |
Improvvisamente, sentimmo una voce.
Feci segno ad Elv di ascoltare e capii che era una bambina. "Sembra essersi persa... Forse è la figlia della donna!" esclamai. "Andiamo, presto, ha già passato fin troppo tempo da sola qui senza sua madre!" Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Elv annuì a Gwen e cominciarono a seguire la voce della bambina, trovandola in mezzo a dei cespugli, con il viso sporco, i vestiti in parte strappati e tutta sola.
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Camminammo, camminammo, seguendo quei singulti fino a trovarla lì, in mezzo ai cespugli, sola e terrorizzata.
"Hey, piccola..." dissi dolcemente, avvicinandomi "Sei per caso la figlia della signora Tatiana? Siamo qui per portarti da lei..." con un sorriso. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
La piccola, che non sembrava per nulla spaventtata, fissò Gwen negli occhi ed annuì.
"Su, ora ti portiamo da mamma." Disse Elv prendendola in braccio. Così i 2 si diressero berso il centro del villaggio, arrivando presso la campagna circostante. Ma prima che raggiungessero il centro abitato, appena Elv mise a terra la piccola, quella corse via, scappando verso la campagna. "Ehi, ferma!" Chiamò Elv, ma la piccola non si fermò. |
Elv la prese in braccio e ci avviammo verso le abitazioni.
Lui la rimise atterra nel momento in cui uscimmo dalla vegetazione e quella improvvisamente scappò via. Lo guardai sconvolta. "Ma... Ma cosa fa?" dissi incredula "Perchè è scappata via? Pensi che dovremmo seguirla?" indecisa su cosa fare Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Inseguiiamola, o la cattureranno di nuovo." Disse Elv a Gwen, per poi lanciarsi entrambi ad inseguire la piccola.
La bambina corse attraverso la campagna e si nascose presso un gruppo di casupole, fra alcune botteghe. Chiediamo se l'hanno vista." Elv rivolto a Gwen. "L'avranno senz'altro notata." Cominciò allora a chiedere a chi viveva lì e a chi era nelle botteghe, ma nessuno diede loro risposta, limitandosi a fissarli. |
Annuii e subito la rincorremmo per tutto il tragitto, fino ad arrivare ad un gruppetto di casupole.
"Sì, è impossibile che non l'abbiano notata." Iniziammo a chiedere in giro, ma quelli non si scomposero, limitandosi a fissarci. "Insomma, l'avete vista o no? È passata proprio da qui poco fa!" insistetti, nervosa ed irritata da quel comportamento. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Nessuno rispondeva alle domande di Gwen e di Elv.
Quelle persone li fissavano senza dire nulla. Altri si affacciarono dalle finestre o uscirono sulle soglie delle abitazioni e delle botteghe. Tutti con maschere grottesche. https://lh3.googleusercontent.com/pr...6Cft_qRQ23dNFA |
Niente, nessuno si degnava di rispondere, nessuno!
Ma si poteva sapere che gente immonda c'era in quest'isola?! Molti si affacciarono dalle finestre e strinsi subito la mano di Elv. "Elv... Ancora quelle maschere..." sussurrai spaventata ed inquietata. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Cerchiamo la bambina e lasciamo perdere questi pazzi." Disse Elv a Gwen, mentre quelle persone in maschere li fissavano in silenzio.
Cercarono fra quelle casupole, fra le botteghe tra l'indifferenza di quella gente, senza però trovare la bambina. Si spostarono nella campagna allora. "Dove sei?" Gridò esasperato Elv. Dai cespugli e fra gli alberi apparvero altre persone, tutte con quelle grottesche maschere e tutte indifferenti. https://d31fr2pwly4c4s.cloudfront.ne...er-man_400.jpg |
Era sempre più raccapricciante spostarsi in quella cittadina, era davvero inquietante, ma molto.
Più andavamo avanti, meno la trovavamo, sembrava essere stata inghiottita dalle case. Tornammo nel bel mezzo della campagna, continuando a chiamarla, a cercarla, ma ancora nulla. Nulla! Poi, ancora quella gente e ancora quelle maschere. "Elv, andiamo via, non uscirà nulla di buono da questa situazione..." gli sussurrai, stringendomi a lui terrorizzata. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Ma proprio quando Gwen ebbe pronunciato quelle parole, lei ed Elv videro di nuovo la bambina.
Se ne stava in mezzo alla boscaglia, ora con una corono di fiori fra i capelli ed una torcia in mano, con alle se spalle tutti quelli che abitavano il villaggio. Molti avevano quelle grottesche maschere, altri indossavano tuniche e clamidi. Vi era anche Tatiana. "Piccola mia, sei stata bravissima." Disse alla bambina. Allora tutti loro cominciarono a circondare Gwen ed Elv, in un cerchio sempre più stretto. "Chi siete?" Urlò Elv stringendo a sè Gwen per proteggerla. "Chi siete? Cosa volete da noi?" Gridò. "Siete i prescelti..." mormorò Tatiana "... i prescelti per gli dei... perciò siete qui..." fissandoli. https://i.pinimg.com/originals/f7/a4...e837cf45c3.jpg |
Improvvisamente, la bambina riapparve, insieme a tutti loro.
Sembravano usciti da un film dell'orrore ambientato nell'antica Grecia. Era terrificante ed io adesso avevo seriamente paura. C'era anche Tatiana! Lei era fra coloro che avevano organizzato questa assurda sceneggiata?! Elv mi stringeva a sè e quei folli si stringevano attorno a noi. "Prescelti... Prescelti per cosa? Siete solo degli esaltati..." mormorai, stringendomi ad Elv, quasi sull'orlo delle lacrime. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Guardai la nave con aria interessata, studiandola."Sì, sembra appartenere a un'epoca diversa e a una diversa parte del mondo, oltrettutto..." pensierosa "Ma la cosa non mi stupisce!" alzando le spalle.
"Il demone ha i suoi trucchi e poi il torneo ha da sempre quest'aura antica che va coltivata anche con i dettagli!" spiegai. "Su, saliamo a bordo!" ordinai, avvicinandomi alla nave e mostrando il mio lasciapassare all'addetto. https://d.wattpad.com/story_parts/60...4048876035.jpg |
Erano tanti, tutti gli abitanti del villaggio.
Alcuni avevano quelle maschere grottesche, altri clamidi e tuniche, altri ancora forconi e zappe. In breve circondarono Elv e Gwen. "Andate via..." disse Elv cominciando a spintonare, a tirare pugni, calci e ad allontanare quella gente "... andate via!" Ma alla fine Gwen le fu strappata via, i 2 vennero separati nonostante la resistenza di lui. I 2 giovani di forza furono portati verso il bosco e qui davanti a loro apparve un'enorme costruzione fatta tutta di legno e paglia. https://www.eyeofthepsychic.com/wp-c...mg2/twm_04.jpg |
Proprio mentre Destresya ed il suo giovane assistente stavano per salire a bordo, una delle sue rice trasmittenti al plasma cominciò a vibrare, comunicandole un repentino cambio degli obiettivi.
Colui a cui davano la caccia, chiamato demone, non era più in quell'epoca. Aveva già piantato i frutti delle sue opere ed ora viaggiava in un altro quadro temporale. |
Ci assalivano, si accalcavano attorno a noi nonostante Elv lì spingesse, ma non c'era verso.
Cercai di resistere e di rimanere attaccata a lui più a Lugo possibile, ma alla fine ci separarono. Urlai il suo nome con voce disperata, dimenandomi nella presa di quei folli. Ci trascinarono a forza e ci portarono davanti ad una statua di paglia, enorme ed inquietante. Volevo allontanare dalla mia mente qualsiasi pensiero, ma ogni elemento mi portava inevitabilmente in una direzione che non volevo percorrere. Perchè non avevamo vissuto e fatto tutte quelle cose insieme solo per morire qui per mano di un paio di fanatici, che probabilmente non sapevano nemmeno che eravamo dei criminali. Dovevamo a tutti i costi capire come fare a sfuggire alla loro presa, con ogni mezzo. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Cominciarono a cantare strane nenie, filatrocche in un antico idioma dimenticato, mentre conducevano in quella inquietante processione Gwen ed Elv verso quel gigantesco pupazzo di legno.
In breve i 2 ragazzi furono legati alle mani ed ai piedi e poi issati con delle carrucole fin all'altezza del petto di quel pupazzo, facendoli infine entrare in un'apertura che poi si richiuse. Ora erano intrappolati all'interno di quel gigantesco idolo ligneo. "Vai, piccola mia..." disse dolcemente Tatiana a sua figlia "... fa ciò che devi..." La bambina allora con la torcia diede fuoco alla paglia ai piedi del grosso pupazzo, facendo così accendere quell'immenso altare sacrificale agli idoli pagani dell'isola. "Voglio bruciarci vivi!" Gridò Elv a Gwen. https://screenanarchy.com/assets_c/2...auto-40540.jpg |
Quei folli ci legarono, issandoci con delle carrucole fino al petto della statua, mentre cantavano delle nenie inquietanti
Alla fine, ovviamente, la donna diede ordine alla figlia di accendere la costruzione. "Grazie Elv, sei molto didascalico, vedo!" esclamai esasperata. "Dobbiamo trovare un modo per liberarci, deve essere! Saranno folli, okay, ma Dio, siamo scampati alle situazioni più assurde, non possiamo farci mettere fuori gioco così!" dissi ancora, per cercare di fare qualcosa di utile e non farmi prendere dal panico. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Il fuoco avvolgeva sempre più la struttura in legno che rappresentava l'anima del gigantesco pupazzo, mentre il fuo saliva volecemente nella gabbia in cui erano rinchiusi Gwen ed Elv.
"Io..." disse Elv tossendo "... io non vedo... vie d'uscita..." Anche lei cominciò a tossire, con gli occhi che rossi cominciavano a lacrimare e a bruciare, mentre era sempre più difficile respirare. quelli sotto, cantando e ballando, festeggiavano il sacrificio ai loro dei. |
Cominciammo a tossire, gli occhi bruciavano, mentre il fuoco saliva alla stessa velocità delle cantilene di quei pazzi.
"Dobbiamo... Dobbiamo farcela..." arrancai "Ti amo, Elv..." dissi ancora, mentre l'aria nei miei polmoni diventava sempre più incandescente e pesante. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Il fuoco avvolgeva sempre più il pupazzo, in un Averno di fiamme, davanti ai canti ed ai balli di quei fanatici.
"Gwen..." disse Elv con un filo di voce "... ti... amo... anche io..." Poi il pupazzo finì completamente avvolto dal fuoco, fino a consumarsi insieme al suo blasfemo sacrificio di sangue. https://steemitimages.com/p/FxX5caie...=fit&width=640 |
Ormai il decadimento di quel fantoccio formato extra large era inesorabile, inarrestabile ed inevitabile.
Beh, avevamo vissuto una bella vita insieme, anche se speravo che fosse più lunga, avevamo fatto ciò che volevamo e l'avevamo fatto insieme, cosa più importante. E soprattutto, ci eravamo amati come forse nessuno aveva fatto mai. Non era una bella morte, ma contava come avevamo vissuto e dopotutto andava bene così. Alla fine, il fantoccio si consumò del tutto. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Maledizione!" Imprecai tra i denti nel sentire quella comunicazione.
Guardai l'addetto e dissi che avevo avuto un contrattempo. Presi il ragazzo per il braccio e lo riportai verso la banchina, dove il mio veicolo mutaforma stava aspettando. Quando fummo sufficientemente lontani gli parlai. "È arrivata una nuova comunicazione dai Timemaster, il demone ha lasciato quest'epoca!" Gli spiegai "Dobbiamo tornare sulla nave, ti riporterò a casa e proseguirò verso la prossima epoca! Sarai contento, mi hai rallentato e ho perso l'opportunità di combattere il demone che distruggerà il nostro futuro!" Scuotendo la testa. |
Il filmato terminò e la luce fu riaccesa nello studio di montaggio.
"E questo è quanto." Disse Minsk, accendendosi una sigaretta. "Il fanatismo di quell'isola ecco a cosa portava. Alcuni erano arrivati ad Afragolopolis ed erano stati i responsabili degli atrici delitti scoperti qualche settimana fa dalla polizia. Erano omicidi rituali, come quelli che compivano sull'isola, attirano le persone con la leggenda del torneo." "Professor Minsk..." uno dei presenti "... e di quei 2 sacrificati nel grosso idolo di legno?" "Abbiamo fatto riprese fino a poco prima che il gigantesco pupazzo di legno crollasse nel fuoco..." Minsk fumando "... alcuni dei militari giunti con noi hanno tratto in salvo i 2, anche se erano in condizioni serie, visto i danni causati dal fuoco, ma ora sono fuori pericolo di vita." "Un altro suo successo, professore!" Un altro dei presenti. "Il successo è di tutti, ma non è ancra conpleto." Mormorò Minsk. "Fino a quando al mondo ci sarà un solo fanatico religioso nessun uomo libero sarà davvero al sicuro." https://movieplayer.net-cdn.it/image...1967-11022.jpg Fine episodio +++ |
IL CAVALIERE DI NOLHIAE
“Circondate Sion, giratele intorno, contate le sue torri, osservate le sue mura, passate in rassegna le sue fortezze, per narrare alla generazione futura: questo è Dio, il nostro Dio in eterno e per sempre; egli è colui che ci guida in ogni tempo.” (Salmo 48) Gli amanti del macabro e del terrore prediligono i posti inquietanti e misteriosi, ma il vero mausoleo della paura è quello che agogna l'estrema periferia Ovest della città più potente del mondo, dove il Lagno bagna e taglia Afragolopolis e forma l'isoletta artificiale di Santa Maria del Ritorno, sulla quale sorge il luogo in cui i sensi cari ai peggiori demoni come l'illusione, la menzogna, la solitudine, l'ignoranza e l'odio si uniscono a generare la perfezione del male. La più orribile delle visioni è un monumentale castello dalle fattezze gotiche che sorge lontano da ogni strada e distante da dove gli uomini liberi e civili possono vivere. Con i suoi alti muri di cinta, i grotteschi doccioni dalle forme blasfeme e deformi, i bastioni ammantati di rampicanti e le torri simili a giganti assopiti, l'Imperium Nolhiae è la vera cattedrale della disperazione e dell'orrore, ultimo baluardo prima della porta degli inferi e forse baratro che divide il mondo dei vivi da quello dei dannati perenni. L'Imperium Nolhiae è il penitenziario criminale di Afragolopolis, nel quale sono rinchiusi i più pericolosi e maledetti nemici di ogni Credo Religioso. Chiunque, sano di mente e saldo nello spirito, si avvicini alla macabra fortezza comprende che essa è maledetta. Giungendo dal Lagno la colonia penale emerge sinistramente dai fumi scuri delle industrie cittadine che circondano la periferia, come le membra di un cadavere putrefatto potrebbe affiorare dal suo sepolcro. Risate stridule, grugniti grotteschi, mormorii ansimanti e grida di folle disperazione trasudano dai suoi muri, echeggiano fra le torri e percorrono la cupa e spettrale atmosfera che avvolge quell'ultimo girone infernale. E' impossibile accedere all'isoletta di Santa Maria del Ritorno senza un permesso speciale firmato dal procuratore, dal sindaco o dal vescovo e nessuno può avvicinarsi all'Imperium Nolhiae a meno che non vi lavori o, per sua sfortuna, non ne sia ospite e prigioniero. https://media0.giphy.com/media/3ornj...yLe/source.gif +++ |
Quella mattina mi mossi per casa con indolenza, fastidio quasi, certame noia.
Odiavo quando lo zio mi obbligava a passare la giornata al penitenziario, era una tortura, specialmente oggi, che sapevo mi sarebbe toccato il servizio alla mensa. Diceva che proprio noi, dall'alto della nostra posizione, dovevamo dare l'esempio, per non parlare di me, unica sua nipote, nonchè allevata come una figlia, e di questo certamente gli ero grata, dovevo mostrarmi gentile, generosa e caritatevole. Certo... Tanto poi ci stavo io lì in mezzo, non certo lui... Era un susseguirsi di corridoi grigi, bui, squallidi, tutti uguali. Mi fosse mai venuto in mente di commettere un crimine, di sicuro vedendo quel posto mi sarebbe passata la voglia, per paura di finirci dentro. Non sapevo davvero come la gente rinchiusa lì avesse avuto il barbaro coraggio di delinquere e venire sbattuta a forza dentro una gabbia di cemento, filo spinato e crudeltà, sacrificando tutta la vita che potevano avere qui fuori. Rimasi a ciondolare in casa fino alla tarda mattinata, poi poco prima dell'ora di pranzo mi preparai e mi feci accompagnare da Gerard, il nostro autista. Già da lontano era possibile scorgere quella fortezza di cruda disperazione e follia. Fosse stato l'illustrazione di un romanzo gotico, avrebbe potuto diventare quasi interessante, ma quando le cose erano reali erano più terrificanti che altro. L'Imperium Nolhiae era un vero e proprio coacervo di pazzia, degrado e promiscuità, come se tutto il fallimento dell'umanità fosse concentrato lì dentro, in quelle mura gotiche e maestose. Ogni kilometro che mi avvicinava al penitenziario, serviva a fare stringere ancora di più quel modo duro e inestricabile che mi opprimeva lo stomaco. Oh ma avrei detto basta, un giorno o l'altro. "Tesoro, ti pare che ti ci porterei, se tu rischiassi?" era solito ripetermi, ma non era questo il problema. Quel dannato luogo sembrava in grado di corrompere anche le menti più salde e non stentavo a capirne il motivo. Alla fine, giunsi all'edificio. Il grande cancello nero si aprì, facendo entrare la nostra auto e subito una delle guardie che spesso mi accoglieva, una delle più fidate dello zio, mi accompagnò fino alla mensa, dove avrei iniziato un altro estenuante pomeriggio.https://uploads.tapatalk-cdn.com/202...29af4828b2.jpg Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
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